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Intersessualità

Intersessualità è un termine usato per descrivere quelle persone i cui cromosomi sessuali, i genitali e/o i caratteri sessuali secondari non sono definibili come esclusivamente maschili o femminili. Un individuo intersessuale può presentare caratteristiche anatomo-fisiologiche sia maschili che femminili.

 

Le cause di tali caratteristiche possono essere varie, sia congenite che acquisite (come nel caso di alcuni disturbi ormonali) e possono intervenire sia a livello cromosomico che ormonale che morfologico.

In pratica anche se rifiutano il termine, si possono definire ermafroditi.

Boh non so se sono io di vedute ristrette, ma l'intersessualità (ermafroditismo) non ha nulla a che vedere con l'omosessualitàbisessualità, transgenderismo, ecc...Quello che mi stupisce vedendo molti video al riguardo, è vedere come tante organizzazioni cerchino di definire tale anomalia genetica come "normale" al pari dei vari orientamenti sessuali...

 

Questi alcuni vari tipi di sindrome:

Questo sono miei commenti al video:

"what really surprises me is how many people/groups are trying to make intesex look like it's normal. i'm gay, and i'm really open minded, but from a scientific pov, human genitalia is either XX or XY. Anything else is due to an error that occurs during the early stages of the fetus development. sexual orientation and gender identity involve a really wide spectrum of possibilities, but genetically humans are correctly determined as XX or XY, we're not cockroaches or butterflies. i think, like in the case of transgender people, it is better to decide and act before puberty. With the full consent of the minor who has to be aware of his/her condition, and has to decide freely who/how he/she wants to become. i'm open to hear different opinions about it."

...

"this sex binary is not enforced by society, but by nature laws. i learned about Turner syndrome and Klinefelter syndrome in high school and they're called syndrome for a reason, they're caused by a failed meiosis cell division. In the case of Turner syndrome, 99% of the embryos dies before birth. possible symptoms: infertility (100%), Gynecomastia, Behavioral and learning disorders, Osteoporosis, Lymphedemas, Amenorrhoea, diabetes, tumors, intellectual disability, Dysarthria..."

 

Voi cosa ne pensate?

 

Link to comment
https://www.gay-forum.it/topic/30524-parliamo-di-intersessualit%C3%A0/
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Boh non so se sono io di vedute ristrette, ma l'intersessualità (ermafroditismo) non ha nulla a che vedere con l'omosessualità, bisessualità, transgenderismo, ecc...Quello che mi stupisce vedendo molti video al riguardo, è vedere come tante organizzazioni cerchino di definire tale anomalia genetica come "normale" al pari dei vari orientamenti sessuali...

 

E' un argomento piuttosto spinoso, secondo me.

Domani scrivo qualcosa sulla mia esperienza.

Icoldibarin

Dovremmo distinguere i disagi causati dallo stigma sociale da quelli causati dalla condizione in sé.

Se ci basassimo solo su i primi anche l'omosessualità sarebbe una malattia.

Io francamente non vedo nessuna ragione valida, laddove queste modificazioni genetiche e/o ormonali non portino un comprovato rischio di minare la salute nell'individuo specifico, di intervenire medicalmente per forzare la riattribuzione ad un sesso specifico (che poi spesso non sarà quello percepito).

 

La prima parola e fondamentale spetta a loro, se non si percepiscono come malati non vedo perché dovremmo appioppargli noi questo aggettivo.

Credo inoltre, che come gli omosessuali, necessitino della stessa battaglia civile affinché la società li comprenda e li riconosca.

 

Fosse per me, io toglierei proprio la nozione legale di sesso, risolverebbe molti problemi delle persone @sessuali.

Molto d'accordo con tutto quello che dice Icoldibarin

 

se non si percepiscono come malati non vedo perché dovremmo appioppargli noi questo aggettivo.

 

Per come la vedo la malattia è riferita a un disagio mentale o fisiologico che apporta un danno assoluto all'individuo. Non me la sentirei di tirare in ballo la malattia se gli intersessuali non sentono la loro condizione come intrinsecamente e puramente dannosa: il fatto che l'intersessualità possa apportare uno svantaggio (eventuale sterilità) non implica necessariamente che sia una caratteristica esclusivamente negativa.

E poi vorrei ricordare chi ancora si riferisce ai gay come malati: il discorso intersex non è poi tanto diverso quando ci si sofferma un po' a pensare.

Edited by wwspr

 

 

Io francamente non vedo nessuna ragione valida, laddove queste modificazioni genetiche e/o ormonali non portino un comprovato rischio di minare la salute nell'individuo specifico, di intervenire medicalmente per forzare la riattribuzione ad un sesso specifico (che poi spesso non sarà quello percepito).

 

Péurtroppo non sono mai riuscito a sentire il parere di un medico,

ma sempre e solo le opinioni di filosofi contrari al binarismo di genere...

 

Sembrerebbe però che recentemente ci si stia orientando anche in ambito chirurgico

per aspettare prima di operare, anche perché il tessuto cicatriziale non cresce in armonia col resto del corpo.

Io ho conosciuto una bambina figlia di amici di famiglia affetta da una sindrome

che in età puberale non sviluppò i caratteri sessuali secondari eravamo quasi coetanei

ed anche se credo sia uno di quei casi che non rientrano strettamente nell'intersessualità,

veniva considerata all'epoca come affetta da una sorta di "immaturità sessuale"

 

Compensò la cosa nello studio, ma sviluppò inevitabilmente fortissimi

complessi, per la bassa statura, la sterilità assoluta l'aspetto infantile etc

 

In quel caso lei era stata correttamente cresciuta come bambina, essendo

femmina,  non è che i genitori le imposero una normalizzazione precoce dei

genitali essendo incapaci di accettare un figlio ambiguo

 

Però il problema fu ugualmente dirompente a livello psicologico e le cure

assolutamente inefficaci, insomma "malata" ma "inguaribile" e "inguardabile"

non sono condizioni facili da dover portare in giro

 

Essendo bravissima negli studi andò all'Università all'estero e l'ho persa di vista

purospirito

http://www.intersexioni.it/

 

QUESTO sito racconta di esperienze e porta l'argomento su quello che si fa in Italia come attivismo per l'intersessualità.

 

Nella mia esperienza di attivista per i diritti ho avuto il piacere e l'onore di conoscere Alessandro, unico attivista intersex dichiarato in Italia, e ci ha raccontato la sua storia, fatta da un bambino che sapeva di avere una malattia incurabile per la quale doveva prendere giornalmente dei medicinali. 

Mi correggo, una bambina, all'epoca. Sappiamo infatti come sia più facile nella riassegnazione indicare come fine il sesso femminile. 

 

Ecco, non so se qualcuno ricorda il fatto che la mia battaglia più grande è l'autodeterminazione all'interno del movimento, penso che la sua esperienza sia la prova lampante di quanto questa concezione sia importante, di quanto sia importante capire che non esistono solo 2 generi nel mondo e di quanto possano vivere meglio le persone se la società non le costringe nei suoi schemi. 

Ma a parte queste argomentazioni del tipo "volemosse bbene" come fate a dire che è la società che costringe in schemi?

 

Anche io sarei a favore dell'eliminazione del concetto legale di sesso, basta pensare sopratutto ai transessuali, molti dei quali si sentono a proprio agio anche senza fare la transizione al 100%.

Ma, come già scritto nel mio commento in inglese,  il binario sessuale non è costruito dalla società, ma dalla natura.
Tralasciando l'eliminazione del concetto "sesso", non si può definire l'intersessualità come una variante accettabile dentro dello spettro della variabilità dei caratteri sessuali umani.
L'uomo è XX o XY, non abbiamo uno schema cromosomico sessuale vario come gli scarafaggi o le farfalle.
è questa attività del movimento intersex che mi stupisce.

 

come si fa a dire che i disagi degli "intersessuali" siano causati dallo stigma sociale?

Potete non definirla malattia per ragioni etiche, ma come si fa a definire "disagio" una mortalità fetale del 99% , infertilità (100%), gynecomastia, problemi comportamentali e cognitivi, osteopoross, linfodemis, amenorrea, diabete, tumori (molto comune), disabilità intellettuale, disartria....

Parlando chiaramente, i soggetti ai quali, per esempio, lasciano i testicoli non formati dentro il corpo sviluppano nella maggior parte dei casi gravi tumori. L'assegnazione sessuale prepuberale o in età natale previene tali complicanze.

Edited by Chaos
Icoldibarin

Non ho competenze mediche per sbilanciarmi.

Ho scritto laddove non vi siano comprovati rischi per la salute.

Credo che però se c'è un gruppo di persone intersex che lottano contro pratiche di riassegnazione forse dei dubbi ci sono. Dato che l'intersessualità è causata da diversi fattori non è detto che tutti vadano incontro ai problemi che hai descritto.

Come facciamo da un lato a ritenere un diritto la possibilità

per una persona trans di decidere la propria identità di genere

e dall'altro invece imporla ad altre persone prescrivendo una

normalizzazione biologica attraverso le stesse tecniche operatorie

ad una età in cui non possono essere libere di decidere?

 

L'unico motivo può essere il rischio concreto per la salute fisica

 

Ovviamente chi un sesso biologico  chiaro non ce l'ha, ha una ragione

in più e questa volta inequivocabilmente "fisica" di scegliere il suo genere

Tanto quella persona è già sopravvissuta per miracolo ad un aborto e rimarrà

sterile comunque etc

 

Cioè sono interventi che non risolvono certo il problema genetico, ma solo

l'aspetto esteriore del corpo 

 

Ciò che si è curata spesso è l'anormalità che causava paura nei genitori, ma questa è 

una finta cura ( se la verità è taciuta e poi rivelata un ulteriore fonte di possibili

traumi ) e non della malattia in Sè, ma dello stigma ad essa associata

ci sono bambini che nascono con genitali non chiaramente attribuibili. una volta si operavano da piccoli attribuendo loro un dato sesso, ora sarebbe più corretto far decidere a queste persone cosa vogliono fare in un'età in cui sono in grado di decidere.

Io la sindrome di klinefelter ce l'ho.

L'ho scoperta a 40 anni. Prima ero un uomo normale ma abbastanza timido ed introverso, sia pure con una più che tradizionale vita sociale e affettiva.

Dopo la scoperta ed una caterva di esami clinici so che il corpo ha una parte maschile, maschia, forte e sportiva ma anche una femminile, più mite sensibile e delicata. 

La vera sorpresa è stata dopo l'inizio delle cure integrative (che dovrò assumere a vita) in quanto ho iniziato a guardare gli altri uomini con occhi diversi, soprattutto in piscina, constatando alcune doti che non ho.

Ho una donna che amo e rispetto.

Però devo accettare anche questa parte di me stesso che dopo aver affrontato perturbazioni interiori e stati di vergogna, so che esiste e la devo accettare per la natura mi vuole così.  Ho visto proprio ieri il vostro bel sito e mi sono iscritto sperando di poter parlare e conoscere persone. Sono disposto a parlare a livello generale in questa sede, se qualcuno desidera conoscermi meglio mi scriva in messaggio privato

Grazie ciao 

Icoldibarin

Benvenuto andreaxxy!

Se vuoi presentarti c'è la sezione apposita, dove puoi raccontarci un po' di te, non solo riguardo al tuo corredo cromosomico.

 

Posso chiedere in cosa consistono le cure integrative? Si tratta di somministrazioni di testosterone?

Ognuno di noi, uomo o donna che sia, ha un corredo cromosomico di 46 coppie di genoma, uno x (femminile) e l'altro y (maschile).

Talvolta la genetica è imperfetta e così accade che ad un uomo (molto raramente ad una donna) venga a generarsi un 47 esimo cromosoma che ha codice x.

Va da se che le caratteristiche del fisico abbiano delle variabili diverse, tipo minor tono muscolare, fianchi un pochino più larghi, assenza di peli, testicoli poco dimensionati, nei casi più gravi anche carenze psichiche e problemi cardiovascolari. Psicologicamente si è più sensibili e delicati.

Io per fortuna sto abbastanza bene, anzi sono in piena forma, ma mantengo alcune delle caratteristiche che ti ho descritto.

Si chiama in medicina, questa variante cromosomica, sindrome di klinefelter. Ma non è così rara, si statistica 1 uomo su 600. Io ho scoperto di detenerla 15 anni fa e non ho mai conosciuto nessuno che ce l'abbia quindi mi piacerebbe capire meglio 

provo a dirla meglio...

 

La sindrome di klinefelter è dovuta ad un errore nella segregazione dei cromatidi fratelli nel crossing-over premeiotico, un processo complicato da spiegare ma che in sostanza fa dividere in 4 figlie la cellula germinale progenitrice, ma i cromosomi di ognuna di esse in teoria dovrebbero essere 23 (così con la fecondazione di due gameti si hanno 23+23=46 cromosomi, di cui 44 omologhi (genitori diversi ma cromosoma diciamo "uguale") e gli ultimi due sono i famosi crom. sessuali (XX o XY).

Può però verificarsi un fenomeno di mancata separazione durante la produZione delle 4 cellule figlie, così ad una magari rimane un cromosoma in più. Se quello in più è un X si ha la klinefelter, ovviamente nel caso in cui quel gamete vada incontro a unione e sviluppo.

Se quello in più non è una X ma è uno dei tanti omologhi, si possono avere altre trisomie (sindorme di Down, di Patau, di Edwards ecc). Possono anche capitare cromosomi in meno (Sindrome di Turner, uno dei due cromosomi sessuali è assente).

E' un tema tanto delicato quanto interessante - ed è difficile formulare delle opinioni al riguardo così su due piedi, "out of blue".

Innanzitutto, quando si fan discorsi del genere bisogna assicurarsi che tutti i presenti sian effettivamente consapevoli del significato statistico del termine "normalità", in modo tale da non sentirsi attaccati quando se ne fa uso - oltre che vicendevolmente consapevoli del significato di "rispetto", manco a dirlo.

Non per nulla mi riesce parlar di queste cose solamente... 1) su di un forum, al sicuro, dietro al mio meraviglioso schermo   2) di persona, in presenza di amici a cui son davvero legato.

 

D'altronde, in quanto esseri pensanti, cerchiam sempre di stabilire quali siano i confini della normalità - ma ad esempio, in un discorso d'intersessualità è davvero pertinente parlare d'ipospadia?

E ancora, una malformazione congenita non è cosa diversa da una sindrome? Potrebbe esser utile specificarlo nel primo post.
_

 

Insomma. Son acque difficili entro cui muoversi e quando si parla, bisogna esser pronti a metter in discussione a 360° sé stessi e ciò in cui si crede.

Francamente ritengo che nessuno possa affermare di avere la verità in tasca quando si trattan questi temi. Son sempre opinioni.

 

Una strada potrebbe esser questa. Qual è il parametro di riferimento che consente di stabilire cosa sia "naturalmente giusto o sbagliato" e cosa sia invece una "possibile ed accettabile variante naturale"?
Forse, l'unico criterio non inquinato da pregiudizi dogmatici - e dunque, asintoticamente ( :D ) più vicino alla neutralità intellettuale - è la funzionalità d'organo. Tutto quanto dovesse comportare una perdita di funzione fisiologica rispetto a quelle che son le potenzialità di base dell'organismo sarebbe da inquadrare come malattia.

Da questo punto di vista, una compromissione delle caratteristiche dell'apparato genitale è cosa ben diversa da una... ehm, compromissione dell'indirizzamento alla procreazione - e meriterebbe dei riconoscimenti che non spetterebbero al secondo caso.




 

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