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25 minutes ago, lr02 said:

Riguardo l'esempio di società che hai fatto c'è una sola parola che spiega perché sia impossibile: Biologica, in un rapporto fra due sessi biologici nella società l'uomo é più predisposto a fare alcune cose e la donna altre,per cui é chiaro che mediamente l'uomo sarà sempre quello che si occupa più di una cosa mentre la donna più di altre.

Già, vi è una grossa differenza biologica tra i sessi, tanto cara al patriarcato che tu stesso condanni 😏

15 minutes ago, Skeletor said:

a me e a te non servono autorizzazione del giudice e perizia psichiatrica per attuare comportamenti omosessuali, mentre buona fortuna a fare una transizione da persona con un reddito medio-basso.

Comprendo umanamente tutte le difficoltà del caso, ma a me o te non importa cambiare il nome sui documenti, assumere ormoni o fare ricorso alla chirurgia dei genitali; è per accedere a questo iter che si richiede una perizia psichiatrica, non per transfobia...è che non si tratta di pratiche facilmente "liberalizzabili", anche se riconosco che in Italia sia più complicato che altrove.

9 minutes ago, freedog said:

la cosa più gentile che capitava è che le tirassero dietro (a lei e a chi la scortava) patate o finocchi...

Appunto, finocchi.

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13 minutes ago, schopy said:

Comprendo umanamente tutte le difficoltà del caso, ma a me o te non importa cambiare il nome sui documenti, assumere ormoni o fare ricorso alla chirurgia dei genitali; è per accedere a questo iter che si richiede una perizia psichiatrica, non per transfobia...è che non si tratta di pratiche facilmente "liberalizzabili", anche se riconosco che in Italia sia più complicato che altrove.

Non sto dicendo che questi passaggi siano intrinsecamente transfobici, ma che un governo transfobico ha più strumenti per complicare questi passaggi e scoraggiare le transizioni.

6 minutes ago, lr02 said:

Cmq non ho mai detto che il razzismo dipenda da un vero sentimento di superiorità ma non dubito affatto sia una paura irrazionale, diciamo semmai che il fatto di trovarti in maggioranza ti dà la forza di comportarti come fossi superiore per paura.

Non è che da soli non si sia razzisti.

Anche il bullismo del branco è un meccanismo di difesa, solo che non ci difendiamo dalla vittima: ci difendiamo dai nostri pari.

Le vittime dei bulli sono molto diverse diverse dai bersagli del razzismo.

Il bersaglio preferito del razzismo è il Romeno che beve birra con gli amici o il Nigeriano che urla al telefono,

le vittime dei bulli sono il secchione magrolino o la ragazza obesa della classe.

Sono due categorie che non si somigliano neppure, anzi sono praticamente il contrario l'una dell'altra.

Io a scuola - come gay dichiarato - ero il bersaglio perfetto per l'omofobia,

ma non bullizzavano certo meno: quanto piuttosto il mio compagno sfigato (ed etero).

Il bullismo è un meccanismo di difesa dai propri pari perché bullizzando uno più debole non bullizzano te.

Come diceva Burroughs tra i babbuini quando uno di essi viene picchiato da una scimmia grossa

per salvarsi ne cerca una più piccola da picchiare a sua volta, inducendo l'aggressore a fare altrettanto.

Bullismo e omofobia (e bullismo e razzismo) sono due fenomeni diversi e non correlati:

entrambi nascono da un senso di inferiorità, ma sono indirizzati a due categorie differenti.

In pratica facciamo i bulli essenzialmente per evitare bulli più grossi di noi.

21 minutes ago, lr02 said:

Poi non volere un partner bisex non significa essere omofobi/e,posso capire benissimo il punto di vista di chi preferirebbe altro con tutto il rispetto,l'omofobia é un'altra cosa.

Non la riconosci come omofobia semplicemente perché è un problema spiccatamente femminile

e tu sei partito dall'assunto che l'omofobia sia un problema unicamente maschile.

Per me però un uomo che non voglia donne che sono state con altri uomini è misogino,

quindi ritengo omofoba una donna che non voglia uomini che sono stati con altri uomini.

(Non so se esistano davvero uomini che non starebbero con una donna bisex: il mondo è grande, esisteranno anche loro).

29 minutes ago, lr02 said:

Poi sul discorso trans=donne per la destra🤣 in realtà negli ambienti di destra c'è semmai una grande ipocrisia sull'argomento: non dubito affatto che molti siano attratti dalle trans, ma la  visione ufficiale sull'argomento,con tanto di prese di posizioni politiche e talvolta attacchi violenti é che IL trans é un'uomo ormonizzato.

La legge per consentire il cambio di sesso in Italia sai chi l'ha fatta? Giulio Andreotti.

In Iran l'ha firmata addirittura l'ayatollah Khomeini.

La caratteristica essenziale di queste prese di posizione - contro le quali si è impegnato il Movimento Trans -

è che presupponevano sempre la castrazione come condizione necessaria per il cambio di sesso.

E' dal 1981 che puoi diventare donna (e sposarti con un uomo e adottare),

ma solo nel 2015 una sentenza ha permesso un cambio di sesso senza castrazione (vado a memoria sulle date, nel caso controlla).

Tutto il discorso sulla "ideologia gender" ruota intorno a questa rivoluzione:

l'idea che si abbia diritto a venire trattati come il genere di appartenenza a prescindere dalla castrazione

e che si possa persino rivendicare il diritto a un genere neutro.

Nessuno a Destra ha mai chiesto l'abolizione della legge sul cambio di sesso (neanche la Chiesa, che ti fa pure il funerale col nome da donna);

quello che ostacolano è il fatto che un ragazzino trans firmi al maschile un tema delle superiori.

41 minutes ago, lr02 said:

(Qualsiasi cosa significhi) la transessualità é ancora più malvista e i politici a destra ci sguazzano.

 

In Italia abbiamo tre casi famosi di transfobia istituzionale della destra, tutti da parte di donne.

1) Lo "scandalo" tirato sù dalla Gardini quando ha scoperto che Vladimir Luxuria usava in Parlamento il bagno delle donne anche se aveva ancora il pipo.

2) La Donazzan che rivendica il mancato rinnovo del contratto a Cloe Bianco, che poi ha portato al suo suicidio.

3) Le proteste della Roccella - ora ministro - per la sentenza già citata del 2015, sul cambio di sesso senza operazione (e la recente difesa della Rowling dalle accuse di transfobia).

 

Non è che la transfobia a destra non esista, ma ha un bersaglio molto preciso: le trans non operate.

E un colpevole molto preciso: le donne con incarichi istituzionali.

Che non dicono mai "Le trans non vanno bene, perché l'uomo deve essere virile",

ma dicono sempre: "Bisogna difendere da questa gente donne e i bambini"

(Per questo la Destra al femminile funziona così bene).

 

1 hour ago, lr02 said:

Ma poi in fondo, cosa c'entra la simpatia che una persona può avere per il singolo? É chiaro che se ho pregiudizi su una intera categoria, ciò non mi impedisce di avere conoscenti che vi  appartengono che però apprezzo, dato che le discriminazioni si basano sul pregiudizio.(pure Hitler aveva  amici e membri di partito gay). Poi scusa, non ti pare che anche la "paura della femminilizzazione" possa essere irrazzionale come il razzismo, e come tale portare a reagire in modo non sempre lucido?

Ti ho già dato la mia spiegazione sul perché la "paura della femminilizzazione" non descriva bene il fenomeno, quindi non ci tornerò.

Non voglio nemmeno affrontare la complessa questione dell'omosessualità sotto il Nazismo, perché sarebbe un discorso troppo lungo 🙂

 

Il fatto che per la Destra sia facile odiare una categoria, ma difficile odiare il singolo rappresentante di quella categoria che conosce è vero.

Il famoso "Ho tanti amici gay, ma..." "Gli Ebrei mi fanno schifo, tranne il farmacista Levi che è tanto una brava persona".

"Odio i travestiti, ma Platinette è davvero divertente"; "Non sopporto i Neri, tranne Gullit che ha fatto vincere lo scudetto al Milan e Will Smith che è il mio attore preferito".

Questo dimostra semplicemente la natura irrazionale del pregiudizio, che resiste anche ai giudizi a posteriori che abbiamo sulle persone che ci piacciono.

D'altra parte non ci sono regole senza le eccezioni, no? Persino io ho due amiche cattoliche che non mi hanno certo fatto cambiare idea sulla categoria...

1 hour ago, lr02 said:

Riguardo l'esempio di società che hai fatto c'è una sola parola che spiega perché sia impossibile: Biologica, in un rapporto fra due sessi biologici nella società l'uomo é più predisposto a fare alcune cose e la donna altre,per cui é chiaro che mediamente l'uomo sarà sempre quello che si occupa più di una cosa mentre la donna più di altre. Non possiamo interpellarci società e i suoi ruoli appiattendo le differenze fra uomo e donna. Una società del genere non sarebbe misogina se poi sono le donne a comandare, ma irrealistica.

Non ho chiesto se sarebbe realistica o meno 🙂

Ho solo detto che se esistesse davvero una società così (a ruoli invertiti)

ci sembrerebbe ancora più maschilista di quanto non ci sembri questa.

Ed è per questo che il "maschilismo" non si sembra la chiave di lettura adeguata.

34 minutes ago, Almadel said:

Nessuno a Destra ha mai chiesto l'abolizione della legge sul cambio di sesso (neanche la Chiesa, che ti fa pure il funerale col nome da donna);

quello che ostacolano è il fatto che un ragazzino trans firmi al maschile un tema delle superiori.

Questo accade perché per una persona di Destra, tendenzialmente, il genere non è distinto dal sesso biologico; "quando sarai grande se vorrai ti potrai operare e allora ti chiameremo Mara, fino ad allora sarai Mario"

38 minutes ago, Almadel said:

Non è che la transfobia a destra non esista, ma ha un bersaglio molto preciso: le trans non operate.

E un colpevole molto preciso: le donne con incarichi istituzionali.

Già, ma direi che pure molte donne in genere oggi non temano di presentarsi come transfobe....tutte accomunate dal timore parossistico dello stupro nei bagni femminili 🙂

Just now, schopy said:

Questo accade perché per una persona di Destra, tendenzialmente, il genere non è distinto dal sesso biologico; "quando sarai grande se vorrai ti potrai operare e allora ti chiameremo Mara, fino ad allora sarai Mario"

Il sesso biologico mica cambia, quello che cambia sono i genitali.

La Destra non distingue il genere dai genitali: se hai il pisello sei un uomo.

La cosa vale anche per le femministe radicali, naturalmente.

Più che "biologica" è una distinzione "genitale": perché per loro gira tutto intorno a quelli.

Non è che considerano un uomo Jamie Lee Curtis perché è una donna XY con la sindrome di Morris:

se non hai il cazzo sei una donna.

 

37 minutes ago, Almadel said:

Il sesso biologico mica cambia, quello che cambia sono i genitali.

La Destra non distingue il genere dai genitali: se hai il pisello sei un uomo.

Sì, giusta precisazione (davo per scontato che "la persona di destra" mediamente equipari sempre il sesso biologico alla presenza di determinati genitali esterni)

2 hours ago, schopy said:

Già, vi è una grossa differenza biologica tra i sessi, tanto cara al patriarcato che tu stesso condanni 😏

Ecco che arriva Einstein. Io non ho detto che le donne non sono capaci di dare certe cose,anzi. Ho solo detto che mediamente ci sono predisposizioni diverse e che quindi l'esempio era irrealistico. Poi é ovvio che le possibilità devono essere uguali per tutti anche a livello legislativo.

8 minutes ago, lr02 said:

Ho solo detto che mediamente ci sono predisposizioni diverse e che quindi l'esempio era irrealistico. 

Ma certo che era irrealistico; Almadel l'ha fatto apposta per dimostrarci che anche in un mondo al rovescio potremmo sempre denunciare la misoginia della società 😅

9 minutes ago, lr02 said:

Poi è ovvio che le possibilità devono essere uguali per tutti anche a livello legislativo.

Io direi soprattutto a livello legislativo, del resto non mi importa quasi nulla...

2 hours ago, Almadel said:

 

La chiesa non riconosce assolutamente il cambio di sesso,che stai dicendo? 

Poi sull'esempio della società: se i ruoli fossero invertiti anche la percezione che hanno le persone mediamente in merito a ciò sarebbe normalizzante e quindi diversa da quella attuale, per cui il parallelismo non regge, oltretutto noi stiamo ragionando sulla nostra realtà,per cui dobbiamo basarci sui nostri dati,non sulle ipotesi strampalate e irrealistiche,Sennò io posso anche dire che in un mondo in cui il 90% della gente é gay l'omofobia non esisterebbe, ma sarebbe un'osservazione idiota e che non aiuta il problema.

Io personalmente avrei più difficoltà a stare con una donna bisex. Non nego che potrei innamorarmi di una bisessuale se capitasse la persona giusta,ma tipicamente la donna etero rappresenta meglio quei canoni di femminilità che preferisco. Non solo il solo a pensarlo anche se ovviamente nessuno schifa Megan fox perché é bisessuale, come anche molte donne non rifiuterebbero di trombare Rupert Everett. Il fascino individuale supera questi pregiudizi preferenziali che sono però legittimi e umani qualora non siano offensivi o denigratori.

4 minutes ago, schopy said:

 

Io direi soprattutto a livello legislativo, del resto non mi importa quasi nulla...

Puoi anche mettere le stesse possibilità per legge,ma se nella società non ci si impegna in ogni ambito e fin da piccoli ad educare alle pari possibilità la cosa attecchisce poco. Una fin da piccola é scoraggiata dal contesto a perseguire determinate carrière altrimenti.

Vi prego, evitate giudizi e frecciatine: altrimenti la discussione deraglia in fretta.

9 minutes ago, lr02 said:

Poi é ovvio che le possibilità devono essere uguali per tutti anche a livello legislativo.

Per me il problema è che TUTTE le differenze sia legislative che sociali tra uomini e donne,

si sostanziano proprio su queste differenze fisiche.

 

Non è che tua madre non fa uscire tua sorella quindicenne in minigonna perché è misogina

e vuole che le ragazze siano sottomesse e caste fino al matrimonio:

è sinceramente preoccupata che le possa capitare qualcosa di male.

Non è altrettanto preoccupata che possa capitare qualcosa di male a tuo fratello quindicenne,

a meno che lei non pensi che stia per uscire con una compagnia di amici gay...

 

Purtroppo da proibire la minigonna e imporre il velo non c'è una grande differenza ideologica.

Spesso sono proprio queste eccessive tutele che subordinano la donna.

Just now, Almadel said:

Vi prego, evitate giudizi e frecciatine: altrimenti la discussione deraglia in fretta.

Per me il problema è che TUTTE le differenze sia legislative che sociali tra uomini e donne,

si sostanziano proprio su queste differenze fisiche.

 

Non è che tua madre non fa uscire tua sorella quindicenne in minigonna perché è misogina

e vuole che le ragazze siano sottomesse e caste fino al matrimonio:

è sinceramente preoccupata che le possa capitare qualcosa di male.

Non è altrettanto preoccupata che possa capitare qualcosa di male a tuo fratello quindicenne,

a meno che lei non pensi che stia per uscire con una compagnia di amici gay...

 

Purtroppo da proibire la minigonna e imporre il velo non c'è una grande differenza ideologica.

Spesso sono proprio queste eccessive tutele che subordinano la donna.

E invece non sempre é dovuta alla paura di un pericolo. Oggi i genitori ammetto tranquillamente che mettere la minigonna é da troie e non vogliono una figlia che si comporta così. Vale lo stesso anche per le foto Instagram: quelle giudicate troppo provocanti vengono spesso fatte rimuovere.

Del resto perché veniva punita legislativamente l'infedeltà femminile e non maschile? Eddaje su non arrampichiamoci sugli specchi, il punto non é una paura dei pericoli che corre la Donna, ma un vero e proprio contrasto alla libera espressione femminile che viene avvertita come pericolosa se l'uomo non la controlla. Perché? Si dice che abbia avuto origine proprio dalla possibilità procreativa della donna(e mi dirai:vedi che ho ragione io) ma stiamo parlando di epoche preistoriche, é ovvio che la cosa poi si é mischiata a tante sovrastrutture culturali,come la religione o il fatto che solo l'uomo potesse avere tali libertà e che oggi vengono utilizzate nella questione.  Per cui si, quello che dico sui pericoli non é completamente sbagliato, ma non si può ignorare l'enorme strumentalizzazione culturale che c'è stata costruita sopra. Dare della puttana a una é considerato uno dei peggiori insulti, al maschile al massimo c'è porco che comunque ha un livello di offesa ridicolo In paragone.

 

18 minutes ago, lr02 said:

La chiesa non riconosce assolutamente il cambio di sesso,che stai dicendo? 

Certo che non lo riconosce, ma hai mai sentito un Papa attaccare le leggi sul cambio di sesso

come ha fatto su divorzio, aborto, unioni civili e leggi anti-discriminazione?

Immagino di no. Suppongo che tu non ti sia chiesto il perché.

(E' stato Napoleone a impedire ai preti di castrare e travestire i bambini;

rovinando una delle loro occupazioni preferite).

La malvagia "teoria gender" è proprio il contrario ovvera la possibilità di "scegliere" il proprio genere senza castrazione.

Questa invece si è rivelata proprio indigeribile per la Chiesa.

Hai visto che carina che è stata Vladimir Luxuria a essersi riavvicinata al Cattolicesimo?

Forse dopo essere stata castrata si sente meno rivoluzionaria...

25 minutes ago, lr02 said:

Poi sull'esempio della società: se i ruoli fossero invertiti anche la percezione che hanno le persone mediamente in merito a ciò sarebbe normalizzante e quindi diversa da quella attuale, per cui il parallelismo non regge, oltretutto noi stiamo ragionando sulla nostra realtà,per cui dobbiamo basarci sui nostri dati,non sulle ipotesi strampalate e irrealistiche,Sennò io posso anche dire che in un mondo in cui il 90% della gente é gay l'omofobia non esisterebbe, ma sarebbe un'osservazione idiota e che non aiuta il problema.

Il mio esempio voleva dimostrare una cosa semplice.

Se sai già quali siano le conclusioni da trarre ("la società è misogina")

allora anche un mondo descritto al contrario confermerà la tua tesi iniziale.

 

Se io ti descrivessi un mondo dove gli etero vanno in galera

o dove solo gli omosessuali posso sposarsi e adottare;

tu ancora crederesti che ciò avviene per colpa dell'omofobia?

Ovviamente no. Ribaltando la situazione, ribalteresti anche le conclusioni.

Se invece ti descrivo un mondo in cui le donne sono trattate come gli uomini e viceversa,

ti sembrerebbe addirittura un mondo ancora più misogino di quello attuale.

Cogli la differenza tra una premessa fallace e una conclusione corretta?

Se la serietà della mia argomentazione non ti convince posso farti esempi diversi.

34 minutes ago, lr02 said:

Io personalmente avrei più difficoltà a stare con una donna bisex. Non nego che potrei innamorarmi di una bisessuale se capitasse la persona giusta,ma tipicamente la donna etero rappresenta meglio quei canoni di femminilità che preferisco. Non solo il solo a pensarlo anche se ovviamente nessuno schifa Megan fox perché é bisessuale, come anche molte donne non rifiuterebbero di trombare Rupert Everett. Il fascino individuale supera questi pregiudizi preferenziali che sono però legittimi e umani qualora non siano offensivi o denigratori.

Che tu ci creda o no (e che questo valga per te o meno),

i maschi etero e i maschi gay hanno molte meno difficoltà a stare con una persona bisessuale

di quante non ne abbiano le donne lesbiche e quelle etero.

Per me questo è uno degli indizi principali che il problema sia il CAZZO.

Potrei ovviamente pensare che il problema siano le donne, ma - conoscendo i gay - non lo penso.

(Anche gli attivi hanno più facilità a stare con un versatile di quella che hanno i passivi).

Se però fosse solo una questione di "femminilizzazione" non ci sarebbe motivo che lesbiche non preferissero le bisessuali, no?

E invece no: l'idea che si siano fatte penetrare le disturba per un motivo assai diverso.

43 minutes ago, lr02 said:

Una fin da piccola é scoraggiata dal contesto a perseguire determinate carrière altrimenti.

Questo è palesemente falso.

Il motivo per cui ci sono più maschi che fanno ingegneria che lettere,

non è dovuto al fatto che le ragazze vengano "scoraggiate" a fare materie scientifiche.

E' dovuto al fatto che i maschi vengono scoraggiati a fare Lettere.

Ho almeno una decina di amici che hanno fatto ingegneria invece di una materia umanistica "per trovare lavoro",

ma non ho MAI conosciuto nessuna ragazza che volesse fare ingegneria meccanica ma sia stata costretta a fare filosofia.

Sulla scelta della facoltà le pressioni sociali sono unicamente sui maschi, tanto se una donna fa una facoltà inutile trova un uomo che la campa.

Questo è appunto il segnale della infantilizzazione femminile: noi sei obbligata a impegnarti, ci sarà sempre un uomo che si prenderà cura di te.

Per questo secondo me non è un caso che molte donne politiche di destra abbiano curriculum importanti in facoltà scientifiche

e che appaiano assai più emancipate delle loro omologhe di sinistra (a parte la Meloni, naturalmente).

1 hour ago, Almadel said:

Certo che non lo riconosce, ma hai mai sentito un Papa attaccare le leggi sul cambio di sesso

come ha fatto su divorzio, aborto, unioni civili e leggi anti-discriminazione?

Immagino di no. Suppongo che tu non ti sia chiesto il perché.

(E' stato Napoleone a impedire ai preti di castrare e travestire i bambini;

rovinando una delle loro occupazioni preferite).

La malvagia "teoria gender" è proprio il contrario ovvera la possibilità di "scegliere" il proprio genere senza castrazione.

Questa invece si è rivelata proprio indigeribile per la Chiesa.

Hai visto che carina che è stata Vladimir Luxuria a essersi riavvicinata al Cattolicesimo?

Forse dopo essere stata castrata si sente meno rivoluzionaria...

Il mio esempio voleva dimostrare una cosa semplice.

Se sai già quali siano le conclusioni da trarre ("la società è misogina")

allora anche un mondo descritto al contrario confermerà la tua tesi iniziale.

 

Se io ti descrivessi un mondo dove gli etero vanno in galera

o dove solo gli omosessuali posso sposarsi e adottare;

tu ancora crederesti che ciò avviene per colpa dell'omofobia?

Ovviamente no. Ribaltando la situazione, ribalteresti anche le conclusioni.

Se invece ti descrivo un mondo in cui le donne sono trattate come gli uomini e viceversa,

ti sembrerebbe addirittura un mondo ancora più misogino di quello attuale.

Cogli la differenza tra una premessa fallace e una conclusione corretta?

Se la serietà della mia argomentazione non ti convince posso farti esempi diversi.

Che tu ci creda o no (e che questo valga per te o meno),

i maschi etero e i maschi gay hanno molte meno difficoltà a stare con una persona bisessuale

di quante non ne abbiano le donne lesbiche e quelle etero.

Per me questo è uno degli indizi principali che il problema sia il CAZZO.

Potrei ovviamente pensare che il problema siano le donne, ma - conoscendo i gay - non lo penso.

(Anche gli attivi hanno più facilità a stare con un versatile di quella che hanno i passivi).

Se però fosse solo una questione di "femminilizzazione" non ci sarebbe motivo che lesbiche non preferissero le bisessuali, no?

E invece no: l'idea che si siano fatte penetrare le disturba per un motivo assai diverso.

Questo è palesemente falso.

Il motivo per cui ci sono più maschi che fanno ingegneria che lettere,

non è dovuto al fatto che le ragazze vengano "scoraggiate" a fare materie scientifiche.

E' dovuto al fatto che i maschi vengono scoraggiati a fare Lettere.

Ho almeno una decina di amici che hanno fatto ingegneria invece di una materia umanistica "per trovare lavoro",

ma non ho MAI conosciuto nessuna ragazza che volesse fare ingegneria meccanica ma sia stata costretta a fare filosofia.

Sulla scelta della facoltà le pressioni sociali sono unicamente sui maschi, tanto se una donna fa una facoltà inutile trova un uomo che la campa.

Questo è appunto il segnale della infantilizzazione femminile: noi sei obbligata a impegnarti, ci sarà sempre un uomo che si prenderà cura di te.

Per questo secondo me non è un caso che molte donne politiche di destra abbiano curriculum importanti in facoltà scientifiche

e che appaiano assai più emancipate delle loro omologhe di sinistra (a parte la Meloni, naturalmente).

 

La parità si ottiene venendo incontro alle esigenze di ogni categoria.

Le lesbiche preferiscono le bisessuali perché rappresentano meglio evidentemente l'immagine di donna femminile,appunto. Come ad un gay può piacere un bisessuale che é più maschile in media.

Non so dove tu abbia preso i dati sulle materie universitarie,ma ci sono numerose ricerche riportate anche sul sole 24 ore che evidenziano come ci sia ancora un certo pregiudizio nei confronti delle donne in varie facoltà considerate "proprietà maschili" fino a pochi decenni fa, non si può pensare che un problema culturale così complesso sia risolto in qualche annetto. Oltretutto in Italia la metà delle donne non lavora, e se non lavori non sei indipendente ma subordinata al marito oltre che essere relegata al ruolo di casalinga (nel 99% dei casi.) Vedi che la parità da noi é ben lontana? Non é perché la donna non abbia voglia di fare un cazzo, é il contesto in cui cresce a condizionare. molte donne a destra sono così per un motivo: si fanno strada in contesti a maggioranza maschile comportandosi in modo più irruento e aggressivo degli stessi uomini pur di emergere, ma non é certo una passeggiata.

 

 

 

1 hour ago, lr02 said:

Oggi i genitori ammetto tranquillamente che mettere la minigonna è da troie e non vogliono una figlia che si comporta così. Vale lo stesso anche per le foto Instagram: quelle giudicate troppo provocanti vengono spesso fatte rimuovere.

Sì, a proposito della minigonna lo dicevano anche cinquant'anni fa...e probabilmente anch'io se avessi una figlia adolescente mi preoccuperei se la vedessi uscire di casa troppo svestita 🤔

1 hour ago, lr02 said:

(...) Dare della puttana a una è considerato uno dei peggiori insulti, al maschile al massimo c'è porco che comunque ha un livello di offesa ridicolo In paragone.

Questo perché l'emancipazione femminile è un fatto confuso per molte donne, e l'emancipazione sessuale ancor di più. Se mediamente non giudicassimo tanto severamente le puttane, nemmeno il fatto che una donna venga chiamata "puttana" dovrebbe indignarci più di quanto ci indigni che un brav'uomo venga appellato con "porco"...ma non mi è capitato di conoscere molte donne tanto sportive da farsi una risata se qualcuno le chiama troie (diversamente da quanto accade tra maschi gay).

2 hours ago, lr02 said:

Puoi anche mettere le stesse possibilità per legge, ma se nella società non ci si impegna in ogni ambito e fin da piccoli ad educare alle pari possibilità la cosa attecchisce poco. Una fin da piccola è scoraggiata dal contesto a perseguire determinate carriere altrimenti.

Non credo che in Italia nel 2022 una ragazza sia scoraggiata ad intraprendere qualsivoglia carriera. Ci sono donne astronaute, donne alla conduzione di centinaia di programmi televisivi, donne in politica, donne direttrici d'orchestra, professoresse universitarie...e tra qualche anno credo ci saranno più giovani medici donne che uomini, perché ai test d'ingresso le ragazze fanno punteggi migliori. Non vedo grandi discriminazioni 🙂 

1 minute ago, schopy said:

 

Non credo che in Italia nel 2022 una ragazza sia scoraggiata ad intraprendere qualsivoglia carriera. Ci sono donne astronaute, donne alla conduzione di centinaia di programmi televisivi, donne in politica, donne direttrici d'orchestra, professoresse universitarie...e tra qualche anno credo ci saranno più giovani medici donne che uomini, perché ai test d'ingresso le ragazze fanno punteggi migliori. Non vedo grandi discriminazioni 🙂 

Sei andato a informarti personalmente? Perché la realtà é un po' diversa e ben più complicata, anche perché non tutti i contesti sociali sono uguali e ho scritto sopra che la metà delle donne Ancora non lavora oltre a venire retribuita mediamente di meno di un uomo. mettici anche che l'Italia é il paese dei raccomandati e la frittata é fatta. Come ti sentiresti se ti dicessi che nell'Italia del 2022 l'omofobia non esiste e i gay sono liberiasimi di vivere come vogliono?

Just now, lr02 said:

Sei andato a informarti personalmente? Perché la realtà é un po' diversa e ben più complicata, anche perché non tutti i contesti sociali sono uguali e ho scritto sopra che la metà delle donne Ancora non lavora oltre a venire retribuita mediamente di meno di un uomo. mettici anche che l'Italia é il paese dei raccomandati e la frittata é fatta. Come ti sentiresti se ti dicessi che nell'Italia del 2022 l'omofobia non esiste e i gay sono liberiasimi di vivere come vogliono?

In tutte queste categoria che hai elencato (specialmente da noi) la sproporzione di genere é enorme.

4 minutes ago, lr02 said:

Non so dove tu abbia preso i dati sulle materie universitarie, ma ci sono numerose ricerche riportate anche sul sole 24 ore che evidenziano come ci sia ancora un certo pregiudizio nei confronti delle donne in varie facoltà considerate "proprietà maschili" fino a pochi decenni fa, non si può pensare che un problema culturale così complesso sia risolto in qualche annetto.

Alcuni atenei italiani hanno deciso di scontare notevolmente le tasse universitarie a ragazze che scelgano di iscriversi a corsi di laurea STEM; se però nemmeno questo basta a far sì che le ragazze preferiscano immatricolarsi a fisica anziché a scienze della comunicazione non credo si possa far molto 🙂 

3 minutes ago, lr02 said:

Perché la realtà è un po' diversa e ben più complicata, anche perché non tutti i contesti sociali sono uguali e ho scritto sopra che la metà delle donne ancora non lavora oltre a venire retribuita mediamente di meno di un uomo.

Vero che non tutti i contesti sociali sono uguali; vero pure che pagare una donna meno di un uomo a parità di mansione e di ore di lavoro è un reato. Di fatto quando si dice che le donne sono "retribuite mediamente meno di un uomo" si dice implicitamente che molte donne lavorano di meno degli uomini, o che lavorano in settori in cui le retribuzioni sono più basse (spero non vorrai leggere misoginia nelle mie parole perché non ce n'è affatto).

8 minutes ago, lr02 said:

Come ti sentiresti se ti dicessi che nell'Italia del 2022 l'omofobia non esiste e i gay sono liberissimi di vivere come vogliono?

Ti direi che negli ultimi vent'anni in effetti si sono fatti incredibili passi avanti, che ci sono ancora delle cose da sistemare ma che la situazione è decisamente migliore anche rispetto agli anni '90.

6 minutes ago, schopy said:

 

Si parla di un numero ridotto di atenei e su cui non sono nemmeno d'accordo, non attiene alla situazione nazionale. Poi il discorso é anche che una donna svolge spesso lavoro non retribuito più di un uomo oltre a quello retribuito(come madre ecc.ecc.) minando di fatto la possibilità di fare carriera e di guadagnare anche di più. La situazione qua é migliore del passato? Si. C'è ancora importante lavoro da fare? Decisamente.

29 minutes ago, lr02 said:

.

Non so dove tu abbia preso i dati sulle materie universitarie,ma ci sono numerose ricerche riportate anche sul sole 24 ore che evidenziano come ci sia ancora un certo pregiudizio nei confronti delle donne in varie facoltà considerate "proprietà maschili" fino a pochi decenni fa, non si può pensare che un problema culturale così complesso sia risolto in qualche annetto. 

Lo stesso Sole24ore, tempo fa, ha parlato del cosiddetto "paradosso delle discipline STEM": c'è una certa correlazione tra pari diritti e donne nei percorsi STEM, ma è inversa rispetto a quella attesa. Ossia, tendenzialmente è nei Paesi meno attenti alle questioni di genere che le donne scelgono maggiormente le discipline STEM. Così in Algeria e Tunisia la percentuale di donne che scelgono percorsi STEM supera il 50%, mentre in Norvegia e Finlandia il tasso è dimezzato.

Qui sopra avevamo già parlato di questi dati, che smentiscono quindi l'idea che più un Paese è avanzato sotto il profilo delle pari opportunità, più donne ci saranno nei corsi di laurea scientifici. 

https://it.aleteia.org/2018/03/27/paradosso-parita-genere-donne-materie-scientifiche-gender/

Edited by Cesco00
1 minute ago, Cesco00 said:

Lo stesso Sole24ore, tempo fa, ha parlato del cosiddetto "paradosso delle discipline STEM": c'è una certa correlazione tra pari diritti e donne nei percorsi STEM, ma è inversa rispetto a quella attesa. Ossia, tendenzialmente è nei Paesi meno attenti alle questioni di genere che le donne scelgono le discipline STEM. Così in Algeria e Tunisia la percentuale di donne che scelgono percorsi STEM supera il 50%, mentre in Norvegia e Finlandia il tasso è dimezzato.

https://it.aleteia.org/2018/03/27/paradosso-parita-genere-donne-materie-scientifiche-gender/

Norvegia e filandandia non sfigurano comunque per numero di scienziate. In ogni caso il tuo discorso non si applica alla repubblica delle banane italiana 

Just now, lr02 said:

Norvegia e filandandia non sfigurano comunque per numero di scienziate. In ogni caso il tuo discorso non si applica alla repubblica delle banane italiana 

Parlavo specificatamente del NOSTRO paese 

6 minutes ago, lr02 said:

Norvegia e filandandia non sfigurano comunque per numero di scienziate. In ogni caso il tuo discorso non si applica alla repubblica delle banane italiana 

Eh?

Se quanto dici fosse vero ("il patriarcato scoraggia le donne dallo scegliere discipline STEM") noteremmo una correlazione tra Paesi tradizionalmente maschilisti e numero di donne impegnate in corsi di laurea STEM. Correlazione che c'è, ma che è esattamente inversa a quella che ti aspetteresti, per cui sostenere che le donne siano disincentivate dalla cultura maschilista dal conseguire lauree STEM è, dati alla mano, illecito.

Oppure la tua tesi è che ""il patriarcato scoraggia le donne dallo scegliere discipline STEM, ma solo in Italia"?

 

(Tra l'altro l'Italia è inclusa nel novero dei Paesi presi in considerazione dallo studio. Hai dato un'occhiata?)

Edited by Cesco00
3 minutes ago, Cesco00 said:

Eh?

Se quanto dici fosse vero ("il patriarcato scoraggia le donne dallo scegliere discipline STEM") noteremmo una correlazione tra Paesi tradizionalmente maschilisti e numero di donne impegnate in corsi di laurea STEM. Correlazione che c'è, ma che è esattamente inversa a quella che ti aspetteresti.

Oppure la tua tesi è che ""il patriarcato scoraggia le donne dallo scegliere discipline STEM, ma solo in Italia"?

 

(Tra l'altro l'Italia è inclusa nel novero dei Paesi presi in considerazione dallo studio. Hai dato un'occhiata?)

Io non ho nominato il patriarcato qua o negato che i dati siano in crescita. É almadell che ha tirato in ballo le materie scientifiche. Io mi riferivo semmai al comune pregiudizio sul tema. Dato un'occhiata agli altri post sopra?

3 hours ago, lr02 said:

.

Puoi anche mettere le stesse possibilità per legge,ma se nella società non ci si impegna in ogni ambito e fin da piccoli ad educare alle pari possibilità la cosa attecchisce poco. Una fin da piccola é scoraggiata dal contesto a perseguire determinate carrière altrimenti.

Certo che ho letto, altrimenti perché avrei dovuto risponderti citando quello studio?

Quale sarebbe "il contesto" che, a tuo dire, scoraggerebbe le donne dal "perseguire determinate carriere" se non quello patriarcale, che vorrebbe le donne escluse da settori tipicamente maschili? 

10 minutes ago, lr02 said:

 negato che i dati siano in crescita. 

Il punto non è che i dati siano in crescita. Il punto è che, stando alla correlazione riscontrata dallo studio, dobbiamo ragionevolmente attenderci che più passi avanti faremo quanto a parità dei sessi, meno donne sceglieranno discipline STEM, quindi esattamente il contrario dei "dati in crescita" (esagero, ovviamente: è una correlazione, non c'è nulla di deterministico).

Edited by Cesco00
1 minute ago, Cesco00 said:

Certo che ho letto, altrimenti perché avrei dovuto risponderti citando quello studio?

Quale sarebbe "il contesto" che, a tuo dire, scoraggerebbe le donne dal "perseguire determinate carriere" se non quello patriarcale, che vorrebbe le donne escluse da settori tipicamente maschili? 

Ma fammi capire bene: se in un paese di 60 milioni di abitanti la metà della popolazione femminile non lavora é evidente che in centinaia di migliaia di famiglie ci siano ancora due deficienti che preferiscono che la figlia faccia da madre e da moglie piuttosto che vederla lavorativamente indipendentemente. Se prendiamo si esempio certe zone come il sud poi non ti dico. Il fatto che i contesti in cui voi siete cresciuti erano diversi non significa nulla. Tanta gente non ha avuto la vostra fortuna.

5 minutes ago, Cesco00 said:

Certo che ho letto, altrimenti perché avrei dovuto risponderti citando quello studio?

Quale sarebbe "il contesto" che, a tuo dire, scoraggerebbe le donne dal "perseguire determinate carriere" se non quello patriarcale, che vorrebbe le donne escluse da settori tipicamente maschili? 

Il punto non è che i dati siano in crescita. Il punto è che, stando alla correlazione riscontrata dallo studio, dobbiamo ragionevolmente attenderci che più passi avanti faremo quanto a parità dei sessi, meno donne sceglieranno discipline STEM, quindi esattamente il contrario dei "dati in crescita" (esagero, ovviamente: è una correlazione, non c'è nulla di deterministico).

Tu come te lo spieghi questo divario scusami? O magari lo neghi 

12 minutes ago, Cesco00 said:

 

Il punto non è che i dati siano in crescita. Il punto è che, stando alla correlazione riscontrata dallo studio, dobbiamo ragionevolmente attenderci che più passi avanti faremo quanto a parità dei sessi, meno donne sceglieranno discipline STEM, quindi esattamente il contrario dei "dati in crescita" (esagero, ovviamente: è una correlazione, non c'è nulla di deterministico).

Guarda che il fatto che meno donne le scelgano in futuro non significa che saranno poche. La Svezia ha comunque un 36% di ingegnere donne ad esempio.

41 minutes ago, lr02 said:

Ma fammi capire bene: se in un paese di 60 milioni di abitanti la metà della popolazione femminile non lavora é evidente che in centinaia di migliaia di famiglie ci siano ancora due deficienti che preferiscono che la figlia faccia da madre e da moglie piuttosto che vederla lavorativamente indipendentemente. Se prendiamo si esempio certe zone come il sud poi non ti dico. Il fatto che i contesti in cui voi siete cresciuti erano diversi non significa nulla. Tanta gente non ha avuto la vostra fortuna.

Tu come te lo spieghi questo divario scusami? O magari lo neghi 

Guarda che il fatto che meno donne le scelgano in futuro non significa che saranno poche. La Svezia ha comunque un 36% di ingegnere donne ad esempio.

 Ci siamo dilungati comunque.  Chiudiamo sta discussione definitivamente e non stiamo a risponderci oltre tutti quanti.🤣🤣

3 hours ago, schopy said:

Questo perché l'emancipazione femminile è un fatto confuso per molte donne, e l'emancipazione sessuale ancor di più. Se mediamente non giudicassimo tanto severamente le puttane, nemmeno il fatto che una donna venga chiamata "puttana" dovrebbe indignarci più di quanto ci indigni che un brav'uomo venga appellato con "porco"...ma non mi è capitato di conoscere molte donne tanto sportive da farsi una risata se qualcuno le chiama troie (diversamente da quanto accade tra maschi gay).

Ricordiamo che la "troia" è scientificamente la femmina del "porco".

La differenza essenziale è che se dai del "porco" a un uomo

(anche se a volte è un offesa infamante che significa "molestatore")

l'uomo in questione non la prende affatto male, anzi.

Se vuoi offenderlo è molto meglio se dici che è minidotato o impotente.

3 hours ago, Cesco00 said:

Lo stesso Sole24ore, tempo fa, ha parlato del cosiddetto "paradosso delle discipline STEM": c'è una certa correlazione tra pari diritti e donne nei percorsi STEM, ma è inversa rispetto a quella attesa. Ossia, tendenzialmente è nei Paesi meno attenti alle questioni di genere che le donne scelgono maggiormente le discipline STEM. Così in Algeria e Tunisia la percentuale di donne che scelgono percorsi STEM supera il 50%, mentre in Norvegia e Finlandia il tasso è dimezzato.

La motivazione a mio avviso è piuttosto semplice.

Nei Paesi poveri e patriarcali l'unico motivo valido per far studiare una donna

è che essa intraprenda una disciplina assai remunerativa.

Viene quindi sottoposta alle stesse pressione che facciamo ai figli maschi nei Paesi ricchi;

nei Paesi ricchi però il costo dell'università incide in una famiglia meno di quanto incida nei Paesi poveri:

quindi in Pakistan mandano all'università solo il figlio maschio e la figlia solo se è davvero brava a scuola e vuole studiare chimica,

mentre in Norvegia mandano all'università entrambi, ma se il maschio vuole fare Filosofia viene scoraggiato.

42 minutes ago, Almadel said:

Nei Paesi poveri e patriarcali l'unico motivo valido per far studiare una donna

è che essa intraprenda una disciplina assai remunerativa.

Viene quindi sottoposta alle stesse pressione che facciamo ai figli maschi nei Paesi ricchi;

Sì, ricordavo di questa tua riflessione nell'altro thread.

 

19 hours ago, schopy said:

ma non mi è capitato di conoscere molte donne tanto sportive da farsi una risata se qualcuno le chiama troie 🙂 

E grazie al cazzo ti direi. Non intendo normalizzare la parola puttana in modo da chiamarci chiunque,ma semmai di utilizzarla per definire le semplici prostitute. Se poi chiami puttana una che non lo é per forza fai con intento offensivo. Le puttane le giudicano Più negativamente i puttanieri che ci vanno. Poi ovvio che dipenda anche dal livello di confidenza che hai con una persona che te lo consente. 

2 minutes ago, lr02 said:

E grazie al cazzo ti direi. Non intendo normalizzare la parola puttana in modo da chiamarci chiunque,ma semmai di utilizzarla per definire le semplici prostitute. Se poi chiami puttana una che non lo é per forza fai con intento offensivo. Le puttane le giudicano Più negativamente i puttanieri che ci vanno. Poi ovvio che dipenda anche dal livello di confidenza che hai con una persona che te lo consente. 

Stesso discorso con "frocio": é normale che un gay possa non gradire che lo si appelli così seppur senza connotazione offensive, poiché il termine originariamente lo é, se poi hai confidenza con uno e gli sta bene il discorso cambia. Minchia ragà ma c'è la fate?

4 minutes ago, lr02 said:

Minchia ragà ma c'è la fate?

#ce la

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