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Omosessualità: interruzione della specie


Isher

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Il Gruppo Giovani dell'ArciGay di Padova

avrà presto un incontro con chi ha formulato

la famosa tesi genetica di cui parla Loup-Garou.

 

Trasmetterò volentieri le vostre domande,

i miei dubbi in proposito sono già pronti...

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che esista un gene dell'omosessualità. (:::roll:

E se è necessario, almeno dal punto di vista della scienza, si possono esplicitare le ragioni e i motivi per cui lo sarebbe?

 

questo è il secondo ragionamento sbagliato dopo:

 

Il senso dell'evoluzionismo è che il "dovere" di ogni uomo è perpetuarsi attraverso la

riproduzione e che questo è il suo contributo alla specie.

 

Come ho già detto prima per l'evoluzionismo non è il singolo individuo che si deve riprodurre ma la comunità, e a questo scopo può essere utile che parte degli individui non si riproducano.

Il presunto gene dell'omosessualità è più che altro una semplificazione giornalistica, la genetica non funziona sempre in modo così manicheista da dire che se hai il gene sei gay e se non ce l'hai sei etero.

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Loup-garou

Loup-garou, scusami se non ho risposto ma finora mi era sfuggito il tuo post.

 

Figurati. :roll:

 

Quindi, se ben capisco, il problema nasce dall'aver presupposto, per dirla in soldoni, che esista un gene dell'omosessualità.

Che il gene dell'omosessualità esista è dunque una mera ipotesi.

Ora io ti domando: è veramente necessaria questa ipotesi? A me parrebbe di no.

E se è necessario, almeno dal punto di vista della scienza, si possono esplicitare le ragioni e i motivi per cui lo sarebbe?

 

Infatti tutto il discorso ovviamente vale se l'omosessualità è (almeno in parte) determinata geneticamente. Se essa fosse invece dovuta ai condizionamenti ricevuti durante l'infanzia, ad esempio, il problema non si porrebbe. Quando si parla di evoluzione si parla dei caratteri ereditari.

 

Gli studi di cui si parla nel documentario supponevano che l'omosesualità fosse dovuta (almeno in parte) alla genetica sulla base del fatto statistico che l'omosessualità sembra essere più frequente tra i parenti in linea materna.

Ovviamente le due ipotesi (omosessualità genetica ed effetti del "gene gay" sulle donne) sono lungi dall'essere dimostrate scientificamente sulla base della sola statistica. Per ora rimangono teorie (a meno che non si siano fatte scoperte nuove di cui non sono a conoscenza).

 

Attendo con trepidazione in proposito le informazioni che ci porterà Almadel. :P

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ForbiddenLove

innanzitutto questo pericolo non esiste... non vale la pena teorizzare su un'eventualità impossibile. e poi il pianeta Terra è già abbondantemente sovrappopolato, specie in Asia, nonostante tutte le calamità e tutte le guerre a cui è stato soggetto nei secoli... e poi essere gay, non significa essere anti-etero... semmai il contrario... questi teorici del nulla cosmico non hanno fatto i conti con il fatto che l'omosessualità sia sempre esistita... che adesso ci si dichiara e prima ci si nascondeva, non significa nulla...

 

e poi, esagerazione per esagerazione, esiste la fecondazione assistita di una lesbica con gli spermatozoi di un gay... e con questo concludo... gliel'ho messo lì!

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Infatti tutto il discorso ovviamente vale se l'omosessualità è (almeno in parte) determinata geneticamente. Se essa fosse invece dovuta ai condizionamenti ricevuti durante l'infanzia, ad esempio, il problema non si porrebbe. Quando si parla di evoluzione si parla dei caratteri ereditari.

 

Gli studi di cui si parla nel documentario supponevano che l'omosesualità fosse dovuta (almeno in parte) alla genetica sulla base del fatto statistico che l'omosessualità sembra essere più frequente tra i parenti in linea materna.

Ovviamente le due ipotesi (omosessualità genetica ed effetti del "gene gay" sulle donne) sono lungi dall'essere dimostrate scientificamente sulla base della sola statistica. Per ora rimangono teorie (a meno che non si siano fatte scoperte nuove di cui non sono a conoscenza).

 

 

Devi scusare la mia ignoranza in genetica e cose scientifiche. Quindi approfitto del fatto che tu ne sai più di me per rivolgerti

una domanda probabilmente elementare e la cui risposta è nota a tutti. In base a quanto hai riportato, devo supporre che esiste

un gene dell'eterosessualità e che è stato identificato. E' così?

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Loup-garou

In realtà "gene gay" è solo una semplificazione. Anche se l'omosessualità fosse veramente dovuta a cause genetiche, questo non vuol dire che si tratti di una porzione del codice genetico facilmente isolabile e che si possa additare come "gene gay".

Come astutamente diceva Angela all'inizio del documentario, secondo molti anche l'intelligenza è determinata in parte geneticamente. Ma questo non vuol dire che ci sia un "gene secchione".

Sicuramente se l'omosessualità è determinata geneticamente, anche l'eterosessualità è determinata allo stesso modo. Credo però che entrambe siano determinate da un insieme di fattori genetici, non da una coppia di geni contrapposti o dall'assenza o presenza di un ipotetico gene gay.

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Insomma, non esiste un gene dell'eterosessualità e nemmeno dell'omosessualità.

 

Altrimenti i Greci dell'età classica, dal IX secolo a.C. fino alla fine dell'età classica avrebbero

avuto un gene dell'omosessualità.

 

La scienza non ha nulla da dire sull'omosessualità; lo ha la Storia, che infatti è ignorata,

camuffata, omessa e insomma nascosta.

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Loup-garou

La scienza non ha nulla da dire sull'omosessualità; lo ha la Storia, che infatti è ignorata,

camuffata, omessa e insomma nascosta.

 

Se l'orientamento sessuale è genetico allora sarà la genetica ad avere molto da dire sull'argomento. Se è dovuto all'ambiente sarà la psicologia ad avere molto da dire. Se è dovuto un po' a una cosa un po' all'altra (com'è più probabile), entrambe avranno qualcosa da dire.

 

La storia insegna sempre qualcosa, ma non vedo cosa c'entri con un discorso sulle cause dell'orientamento sessuale.

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La storia insegna sempre qualcosa, ma non vedo cosa c'entri con un discorso sulle cause dell'orientamento sessuale.

 

Tu, caro Loup-garou, credi ancora che esistano cause dell'orientamento sessuale, ed è in questo che sbagli.

La psicologia del profondo, la psicoanalisi, che ha trattato di ciò, al suo inizio, beninteso limitatamente all'omosessualità,

in seguito ha abbandonato la ricerca eziologica riconoscendo che è infondata e che le presunte risposte che possono darsi

(ce n'è un repertorio) non sono verificabili.

 

Quindi la Storia non va interrogata per conoscere le cause dell'orientamento sessuale ma per comprendere

le cause della repressione dell'omosessualità nei popoli ad esempio mediterranei, e una serie di fenomeni connessi

che condizionano il nostro comune approccio al fatto stesso dell'omosessualità. Ti assicuro che ci sarebbe molto

da studiare e da portare alla luce. Se ci fosse una Fondazione Internazionale di Studi glbt, con miliardi

a disposizione per finanziare ricerche nelle università americane, inglesi, e in qualche altro Paese d'Europa, la

conoscenza in questo ambito progredirebbe, anche molto presto, a tal punto che d'un tratto apparirebbero obsoleti

e distorti i quesiti sulle cause dell'omosessualità, che è una domanda che presuppone la condanna secolare dell'omosessualità

e ha senso solo al lume di essa.

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Caro Isher,

sui "gusti" non si discute neanche in genetica.

Una supposta preminenza dei gusti sessuali

tale per cui essi siano "tracciabili"

geneticamente (o psicanaliticamente)

è un nostro condizionamento a-scientifico.

 

Precedentemente l'omosessualità

era o un peccato o un reato;

quindi considerata una precisa scelta arbitraria.

Non serve essere gay per constatare

che erano soltanto superstizioni.

 

Solo da poco si è pensato alla "malattia";

cercandone quindi le "cause".

Questa ricerca l'abbiamo tutti continuata,

pur espungendo l'omosessualità

dall'elenco delle malattie.

 

Tant'è vero che nessuno esamina le "cause"

dei gusti musicali, sarebbe ridicolo credere

che la preferenza per Bach rispetto a Mozart

sorga per un determinato cromosoma

o sia frutto di un "trauma" con un clavicembalo...

 

Chiedi giustamente: "perchè allora l'omofobia?"

Se mi segui sul mio paragone con la musica,

vorrei sapere se sai "perchè il rock è la musica del diavolo?"

Insomma "che esempio danno ai nostri figli?"

 

Perchè la sessuofobia fa parte dell'educazione della prole?

Perchè si preferisce spaventare i bambini

verso tutto ciò su cui non si vuole informarli.

 

A un ragazzino "stai alla larga dai gay"

a una ragazzina "stai lontana dai ragazzi":

classica sessuofobia m/patriarcale

diciamo così "a trasmissione verticale".

 

E la "trasmissionale orizzontale"?

Quella nel "gruppo dei pari", dove la mettiamo?

Il bullismo, le canzonature, gli scherzi?

Sono sì giustificabili nei timori dei genitori

(come - ad esempio - con il razzismo),

ma hanno anche la funzione di "coming out" etero.

 

C'è una fase acerba della eterosessualità maschile

in cui va affermata prima ancora dell'esperienza reale

e viene quindi rivelata "in negativo"

prendendo le distanze dall'omosessualità.

(Come l'identità maschile contro la femminilità

come nel caso del maschilismo)

Dovrebbe cessare con l'esperienza eterosessuale matura,

salvo repressione dell'omosessualità stessa...

 

Ed ecco il punto: la repressione

che reagisce alle pressioni verticali della famiglia

e a quelle orizzontali degli amici;

creando una terza spinta - stavolta "interna" -

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Un bellissimo ragionamento, il tuo, Almadel, che condivido in pieno.

 

Evidenzio due tue osservazioni.

La prima riassume in modo icastico qualcosa che con altri termini ho già detto anch'io.

La seconda la immagino rivolta alle persone giovani o più giovani di questo Forum, ma

è anche una frase avente risonanze più generali, che può valere per moltissimi:

 

 

Una supposta preminenza dei gusti sessuali

tale per cui essi siano "tracciabili"

geneticamente (o psicanaliticamente)

è un nostro condizionamento a-scientifico.

 

 

Questa ricerca l'abbiamo tutti continuata,

pur espungendo l'omosessualità

dall'elenco delle malattie.

 

 

Il CO eterosessuale, per di più "anticipato", e "di gruppo", è un'altra delle tante cose su cui mi trovi d'accordo.

Che dire, pensando ai CO piangenti, intimiditi, a volte terrorizzati, chiedenti in anticipo "mi accetterai?"

di molti di noi gay? Che non vorrei che diventassero della stessa specie di quelli etero, quasi sempre aggressivi,

ma che la società futura veda i gay tranquilli e sereni nel loro "uscire fuori" e nel loro "essere" quel che sono.

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Loup-garou

Tu, caro Loup-garou, credi ancora che esistano cause dell'orientamento sessuale, ed è in questo che sbagli.

 

Certo che ci credo, tutto ha una ragion d'essere.

Anche il fatto che a uno piaccia un tipo di musica ha una sua causa, il fatto che questa sfugga non è una prova che non esiste.

 

Le cose casuali (cioè quelle che sono causate dal caso e non da una causa specifica) avvengono in modo imprevedibile. Se io lancio un dado, non so che numero uscirà, possiamo dire che si tratta di un evento casuale (in realtà ovviamente anche questo ha le sue cause). Se però su 50 tiri mi esce 50 volte il 6, mi inizia a venire il fondato sospetto che il dado sia truccato, che il risultato non sia casuale.

Ma se a me piace il gelato al cioccolato, non c'è nessuna casualità, ogni volta che il gelato è fatto con i giusti ingredienti mi piacerà. Se non mi piacerà (perché prima ho mangiato un limone e mi fa schifo mischiare i due sapori), anche questa eventualità ha una sua causa che la giustifica. Idem se mi piacciono gli uomini, non c'è nessuna casualità. C'è un motivo se mi piacciono queste cose, il fatto che non sappia spiegarlo non vuol dire che non ci sia spiegazione.

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Certo che ci credo, tutto ha una ragion d'essere.

Anche il fatto che a uno piaccia un tipo di musica ha una sua causa, il fatto che questa sfugga non è una prova che non esiste.

 

Le cose casuali (cioè quelle che sono causate dal caso e non da una causa specifica) avvengono in modo imprevedibile.

 

Ma se a me piace il gelato al cioccolato, non c'è nessuna casualità, ogni volta che il gelato è fatto con i giusti ingredienti mi piacerà.

 

C'è un motivo se mi piacciono queste cose, il fatto che non sappia spiegarlo non vuol dire che non ci sia spiegazione.

 

Caro Loup-garou,

 

Innanzitutto parlando di queste cose dovremmo distinguere tra cose, eventi, azioni, disposizioni.

Un evento è sempre o effetto di una causa o opera della spontaneità oppure del caso.

Ma venendo al dunque, quello che dici sui dadi riguarda gli eventi e siamo d'accordo.

 

Il tuo trovare gustoso un gelato al cioccolato non è in sé stesso casuale, come tu dici,

bensì dipende da una causa che tuttavia non è esterna all'incontro tra le tue papille gustative

e il gelato stesso: viceversa per l'omosessualità chi parla di cause intende cause esterne al desiderio stesso,

che sarebbe effetto di qualcos'altro.

Analogamente, il fatto che ti piacciano gli uomini ha una ragione, che tu puoi cercare di raccontare

a posteriori (come io potrei parlare per ore del perché mi piace il Clavicembalo, Marylin Horne, e il manierismo,

e saprei bene cosa dire), ma non ha una causa, genetica, psicoanalitica, sociale.

 

Inoltre se tu ammetti che tutto ciò di cui non sai trovare una spiegazione ha delle cause ignote, cadi nel misticismo.

E ci caschi tanto più in quanto, da come scrivi, ti manca la nozione di apriori. La spiegazione di un fenomeno

può essere una causa materiale, fisica, efficiente, ma può risiedere nel modo di funzionare dell'intelletto, e basta:

può essere un modo di essere, che è primo.

 

Se non sei d'accordo con me, ma io spero vivamente che tu lo sia, confuta la mia affermazione che l'omosessualità

è un apriori, un modo di essere costitutivo della persona, e trovami cause a posteriori, cioè materiali, fisiche, funzionanti

come azioni di...  su... con un effetto e solo quell'effetto x.

 

Infine: non mi sono esteso alla ragion d'essere, concetto bellissimo, che potrei facilmente portare al mio mulino, perché la ragion

d'essere di una cosa non si identifica con il suo essere causata da altro.

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in base a quali motivi, secondo voi, le preferenze sessuali non possono avere un'origine genetica?

 

I Greci d'età classica erano omosessuali e bisessuali. L'omosessualità, in un maschio, era il prius e il principio

della vita sessuale. A dodici anni, un ragazzo diventava...gay. Si interessava ai maschi e scopava con maschi,

come poi avrebbe continuato a fare per tutta la vita.

 

L'omosessualità non può avere un'origine genetica, perché allora i Greci avrebbero avuto un patrimonio genetico

loro proprio e a sé stante e poi sparito: manifesta assurdità.

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e poi i greci andavano con le donne e facevano figli, non regge molto!

ti faccio un esempio, negli animali i comportamenti sono più regolati dalla biologia che dalla cultura eppure i comportamenti omosessuali esistono.

se gli individui provano attrazione sessuale è perchè è un meccanismo biologico previsto nei loro cromosomi per fare in modo che si riproducano, quello che io dico è che se in tante specie animali gli individui si accoppiano con altri dello stesso sesso è perchè è previsto nella loro natura.

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e poi i greci andavano con le donne e facevano figli, non regge molto!

 

 

Scusa, ma questa è proprio la sciocchezza - sia detto amichevolmente e senza volerti offendere - che ripetono certuni e che bisogna sgominare

perché è una tipica uscita omofoba.

 

Questo dimostra solo, infatti, la superiorità di un'educazione sessuale basata sul primato dell'omosessualità (che infatti anche oggi, malgrado

tanto repressa e sconsigliata e frustrata, quasi sempre riesce ancora ad essere la prima pulsione che giunge a manifestarsi). Questa educazione sessuale

permetteva infatti lo sviluppo anche dell'eterosessualità; quella fondata sull'eterosessualità e anzi sull'eteronormatività, produce solo se stessa,

e l'omosessualità solo come devianza.

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ma non era quello in senso della frase, era da intendere che non si può definire l'antica grecia una società di omosessuali.

comunque sia chiaro, non dico che c'è un corredo genetico che dica in modo inequivocabile questo è gay questo è etero, quanto piuttosto che l'attrazione sessuale per lo stesso sesso è nella natura degli individui come quella per il sesso opposto.

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non si può definire l'antica grecia una società di omosessuali.

 

 

Io non ho detto precisamente questo e non vedo perché tu me lo vuoi far dire.

Rileggiti quello che ho detto nel mio post.

 

In ogni caso l'antica Grecia era formata da uomini che erano stati, tutti:

 

- PASSIVI OMOSESSUALI almeno dai 12 ai 18 anni, e poi sempre con un uomo

di età maggiore di loro;

- ATTIVI OMOSESSUALI ed ETEROSESSUALI dai 18 anni in su e per tutta la vita.

 

Chiamala come ti pare questa società: era così.

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Loup-garou

Inoltre se tu ammetti che tutto ciò di cui non sai trovare una spiegazione ha delle cause ignote, cadi nel misticismo.

 

Se un certo evento si ripete sistematicamente, andrebbe contro ogni principio di probabilità che ciò fosse dovuto al caso e non una qualche causa, legge o altra motivazione.

 

Lo smettere di cercare la causa delle cose è la morte della scienza. La differenza tra scienza e misticismo è che il primo ricerca le cause, il secondo i fini.

 

Comunque non capisco il discorso sul gelato "interno" e omosessualità "esterna". Il fatto di trovare gustoso il gelato non è dovuto alle papille gustative. Le papille gustative non fanno che portare informazioni al cervello. Ma perché mi piace proprio il gelato al cioccolato? Gli occhi portano immagini al cervello, ma perché certe risultano tanto piacevoli da stimolare l'eros?

Le reazioni del cervello sono o dovute al vissuto di una persona o alla sua stessa peculiare struttura. Uno può non riuscire a saper parlare o per traumi al cervello, o per malattie mentali, o perché è stato cresciuto in isolamento. Non esiste che non sappia parlare "perché no".

 

Sostenere che l'orientamento sessuale ha una sua causa come qualsiasi altra cosa, non vuol dire mica sostenere che l'omosessualità sia dovuta a traumi infantili o a geni gay. La realtà è più complessa di così.

E sostenere che l'orientamente sessuale abbia una sua causa non vuol dire che essa vada per forza ricercata. A me sinceramente non importa niente di quale sia, ma non per questo dubito che esista.

 

Per quanto riguarda i Greci, quest'esempio non fa che convalidare l'ipotesi che l'orientamento sessuale sia in parte dovuto all'ambiente, così come il fatto che alcuni individui seguano il loro orientamento sessuale nonostante lo stigma sociale non fa che convalidare l'ipotesi che esso sia in parte innato.

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Caro Loup-GArou,

da quel che so la Scienza cerca il "come"

semmai è il Misticismo a cercare il "perchè".

"Come esistiamo" è scientifico,

"perchè esistiamo" è mistico.

"Come siamo omosessuali" è una domanda scientifica

"perchè siamo omosessuali" non lo è.

 

Vi consiglio la lettura di un articolo

di Steven Pinker su "Internazionale" di marzo.

Si intitola "Io conosco i tuoi geni";

lui è un famoso psicologo.

 

Il genetista mentore del mio fratellino

- Guido Barbujanni -

vi direbbe di non pretendere troppo dalla genetica.

 

Se anche domani trovassimo il gene dell'omosessualità

sarebbe assia buffo sapere di essere etero

e avere la possibilità di essere omosessuale del 70%

ed essere gay solo a causa di un misero 10%...

Questo è il MASSIMO che la genetica può offrirvi,

per di più reso ridicolo dalla "prova greca"

che dimostra che chiunque può avere tali comportamenti.

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Loup-garou

Almadel, come ben saprai in italiano "perché" ha due significati: può esprimere la causa o può esprimere il fine.

"Perché esistiamo" è una domanda scientifica nel momento in cui il perché è causale, e non finale. E infatti l'origine della vita è in studio, vedi riproduzione delle condizioni che portarono alle prime cellule.

 

Io non capisco tutta questa paura nel dire che le cause dell'orientamento sessuale ci sono, ad ogni modo se preferite pensare che una specie di demiurgo gioca a dadi ed assegna cervelli omosessuali o eterosessuali a seconda del risultato, fate come volete. :eek:

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Caro Loup-Garou,

tutto questo determinismo è troppo ottocentesco.

Sappiamo per certo che per l'omosessualità

non esistono cause né necessarie né sufficienti.

 

In Genetica DIO GIOCA A DADI.

Steven Pinker racconta di avere il 70% di probabilità

di avere i capelli rossi, in base al suo genoma.

E invece li ha neri. Perché? Per l'ambiente?

No, aveva il 20% di averli neri e il 10% biondi...

 

Dire che tutti abbiamo il 10% di essere omosessuali

non ci spiega perchè lo sia il singolo,

ci spiega solo perchè siamo il 10% della popolazione.

 

Anche quando sapremo tutto, non ne sapremo abbastanza

per creare una teoria eziologica convincente.

 

Se gli scimpanzè pigmei conoscessero la genetica

non si domanderebbero mai le cause della bisessualità;

perchè è praticata da tutti i membri del gruppo.

Lo scienziato bonobo direbbe: "è l'istinto!";

per lui "perchè siamo bisessuali?"

è una domanda simile a "perchè beviamo l'acqua'"

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Loup-garou

Il mio discorso, Almadel, era solo che l'omosessualità deve per forza essere determinata da una di queste tre cose: genetica, ambiente o entrambi. Che c'entra il determinismo? Il problema qui è che tu non stai prendendo l'argomento con distacco.

Anche il discorso sui capelli non l'ho capito. Se c'è una probabilità del 20% che li avesse neri e li ha neri che c'è di strano?

 

Quando dici che Pinker aveva il 20% di probabilità di avere i capelli neri ne hai dato la ragione: genetica. Quando dici che un individuo ha il 10% di probabilità di essere omosessuale, la ragione non esiste, non va ricercata, non va menzionata, dev'essere così e basta. Perché? Perché questi doppi pesi e misure?

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Anche il discorso sui capelli non l'ho capito. Se c'è una probabilità del 20% che li avesse neri e li ha neri che c'è di strano?

 

 

E' semplicemente una predisposizione, molte persone ritengono erroneamente che chi studia la genetica pretenda di stabilire esattamente come una persona debba essere, in realtà non funzionano così le cose che sono molto più complesse. Le notizie del tipo "abbiamo scoperto il gene del X" in realtà sono delle banalizzazioni di discorsi più seri.

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Se il gene dell'omosessualità esistesse

come esisto il gene dei capelli rossi

(quindi trasmissibile, recessivo o dominante che sia);

ci sarebbero popolazioni "più gay"

come esistono etnie con "più capelli rossi".

 

E' un dato di fatto che non sia così.

Popolazioni "più gay" sono soltanto

quelle meno sessuofobiche.

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però è anche vero che se uno è gay perchè ha madre oppressiva e padre assente allora in italia ci dovrebbero essere più gay perchè le madri italiane sono più oppressive...

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Loup-garou

Se il gene dell'omosessualità esistesse

come esisto il gene dei capelli rossi

(quindi trasmissibile, recessivo o dominante che sia);

ci sarebbero popolazioni "più gay"

come esistono etnie con "più capelli rossi".

 

E' un dato di fatto che non sia così.

Popolazioni "più gay" sono soltanto

quelle meno sessuofobiche.

 

Ovviamente discorsi come quelli fatti pochi post fa, ovvero che pare che l'omosessualità sia più frequente tra parenti materni l'abbiamo già bell'e eliminato. Può darsi che non sia così, ma il "dato di fatto" io non lo vedo.

La questione delle popolazioni è tirata dentro a sproposito. Certi tratti sono più comuni in certe popolazioni perché esiste la selezione naturale, ovvero certi tratti sono più favorevoli di altri in certi ambienti. Essere gay o etero non è meno o più conveniente in un deserto o all'artico. O forse anche l'intelligenza non è determinata in parte geneticamente perché non ci sono popolazioni più intelligenti di altre?

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Ma quale è la tua posizione in proposito, Loup-garou, non sono riuscito a capire.

 

Per te l'omosessualità è evidentemente un effetto di qualcosa.

Credi dunque che essa abbia una causa. Di quale genere?

Credi che essa sia determinata geneticamente?

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