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Intersezionalità


Pugsley

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L'occasione per parlare di intersezionalità è un saggio, uscito da qualche mese per UTET università.

Qui potete trovare l'indice. http://www.utetuniversita.it/catalogo/scienze-umane-e-sociali/intersezionalita-come-teoria-critica-della-societa-3804

 

libro.jpg.jpg

Non è un libro semplice. L'intersezionalità è un "carrefour sociale". Un esempio preso in considerazione che mi ha colpito molto è che lo scorso giugno (2022) la mia città ha allestito un tram "vecchia Milano" con i colori arcobaleno per sensibilizzare la popolazione alle istanze LGBTIAQ+, il classico tram storico pubblicizzato nel marketing della città, certo un simbolo che è stato allestito con intenti nobili, peccato che questi non fosse accessibile a chi avesse disabilità motorie. Posso dirvi che l'intersezionalità ha dei contenuti, che insieme non sono la semplice sommatoria, ma hanno un risultato esponenziale. Sono il genere, l'orientamento sessuale, l'età, la nazionalità, l'etnia, la disabilità e altri saperi resistenti sociali (nel senso che la politica non li accetta facilmente e si adegua ad essi con difficoltà). Essi si intersecano anche tra di loro. Le fondamentali quattro questioni dell'intersezionalità sono: il "cambiamento sociale", l'"azione sociale", la "funzione critica dell'intersezionalità" e, per ultima, in quale punto porsi fra l'analisi critica e l'agire sociale preservando il proprio "spazio teorico indipendente". Come vedete è un tema complesso e molto innovativo nel panorama italiano. La volontà è quella rendere l'intersezionalità una pratica bottom-up (dal basso all'alto) e accessibile non solo alle persone acculturate. Il risultato però è che quando si spiegano questi concetti astrendo dai casi pratici, essi diventano accessibili soltanto a pochi.

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Ho letto la prefazione del testo nel link che ci hai postato, e mi pare di capire che le radici dell'intersezionalità per come la intende l'autrice siano connaturate al pensiero femminista nero americano (di cui non so nulla, ho letto solo qualcosa di Toni Morrison).

Scorrendo l'indice noto però numerosi riferimenti a De Beauvoir e, soprattutto, alla teoria critica della Scuola di Francoforte...e Adorno e Horkheimer li ho studiati, tutto erano men che donne nere 😅

30 minutes ago, Pugsley said:

La volontà è quella rendere l'intersezionalità una pratica bottom-up (dal basso all'alto) e accessibile non solo alle persone acculturate. Il risultato però è che quando si spiegano questi concetti astrendo dai casi pratici, essi diventano accessibili soltanto a pochi.

Sì, ciascuno di noi per ascendenza, identità ed orientamento sessuale ricade in uno o più insiemi di minoranze (ad eccezione del maschio bianco etero cis, suppongo), ma questo è il mio intendimento molto basico dell'intersezionalità...cosa dovremmo fare esattamente? Far prendere consapevolezza al prossimo dell'oppressione che grava su di lui/lei in quanto minoranza...? 🙂

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2 minutes ago, Pugsley said:

La volontà è quella rendere l'intersezionalità una pratica bottom-up (dal basso all'alto) e accessibile non solo alle persone acculturate. Il risultato però è che quando si spiegano questi concetti astrendo dai casi pratici, essi diventano accessibili soltanto a pochi.

Il sospetto che dietro a un linguaggio esoterico si nasconda della fuffa è sempre dietro l'angolo 🙂

 

In breve l'intersezionalismo è la volontà di parlare di una minoranza senza dimenticare le altre

(come appunto avere chi traduce in linguaggio dei segni dal palco del Pride

o non dare per scontato - quando si parla di donne - che tutte abbiano la vagina:

quest'ultimo punto è quello di rottura tra femminismo intersezionale e femminismo radicale).

 

E' difficile capire a cosa sia utile l'utilizzo di un linguaggio difficile e accademico

per indicare quella che definiremmo "sinistra liberale".

ovvero l'idea statunitense che il progresso di una società si misuri dal benessere delle sue minoranze.

 

Rispetto alla visione della "sinistra europea" dove invece la misura di questo benessere

sono principalmente le condizioni di vita delle fasce più povere della popolazione

(se notate la "classe sociale" è la grande assente nell'elenco fatto da @Pugsley

19 minutes ago, Pugsley said:

Sono il genere, l'orientamento sessuale, l'età, la nazionalità, l'etnia, la disabilità e altri saperi resistenti sociali (nel senso che la politica non li accetta facilmente e si adegua ad essi con difficoltà).

 

Questa differenza ha aperto all'interno dello stesso intersezionalismo europeo una spaccatura

tra i "liberali" e gli "antagonisti" sul rapporto con la principale fonte di diseguaglianze sociali: il reddito.

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14 minutes ago, Almadel said:

(se notate la "classe sociale" è la grande assente nell'elenco fatto da @Pugsley

 

Ovvio :D in USA non è praticamente mai esistito un dibattito pubblico su marxismo, socialismo o redistribuzione del reddito...l'unico politico statunitense che si interessi di "socialismo" che mi viene in mente è Sanders, ma ho l'impressione che in patria sembri molto eccentrico, pur sostenendo le stesse politiche di un nostro Bersani per dire...

Edited by schopy
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Ammetto che spesso il linguaggio accademico della sociologia sembra una supercazzola, usando un riferimento ad "Amici miei" di Mario Monicelli

Negli USA il dibattito è partito da tre sentenze giudiziarie:  "DeGraffenreid v. General Motors", "Moore v. Hughes Helicopter" e "Payne v. Travenol".

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46 minutes ago, Pugsley said:

Negli USA il dibattito è partito da tre sentenze giudiziarie:  "DeGraffenreid v. General Motors", "Moore v. Hughes Helicopter" e "Payne v. Travenol".

Sono tutti casi di discriminazione di donne nere per l'accesso a determinate posizioni lavorative, per noi difficilmente comprensibili. Leggo che nei '70 la Travenol sarebbe stata querelata, tra le altre cose, perché assumendo solo personale con un certo titolo di studio di fatto rendeva impossibile l'assunzione per una donna nera...che è un problema specificamente americano, visto che fino agli anni '60 vigeva la segregazione razziale anche per l'istruzione pubblica 🤔 te l'immagini cosa risponderebbe un giudice italiano ad un ragazzo albanese che facesse causa alla ditta di costruzioni dov'è impiegato perché, pur avendo la terza media, non può fare le veci del geometra? 🙂 

Edited by schopy
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4 minutes ago, Pugsley said:

Ammetto che spesso il linguaggio accademico della sociologia sembra una supercazzola, usando un riferimento ad "Amici miei" di Mario Monicelli

La cosa peculiare è che tale linguaggio è proprio antitetico rispetto agli intenti dichiarati.

E' evidente che nasce in ambiente universitario e non all'interno dei movimenti politici "dal basso".

Manca un'altra importante "intersezione" che è quella col livello culturale

(spesso connesso al privilegio di classe, specialmente in Nord America).

E diventa un "tram" su cui può salire solo chi ha studiato filosofia o sociologia...

 

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58 minutes ago, Almadel said:

In breve l'intersezionalismo è la volontà di parlare di una minoranza senza dimenticare le altre

Eh, be', mi pare equo:

siamo tutti figli del medesimo dio e fratelli del medesimo Cristo.... 😉 

Peraltro, non sarebbe forse opportuno distinguere tra minoranza e minoranza?:

suppongo che chiedere agli Ebrei italiani di non dimenticare i nazionalsocialisti antisemiti fautori di Hitler, perché oggi qui sono anch'essi minoranza, non sarebbe proprio il massimo dell'opportunità, seppur sarebbe forse il massimo dell'intersezionalità.

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32 minutes ago, Almadel said:

E diventa un "tram" su cui può salire solo chi ha studiato filosofia o sociologia...

E' l'esito meno desiderabile :D poi, è vero pure che scrivi un volume di mezzo migliaio di pagine sull'intersezionalismo solo se sono cose di cui ti sei occupato per studio e/o lavoro, nessuno altrimenti ha il tempo e le risorse per farlo

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2 hours ago, Almadel said:

(se notate la "classe sociale" è la grande assente nell'elenco fatto da @Pugsley

mancasse solo in quella lista, staremmo un pezzo avanti; il problema (che a sn diventa un dramma) è che non se ne parla proprio più in assoluto, non solo nelle quattro chiacchiere che possiamo fare tra noi: l'ascensore sociale ce lo siamo giocato, anzi ormai sta in retromarcia da un bel po'..

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1 hour ago, schopy said:

E' l'esito meno desiderabile :D poi, è vero pure che scrivi un volume di mezzo migliaio di pagine sull'intersezionalismo solo se sono cose di cui ti sei occupato per studio e/o lavoro, nessuno altrimenti ha il tempo e le risorse per farlo

Il problema è che puoi trovare testi divulgati su cose molto più complesse di questa.

Non vedo perché sia possibile scrivere un libro sulla meccanica quantistica per il grande pubblico,

ma sia assolutamente impensabile farlo per parlare di "teorie queer e intersezionalismo".

A volte per scrivere 500 pagine du un argomento è necessario girarci parecchio intorno...

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5 minutes ago, Almadel said:

A volte per scrivere 500 pagine du un argomento è necessario girarci parecchio intorno...

Come disse Callimaco:

mega biblion, mega kakon (libro grande, mae grande).

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A parte questo libro di testo, colgo che è molto sentita negli USA l'intersezionalità che coinvolge ad esempio donna nera lesbica

Ammetto di aver avuto a che fare in passato con testi sociologici scritti in una modalità simile a questa. Penso sia proprio una caratteristica che distingue i sociologi. L'antropologia e la psicologia, altra faccia della medaglia della sociologia, hanno un linguaggio più accessibile e comprensibile. Insomma alcuni testi sociologici sono proprio poco accessibili, li leggi e ti dici: ma cosa diavolo stanno scrivendo in concreto.

36 minutes ago, Pugsley said:

A parte questo libro di testo, colgo che è molto sentita negli USA l'intersezionalità che coinvolge ad esempio donna nera lesbica

Ammetto di aver avuto a che fare in passato con testi sociologici scritti in una modalità simile a questa. Penso sia proprio una caratteristica che distingue i sociologi. L'antropologia e la psicologia, altra faccia della medaglia della sociologia, hanno un linguaggio più accessibile e comprensibile. Insomma alcuni testi sociologici sono proprio poco accessibili, li leggi e ti dici: ma cosa diavolo stanno scrivendo in concreto?

 

Scusate la ripetizione.

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1 hour ago, Pugsley said:

A parte questo libro di testo, colgo che è molto sentita negli USA l'intersezionalità che coinvolge ad esempio donna nera lesbica

Ci credo.

Se il centro della tua riflessione politica sono le minoranze

e se il tuo nemico - più ancora che un'ideologia - è un'identità (il maschio bianco cis-etero)

ecco  che la Donna Nera Lesbica assume un ruolo praticamente messianico

ed è l'unica portatrice di una qualche verità, di un punto di vista di liberazione.

 

Tale ingenuità in genere crolla quando la Donna Lesbica Nera profetizzata

si rivela essere una conservatrice come Condoleeza Rice.

O quando addirittura la Povera Ragazza Madre oppressa dal patriarcato si rivela essere Giorgia Meloni.

Possiamo solo sperare che un giorno la somma di queste delusioni ci riapra gli occhi

e si possa tornare a parlare non di identità, ma di idee.

 

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9 hours ago, Almadel said:

E diventa un "tram" su cui può salire solo chi ha studiato filosofia o sociologia...

L'amore della mia vita è la scienza che mi ha sposato dalla terza elementare. Questa scienza che voi conoscete, di cui sono esperto, l'ho studiata e mi ha portato ad essere un ricercatore. Questa disciplina è una disciplina di sintesi, ovvero una scienza multidisciplinare e transcalare. Coglie gli elementi spaziali delle altre scienze. Ciò mi porta a dover spesso affrontare testi di altre materie, con altri linguaggi, altre espressioni, altri metodi e altre metodologie. Spesso porta alcune persone, a cui spiego la particolare branca che ho approfondito e continuo ad approfondire, a dirmi che mi occupo di filosofia, sociologia, antropologia e psicologia. È vero, il rischio è grosso, e per quanto esista, l'importante, a mio avviso, è tenere presente della variabile spaziale, dei luoghi dove avvengono le situazioni. Però senza la teoria dietro, senza lo studio delle discipline teoriche delle altre materie rispetto la mia, si rischia di non capire concretamente come gli individui abitino e vivano i territori, ne modifichino il paesaggio, e li rendano loro luoghi, al punto da svilupparne topofilia, ovvero amore e attaccamento affettivo.

Perché ho detto questo? Perché forse vi sembra strano come io legga spesso saggistica differente da quella in cui sono specializzato.

Edited by Pugsley
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15 hours ago, Pugsley said:

L'amore della mia vita è la scienza che mi ha sposato dalla terza elementare. Questa scienza che voi conoscete, di cui sono esperto, l'ho studiata e mi ha portato ad essere un ricercatore.

Perché non ci dici esplicitamente qual è?

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15 hours ago, Pugsley said:

Questa disciplina è una disciplina di sintesi, ovvero una scienza multidisciplinare e transcalare. Coglie gli elementi spaziali delle altre scienze.

la geografia? se lo dici tu...

io ho pensato alla statistica.

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1 minute ago, Aspis said:

io ho pensato alla statistica.

 

15 hours ago, Pugsley said:

L'amore della mia vita è la scienza che mi ha sposato dalla terza elementare.

 

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15 hours ago, Pugsley said:

l'importante, a mio avviso, è tenere presente della variabile spaziale, dei luoghi dove avvengono le situazioni.(...) si rischia di non capire concretamente come gli individui abitino e vivano i territori, ne modifichino il paesaggio, e li rendano loro luoghi, al punto da svilupparne topofilia, ovvero amore e attaccamento affettivo

 

Dai solo un geografo parlerebbe di TOPOFILIA

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On 1/3/2023 at 10:33 PM, Almadel said:

Tale ingenuità in genere crolla quando la Donna Lesbica Nera profetizzata

si rivela essere una conservatrice come Condoleeza Rice.

O quando addirittura la Povera Ragazza Madre oppressa dal patriarcato si rivela essere Giorgia Meloni.

Possiamo solo sperare che un giorno la somma di queste delusioni ci riapra gli occhi

e si possa tornare a parlare non di identità, ma di idee.

Già; checché se ne pensi, nei partiti di destra anche donne, neri e omosessuali possono far carriera se sono disposti a far da mastini ai poteri costituiti, e a non rompere le palle con i diritti delle minoranze.

Il caso Soumahoro mi pare invece un buon esempio di "boomerang intersezionalista" a sinistra: candidato da un piccolo partito che, ipotizzo, sperava di sfruttarne la capacità comunicativa e la presa mediatica (in passato l'avevamo tanto apprezzato), è stato frettolosamente bidonato da Fratoianni e Bonelli non appena è stata diffusa la notizia delle indagini in corso sull'impresa della suocera. Anche se capisco perché si proceda così (se ti presenti in Parlamento calzando gli stivali infangati ma dopo qualche settimana si scopre che la madre della tua compagna è indagata per non aver pagato i dipendenti della sua cooperativa che, come non bastasse, in passato ha gestito centri di accoglienza per migranti...qualcosa non va), intuisco/so che di "lotta al caporalato" o "regolarizzazione del lavoro dei migranti" per un bel po' non se ne occuperà nemmeno l'opposizione, ed è la conseguenza peggiore di questa brutta faccenda.

Tra i giornalisti che maldestramente hanno cercato di riabilitare Soumahoro ho apprezzato chi si è appellato al garantismo, chi ha fatto notare che in fondo abbiamo mezzo Governo indagato per reati non meno gravi; tuttavia, dopo la pubblicazione delle foto della moglie di Soumahoro accessoriata Louis Vuitton, quei -pochi- editorialisti che hanno tacciato tutti gli italiani di razzismo ("siete malevoli con lei perché è nera!") nuovamente hanno mancato il segno, tanto quanto lo stesso Soumahoro, il quale, anziché spiegare che in famiglia nessuno fa acquisti con proventi di truffe, invoca il "diritto all'eleganza" per le donne nere e suscita la generale ilarità.

Personalmente, dopo l'iniziale delusione, guardo oggi a Soumahoro come ad un Mastella qualsiasi, uno sfortunato Scajola...tra i parlamentari con famiglie imbarazzanti non mi pare neanche il peggiore 🙂

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19 minutes ago, schopy said:

Già; checché se ne pensi, nei partiti di destra anche donne, neri e omosessuali possono far carriera se sono disposti a far da mastini ai poteri costituiti, e a non rompere le palle con i diritti delle minoranze.

Ok, ma al senatore leghista nero Toni Iwobi o al berlusconiano Malgioglio

cosa gliene può fregare dei "diritti delle minoranze"?

Il primo non è certo venuto su un barcone e il secondo non corre certo il rischio di volersi sposare.

E quali diritti mancano a Giorgia Meloni come donna? Nessuno.

 

A fare le spese della mancanza dei diritti civili sono i poveri.

Tiziano Ferro vota Salvini eppure si è sposato e ha adottato dei figli,

perché è troppo ricco per preoccuparsi dell'omofobia...

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2 hours ago, Almadel said:

ma al senatore leghista nero Toni Iwobi o al berlusconiano Malgioglio

cosa gliene può fregare dei "diritti delle minoranze"?

è anche vero però che poi c'hai situazioni tipo Aboubakar, che si batte per i diritti delle minoranze MA poi non appena si fa eleggere parlamentare scappa fuori tutto il marciume della suocera; e le battaglie di legalità che aveva fatto adesso non se le fila più nessuno...

2 hours ago, Almadel said:

Tiziano Ferro vota Salvini eppure si è sposato e ha adottato dei figli,

perché è troppo ricco per preoccuparsi dell'omofobia.

veramente TZN s'è inventato il Pride a Latina, città fascistissima da sempre, e l'ha praticamente imposto.

lui la faccia ce la mette, e parecchio; ci sarebbero molti altri esempi di vip dichiarati (vedi D&G) e no (la Nannini è qsa di imbarazzante), che invece se ne sono strafregati da sempre

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26 minutes ago, freedog said:

veramente TZN s'è inventato il Pride a Latina, città fascistissima da sempre, e l'ha praticamente imposto.

Mi riferivo al fatto che votasse per la Bongiorno.

Non ce l'ho con lui, povera stella.

Pure lui si sarà accorto che in Italia i suoi figli non hanno due genitori

proprio grazie alla Destra, no?

 

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13 minutes ago, Almadel said:

Mi riferivo al fatto che votasse per la Bongiorno.

ricordati però che a Littoria ci sono o i fascisti o i fasciocomunisti tipo la buonanima di Pennacchi.

ma da sempre, eh.

che TZN sia in sintonia con la Bongiorno non è sta notiziona; ricordati che la Hunziker è socia alla pari di un'ass.ne (mi pare cntro la violenza sulle donne) con lei. evidentemente si sa vendere bene (o è molto stimata, che è lo stesso) nello show biz

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