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Sulla felicità...


Olimpo

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Dopo quell'imperdonabile tradimento, Menir cominciò a piangere e piangendo tutto si spense, perfino il sole che con i suoi raggi promanava la luce mattutina. Le lacrime caddero sul suolo, percorrendo come un torrente impazzito, distese chilometriche, fino ad arrivare in un selciato lontano.

Qui si accumularono e trasformano l'ambiente in un'idillica selva d'oro. Il loro magico potere era servito a creare una realtà mistica e parallela : la zona, governata da animali imortali, era l'unico posto vitale nella terra.Tutto si era spento, e spegnendosi aveva permesso la nascita di un eden luminoso. Le volpi che lo abitavano avevano code lunghissime, nu viso dolce e tenero, e andavano d'accordo con gli altri animali, come i rinoceronti e le scimmie. Questi animali, pur appartenendo a specie diverse, si univano sessualmente una generavano una sterminata prole di infanti. Disgraziamente una pioggia fangosa e dirompente colì la terra : il sole paraddosalmente riapparve e così la selva originaria. Il bosco d' oro invece scomparve , contaminato da un' acqua ignobile, specularmente contrapposta alla nobile natura delle lacrime di Menir. Le volpi, nel tentare di fuggire da quell'universo in rovina, si nascosero in fredde spelonche, dove pascendosi solamente di insetti, finirono col morire di fame. I cuccioli ibridi, mezzi volpte e mezzi rinoceronte, furono catturati dall'uomo scienziato e resi oggetti di crudeli esperimenti.

Le felicità si era esaurita in un momento, nella terra.

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Non sono un esperto, ma provo comunque a darti qualche parere.

Prendi con le pinze quello che ti dirò perché sono solo, appunto, opinioni personali.

Dal punto di vista tematico mi piace. Il significato degli elementi che hai posto nel racconto è un po' oscuro, al di là del palese messaggio che emerge nelle ultime righe.

Hai un'ottima proprietà di linguaggio, ma mi sembra che accosti troppo spesso espressioni auliche, metafore altisonanti ed espressioni desuete con frasi elementari.

Questo alzare e abbassare continuamente il registro linguistico – sempre che non sia una cosa voluta – senz'altro è migliorabile prestando più attenzione alla scelta delle parole.

Tieni presente che l'uso di parole come "promanare" rischia di mettere in difficoltà i lettore, se non è in un testo che lo richiede, magari per la precisione del termine (e le sfumature che esso porta con sé). Tenterei di uniformare lo stile su un registro medio, più facile da gestire.

 

Un paio di appunti:

"acqua ignobile, specularmente contrapposta alla nobile natura"

La ripetizione è fastidiosa e superflua, visto che specifichi come le due cose siano contrapposte specularmente, espressione già ridondante di per sé. Riformulerei.

 

"percorrendo come un torrente impazzito, distese chilometriche"

La virgola è di troppo

 

Occhio ai refusi!

 

PS: hai un MP

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Scusa, qual è esattamente lo scopo di questo scritto?

 

Lo trovo quasi claustrofobico, non ha molto senso...
Chi è Menir?

Quale tradimento?

Gli animali immortali muoiono?

 

Se il tema è la felicità (?), prima di farla cessare dovresti almeno generare un sentimento nel lettore, non un turbinio di immagini che disorienta.
Prova a prendere una singola idea e a svilupparla con più attenzione :-)

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