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Sogni e la loro importanza


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la tua definizione è classicamente Freudiana: i sogni come appagamenti di desideri

espressi spesso in termini censurati

con la contrapposizione di un contenuto manifesto a uno latente

con lo spostamento di aspetti caratteristici da un oggetto all'altro

e il tutto espresso simbolicamente, per condensazione, mediante l'addensarsi di più significati su un unico simbolo o aspetto del sogno

 

Jung, pur non trascurando affatto le scoperte di Freud e le meccaniche da lui individuate,

è più propenso a considerare i sogni come elaborazioni simboliche autonome prodotte dall'inconscio

in cui agiscono direttamente gli archetipi, forme che si riempiono di contenuto

riproponendo dinamiche storicamente espresse dal mito,

dalla tradizione, dalle scienze esoteriche (es. alchimia) o dal dogma,

e così facendo ponendoci di fronte allo stato di evoluzione del nostro processo di individuazione

ed indicandoci le prossime tappe o i modi per superare i punti difficili del cammino

 

la differenza di fondo tra i due, sintetizzando al massimo

è che Freud è "nemico" dell'inconscio

(l'inconscio per Freud è una "bestia" che và tenuta alla catena ed affamata

ed infatti lo psicologo Freudiano non parla al paziente, lo fa stendere sul lettino mentre lui resta silenzioso alle sue spalle,

come se fosse un dio giudicante: è una sorta di atto psico-magico che ha uno scopo intimidatorio verso l'inconscio)

invece Jung è "amico" dell'inconscio, pur temendolo in sommo grado (ma per Jung è una sorta di "timor di Dio", non di paura vera e propria)

pensa che solo attraverso una comprensione ed integrazione dei contenuti inconsci autonomamente emersi alla coscienza

si possa infine raggiungere lo scopo dell'esistenza di ciascuno, che risiede nell' "individuazione"

 

Freud vede la psicologia come cura della nevrosi

Jung vede la psicologia come strumento di realizzazione del proprio sè, della propria interezza

 

Freud propone una struttura della psiche molto semplice e "indifferenziata",

in cui appunto la bestia-inconscio resta avvolta nella sua misteriosa ferocia primitiva

Jung propone una struttura della psiche e dell'inconscio molto articolata, tetramorfica

che si inquadra e si spiega storicamente nel mitologema e nella religione

 

la mia esperienza personale, sui miei sogni,

o sui sogni che alcuni amici mi raccontano, è che esistono sia sogni freudiani che junghiani (passatemi questa banalizzazione)

ovvero sogni che si interpretano più facilmente facendo riferimento a Freud che a Jung, o viceversa

 

ad esempio l'incubo di Isher in questo thread è sostanzialmente freudiano

 

mentre l'ultimo sogno descritto da Squall86 è più junghiano

e, se fosse interpretato da Freud, credo che assumerebbe aspetti persino grotteschi

 

un sogno ben interpretato lascia sempre stupefatti ed ammirati

che ci sia così tanta "esattezza" e saggezza di argomentazione

rispetto a quanto proviamo nella nostra vita in quel momento

e rende palese l'esistenza di forze assolutamente estranee al nostro io e alla nostra volontà

che pure agiscono in noi stessi "per il nostro bene" e lasciano un senso profondo di numinosità

ovvero di esperienza del "sacro"

del Dio interiore

la tua definizione è classicamente Freudiana: i sogni come appagamenti di desideri

espressi spesso in termini censurati

con la contrapposizione di un contenuto manifesto a uno latente

con lo spostamento di aspetti caratteristici da un oggetto all'altro

e il tutto espresso simbolicamente, per condensazione, mediante l'addensarsi di più significati su un unico simbolo o aspetto del sogno

 

Ah, sicuramente, io mi sono sempre interessato a Freud, di Jung non conosco praticamente niente (almeno per quanto riguarda il sogno).

Il fatto dei sogni tipicamente freudiani o junghiani è molto interessante, è sensato, interpretare un sogno in base alla scuola che si presta meglio alla simbologia presente nel sogno.  :pausa:

Un parere su un sogno (di un amico): sul lungomare, sta passeggiando con un amico, arrivano ad una pasticceria dove vendono cornetti, entrano, il mio amico vuole comprare un cornetto, vede tanti cornetti accatastati che formano una montagna, ne compra uno, e lo mangia.

All'epoca (sempre da dilettante, però) l'ho interpretato subito, la simbologia mi è sembrata evidente ( ;)). Secondo Jung si sarebbe potuto interpretare in una maniera diversa (quindi la simbologia viene proprio trattata in un altro modo), oppure le due scuole differiscono solo sul ruolo dell'inconscio (e la simbologia rimane pressoché invariata)?

 

Il fatto dei sogni tipicamente freudiani o junghiani è molto interessante, è sensato, interpretare un sogno in base alla scuola che si presta meglio alla simbologia presente nel sogno.  :pausa:

 

 

anch'io lo trovo sensato anche se alcuni lo considererebbero vagamente "eretico"

 

il sogno del tuo amico ha un'interpretazione apparentemente chiara  ;)

ma occorre stare in guardia

perché il simbolo non ha sempre un carattere univoco ed universale: deve essere sempre rapportato all'esperienza del sognatore

 

ad esempio il cornetto: potrebbe essere un simbolo fallico

ma non è detto

la sua forma ricurva ad esempio è tipicamente "lunare", femminile

quindi il simbolo è ambiguo

 

c'è sicuramente un potente simbolo femminile in questo sogno, ovvero il mare, le acque

che possono simboleggiare sia l'inconscio che l'affettività che la "rinascita"

quindi camminare sul lungomare può voler dire che ci troviamo sul limitare tra la coscienza e l'inconscio

ovvero che ci sono dei contenuti inconsci, dei desideri, che vogliono emergere ma che sono ancora indistinti

 

poi c'è questo amico con cui il sognatore passeggia

potrebbe essere colui verso il quel lui prova un'attrazione sessuale, che viene censurata, traslata di oggetto ed espressa come contenuto latente

nel contenuto manifesto del "mangiare" il cornetto (questo è Freud allo stato puro)

il cornetto come dicevo è simbolo ambiguo

quindi mangiarlo è insieme fellatio ma è anche identificarsi (incorporare) la parte di identità "femminile" del cornetto

 

ma potrebbe anche essere, prendendo il cornetto come simbolo più "femminile",

che il sognatore voglia vivere un'esperienza sessuale etero e l'amico stia solo lì a riflettere questo suo desiderio

come colui che ha già avuto una simile esperienza

quindi camminano insieme sul lungomare, ove il mare simboleggia la "morte" del sognatore e la sua "rinascita" (questo è junghiano)

insomma il sognatore acquisisce delle caratteristiche dell'amico con cui passeggia, diventa come lui, rinasce in lui, si specchia in lui

e queste caratteristiche potrebbero essere appunto il "gustare" il frutto femminile (il cornetto)

ovvero essere iniziati al sesso con la donna

 

ovviamente una delle due interpretazioni cade solo conoscendo la storia del sognatore ed i suoi rapporti con l'amico

 

ancora: occorre fare molta attenzione alle parole usate dal sognatore nel descrivere il sogno

che non vanno mai alterate

ad esempio: tu dici "compra un cornetto"

ma già se la scena fosse stata "prende un cornetto" il significato poteva essere diverso

 

poi sarebbe anche da considerare il fatto che ci siano "un mucchio di cornetti" che formano una montagna

è una montagna, ovvero un mucchio caotico, oppure una piramide?

 

insomma l'analisi dei sogni è complessa e spesso contraddittoria, ed andrebbe sempre praticata in analisi (o anche auto-analisi)

e lasciando spazio al sognatore stesso (alla fine è lui che interpreta il suo stesso sogno, mediante un'attività

che Jung definiva di "immaginazione attiva": da questo punto di vista lo psicoanalista compie un atto di maieutica)

Io infatti l'avevo interpretato nella maniera freudiana.  :pausa:

Credo che nel suo caso sia più corretta, conoscendo la sua storia.

Comunque, per quanto riguarda il sogno, il cornetto lo compra (mi sono dimenticato di dire che si lamenta sul prezzo, che a lui sembra troppo alto), e la montagna è effettivamente una montagna (dalla forma vagamente conica, da come me lo ha descritto, una catasta irregolare).

ok

se trova il cornetto caro

allora si può aggiungere all'interpretazione questo ulteriore elemento

forse il suo inconscio gli sta dicendo che ha investito troppe energie in questo rapporto, o in questo desiderio di rapporto con l'amico

e che potrebbe non valerne la pena

considerando che di cornetti ce n'è una montagna  :pausa:

 

l'inconscio è dotato di un notevole senso dell'umorismo ;)

he he he scusate se interrompo un attimo la vostra discussione..avrei una domanda da fare, se posso..io ho la sensazione di non sognare quasi mai. Poche volte mi capita di ricordare di aver sognato qualcosa..e incubi poi non ne faccio da quando ero molto piccolo (l'ultimo me lo ricordo quasi!)..ecco, è normale? C'è un motivo x cui non sogno praticamente mai? Oppure soltanto non mi ricordo? Che vuol dire? Sarei tanto curioso di sapere se esiste un perché..grazie :pausa:

Be', sicuramente sogni anche tu, solo che non te lo ricordi quasi mai...

Questo è abbastanza soggettivo, io per esempio ricordo facilmente i sogni nei periodi in cui sono più tranquillo e rispetto il ciclo del sonno (cioè dormo abbastanza, e ad intervalli più o meno regolari), mentre nei periodi in cui sono molto agitato tendo a ricordare solo immagini di ciò che ho sognato, o scene, e comunque faccio sempre sogni surreali in questi periodi...

Quando invece dormo poco (e male, magari), tendo a non ricordarli.

Comunque ho letto che svegliarsi al buio aiuta a ricordare ciò che si è sognato (e, in effetti, da quando ho cominciato a svegliarmi in piena luce, non ho ricordi di sogni particolari). Alcuni accorgimenti potrebbero essere utili, ma la cosa è molto soggettiva.

quoto Timothy Dorian

tutti sogniamo ma non sempre ricordiamo i nostri sogni

anzi alcuni, come Caos, non li ricordano affatto

comunque il sogno, anche se non ricordato, agisce sempre nella nostra vita quotidiana

 

ricordare i sogni richiede alcuni accorgimenti

io a volte, se faccio un sogno che reputo importante e mi sveglio in piena notte, mi alzo e lo scrivo

la mattina dopo già non lo ricorderei più, o comunque non con gli stessi dettagli

la tecnica che uso per ricordarli è la seguente

prima di addormentarmi ripeto (diciamo 40 volte) "io ricordo i miei sogni" o una frase analoga

mi raccomando al presente indicativo

è una tecnica di PNL (programmazione neuro-linguistica)

un nome pomposo per indicare quello che nei secoli passati si chiamava anche "magia"  :pausa:

poi, appena mi sveglio al mattino, sto alcuni minuti ancora a letto senza muovermi e senza aprire gli occhi

improvvisamente i ricordi dei sogni irrompono (a volte come se girasse un interruttore, in modo improvviso)

in un paio di occasioni sono arrivato a ricordarne fino a 7, che è un numero eccezionale

l'abitudine di scriverseli è fondamentale

è in qualche modo un messaggio lanciato all'inconscio che noi abbiamo cura di quello che sogniamo,

che quello che sogniamo è per noi importante

e allora, a fronte di questo impegno, il ricordo dei sogni non mancherà

scrivere i propri sogni e rileggerli è un modo semplice e concreto di aver cura di sé stessi e volersi bene

Attenzione prima di parlare di sogno ricorrente .. Siamo sicuri che un sogno sia ricorrente solo quando ce lo siamo scritti e risulta una seconda-terza o quarta volta , oppure perchè lo abbiamo raccontato a qualcuno e ci ricapita di farlo... Spesso pensiamo di aver già sognato qualcosa ,ma in realtà non è così , di una notte intera non ricordiamo mai tutti i sogni che non sono altro che la realtà come la vede l'inconscio , nello stesso sogno possiamo pensare che un qualcosa sia già successo e successivamente al risveglio crederlo ricorrente.

Riguardo l'interpretazione del sogno è molto difficile , dipende dalla persona ,dalla vita che sta condicendo ,da chi la circonda e da come si relaziona e mille altre cose... Lo stesso sogno fatto da due persone diverse cambia completamente il significato , per questo ad esempio un terapeuta (psichiatra o meglio psicanalista ) ti chiede dei tuoi sogni solo dopo un certo numero di sedute.

 

Interessante il sogno del serpente e molto controverso, il serpente rappresenta il mistero ,la paura può essere pure un simbolo fallico, però leggo che da parte dell'utente non c'era paura e lo tratteneva lasciandosi mordere. Poi l'animale scappa e lo riprende, che sia forse un' eccessivo bisogno di controllare le situazioni? L'utente avrà trovato il modo nellla vita dopo tante delusioni e tecniche di autodifesa per manipolare chi volveva fargli del male?? Il tutto denota una certa autorità imposta a ciò che gli passa accanto. Questa mia analisi è molto superficiale perchè non conosco il sognatore/trice, ma ho studiato per quattro anni alcuni meccanismi mentali e questa è l'idea che mi sono fatto.

Io ci vedrei un conflitto fra coscienza e istinto.

Non ha paura ma gli fa schifo...quindi direi vi sia

un elemento di riprovazione morale. Il serpente

per morderlo deve gonfiare la testa, cioè imporsi

con tipica posa aggressiva ( aggressività che è il riflesso

di un residuo di negazione )

 

EDIT

 

Per quanto riguarda i "simboli fallici" vi consiglio di procedere così:

 

Assumete la caratteristica fallica come un "segno" poi chiedetevi in

cosa si distingue dagli altri possibili segni fallici e individuatene le

caratteristiche, la qualità, la funzione che svolge nel racconto:

 

La torre è un edificio di forma fallica da scalare

Il gelato è un alimento freddo da mangiare

Il serpente è un animale a sangue freddo che morde

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