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Vallo a spiegare, a questi gay tonti che sostengono "il paese democratico, liberale e friendly", che Israele ricattava i palestinesi omosessuali alle loro istituzioni mussulmane. Evidentemente gli lgbt mussulmani valgono di meno, secondo alcuni. Però qui si è arrivati alla glorificazione di uno stato cuscinetto e l'apoteosi di uno stato canaglia: uno stato fondamentalista (ebraico), che elimina il nemico nazionale, una situazione che dovrebbe preoccupare le "nostre democrazie", invece che assurgere a modello.   Allora mi ero interessato di Mia Caielli, giurista ed esponente femminista. Comunque ho scritto per riportare delle idee, così magari ci faccio un diario, che è più o meno nell'intento iniziale di questo thread. Ne è un esempio lo pseudo-femminismo di un'antropologa, Valentina Ferranti, la prova che avere un'istruzione non è garanzia di rispettabilità.  Invece c'è anche chi dà delle opinioni critiche, Yasmina Pani, che personalmente trovo condivisibili.   Allora, mi chiedevo cosa dovrebbe riguardare il "Patriarcato" e cosa può essere il "Matriarcato". Riguardo al primo, penso ci siano cose interessanti, soprattutto da voci femminili del secolo scorso; ma forse oggi è una parola abusata, che aveva un peso e un contesto storico ben definito nel secolo scorso. Ma a me interessava capire bene il contesto del secondo termine: non l'ho trovato o meglio ho trovato solo esempi negativi, forniti da Ferranti. Lei fornisce delle analisi del fenomeno, anzitutto dimenticandosi delle proprie lauree (non parla mai di storia, né di metodo e ricerca). In effetti parla di istanze del femminismo, ricorrono termini che conosciamo, ma poi tutto diventa: "la dittatura del gender fluid", "la medicalizzazione del corpo femminile" e altre cavolate che non stanno manco sulla Luna. Ecco, l'ennesima propaganda ricca di retorica degli affabulatori, condita di: Tecnofobia, Caccia alle streghe, Esoterismo (salvo specificare di non voler ricadere in correnti New Age), Ecologia, una vacua base di Femminismo, un fantomatico "Diritto naturale", tutto a favore di una assurda ipotesi su cosa debba essere il femminismo, che per me è valsa come definizione di un negativo Matriarcato: la centralità del femminino sacro, principio femminile ancestrale, complementare di quello maschile (cavolate assurde, roba che sta fuori dagli ambienti accademici. Insomma, pregiudizi ideologici su archeologia e storia). Tutto ciò è condito di una fascinazione simbolica, si direbbe quasi junghiana, sull'archeologia degl'Indoeuropei e che nasce ovviamente dalle idee erronee di Gimbutas.   Non fraintendete, io sostengo il femminismo, perché è un buon discrimine per una società progredita. Non sostenerlo vuol dire ostacolarlo e purtroppo oggi lo vediamo, in Occidente, con questi partiti populisti di destra o con chi ne fa solo una propaganda.  Questo pensiero era giusto per evidenziare l'eclettismo dei fenomeni che dobbiamo subire oggi e la complessità che avvolge certi contenitori vuoti.  Quindi, sta bene ricordare questi due: "Si possono dire le cose sbagliate, basta che le ragioni siano giuste".(Pendolo di Foucault) U.Eco “Non c’è cancello, nessuna serratura, nessun bullone che potete regolare sulla libertà della mia mente” V.Woolf  

Infatti molto dipende da quello che sei o che non sei, come avevo già detto qualche post fa: Non penso perciò che si possa astrattamente dire se sia più pericoloso vivere in un paese di forte nazionalismo o in uno di forte teocrazia.  Dipende...  sia da quello che uno è o non è sia anche dal pericolo cui ti riferisci (finire sul rogo è ben diverso che essere costretto a pregare dio tutti i giorni, finire in un campo di sterminio è ben diverso che essere costretto a salutare con il braccio teso...).

Certo, non mi riferivo alla condizione di cittadini ebrei...leggo tra l'altro che oggi in Iran la piccola comunità ebraica sarebbe relativamente tutelata (sono positivamente sorpreso)

Sei tu che sei troppo malizioso.  La segretaria intendeva scopare nel senso di pulire con la scopa il pavimento aiutando le ragazze nei lavori di casa...😁 I veneti c'entrano sempre, specialmente se sono padovani di provincia... E tu non farti ingannare... Non è che la ripresa economomica sia una panacea.  Certo aiuta, ma se ti tagliano la testa o ti mandano in campo di sterminio, con la ripresa economica del tuo paese ti fai le pippe. E infatti agli ebrei tedeschi la ripresa economica della Germania hitleriana giovò molto poco. Infatti non ti ho chiesto questo. Ti ho chiesto se per te sia preferibile vivere nella Germania nazista (forte nazionalismo) piuttosto che nell'Iran degli ayatollah (teocrazia).  Tu preferiresti la Germania nazista per la ripresa economica?  OK è un'opinione. Però si è trattato di pochi anni dal 1933 al 1938.  Poi come la mettiamo?  Ci fu la guerra con decine di milioni di morti e gran parte delle città tedesche distrutte. Ma la guerra non fu causata dal forte nazionalismo? (non solo tedesco comunque, visto che collaborò attivamente anche il nazionalismo russo sovietico). Per ora la teocrazia iraniana a tanto non è arrivata.  Vedremo in futuro, ma oggettivamente la bilancia delle stragi e delle rovine pende ancora verso il forte nazionalismo.

Pensar male non sta bene, ma spesso ci si azzecca...   Tranquillo: c'è una grandissima volatilità.  Anche gli speculatori incalliti si stanno facendo molto male. 

che peccato che risalgano. Già speravo di sentire un botto tipo tizio grasso che arriva su un auto dal 30 esimo piano

Devi credere nella Scienza