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Napolitano sulle unioni civili auspica una sintesi con le posizioni del Papa


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MADRID - Giorgio Napolitano è certo che sul tema delle unioni di fatto si troverà "una sintesi". Il Presidente della Repubblica interviene da Madrid dopo un colloquio con il premier spagnolo Jose Luis Zapatero. E si dice certo che sulle unioni civili si arriverà al dialogo, "tenendo conto delle preoccupazioni espresse dal Pontefice e dalle alte gerarchie della Chiesa".
www.repubblica.it
MADRID (Spagna) - «Non ho dubbi che si possa trovare una sintesi sulle unioni civili anche nel dialogo con la Chiesa cattolica e tenendo conto delle preoccupazioni espresse dal Pontefice e dalle alte gerarchie della Chiesa». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, rispondendo ai giornalisti dopo il colloquio con il premier spagnolo Zapatero.
www. corriere.itOra ci si mette anche il Presidente della Repubblica a rinnegare il suo ruolo di garante della laicità e ad appoggiare le posizioni della Chiesa Cattolica.Trovo la cosa incredibile e sconcertante!!!

Premesso che di questa notizia so solo ciò che ho letto in questa sede, non può significare proprio il contrario? Cioè che, con tutto il rispetto per la Chiesa, è SICURO che la legge si può e si deve fare lo stesso?

Napolitano non parla di sensibilità dei cattolici ma di quella del Papa e delle gerarchie cattoliche... che sono contro la legge o per una legge del tutto svuotata! ma io dico, perché il Parlamento italiano per legiferare dovrebbe tenere in considerazione le parole di Ratzinger?

Anche la Bindi, durante l'ultima interrogazione, ha tranquillizzato l'elettorato cattolico sul fatto che non c'è nessun attentato alla famiglia in corso e che non si sta facendo un matrimonio gay eccetera... però ha anche detto che ritiene indispensabile tutelare e uguagliare TUTTI e che in sostanza si va avanti comunque.Bluelake, hai ragione... Ma a volte è difficile dare un assetto organico a tutte 'ste News collegate ma distinte. In realtà, forse, sia questo topic sia quell'altro che segnali dovrebbero confluire in quello unico sui PACS... Se fossi il moderatore sarei abbastanza dubbioso sulla gestione di questo tipo di topic.:ok:

Il topic unico "sui Pacs" è molto utile per sviluppare una discorso generale su questi argomenti... ma a mio parere ha alcuni limiti: 1) non tutto ciò che riguarda le coppie di fatto e le unioni civili omosessuali è PACs... anzi la proposta di legge sulle coppie di fatto, comunque sarà alla fine è una cosa profondamente diversa dal PACS, perché la i diritti che vengono dati alle coppie per il solo"fatto" di esistere sono altra cosa da un appositio istituo giuridico che due persone possono scelgiere di sottoscrivre e o non sottoscrivere... Non tutte le coppie di fatto francesi sono pacsate 2) per difetto il PACs si distanzia anche da unioni civili e matrimonio aperto agli omosessuali che corrisponderebbero a una più completa parità di diritti e darebbero a tutti una vera libertà di scelta sul modello familiare e di unione che desiderano. 3) Se il Presidente della repubblica interviene così su un tema al centro del confronto politico a me sembra che venga meno al suo ruolo di garante e di difensore delle istuzioni laiche... a prescindere che l'argomento sia il PACs o le coppie di fatto o L'Eutanasia o L'aborto... Se in tema di Aborto il Presidente dicesse che dobbiamo tenere in considerazione le le posizoni di Benedetto XVI sarebbe un'affernazione scandalosa credo, non perché quelle considerazioni papali siano a presicnedere di scarso rilievo o da scartare pregiudizialmente, ma per il ruolo che deve avere il Presidente in Italia.

Per ritornare IT, devo dire che trovo imbarazzanti le dichiarazioni di Napolitano. Imbarazzanti per la sua storia personale e imbarazzanti anche per quell'unico cittadino italiano che non si rispecchia nelle sue posizioni, e che egli rappresenta.Ragazzi bisogna farsi sentire!Scriviamo a Napolitano e diciamogli che ci sentiamo offesi come cittadini della Repubblica Italiana a sentire da parte sua parole di questo tipo. E poi aggiungiamo quello che ci pare ma senza ovviamente scadere nel volgare e nell'offensivo. Io sto per farlo adesso.Vi lascio gli indirizzi:- form da compilare direttamente online all'indirizzo https://servizi.quirinale.it/webmail/- oppure tramite posta ordinaria, scrivendo a:Presidente della Repubblica, Piazza del Quirinale - 00187 Roma

Il Presidente della Repubblica può essere messo sotto accusa per alto tradimento e attentato alla Costituzione., Non so se questo pretendere che l'attivoità legislativa italiana si conformi ai diktat di uno stato estero-il Vaticano- possa configurare la fattispecie.

Be', la frase di per sè può essere interpretata non in chiave di alto tradimento. Lui ha detto "che auspica che si trovi una sintesi con le preoccupazioni espresse da ecc.".In realtà si augura che il Parlamento trovi una posizione che sia in linea con le preoccupazioni, ma non che DEVE trovare.E poi, scusa Cosgrove: ma nella situazione in cui ci troviamo, ma chi lo mette sotto accusa?

Vi segnalo il sito di No god, che invita a protestare con Napolitano per le sue dichiarazioni. Date un'occhiata...http://www.nogod.it/La stessa iniziativa è stata lanciata dal Mario Mieli (www.mariomieli.org). Vi posto il comunicato uscito anche sull'Ansa.

Il Presidente della Repubblica Napolitano, intervistato sullo spinoso dibattito riguardo le coppie di fatto decide di prendere posizione e si dice certo che si arriverà al dialogo, "tenendo conto delle preoccupazioni espresse dal Pontefice e dalle alte gerarchie della Chiesa".L'associazione Articolo Tre e il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli sono delusi e contrariati dalle parole del Presidente Napolitano che, nella sua alta funzione, dovrebbe essere il primo garante della laicità e dell'indipendenza dello Stato, della sua sovranità e del rispetto di tutti i cittadini, comprese le minoranze.Con queste gravi affermazioni Napoliltano rinnega la sua storia, che lo ha certamente visto in prima fila nelle battaglie di rinnovamento del diritto di famiglia e di dignità della donna, in favore di divorzio e aborto, e si schiera contro i diritti civili e in favore delle pretese discriminazioni di una confessione religiosa che non è non è "religione di stato" e che secondo la legge italiana (cui anche il Presidente è soggetto) dovrebbe astenersi dall'ingerenza nella vita politica nazionale. Sarebbe onesto a questo punto dimettersi e chiamare a sostituirlo il presidente della Cei Ruini o il Papa. Almeno si porrebbe fine a una ridicola finzione e i cittadini italiani saprebbero chi li governa davvero.Articolo 3 e il Circolo Mario Mieli invitano tutti i cittadini laici e cattolici che hanno a cuore i principi della nostra Costituzione e il rispetto per il ruolo delle istituzioni italiane a manifestare il loro disappunto e la loro difesa della laicità dello Stato scrivendo al Presidente della Repubblica.Indirizzi cui scrivere: - form da compilare direttamente online all'indirizzo https://servizi.quirinale.it/webmail/- oppure tramite posta ordinaria, scrivendo a:Presidente della Repubblica, Piazza del Quirinale - 00187 Roma.Articolo Tre - Associazione Omosessuale - PalermoCircolo Di Cultura Omosessuale Mario Mieli- Roma
Io gli ho inviato la mia mail poco fa.Raga', dobbiamo farci sentire! Se anche il presidente della repubblica cala le braghe davanti a Ratzi e Ruini vuol dire che siamo alla frutta!Se non siamo noi i primi a farci sentire, chi pensate che ci tutelerà?

(Non so se sia meglio riportare questa notizia in questo thread o in quello generale sul PACS.)E' sotto gli occhi di tutti, ormai, che la Chiesa agisce come vero e proprio soggetto politico in Italia, con tutte le conseguenze che ciò comporta e comporterà in futuro. Rendiamoci conto: la CEI replica al Capo di Stato della Repubblica italiana intimandogli cosa è meglio fare o non fare. Non ho parole.****da repubblica.itIl premier Prodi : "Mi sono sempre posto il problemadel dialogo col Vaticano, terrò conto dei loro timori"Pacs, la Cei replica a Napolitano"No a compromessi, legge superflua"Monsigonor Betori: "Bene il presidente, ha parlato di sintesi e non di compromessi"Romano Prodi ad Addis AbebaADDIS ABEBA - La Cei dice di aver apprezzato l'intervento di ieri del capo dello stato Napolitano. "Egli ha parlato di sintesi, e una sintesi si fa nel rispetto delle identità, altrimenti diventa un compromesso o una medazione", spiega mons. Giuseppe Betori in una conferenza stampa, concludendo i lavori del consiglio permanente della Cei. Betori però poi aggiunge: "Una legge sulle coppie di fatto è superflua, ed ad eventuali lacune o difficoltà si può porre rimedio modificando il codice civile".Intanto sulle coppie di fatto, il presidente del Consiglio Romano Prodi ha detto al capo dello stato Giorgio Napolitano che "ascolterà la Chiesa"."Mi sono sempre posto questo problema" di dialogare con la Chiesa e di tener conto dei suoi timori sulla vicenda delle coppie di fatto, ha detto il premier scambiando alcune battute con i giornalisti a margine della visita all'Istituto di cultura italiano ad Addis Abeba.Il premier assicura che ascolterà il Papa sulla questione dei Pacs che divide il mondo politico e suscita tensioni all'interno della maggioranza. Proprio ieri il presidente della Repubblica aveva ricordato l'importanza del dialogo sul tema delle unioni di fatto, tenendo conto delle preoccupazioni espresse dalla Chiesa, e si era detto convinto che si troverà una sintesi."Condivide le parole del capo dello Stato secondo il quale bisogna tener conto dei timori del Vaticano?" hanno chiesto i giornalisti. "Ma figuriamoci. Mi sono sempre posto questo problema. E me lo sono sempre posto fino in fondo" - assicura Prodi. "L'ho sempre avuto presente, ogni volta che abbiamo toccato questo tema e non cesserò di tenerlo presente anche in futuro".(30 gennaio 2007)

Io ho già scritto due volte al Presidente oggi... forse ci sono andato giù pesante ma mi sembra importante fare sentire la nostra voce.

Egregio Presidente Giorgio Napolitano,guardano le foto disponibili sul sito isituzionale della Presidenza della repubblica in merito ll'ultima inaugurazione dell'anno giudiziario a Roma non ho potuto fare a meno di notare che assiso alla sua destra, in prima fila, stava il presidente della Cei Cardinal Ruini.Mi chiedo? come mai non occupavano quel posto uno dei presidenti delle Camere, il presidente della corte Costituzionale, il Ministro della Giustizia, il Presidente del Consiglio o una qualsiasi figura istituzionale? A che titolo era presente e con tale rilievo il Presidente della Cei? Vorrei ricordare ce la Repubblica Italiana è una Repubblica Laica, che non ha una religione di Stato e rispetto alle istituzioni repubblicane il Cardianal Ruini ha lo stesso profilo di un qualsiasi cittadino italiano. Anzi il dovere delle isituzioni di mantenere un profilo di neutralità sulle diverse concezioni religose e non religiose presenti in Italia sarebbe quanto più opportuno non dare un rilievo così sfacciatamente prominente al capo di una confessione religiosa.Se invece il Cardinale sieeva accanto a lerei in quanto citatdino italiano Le chiedo di poter essere io stesso inviitato a sedere alla Sua destra in occasione della prossima inaugurazione dell'anno giudiziario.Distinti Saluti, Andrea Maccarrone
ecco la mail riguardante le dichiarazioni spagnole...
Egregio Presidente Giorgio Napolitano,mi trovo a scriverle oggi una seconda volta per una questione diversa ma assai vicina alla presedente.Questa volta destare in me sconcerto e delusione sono state le dichiarazioni da Ella rilasciate in Spagna in merito alla legge sulle coppie di fatto.«Non ho dubbi che si possa trovare una sintesi sulle unioni civili anche nel dialogo con la Chiesa cattolica e tenendo conto delle preoccupazioni espresse dal Pontefice e dalle alte gerarchie della Chiesa».Vorrei innanzitutto farLe presente che l' art. 7 della nostra Costituzione, da Lei impropriamente citato nelle Sue esternazioni a Madrid, recita testualmente "Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani." . Ella invece con una improvvida dichiarazione ha di fatto sottoposto la sovranità del Parlamento, in vista di una legge per il riconoscimento di diritti alle coppie di fatto, al consenso del Pontefice e delle gerarchie cattoliche. Protesto per questa inaccettabile cessione di sovranità e indipendenza della Repubblica in aperto contrasto con il dettato costituzionale.Le Sue dichiarazioni giungono purtroppo nel solco di una grave perdita di autonomia e autorevolezza delle istituzioni italiane e segnano un momento bassissimo di autonomia culturale oltre che politica.La cosa più grave è tuttavia che, assumendole come base di un dialogo costruttivo Ella innalza le considerazioni omofobe e gravemente discriminatorie espresse dal Pontefice e dalle gerarchie cattoliche a base di un confronto democratico. Mi permetto di farle presente che le "preoccupazioni" e le "considerazioni" espresse da queste gerarchie sono ovunque contraddette dalla realtà dei fatti, e sono inoltre le medesime utilizzate da Himmler e dai nazisti per perseguitare decine di migliaia di omosessuali. "Essere contro natura", "unioni deboli", "non contribuire alla natalità", "disgregare la società": sono tutte delle accuse ingiuriose, false, istigatrici di odio e di grandi sofferenze per i cittadini omosessuali. Fatte le debite proporzioni è come se Ella avesse assunto a base del confronto su questioni relative all'antisemitismo e alla comunità ebraica i Protocolli dei Savi di Sion o il "Mein Kampf” di Hitler!Questo quando in occasione del recente giorno della memoria Ella non ha speso nemmeno una parola per le vittime omosessuali dell'odio nazista.Sono francamente disgustato dal livello culturale del dibattito politico italiano, e molto preoccupato per la deriva antidemocratica e odiosa che questo ha preso sul tema delle coppie di fatto.Distinti Saluti,Andrea Maccarrone
Naturalemente invito tutti a scrivere al Presidente della Repubblica e se volete potete ispirarvi tranquillamente alle mie lettere :ok:

E Bertinotti gli ha dato pure manforte... :eek:Santiago del Cile, 15:48PACS: BERTINOTTI, SONO D'ACCORDO CON NAPOLITANO"Non posso che sostenere il presidente della Repubblica". Cosi' il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, risponde ai giornalisti che gli chiedevano un'opinione sulla posizione del capo dello Stato sui Pacs. Bertinotti ha anche colto l'occasione per esprimere sostegno alla scelta della Presidente del Cile, Michelle Bachelet, che ha firmato un decreto che consente alle giovani da 14 anni di utilizzare la pillola del giorno dopo senza il consenso dei genitori. "E' in linea con tutte le prese di posizione della presidente Bachelet - afferma Bertinotti -. C'e' un impegno molto forte sul terreno dei diritti della persona per dare un'impronta innovativa ed evolutiva al quadro delle leggi cilene. In Cile finora su questioni come l'aborto e il divorzio si e' avuta per tradizione una legislazione restrittiva. E' noto l'impegno della presidente Bachelet nella direzione della liberalizzazione e della modernizzazione. anche questo provvedimento si inscrive in una linea di tendenza. La presidente vede un Cile in grado di evolvere rapidamente sulla strada dei diritti civili".(repubblica.it)

Gia' quando ci fu il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica, ho criticato gli auguri al Papa di Napolitano, mi sembravano fuori luogo, speravo che un uomo di sinistra potesse avere un impronta piu' laica, ma dopo l'esternazioni di Madrid, non ho piu' dubbi sulla sua conformita' al supino e mediocre atteggiamento che l'intera classe dirigente italiana ha nei confronti del clero cattolico.che schifo.

OMOSESSUALI - Per quanto riguarda le unioni omosessuali, ha aggiunto Betori, «è proprio la parola coppia che non appartiene al concetto di famiglia fra uomo e donna. La convivenza non deve aver rilievo pubblico, questo vale sia per le convivenze fra persone dello stesso sesso che per quelle eterosessuali».
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/01_Gennaio/30/cei.shtmladesso viene addirittura fuori che la convivenza non deve avere rilievo pubblico... che schifo, sempre peggio, più che un vescovo sembra di sentir parlare un talebano... Hanno anche l'arroganza di "sputare" addosso al PdR e comandare che questa legge non s'ha da fare. Zero dialogo con questi integralisti, altro che compromesso.
"Non posso che sostenere il presidente della Repubblica". Cosi' il presidente della Camera, Fausto Bertinotti...
Raga'... io sono sconcertato... ma che sta succedendo? Ci siamo forse persi qualcosa in quest'ultimi 60 anni di storia repubblicana?

Una vera e propria "deriva talebana" in senso cattolico delle istituzioni repubblicane. Intanto, leggete la replica di Arcigay (con tanto di foto di Ratzinger a 16 anni in uniforme nazista):http://www.arcigay.it/show.php?2390Comunicato Stampa Monsignor Betori come il nazista Dottor Mengele La gerarchia reazionaria cattolica dà voce ai peggiori istinti razzisti e omofobi. Il 10 marzo tutti in piazza a Roma contro questa nuova crociata Ufficio stampa Arcigay, 30 gennaio 2007“Monsignor Betori dà voce ai peggiori istinti razzisti e omofobi della gerarchia reazionaria cattolica italiana. Le verità antropologiche a cui fa riferimento, quando parla delle unioni omosessuali, sono le stesse su cui poggiavano le determinazioni ideologiche del nazionalsocialismo. Il tristemente famoso dottor Mengele sperimentava proprio sugli omosessuali le sue torture per provare appunto, come ci ricorda Betori, ‘la perdita di ogni rilevanza alla mascolinità e alla femminilità della persona umana’”.Allarmata la replica del segretario nazionale di Arcigay, Aurelio Mancuso, alle parole usate oggi dal segretario generale della Cei contro le unioni omosessuali.“Chiediamo alle istituzioni repubblicane, innanzi tutto al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – continua Mancuso - di respingere questo ulteriore indegno attacco alla integrità e alla dignità delle persone omosessuali".“Con le dichiarazioni odierne di Giuseppe Betori, la Cei ha oltrepassato il segno: qui non si tratta più di una discussione di merito su una proposta di legge, ma della continua volontà di discriminare e offendere milioni di cittadini italiani. Per fortuna l'Italia, a differenza del Vaticano, è uno stato democratico nato dalla Resistenza, che ha sconfitto il nazifascismo, orrore della storia a cui sembra che una parte della gerarchia cattolica voglia riferirsi, rispolverando le idee nefaste della purezza della razza, del patologismo omosessuale, della difesa dei normali contro i diversi. Queste teorie hanno massacrato milioni di ebrei, di omosessuali e di persone appartenenti a varie minoranze."“In Italia c'è bisogno di una legge sulle unioni civili che tuteli le persone e renda la società più giusta; allo stesso tempo è necessario che si approvino urgentemente norme che condannino ogni tipo di discriminazione per ragioni di razza, di orientamento sessuale e di identità di genere."“Il 10 marzo a Roma chiederemo a tutti i laici d'Italia, credenti e non, di opporsi a questa nuova crociata contro i diritti e le libertà delle persone”.

Ruini:"Lei ha intenzione di fare una legge sui Pacs"Napolitano_ "Bheeeee!"Betori:"Bhe, questo Pacs non s'ha da fare, ne domani nè mai"Napolitano: Disposto,,,disposto sempre all'obbedienza"Ma siamo impazziti? Siamo tornati ai tempi di Don Rodratzinger???

Dal momento che la CEI ha  letteralmente sbattuto la porta in faccia alla generosa, immeritata  e impropria apertura del Presidente della Repubblica (col seguito del solito stuolo di politici, dal capo del governo al presidente della camera, tanto per citarne i piu' clamorosi), si puo' affermare di essere arrivati al punto finale e conclusivo dell'impossibilita' di interagire con un organo, quale la CEI, che non fa parte delle istituzioni della nostro paese. I nostri politici, assieme agli organi di comunicazione, dovrebbero fare realmente lo sforzo di uscire dalla vile consuetudine di strizzare un occhio al clero, e allo stesso tempo riempirsi la bocca di espressioni quali laicita' dello stato e indipendenza fra politica e religione, oltre a rendersi ridicoli e ipocriti, perdono quel briciolo di credibilita' che ancora hanno.

è semplice la Cei non vuole una sintesi, vuole una resa senza condizione, vuole dettare le regole del gioco e fissare i limiti del legislatore italiana, vuole definitivamente trasformare l'Italia in una teocrazia (e chi dice che non lo sia già).Penso che i rischi perla libertà e la democrazia siano vente gravi, e non mi riferisco al piano formale, ma alla cappa culturale e di "pensiero unico", per cui grazie a un'informazione controllata e martellante si fanno passare per ovvie cose semplicemente assurde.

Il Vaticano ha un chiaro disegno politico e lo dimostra l'arroganza con cui ha sbattuto la porta in faccia alla (inopportuna) proposta di dialogo del Capo dello Stato. "La Chiesa ha il diritto di esprimere la propria opinione" è diventato "la Chiesa ha il diritto di imporre la propria opinione". La Chiesa non propone ma dispone, stabilisce su cosa il Parlamento può o non può legiferare. Sono brutti momenti per la democrazia di questo Paese.Per alleggerire un po' il clima, riporto quanto scritto sull'Espresso di questa settimana. Un po' di ironia (ma neppure tanta), non guasta:"I cattolici della Margherita hanno dovuto ripiegare su posizioni meno intrasigenti, accettando l'ipotesi del riconoscimento legale delle coppie di fatto. In cambio hanno ottenuto che l'intero patrimonio di queste nuove coppie  sia devoluto alla Chiesa, che gli omosessuali rimangano chiusi in casa a cucinare e infine che il prossimo presidente del Consiglio sia il papa. Questo per evitare che la presenza cattolica nel centrosinistra sia continuamente mortificata."Da "L'Espresso" del 1 febbraio 2007

Sarebbe un po' off-topic, ma forse è meglio riportare la questione qui anziché aprire un altro thread.Proprio ieri, Silvio Berlusconi, al secolo divorziato dalla prima moglie, da cui ha avuto due figli, e rispostato con Veronica Lario, da cui ne ha avuti altri tre, commentava la querelle sui Pacs ergendosi a paladino della "Famiglia Tradizionale" e dei "Sacri Valori" di Sua Santità dichiarando che la sinistra vuole "infierire sulla famiglia naturale, sul matrimonio tra un uomo e una donna, stanno facendo di tutto. Noi avevamo avvertito gli italiani."Oggi, la moglie, Veronica Lario, uscendo dal suo naturale riserbo, dalle pagine di Repubblica chiede le "scuse pubbliche" del marito per le recenti esternazioni che hanno umiliato lei, in quanto moglie, e la sua famiglia. Ogni commento è superfluo.****Egregio Direttore, con difficoltà vinco la riservatezza che ha contraddistinto il mio modo di essere nel corso dei 27 anni trascorsi accanto ad un uomo pubblico, imprenditore prima e politico illustre poi, qual è mio marito. Ho ritenuto che il mio ruolo dovesse essere circoscritto prevalentemente alla dimensione privata, con lo scopo di portare serenità ed equilibrio nella mia famiglia. Ho affrontato gli inevitabili contrasti e i momenti più dolorosi che un lungo rapporto coniugale comporta con rispetto e discrezione. Ora scrivo per esprimere la mia reazione alle affermazioni svolte da mio marito nel corso della cena di gala che ha seguito la consegna dei Telegatti, dove, rivolgendosi ad alcune delle signore presenti, si è lasciato andare a considerazioni per me inaccettabili: " ... se non fossi già sposato la sposerei subito" "con te andrei ovunque". Sono affermazioni che interpreto come lesive della mia dignità, affermazioni che per l´età, il ruolo politico e sociale, il contesto familiare (due figli da un primo matrimonio e tre figli dal secondo) della persona da cui provengono, non possono essere ridotte a scherzose esternazioni. A mio marito ed all´uomo pubblico chiedo quindi pubbliche scuse, non avendone ricevute privatamente, e con l´occasione chiedo anche se, come il personaggio di Catherine Dunne, debba considerarmi "La metà di niente". Nel corso del rapporto con mio marito ho scelto di non lasciare spazio al conflitto coniugale, anche quando i suoi comportamenti ne hanno creato i presupposti. Questo per vari motivi: per la serietà e la convinzione con la quale mi sono accostata a un progetto familiare stabile, per la consapevolezza che, in parallelo alla modifica di alcuni equilibri di coppia che il tempo produce, è cresciuta la dimensione pubblica di mio marito, circostanza che ritengo debba incidere sulle scelte individuali, anche con il ridimensionamento, ove necessario, dei desideri personali. Ho sempre considerato le conseguenze che le mie eventuali prese di posizione avrebbero potuto generare a carico di mio marito nella sua dimensione extra familiare e le ricadute che avrebbero potuto esserci sui miei figli. Questa linea di condotta incontra un unico limite, la mia dignità di donna che deve costituire anche un esempio per i propri figli, diverso in ragione della loro età e del loro sesso. Oggi nei confronti delle mie figlie femmine, ormai adulte, l´esempio di donna capace di tutelare la propria dignità nei rapporti con gli uomini assume un´importanza particolarmente pregnante, almeno tanto quanto l´esempio di madre capace di amore materno che mi dicono rappresento per loro; la difesa della mia dignità di donna ritengo possa aiutare mio figlio maschio a non dimenticare mai di porre tra i suoi valori fondamentali il rispetto per le donne, così che egli possa instaurare con loro rapporti sempre sani ed equilibrati. RingraziandoLa per avermi consentito attraverso questo spazio di esprimere il mio pensiero, La saluto cordialmente. (31 gennaio 2007)

                                      ------- OFF TOPIC -------                           :ok:!!!! VERONICA LARIO FOR PRESIDENT !!!!! :ok:                                        ---- FINE OFF TOPIC ----

Vi prego, anche qui no.Io trovo assurdo che questa notizia abbia avuto spazio sui giornali e sui telegiornali giusto perchè così si poteva parlar male di Berlusconi.Poi dici che la colpa non è degli italiani.Era da troppo tempo che Berluskaiser non appariva in prima pagina, e quindi ha architettato sta strunzata. Risultato? Prima notizia pure al tgr, prima della (pseudo)politica italiana e delle stragi irachene.Mi vergogno di essere italiano. Ma mi vergogno davvero tanto.

  • 2 months later...

Napolitano parla solo quando c'e' da difendere la Chiesa o mi sbaglio????Certo, ormai bisogna pur dire che i nostri quotidiani non fanno altro che strombazzare appena possono difendere la povera Chiesa, discriminata e minacciata. Poi, quando il Parlamento Europeo parla in difesa degli omosessuali, nessuno fa titoloni, se non del tipo "l'Europa discrimina la Chiesa".Leggete qua sotto....  siamo sempre di piu' una repubblica confessionale, fondata sul peccato. Napolitano: "L'Italia non lascerà solo Bagnasco. Minacce vili di oscura provenienza" ROMA - "L'Italia non lascerà solo monsignor Angelo Bagnasco". Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio al cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato Vaticano, per esprimere la propria solidarietà al presidente della Cei a cui nei giorni scorsi è stato recapitato un bossolo accompagnato da parole minacciose."Raccolgo le parole da lei pronunciate in relazione a recenti e gravi episodi di intolleranza nei confronti della Chiesa Cattolica", ha scritto Napolitano al cardinal Bertone. "Desidero assicurarle che l'Italia non lascerà solo monsignor Angelo Bagnasco di fronte alle inammissibili, vili minacce di oscura provenienza di cui è stato fatto oggetto".Il messaggio del presidente Napolitano prosegue affermando che "occorre garantire il più sereno esercizio della missione pastorale del presidente della Conferenza Episcopale Italiana e il più pacato, responsabile e costruttivo dialogo tra la Chiesa Cattolica, la politica e la società civile, in linea con gli ottimi rapporti che intercorrono tra la Santa Sede e lo Stato italiano".

Non ci sono parole.Non capisco [si fa per dire] perché l'Italia si deve sempre far carico delle vicende del Vaticano. Ormai è sempre più chiaro: Vaticano=Italia. E' questo l'obiettivo. Altro che la basilica di San Pietro e il colonnato! Vogliono ricreare lo Stato Pontificio inglobando tutta l'Italia!

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