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Bullismo verso i giovani omosessuali


SweetSilvy

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Nella nostra società dove può capitare l’eccezionale orrore di un gruppo di adolescenti che schernisce, deride e picchia un coetaneo down, vige una normalità scontata, che non fa notizia, che non viene mai raccontata. Il bullismo verso i teenager gay è coperto da una coltre spessa, troppo densa perché un 15enne brufoloso, impiacciato ed effeminato possa uscirne con le sue sole forze. Una coltre di fango viscoso, vomitato da coetanei cinici, sbruffoni e di cui magari il 15enne è persino invaghito, fango vomitato da adulti spesso compiacenti, come i tanti professori capaci di unirsi agli scherni, come raccontato in molte delle email prevenute in redazione. Un fango vomitato infine anche da famiglie indifferenti, stizzite, incapaci di gestire davanti alla società e alle sue durezze un figlio debole e finocchio.

Non si parla mai dei suicidi degli adolescenti: eppure il suicidio è la prima causa di morte nella fascia di età tra i 15 e i 25 anni. In Italia l’8% delle cause di morte nei giovani di età tra i 10 e i 25 anni è il suicidio.

E non si parla mai del bullismo di cui sono vittime decine di migliaia di adolescenti omosessuali.

 

Cito una discussione aperta su gay.tv, che ne pensate?

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i motivi per cui si è bulleggiati sono numerosi e sono dei pretesti: se in classe non c'è l'handicappato di turno, ce la si prende con il finocchio o con la zoccol@ o con il negro o con il ciccione. il punto è che in ogni gruppo c'è sempre un ragazzo che viene "violentato".

 

nella maggioranza dei casi gli adulti intevengono in difesa del poveretto e mantenendo gli sherni a un livello "sopportabile". quando invece l'umiliato è vittima anche degli adulti, i giovani non hanno più alcun freno (tipo "il signore delle mosche") raggiungendo livelli di catteveria difficilmente immaginabili. i gay sono il gruppo più facilmente aggredibile, in quanto spesso (credo) nemmeno la loro stessa famiglia li sa/vuole difendere, figuriamoci le altre figure di riferimento... quando poi la famiglia dei bulli li istiga all'omofobia, allora gli si da la "scusa morale" per fare quel che vogliono. in altre parole si può dire che ci sarà sempre qualcuno che si indigna e difende un down o una povera bambina vittima delle compagne o un negro che non si integra, mentre a difendere un giovane "normale", ma perverso perchè gay o anche solo femmineo, non sempre c'è qualcuno, anzi...

 

 

per quanto riguarda i suicidi NON sono la prima causa di morte tra i giovani (in italia, dati istat 2004). inoltre non credo proprio che siano particolarmente frequenti tra i gay, poichè i motivi per cui ci si suicida non sono le delusioni in amore...

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Ti quoto per tutto ciò che hai detto. Per quanto riguarda il suicidio credo che non si possa parlare in modo così generico. I motivi sono vari e cambiano da persona a persona, dipende dalla sensibilità di ogni individuo. Sicuramente per arrivare ad un gesto così disperato però, come hai appena detto, mi sembra improbabile che la causa sia solo l'essere il bersaglio di prese in giro (anche pesanti) di coetanei.

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Guest Lover_Of_Darkness

Se una persona si ritrova in quella situazione....e si ritrova da solo a difendersi contro tutti....la prima cosa ke si pensa è il suicidio....chissà quante volte ci ho pensato anke io ..anni fa...

Ci vuole piu coraggio tirare avanti da soli con le proprie gambe....sopportando qualsiasi cosa...e a tirarsi fuori da questo tipo di situazioni.....piuttosto che suicidarsi...

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Quoto Lover,

a quanto ne so il suicidio tra gli adolescenti omosessuali è tre volte più frequente fra quelli etero e il bullismo (leggi "mancata integrazione") ne è la causa principale (poi viene la scuola e solo molto dopo le delusioni d'amore)

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Guest SlowSuicide17

È fin troppo vero. Mi è capitato di essere insultata pesantemente anche solo per dei sospetti non confermati. Cioè, ma se mi dichiaro tra queste merde che cazzo succede, mi ammazzano?

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I bulli sono solo dei gradassi, dei pezzi di merda vigliacchi buoni a nulla, che esistono solo finchè non c'è qualcuno che reagisce sul serio e li contrasta. Poi vedi come mettono la loro testa di cazzo fra le gambe!

Reagite ai bulli, fategli capire che non vi sottomettete, e quegli sciacalli fuggiranno!

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Vi quoto totalmente! Però voglio anche fare un passo in avanti. Mi sono sempre battuto molto su questi temi e mi sono sempre chiesto cosa io,Filippo, e noi tutti, possiamo fare per combattere questo fenomeno. Secondo me l'unica arma a nostro favore è la comunicazione. Cercar di comunicare non con le persone che aggrediscono (che non vogliono sentire) ma con le persone aggredite verbalmente e fisicamente. Fargli capire che sono dalla parte della ragione, che non sono sole! Fargli capire che non cè niente di sbagliato in loro e che, anzi, la loro stessa natura è condivisa da altri milioni di persone sia in Italia sia nel mondo. Fargli capire che, gay o non gay, neri o bianchi o gialli, grassi o magri, la loro unicità è anche la loro forza!

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Intanto l'arma migliore contro il bullismo è sempre l'orgoglio.

Se siete dichiarati non fanno più nemmeno generiche battute sull'omosessualità in vostra presenza; smettete di essere un "ragazzo strano ed effeminato" ma diventate un "gay dichiarato".

 

Da questo momento potrete entrare nel magico mondo della "militanza".

A ogni atto di bullismo potete rispondere con lettere ai giornali, con telefonate all'Agedo o all'Arcigay che potrebbe mettere a vostra disposizione un avvocato per una bella denuncia per "violenza privata".

E' la stessa storia della violenza carnale; fintanto che non si reagisce ci possono fare tutto; appena lo si fa, nessuno ha più il coraggio di fare nulla.

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Sono d'accordo con Almadel, in teoria... l'orgoglio personale e l'amor proprio portano ad una reazione di ribellione che potrebbe mettere a tacere i bulli. Potrebbe, però non è detto... e credo siano tantissimi i ragazzi che, maltrattati perché "strani ed effeminati", pensano "se mi dichiaro apertamente, mi faranno ancora di più del male". E poi stiamo parlando di adolescenti, ragazzini, e pretendere da loro un coraggio che molti non hanno nemmeno a vent'anni mi sembra troppo, soprattutto quando vengono intimidati da chiunque gli sia intorno. La sensazione di essere completamente soli contro tutti, non è certo un incentivo a dichiararsi, occorre una forza di carattere che hanno in pochissimi non soltanto tra i gay, ma tra gli esseri umani in toto. Questo è uno dei motivi per cui è un bene che ci siano forum come questo.

 

Comunque... mi sento umiliata come essere umano, di fronte ad individui del genere. Che schifo.

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Io non ho detto che è facile.

Ho detto che funziona.

Io invece ho detto che "potrebbe" funzionare, ma che non è certo :roll:

Poniamo il caso che un quindicenne sia preso di mira da tutti i suoi compagni di classe e che anche un professore stronzo ci metta del suo. E questo solo perché ha atteggiamenti "sospetti". Lui tira fuori orgoglio e coraggio, si dichiara apertamente. Cosa impedirebbe a tutte quelle persone di dare il colpo di grazia, ora che sono certi al 100% della sua natura, e tuttora restando "tutti contro uno"? Quanto li intimidirebbe, la sua voce solitaria che dice "non mi piego a voi", quanto facile sarebbe piegarlo con la forza, traendo potere dall'essere un gruppo contro un individuo? Prima che l'eventuale telefonata all'Arcigay sortisca qualche risultato (e non è detto), quanto dovrebbe soffrire quel ragazzo?

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Sapete che il mondo della scuola è un mondo terribile. Dario Argento la abbandonò a 16-17 anni per ipersensibilità, così fece un mio amico, anch'io ho abbandonato e proseguito in privato.

Non credo che i bulli pensino "si è dichiarato, allora è un ragazzo serio!", casomani "si è dichiarato, allora è davvero un ragazzo frocissimo e pervertito!"; insomma, non "si è dichiarato, allora fa sul serio" ma "si è dichiarato, allora facciamo sul serio noi".

Per me l'unica cosa è di dichiararsi, mandare tutti al diavolo, affermare la propria dignità e cambiare ambiente. Sì ok ok lo so che detto così sembra che io istighi all'arroganza o alla vigliaccheria (l'abbandono), ma i bulli mi fanno proprio incavolare e secondo me non c'è ragione che tenga: non li puoi cambiare, non li puoi sminuire (o loro fanno di peggio), non puoi fare niente: sono inferiori e non sono ponibili sullo stesso piano. Quindi l'unica cosa è evitarli. Nel qual caso si dirà "ma questa è mancanza d'orgoglio!", allora dichiaratevi, per mostrare almeno a voi stessi che comunque avete orgoglio, poi, siccome le conseguenze comunque ci sarebbero e potrebbero comunque essere peggio, andatevene. Forse il mio è un ragionamento molto terra-terra, ma non mi sento neanche di inserire i bulli in categorie teoriche, ecco.

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Secondo la mia esperienza, quando il bullismo è di tipo psicologico la soluzione migliore è effettivamente quella indicata da Almadel. Quando invece si viene alle mani, be', restando molto con i piedi per terra... se l'obiettivo è solo quello di star sereni, e non si hanno delle battaglie da combattere, è meglio cambiare aria.

 

Avevo un amico che di battaglie da combattere ne aveva eccome, e mi è capitato spesso di disinfettare ferite, applicare cerotti o semplicemente dire qualche parola d'incoraggiamento. Nella mia scuola la situazione sembra leggermente migliore, e di bullismo fisico non ho mai sentito parlare, ma lo scherno è all'ordine del giorno...

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Vero. Ma al bullismo psicologico si può "rimediare" (non sempre è così, tra l'altro) con una soluzione psicologica (il coming-out), a quello fisico no. Anzi, in quest'ultimo caso, anche facendo intervenire qualcuno dall'alto, persone adulte insomma, la situazione tornerà ad essere la stessa dopo due mesi. Magari pure peggiorando, perchè il ragazzo non sarà solo picchiato in quanto "frocio" agli occhi del bullo, ma in quanto "frocio sfigato che non si sa difendere da solo e che mi ha pure fatto passare dei guai".

 

Sempre secondo la mia esperienza (non diretta, grazie al cielo).  :roll:

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Un qualunque gruppo omosessuale e la maggior parte dei giornali ci andrebbero a nozze con una notizia di bullismo contro un adolescente gay, una volta che fosse denunciata.

Il problema è che, appunto, nessuno denuncia.

 

Magari qualcuno avesse avuto il coraggio di darmi un pugno o anche solo di insultarmi, quando ero a scuola! Francamente non vedevo l'ora e lo sapevano benissimo. Dio, quanto avrei pagato per subire o anche solo vedere un po' di bullismo! Mai, neanche per sbaglio mi è successo! Da quando mi sono dichiarato, nessuno ha più detto "frocio" neanche per scherzo a qualcuno.

 

E i ristoranti che hanno fatto storie se ero in comportamenti più che amichevoli? Un picchetto di militanti davanti all'entrata o un semplice "chiami i carabinieri" o "chiamo la finanza" piega anche le teste omofobe più cocciute.

 

Se non hai paura, i vigliacchi hanno paura di te.

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Guest Irish Dragon

Si, ma bisogna anche contare una cosa... non sempre certi atti vengono presi sul serio.

Il bullismo esiste da che esiste la scuola, certo è che adesso chi vuole umiliare il prossimo, trova mille e un motivi per farlo in maniera sempre più deprimente... allo stesso modo, dichiararsi non sempre funziona, anche perché l'ambiente non sempre è dei migliori per farsi coraggio.

Purtroppo, tanti professori spesso sono i primi a gettare benzina sul fuoco, come spesso, il non essere dichiarati in famiglia peggiora sensibilmente le cose (dichiararsi a scuola stando in una famiglia non proprio aperta, si può tradurre in suicidio quasi inevitabile, dato che il non appoggio da entrambi le parti porterebbe solo a disagi e conseguenze negative)

 

Sai Almadel... è facile esortare al non avere paura o il dire "io non temo gli altri", ma meno facile è il combattere e il dimostrarsi forti... tu parli di ristorante e "chiamo i carabinieri"... si... e l'alunno 15enne cosa fa? "Vi denuncio tutti"? Sono riusciti ad umiliare un ragazzo con problemi e senza che nessuno muovesse un dito... secondo te l'appoggio di "adulti", un\una 14\15\16\17enne omosessuale e vittima di bullismo, lo troverebbe nella maggior parte dei casi?

Poi non dico che non sia fattibile farsi avanti come ha "consigliato" te, ma per quanto mi riguarda, il CO a scuola ha solo che peggiorato le cose, dato che mi ha reso pesantissimo il rapporto col resto della classe (e non solo)

 

Ora a quasi 21 anni ci rido su e ho dimostrato a me stessa di poter fronteggiare una situazione simile, ma se torno indietro a 3\4 anni fa, mi ricordo solo delle tante risate (altrui) e della troppa solitudine, dato che tante femmine della classe mi stavano a distanza e i maschi, fra battute e stronzate, non si rendevano certo migliori.

Grazie a Dio almeno sul piano familiare non ho avuto problemi (mia madre lo sapeva già e non aveva avuto problemi nell'accettarlo), ma se mi fossi trovata in una situazione più nera, sicuramente avrei fatto di tutto per andarmene da lì dentro.

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Irish,

per me fu davvero il contrario.

Ostilità in famiglia e rispetto altrove.

Adulti che ti difendano ne trovi, a mio avviso; quantomeno ad ArciGay: se è servito lo abbiamo offerto.

 

Le battaglie, però, non si vincono da soli e l'isolamento è la causa di tutti gli abusi.

Da soli però, se serve, si può combattere e se a te non è servito farlo allora, sono certo che adesso devi a questo la tua forza.

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Guest Irish Dragon

Adesso ne trovi di adulti (come l'esempio di Arcigay), ma non sempre va così, specialmente nei posti dove difficilmente il rispetto empirico viene considerato "fondamentale" o giusto...

Le battaglie si vincono anche da soli, come isolamento non vuol dire necessariamente "lasciar passare tutto"... l'importante è arrivare alla fine e da vivi, nonostante costi un bel pò.

Io ho dovuto combattere e non solo per queste cose nell'ambito "scolastico", alla fine ci sono arrivata e ormai me ne frego, come me ne frego del mio essermi dichiarata a un bel pò di persone e non sempre in maniera positiva... allo stesso tempo però, riconosco che a) non tutti hanno la stessa forza per sopportare certe ingiustizie e cercare d'imporsi :roll: non tutti ci riescono da soli o quasi c) non tutti hanno il coraggio di dichiararsi ed accettare le conseguenze.

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Un qualunque gruppo omosessuale e la maggior parte dei giornali ci andrebbero a nozze con una notizia di bullismo contro un adolescente gay, una volta che fosse denunciata.

Il problema è che, appunto, nessuno denuncia.

 

Magari qualcuno avesse avuto il coraggio di darmi un pugno o anche solo di insultarmi, quando ero a scuola! Francamente non vedevo l'ora e lo sapevano benissimo. Dio, quanto avrei pagato per subire o anche solo vedere un po' di bullismo! Mai, neanche per sbaglio mi è successo! Da quando mi sono dichiarato, nessuno ha più detto "frocio" neanche per scherzo a qualcuno.

 

E i ristoranti che hanno fatto storie se ero in comportamenti più che amichevoli? Un picchetto di militanti davanti all'entrata o un semplice "chiami i carabinieri" o "chiamo la finanza" piega anche le teste omofobe più cocciute.

 

Se non hai paura, i vigliacchi hanno paura di te.

 

Almadel, ammiro davvero la tua forza d'animo. Ma prendiamo il caso di violenza psicologica, in una scuola per rimanere in tema. Nel caso di violenza fisica è quasi più facile, chiunque può presentarsi a chiunque dicendo mi hanno pestato perchè gay e vedi chi ha il coraggio di non intervenire: non può campare scuse, non può ritrarsi, nel caso di un pestaggio la cosa si fa visibile, tangibile, di carne e ossa, nessuno può ritrarsi.

Cosa fa nel caso di violenza psicologica, sottile e impercettibile? Dice "vado dal preside, faccio venire i militanti, vi denuncio"? Gli rispondono che è pure un bambino perchè non sa difendersi da solo. Oppure direbbero "che c...o vuoi, che c...o stai inventando?" perchè la violenza psicologica è qualcosa che non si può palpare, "misurare". Forse poi riuscirebbe a ottenere riscontro, ma quali altre umiliazioni lo aspetterebbero...

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Caro Argentcourt,

la cosa si ferma molto, ma molto, prima.

Chi compie violenza psicologica lo fa solo se è sicuro di tenere il cortello dalla parte del manico.

Chi decida di avere un moto di orgoglio, poi... beh, alla violenza psicologica è già ben bene vaccinato.

 

Ti figuri che risate mi sarei fatto io se mi avessero scritto "culattone" sul banco? Il giorno dopo tutti i maschi avrebbero avuto la scritta "segaiolo".

 

La "liberazione" è un processo, è vero, non uno stato d'essere (anche se dal mio arrogante intervento sembrerrebbe così... mi scuso...). Però quando scatta, scatta fino in fondo.

 

Capisco anche i punti di vista delle ragazze, ma non mi styancherò mai di ripetere che per noi e per loro il senso del bullismo, delle relazioni (etero o omo che siano) e finanche quello delle rivendicazioni politiche e della percezione sociale è radicalmente diverso: conoscerlo è una ricchezza, ma credere di poter imparare (o insegnare) è un limite.

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alle medie io ho passato davvero un periodo difficile..si trttava soprattutto di violenza psicologica..mai di vera e propria violenza fisica..però faceva comunque male..mi causava il rifiuto di tutto ciò che mi portava a contatto con gli altri..scuola, oratorio, qualsiasi altra esperienza di gruppo come sport o grest..ok, forse io ero davvero piuttosto sensibile in quel momento..e in parte lo sono tuttora..nel senso che "sento" molto..però se torassi indietro con la testa di oggi sarei meno permaloso..ho imparato che, almeno nel mio caso, non c'era un vero e proprio senso di cattiveria nel darmi del "frocio"..ora quei ragazzi mi parlano come se niente fosse e non si ricordano di tantissimi eventi che invece a me hanno segnato..e che mi hanno reso forte come sono ora..io però comunque, nel rapportarmi a loro ora non posso fare come se niente fosse..

..mi sono reso conto che io ho avuto la vita piuttosto facile rispetto a tante altre persone sportive..soprattutto nuotatori..lì il "nonnismo", stando a quanto mi è stato raccontato, raggiungeva davvero livelli molto pesanti..però stranamente ci sono persone che ho conosciuto, che hanno subito e che hanno fatto subire, che ricordano quei momenti con nostalgia :beer:..io proprio non so come sia possibile.. :bah:

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Guest Irish Dragon

Si, è vero... nuoto, calcio e altre attività più o meno simili, spesso riportano dei livelli di "nonnismo" pesanti da sopportare... non solo, ciò accade anche fra maschi e femmine (e non maschi\maschi - femmine\femmine, come sarebbe lecito pensare)

Un po' credo sia dovuto al doversi relazionare, a volte, anche con gente più grande di età, un po' perché lo spirito "agonistico" prende il sopravvento troppo facilmente...

 

Il bullismo è esteso a un po' tutti i campi, solo che viene troppo spesso giustificato con l'età o l'ambiente... come dicevi te phoenix, tanti non ricordano quanto hanno fatto passare a compagni\amici, ma questi ultimi si ricordano (eccome) quanto successo... è quasi commuovente sentirsi dire: "eravamo ragazzini", da persone che, non scherzando, o ti prendevano a calci o t'insultavano bellamente...

 

Dice "vado dal preside, faccio venire i militanti, vi denuncio"? Gli rispondono che è pure un bambino perchè non sa difendersi da solo. Oppure direbbero "che c...o vuoi, che c...o stai inventando?" perchè la violenza psicologica è qualcosa che non si può palpare, "misurare". Forse poi riuscirebbe a ottenere riscontro, ma quali altre umiliazioni lo aspetterebbero...

 

Infatti azioni del genere dovrebbero sempre portare ad un "lieto fine", altrimenti si finisce con l'essere presi di mira più del "solito". Al massimo si richiama chi offende\esercita violenza psicologica-fisica su un compagno\una compagna, si fanno venire i genitori, questo passa un pò di guai e poi torna alla carica peggio di prima... è un copione tristemente noto, dato che il non "sapersi difendere" viene visto come un essere deboli o stupidi...

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già proprio non se lo ricordano..è difficile da credere..e poi ti chiedono : "siamo stati compagni di classe..com'è che non abbiamo rapporti?"..ora, io probabilmente questa situazione l'avrò anche vissuata troppo male ai suoi tempi (pensandoci ora mi rendo conto che a volte ero effettivamente troppo permaloso..) però sono sempre stato per il "vivi e lascia vivere"..

comunque tutti all'età delle medie avevano le loro nemesi..penso sia una tappa obbligata della crescita..ci sono quelli che subiscono e che poi quasi per vendetta fanno subire agli altri..ci sono quelli che invece avendo provato sono più portati verso la comprensione e l'accettazione dell'altro..

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Di gente che dopo tanto tempo in cui ti hanno ignorato o schernito ti dicono ''come mai non abbiam un rapporto?'' o ''una sera di queste dobbiam proprio uscire'' ce ne sono.

Giusto un paio di giorni fa un mio ex compagno delle superiori mi fa ''organizziamo anche con gli altr''...ma io e lui non usciam insieme da circa tre anni....e gli altri...di loro ricordo i nomi e basta...a differenza di due persone...

Tornando poi sull'argomento principale si può dire, che anche io credo che il ''dirlo a qualcuno di adulto'' serva a poco. Insomma...lavata di capo al bullo e poi un ''torna in libera uscita'' con tanto di pacca d'incoraggiamento.

E allora che si può fare?

Nascondersi non va bene....perchè non è con la codardia che se ne esce...

Bisognerebbe trovare qualcuno che ti aiuti davvero....oltre la lavata di testa...

Ma questo qualcuno è davvero raro da trovare...

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.....come dice irish "Il bullismo esiste da che esiste la scuola" e verissimo u-u io le mie scuole medie non mele scordero mai... in prima media al primo quadrimestre era tutto ok... nel secondo iniziarono i casini e se devo dirla molte volte tornai a casa messo male xo cmq continuai in quei tempi iniziai anke a fare nuoto, palestra con mia sorella. poi in seconda le cose forse peggiorarono xke cominciai a darli corda e le risse fuori scuola erano ormai cosa del giorno e nn scherzo :look: ma verso la fine della seconda media e in tutta la terza  media le cose erano ben diverse..... ma non in senso "Positivo" ma in senso Stra negativo arcinegativo ( alla Jim Carrey :muro: ok era x sdrammattizare) perchè dopo un po inizia a porgere l'altra mano... e poiche sono tutti dei dementi se tu fai a botte con uno e questo sele abussca... se kiama il cugino, amico, cugino dell'amico, e altri dementi u-u percui risolvevo ben poco e cio ora ripensandoci nn mi piace perchè inizia a diventare come loro :D' visto ke se mene ritrovavo 10 a rompermi io kiamavo amici x_x cio ke ho fatto xo ormai e passato xo cmq e una cosa ke nn sconrdo xke succede ancora tutt'ora se li ritrovo ingiro vengono a provocarmi u-u ' xo cmq cose apparte tutto cio era evitabilissimo se la scuola si sarebbe svegliata e sopratutto dei geniori ke nn si sono kiesti "ma xke sto coso torna sempre cosi?" :asd:

cmq bho.. e ste cose succedono ancora e succederanno per sempre >_> e poi dicevate ke lo minacci con "ti denundio..." ma swt.. x te lui ti da nome conome via di dove abita? ti dice anke se e sposato o e singol? o se e adottato il suo gruppo sanguineo XD?

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  • 3 weeks later...
Mother Fucker

Una di quelle sei storie raccontate su gay.tv èla mia,in verità quella di un ragazzo che conosco.Purtroppo di discriminazioni a scuola c'è ne sono,ma ci sono anche ragazzi che capiscono,molto rari.

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Ora ho capito perfettamente. Ho capito perfettamente da cosa deriva quella strana sensazione che mi ha pervaso quando ho appreso tutto lo scalpore suscitato dalla storia del ragazzo down. Dicevo "ma guarda, qualcuno mette il video su internet di una cosa che da sempre esiste, il bullismo, e ora i media ne parlano come se fosse una cosa nuova, come se il bullismo l'avesse creato l'uso di cellulari che fanno video", ma ora mi accorgo che non era solo per quello: è il fatto che queste cose accadono anche nei confronti di noi gay E NESSUNO DICE NIENTE! Bah!

 

Quando apprendo queste notizie ormai non mi metto più la mano sulla bocca come per dire "Non è possibile!", io rimango impassibile, e poi gli altri hanno pure il coraggio di dirmi "Sei senza cuore, come fai a non sentirti schifato?". Oh, io mi sento totalmente schifato, solo che ci sono abituato. :kiss:

 

A differenza di questa gente, io ho smesso di vivere sotto una cupola di cristallo, la sofferenza ESISTE. È sul lieto fine che ho dei dubbi.

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  • 4 years later...

allora io sono stato vittima di bullismo psicologico perché nessuno mi ha mai toccato con un dito, ma per gli altri ero invisibile, oppure un pezzo di sterco, uno che va con i maschi, da insultare continuamente per il comportamento scandaloso, quando non lo sapevo nemmeno io cosa fossero i ricchioni perché nessuno me l'aveva spiegato, non riuscivo nemmeno a pensare che due maschi riuscissero a fare sesso insieme e che un uomo si possa innamorare di un altro uomo. Cioè mi insultavano senza nemmeno sapere cosa ripetevano, sicuramente istigati dagli adulti, perché per essi un gay è un perturbatore dell'ordine pubblico, perché non potendo procreare è un adulto che corrompe i figli degli altri per farli diventare gay come lui. Poi i docenti e i presidi non intervengono mai perché non vogliono prendere provvedimenti scomodi - per loro - perché di solito il bullo è figlio di ricchi, che sicuramente ha regalato loro qualcosa di nascosto per coprire e mettere a tacere tutto. Poi sono stato io a dover andare dalla psicologa, ma non so se l'ha pagata il preside di tasca sua o con i soldi del genitore del bullo.

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