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Troppo di tendenza: Alemanno dice no al patrocinio al gaypride di Roma


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orodeglistupidi

Significa che è troppo féscion. Difatti basta sfogliare una qualunque rivistucola scandalistica per rendersi conto che tra le vallette veline e ochette dello stall star system italiano sono le Drag Queen a imporre le mode.

orodeglistupidi

Gaylib, l'associazione dei froci che rimpiangono di non esser nati machi ®, è d'accordo con Alemanno. Non solo il Pride sarebbe una manifestazione di tendenza, ma per di più una manifestazione della sinistra estrema.

Se c'è un terzo cagone che vuole aggiungerne un'altra, visto che non c'è due senza tre, si faccia pure avanti senza timore.

23 aprile

RomaPride: nessun patrocinio richiesto

 

Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli apprende che il Sindaco Alemanno non intende concedere il patrocinio alla manifestazione RomaPride in quanto, a suo modo di vedere non dà voce a tutte le idee e a tutti i punti di vista.

 

Come organizzatore del RomaPride il Circolo Mario Mieli tende a precisare che nessuna richiesta di patrocinio da parte del Comitato RomaPride 2009 è stata avanzata in quanto la manifestazione è dichiaratamente una rivendicazione di diritti civili e sociali.

 

Il Circolo Mario Mieli tende altresì a precisare che l’evento RomaPride è ben lungi dall’essere la sola manifestazione/corteo del sabato.

 

Si tratta invece di una serie di eventi teatrali, cinematografici, culturali e sportivi che si snodano per circa due settimane e che sono aperti e destinati a tutta la cittadinanza e per i quali il Comitato RomaPride eventualmente si riserva di richiedere in seguito il patrocinio del Comune e degli Assessorati di competenza.

 

Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli

Segreteria Politica e Organizzativa - Andrea Berardicurti

info@mariomieli.org - 348/7708437

 

http://www.mariomieli.org/spip.php?article1124

RomaPride, la commedia del patrocinio.

 

Una storia che si ripete, con una puntualità quasi noiosa.

 

Qualcuno che non è il Comitato organizzatore del Pride, chiede al Comune di concedere il proprio patrocinio genericamente al Gay Pride e, come sempre, il Comune non lo concede. Parte il solito comunicato stampa, le solite star glbt (Marrazzo e Battaglia) si sperticano a commentare e il Mario Mieli (storicamente sede e anima organizzativa del Pride) smentisce di aver chiesto il patrocinio, perché il patrocinio non si concede alle manifestazioni politiche, ma solo ad attività di carattere artistico, culturale, scientifico o sporitvo. Cosa che, anche lo scorso anno è avvenuta, essendo stati patrocinati dall’assessorato alla cultura le iniziative collaterali.

 

Ma questo lo sanno tutti, anche quelli che, senza averne alcuna titolarità, chiedono un patrocinio che sanno che non sarà concesso e poi al momento dell’annuncio del più che prevedibile diniego, aprono le danze mediatiche, sfornando comunicati stampa e dichiarazioni a raffica. Anche questo lo abbiamo già visto, proprio lo scorso anno, quando durante l’incontro convocato dal sindaco neo eletto, questi tirò fuori un fax inviato da Arcigay Roma del quale nessuno dei presenti (tranne l’ineffabile Fabrizio Marrazzo) sapeva assolutamente nulla.

 

E questo alla faccia dell’interessante dibattito sulla comunicazione della comunità LGBTQ, al quale, guarda il caso, né Marrazzo né la Battaglia hanno ritenuto utile partecipare.

 

Quando taceranno queste inutili sirene, che non hanno nessun fascino e non incantano che gli sprovveduti?

 

da: NotizieGay

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