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Ahmadinejad: a difendere i gay sono i capitalisti incalliti


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Fabio Castorino

Il presidente dell'Iran Mahmoud Ahmadinejad, a New York per parlare all'Assemblea Generale dell'ONU, in un'intervista alla CNN lancia parole durissime nei confronti dei gay.

"A difendere i gay sono i capitalisti incalliti e quanti si preoccupano solo della crescita del capitale e non dei valori umani", ha detto Ahmadinejad, definendo l'omosessualità "un pessimo comportamento" che è "proibito da tutti i profeti, da tutte le religioni e da tutte le fedi".

Ahmadinejad ha respinto l'idea che opporsi all'omosessualità sia una negazione delle libertà dell'uomo e ha ridicolizzato i partiti e i politici che "difendono gay e lesbiche per prendere quattro o cinque voti in più". "L'omosessualità ferma la procreazione, chi lo dice che se fai qualcosa di brutto e gli altri non accettano il tuo comportamento questa sia una negazione della libertà?", ha insistito.

Il presidente iraniano ha aggiunto che omosessuali non si nasce ma si diventa e di fronte alla domanda di cosa farebbe se uno dei suoi tre figli fosse gay ha preferito non rispondere.

 

http://www.huffingtonpost.it/2012/09/25/il-presidente-iran-mahmoud-ahmadinejad-attacca-gay-e-israele_n_1911818.html?utm_hp_ref=italia-diritti

Non sarebbe invece il caso di cominciare a interessarcene?

 

Non di loro , dobbiamo interessarci di far cambiare idea sul nostro conto a persone che si affidano a queste "personaggi" o alla Chiesa.

 

Sto parlando di una grandissima massa che butterebbe giù gli stereotipi e i pregiudizi che ci sono stati affibbiati!

Edited by Cradle

Non sarebbe invece il caso di cominciare a interessarcene?

 

Come? Non stiamo parlando di una piccola nazione africana marginale per tutto, ma di un paese di circa 2 milioni di kmq, con più abitanti di Francia e Regno Unito ed importantissimo per il petrolio ed il gas.

Sarebbe da rendere pubblica la situazione con manifestazioni, ma non penso ci sia la volontà internazionale di cambiare il regime ahimè.

Certo che c'è la volontà internazionale di cambiare il regime,

ci sono anche infinite proteste tra la popolazione civile.

Ma non tutti sono disponibili a prendersi le responsabilità del disastro umanitario di una guerra

né tutti mi paiono interessati a veder duplicata la bolletta del gas con un embargo.

Certo che c'è la volontà internazionale di cambiare il regime,

ci sono anche infinite proteste tra la popolazione civile.

 

La volontà sembra più a parole che altro, è da almeno 7-8 anni che USA,UE, ecc... parlano che in Iran ci vuole democrazia, e il regime è sempre li. Il grosso problema è che a differenza della Libia, della Siria e dell'Egitto dove la popolazione stava male ed i regimi erano odiati questo ha ancora un certo consenso, perchè comunque il tenore di vita è abbastanza buono.

Uniamo a questo il fatto che in tutti i paesi a prevalenza musulmana c'è ostilità verso il mondo gay, l'incubo iraniano non è il solo nell'area, mi sembra che anche in Arabia Saudita ad essere gay si rischia la vita (nell'indifferenza del mondo).

Ecco! Queste sono espressioni contro gli omosessuali da prendere ad interesse e spingergi a muoverci con decisione, non quelle di quell'oca giuliva platinata..

pensavo lo stesso.

 

in realtà concordo anche sulla cosa di maria antonietta e la ghigliottina.

Edited by Lilith black

Ora arriverà il solito genio a dire che è la loro cultura, e che non possiamo imporre la democrazia...

 

 

Ricordo a tutti che i diritti umani e civili dovrebbero essere pari in tutto il Mondo, e a a chi dice che non bisogna intervenire davanti a certe schifezze dedico un noto aforisma di Bertold Brecht

 

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari. E fui contento perché rubacchiavano.

Poi vennero a prendere gli ebrei. E stetti zitto, perché mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.

Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente, perché non ero comunista.

Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare.

 

 

p.s. e allibisco se penso a quei gay che vanno in vacanza nei paesi islamici, ad arricchire gente che ci impiccherebbe senza scrupoli se solo sospettasse...puah...

Edited by ben81

Quello che tuttavia continuo a domandarmi è per quale motivo ad Ahmadinejad, che è stato anni orsono dichiarato Persona non grata* dagli USA e dagli stati aderenti all'UE, si continui a permettere di essere presente all'Assemblea Generale dell'ONU, FAO e cose simili, vista inoltre la sua arroganza che lo porta ad offendere le politiche occidentali anche nel loro territorio.

L'occidente intero sta sbagliando completamente nel rapportarsi a questi pariah, e non solo per ciò che in questi paesi viene fatto ai gay colti in flagrante, bensì per le continue provocazioni di tutti i tipi che arrivano dai leader di queste nazioni.

Per questo motivo, ho appoggiato grandemente quelli che, durante una delle ultimi filippiche fatte da Ahmadinejad all'ONU (parliamo del 2009 mi pare), si sono alzati e se ne sono andati in segno di protesta.

 

* Persona non grata: per chi non lo sa, ad una personalità che dovesse essere dichiarata persona non grata non è permesso nè atterrare sul suolo dei territori che lo considerano tale nè addirittura il solo transitare negli spazi aerei/marini appartenenti a tali stati che non gradiscono questa persona. Attualmente, sono considerate "persone non gradite" Mahmoud Ahmadinejad (Presidente dell'Iran), Ali Khamenei (ayatollah supremo e, di fatto, leader assoluto dell'Iran), Robert Mugabe (presidente/dittatore dello Zimbabwe), tutti gli alti gradi della giunta militare della Birmania, Omar Bashir (dittatore militare del Sudan, su cui tra l'altro pende un mandato di cattura internazionale), Kim Jong-Un (Corea del Nord), Assad (Siria), i Castro (Cuba).

Il quesito che poni Ben, da buon Arendtiano, mi interessa.

Per quanto dipenda da me, ogni forma d'associazionismo tesa a smantellare l'altrui cultura e potere è un male. La sovranità di uno stato dev'essere considerata intoccabile nella misura in cui questa sia la manifestazione di una volontà collettiva.

OVVIAMENTE questo importantissimo punto va condizionato da alcuni parametri che, in linea di massima, devono essere rispettati da ogni nazione a questo mondo.

Ci sono libertà che sono insindacabili e l'orientamento sessuale è una di queste (anche se più che di libertà si dovrebbe parlare ci costituzione naturale dell'essere vivente). Purtroppo il mondo non funziona solo tramite ideali, giustizia ecc ecc.. il mondo prosegue per poteri, guerre, ideologie, religioni, fedi ecc.

Certe volte mi pare quasi impossibile immaginare un mondo dove queste libertà siano un diritto ovunque.

Se penso alle condizioni in cui lavorano gli indiani.

Se pendo ai divieti persino nell'avere figli dei cinesi..

Se penso alla condizione delle donne nel mondo inslamico..

Se penso alle condizioni di molte nazioni d'Africa..

 

Mi verrebbe da bombardare a destra e a manca ogni singolo essere umano che non capisca l'importanza della vita umana e il rispetto per essa e per quella degli altri. Ma mi rendo conto che questa piaga è proprio l'uomo a causarla. Che molte volte interi popoli sono straconvinti che certe condizioni sociali siano giuste per non dire auspicabili e intorno a queste idee hanno edificato interi codici di legge. A quel punto, olrte il profondo senso di impotenza, inizio a pensare alle leggittimità dei miei pensieri..

Quello che tuttavia continuo a domandarmi è per quale motivo ad Ahmadinejad, che è stato anni orsono dichiarato Persona non grata* dagli USA e dagli stati aderenti all'UE, si continui a permettere di essere presente all'Assemblea Generale dell'ONU, FAO e cose simili, vista inoltre la sua arroganza che lo porta ad offendere le politiche occidentali anche nel loro territorio.

 

Risposta istituzionale (a cui ormai non credono più nemmeno i bambini): perché l'ONU è l'assemblea di tutte le nazioni, anche di quelle che non intrattengono buoni rapporti con l'occidente. Se non fosse così, l'ONU verrebbe meno al suo ruolo di tutore della pace globale

 

Risposta cinica: perché ha l'appoggio e la protezione di Cina e Russia.

L'Iran è un grande paese con una grandissima storia alle spalle. Parlando di religione non dimentichiamoci che Zarathustra ha influenzato tutte le altre teosofie, compresa quella ebraica, ma del resto anche la Germania era un grande paese che ha dato i natali hai più importanti filosofi occidentali, eppure concepì il nazismo, idem la Russia ... Voglio dire - non cerchiamo di sminuire un paese che per ragioni storiche vive un difficile momento di transizione.

 

Gli iraniani non sono arabi, sono persiani. L'islam sciita fu introdotto dalla monarchia molte centinaia di anni or sono.

 

Fu Khomeini ha introdurre la democrazia nel paese, fondando una repubblica islamica; cioè, è come se la repubblica italiana fosse cattolica e il Papa, eletto con i crismi della religione, poi diventasse il presidente della repubblica, anche se con poteri molto più vasti di un Napolitano.

 

C'è poi da sottolineare che i persiani per lo più non capiscono l'arabo e tanto meno lo sanno leggere, quindi si affidano molto all'interpretazione dei loro "sacerdoti", anche perché se solo ti azzardi a interpretare una virgola di testa tua, rischi una fatwa mica da ridere. Sottolineo poi che è stato l'occidente che ridando l'Iraq agli sciiti arabi a scapito dei sunniti, ha reso l'Iran così potente.

 

E non crediate che Ahmadinejad sia un politico rozzo e le spari così come capitano. Certo non rappresenta la popolazione colta delle città, ma l'Iran è vastissimo e fuori dall'urbe riscuote ancora molto consenso. E' indubbio che in Iran esistono gli enzimi di una democrazia laica, dobbiamo solo sperare che la nomenclatura clericale non decida di soffocarla con una svolta dittatoriale, ma in tal caso tradirebbe un principio fondamentale della rivoluzione e non credo che la società civile glielo permetterebbe.

 

Le sparate che Ahmadinejad dice all'estero sono mirate a colpire l'occidente, cioè lo fa per guadagnare prestigio sul mondo arabo, quello sì con forti propensioni alla jihad; un concetto che in Iran non può attecchire perché la guerra santa per l'unita del popolo arabo in un paese non arabo è improponibile.

 

Oggi il leader iraniano teme il carisma del presidente turco Erdogàn, che piace tanto a noi occidentali solo perché le sue sparate i nostri giornali preferiscono non pubblicarle. Allo stesso modo di come ci fidiamo del neo presidente egiziano Morsi - convenienza politica. Del resto ci fu un tempo che ci piacevano persino Saddam e Bin Laden e tifavamo per gli analfabeti studenti talebani ...

 

Ovviamente non condivido la politica di nessuno di questi individui; tanto meno sui diritti civili e in particolar modo la questione delle libertà individuali quali le preferenze sessuali. Tuttavia, neanche credo che all'occidente importi un figo secco della democrazia e tanto meno dei diritti lgbt in questi paesi. Sarà vero che da noi non s'impiccano eccetera, ma almeno sarebbe il caso di dare per primi l'esempio di quanto pretendiamo dal resto del mondo. Facendoci anche un piccolo esame di coscienza per aver molte volte esportato noi l'omofobia in buona parte del mondo dove l'omosessualità era parte integrante della società .. penso all'Indocina o nella vasta regione polinesiana e, ancora oggi, con il cattolicesimo o i cristiani evangelici americani, i primi sponsorizzano politiche anti gay in sud america, i secondi armando fanatismi tribali in Africa.

 

NB: Avete presente l'eccidio tusti e Hutu cosa ha prodotto in Africa? E in Iraq non è che le cose vadano meglio ... le guerre per la democrazia che hanno prodotto in Somalia e Afganistan? Cosa succederà alla Libia? Secondo me le guerre non ce le possiamo più permettere da un pezzo e gli embarghi economici finiscono per dare potere ai dittatori. La sola possibilità è dare un discreto appoggio politico ai movimenti civili (significa non formulare accuse ufficiali) e dare asilo politico ai dissidenti.

Alla Cina fa comodo avere una fonte di approvvigionamento energetico

fuori dalla sfera di influenza americana e purtroppo la Cina non ha una

spiccata sensibilità per i diritti politici e civili. Allo stesso modo la Russia

che cerca un suo ruolo di mediazione e tutela sull'Asia centrale.

 

Nessuno si illude circa il cinismo della politica estera USA o dei paesi Europei,

sotto questo profilo l'Italia non può dare lezioni a nessuno visto il caso Libia,ma

certo le alternative - amici dell'iran-paiono ancora più ciniche al riguardo.

 

Non è una novità che chi si sente debole sul piano della democrazia e dei diritti

civili e politici tiri fuori il discorso sui popoli ricchi contro i popoli poveri. Ne parlava

Mussolini, ne parlò Peròn, divenne il leit motiv dei paesi comunisti per ovvie ragioni,

in parte l'argomento ricompare pure nelle parole della chiesa cattolica etc.

 

Non mi risulta però che l'Iran faccia niente per la povertà nel mondo o per le ingiustizie

sociali nel proprio paese, salvo preoccuparsi del "benessere spirituale" del proprio popolo.

 

Purtroppo alle ultime elezioni c'è stata l'espulsione dei riformisti dalla contesa elettorale,

per cui la dialettica politica è ristretta a tradizionalisti vs. populisti di ahmadinejad. Inutile

dire che questa retorica di ahmadinejad "unisce" le due anime politiche conservatrici nel

cfr/scontro con l'estero.

 

Però se pur volessimo attribuire all'idea di Khomeini di voler combinare legittimazione religiosa

ed elettorale, una possibilità di "teocrazia limitata" ( sul modello delle nostre monarchie limitate

da cui è nata la democrazia ) il ruolo dei riformisti sarebbe stato essenziale. Per cui non resta che

sperare che la marginalizzazione dei riformisti li spinga sul versante insurrezionale e si riveli un grave

errore.

Fabio Castorino

Secondo me in Iran non ci saranno rivolte popolari sullo stile delle primavere arabe che stanno portando al governo i partiti religiosi, semplicemente perché lì i religiosi sono già al governo.

Purtroppo non credo che la situazione dei gay iraniani possa migliorare a breve, anzi c'è il rischio che il regime intensifichi le persecuzioni contro gli omosessuali, indicati come "nemico interno" alleato del "nemico esterno" occidentale, contro cui far scatenare la rabbia delle masse popolari.

Ma ancora lo chiamano "presidente"? Ancora gli permettono di esserci alle assemblee ONU?

Boh, non ho parole.

 

Il fatto è che per quanto sia inequivocabilmente un dittatore è più "legittimato" rispetto ad altri, ad esempio al leader cinese o ai monarchi del Golfo Perisco, in quanto in Iran ci sono elezioni ufficialmente multipartitiche (che poi siano una farsa è un altro discorso).

L'Iran è un grande paese con una grandissima storia alle spalle. Parlando di religione non dimentichiamoci che Zarathustra ha influenzato tutte le altre teosofie, compresa quella ebraica, ma del resto anche la Germania era un grande paese che ha dato i natali ai più importanti filosofi occidentali, eppure concepì il nazismo, idem la Russia ... Voglio dire - non cerchiamo di sminuire un paese che per ragioni storiche vive un difficile momento di transizione.

Gli iraniani non sono arabi, sono persiani. L'islam sciita fu introdotto dalla monarchia molte centinaia di anni or sono.

 

Quoto, anzi, aggiungo: è un paese grandioso, con una grande cultura. Cultura che purtroppo è stata terribilmente soffocata con la Rivoluzione islamica del '78!

 

Fu Khomeini ha introdurre la democrazia nel paese, fondando una repubblica islamica; cioè, è come se la repubblica italiana fosse cattolica e il Papa, eletto con i crismi della religione, poi diventasse il presidente della repubblica, anche se con poteri molto più vasti di un Napolitano.

 

In teoria il Presidente della Repubblica c'è in Iran (nel tal caso è lo stesso Ahmadinejad), di fatto è considerata una Repubblica islamica presidenziale, ma il presidente dipende in toto dalla Guida suprema (prima era l'ayatollah Khomeini, ora è l'ayatollah Ali Khamenei), che è anche il leader del Consiglio rivoluzionario. I candidati alle presidenziali devono essere scelti dalla Guida suprema, che può causargli non pochi problemi nel momento in cui dovesse essere "osteggiato" dallo stesso capo di stato.

Dettp questo non si può assolutamente parlare di democrazia, bensì di teocrazia. Khomeini e i rivoluzionari - gli stessi che poi l'hanno osteggiato in seguito non contenti dell'andazzo teocratico della rivoluzione e gli stessi che poi sono stati perseguitati e giustiziati dallo stesso Khomeini- non fecero altro che buttare giù la monarchia assoluta della dinastia Pahlevi cambiando il nome dello stato da Impero dell'Iran a Repubblica islamica dell'Iran. Sicuramente l'imperatore Reza Pahlevi jr. era un autocrate e un dittatore ancora peggio del padre (che quantomeno aveva redatto una Costituzione, cosa che sotto il figlio fu abolita), ma almeno si stava parlando di liberalizzazione di molti aspetti sociali di quel paese musulmano, tra cui l'istruzione femminile, e la proposta di occidentalizzazione dei costumi. Che poi fece l'errore di "vendere" l'Iran agli USA e al Regno Unito, questo è un altro discorso...

 

Sottolineo poi che è stato l'occidente che ridando l'Iraq agli sciiti arabi a scapito dei sunniti, ha reso l'Iran così potente.

 

Ora l'Iraq è una repubblica parlamentare di carattere non islamico ma "laica" (metto le virgolette perchè comunque c'è una maggioranza sunnita non da poco) e le tre cariche di stato più alte, il Presidente, il Vice Presidente e il Primo ministro devono obbligatoriamente essere un curdo, un sunnita e uno sciita per non causare problemi sociali (Saddam Hussein era un sunnita laico, aveva perseguitato sciiti e curdi perchè le minoranze gli causavano non pochi problemi e perchè gli sciiti erano filo-iraniani e, durante l'invasione sovietica dell'Afghanistan, filo-americana finchè erano appoggiati dagli USA, quando invece lui aveva una politica di tipo socialista e filo-sovietica.)

 

Oggi il leader iraniano teme il carisma del presidente turco Erdogàn, che piace tanto a noi occidentali solo perché le sue sparate i nostri giornali preferiscono non pubblicarle. Allo stesso modo di come ci fidiamo del neo presidente egiziano Morsi - convenienza politica. Del resto ci fu un tempo che ci piacevano persino Saddam e Bin Laden e tifavamo per gli analfabeti studenti talebani ...

 

Erdogan non può prescindere dall'occidente. E poi di fronte al potere si dimentica anche del suo amato Corano, visto che nel suo partito si è candidata una politica transessuale, Almina Can. Morsi è uno dei motivi per cui ritengo che l'Egitto, sebbene avesse fatto bene a liberarsi di Rubarak (come lo chiama un mio amico di padre egiziano), ladro e dittatore, ancora non era pronto per la democrazia. La democrazia pretende un popolo partecipe, non un popolo che si fa influenzare dal primo che sale sul podio... e le poche cose buone che aveva fatto Mubarak (le varie liberalizzazioni, tra cui il permesso delle donne di apparire in televisione senza velo, ecc. ecc.) ora sono state cancellate da questo Mohammed Morsi.

 

Per il resto, sono perfettamente d'accordo con te! :D Solo qualche chiarimento mio personale qua e là...

Edited by Lucky.Walker

Per il resto, sono perfettamente d'accordo con te! Solo qualche chiarimento mio personale qua e là...

 

Va bene, va bene. Io mi dibatto nel tentativo di non scrivere lenzuolate che poi non legge nessuno. Per il resto sono innamorato dei ragazzi dei tetti di Teheran ...

 

Non sono d'accordo solo sulla considerazione di Erdogan e l'assoluzione di un Morsi per ragioni di un popolo non ancora pronto alla democrazia. Erdogan è un gran paraculo e Morsi sta solo aspettando il momento opportuno per trasformare l'Egitto nel nuovo paese islamico leader della jihad panafricana. Mi sbaglio? Spero proprio di sì.

 

Per inciso - sono israelita e capirai bene quanto siano moderate le mie considerazioni ... XD.

Imho l'occidente dovrebbe dare asilo ai dissidenti di certe "culture" prepotenti e troglodite, e poi, di certi posti, farne un parcheggio.

Mettendo la testa sotto la sabbia rischiamo che il nuovo nazismo (l'integralismo islamico) prenda forza, quindi bisognerebbe intervenire prima che sia troppo tardi.

Edited by ben81

@@Silverselfer E' proprio quello che stavo dicendo. Erdogan è tanto islamico quanto Pier Ferdinando Casini è cattolico, fanno l'etica e la morale per populismo e poi quando gli fa comodo si abbassano anche ad altre politiche. Considera quanto ti ho detto sulla trans nel partito islamico-conservatore di Erdogan e le ultime "posizioni concilianti (??!)" di Casini sui diritti dei gay, cose ovviamente sempre superficiali e mai approfondite dallo stesso.

Morsi è un altro fondamentalista, ma attenzione: l'esercito egiziano si è fatto da parte, ma è ancora attivo politicamente. Morsi fa parte di un partito che fino a dieci anni fa era soggetto a persecuzioni da parte dell'esercito (cosa che,a questo punto, non mi sento nemmeno di osteggiare), il fatto che abbiano lasciato posto ad altre forze politiche non significa che si siano ritirati e che non possano intervenire ancora.

 

p.s. e allibisco se penso a quei gay che vanno in vacanza nei paesi islamici, ad arricchire gente che ci impiccherebbe senza scrupoli se solo sospettasse...puah...

 

Allibisco anche io, personalmente non ci andrei mai in vacanza in certi paesi e non solo per cosa pensano dei gay, anche per il trattamento delle donne, dei dissidenti politici, ecc... sono un inferno spesso mascherato da grattacieli e lusso (vedi Kuwait, Bahrein, Emirati Arabi, ecc...).

Ma siamo sicuri che non ci siano gay tra gli integralisti islamici? Io non ne sarei tanto sicuro, così come purtroppo ci sono gay di estrema destra in Europa, che votano o addirittura militano in partiti che ci odiano (per esempio http://lombardia.indymedia.org/node/29966) anche qui in Italia alcuni hanno votato i fasci della lega nord (magari qualcuno c'è pure su questo forum che ne sappiamo), perchè si considerano "superiori" rispetto ai neri o agli zingari, della serie c'è sempre uno sotto di me; io penso che ci siano gay che appoggiano Ahmadinejad perchè magari odiano gli ebrei, sempre per lo stesso discorso.

 

Allargando il discorso Erdogan non è un islamico, è un kemalista, che è un'altra cosa, più che uno stato islamico sogna la Grande Turchia ottomana (l'Islam turco è di una corrente particolare, molto più laica e tollerante). Morsi inoltre è un moderato e non un integralista, il suo partito è il diretto discendente del Wafd (ai tempi anti-colonialista e anti-monarchico) i fondamentalisti (il partito salafita) sono arrivati secondi alle elezioni egiziane, in Libia hanno vinto i laici liberali. Non possiamo fare di tutto il mondo islamico un soggetto unico, il vero problema è la penisola arabica e l'area dell'Asia centrale (Iran, Afghanistan, Pakistan).

anche qui in Italia alcuni hanno votato i fasci della lega nord (magari qualcuno c'è pure su questo forum che ne sappiamo), perchè si considerano "superiori" rispetto ai neri o agli zingari

 

Molti più da quanto pensi

 

E ora di scanneranno per quello che hai scritto :asd:

Molti più da quanto pensi

 

E ora di scanneranno per quello che hai scritto :asd:

 

Secondo me un gay che vota questi partiti è nel 99% dei casi un represso, e sono convinto che tiene nascoste le sue opinioni. D'altra parte c'era pieno di gay anche tra i nazisti, Roehm il capo delle SA lo era. Comunque che ci siano gay repressi nei partiti di estrema destra è un fatto abbastanza noto.

La cosa che mi diverte è che gli Integralisti Islamici

dicano che i gay sono alleati dei capitalisti

e che le Destre capitaliste (vedi Repubblicani e PDL)

dicano che i gay sono alleati dei Mussulmani (tipo Pisapia :D).

 

Insomma tutte le Destre Religiose si accusano a vicenda

di essere nostri alleati.... Un po' mi fa piacere, devo dire.

Secondo me un gay che vota questi partiti è nel 99% dei casi un represso, e sono convinto che tiene nascoste le sue opinioni. D'altra parte c'era pieno di gay anche tra i nazisti, Roehm il capo delle SA lo era. Comunque che ci siano gay repressi nei partiti di estrema destra è un fatto abbastanza noto.

 

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