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Unioni gay. Svezia, parlamento legalizza matrimonio gay in chiesa


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quindi meglio niente piuttosto che didorè, ho capito. Io sto tentando di dirvi che la situazione politica odierna di questo paese non permetterà mai la equiparazione del matrimonio omosessuale con quello etero.

 

"Mai dire mai". Basti vedere la rivoluzione culturale e sociale in atto negli Stati Uniti, a pochi mesi dall'insediamento di Obama alla Casa Bianca. Fino a pochi mesi fa, sotto Bush, nessuno avrebbe mai pensato possibile che Iowa e Vermont approvassero la legge che autorizza il matrimonio per le coppie dello stesso sesso. E invece è accaduto, nel giro di pochi giorni l'uno dall'altro. E in vista ci sono già altri Stati, come Nevada, Rhode Island, New Hampshire e Maine. Il referendum che ha annullato la stessa legge in California (ma di cui si attende la decisione della Corte Suprema a riguardo) sembra già appartenere alla preistoria. Quando si rompono gli argini, l'effetto che segue è come un domino.

 

Alla fine, anche l'Italia sarà travolta da questo fiume in piena, che speriamo serva anche a spazzare via gran parte della nostra classe politica, bigotta e ipocrita.

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"Mai dire mai". Basti vedere la rivoluzione culturale e sociale in atto negli Stati Uniti, a pochi mesi dall'insediamento di Obama alla Casa Bianca. Fino a pochi mesi fa, sotto Bush, nessuno avrebbe mai pensato possibile che Iowa e Vermont approvassero la legge che autorizza il matrimonio per le coppie dello stesso sesso. E invece è accaduto, nel giro di pochi giorni l'uno dall'altro. E in vista ci sono già altri Stati, come Nevada, Rhode Island, New Hampshire e Maine. Il referendum che ha annullato la stessa legge in California (ma di cui si attende la decisione della Corte Suprema a riguardo) sembra già appartenere alla preistoria. Quando si rompono gli argini, l'effetto che segue è come un domino.

 

Alla fine, anche l'Italia sarà travolta da questo fiume in piena, che speriamo serva anche a spazzare via gran parte della nostra classe politica, bigotta e ipocrita.

 

 

Hai ragione, THX, mai dire mai.

 

Sui tempi lunghi non possiamo prevedere ciò che succederà, se i gay italiani cominceranno a pensarla e ad agire in un altro modo.

E' questa la prima condizione.

Poi ce ne sarà bisogno anche di altre, naturalmente: anche condizione negative, quali l'estinzione di questa classe politica.

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anche il mio era un ragionamento più ampio, ma avete preso solo parti

 

Fujimoto... a me risulta il contrario sinceramente.

 

sono paesi democratici, non mi pare che questi abbiano uno stato parallelo all'interno che si può permettere di fare il cattivo e il bel tempo a destra e a manca.

 

Guarda caso però anche i gay di quei Paesi là anni fa vedevano la conquista del matrimonio come impensabile... tu pensa.

 

la a-cultura cattolica non è solo dei pochi credenti ma è anche interiorizzata nella maggior parte degli italiani: quello che si pensa non è quello che si fa, vedi Casini e B. L'Italia ha uno dei tassi di divorzio più bassi d'Europa

 

A prescindere da se ce li ha alti o bassi "rispetto a" qualche altro Paese... a me non pare proprio di vivere in una nazione come la descrivi tu.

 

questa sarebbe una equiparazione completa, lo Stato potrebbe obbligare tutte le religioni che si vogliono definire come tali a sottostare a determinati parametri che garantiscono diritti e doveri e quindi a non discriminare.

 

Mah... non vedo perché lo Stato si dovrebbe impicciare nelle celebrazioni religiose obbligando le varie Chiese a sposare uno o l'altro.

Lo Stato sposi le coppie di fidanzati indipendentemente da quale sia il loro sesso... le Chiese decideranno secondo quello che ritengono il volere di Dio.

 

Questo è proprio quello che intendo con scimmiottare una cultura di riferimento a cui si vorrebbe accedere, ma non si può per determinati motivi. Non è meglio averne una propria, intima e sentita, invece di guardare alla desiderabilità sociale?

 

No. Perchè qui non si tratta di voler accedere a una qualche "cultura di riferimento"... nè di "imitare" qualcuno o qualcosa.

Si tratta di essere trattati in quanto persone allo stesso livello di tutte le altre, perciò degne anche di poter accedere al matrimonio.

 

Concordo in pieno con gli interventi di THX1138 e Isher :) ...

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questa sarebbe una equiparazione completa, lo Stato potrebbe obbligare tutte le religioni che si vogliono definire come tali a sottostare a determinati parametri che garantiscono diritti e doveri e quindi a non discriminare.

 

Lo Stato non può e non deve obbligare le religioni! Stato e Chiesa sono ognuno liberi nel suo ambito.

 

Inoltre è molto più forte e saldo uno Stato che non tollera che la Chiesa prevarichi le sue prerogative e sconfini

in ambito civile, che uno Stato che obbliga una Chiesa a fare questo o quello. Quindi, come dice vlay, l'unica

strada percorribile è che lo Stato riacquisti coscienza di sé.

 

E' su questa possibilità che io ho molti dubbi, ma, come dicono THX e Vlay, mai dire mai  :)

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"Mai dire mai". Basti vedere la rivoluzione culturale e sociale in atto negli Stati Uniti, a pochi mesi dall'insediamento di Obama alla Casa Bianca. Fino a pochi mesi fa, sotto Bush, nessuno avrebbe mai pensato possibile che Iowa e Vermont approvassero la legge che autorizza il matrimonio per le coppie dello stesso sesso. E invece è accaduto, nel giro di pochi giorni l'uno dall'altro. E in vista ci sono già altri Stati, come Nevada, Rhode Island, New Hampshire e Maine. Il referendum che ha annullato la stessa legge in California (ma di cui si attende la decisione della Corte Suprema a riguardo) sembra già appartenere alla preistoria. Quando si rompono gli argini, l'effetto che segue è come un domino.

 

Alla fine, anche l'Italia sarà travolta da questo fiume in piena, che speriamo serva anche a spazzare via gran parte della nostra classe politica, bigotta e ipocrita.

 

questo fa capire che con la prop8 si è dimostrato che nemmeno in uno stato ricco, avanzato e culturalmente dinamico come la California, i diritti di una minoranza possono essere garantiti dalla popolazione totale, ma deve per forza intervenire la volontà di una minoranza, ovvero i politici o la magistratura, anche contro la volontà dei cittadini.

 

Lo Stato non può e non deve obbligare le religioni! Stato e Chiesa sono ognuno liberi nel suo ambito.

 

eh no, la religione deve garantire il rispetto di almeno i diritti fondamentali dell'uomo, sottostando a determinati doveri per ottenere relativi diritti. Solo in questo modo si possono fermare sette come Scientology che, ad esempio, in Germania è quasi illegale. Se non fosse così gli adepti si sentirebbero liberi di seguire la legge della loro religione, Sharia per esempio, (interpretandola a loro piacimento) e non la legge del luogo dove risiedono.

 

a parte questo che è un po' OT, mi sembra che qualsiasi cosa io dica, mi confutiate per partito preso, anche con osservazioni prive di logica, quindi mi arrendo, alzo bandiera bianca, ma non per questo cambio opinione :)

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eh no, la religione deve garantire il rispetto di almeno i diritti fondamentali dell'uomo, sottostando a determinati doveri per ottenere relativi diritti. Solo in questo modo si possono fermare sette come Scientology che, ad esempio, in Germania è quasi illegale. Se non fosse così gli adepti si sentirebbero liberi di seguire la legge della loro religione, Sharia per esempio, (interpretandola a loro piacimento) e non la legge del luogo dove risiedono.

 

a parte questo che è un po' OT, mi sembra che qualsiasi cosa io dica, mi confutiate per partito preso, anche con osservazioni prive di logica, quindi mi arrendo, alzo bandiera bianca, ma non per questo cambio opinione :)

 

Fujimoto, io mi riferivo alla concezione liberale dei rapporti tra Stato e Chiesa.

 

Scientology è una setta, appunto, e per fortuna queste sette non sono riconosciute in Italia come Chiese riconosciute a norma

della Costituzione. Prodi ha formalmente riconosciuto un certo numero di confessioni (Valdesi e Mormoni) e dubbie "nuove religioni" - con le quali indigna vedere

confuse la civilissima e avanzatissima Chiesa Valdese - ma non ha poi applicato tale riconoscimento a norma del dettato costituzionale, come costoro

chiedono.

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questo fa capire che con la prop8 si è dimostrato che nemmeno in uno stato ricco, avanzato e culturalmente dinamico come la California, i diritti di una minoranza possono essere garantiti dalla popolazione totale, ma deve per forza intervenire la volontà di una minoranza, ovvero i politici o la magistratura, anche contro la volontà dei cittadini.

 

Scusa, ma la Costituzione (americana, in questo caso), che ci sta a fare, secondo te?  :)

 

Nella causa Loving contro lo stato della Virginia, la Corte Suprema degli Stati Uniti dichiarò incostituzionale il "Racial Integrity Act" del 1924, sentenza che mise fine al veto ai matrimoni interraziali negli Stati Uniti. I diritti civili fondamentali non sono concessi né negati a maggioranza da un referendum, ma dalla Carta Costituzionale.

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Scusa, ma la Costituzione (americana, in questo caso), che ci sta a fare, secondo te?  :asd:

 

Nella causa Loving contro lo stato della Virginia, la Corte Suprema degli Stati Uniti dichiarò incostituzionale il "Racial Integrity Act" del 1924, sentenza che mise fine al veto ai matrimoni interraziali negli Stati Uniti. I diritti civili fondamentali non sono concessi né negati a maggioranza da un referendum, ma dalla Carta Costituzionale.

 

ma ti ci metti pure tu?  :) garantiti nel senso che la popolazione votante non reputa che le esigenze di minoranze debbano diventare diritti esplicitamente garantiti dalla legge, ma è necessaria la volontà di una minoranza perché esse vengano rispettate e/o attuate. La maggior parte della popolazione in California non vuole dare diritti agli omosessuali: nello stato che dovrebbe essere il più aperto al mondo per antonomasia non si garantisce comunque l'apertura mentale verso il diverso.

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garantiti nel senso che la popolazione votante non reputa che le esigenze di minoranze debbano diventare diritti esplicitamente garantiti dalla legge, ma è necessaria la volontà di una minoranza perché esse vengano rispettate e/o attuate. La maggior parte della popolazione in California non vuole dare diritti agli omosessuali: nello stato che dovrebbe essere il più aperto al mondo per antonomasia non si garantisce comunque l'apertura mentale verso il diverso.

 

Mah... lì è accaduto che mormoni e cattolici sono riusciti a far credere alla popolazione che mantenendo legali i matrimoni dello stesso sesso ai bambini fosse resa obbligatoria un'istruzione mirata in proposito, alle chiese dovesse essere praticamente imposto il si alle nozze omosex pena chissà quali conseguenze, ecc ecc. E' un qualcosa di complesso... In ogni caso, dal referendum di otto anni fa su un testo identico ma allora volto a modificare il codice civile e non la costituzione la percentuale di contrari ai matrimoni dello stesso sesso è notevolmente diminuita, sintomo di una crescente apertura mentale.

 

mi sembra che qualsiasi cosa io dica, mi confutiate per partito preso, anche con osservazioni prive di logica

 

Questo può sembrare a te, a me non sembra... cmq va beh :)

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La maggior parte della popolazione in California non vuole dare diritti agli omosessuali:

 

 

I voti a favore dell'abolizione dei matrimoni same-sex sono stati "solo" il 52,24% dei votanti (non della popolazione californiana). Una percentuale molto risicata e di gran lunga inferiore al referendum precedente, indetto per lo stesso motivo. Salvo il pronunciamento della Corte Suprema, si prevede che la prossima volta la percentuale sarà inferiore, nonostante gli sforzi dei mormoni che, oltre a impegnare un fiume di soldi, sono andati di porta in porta nelle periferie californiane a fare opera di convincimento (e terrorismo) con le fasce più povere e meno istruite della popolazione, cosa molto ben evidente nella rappresentazione grafica del voto, dove i grandi centri urbani della costa hanno votato a favore dei matrimoni same-sex, mentre l'entroterra ha votato per l'abolizione.

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il 52,24% sono 7 milioni di persone, 600mila in più dei no, sono comunque la maggior parte. Anche se la promozione mediatica è stata imponente ciò non toglie che fosse rivolta a quella minoranza di persone indecise che solitamente non hanno opinione in merito o devono formarla, essa quindi smuove le opinioni di una piccola ma decisiva parte dei votanti. Al di là del risultato e degli indecisi, è triste notare che lo zoccolo duro dei si sia molto ampio, e che i poveri, i latinos ed i neri stanno con i riccastri puritani di OC e della provincia. I neri e i latinos, nonostante tutto quello che hanno passato, hanno comunque deciso di discriminare a loro volta.

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Sul discorso dei neri e latinos che, da discriminati, discriminano a loro volta, sono assolutamente d'accordo.

 

Sul discorso della "maggior parte", senza entrare in analisi statistiche, è la stessa differenza che passa tra vedere il bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. Mi viene in mente una frase di Truman che diceva che "un pessimista è uno che crea difficoltà dalle sue opportunità e un ottimista è colui che crea opportunità dalle sue difficoltà." Se hai letto qualcosa sulla vita di Milk, o hai visto il film sulla sua vita, comprenderai quanta strada hanno fatto in California creando opportunità dalle loro difficoltà.

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con la prop8 si è dimostrato che nemmeno in uno stato ricco, avanzato e culturalmente dinamico come la California, i diritti di una minoranza possono essere garantiti dalla popolazione totale.

 

è triste notare che lo zoccolo duro dei si sia molto ampio

 

L'intera questione posta dalla proposition 8 era se negare o meno il riconoscimento di "matrimonio" a gay e lesbiche.

Gay e lesbiche che lì in California possono già usufruire di avanzatissime norme locali e statali sulle unioni registrate, e sulle adozioni.

E' molto curioso notare come anche chi come Fujimoto dice in astratto che la parola magica che inizia per m non gli importa riconosca nell'esito di questo referendum, quindi nella avvenuta negazione della parola "matrimonio" a gay e lesbiche della California, un arretramento... una privazione, un qualcosa di cui essere tristi.

 

i poveri, i latinos ed i neri stanno con i riccastri puritani di OC e della provincia. I neri e i latinos, nonostante tutto quello che hanno passato, hanno comunque deciso di discriminare a loro volta.

 

La cosa non è così netta come si pensava mesi fa...

Come oramai molti affermano in Usa il più grande divario su questa questione non sta tra bianchi e neri/latinos ma tra giovani e meno giovani.

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considerate che in california è andata a votare solo una parte della popolazione, troppo poco per dire "cosa vuole la gente"

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E' molto curioso notare come anche chi come Fujimoto dice in astratto che la parola magica che inizia per m non gli importa riconosca nell'esito di questo referendum, quindi nella avvenuta negazione della parola "matrimonio" a gay e lesbiche della California, un arretramento... una privazione, un qualcosa di cui essere tristi.

 

non ho capito quello che hai scritto :)

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non ho capito quello che hai scritto :)

 

 

Fujimoto...

Hai detto che per te la conquista della parola matrimonio non importa, è un qualcosa al di fuori della lotta per i diritti...

Poi però hai definito triste e negazione di diritti l'approvazione di un quesito referendario mirante proprio a negarci quella parola.

Trovo curiosa sta cosa... indicativa di quanto invece la parola matrimonio importi, più di quanto tu sia disposto a ammettere.

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La cosa non è così netta come si pensava mesi fa...

Come oramai molti affermano in Usa il più grande divario su questa questione non sta tra bianchi e neri/latinos ma tra giovani e meno giovani.

 

dati ufficiali sulla prop8: http://www.ppic.org/content/pubs/jtf/JTF_Prop8JTF.pdf

qui quelli su wikipedia: http://en.wikipedia.org/wiki/California_Proposition_8_(2008)

anche articolo del latimes: http://www.latimes.com/news/local/politics/cal/la-2008election-california-results,0,1293859.htmlstory?view=2

 

mi sembra che confermino entrambe le cose. Però il referendum non è esclusivamente una scelta tra due opposti, c'è anche ovviamente una terza via, cioè di quelli che non sono direttamente interessati e che quindi lasciano carta bianca o non vanno a votare. Il fatto che era legata alle Elezioni ed ad altre Proposition, è stato molto determinante per far votare persone che non ci sarebbero mai andate, perché non era una lotta che li riguardava. Chi invece voleva che non passasse ci sarebbe andato comunque, così in sostanza gli "occasional voters" hanno influito notevolmente.

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dati ufficiali sulla prop8: http://www.ppic.org/content/pubs/jtf/JTF_Prop8JTF.pdf

qui quelli su wikipedia: http://en.wikipedia.org/wiki/California_Proposition_8_(2008)

 

mi sembra che confermino entrambe le cose. Però il referendum non è esclusivamente una scelta tra due opposti, c'è anche ovviamente una terza via, cioè di quelli che non sono direttamente interessati e che quindi lasciano carta bianca o non vanno a votare. Il fatto che era legata alle Elezioni è stato molto determinante per far votare persone che non ci sarebbero mai andate, perché non era una lotta che li riguardava. Chi invece voleva che non passasse ci sarebbe andato comunque, così in sostanza gli "occasional voters" hanno influito notevolmente.

 

Ma, Fujimoto... non vedo questo discorso cosa c'entri.

Nel mio messaggio ti avevo soprattutto fatto notare come sia curioso che prima dici che la parola matrimonio non importa e poi definisci triste l'esito di un referendum mirato a negarci quella parola... le cose che mi dici qui parlano d'altro, non spostano di una virgola questa cosa. Tra l'altro, il primo link che mi segnali mostra come la California sia divisa sull'argomento non solo e non tanto per razza ma soprattutto per età e altri fattori... proprio quello che ho segnalato io prima.

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Ma, Fujimoto... non vedo questo discorso cosa c'entri.

Nel mio messaggio ti avevo soprattutto fatto notare come sia curioso che prima dici che la parola matrimonio non importa e poi definisci triste l'esito di un referendum mirato a negarci quella parola...

 

dammi un attimo, stavo scrivendo anche il resto :) ma scusa che reazione ritieni che avrei dovuto avere? essere felice che sia stato abrogato? non credo che tu abbia ancora compreso bene la mia posizione, per questo parlavo di incomprensione nei post precedenti. Io ho parlato di una via utopica alla riforma delle unioni civili in Italia, che riguarda anche i diritti omosex ma non solo ed improntata sulla laicizzazione delle istituzioni statali, ma non ho mai detto che sono contro il matrimonio civile in Italia. Ho solamente detto che secondo me non sarà mai inteso come un matrimonio di serie A fino a che quello religioso ha un'importanza così marcata. Invece qui stiamo parlando di una situazione reale in USA dove lo stato è fortemente laicizzato ed il matrimonio è praticamente slegato da accezioni religiose, in USA è il matrimonio religioso che è l'eccezione non quello civile.

 

le cose che mi dici qui parlano d'altro, non spostano di una virgola questa cosa. Tra l'altro, il primo link che mi segnali mostra come la California sia divisa sull'argomento non solo e non tanto per razza ma soprattutto per età e altri fattori... proprio quello che ho segnalato io prima.

 

comunque è proprio il primo link che dice che la maggioranza dei latinos, dei poveri e dei poco istruiti abbia votato a favore come anche i più vecchi come dicevi tu.

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che reazione ritieni che avrei dovuto avere? essere felice che sia stato abrogato?

 

Permettimi...

ma uno che parla della parola matrimonio come se fosse un qualcosa di non importante, un qualcosa di irrilevante, che non gli interessa

vedi la tua frase: "quindi per voi in sostanza non basta che siano gli stessi diritti ma deve chiamarsi anche matrimonio. Come ho già scritto non mi interessa la forma ma il contenuto, mi servono i diritti/doveri non il rito."

non mi aspetto che si dichiari triste perché in California tramite referendum è stata negata ai gay la parola matrimonio. Cmq vabbè...

 

non ho mai detto che sono contro il matrimonio civile in Italia.

 

L'ho capito bene...

io infatti mi riferivo al fatto che avevi detto che a te la 'forma' non interessa, salvo poi dirti triste per quanto accaduto in California.

 

secondo me non sarà mai inteso come un matrimonio di serie A fino a che quello religioso ha un'importanza così marcata.

 

Capisco quello che vuoi dire... ma allora, ammettendo che tu abbia ragione, la conseguenza logica dovrebbe essere semmai eliminare il matrimonio concordatario, che è un istituto giuridico che privilegia la chiesa cattolica permettendole di veder riconosciuti i propri riti nuziali in una maniera molto più importante rispetto a quelli delle altre confessioni... non eliminare il matrimonio che sancisce lo Stato italiano sostituendolo con un qualcosa che, non avendo la parola matrimonio, non avrà mai quella potenza, quella rilevanza sociale che ha il matrimonio ora. Io penso. In ogni caso va be... ognuno la pensa come vuole.

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I diritti non si elemosinano, si pretendono.

I diritti non si concedono, si riconoscono.

 

Non a caso in molti degli Stati che oggi riconoscono il matrimonio omosessuale il cambiamento non è venuto dal legislatore, ma dalle corti costituzionali. Le carte costituzionali esistono apposta per salvaguardare i diritti fondamentali dalla tirannia della maggioranza (che malauguratamente molti faticano a riconoscere come tirannia).

 

Sul dibattito sulla parola "matrimonio", la maggioranza sarà ancora più contraria a rinunciare al diritto di chiamare la loro unione matrimonio, quindi se questa idea è nata per guadagnare consensi sarà completamente inutile.

 

L'unica ipotesi in cui i consensi probabilmente aumenterebbero sarebbe quella di continuare a chiamare il negozio eterosessuale "matrimonio" e quello omosessuale in un altro modo. E questo sarebbe solamente un modo per continuare a ghettizzarci e tenerci in una posizione subordinata.

Sarebbe insomma una "gentile concessione", invece della ricognizione di un diritto sancito nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo.

 

@Fujimoto

L'unica cosa in cui sono d'accordo con te è bisognerebbe togliere rilevanza giuridica al matrimonio concordatario, tornando alla situazione di qualche decennio fa.

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Bravo Loup-garou!

 

Anch'io sono d'accordo sul fatto che si dovrebbe abrogare il matrimonio concordatario (tesi sostenuta da Vlay, mi pare), ma di questi tempi

è come chiedere che il Vaticano si trasferisca in Groenlandia.

 

Il che, da un altro punto di vista, riconferma, in certo modo, che la strada giusta è la ferma richiesta di essere inclusi noi nel matrimonio,

mirando a questo unico obiettivo: che il matrimonio civile sia un istituto aperto a tutte le coppie, opposite e same-sex,

cioè senza distinzione di sesso e orientamento sessuale.

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Anch'io sono d'accordo sul fatto che si dovrebbe abrogare il matrimonio concordatario (tesi sostenuta da Vlay, mi pare), ma di questi tempi

è come chiedere che il Vaticano si trasferisca in Groenlandia.

 

Sì, mi rendo conto che allo stato attuale è altamente utopico!

 

Non so chi ha sollevato il punto per primo tra vlay e Fujimoto, avendo letto l'interna discussione tutta in una volta può darsi mi sia sfuggito. :)

 

Ho detto Fujimoto perché aveva messo questo punto nella sua lista (e, come ho detto, è l'unica cosa in cui mi trovo d'accordo con lui):

 

  • penalizzare il matrimonio religioso togliendone l'ambito giuridico e trasformandolo in puro rito senza contenuto, in modo che diventi superfluo ed utile solo per chi lo vuole fare veramente

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Insomma finalmente abbiamo trovato un punto d'accordo con Fujimoto  :)

 

Purtroppo non si tornerà mai indietro, rispetto a quanto si è concesso alla chiesa cattolica,

anche se i Radicali chiedono l'abolizione del matrimonio concordatario, mai la classe politica

di questo Paese, di destra e sinistra, li seguirebbe.

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anche se i Radicali chiedono l'abolizione del matrimonio concordatario, mai la classe politica

di questo Paese, di destra e sinistra, li seguirebbe.

 

Mi trovo costretto a citarti. :)

 

Hai ragione, THX, mai dire mai.

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