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Sogni e la loro importanza


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Esisteva già un topic, "Sogni particolarmente intensi", ma non mi piaceva iniziare un discorso con un'angolatura un po' diversa a topic già cominciato, quindi ne ho aperto uno nuovo.

Dopo aver letto un libro di Jung, gli Archetipi dell'Inconscio Collettivo, si è risvegliato in me un fortissimo interesse verso la dimensione del sogno e del suo linguaggio. Nel libro lo psicologo citava almeno un paio di casi davvero eclatanti, dove uomini con particolari codici morali, religiosi, culturali o anche solo caratteriali arrivano ad immaginare metafore e simbologie deflagranti, oppure nascondono i propri limiti e le proprie paure verso segreti ignoti che volontariamente vogliono nascondere tramite immagini di abissi, oceani, porte sbarrate. Quella del sogno come voce dell'inconscio è un'ipotesi che ritengo estremamente affascinante. Tengo un diario all'interno del quale annoto ogni sogno che, appena alzato al mattino, riesco a ricomporre in maniera completa. L'ho iniziato ai primi di dicembre e finora sono riuscito a segnare quaranta sogni completi in tutti i loro dettagli. E' stato decisamente interessante.

E voi? Che importanza attribuite ai sogni, come li interpretate? Li segnate spesso? Avete dei sogni che vi hanno portato a farvi particolari domande o vi hanno anche solo incuriosito?

Raccontate...  :rotfl:

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https://www.gay-forum.it/topic/10429-sogni-e-la-loro-importanza/
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Anche a me il sogno e la sua interpretazione mi ha sempre affascinato molto, ma col passare del tempo il significato dei miei sogni mi sfugge sempre di più. Mi segno in genere i sogni particolarmente divertenti o bizzarri, ma per mi segno intendo che in genere ne parlo a un po' di persone così mi rimangono impressi, raramente li metto davvero su carta (o meglio, su block notes virtuale xD).

 

Oltre al fascino che lo studio dell'inconscio, e della mente umana in generale, esercita su di me... L'importanza per me è anche un'altra.

Nei miei sogni c'erano già simboli chiari del fatto che fossi lesbica fin dai miei dodici anni, molto prima che lo capissi completamente, i miei sogni mi hanno rivelato idee che avevo su altre persone che cercavo di sopprimere e che poi invece ho scoperto essere totalmente esatte - penso che il sogno abbia un potere considerevole, e che se apriamo bene gli occhi su quel che ci dicono, possiamo risparmiarci un sacco di rimuginare.

io ormai convivo con alcuni sogni.. come ad esempio bambini. bambini spesso malati.... dalla mancanza di un braccio, alla cecità, anche all'avere  il morbo di parkinson.

boh? non saprei il motivo...

Pensa all'infanzia in tutte le sue declinazioni e cerca di capire che ingerenza ha avuto con la tua vita. Che rapporto hai coi bambini? Hai mai vissuto esperienze negative o anche solo particolari con loro \ a causa loro? Ti sei mai occupato, preoccupato per loro, hai mai provato un sentimento di forte avversione o simpatia per un bambino? Pensa anche alla tua infanzia ed al modo nel quale l'hai vissuta. Prova a pensare ai volti dei bambini visti in sogno, se riesci, magari avevano fattezze note; magari persino le tue. E per quanto riguarda le malattie? Le temi particolarmente? Vi sono delle esperienze, delle scene connesse alla malattia che hai vissuto ma magari hai voluto dimenticare, oppure che hai superato ma hai voluto oscurare? E così via...

Non è necessario che tu risponda qui alle domande (non voglio essere assolutamente invasivo  :asd: ) ma in realtà il bello dei sogni è che possono funzionare come efficacissima associazione mentale. Prendi ogni elemento dei sogni che riesci a ricordare, evisceralo, mettilo in rapporto con il resto del sogno. Alla fine qualcosa comincerà a quadrare. E' un lavoro che anche chi è inesperto in merito (ed anch'io lo sono) può fare. Ovviamente il linguaggio dei sogni è totalmente irrazionale, e funzionava per simboli, allusioni, riferimenti, capovolgimenti, assurdi; ma tutto parte dalla nostra psiche e dal nostro vissuto. Ovvio che per un'interpretazione completa sono necessari gli esperti, ma qualcosina possiamo farlo anche noi se ne abbiamo la lucidità.

 

Nei miei sogni c'erano già simboli chiari del fatto che fossi lesbica fin dai miei dodici anni, molto prima che lo capissi completamente, i miei sogni mi hanno rivelato idee che avevo su altre persone che cercavo di sopprimere e che poi invece ho scoperto essere totalmente esatte - penso che il sogno abbia un potere considerevole, e che se apriamo bene gli occhi su quel che ci dicono, possiamo risparmiarci un sacco di rimuginare.

Anche a me sono successe e succedono cose del genere  :rotfl:

Avresti qualche sogno in particolare di questa categoria che ti senti di raccontare? Solo se ne hai voglia ovviamente, non vorrei essere invadente.

Bella l'idea di tenere un diario dei sogni, non ci avevo mai pensato!

Anch'io sono affascinato dallo studio dell'inconscio attraverso i sogni, a volte sogno delle composizioni architettoniche (case, edifici, grattacieli, parchi ecc...) che mi piacciono molto e le ridisegno, il bello è che ogni tipologia di costruzione la sogno in base alle sensazioni del sogno.

Causa la visione di X-man due giorni fa, ho sognato di essere inseguito da un mostro che lanciava raggi dagli occhi, mentre scappavo per una foresta ho trovato una fortezza in riva ad un burrone costruita con blocchi di pietra scura, con un cancello d'acciaio, il padrone mi ha aperto e dentro era molto accogliente, gli ho chiesto anche la pianta della costruzione e me l'ha data! poi c'era anche suo figlio, un ragazzo che mi piaceva un sacco.

è come se l'architettura fosse la mia salvezza, un qualcosa che mi da sicurezza, gioia e capacità d'espressione.

Poi anche a me capitava da giovanissimo, intorno ai 12 anni, di sognare ragazzi quando ancora non ero pienamente cosciente della mia sessualità, iniziai a capire tutto quando mi comparve in sogno un mio compagno di scuola che mi piaceva inconsapevolmente, la mattina seguente a scuola iniziai a guardarlo in un modo nuovo.

Bella l'idea di tenere un diario dei sogni, non ci avevo mai pensato!

Anch'io sono affascinato dallo studio dell'inconscio attraverso i sogni, a volte sogno delle composizioni architettoniche (case, edifici, grattacieli, parchi ecc...) che mi piacciono molto e le ridisegno, il bello è che ogni tipologia di costruzione la sogno in base alle sensazioni del sogno.

O.O

Mitico O.O

Ma sei architetto?

Sono strafissato con l'architettura e vanno in estasi mistica quando ho il tipo di sogni che hai descritto... io tento di riprodurle in prosa, però, perchè sono molto più portato per la scrittura, anche se mi piacerebbe saper disegnare per poterle avere davanti agli occhi come base per i racconti. Bellissima quest'idea di riportare gli ambienti onirici tramite il disegno.

Un po' mi hai fatto venire in mente Lovecraft quando sognava le città perdute ed i suoi regni ancestrali XD davvero stupendo... chissà che i sogni non ci rivelino barlumi di una realtà che normalmente non siamo in grado di afferrare?

 

Causa la visione di X-man due giorni fa, ho sognato di essere inseguito da un mostro che lanciava raggi dagli occhi, mentre scappavo per una foresta ho trovato una fortezza in riva ad un burrone costruita con blocchi di pietra scura, con un cancello d'acciaio, il padrone mi ha aperto e dentro era molto accogliente, gli ho chiesto anche la pianta della costruzione e me l'ha data! poi c'era anche suo figlio, un ragazzo che mi piaceva un sacco.

è come se l'architettura fosse la mia salvezza, un qualcosa che mi da sicurezza, gioia e capacità d'espressione.

Interessante come sogno. Anche a me succede una cosa del genere con gli edifici che sogno, che normalmente sono molto ariosi, spaziosi, con moltissime funzioni all'interno (dagli appartamenti alle scuole agli ospedali). Paradossalmente, leggendo un articolo di Koolhaas (un nome un forum XD) intitolato "Urbanistica e delirio" ritrovai la descrizione di un edificio fittizio dove erano ospitati numerosissimi servizi e funzioni e tale costruzione era molto simile ad una che avevo sognato pochi giorni prima...

Sapresti descrivere nel dettaglio, se ne hai voglia, ciò che hai visto? In tutti i particolari, anche quello della foresta, che hai solo accennato... sono parecchio curioso su queste cose  :rotfl:

Mooolto interessante quel che dici Fantom, io disegno, quindi in qualche modo posso capire, ma in realtà non sono mai riuscita a catturare l'essenza fumosa o i colori irreali dei miei sogni. Una volta ho sognato una favola bellissima ambientata in una sorta di regno indiano-steampunk, ma per quanto vividi certi scenari non riescono ad uscire dalla mia testa.

 

Per quanto riguarda le persone, mi tengo sul generale: ho sognato che una persona mi avvelenava con un bacio e poi rideva di me lasciandosi morire, quando nella vita reale mi fidavo incondizionatamente di questa persona e vivevo ancora in un mondo tutto mio, la 'crisi' era lontanissima  :sisi:

 

Per quanto riguarda la mia sessualità...verso i dodici anni ho sognato questa sorta di messa di figure incappucciate, tra cui c'ero anch'io, l'atmosfera era molto cupa. C'erano dei banchi davanti a noi, degli strumenti che non ricordo, e due vegetali: albicocche mature e fagiolini (di quelli verdi, non semplicemente fagioli piccoli) dal brutto aspetto, rinsecchiti, tra cui dovevamo scegliere. Inutile dire che mi sono messa a mangiare le albicocche xD E' un sogno d'interpretazione abbastanza facile in tutti i suoi elementi, alla fine.

 

Sono molto curiosa di una cosa: sognate in 'prima persona', cioè realisticamente, come vivete, o vedete il vostro sogno come fosse un film? Per quanto mi riguarda, è la seconda: è come se fossi in una sorta di cinema multisensoriale, per cui vedo le scene come fossero state girate (e sapeste che bravo il regista nella mia testa xD), ma sento anche distintamente alcune sensazioni, a volte neanche le più forti (ad esempio, l'acqua della pioggia - ma capiti che senta il freddo. Non sento una voce, è come se leggessi un sottotitolo che non c'è, ma magari sento distintamente un sussurro poco dopo), penso solo le più importanti.

...ahimè da qualche tempo i miei sogni hanno carattere un po' ossessivo...ci sono dei temi ricorrenti, come quello di guidare un'auto e non riuscire a controllare lo sterzo, oppure sogno di sfogarmi verbalmente con qualcuno con cui nella vita di tutti i giorni devo mantenere un contegno composto. Anche nei miei sogni erotici c'è un tono "ossessivo", un po' alla eyes wide shut...

Una cosa buffa è stata che, quando ho avuto una relazione sessuale molto soddisfacente con un ragazzo, ma non eravamo insieme, mi sognavo che passavamo le giornate a cucinare insieme, a gironzolare in bicicletta, prendevamo il tè coi miei amici....il rovescio della medaglia del sogno erotico.

Non studio architettura, un po' mi sarebbe piaciuto, e ho fatto sogni molto belli dove vedevo edifici fantastici...in effetti qualche ispirazione per riarredare la stanza m'è venuta in sogno...

D. Palooka

Io invece la maggior parte delle volte sogno eventi e situazioni, ma mi capita raramente di provare sensazioni nel sogno, oppure di distinguere chiaramente i colori: faccio sogni minimalisti, coi dettagli ridotti all'osso (o forse non me li ricordo da sveglia). Incubi ne ho raramente, e gli ultimi due che mi ricordo erano entrambi legati ad animali morti.

Non mi ricordo neanche un sogno che mi abbia fatto intuire qualcosa che prima non sapevo o considerare le cose in modo diverso... mi sa che i miei sogni sono più sfoghi di fantasia che specchietti dell'inconscio.

 

Ariel,

io sogno nel primo modo moooolto più frequentemente che nel secondo. Non lo saprei spiegare bene, ma mi è successo anche di avere entrambe le visuali nello stesso sogno.

 

A voi capita di fare sogni lucidi?

Riferendomi a ciò che dice Ariel, a me capita di sognare in entrambi i modi, oppure vivo il sogno in prima persona ma vivo gli avvenimenti come se non riguardassero. Un esempio è un sogno che feci questo gennaio, del quale ho stilato un resoconto completo e dettagliato:

 

"Sono nella stanza. Devo esserci, perchè sento le lenzuola fremere morbide sotto il mio corpo. Non posso essere un osservatore esterno. Eppure la camera da letto, illuminata a giorno, mi pare del tutto estranea, io non sto vivendo all'interno di essa. Non avrò reazione alcuna. Tutto mi è alieno.

Ed ecco la coppia; sono giovani, lei è splendida nei suoi tratti mediterranei e nel suo corpo sinuoso evidenziato dalle pieghe del vestito da festa; lui appare come un virile protettore, è senza maglietta e vedo il suo fisico robusto, maschile.

I due si avvicinano e cominciano a discorrere in toni sommessi, quasi suggerendo le parole all'orecchio dell'altro, un gesto che mi pare di coniugale dolcezza e che immagino come il preludio di un iddillio amoroso ben più che mormorato. Dovrei sentirmi di troppo, eppure attendo nella stanza, non mi smuovo. Osservo, voyeur onirico, l'interazione tra i due amanti; sono in attesa di qualcosa che neanch'io conosco.

Le parole crescono di volume. Non riesco a distinguerle, ma percepisco che sono diventate dure; la ragazza si è trasfigurata in un'arpia urlante, lui è imperterrito e pare quasi dispiaciuto. Non mi sento affatto turbato per la fine della scenetta amorosa. Io sono un mero osservatore.

L'ira della donna è quieta, fredda, disumana. Avverto la sua figura come dominante. Afferra per le spalle quel corpo così forte, lo getta sul letto con quelle sue braccia esili e femminee; lui sembra arreso. Poi un luccichio argentato viene trasmesso dal sole, originato da un coltello che la giovane sta tenendo in mano. La lama si infilza nello stomaco dell'uomo, che non emette gemito. L'assassina setaccia la vittima seguendo una sorta di traiettoria lungo il corpo irreattivo, lo fruga tutto, lo intaglia con rozzezza; eppure esso è inerte. Non un singulo nè un gemito. La sua sagoma torturata è inondata di sangue, ma il letto non viene macchiato. Io non provo disgusto, non intervengo, mi sento solo vagamente partecipe di quello che immagino possa essere il dolore dell'ostia coniugale, ma non è null'altro che una sfumatura emotiva, non vale la pena considerarla. So già che sparirà come ogni sensazione passeggera di quel tipo. La mia indiferezza persevera non ostante i miei occhi vedano la scena ripetersi più volte, come se fossero i visualizzatori di un registratore impazzito che imbratta lo schermo con la stessa volgare messinscena. Infine, il nastro riprende a scorrere e l'uomo si getta a terra, in ginocchio. La donna lo osserva con ribrezzo. Finalmente la sento parlare; la sua voce suona come del tutto ordinaria, come se la sentissi nella realtà tutti i giorni.

"Ora... ora ti lascerò morire"

Il sangue virile è finalmente libero di sgorgare a terra. Lui perdura nel suo silenzio e nella sua irremovibile immobilità.

Sento che è il mio momento e mi avvicino alla bella assassina mediterranea. Le parlo.

"E adesso, dove andiamo?"

Lei mi guarda assolutamente neutra.

"Adesso andremo lontano da qui". "

 

A voi capita di fare sogni lucidi?

Dipende. Cosa intendi per lucidi?

I sogni lucidi sono sogni nei quali si è coscienti di stare sognando e di avere potere sul sogno, cioè di poter letteralmente fare dio nel proprio inconscio xD Se ho ben capito.

Mia sorella ha letto molto in proposito e ci riesce, io no e non m'interessa tanto, mi piace lasciar andare la mente dove vuole andare.

 

Molto interessante questo ulteriore 'punto di vista' del sognatore, Voleur, e che bel sogno lineare e sensato, soprattutto! Io quando racconto i miei sogni riassumo gli eventi e racconto quello che ricordo, ma spesso le persone cambiano forma, colore, mi ritrovo da una scena all'altra e solo dopo riesco a ricomporre i pezzi, non riesco a mettere a fuoco le immagini...

Sapresti descrivere nel dettaglio, se ne hai voglia, ciò che hai visto? In tutti i particolari, anche quello della foresta, che hai solo accennato... sono parecchio curioso su queste cose  :sisi:

 

Il sogno inizia mentre ero in una stanza non identificata di un magazzino, situato in un paesino di  montagna con un bosco adiacente, tale paesino esiste davvero ed è il luogo dove andavo in vacanza qualche annetto fa, il contesto sarebbe perfetto per una scena horror!

In questo magazzino c’è una signorina minacciata da questo mostro che lancia raggi dagli occhi, io convinco la ragazza a scappare insieme a me.

Decido di fuggire per il bosco seguendo un sentiero tra gli alberi e corro sempre di più mentre il mostro ci insegue, alla fine del sentiero vi è un burrone con un ponte, di cui non ricordo esattamente la forma ed i materiali, sembrasse cmq legno marcio o qualcosa di molto precario.

Una volta attraversato il fossato e arrivati dall’altra parte il ponte cede e cade di sotto, poi noto una fortezza costruita con blocchi di pietra di colore scuro, molto squadrati, stile brutalismo, una struttura moderna e accattivante con un’entrata scavata dalla facciata principale e protetta da un cancello d’acciaio spessissimo. Suono gridando aiuto e il padrone mi apre!

Il cancello scorre fino ad aprirsi e appena entro noto un ingresso cieco, con una scala sulla sinistra, salendo la quale si arriva ad una specie di spazio servente che fa da passeggiata architettonica, da  cui nasce una visuale prospettica che abbraccia l’intera casa, una specie di ballatoio semicoperto da cui si tengono d’occhio le stanze situate al piano inferiore, accessibili tramite un’altra scala, l’interno era accogliente e sembrava una villa moderna, mentre l’esterno era visibile solo da delle piccole finestre scavate nella pietra scura. La fortezza era abitata da un uomo con suo figlio, molto carino come già detto.

Ricordo di aver chiesto la pianta al proprietario, ma non ricordo nulla del disegno, le sensazioni percepite dello spazio interno sono più facili da ricordare, la potrei ridisegnare da quest'ultime.

Poi mi sveglio :no:

I sogni lucidi sono sogni nei quali si è coscienti di stare sognando e di avere potere sul sogno, cioè di poter letteralmente fare dio nel proprio inconscio xD Se ho ben capito.

Mia sorella ha letto molto in proposito e ci riesce, io no e non m'interessa tanto, mi piace lasciar andare la mente dove vuole andare.

 

Molto interessante questo ulteriore 'punto di vista' del sognatore, Voleur, e che bel sogno lineare e sensato, soprattutto! Io quando racconto i miei sogni riassumo gli eventi e racconto quello che ricordo, ma spesso le persone cambiano forma, colore, mi ritrovo da una scena all'altra e solo dopo riesco a ricomporre i pezzi, non riesco a mettere a fuoco le immagini...

E' sempre così con i sogni, di solito sono nitidi appena svegliati ma poi man mano che passa la giornata cominciano a sfocare e ci rimane solo l'idea generale o l'immagine pregnante, sempre nel caso in cui rimanga. Il trucco sta nel trascriverli appena svegliati, così il resoconto impresso nel foglio trattiene il ricordo di quanto abbiamo sognato e le immagini non sbiadiranno. Il problema è trovare il tempo e la voglia di farlo in un momento delicato come quello della svegliata di prima mattina!  :sisi:

 

Il sogno inizia mentre ero in una stanza non identificata di un magazzino, situato in un paesino di  montagna con un bosco adiacente, tale paesino esiste davvero ed è il luogo dove andavo in vacanza qualche annetto fa, il contesto sarebbe perfetto per una scena horror!

In questo magazzino c’è una signorina minacciata da questo mostro che lancia raggi dagli occhi, io convinco la ragazza a scappare insieme a me.

Decido di fuggire per il bosco seguendo un sentiero tra gli alberi e corro sempre di più mentre il mostro ci insegue, alla fine del sentiero vi è un burrone con un ponte, di cui non ricordo esattamente la forma ed i materiali, sembrasse cmq legno marcio o qualcosa di molto precario.

Una volta attraversato il fossato e arrivati dall’altra parte il ponte cede e cade di sotto, poi noto una fortezza costruita con blocchi di pietra di colore scuro, molto squadrati, stile brutalismo, una struttura moderna e accattivante con un’entrata scavata dalla facciata principale e protetta da un cancello d’acciaio spessissimo. Suono gridando aiuto e il padrone mi apre!

Il cancello scorre fino ad aprirsi e appena entro noto un ingresso cieco, con una scala sulla sinistra, salendo la quale si arriva ad una specie di spazio servente che fa da passeggiata architettonica, da  cui nasce una visuale prospettica che abbraccia l’intera casa, una specie di ballatoio semicoperto da cui si tengono d’occhio le stanze situate al piano inferiore, accessibili tramite un’altra scala, l’interno era accogliente e sembrava una villa moderna, mentre l’esterno era visibile solo da delle piccole finestre scavate nella pietra scura. La fortezza era abitata da un uomo con suo figlio, molto carino come già detto.

Ricordo di aver chiesto la pianta al proprietario, ma non ricordo nulla del disegno, le sensazioni percepite dello spazio interno sono più facili da ricordare, la potrei ridisegnare da quest'ultime.

Poi mi sveglio :no:

Notevole la cura per i dettagli ed i particolari che hai impiegato nel descrivere il sogno. L'interesse per l'architettura e lo spazio sono evidenti, così come lo è il fatto che essi ti diano sicurezza, tanto è vero che la fuga avviene in uno spazio aperto, naturale (la foresta) e tu trovi riparo all'interno di una fortezza solida che descrivi molto dettagliatamente, laddove hai speso a mala pena una frase per parlare della foresta. Sapresti raccontarmi altri esempi di sogni di questo tipo, se ti va?

____________________________INCUBO__________________________________

Stanotte ho fatto un sogno abbastanza strano e molto angoscioso che vorrei raccontare.

Mi manca un amico forumista che era capace di interpretare i sogni con estrema bravura, ma

è tanto particolare, questo sogno, che voglio raccontarlo lo stesso.

 

All'inizio del sogno mi trovo sottoterra, in delle caverne naturali di roccia che formano come diversi piccoli

vani, in cui sono raccolte delle persone, e la sensazione è come se in tal modo esse siano sottratte a un pericolo

reale che potrebbe venire dal mondo esterno, dal mondo al di sopra di noi. La sensazione di pericolo e di

rifugio non riguarda peraltro me, ma loro, e io sono contento di vedere che queste persone stanno un po' al sicuro.

 

Impercettibilmente la sensazione di pericolo aumenta e io mi rendo conto che il pericolo può giungere non solo da

fuori ma anche da lì stesso, può farsi strada attraverso le viscere della terra stesse, dai muri animati di una forza,

come di una materia che si anima, o come un terremoto, e che il pericolo può riguardare anche me:

a questo punto mi trovo anch'io in uno di questi vani naturali di pietra, con altra gente.

 

Poi la gente sparisce, cala un buio, e le pareti si animano con una notevole potenza plastica, giungono a toccarmi, come

per sopraffarmi, ma...il tocco di questa essenza nera che si muove in modo plastico ha anche un'indicibile dolcezza!

 

 

Mi ritrovo in quella che era tanti anni fa la casa al mare dei miei genitori e dove io sono andato per tutta l'infanzia

e l'adolescenza e i primi anni della ventina insieme con loro e le mie due sorelle a passare le vacanze. La casa, che

nel sogno è esttamente identica a quella reale (che ahimé non possediamo più), era formata di due piani. Il pianterreno,

dalla cucina, si estendeva su due diversi corridoi ad angolo retto, sui quali c'erano varie stanze, e questa zona comunicava

poi attraverso una porta con un vasto salone, da cui partiva poi la scala per il piano superiore. Se la porta che dava sul

salone era chiusa, questa zona era ben isolata acusticamente dal salone e a fortiori dal piano superiore.

 

Io mi trovo a dormire nella camera dei miei genitori, che si trova appunto in questa zona a due lati ad angolo retto,

e cerco di divincolarmi dalla forza che mi opprime nel mentre la sensazione diventa sempre più quella di un sogno da

cui uno vuole svegliarsi, ma non ci riesce. E chiamo, "Mamma! mamma!", ma con una voce impastata che non è abbastanza

elevata, e aggiungo "Porta la pistola! porta la pistola!", e questo lo dico per far paura a questa entità che mi trattiene e

possiede, per spaventarla...col fatto che mamma porterà la pistola!  :no::sisi:

 

 

Da un momento all'altro lo sforzo fatto per svegliarmi raggiunge il suo esito e mi trovo sveglio.

Mi rendo conto con costernazione che ho gridato ad alta voce forse per un minuto, che sicuramente

i vicini del piano accanto e del piano di sopra li ho svegliati, e naturalmente mi vergogno come un ladro! Sto fermo qualche

minuto senza neppure accendere la luce, poi piano piano esco dal letto e mi trasporto in un'altra stanza, che mi ridà il senso

della realtà, accendo il computer.

Mi ritrovo il peso di una pietra sullo stomaco e la digestione interamente bloccata. Mi sono riaddormentato alle 6.

 

Oggi ricevo una mail - forse non c'entra niente - in cui una mia nemica sul piano del lavoro mi dice delle cose che mostrano che

mi vuole imbrogliare, che mi sta imbrogliando e attaccando. E che per difendermi dovrò mettere in campo una notevole quantità di energie.

Era questo il pericolo? Forse solo in parte

 

Grazie di avermi letto!

____________________________INCUBO__________________________________

Stanotte ho fatto un sogno abbastanza strano e molto angoscioso che vorrei raccontare.

Mi manca un amico forumista che era capace di interpretare i sogni con estrema bravura, ma

è tanto particolare, questo sogno, che voglio raccontarlo lo stesso.

 

 

All'inizio del sogno mi trovo sottoterra, in delle caverne naturali di roccia che formano come diversi piccoli

vani, in cui sono raccolte delle persone, e la sensazione è come se in tal modo esse siano sottratte a un pericolo

reale che potrebbe venire dal mondo esterno, dal mondo al di sopra di noi. La sensazione di pericolo e di

rifugio non riguarda peraltro me, ma loro, e io sono contento di vedere che queste persone stanno un po' al sicuro.

 

Impercettibilmente la sensazione di pericolo aumenta e io mi rendo conto che il pericolo può giungere non solo da

fuori ma anche da lì stesso, può farsi strada attraverso le viscere della terra stesse, dai muri animati di una forza,

come di una materia che si anima, o come un terremoto, e che il pericolo può riguardare anche me:

a questo punto mi trovo anch'io in uno di questi vani naturali di pietra, con altra gente.

 

Poi la gente sparisce, cala un buio, e le pareti si animano con una notevole potenza plastica, giungono a toccarmi, come

per sopraffarmi, ma...il tocco di questa essenza nera che si muove in modo plastico ha anche un'indicibile dolcezza!

 

 

Mi ritrovo in quella che era tanti anni fa la casa al mare dei miei genitori e dove io sono andato per tutta l'infanzia

e l'adolescenza e i primi anni della ventina insieme con loro e le mie due sorelle a passare le vacanze. La casa, che

nel sogno è esttamente identica a quella reale (che ahimé non possediamo più), era formata di due piani. Il pianterreno,

dalla cucina, si estendeva su due diversi corridoi ad angolo retto, sui quali c'erano varie stanze, e questa zona comunicava

poi attraverso una porta con un vasto salone, da cui partiva poi la scala per il piano superiore. Se la porta che dava sul

salone era chiusa, questa zona era ben isolata acusticamente dal salone e a fortiori dal piano superiore.

 

Io mi trovo a dormire nella camera dei miei genitori, che si trova appunto in questa zona a due lati ad angolo retto,

e cerco di divincolarmi dalla forza che mi opprime nel mentre la sensazione diventa sempre più quella di un sogno da

cui uno vuole svegliarsi, ma non ci riesce. E chiamo, "Mamma! mamma!", ma con una voce impastata che non è abbastanza

elevata, e aggiungo "Porta la pistola! porta la pistola!", e questo lo dico per far paura a questa entità che incombe su di me,

per spaventarla...col fatto che mamma porterà la pistola! :sisi:

 

 

Da un momento all'altro lo sforzo fatto per svegliarmi raggiunge il suo esito e mi trovo sveglio.

Mi rendo conto con costernazione che ho gridato ad alta voce forse per un minuto, che sicuramente

i vicini del piano accanto e del piano di sopra li ho svegliati, e naturalmente mi vergogno come un ladro! Sto fermo qualche

minuto senza neppure accendere la luce, poi piano piano esco dal letto e mi trasporto in un'altra stanza, che mi ridà il senso

della realtà, accendo il computer.

Mi ritrovo il peso di una pietra sullo stomaco e la digestione interamente bloccata. Mi sono riaddormentato alle 6.

 

Oggi ricevo una mail - forse non c'entra niente - in cui una mia nemica sul piano del lavoro mi dice delle cose che mostrano che

mi vuole imbrogliare, che mi sta imbrogliando e attaccando. E che per difendermi dovrò mettere in campo una notevole quantità di energie.

Era questo il pericolo? Forse solo in parte

 

 

Grazie di avermi letto!

orodeglistupidi

Se ti interessa, posso provare un'analisi spicciola, con la premessa che non ho grosse competenze in materia.

 

Mi sembra, più che un sogno premonitore, un rigurgito onirico di tue paure infantili/adolescenziali, legate probabilmente alla prima scoperta della tua (omo)sessualità.

 

Scendere e rimanere sottoterra è un preambolo ricorrente nei sogni in cui ci si cala nel profondo di esperienze che crediamo (sor)passate e che invece sono ancora irrisolte.

 

La sensazione di pericolo/sollievo è inizialmente proiettata su altri, probabilmente perché troppo violenta per essere subito assunta in prima persona. Gli altri, tuttavia, non sono altro che proiezioni di te stesso. E difatti, presto ti rendi conto che in realtà il pericolo incombe anche e soprattutto su di te. Le proiezioni spariscono e ti trovi solo contro questa paura muta.

Essa inizialmente è dura, poi si fa "plastica", infine quasi liquida. Dici: può farsi strada attraverso le viscere.

Mi sembra tutta una rappresentazione neanche troppo sublimata di un rapporto anale.

 

Materiale nero che cola è simbolo, in genere, di malattie o di malessere psicologico. Se nel sogno lo perdiamo, ad esempio dalle dita, significa che stiamo riuscendo a guarire da vecchi malanni. Se invece entra sempre più in contatto con noi, significa che stiamo ricadendo in una spiacevole situazione passata.

Il fatto che, come dici, tale materia nera sia piacevole, conferma ulteriormente la carica di ricordo sessuale del sogno. Una carica che, per quanto piacevole, rende tuttavia il sogno un incubo.

 

Ti ritrovi dunque nel letto dei tuoi genitori . Dovresti sentirti comodo, in quel letto, che non è altro che il modello sessuale e affettivo "normale" che i tuoi genitori ti hanno offerto. Invece sprofondi nel malessere. Sei oppresso da una rivelazione insopportabile, sempre più vicina: quello non sarà mai il tuo posto.

Tutta questa sequenza mi sembra indicare metaforicamente lo sbigottimento e il terrore del primo momento in cui hai capito che la tua vita sessuale-affettiva avrebbe necessariamente deviato dal modello "normale" dei tuoi genitori.

 

Il fatto di percepire tale "deviazione" come qualcosa di rovesciato, di sbagliato, si concretizza nelle tue ultime parole. Gridi a tua madre di portare la pistola, cioè di diventare quello che non è, un uomo (la pistola è un evidente simbolo fallico, per giunta carico di violenza). Vuoi che ti protegga da qualcosa che inevitabilmente ti strapperà dall'età infantile, per metterti faccia a faccia con la tua vera identità.

 

Spero di non aver detto troppe fregnacce.  :awk:

 

Spero di non aver detto troppe fregnacce.  :awk:

 

 

Non credo: anzi, grazie davvero di questo tentativo di spiegazione che secondo me coglie in tante cose.

Purtroppo il ricordo cosciente di quanto io possa esser stato male nel capire che la mia vita sessuale e la mia vita

in generale sarebbero state diverse e "devianti" da quelle di miei genitori è ormai per me remoto, ma certo c'è

stato, più che altro sotto forma di paura di quello che mi avrebbe fatto mio padre, il quale era molto duro, e

quando, non vedendomi andare con ragazze e ragazzine ma stare sempre con gli amici, intorno ai 16/17 anni,

cioè prima ancora che io capissi e accettassi di essere omosessuale, venne in camera mia, e dopo poche parole

mi disse una frase che non scorderò mai (anzi, in un certo senso l'ho scordata, perché non ci penso mai e

credo di averla detta una sola volta a una persona, il mio primo ragazzo), e cioè «se dovessi scoprire che sei

omosessuale prima ti ammazzerei, e poi mi ammazzerei io» - così senz'altra spiegazione. E' anche la prima

volta che la scrivo in un Forum. La frase mi dette un pugno in uno stomaco, e nello stesso tempo mi lasciò muto,

quasi senza reazioni emotive, se non una paura gelida, e il desiderio di scapparmene al più presto possibile da

quella casa.

 

La camera da letto della casa del mare nella quale dormo era la camera dei miei genitori, ma da quando

la casa era stata sopraelevata (e infatti nel sogno ha due piani) ci dormiva solo mio padre, mia madre

essendosi presa una camera più assolata e gioiosa al piano di sopra. Quella stanza - e mi sembra assurdo

non averci pensato prima! - o almeno tutto quell'angolo della casa, dove c'era anche un soggiornino,

fu anche il teatro del mio primo CO, un CO traumatico ma benefico, al quale fui trascinato da un ragazzo

amico mio del quale mi ero innamorato, ma senza ancora averglielo detto: fu lui che mi sollecitò a parlarne,

anche con virile bruschezza; io non ero preparato a questa dichiarazione, ma poi quando fu fatta gliene

fui grato, almeno razionalmente.

 

Quanto al coito anale mi verrebbe da pensare, per forza di cose, alla mia prima esperienza. Ero a Parigi e

avevo dragué un ragazzo in un cinema. Andammo a bere qualcosa e dopo lui mi propose di andare a casa sua.

Abitava molto lontano da dove ci trovavamo, in un quartiere remoto, e facemmo una camminata di 1 ora e

mezzo, da mezzanotte all'1.30, per arrivarci. Io mi sentivo contento, eccitato, ma mentre mi inoltravo nel buio di

una Parigi per me sconosciuta ogni tanto pensavo: ma dove sto andando con uno sconosciuto?

Ugualmente, quando, nella stanza del suo appartamento, lui dopo un certo tempo mi lasciò, con aria misteriosa, per andare a

prendere in una stanzetta attigua degli arnesi SM, che poi mi procurarono un grandissimo piacere, io ebbi un momento di

paura pensando che da quella stanza poteva riemergere con qualunque cosa, essere lui uno spostato,

farmi del male....non fu così, per fortuna.

 

Forse la pistola che io chiedo a mia madre di portare è la virilità che era stata tremendamente offesa da mio padre, il

quale implicitamente me ne considerava sprovvisto, che era stata messa decisamente in secondo piano dal mio amico etero

che mi indusse, amichevolmente ma bruscamente, al CO, e in fondo anche con il ragazzo di Parigi, molto più

esperto di me, Attivo, Sadico di fronte a me Masochista, anche se di quest'ultima esperienza io conservo un ricordo bello

e dolcissimo!

 

Mi verrebbero in mente anche altre cose, più complese, che rimontano all'infanzia, e che hanno a che vedere con la

paura (e con gli incubi) ma la pianto...

Adoro la dimensione onirica, ti permette di scoprire tutto quello che durante la veglia la tua mente conscia non si sognerebbe mai di dirti. Mi capita spesso di avere sogni lucidi, in cui riesco a manipolare la realtà a mio piacimento, a muovermi come voglio io e a fare quello che voglio io. Per riuscirci però mi sono allenato molto.

Bel topic Voleur!

Adoro la dimensione onirica, ti permette di scoprire tutto quello che durante la veglia la tua mente conscia non si sognerebbe mai di dirti. Mi capita spesso di avere sogni lucidi, in cui riesco a manipolare la realtà a mio piacimento, a muovermi come voglio io e a fare quello che voglio io. Per riuscirci però mi sono allenato molto.

Bel topic Voleur!

Grazie, ma molto di più han fatto FreakQuency ed Isher con il sogno di quest'ultimo e la relativa interpretazione, che denota una certa competenza in materia, sebbene chi l'ha scritta faccia il modesto  :awk:

Piuttosto Dario, ti andrebbe di approfondire questa tua affermazione sui sogni lucidi, magari aggiungendo qualche esempio?

orodeglistupidi

@ Isher: è curioso che questi sogni siano di interpretazione relativamente semplice per gli altri ma del tutto oscura per chi li fa. E' veramente stravagante la tenacia che la nostra mente mostra nell'autocensura  :P

@ Voleur: non ho competenze nel senso che quello che so non lo devo ad alcun libro o studio particolare...diciamo che non sono un interprete qualificato  :roll:

Tengo un diario all'interno del quale annoto ogni sogno che, appena alzato al mattino, riesco a ricomporre in maniera completa.

Idem, ho iniziato circa un anno fa...però annoto solo gli incubi, sono gli unici sogni che mi ricordo.

Ultimamente mi capita una cosa strana..alla fine di ogni sogno mi si formano delle frasi in testa..mi vengono in mente come se le stessi leggendo da un libro, ma non è così.

E' come se stessi scrivendo qualcosa così, di getto...è come se mi venissero in mente le frasi senza bisogno di pensare.

Bah.

sta mattina mi sono svegliato con un ricordino :)

mi trovavo all'università quando uscito dall'aula noto che il corridoio e l'arredo interno hanno l'aspetto di un traghetto, così mi accorgo di essere in una nave, però guardando fuori invece del mare vedo la terra vista dall'alto

era un veivolo moderno a forma di nave che volava e poteva anche atterrare sull'acqua.

mi faccio un giretto per esplorare tale veivolo, e scopro che c'è mia madre a pilotarlo

esco nella terrazza di fuori per godermi il paesaggio visto dall'alto, stare in una nave volante è davvero una cosa stupenda, peccato che non esistono e sia un po' difficile uscire in una terrazza mentre si vola  :muro:

Io invece sta notte ho sognato un serpente...

 

In pratica tenevo in mano stretto questo serpente (avendo un po' schifo, ma senza troppa paura) ... non era velenoso anche se gonfiava la testa come un cobra. Poi ogni tanto mi mordeva ma non mi faceva male.

 

Ad un certo punto mi scivola dalla mano e inizia a scappare per casa e io lo ripiglio ancora... lui si divincola, cerca di mordermi ma non mi fa nulla e poi mi sono svegliato.

 

Non so cosa significhi... certi dicono che c'entri con la sessualità  :ok: altri dicono che il serpente può simboleggiare persone di poca fiducia che remano contro.

mi ha sempre affascinato ''il mondo dei sogni''..insomma è anche grazie a questi che ho riscoperto me stessa...ce ne sono di strani  :ok: però alcuni di veramente belli...che sembrano quasi reali...dai quali non vorresti mai svegliarti  :) o sogni che sono tuoi desideri inconsci  :) ci do davvero molta importanza

  • 3 weeks later...

Oggi ho fatto un sogno strano che non è la prima volta che faccio, ma è da un po' di tempo che non lo facevo.

 

In pratica l'ambientazione è sempre questa:

 

Prima inizio nell'entrare in un giardino di una villa gigantesca (cioè la villa non c'è, c'è solo questo enorme cancello con il giardino) e c'è una collina da risalire con una strada a tornanti.

Raggiunta la cima c'è una torre altissima e stretta. In cima c'è il luogo che devo raggiungere: una stanzetta che dopo descrivo. Per raggiungerla ci sono 4 pali di legno basculanti ai 4 lati della torre, con dei pioli a moh di scala che devi risalire.

 

La torre è molto alta e io soffro di vertigini, ma l'unico modo è quello quindi devo farlo e piano piano risalgo la torre.

Arrivo in cima e c'è la prova più difficile, infatti per accedere alla stanza finale si deve effettuare un salto basculando col palo come se fosse un'altalena ed entrando in volo da una piccola finestra. La distanza è minima (1 metro) ma sotto c'è un vuoto pauroso e io devo effettuare un salto staccandomi nel momento giusto dal palo.

Alla fine incoraggiato anche dalla persona che c'è all'interno della stanza (che non ricordo chi fosse) mi lancio e entro dentro.

 

Questa stanza però è strana. E' fatta a 3 piani, molto bassi. Ogni piano ha 4 finestre (ai 4 lati). Io sono entrato nel piano più basso, ma la persona che devo trovare è nel piano più alto. E l'unico modo per accedere è uscendo dalla finestra del mio piano ed entrando sopra arrampicandomi (ovviamente sempre nel vuoto)... alla fine ce la faccio ma mi viene addosso l'ansia pensando che da lì sarà difficile riscendere la torre... a sto punto il sogno finisce.

 

La cosa impressionante è che questo sogno l'avevo fatto già tempo fa (parecchio tempo fa)... non so se il significato sia quello che dovrò mettermi alla prova di fronte a delle mie paure... certo che il cervello è proprio strano!  :pausa:

  • 11 months later...

I sogni (e la loro interpretazione da un punto di vista psicologico) mi interessano da parecchio tempo, mi sono anche interessato ai rudimenti...

Mi interessa soprattutto la loro interpretazione come manifestazione dei desideri dell'inconscio. Quindi non prendo mai i miei sogni come una rappresentazione della realtà (e chi mai lo farebbe?), li intendo come una manifestazione dei miei pensieri, anche quelli più nascosti, che a volte rinnego (e devo dire che in molti casi ho trovato riscontri, a volte anche palesi). Purtroppo ho perso l'abitudine di annotare i più interessanti.

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