Jump to content

Lesbiche da evitare


Sweet

Recommended Posts

C'e' una storia di cui ho sempre voluto parlare e non ho mai avuto il coraggio di farlo perche' ho paura che la persona in questione la trovi e la legga... ho sempre voluto parlarne sul mio blog e invece non l'ho mai fatto, quindi cerco di inserirla qui in un discorso piu' ampio: avete mai incontrato delle persone la cui influenza e' assolutamente deleteria, e che pensate possano "traviare" altre persone, e dare un cattivo esempio? Non mi riferisco a situazioni del tipo "ah quella gran zoccola che mi ha fregato la fidanzata" ma proprio a persone che magari vivono male la loro omosessualita' e rischiano di "passare" queste idee in testa ad altre persone.

 

Io ho piu' di una storia, ma quella che piu' mi ha segnato, e' questa persona con cui avevo una corrispondenza email all'eta' di 15/16 anni, che aveva piu' o meno 15 anni piu' di me. Non mi ricordo come e quando mi ha detto di essere lesbica, anche se so benissimo che ci ero arrivata da sola che lo era, ma lei ci girava attorno alla grande, usando perennemente un'espressione neutra ovvero "il mio amore".

E' stata tipo la seconda o terza persona lesbica con la quale abbia mai parlato, quando io ancora non sapevo di esserlo. Questa persona era piena di complessi, riguardo alla relazione con la sua ragazza e soprattutto la famiglia della sua ragazza. Era proprio una di quelle "sconfitte in partenza" che vedevano duemila ostacoli e si inventavano duemila scuse del perche' non poteva magari andare a vivere insieme con la sua ragazza, o vederla piu' spesso o cose del genere.

Comunque ovviamente col passare degli anni io mi sono resa conto di essere lesbica e ho avuto un forte innamoramento nel periodo in cui iniziavo l'universita' (da notare che questo e' successo molto prima della maggior parte delle persone, nel senso che avevo appena compiuto 18 anni), lei mi diceva cose del tipo "non dire che sei lesbica in un ambiente universitario, ti rovinera' la carriera", ecc ecc ecc.

Insomma non c'erano mai consigli o esempi positivi ma sempre questa sensazione di tragedia imminente, che tutto sarebbe andato male, che avrei sofferto da morire.

Ora ringraziando la divinita' di vs.scelta, io sono il tipo che di questi consigli me ne sono sempre fregata, e ho impostato la mia vita nel modo che volevo io, ma mettiamo caso che fossi stata una persona piu' influenzabile, come mi avrebbero trasformato certi "consigli"?

 

Col tempo mi sono allontanata da questa persona vista la carica di negativita' che portava con se', ma lei ha continuato a scrivermi e per anni a venire mi sono trovata anche cartoline da parte sua, con scritto solo "ma che fine hai fatto?" e la firma (questo e' il dettaglio piu' indicativo che potrebbe facilmente identificarla, nel caso in cui stesse leggendo)

 

Mi chiedevo se qualcun'altra avesse avuto esperienze simili, come ho detto io ne ho altre ma sempre facilmente identificabili, e per questo ho un po' paura a condividerle online, del resto non e' nemmeno opportuno parlarne nella sezione Diary perche' in quel caso sarebbero tagliate fuori tutte le persone che non hanno accesso a quella sezione.

Link to comment
Share on other sites

D. Palooka

Ciao Wicked Witch of the West  :ok:,

perchè hai paura che la tizia legga il tuo post? Fossi in te le manderei proprio il link, così magari, leggendo la storia da un punto di vista esterno, si sveglia un po'.

 

Io non ho mai avuto esperienze con persone del genere perchè ho avuto la possibilità di imparare dagli errori dei più anziani di me, e a forza di sentire storie come quella di Sweet ho imparato a non attaccarmici proprio.

 

Una volta ho avuto una mini-convivenza forzata con una ragazza - lesbica repressissima al punto di non ammetterlo a se stessa - che cercava in tutti i modi di indurmi alla negatività sulla vita in generale e quindi anche sull'essere lesbica, ma ero abbastanza matura da prenderla continuamente per il culo. L'esperienza non mi ha segnata granchè.

Link to comment
Share on other sites

Nespola_Nera
Insomma non c'erano mai consigli o esempi positivi ma sempre questa sensazione di tragedia imminente, che tutto sarebbe andato male, che avrei sofferto da morire.

Ora ringraziando la divinita' di vs.scelta, io sono il tipo che di questi consigli me ne sono sempre fregata, e ho impostato la mia vita nel modo che volevo io, ma mettiamo caso che fossi stata una persona piu' influenzabile, come mi avrebbero trasformato certi "consigli"?

 

bhè.. in un'età di fragilità magari avrebbe trasferito il suo terrore in te... per un pò di tempo saresti stata ua persona insicura, che cerca in tutti modi di nascondersi.. ma penso che comunque col passare degli anni, acquisendo una personalità più adulta e decisa avresti cambiato modo di fare.. dipende!! non sapremo mai come saremmo diventati se alcune situazioni fossero state diverse.. è una cosa che mi chiedo ogni giorno!

 

ho una specie di esperienza simile. Parlo della ragazza di cui sono stata innamorata per ben 6 anni  :ok: eggià! (magari più in là ne riparlerò) posso solo dire che io mi sono innamorata persa(una delle 2 persone che abbia davvero AMATO nella mia vita) e anche lei inizialmente ricambiava il sntimento (però nè io nè lei eravamo lesbiche o bisex) diciamo che ci eravamo accorte di provare un sentimento speciale! Io ne ho preso subito consapevolezza e l ho sempre visto come amore(in tutti i sensi) ma lei, inizialmente diceva di amarmi... poi ha iniziato a dire che la ostra era solo un'amicizia morbosa... poi che era un "amore da sorelle"... diciamo tante cavolate per giustificre questo sentimento a sè stessa! Io invece la amavo.. la amavo davvero... ma lei non è mai riuscita ad ametterselo! (solo inizialmente... e dico 2 anni circa). Ora continua a dire che non è lesbica, che non è bisex, che FORSE mi amava... ma io lo so che il suo era amore e non faccio altro che ripeterle che la sua era solo ipocrisia verso sè stessa  :ok: cosa che penso tutt ora... fatto sta che c ho sofferto per anni perchè lei non c ha mai capito nulla oppure dava "altri nomi" al suo amore...

Link to comment
Share on other sites

fortunatamente di persone di questo tipo non ne ho mai incontrate, ma se anche le avessi incontrate me ne sarei altamente fregata per come sono fatta io caratterialmente. Sono molto poco influenzabile!

 

Sicuramente tante lesbiche sono represse anche a causa dell'esistenza di queste lesbo-depresse che le influenzano e ciò non va affatto bene... già il processo di autoidentificazione è lungo e faticoso, ci mancano solo queste persone che lo complicano ulteriormente!

Link to comment
Share on other sites

Ciao Wicked Witch of the West  :ok:,

perchè hai paura che la tizia legga il tuo post? Fossi in te le manderei proprio il link, così magari, leggendo la storia da un punto di vista esterno, si sveglia un po'.

 

La gente che e' cosi' negativa ha sempre una scusa per le cose che fa. Non ho nessun interesse che legga la mia opinione di lei altrimenti la dissezionerebbe stile "tu dici che io potrei comportarmi in modo diverso ma in realta' NON POSSO e tu non capisci che io NON POSSO per i seguenti motivi..."

Insomma l'ho detto tante volte, la gente si mette i paletti da sola e io mi deprimo anche solo a stare a sentire cosa s'inventano pur di giustificare i loro comportamenti codardi.

Inoltre, ormai avra' circa 40 anni e non credo voglia sentirsi dire cosa fare della sua vita da una di 15 anni piu' giovane, cosi' come io nonostante passi il mio tempo con molte 18enni causa lavoro le ritengo molto spesso ancora delle "bambine" un po' ingenue.

Link to comment
Share on other sites

Sweet è normale che tu veda le 18enni come più piccole ma è anche giusto che passino certe esperienze tipiche della loro età...comunque anche io non ho mai incontrato persone così solo che mi dispiace tanto che vadano a influire sui dubbi degli altri,perchè può essere pericoloso. Un conto è avvertire dei rischi e dei pericoli,perchè l'altra persona c'è passata primka di te,un'altro è rivogare su di te tutta la sua repressione!!!

Sicuramente non ti ha dato un input positivo per iniziare a scoprirti..più liberi siamo in questa fase di scoperta,meglio è. credo. Perchè alla fine ti trovi costretto a fare i conti con te stesso e lì non si sbaglia.

Link to comment
Share on other sites

secondo me a volte è troppo facile giudicare dall'esterno.

io se avessi incontrato una persona così, probabilmente non sarei riuscita a sparire come ha fatto sweet (e forse avrei sbagliato); il problema è che tendo sempre a comprendere più che giudicare, a immedesimarmi nell'altro, perché fondamentalmente non esistono persone negative e persone positive.. mi sembra una categorizzazione troppo semplicistica.. come se esistessero "i buoni" e "i cattivi" musoni da additare e isolare, in un certo senso. una persona che si inventa 2000 scuse per non fare cose che magari desidera anche molto è una persona fragile, probabilmente quelle cose non riesce davvero a farle.

Link to comment
Share on other sites

Sweet è normale che tu veda le 18enni come più piccole ma è anche giusto che passino certe esperienze tipiche della loro età...

sono d'accordissimo tant'e' vero che un paio di anni fa ho conosciuto una ragazza allora 13enne che mi si e' un po' attaccata come una cozza e dopo un po' mi sono resa conto che era meglio se mi staccavo perche' sentivo di non poterla aiutare in alcun modo. stava passando quello che passano tutti i 13enni, conflitto costante con i genitori e se avessi detto "guarda ci passano tutti, poi le cose si aggiustano" sarebbe risultato solo insensibile e la classica cosa che una, a 13 anni, non vuole sentirsi dire perche' di fatto non se ne fa niente di una frase cosi', anche se e' vera.

per non parlare poi di quando mi ha detto di essere bisessuale, li' davvero per la prima volta ho pensato di aver influenzato qualcuno in tal senso, e so benissimo che anche i suoi genitori danno a me e mia moglie la colpa di questa cosa... non sono stati esattamente carinissimi, davanti a noi tutti miele e sorrisini pero' poi dietro le spalle dicevano peste e corna di noi.

comunque scusate l'OT era in parte per dire che talvolta sono stata proprio io la persona da evitare. attualmente siamo alla soglia del suo 16esimo compleanno e mi piacerebbe sapere come sta, piu' che altro perche' so che qualsiasi evoluzione ci sia stata nella sua vita non e' dipesa da me in nessun modo e quindi non mi sento in nessun modo colpevole.

 

Sicuramente non ti ha dato un input positivo per iniziare a scoprirti..più liberi siamo in questa fase di scoperta,meglio è. credo. Perchè alla fine ti trovi costretto a fare i conti con te stesso e lì non si sbaglia.

La cosa forse ridicola e' che le sue frasi non hanno avuto impatto alcuno sul mio modo di vivere la mia scoperta, il che per me e' un bene, ma al mondo ci sono persone che invece si fanno influenzare e quindi di questo "input negativo" avrebbero risentito non poco. Quindi spero che non le siano capitate sottomano altre 16enni in fase di prima scoperta perche' cio' avrebbe potuto portare a risultati molto diversi da quelli avuti con me.

Sono d'accordo sulla liberta' in fase di scoperta, io poi sono il tipo di persona come ha scritto qualcuno recentemente (mi pare almostred) che quando l'ho scoperto non vedevo l'ora di dirlo a chiunque, vedevo lesbiche dappertutto, non facevo che leggere e documentarmi su film lesbici, libri lesbici... tante persone non sono cosi'.

 

come se esistessero "i buoni" e "i cattivi" musoni da additare e isolare

Non c'e' bisogno di isolare i musoni, ci riescono benissimo gia' da soli e non mi riferisco solo a questo esempio ma ad almeno altre 2 persone che potrei inserire nella categoria in esame... una persona molto fragile che non riesce a fare quelle cose, se si mette in testa di farle le fa, come qualsiasi altro essere umano che e' padrone del libero arbitrio. Capisco benissimo che a volte la paura e' troppo forte e anche io ci sono cose che non faccio per paura ma la maturita' sta nel dire "non lo faccio per un mio limite" invece di scaricare la colpa su fantomatici fattori esterni. Io sono stata una persona fragile nella mia vita per questo dico che si puo' cambiare, le cose basta volerle. Se invece mi costringete ad accettare che ci sono cose che a volte proprio "non riescono" allora io pretendo che tutti gli altri accettano che il mondo per me si divide in "buoni" e "cattivi". Buoni, quelli che sono padroni del proprio destino, "cattivi" quelli che falliscono la prova piu' importante e cioe' di essere padroni della propria vita e del proprio quotidiano.

Link to comment
Share on other sites

il fatto è che ogni persona è un caso a sé e già il cercare di categorizzarla è un errore.

uno può essere negativo per delle cose ma magari è positivo per altre; può avere una vita professionale brillante ma una personale schifosa.. quindi insomma, dipende. poi ognuno ha una sua sensibilità, quella che per te è una cavolata, per un altro è una tragedia.. anche se magari razionalmente è consapevole del fatto che è una cavolata.

certo se si è troppo permeabili a certe cose è meglio stare lontani dalle persone così dette "negative" (ma poi quanto va di moda (dire di) essere positivi ultimamente? almeno quanto dire che il matrimonio fa schifo), ma non perché sono brutte e cattive quanto perché non si è in grado di affrontarle e in un certo senso sopportarle.

boh, io se una persona sta male non riesco a dirgli "lèvati che mi attacchi la depressione". poi dipende da duemila varianti ma in generale è così.

discorso diverso per le persone subdole, che non ti chiedono aiuto direttamente ma se lo prendono senza che nemmeno te ne accorgi.

Link to comment
Share on other sites

purtroppo esistono persone estremamente fragili e insicure di se stesse che non riescono ad essere pienamente padrone del loro destino; alcune di queste persone poi con il passare degli anni cambiano magari aiutate da persone a loro vicine che, al contrario, sono forti e decise; altre invece rimangono così in eterno. Dipende da tante, troppe cose: dipende dal carattere della singola persona, dipende dalle sue esperienze personali, dipende dalle persone che le stanno attorno, dipende dalla sua situazione in generale. Indubbiamente una persona fragile ed insicura che però ha la stabilità di una famiglia che le vuole bene, un infanzia abbastanza felice, delle amicizie importanti e soprattutto VERE e una situazione generale buona allora avrà maggiori possibilità di cambiare e diventare una persona "nuova" rispetto ad un'altra persona con una vita disastrata con amici più o meno fittizi e con alle spalle esperienze dolorose (come ad esempio il tradimento di un'amica o di una ex compagna oppure problemi con i genitori e via dicendo in una infinita serie di casi); in questo caso è molto difficile che la suddetta persona riesca a farsi forza e a superare gli ostacoli per diventare una persona "nuova".

Ogni caso è a se stante, non possiamo generalizzare.

Io ad esempio ho da diversi anni un'amica che sin da piccola ha avuto diversi problemi (era la classica secchioncella sfigata che tutti prendevano in giro) che l'hanno addirittura portata ad andare dallo psicologo a 10 anni!!! Alle superiori abbiamo fatto amicizia... lei era una persona estremamente insicura e perennemente sul depresso andante, ma con la mia amicizia e quella di altre che si sono aggiunte poi, è riuscita a cambiare, ad essere felice e soprattutto a diventare padrona della sua vita. Questo perchè lei, nonostante le apparenze, ha comunque un carattere abbastanza forte, ha molta forza di volontà e con la nostra amicizia ha acquistato anche sicurezza in se stessa (forse perchè io e le altre eravamo persone anche fin troppo sicure di noi stesse!  :ok:). Lei è riuscita a cambiare anche perchè ha dei genitori che le vogliono molto bene, ha delle amiche su cui può contare e ha avuto la forza di volontà di cambiare.

Link to comment
Share on other sites

D. Palooka

La gente che e' cosi' negativa ha sempre una scusa per le cose che fa. Non ho nessun interesse che legga la mia opinione di lei altrimenti la dissezionerebbe stile "tu dici che io potrei comportarmi in modo diverso ma in realta' NON POSSO e tu non capisci che io NON POSSO per i seguenti motivi..."

 

Non avere interesse che legga la tua opinione però è diverso da non condividere esperienze per paura che lei legga :ok:

 

il fatto è che ogni persona è un caso a sé e già il cercare di categorizzarla è un errore.

uno può essere negativo per delle cose ma magari è positivo per altre; può avere una vita professionale brillante ma una personale schifosa.. quindi insomma, dipende. poi ognuno ha una sua sensibilità, quella che per te è una cavolata, per un altro è una tragedia.. anche se magari razionalmente è consapevole del fatto che è una cavolata.

 

Per essere più politically correct allora possiamo dire "persone con una sensibilità troppo diversa dalla mia" invece che "persone negative", ma comunque il risultato non cambia.

 

certo se si è troppo permeabili a certe cose è meglio stare lontani dalle persone così dette "negative" (ma poi quanto va di moda (dire di) essere positivi ultimamente? almeno quanto dire che il matrimonio fa schifo), ma non perché sono brutte e cattive quanto perché non si è in grado di affrontarle e in un certo senso sopportarle.

 

Parlo per me: non tanto perchè "non sono in grado" di affrontarle e sopportarle (un rapporto fondato sulla "sopportazione", tra l'altro, è negativo in partenza), ma perchè NON VOGLIO. Non tutti hanno la sindrome di Pollyanna. Io voglio il meglio per me stessa e per la mia vita, quindi cerco di allontanarmi dalle persone che mi provocano noia, tristezza o rabbia.

Link to comment
Share on other sites

Non avere interesse che legga la tua opinione però è diverso da non condividere esperienze per paura che lei legga :ok:

 

Per essere più politically correct allora possiamo dire "persone con una sensibilità troppo diversa dalla mia" invece che "persone negative", ma comunque il risultato non cambia.

 

Parlo per me: non tanto perchè "non sono in grado" di affrontarle e sopportarle (un rapporto fondato sulla "sopportazione", tra l'altro, è negativo in partenza), ma perchè NON VOGLIO. Non tutti hanno la sindrome di Pollyanna. Io voglio il meglio per me stessa e per la mia vita, quindi cerco di allontanarmi dalle persone che mi provocano noia, tristezza o rabbia.

 

ma e' proprio perche' ti provocano noia, tristezza e rabbia che non le sopporti.. insomma e' un limite tuo, in teoria, il fatto che ti provochino queste cose. e' anche vero che nessuno e' totalmente ininfluenzabile, quindi capisco anche il tuo discorso, pero' allontanarle a priori mi sembra un po' crudele. che sarebbe la sindrome di pollyanna?

che poi comunque a lungo andare tutti i rapporti sono (anche) di sopportazione, insomma, o ti lasci o ti sopporti (nel senso di farsi una ragione dei difetti dell'altro).

Link to comment
Share on other sites

ci sono sfumature tra persone sempre allegre e persone sempre depresse... io sono piu' che contenta di stare vicino ai miei amici quando hanno dei momenti no in cui non si sentono troppo positivi, e di certo nemmeno io vedo sempre tutto rosa, ma una persona che non ha mai niente di positivo da dire, non mi sento di averci niente a che spartire. cosa importa se magari ha una vita lavorativa fantastica??? non era quello che traspariva dalle email, traspariva soltanto un'immensa insoddisfazione e quando uno e' insoddisfatto cosi' tanto nella sua vita privata non ci sono altre soddisfazioni che tengano... la vita privata e sentimentale per me e' la cosa piu' importante (specie per una donna e piu' ancora per una lesbica XD)

Link to comment
Share on other sites

toraepantote

Che le persone siano completamente artefici del proprio destino non lo credo ma sono d’accordo sul fatto che ci sono due tipi di persone: quelle che cercano con la propria volontà di far si che si avveri un tipo di percorso di vita, con consapevolezza e maturità  e quelle che essendo vittime impotenti degli eventi si lasciano trascinare dalle circostanze e ne rimangono imbrigliate finchè non è qualcun altro a scegliere della loro sorte.

 

Condivido l’altruismo ma l’amicizia per me è un valore importante che non si può mantenere per beneficenza.

 

Voglio dire, se sento che con una persona condividiamo valori talmente diversi da interferire nella qualità dell’amicizia (e in senso più ampio nella qualità della vita), tronco. Nel caso delle persone negative si aggiunge una sensazione di “fastidio” che probabilmente è determinata da una serie di atteggiamenti della persona che per l’appunto tendono al negativo (vittimismo, personalità forte/debole con connotazione negativa, tendenza a negativizzare ogni situazione, ecc…).

 

Detto questo anch’io ho avuto a che fare con una ragazza che per il suo carattere ho definito “negativa” e che ho smesso di frequentare. "Ragazza" quasi quarantenne (infatti è gente che difficilmente evolve conl’età). Io e la mia ragazza l’abbiamo invitata qualche volta a cena, veniva sempre da sola (poi abbiamo capito che veniva da sola perché era SOLA).

Ora questa cosa ci dispiaceva quindi abbiamo cercato di coinvolgerla di più ma le chiacchierate vertevano sempre su quanto la sua vita fosse triste (triste a causa della sua totale mancanza di personalità). Sfigata per sua volontà, priva di contenuti e argomenti che rivelassero un minimo di maturità e intelligenza… e devo dire che verbalmente abbiamo speso fin troppe parole per svegliarla.

Una negatività per così dire "innocua" dato che non sconfinava oltre il perimetro della sua persona (più pericoloso se invece si tratta di persone con personalità spiccata o che hanno un forte ascendente su di noi).

L’ultima sera, dopo fiumi di parole (dialoghi spesso a senso unico perché non era in grado di rispondere con una frase che rivelasse un minimo di maturità), dopo esserci rese conto che non poteva nascere un’amicizia sana  e… dopo aver mangiato MEZZO di uno dei pasticcini al calcestruzzo da lei gentilmente offerti, comincio a sentirmi male.

 

Dato che negatività attira negatività...

...ovviamente era passata da una pasticceria che per la qualità degli alimenti farebbe meglio a cambiare l’insegna con “Materiale per l’edilizia” . Blocco intestinale e per poco ospedale. Io che ho lo stomaco come l’acciaio e non ho mai avuto un problema di digestione in vita mia. Se questa non è negatività!...

 

...A parte l’ironia, sull’amicizia (e sui tentativi di omicidio) non sento di poter fare sconti.

 

L’altruismo è altra cosa e soprattutto credo vada fatto a chi è in grado di comprendere e accettare il gesto.

 

la vita privata e sentimentale per me e' la cosa piu' importante

 

Condivido pienamente.

Link to comment
Share on other sites

Non credo che nessuno di voi si circonderebbe completamente di persone "negative"..altrimenti le persone depresse non avrebbero il problema aggiunto di sentirti rifiutati dagli altri!! E' chiaro che se uno in una persona vede delle potenzialità allora si sforza,ci perde tempo,fiato e fegato anche. Altrimenti,se per un motivo o per un'altro,l'altra persona non è compatibile con sè stessi,allora ciao!! C'è una selezione naturale anche qui... solo che è molto molto pericoloso che una persona tendenzialmente pessimista possa influenzare una ragazzetta,soprattutto su un argomento del genere. Perchè a 15 anni sei proprio sulla soglia del cambiamento,ogni input esterno sembra la strada e pochi hanno la maturità e la coscienza di avere totale senso critico.

Link to comment
Share on other sites

solo che è molto molto pericoloso che una persona tendenzialmente pessimista possa influenzare una ragazzetta,soprattutto su un argomento del genere. Perchè a 15 anni sei proprio sulla soglia del cambiamento,ogni input esterno sembra la strada e pochi hanno la maturità e la coscienza di avere totale senso critico.

 

sono assolutamente d'accordo. Personalità forte o meno forte a 15 anni si è sicuramente facilmente influenzabili anche se ovviamente chi più e chi meno. Le persone con un carattere debole e una personalità altrettanto debole indubbiamente sono le più influenzabili, ma ciò non toglie che a 15 anni chiunque è influenzabile ed è proprio per le ragazzine di questa età che questo genere di persone sono particolarmente pericolose.

 

attualmente ho un'amica che è nelle classica fase iper-depressiva-sola che non fa niente per stare in compagnia e anzi si isola ancora di più.

Ho conosciuto questa ragazza un paio di anni fa e già allora era una persona abbastanza sola e facilmente tendente alle depressioni, ma fondamentalmente nulla di preoccupante, aveva degli amici (pochissimi ma fidati) e riusciva comunque a divertirsi fino a quando, dopo aver lasciato la ragazza con cui stava (una mia amica che le avevo fatto conoscere io per giunta!) dopo un po' si è resa conto di amarla, ma l'altra nel frattempo si era trovata qualcun altro con cui stare!!! Da allora ha perso i pochissimi amici che aveva perchè si rifiutava di uscire con loro e vederli (in alcune occasioni li ha anche apertamente mandati a quel paese e dopo un po' loro si sono giustamente rotti le palle) e sta perdendo anche me. Ok io mi sono trasferita lontano, ma lei dal canto suo quando ancora stavo a Bergamo non faceva altro che rifiutare i miei inviti ad uscire ed ora che le rarissime volte che salgo le chiedo di vederci ha sempre una scusa pronta.

Lei ha un carattere forte e deciso, in famiglia sta bene, ma nonostante ciò non riesce ad uscire dal tunnel nero in cui lei stessa si è gettata. Più che non riuscire in questo caso si tratta di non volere! Ed io sono arrivata al punto in cui la lascio perdere perchè non so più cosa fare.

Link to comment
Share on other sites

Io prima di essere completamente consapevole del mio essere lesbica non avevo rapporti stretti con persone gay, quindi le uniche seghe mentali che mi facevo me le creavo io stessa autonomamente (nonostante non sia mai stata una promotrice del.. NON POSSO)!

 

La gente che e' cosi' negativa ha sempre una scusa per le cose che fa. Non ho nessun interesse che legga la mia opinione di lei altrimenti la dissezionerebbe stile "tu dici che io potrei comportarmi in modo diverso ma in realta' NON POSSO e tu non capisci che io NON POSSO per i seguenti motivi..."

Insomma l'ho detto tante volte, la gente si mette i paletti da sola e io mi deprimo anche solo a stare a sentire cosa s'inventano pur di giustificare i loro comportamenti codardi.

 

Sarebbe interessante sapere se qualcuno ha mai trovato una soluzione a questo problema, ovvero se e come sia riuscito ad aiutare una persona che non si accettava a prendere coscienza di se stessa e passare dal NON POSSO al POSSO ALMENO PROVARCI...

Link to comment
Share on other sites

io non ce l'ho mai fatta minimamente, nemmeno con tutta la buona volonta' del mondo la gente o si aiuta da sola o non ce la fa.

 

c'e' una mia amica che scrive anche qua che era molto NON POSSO nella sua fase iniziale, a cui niente che ho mai detto e' mai servito a considerare che forse sotto sotto POTEVA, l'ho lasciata perdere, ci siamo perse di vista per due anni e quando poi per caso ci siamo ritrovate AVEVA POTUTO. come? da sola.

Link to comment
Share on other sites

io non ce l'ho mai fatta minimamente, nemmeno con tutta la buona volonta' del mondo la gente o si aiuta da sola o non ce la fa.

 

c'e' una mia amica che scrive anche qua che era molto NON POSSO nella sua fase iniziale, a cui niente che ho mai detto e' mai servito a considerare che forse sotto sotto POTEVA, l'ho lasciata perdere, ci siamo perse di vista per due anni e quando poi per caso ci siamo ritrovate AVEVA POTUTO. come? da sola.

 

EH perchè probabilmente magari percepiva i consigli dall'esterno come pressioni, come convincimenti. Invece rimasta da sola,magari,si è resa conto che poteva essere quello che voleva e deciderlo lei. Vuol dire tanto prendere consapevolezza di se e di poter decidere della propria vita.

Link to comment
Share on other sites

EH perchè probabilmente magari percepiva i consigli dall'esterno come pressioni, come convincimenti. Invece rimasta da sola,magari,si è resa conto che poteva essere quello che voleva e deciderlo lei. Vuol dire tanto prendere consapevolezza di se e di poter decidere della propria vita.

 

sono d'accordo. Quando sono le persone esterne a dirci quel che dovremmo fare spesso non le si ascolta, poi, nel momento in cui si rimane soli, ci si riflette su, magari si ammette pure che quella persona aveva ragione - ma non glielo si dice ovviamente - e si iniziano ad applicare i suoi consigli trasformandoli in propri e prendendosi poi tutto il merito di ciò che si è riusciti a fare da soli (ma in realtà inconsciamente sappiamo che ci ha messo la pulce nell'orecchio è stata una persona esterna).

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...