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Si può scoprire di non essere gay?


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Flacomagico

c'è stato un giorno in cui mi sono reso conto che essere gay mi piace da morire ... sesso a parte ... credo che se non lo fossi sarei uno parecchio infelice, non so perchè ma ultimamente ho sta sensazione e siccome ho sentito parlare di casi di uomini gay che ad un tratto diventano etero mi e' venuta un po' di paura ... a me piace essere gay perche' posso stare con una persona che oltre ad essere il mio ragazzo e anche il mio migliore amico ... quindi la mia domanda e' : cose del genere possono accadere davvero o sono solo stronzate? E scusate per la domanda un po' stupida ...

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https://www.gay-forum.it/topic/20704-si-pu%C3%B2-scoprire-di-non-essere-gay/
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Loup-garou

Quoto l'intervento di @coeranos. XD

 

Comunque, se analizziamo la situazione in modo freddo, è abbastanza stupida. Se ti piacciono gli uomini, quale misterioso trauma pensi che te li dovrebbe fare improvvisamente dispiacere?

 

Il problema per me è che tendiamo a contrapporre in modo assoluto gay ed etero. E il risultato è che quando si ci si domanda "Ma sono veramente gay?" (una fase in cui sono passato anch'io e penso buona parte dei gay), non ci si domanda se in realtà non ci piacciono gli uomini, ma se ci piacciono le donne.

Ma non è facendosi piacere le donne che non si è gay. Essere gay riguarda solamente la propria attrazione verso lo stesso sesso, quello opposto non c'entra nulla.

 

Certo, se poi intendiamo "gay" e "etero" come stili di vita, allora a molti basterebbe sapere di avere la possibilità di vivere una "vita normale" per reprimere i loro desideri omosessuali e concentrarsi completamente su quelli etero.

Ma quello non riguarda più il "Scoprire di non essere gay", ma il fare una scelta...

privateuniverse

@Loup-garou

 

Poche idee ma ben confuse, direi.

 

Tanto per cominciare, non c'è bisogno di alcun trauma; le persone cambiano e possono cambiare i gusti delle persone.

 

In secondo luogo, dopo aver fatto un'affermazione del genere, la neghi subito dopo, affermando che "tendiamo a contrapporre in modo assoluto gay ed etero". Se la contrapposizione non è assoluta, cosa c'entra il trauma menzionato all'inizio?

 

In terzo luogo, per quale motivo, se essere gay riguarda l'attrazione per lo stesso sesso, questa non potrebbe cessare? Ci sono maschi che smettono di sentirsi attratte dalle donne e scoprono di essere attratti dagli uomini, e donne che scoprono di non essere più attratte dagli uomini ma da altre donne: c'è qualche misteriosa ragione per cui non potrebbe accadere il contrario?

Edited by Loup-garou
Eliminato quote integrale

Nella vita tutto può succedere, ma sostanzialmente penso una cosa:

 

Una volta che infili il dito nella marmellata te lo lecchi e ce lo rimetti pure.

E certi sapori non si dimenticano.

Specie quando li provi più volte!

Edited by Neom
Hinzelmann

Viviamo in una società eteronormativa

 

L'omosessualità è una scoperta perchè si dà

per scontato che un figlio sarà etero e quel figlio

inevitabilmente interiorizza le aspettative dell'ambiente

in cui vive, dando a sua volta per scontato di esserlo.

 

Il motivo per cui un giovane gay si domanda - mi piacciono

le donne?-quando prova le prime attrazioni per gli uomini

corrisponde al fatto che sa che dovrebbe essere etero.

 

Per questo nessun dodicenne che provasse le prime pulsioni

per una ragazzina, si farebbe mai la domanda corrispettiva

- mi piacciono gli uomini?

 

La contrapposizione gay-etero non è simmetrica, ma serve al

rafforzamento dell'identità eterosessuale ( almeno ancora oggi

è così...)

 

Ne consegue che i gay sono diversi dagli etero?

 

 

Non lo sono biologicamente, non lo sono potenzialmente, ma di

fatto culturalmente quel dodicenne che si scopre gay a misura

di come vive questa scoperta sperimenterà il bisogno di "approvazione"

( che nessun etero si sogna minimamente...per un mero gusto sessuale)

 

Insomma per i gay non è solo un gusto

Loup-garou
Tanto per cominciare, non c'è bisogno di alcun trauma; le persone cambiano e possono cambiare i gusti delle persone.

Certo, come no. :D

 

In secondo luogo, dopo aver fatto un'affermazione del genere, la neghi subito dopo, affermando che "tendiamo a contrapporre in modo assoluto gay ed etero". Se la contrapposizione non è assoluta, cosa c'entra il trauma menzionato all'inizio?

Ho l'impressione che tu non abbia letto attentamente il mio post.

 

Quello che io ho detto è che quando si parla di "scoprirsi non più gay" in realtà molto spesso non si fa riferimento al scoprire di non essere attratti dagli uomini. Ma allo scoprire di essere attratti dalle donne.

La maggior parte degli uomini, una volta che capiscono di essere attratti dalle donne, automaticamente si considerano etero, e manco prendono in considerazione il loro stesso sesso come una possibilità.

 

Io a un gay che diventa etero non ci credo.

Casomai posso credere a un gay che scopre di essere attratto anche dalle donne, coglie l'opportunità di essere "normale" e si considera etero.

 

Ci sono maschi che smettono di sentirsi attratte dalle donne e scoprono di essere attratti dagli uomini, e donne che scoprono di non essere più attratte dagli uomini ma da altre donne: c'è qualche misteriosa ragione per cui non potrebbe accadere il contrario?

Non credo nemmeno a questo, chiaramente. È una spiegazione minimalista.

Ma sinceramente io credo poco anche ai gay che si scoprono bisex.

Per le questioni della "società eteronormativa" c'è una forte pressione solo in un senso.

Può darsi pure che esistano pure personaggi del genere ma sarebbero talmente pochi da essere ininfluenti. Davvero uno deve porsi la questione se un gay mitologico su chissà quante migliaia si scopre etero? Proprio a lui deve capitare?

Ovviamente escludo gli ex-gay "convertiti", i repressi non ci sono utili.

Loup-garou

Oh no, in realtà io l'ho sentito. :P:

È molto più facile scoprire che ci piace una ragazza, piuttosto che scoprire improvvisamente che ci dispiace l'intero genere maschile. XD

 

Con questo non voglio dire che ci si debba porre di questi dubbi.

privateuniverse

Ho l'impressione che tu non abbia letto attentamente il mio post.

 

Io invece ho l'impressione di averlo letto attentamente, e che sia caso mai tu a non aver capito bene cos'hai scritto.

 

Per il resto:

 

"A longtime supporter and former volunteer of London's Gay Switchboard help-line, it was at a 1982 benefit party for the organisation that he met Sue Brearley,[10] the woman with whom he would eventually live and have two children, and later marry.[2]

In the mid-1990s, when Robinson became a father, the tabloids ran stories about what they deemed as a sexual orientation change, running headlines such as "Britain's Number One Gay in Love with Girl Biker!" (The Sunday People).[2] Robinson continued to identify as a gay man, telling an interviewer for the The Guardian: "I have much more sympathy with bisexuals now, but I am absolutely not one."[2] "Our enemies do not draw the distinction between gay and bisexual", he added.[2]

In a 1994 interview for the Boston Globe, Robinson asserted, "We've been fighting for tolerance for the last 20 years, and I've campaigned for people to be able to love whoever the hell they want. That's what we're talking about: tolerance and freedom and liberty—life, liberty, and the pursuit of happiness. So if somebody won't grant me the same tolerance I've been fighting for them, hey, they've got a problem, not me."[2] In 1996, Robinson released an album Having It Both Ways.[3] On it he added a verse to "Glad to Be Gay", in which he sings: "Well if gay liberation means freedom for all, a label is no liberation at all. I'm here and I'm queer and do what I do, I'm not going to wear a straitjacket for you."[11][12] In 1998 his epic about bisexuality, "Blood Brother", won three awards at the Gay & Lesbian American Music Awards in New York.[3]

Peter Tatchell criticised Vanessa Thorpe's "Glad Not To Be Gay" article about Robinson in The Independent for suggesting the LGBT community would be "shocked and angered" that a gay man would "go straight". He stated: "Tom Robinson has behaved rather commendably, in my view. Ever since the beginning of his relationship with Sue, he has continued to describe himself as "a gay man who happens to be in love with a woman". Who could quarrel with that? I can't."[10"

 

http://en.wikipedia....ki/Tom_Robinson

 

Questo invece è l'articolo menzionato nell'estratto della voce di Wikipedia relativa a Tom Robinson; articolo che parla delle difficoltà di quegli uomini e donne omosessuali il cui orientamento sessuale cambia da omosessuale a eterosessuale.

 

Buona lettura.

 

http://www.independe...ay-1148046.html

 

È molto più facile scoprire che ci piace una ragazza, piuttosto che scoprire improvvisamente che ci dispiace l'intero genere maschile. XD

 

Da quando in qua essere omosessuali significa che "ci piace l'intero genere maschile"?

E, visto che essere omosessuali non significa affatto questo, così come essere eterosessuali significa che "piaccia l'intero genere femminile", dire che, per cambiare orientamento da omosessuale a eterosessuale è assolutamente irrilevante che "dispiaccia l'intero genere maschile".

 

Saluti

Edited by privateuniverse
calvin2010

@Loup-garou

 

Poche idee ma ben confuse, direi.

 

Tanto per cominciare, non c'è bisogno di alcun trauma; le persone cambiano e possono cambiare i gusti delle persone.

 

In secondo luogo, dopo aver fatto un'affermazione del genere, la neghi subito dopo, affermando che "tendiamo a contrapporre in modo assoluto gay ed etero". Se la contrapposizione non è assoluta, cosa c'entra il trauma menzionato all'inizio?

 

In terzo luogo, per quale motivo, se essere gay riguarda l'attrazione per lo stesso sesso, questa non potrebbe cessare? Ci sono maschi che smettono di sentirsi attratte dalle donne e scoprono di essere attratti dagli uomini, e donne che scoprono di non essere più attratte dagli uomini ma da altre donne: c'è qualche misteriosa ragione per cui non potrebbe accadere il contrario?

 

Ecco un tipico caso in cui i gay sono i peggiori nemici di se stessi.

Quando privateuniverse scrive "Ci sono maschi che smettono di sentirsi attratte dalle donne e scoprono di essere attratti dagli uomini"

non fa altro che perpetrare una tipica balla di chi si è nascosto da vigliacco per tutta la vita. Quando queste persone smettono di

fingere, invece di ammettere di essere i vigliacchi che sono, se ne escono con cose del tipo: "Ho scelto di essere gay!" "Sono stufo

delle donne!" o "Sono bisessuale!"

 

Il probema è che poi queste baggianate vengono sfruttate da chi vuole far credere che "si può cambiare."

 

NON SI PUO' CAMBIARE IL PROPRIO ORIENTAMENTO SESSUALE.

Posso credere al fatto che qualcuno voglia 'provare', anche se già il fatto che si decida di provare con uno dello stesso sesso significa che di fondo c'è un forte dubbio circa i propri gusti sessuali e che si stia iniziando a prendere coscienza della propria natura.

Quando poi uno tromba a destra e manca con altri ragazzi, beh... significa che gli piace, altrimenti avrebbe smesso dalla prima volta.

Al massimo si può capire di essere bisessuali ma non si può cancellare il passato. Come dire: ho mangiato mele da quando ho mollato il biberon ma da domani decido che non mi piacciono più. C'è un frutto che ti piace più di un altro ma non puoi dire che non ti piace più quello che hai mangiato fino a ieri.

Scusatemi la metafora un po' banale, ma penso chiarisca il mio pensiero. XD

Si ho l'impressione che sia una cosa un po' difficile da cambiare, il fatto che tu abbia un attrazione per un sesso

e non per un altro non è qualcosa che si può modificare nel tempo.

Io stesso mi sono sempre più sentito gay che etero, quindi è anche vero che la scoperta di una sessualità può

essere dovuto ad una non consapevolezza, ma di qualcosa che c'è forse sempre stato (?)

E' azzardata come ipotesi, magari non è così ....... In ogni forse immagino che la sessualità può assumere varie

sfumature, o meglio ancora una volta per me può assumere una certa consapevolezza.

@Provateuniverse Per esempio per quanto mi riguarda, ho capito che mi piace un certo tipo di uomo, l'uomo

quello come lo si intende generalmente non mi attrae sia mentalmente e successivamente fisicamente. Mi piace

che abbia dei forti tratti femminili nel modo di pensare e anche in altre cose, il che mi fa sentire anche maggiormente

sicuro.

Forse il fatto che ci piaccia molto qualcosa dell'altro sesso ( nel mondo omosessuale intendo ) è perché significa

che vorremmo rivederlo nel nostro stesso sesso. Almeno i dubbi che mi sono venuti in tal senso sono stati risolti

con questa risposta.

Loup-garou
Da quando in qua essere omosessuali significa che "ci piace l'intero genere maschile"?

E, visto che essere omosessuali non significa affatto questo, così come essere eterosessuali significa che "piaccia l'intero genere femminile", dire che, per cambiare orientamento da omosessuale a eterosessuale è assolutamente irrilevante che "dispiaccia l'intero genere maschile".

Meno male che sono io che non capisco quello che io scrivo e che tu leggi attentamente. XD

Essere gay non implica che piaccia l'intero genere maschile, ma se l'intero genere maschile non piace questo implica non essere gay.

 

Detto in linguaggio simbolico, se non A implica non B, questo non vuol dire che B implichi A.

privateuniverse

@@calvin2010

 

Ho difficoltà a credere che Tom Robinson, una persona che era dichiarata in un'epoca in cui di cantanti, anche rock, apertamente omosessuali, preferivano giocare sull'ambiguità, il cui pezzo più famoso si chiama "Glad to Be Gay" e che militava attivamente in organizzazioni di aiuto agli omosessuali, sia un "vigliacco" e il "peggior nemico di sé stesso". Molto semplicemente, si è innamorato di una donna ed ha avviato una relazione a lungo termine con lei, con tanto di figli e matrimonio. Non per questo ha rinnegato quel che era, come il brano che ho riportato afferma esplicitamente. Ha rivendicato per sé stesso la libertà di innamorarsi di chi gli pareva e non di chi avrebbe dovuto rispondere a un determinato requisito; è stata una sua scelta o, più semplicemente, qualcosa che gli è successo, e questa scelta ha rivendicato in nome della stessa libertà che sosteneva quando, presumibilmente, le relazioni o i rapporti sessuali li aveva con uomini.

 

Negare questa possibilità in nome di un principio astratto è indice di settarismo e una presa di posizione ideologica nel senso marxiano del termine, dove per ideologia s'intende "falsa coscienza". Non è diverso da chi sosteneva la visione aristotelica del mondo negando l'evidenza in nome di una teoria. L'ottusità è la stessa.

 

Io non dico che l'orientamento sessuale si possa cambiare (e neanche che si debba cambiare): ritengo che possa cambiare.

 

 

@Loup-garou

 

Detto in linguaggio simbolico, il fatto che A implichi Z, non significa che anche B, C o D non possano implicare Z. A è soltanto condizione sufficiente affinché sia vero Z, non anche necessaria.

 

Pertanto, la tua argomentazione è arbitraria e logicamente erronea.

Edited by Loup-garou
Eliminato quote integrale + unito post doppio
privateuniverse

è questione che "non si è mai sentito".

 

C'è sempre una prima volta.

 

Non ho capito a cosa si riferiscono A, B, C, D e Z...

 

Se non sono in grado di capire appieno il contenuto dei tuoi interventi, non posso capire quel che non hai capito, e di conseguenza non posso spiegartelo.

 

Magari però ci arrivi da solo.

Edited by privateuniverse
Loup-garou

Detto in altre parole, stavi sparando lettere a caso per far credere di star dicendo qualcosa, mentre in realtà non stavi dicendo nulla.

 

Per tua informazione, quando non si capisce che cosa l'altro sta dicendo, si chiede all'altro di spiegare meglio i punti che non sono chiari. Non si attacca le sue argomentazioni dicendo che sono "arbitrarie e logicamente erronee" o l'interlocutore dicendo che è "confuso", né si fanno argomentazioni a caso che non si è nemmeno in grado di spiegare.

 

Se mi vuoi dire che cosa non hai capito, te lo posso spiegare. Altrimenti, almeno ignora gli interventi che non hai intenzione di capire.

privateuniverse

Sei tu che affermi che io non ho capito, non io.

 

Ma, visto che lo affermi, ti ritorco contro le tue argomentazioni.

 

Non puoi, prima, dire a un tuo interlocutore che non capisce quel che dici e, poi, chiedergli spiegazioni.

 

A me sembra semplice, persino banale.

 

A te no?

 

Rispondere a un intervento dicendo "non hai capito" significa presumere che il proprio interlocutore (che, peraltro, non si conosce, e quindi non si sa chi sia) sia più stupido di noi. E' una dichiarazione di arroganza e di autosufficienza; e a questa dichiarazione devi attenerti.

Edited by privateuniverse
privateuniverse

Non sapevo di Sciltian Gastaldi; ma questo è già un altro discorso, e su questo s'innestano le considerazioni che ha fatto Hinzelmann.

 

Non viviamo, almeno non ancora, in una società che consideri effettivamente omosessualità ed eterosessualità effettive varianti dell'affettività e della sessualità di ognuno (le parole "eterosessualità" e "omosessualità" non mi piacciono, ma le uso per comodità). E' evidente che il percorso di accettazione non è altrettanto difficile in entrambe le direzioni. In un certo senso, per accettare la propria omosessualità bisogna (o bisognava?) superare ostacoli talmente impegnativi che, per giungere alla conclusione che si sia omosessuali, bisogna essere veramente "convinti" che quello sia il proprio orientamento; ed è difficile che qualcosa scuota una consapevolezza tanto forte.

 

Forse le cose sarebbero diverse in un contesto diverso.

 

Ma, a pensarci bene, ha veramente tanta importanza che siano casi numericamente significativi? Se si tratta di una scelta libera, del modo in cui una persona risolve, nel modo che le è più congeniale, la questione della propria vita affettiva, che eventi del genere accadano ha, a mio parere, una rilevanza più psicologica che sociologica. Ammettere una possibilità del genere non significa affatto ritenere che un orientamente sessuale possa, o debba, essere corretto; anzi, forse significa, al contrario, ribadire la libertà del singolo in uno dei pochi campi in cui, forse, essa non può e non deve essere coartata (un concetto che a me sembra cristallino nelle dichiarazioni di Tom Robinson il quale, coerentemente, mostra di non interpretare affatto la sua situazione sentimentale attuale come una negazione di quella precedente; e non sappiamo cosa succederebbe se il suo matrimonio finisse domani).

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