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Matrimonio gay e PD


Akcent

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Gay - Scalfarotto (PD):«Il matrimonio tra omosessuali deve essere l'obiettivo. Presenteremo ODG».

 

 

 

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ore 12:16 -

«Ho sempre detto che il punto debba essere la piena uguaglianza dei diritti tra persone etero e omosessuali e il PD deve essere più coraggioso, per questo ho intenzione di proporre un ODG all'assemblea nazionale che chieda il matrimonio tra persone omosessuali come unica soluzione».

 

Ivan Scalfarotto, Vicepresidente del Partito Democratico, dall'Assemblea nazionale PD propone un ODG per il matrimonio omosessuale.

 

« Intendiamo cosi chiarire - continua Scalfarotto- che proposte riguardanti qualsiasi altra formula, tipo unioni civili, non potranno mai portare alla piena uguaglianza fra cittadini».

 

 

http://www.julienews...politica_0.html

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Ho un nuovo idolo all'interno del PD!

 

 

 

 

 

L’appuntamento sulla carta si preannuncia non privo di discussioni interne, visto che Anna Paola Concia e altri stanno valutando l’ipotesi di presentare degli ordini del giorno per superare le «ambiguità» del documento riguardante anche le unioni civili di coppie omosessuali messo a punto dal Comitato diritti (la presidente Rosy Bindi oggi lo presenterà), mentre Sandro Gozi, Pippo Civati e Salvatore Vassallo hanno già preparato tre ordini del giorno per chiedere di fissare subito la data delle primarie per il candidato premier (e che comunque non si vada oltre dicembre), di far rispettare il limite dei tre mandati per i parlamentari e di scegliere ai gazebo (dovesse rimanere il Porcellum) anche i candidati deputati e senatori.

 

Ma Bersani aprirà i lavori con un intervento che nelle sue intenzioni dovrebbe disinnescare ogni mina e permettere invece una discussione sui problemi del Paese e su come affrontarli quando toccherà al Pd governare. Come? Da un lato, rassicurando sul fatto che col centrosinistra al governo si farà una legge sulle unioni civili anche tra persone dello stesso sesso, sul fatto che «entro la fine dell’anno» si faranno primarie aperte per scegliere il candidato premier e che sul limite dei mandati si rispetterà lo statuto, che prevede tre mandati salvo un numero limitato di deroghe (sulla scelta dei candidati parlamentari ha già avuto modo di dire che si ricorrerà a metodi di «ampia partecipazione» nel caso rimanesse il Porcellum, eventualità che però il Pd non vuole neanche prendere in considerazione).

 

Dall’altro lato, proverà a tenere alto il livello della discussione insistendo sui rischi che corre il Paese e facendo appello al senso di responsabilità dell’intero gruppo dirigente del partito: «Tocca a noi presentare un programma di governo per il 2013, con una maggioranza solida politicamente. Guai a guardarsi adesso la punta delle scarpe. Il Pd deve essere uno strumento per la ricostruzione economica, sociale, civica del Paese».

Da http://www.unita.it/italia/primarie-alleati-governo-la-strada-per-il-voto-pd-1.429507

 

 

Ce la faranno a migliorare il documento?

Edited by Semplice92
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privateuniverse

Possono presentare tutti gli ordini del giorno che vogliono, ma se il PD si allea con l'UDC altro che matrimonio.

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Ho letto il libro di Scalfarotto, ci credo che si impegna: è gay! ahah in ogni caso figurati se lo faranno, tenete presente che esiste ancora vecchiume del calibro della Bindi, Binetti (anche se ora è all'UDC)... Non credo che succederà mai qualcosa in Italia, se non fra parecchi anni...

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Purtroppo credo che l'anima cattolica del PD su questo tema prenderà un'altra strada e rischierà di portare alla rottura del partito stesso.....quindi temo che siano solo come sempre parole al vento

 

 

 

L’ipocrisia del Pd sui matrimoni gay

 

14/07/2012 - Bersani chiede un "presidio giuridico": tutto, pur di non dire la parola "matrimonio". E allora arriva l'ordine del giorno

 

 

 

 

 

Un ordine del giorno sulle coppie gay. E’ quello che e’ stato presentato all’assemblea del Pd nel quale si sottolinea “non vediamo ragioni per cui il Partito democratico non dovrebbe schierarsi con chiarezza per l’estensione del matrimonio alle coppie omosessuali”. “Non ci sono ragioni giuridiche”, “non ci sono ragioni politiche”, si legge nel testo, “non possono esserci ragioni morali che individuino nelle coppie omosessuali unioni di seconda categoria, cui riservare istituti di seconda categoria”.

LE COPPIE OMOSESSUALI – L’unica soluzione che il Partito democratico puo’ legittimamente sostenere per le coppie omosessuali e’ “l’uguaglianza che e’ dovuta a ciascun cittadino e a ciascuna famiglia secondo lo spirito e la lettera della nostra carta fondamentale”. Per questo si chiede che il Pd adotti nel programma elettorale per le prossime elezioni politiche “la proposta di estender il matrimonio civile alle coppie omosessuali”.

LA MEDIAZIONE – Rosy Bindi ha riunito, a margine dell’assemblea nazionale, la commissione diritti del Pd. Al centro della riunione, l’ordine del giorno presentato da Paola Concia ed altri deputati Pd sull’equiparazione dei matrimoni omosessuali con quelli civili. Una coppia omosessuale “ha diritto ad una dignita’ sociale e ad un presidio giuridico” e “l’omofobia e’ una vergogna che va contrastata con la forza della legge”. Così si era espresso il segretario del Pd Pier Luigi Bersani durante l’assemblea nazionale del partito a Roma.

IL PUNTO – Le due posizioni sono divergenti. Bersani per i gay vuole un riconoscimento di unione che però non si chiami matrimonio, l’ala che ha presentato l’ordine del giorno invece intende promuoverlo. Non è una questione di parole, e quindi di lana caprina: usare “matrimonio” può portare a una spaccatura con l’ala cattolica, secondo i bersaniani. Niente che non sia già successo, però. Nascondersi dietro le formule (“presidio giuridico”), invece, rappresenta l’ennesimo tentativo di far passare ipocritamente il pieno riconoscimento in cavalleria.

 

http://www.giornalettismo.com/archives/415627/lipocrisia-del-pd-sui-matrimoni-gay/

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Ma magari si spaccasse l'ala cattolica.

Comunque sono molto curioso di sapere come andrà a finire, anche se immagino come.

Mi chiedo pure quanto tempo andrà avanti la non-presa di posizione del PD, secondo me sono pure capaci di arrivare alle elezioni senza avere le idee chiare.

Edited by coeranos
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Ma magari se ne andassero fuori dai c...., i cattopiddì.

 

 

 

 

Pd, gay e diritti civili scatenano lo scontro

Primarie, Renzi: "Io non farò come Alfano"

 

 

Bersani: "La riforma elettorale? Il Pdl e la Lega la stanno mandandola in un vicolo cieco"

 

 

 

16:44 - Per Pier Luigi Bersani il ritorno in campo di Silvio Berlusconi rappresenta un'idea agghiacciante. "Nei prossimi mesi dovremo risvegliare in Italia una ragionevole fiducia. Quale risparmiatore dovrebbe aver fiducia nell'Italia davanti a liste di fantasia, leadership invisibili o agghiaccianti ritorni?" ha spiegato il segretario del Pd che ha poi definito la riforma elettorale "una beffa costituzionale di Pdl e Lega" ."Primarie entro fine anno"

"Le primarie si dovranno tenere in una ragionevole distanza dalle elezioni e cioè entro la fine dell'anno". Questa la data indicata da Bersani, che ribadisce che la sua candidatura alla premiership "non è esclusiva", aggiungendo che dopo le vacanze "avremo modo di investire l'assemblea su temi regolamentari e statutari". "E sulle primarie - aggiunge, rivolgendosi così agli sfidanti interni - non possiamo decidere da soli i tempi e i modi. Lasciatemelo dire con chiarezza: non si parlerà del Pd, non sarà il congresso del Pd. Si parlerà dell'Italia e del governo del Paese".

 

Renzi: "Non faremo come Alfano"

A margine dell'assemblea, sulle primarie è intervenuto anche il sindaco di Firenze Matteo Renzi, dicendo: "I giovani del Pd non faranno come Alfano. E' stato desolante vedere tanti giovani del Pdl che si sono immediatamente rimessi in ordine appena Berlusconi ha detto 'scendo in campo io'. Noi faremo l'opposto".

 

Ed è caos su primarie e gay

Lo scontro si è scatenato, oltre che sul tema primarie, anche su quello di gay e diritti civili. La polemica si è innescata al termine dell'assemblea su alcuni documenti e ordini del giorno che riguardavano il riconoscimento delle coppie omosessuali e primarie. Per chiudere la discussione, visto che alcuni delegati si opponevano alle decisioni della presidenza di non votare i documenti, è intervenuto il segretario Pier Luigi Bersani: "Attenzione, noi siamo il primo partito del Paese, dobbiamo dire con precisione all'Italia che cosa vogliamo, il Paese non è fatto delle beghe nostre".

 

Odg sugli omosessuali, il documento presentato

In particolare, lo scontro si è acceso quando si è trattato di votare il documento finale sui diritti. L'ordine del giorno presentato sulle coppie gay sottolinea che "non vediamo ragioni per cui il Partito democratico non dovrebbe schierarsi con chiarezza per l'estensione del matrimonio alle coppie omosessuali". "Non ci sono ragioni giuridiche", "non ci sono ragioni politiche", si legge nel testo, "non possono esserci ragioni morali che individuino nelle coppie omosessuali unioni di seconda categoria, cui riservare istituti di seconda categoria". L'unica soluzione che il Partito democratico può legittimamente sostenere per le coppie omosessuali è "l'uguaglianza che è dovuta a ciascun cittadino e a ciascuna famiglia secondo lo spirito e la lettera della nostra carta fondamentale". Per questo si chiede che il Pd adotti nel programma elettorale per le prossime elezioni politiche "la proposta di estender il matrimonio civile alle coppie omosessuali".

 

Lo scontro

Al momento del voto, l'esponente del Pd barese Enrico Fusco ha preso la parola per attaccare "un documento antico, arcaico, offensivo della dignità delle persone". "E' vergognoso - ha insistito - persino Fini è più avanti di noi". Contro il documento hanno votato in 38 tra i quali Ignazio Marino, Ivan Scalfarotto, Sandro Gozi e Paola Concia. Ma il parapiglia è continuato quando la vicepresidente del Pd Marina Sereni ha spiegato che la presidenza riteneva precluso l'odg sui matrimoni gay "perché nega il contenuto del documento approvato poco fa", rinviando il tema a una direzione ad hoc. Quando Sereni ha proposto di precludere anche il voto sull'odg di Sandro Gozi che proponeva primarie aperte, dalla platea si è sollevato brusio e un coro di "voto, voto".

 

A questo punto Bersani ha preso il microfono: "Sulle unioni gay il Pd per la prima volta ha assunto un impegno a una regolamentazione giuridica e sulle primarie dobbiamo dire una cosa chiara al Paese e nel mio intervento, assicurando primarie aperte, ho assorbito il punti 2 e 3. Quanto alla data delle primarie io dico che si fanno con gli altri, non facciamo tutto noi e quindi propongo di votare contro". La platea ha applaudito il segretario e poco dopo l'assemblea si è chiusa.

 

"Riforma elettorale in un vicolo cieco"

La strada per la legge elettorale "è intralciata dalla beffa costituzionale di Pdl e Lega, che stanno mettendo la riforma costituzionale in un vicolo cieco", ha spiegato Bersani, aprendo i lavori dell'assemblea nazionale del partito a Roma. Secondo Bersani, Pdl e Lega "buttano la palla in tribuna per pure ragioni propagandistiche col rischio evidente di bloccare ogni elemento possibile e sensato di riforma".

 

"Monti un pompiere, non si lamenti chi ha appiccato l'incendio"

La "colpa" di chi ci ha portato nella crisi in cui versa il Paese è "il decennio berlusconiano e leghista, dieci anni di favole e di svago, dieci anni conclusi con un patto di emergenza stretto con l'Unione Europea, non da Monti, ma da Berlusconi e Tremonti, un patto di cui mese dopo mese sentiamo il peso drammatico", ha detto ancora Bersani.

 

"L'ho già detto: il pompiere può anche fare degli errori ma non è lui che ha appiccato il fuoco e sarebbe curioso che colui che ha appiccato il fuoco si permettesse adesso di fare le pulci al pompiere che comunque ha impedito che il fuoco dilagasse", ha aggiunto il segretario del Pd.

 

"Serve un patto di legislatura tra progressisti e moderati"

Bersani rilancia poi lo schema di alleanza in vista delle consultazioni del 2013 e dice: "In base alla legge elettorale ci sarà più chiaro come prospettare agli elettori il patto di legislatura fra progressisti e moderati, che non ha nulla di tattico o politicista ma ubbidisce a una tendenza di fondo europea. Per organizzare questo campo, partiremo dai contenuti e non ci perderemo in dettagli programmatici ma apriremo la discussione sui cardini del progetto".

 

"Puntiamo a governo e maggioranza stabili e coesi"

Dopo l'esperienza dell'Unione, aggiunge, che "ha lasciato una traccia profonda nella memoria degli italiani", ora "dobbiamo saper mostrare che l'Italia potrà contare su un governo e una maggioranza stabili e coesi. Ci sono dunque impegni che proporremo di sottoscrivere come quello di affidare alla responsabilità del candidato premier una composizione del governo snella, rinnovata, competente e credibile internazionalmente".

 

"Immigrati: è italiano chi studia qui"

Il segretario del Pd ha poi affrontato il tema stranieri, affermando che "un ragazzo figlio di immigrati che studia qui è un italiano, checchè ne dica Grillo".

 

"Giù le tasse caricandole su rendite e grandi patrimoni"

Bersani ha poi parlato di un'ipotesi di "alleggerimento fiscale a carico di rendite di grandi patrimoni finanziari e immobiliari". E' questa infatti una delle proposte lanciate dal palco dell'assemblea del Pd, dove il segretario nazionale ha elencato una serie di punti programmatici del partito.

 

Primarie, deposito l'ordine del giorno dei rinnovatori

E' stato depositato, e sarà dunque votato all'Assemblea nazionale del Pd, l'ordine del giorno dei "rinnovatori" Sandro Gozi, Pippo Civati e Salvatore Vassallo. Si chiede, tra l'altro, che ci siano le primarie entro l'anno. Si era discusso se comunque mantenerlo dopo l'apertura fatta sull'argomento dal segretario Pierluigi Bersani nel suo intervento dal palco.

 

E alla fine, l'assemblea promuove Bersani

Alla fine della giornata, con cinque astenuti e un voto contrario l'assemblea del Pd ha approvato la relazione del segretario Bersani.

 

http://www.tgcom24.m...me-alfano.shtml

Edited by Akcent
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E' veramente assurdo che non abbiano nemmeno consentito

la votazione, fortuna che si chiama partito DEMOCRATICO!

Comunque sono contento che stia emergendo sempre più questa spaccatura nel partito,

quantomeno sapremo chi considerare amico e chi nemico.

 

EDIT:

Dalla relazione dell'assemblea del pd:

 

"[...]E dicendo finalmente, come ho già detto, che una coppia omosessuale ha diritto ad una dignità sociale e ad un presidio giuridico e che l’omofobia è una vergogna che va contrastata con la forza della legge.[...]"

 

Ovvero??????

 

Fonte: http://www.bersanise...bilit-e-fiducia

Edited by Loup-garou
Unito post doppio
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Fabio Castorino

Il PD si sta rendendo sempre più ridicolo davanti al Paese con queste continue divisioni! L'unica speranza è che l'ala cattolica lasci il partito e vada con Casini, Montezemolo o chi li vuole. Solo così si potrà finalmente avere un partito veramente di sinistra e non un baraccone dove c'è tutto e il contrario di tutto. Purtroppo invece rimarranno lì perché il Vaticano ha interesse a controllare il PD dall'interno per poter sabotare qualunque riforma di laicità e di diritti civili.

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Secondo me è più probabile il contrario, cioè che una parte del PD si stacchi e vada con Vendola e Di Pietro.

Comunque, esattamente come avevo scritto nel precedente post.

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privateuniverse

Allora, mi ripeto per l'ennesima volta.

Sperare che il PD diventi un normale partito di centrosinistra è come sperare che il PD neghi sé stesso e le ragioni della sua fondazione.

E' un'attesa inutile. Era come sperare che il PCI si trasformasse in un partito socialdemocratico.

Ma insomma, volete finalmente aprire gli occhi? Non vi sono bastati cinque anni di tentennamenti sulle più varie questioni?

Non avete ancora avete capito cos'è il PD?

 

Secondo me è più probabile il contrario, cioè che una parte del PD si stacchi e vada con Vendola e Di Pietro.

 

Di fatto è ciò che è già accaduto a una parte di coloro che, ingenuamente, nel 2008 avevano votato per il PD.

Meglio tardi che mai.

Edited by privateuniverse
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Cioè... Veramente qualcuno ancora pensa che in un paese di politici opportunisti e democristiani dell'Italietta ci sia un partito che acconsenta a mettere nel programma elettorale il matrimonio civile omosessuale?!?

Dopo Gianni Letta che dice di votare Berlusconi piuttosto che il Movimento 5 Stelle e Vendola disposto ad allearsi con questo PD in questo panorama politico avvilente non mi resta che puntare sui deliri di Di Pietro o il M5S...

E già quando uno è costretto a votare il meno peggio significa che la democrazia non è poi così valida.

Edited by Zell
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Non credo sia cosi, penso che non si sia fatto votare proprio perché avevano paura che il popolo del PD avrebbe votato a favore, e quella lesbo repressa cattolicissima della Bindi non voleva che accadesse.

Spero che siano i cattolici ad andarsene non il contrario dato che rappresenterebbe una vittoria dei bigotti ed una sconfitta per chi si ritiene veramente di sinistra.

Comunque si io almeno ci spero, di sicuro ad ora non voto PD, preferisco votare che sostiene chiaramente i diritti delle coppie gay. E' però importante il dibattito all'interno del PD in quanto, volente o nolente, rappresenterà nel caso di vittoria del centro sinistra il partito di governo quindi più discutono meglio è per noi.

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Non capisco perché tutto questo astio per la Bindi, assieme alla Pollastrini è stata una delle pochissime a impegnarsi per portare i Pacs in Italia. Poi va beh è cattolica e vorrebbe i pacs e non i matrimoni gay, deve essere maledetta per questo? Io preferisco maledire certi politici di destra centrodestra e lega che per noi gay non hanno mai fatto nulla, hanno bocciato proposte su leggi che ci tutelano, e ci insultano e dileggiano dai loro comizi.

 

Se non si fanno i matrimoni omosessuali per ora lo accetto, l'importante è che si facciano i Pacs o Dico o chiamiamoli come vogliamo. In fondo Francia Germania Inghilterra hanno questi e non mi sembrano così arretrati.

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Ma la Bindi si è occupata dei DICO semplicemente perchè era stata messa lì appositamente dalla componente cattolica per frenare gli istinti laicisti della Pollastrini!

cioè è il solito schema: un laico ed un cattolico che si controbilanciano tra loro (non a caso la presidente del PD è la Bindi, il vice è Scalfarotto; il segretario è Bersani e il vice è Letta, e così via...).

 

Ma certo, è chiaro che alla fine in parlamento non si discuterà di matrimonio, e se si approverà uno strumento come quello inglese sarà un successone, però dato che poi forse bisognerà trattare con l'UDC o comunque con vari altri personaggi, sarebbe opportuno che il PD si presentasse con il massimo delle richieste, in modo che poi il compromesso uscirà accettabile... Se si arriva in parlamento con le proposte approvate ieri, cosa ne uscirà?

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Ma qualcuno ha visto le immagini del convegno?

 

Vi rendente conto che un gay è salito sul palco per

chiedere pari diritti e gli astanti lo hanno fischiato?

 

Il PD è un posto fischiano i gay!

 

E' una cosa indecente. Andrebbe protestato di fronte

alla sede dei convegni e di fronte alla loro sede.

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Gay: Marrazzo (Gay center), polemica Pd dimostra che e' un tema tabu'

 

Roma, 17 lug. -(Adnkronos) - "In merito alla polemica scoppiata nel Pd sul tema dei matrimoni gay credo che si tratti di una cosa triste, perche' in tutta Europa ormai ci sono i diritti per le persone gay, lesbiche e trans, che vanno dal matrimonio alle unioni civili, invece in Italia questo tema e' ancora tabu'". Lo ha dichiarato Fabrizio Marrazzo, portavoce di gay center, intervenendo all'odierna presentazione della Campagna informativa anti omofobia 2012, con la quale e' stato istituita la Gay help line, un numero verde al quale si potranno rivolgere gli omosessuali per le discriminazioni subite.

"Un partito che prima dice di essere favorevole ai diritti delle persone omosessuali, e dopo non vota nulla a favore, ci lascia perplessi. Speriamo che sia solo una defaillance - ha aggiunto Marrazzo - e che finalmente lavorino per approvare qualcosa di concreto".

 

http://www.liberoquotidiano.it/news/1059007/Gay-Marrazzo-Gay-center-polemica-Pd-dimostra-che-e--un-tema-tabu-.html

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Intervista di Bersani al Corriere della Sera

 

Vista la situazione drammatica del Paese, non è un errore che il Pd metta in scena una rissa su un tema pur importante come le nozze gay?

 

«Siamo l’unico partito che discute sul serio. Non sempre i modi di discutere mi piacciono. Ho visto forzature e personalismi. La chiudo lì: noi proponiamo le unioni gay, nei dintorni della soluzione tedesca. A chi dice che è troppo, rispondo che non possiamo restare fermi alla legislazione di Cipro e Turchia. A chi dice che è poco, rispondo che chi vuol saltare tre scalini alla volta rischia di rimanere al palo. Ricordo che viviamo in un Paese dove non è stato ancora possibile approvare una legge contro l’omofobia».

 

 

Il pericolo DiCo è quindi scongiurato??

 

http://www.bersanisegretario.it/dettaglio/113393/nel_2013_un_governo_tutto_nuovo_le_primarie_non_escludo_il_doppio_turno

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La domanda è peggiore della risposta

 

Ciò premesso "nei dintorni di" fa pensare

ad un : da lì a scendere...ma fino a dove

non lo dice

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Io in quel "nei dintorni" ho subito pensato che non ci sarà l'adozione, poi il resto penso (e spero) rimarrà uguale al modello tedesco..

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noi proponiamo le unioni gay, nei dintorni della soluzione tedesca

 

Ho letto stamattina la notizia sul web. Qualcuno esperto di questi temi, può darci la propria opinione sul senso di "NEI DINTORNI"...?

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La Lebenspartnerschaft già non contempla diritto alle adozioni

credo che in Germania per intervento della Corte costituzionale

sia possibile adottare il figlio naturale del patner legale ma di per sè

la legge non prevede il diritto di adottare alla coppia

 

Il diritto di adottare è previsto dalla legge inglese, ma non da quella tedesca

 

La legge tedesca inoltre prevedeva un trattamento fiscale differenziato che

è stato ritenuto irragionevole dalla Corte Costituzionale, ma di per sè è una legge

che differenzia la coppia gay rispetto alla famiglia eterosessuale.

 

In questa differenziazione di principio, può starci qualunque trattamento differenziato

fiscale, successorio, lavorativo etc. bisogna vedere in concreto come si declina

 

Infine è un istituto non concorrente col matrimonio, nel senso che è riservato

ai soli omosessuali. Ma su questo punto alcuni del PD sembrerebbero disposti

ad un istituto aperto anche agli etero sul modello dei PACS

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Credo che la Bindi abbia appena detto "c’è una sentenza che vieta i matrimoni omosessuali...Noi siamo chiamati a governare il paese, non una minoranza” alla festa dell'Unità di Roma.

 

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/07/19/matrimoni-bindi-costituzione-vieta-scoppia-bagarre-alla-festa-dellunita/201955/

 

perchè non la smettiamo di illuderci e vediamo le cose come stanno...

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La Bindi ci invita a lasciare in pace il "loro" partito -.-

 

 

Bindi contestata dai gay: «State buoni, o non avrete nemmeno le unioni civili»

 

«I matrimoni omosessuali in Italia non potranno mai attuarsi», ha detto la Presidente del Pd al festival dell'Unità di Roma, subito coperta dai fischi. «Non siete d’accordo? Andate da un’altra parte, lasciate in pace il nostro partito». E ancora: «Con le vostre posizioni massimaliste scordatevi pure le unioni civili»

 

 

 

ROMA – Contesta duramente Rosy Bindi ieri sera al festival dell’Unità. La Presidente del Pd è stata accolta con fischi e urla di disapprovazione da parte della base del partito e degli omosessuali militanti presenti. Ma lei ha risposto altrettanto duramente, per nulla intimorita; ha tenuto a precisare, tentando di far emergere la sua voce su quella del pubblico, che il Pd «non si è mai spaccato». E ha dato la colpa a chi? «Sono i giornalisti che puntualmente non capiscono ciò che avviene nella politica». Vecchio ritornello insomma.

 

Un appuntamento scomodo questo per lei, a ridosso dell’ultima burrascosa assemblea nazionale di sabato, dove non sono state date dal Partito diPierluigi Bersani risposte chiare a tre domande che i giornalisti hanno posto: posizione politica sui matrimoni omosessuali, primarie, carta degli intenti.

 

La contestazione è partita subito sulla questione gay, immediatamente affrontata. «I matrimoni omosessuali sono contro la carta costituzionale – ha detto la Presidente, subito coperta dalle proteste – in Italia non potranno mai attuarsi. Il Pd sabato ha preso una decisione condivisa: un impianto legislativo che regolerà le unioni civili».

 

Anche il programma di Governo della coalizione che appoggiò Prodi nel 2006 affermava le stesse cose, riguardo le unioni civili, ma fu proprio la Bindi ad affossarle con gli improponibili Dico. La politica esige gradualità, è vero, affermano gay e militanti, ma l’Italia è ancorata a vecchissimi modelli, che non si addicono a un partito di sinistra.

 

La contestazione si è subito accesa. Non sono mancate affermazioni ingiuriose e critiche pungenti. La Bindi, più volte interrotta, è esplosa: «Con le vostre posizioni massimaliste scordatevi pure le unioni civili», ha detto, trattando la faccenda come se fosse una concessione dei politici e dei vescovi, non un diritto che spetta al popolo di un Paese democratico, come in tutta Europa. Poi ha incalzato stizzita: «State dando prova di inciviltà, se non siete d’accordo, andate da un’altra parte, lasciate in pace il nostro partito». Insomma, andate fuori dalle scatole.

 

Le domande irrisolte all’Assemblea Nazionale di sabato scorso, che hanno portato la stampa italiana a parlare di spaccatura nel Partito, sono rimaste tali. Sulle primarie la Bindi non ha dato risposte certe. «Bersani le vorrebbe, ma se non si sa con quale sistema elettorale voteremo – ha spiegato la Bindi – e non si sa chi saranno i nostri alleati, come potremmo darle per certe?». Nessuna risposta chiara nemmeno sulla questione della carta degli intenti. «Non si può scrivere nero su bianco un programma elettorale se non sono definiti gli alleati di coalizione». Con Niki Vendola l’alleanza è quasi certa, ma Antonio Di Pietro sta per ricevere il cartellino rosso anche per gli attacchi portati al Quirinale proprio ieri.

 

«Il Pd è anche il Partito dei Moderati e Pierferdinando Casini non sarà escluso, proprio ora cheSilvio Berlusconi torna in campo, diradando i dubbi dei centristi» ha affermato in chiusura la Bindi. Resta il dubbio su come il Pd concilierà la sinistra vendoliana con Casini.

 

Edited by Haunted
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