Uomini che Odiano le Donne

[almostred]

Uomini che Odiano Le Donne

 

 

Harriet Vanger scompare misteriosamente durante una riunione di famiglia sull’isola di proprietà della potente famiglia dei Vanger, il corpo non verrà mai ritrovato.

Quarantanni dopo lo zio della vittima, l’ormai ottantenne Henrik Vanger (Sven Bertil Taube) ex magnate dell’industria svedese è convinto che la donna sia stata assassinata da un membro della stessa famiglia ed incarica Mikael Blomkvist (Michael Nyqvist), giornalista e direttore della rivista Millenium di occuparsi del caso.

Mikael accetta l’incarico e si trasferisce nel nord della Svezia ed insieme ad Lisbeth Salander (Noomi Rapace), un’hacker dal passato complicato inizieranno ad indagare nei segreti della famiglia Vanger scoprendo forse molto di più di quanto potessero immaginare…

                                                                                                                                                                                    Fonte: http://www.cinetv.info

Trailer:

 

 

L'avete visto? Il film è uscito ufficialmente oggi nelle sale, anche se ieri c'era l'anteprima nazionale.

E' tratto dal best seller di Stieg Larsson, e fa parte della Trilogia Millennium, composta da altri due libri: La ragazza che giocava con il fuoco, e La regina dei castelli di carta.

Qualche Larssoniano c'è anche quì? Se sì, e se l'avete visto,  come vi è sembrato il film?

 

A me sinceramente è piaciuto molto.  Certo, non si poteva pretendere che sarebbe rimasto totalmente fedele al libro, ma l'atmosfera è la stessa, Lisbeth è LEI.

Purtroppo molte cose sono andate perse, ma insomma si sà, che il libro, per quanto il film possa essere bello, è sempre migliore del film!

Però Mikael, Erika e Cecilia io me li aspettavo almeno decenti! Non dei vecchi brutti eh!XD

Lisbeth, a mio parere, è molto bella anche se molto androgina.

Da notare la piccola scena lella (ma proprio minuscola, quasi inesistente. Vabbè ne vedremo di più nel secondo film  ).

 

Voi che pensate di tutto? Avete letto anche il libro?

[Guest macavity]

ho letto il libro ma non ho ancora visto il film e non so se lo guarderò però mi hai incuriosito ...

per quanto riguarda gli altri libri, sto leggendo il secondo. (notare che mia madre ha comprato i libri, li ha letti e il suo commento è stato "peccato Lisbeth sia così promiscua" )

hanno lasciato la scena lella?? non me l'aspettavo, è che a livello della storia non è così importante almeno nel primo, per me è sicuramente un punto a favore del film 

[almostred]

Il secondo è il mio preferito 

Ahahah almeno tua mamma li ha letti i libri xD Appena gli ho raccontato il primo, a mia mamma è passata ogni voglia di leggerlo o vedere il film (perché secondo lei è troppo "forte"  anche se l'essere bisex di Lisbeth non c'entra un accidente xD)..

Ah beh, scena lella..diciamo che si vede solo Lisbeth che dorme con questa donna, e entrambe sono nude, quindi..mi pare lasci poco spazio a diverse soluzioni 

Mikael la guarda shoccato 

Ma quanto posso adorare Lisbeth Salander...

[rexxx]

Sono reduce dalla proiezione terminata circa un ora fa, è stato di gran lunga uno dei film più belli che abbia visto negli ultimi anni.

Sarà che ultimamente sto evitando il cinema americano perché mi ha letteralmente rotto!

Si nota da subito la mano diversa del regista, una cultura della quale conosciamo poco, più europea ma pur sempre di respiro internazionale, che sono fattori egualmente apprezzabili come arte di comunicare, molto più della spettacolarità fine a sè stessa di Hollywood.

 

Purtroppo non ho letto il libro, quindi non so giudicare la qualità della sceneggiatura, però devo riconoscere che questo film ha saputo andare oltre gli stereotipi. Il personaggio di Lisebeth porta su di sè l'onta della violenza, strascichi di un continuo subire e infierire che in qualche modo fanno parte del personaggio stesso e che, malgrado quello che si potrebbe pensare, non fanno di lei una persona cattiva.

Quindi Lisebeth è molto di più che vittima di una discriminazione omosessuale: lei è vittima del suo essere donna, è vittima della sua androginia, è vittima della sua educazione, è addirittura vittima di essere vittima poiché in qualche modo ha reagito alla sofferenza che qualcuno le infliggeva e che l'ha portata ad essere condannata come criminale per l'omicidio di un padre la cui definizione di padre può essere assai discutibile.

 

Io credo che anche la parte di Mikael sia notevole, lui non porta l'onta della violenza ma anzi rappresenta l'incorruttibilità, un giornalista che ha sacrificato la sua libertà per l'amor del vero, eppure non si lascia turbare dalla violenza, dall'androginia e dalla sessualità schietta di Lisebeth, perché sono tutte peculiarità che fanno di lei un essere umano unico e affascinante. Il loro legame è destinato dunque a divenire un emblema che affronta il tema del relazionarsi con un partner, che è un qualcosa che prescinde da ogni tipo di sentimento, di situazione sociale e culturale ma è un fattore che può essere determinato solamente dall'istinto.

 

Il cervello istintivo non conosce i complessi meccanismi che regolano la nostra società, essa è anzi il frutto di un qualcosa il cui scopo è quello di mascherare l'istinto. Sto parlando dell'ego e della personalità, che sono il frutto del rifiuto da parte nostra o dei nostri genitori di quelle parti essenziali del nostro modo di essere che vengono in qualche modo represse fin dall'infanzia.

 

Nel film risulta evidente che si tratta di un male comune, di un male che nei soggetti più fragili porta a vere e proprie perversioni, che sono la vera natura della violenza, la stessa che porta sia l'assassino che il padre di Lisebeth a commettere abusi, che ha portato la stessa Lisebeth a ucciderlo, che ha portato sua madre in un ospedale psichiatrico, e che ha costretto Hariet a emigrare lontano.

 

Le perversioni dell'ego sono un cancro sociale, anche il tutore legale di Lisebeth è un maniaco sessuale, figura che è presumibile che nella società svedese sia vista come una sorta di esempio di avanguardia sociale. Di contro vediamo un ricco magnate della finanza sopravvivere in mezzo a parenti/squali assetati di denaro e potere, ma che invero rappresenta uno dei pochi individui onesti e sani di tutta la storia.

 

Io condivido appieno la posizione dell'autore di questo romanzo, la sola speranza che abbiamo per non essere discriminati è andare oltre, dobbiamo essere i primi ad abbandonare gli stereotipi,

 

buona vita a tutti

[almostred]

Non posso fare altro che quotare esattamente tutto quello che hai detto rexxx.

Il film non è solo thriller in se stesso, ma anche analisi psicologica della natura umana.

Il libro stesso è una critica alla società, alle convenzioni, alle sue facciate. Una rivelazione della parte oscura dell'apparentemente perfetta società svedese. Nel film, non avendo la facoltà letterararia di entrare anche per qualche minuto nella mente dei protagonisti, questo aspetto di critica si può intuire in ogni sguardo della gente a Lisbeth, sguardi di diffidenza e disgusto. Lisbeth e Mikael sono più che amici, ma mai completamente amanti. Sono praticamente opposti, e allo stesso tempo molto simili.

Ma quello che, a mio parere, cattura di più del personaggio di Lisbeth Salander, sono i lunghi silenzi e gli sguardi.

Non potrei aver desiderato una Lisbeth Salander più Lisbeth Salander di così. Perché lei è tutto ciò da cui il buonismo della società ci tiene alla larga, generata da quello stesso buonismo che maschera l'indifferenza, ma non si può fare a meno di innamorarsi di lei. O almeno, a me così è successo.

 

Il fatto che vada in giro colpendo assassini con una mazza da golf o tirando molotov fatte nel cartone del latte a padri criminali, non ha ovviamente la minima influenza sul mio giudizio per lei. 

[Hitam]

Tra qualche giorno lo vedrò,grazie per le recensioni.