Hinzelmann Posted April 14, 2011 Share Posted April 14, 2011 E' uscito per il Saggiatore ( con sconto del 20% )un libro di Andrea Pini che si propone di raccontare la vita degli omosessuali italiani nel secondo dopoguerra - "quando eravamo froci" - quando cioè non ci si poteva neanche pensare o definire gay, cioè prima di Stonewall. Il libro si compone di due parti, una prima saggistica : 1. l'omosessualità in Italia dal dopoguerra alla nascita del movimento gay ; 2. La stampa e la omosessualità : Lo specchio, Il borghese e l'Espresso negli anni '50 e '60 ; 3.La vita gay tra pubblico e privato ; una seconda, direi ultimativa, che raccoglie le 20 testimonianze di quanti vissero quegli anni ed ancora vogliono e sono in grado di raccontarsi a noi. A noi, perchè nel titolo è trasparente l'intento di voler raccogliere, conservare e trasmettere questa storia ai gay di oggi, perchè non può esistere una comunità se non esiste la coscienza della propria-nostra storia. Laddove un tratto distintivo degli omosessuali è quello invece di vivere inscatolati in cesure generazionali, di antagonizzarsi rispetto agli altri omosessuali, in ogni senso e quindi anche in senso a-storico. Questo fenomeno, che corrisponde ad un atteggiamento mentale sempre attuale è ancor più vero nei confronti di quelle generazioni che hanno preceduto lo stesso concetto di militanza, rispetto a cui divenne per certi versi naturale stabilire una cesura. Non può esistere una comunità, se non c'è racconto, testimonianza, capacità di raccontare e leggere, riappropriarsi della propria storia. E poi magari discuterne e commentarla, qui. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Dreamer88 Posted April 14, 2011 Share Posted April 14, 2011 Grazie Hinzelmann del consiglio!! Sicuramente quando ne avrò occasione lo comprerò e leggerò!!! Non ho capito una cosa e volevo chiederti, è più basato su una storia di comunità generale (quindi con riferimento ad eventi, diritti, etc..., con solo una parte biografica) o più sulle vicende personali di singole persone? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted April 15, 2011 Author Share Posted April 15, 2011 Ci sono entrambi gli aspetti. La storia sociale ( pubblica ) dell'omosessualità in quegli anni è soprattutto una storia di repressione dell'omosessualità, di diritti ovviamente non se ne parla affatto...poi c'è la dimensione privata, quella non ufficiale, nascosta dal velo dell'ipocrisia del tempo ed in questo sono essenziali le interviste-testimonianze, che costituiscono la fonte non ufficiale ( in parte quindi vengono utilizzate nella prima parte del libro anche come fonte storica, per capire come si viveva l'omosessualità in quel clima ) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
LadyGodiva Posted April 15, 2011 Share Posted April 15, 2011 grazie per la segnalzione hinzelmann correrò subito in libreria sicuramente è un teasto interessante anche se penso che a parte me non lo leggeranno molti giovani visto che ormai la maggior parte mi sembrano quasi tutti omologati al "pensiero unico" essendo vittime della piu subdola repressione del movimento omosessuale quella silenziosa del conformismo. io penso che noi giovani abbiamo molto da imparare da queste generazioni che ci hanno preceduto e grazie a loro siamo qui e inoltre credo che in questo riflusso universale della politica ci sia ancora qualcuno che crede nella vera lotta poitica dei gays!!! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted April 15, 2011 Author Share Posted April 15, 2011 Il contrasto generazionale fra gay-militanti e froci appartiene oramai agli over 50, molti dei quali han dovuto risolvere o meno il contrasto sul piano autobiografico, non dovrebbe riguardare più i ventenni di oggi, proprio questo dovrebbe consentire un recupero sul piano della comprensione storica di ciò che fu l'Italia degli anni '50-'60. Se questo non avviene direi che più per la pressione di un pensiero unico militante - certamente poco invasivo e poco percepito in una realtà italiana, che resta assai meno militante di altre - sia per un mix di istanze conformistiche che provengono dalla società in generale, intercettate da un’ ansia di normalizzazione, tanto più forte quanto più debole è l’identità e la cultura gay dei giovani omosessuali. Insomma se la tua preoccupazione fosse la "checcofobia", la militanza al più potrebbe essere una falsa "giustificazione" ideologica, da parte di persone che niente di militante hanno realmente letto...e capito. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
RebisRebus Posted April 17, 2011 Share Posted April 17, 2011 ho molta intenzione di leggerlo. me ne hanno parlato benissimo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
WistonSmith Posted April 17, 2011 Share Posted April 17, 2011 Ne avevo già sentito parlare, ed avevo anche letto una recensione che mi ha parecchio incuriosito. Appena posso, e appena finisco di leggere ciò che ho già iniziato, penso proprio di prenderlo! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
WistonSmith Posted April 22, 2011 Share Posted April 22, 2011 Sono andato oggi in libreria con l'intenzione di acquistare il libro ma dovrò rimandare! Onestamente mi pare un po' eccessivo il prezzo di questo libro. 25 euro. Sarà per le pagine contenenti fotografie e manifesti dell'epoca a colori? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted April 22, 2011 Author Share Posted April 22, 2011 Io con lo sconto ho speso € 20...beh certo la saggistica è più cara in generale perchè vende poco e anche se lo ignoro nel caso specifico, sicuramente si sarà anche faticato a trovare un editore disposto a pubblicare, non esistendo di fatto nessun appoggio editoriale di tipo accademico ( studi Lgbt ). Di fatto in Italia si pubblica pochissimo al di là di manualetti pratici su C.O. o su questioni di stretta attualità. Come incoraggiamento potete magari ascoltare la presentazione con dibattito del libro su Radioradicale. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
RebisRebus Posted June 8, 2011 Share Posted June 8, 2011 spero ci sia una presentazione di questo libro a MILANO Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted July 28, 2011 Share Posted July 28, 2011 Abbiamo invitato Andrea Pini proprio ieri a Padova. la sua presentazione è stata davvero ottima, se avete occasione di portarlo anche nella vostra città, fatelo. (E' una persona simpatica e molto disponibile) Nonostante stessimo dando in contemporanea la commedia di Fullin siamo riusciti ugualmente a riempire tutti i posti a sedere (senza contare che eravamo all'aperto, pioveva, c'è stato il black-out e per metà del tempo il libro è stato presentato al lume di candela...) Ha parlato sostanzialmente della figura di Stajano e - ovviamente poco - di Pasolini. Molti dei ragazzi presenti (direi quasi tutti) non conoscevano il caso Brabanti e lo scandalo dei Balletti Verdi; quindi è stata una vera occasione di fare memoria storica. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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