Silver Reflex Posted June 4, 2009 Share Posted June 4, 2009 ...ma è davvero così difficile e lungo il percorso??!! Ho un amico di 30 anni circa che, dopo essersi laureato (laurea 6 anni in medicina), aver fatto il dottorato (5 anni mi pare...sta finendo ora), dice che poi dovrà fare almeno 5 anni come ricercatore (ammesso che l'università lo assuma, e dice che lo stipendio massimo sarebbe 800 euro), poi 5 anni minimo come associato...e poi FORSE diventerebbe un proff ordinario.. cioè a 40 anni inoltrati, se va bene!! Ma è davvero così lunga la trafila? Mi pare assurdo... Inoltre vabbè, lui sostiene che per proseguire da una fase all'altra servano dei gran calci in culo e svariati lecchinaggi.. questo non fatico a crederlo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
coeranos Posted June 4, 2009 Share Posted June 4, 2009 io ho avuto un prof di 28 anni di diritto ambientale, non so bene come funzionano queste cose, mi avevano detto che per medicina è normale fare carriera molto tardi Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
white Posted June 5, 2009 Share Posted June 5, 2009 il mio prof di economia pol ha appena inziato. non ha nemmeno trent'anni. boh. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Daryl Posted June 5, 2009 Share Posted June 5, 2009 Ma siete sicuri che siano ordinari e non ricercatori o associati o addirittura dottorandi? Perchè lezioni e corsi li tengono pure loro... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Wolf Posted June 5, 2009 Share Posted June 5, 2009 E' pressoché impossibile, almeno in questa Italia Capita di vedere "docenti" universitari che hanno età ridotta, ma sono tutti dottorandi, ricercatori o, al più, professori associati. Avevo letto un'inchiesta di Repubblica in cui si scriveva che, in Italia, il più giovane professore ordinario, mi pare sia a Roma ed abbia 40 anni La realtà è che diventare docenti universitari è una strada pazzesca; io ho avuto per un paio di anni come prof (o meglio, assistente di un prof che non era mai presente) un ragazzo sui 35 anni, laureato, dottorato, andava avanti a contratti annuali ed assegni di ricerca di anno in anno sperando prima o poi di diventare professore associato. Poi è successo che il prof di cui era assistente gliel'ha piazzato nel sedere e non gli ha rinnovato il contratto, quindi luiqui a 35 anni si è ritrovato a doversi "reinventare" da capo.. Francamente la sua storia mi ha fatto passare una volta per tutte il voglino che avevo di provare a restare dentro l'università :-) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Albi Posted June 5, 2009 Share Posted June 5, 2009 io ho avuto per un paio di anni come prof (o meglio, assistente di un prof che non era mai presente) un ragazzo sui 35 anni, laureato, dottorato, andava avanti a contratti annuali ed assegni di ricerca di anno in anno sperando prima o poi di diventare professore associato. Sembra la fotocopia di mia sorella, anche lei sta cercando di diventare professore universitario, ma sta avendo dei ripensamenti proprio perchè s'è resa conto che è un percorso davvero lunghissimo, per niente sicuro e che soprattutto richiede l'aiuto economico dei genitori a lungo termine Se si ha in mente di provare conviene trovarsi un lavoro alternativo da portare avanti durante quello svolto in università e arruffianarsi i propri genitori XD Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
squall86 Posted June 5, 2009 Share Posted June 5, 2009 Da noi molti corsi sono tenuti da docenti abbastanza "giovani" (sui 40 anni, a volte anche meno) ma sono dottorandi, ricercatori o al più associati. Se si vuole fare carriera nella ricerca e nell'insegnamento universitario, credo che la cosa migliore sia procedere gli studi in altri paesi europei, in questo modo forse è più facile accedere prima alla carriera didattica. Poi per certi versi è un contro senso... ok matematica o materie standard che sono sempre quelle... ma materie innovative e tecnologiche me le fai tenere da vecchiacci che manco si aggiornano e a volte non sono neanche motivati e capaci di insegnare? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Dario Posted June 6, 2009 Share Posted June 6, 2009 Poi per certi versi è un contro senso... ok matematica o materie standard che sono sempre quelle... ma materie innovative e tecnologiche me le fai tenere da vecchiacci che manco si aggiornano e a volte non sono neanche motivati e capaci di insegnare? E questo è un problema che, da studente, sto riscontrando io. Vorrei professori più giovani, motivati e competenti. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ermetefilon Posted June 6, 2009 Share Posted June 6, 2009 Vero ma dipende sempre da insegnante a insegnante. Il mio professore di letteratura italiana per esempio è un genio, ha iniziato così <<salve a voi, siete ospitati in una delle facoltà più belle d'Europa che ospito per secoli i canti dei monaci e i gemiti delle loro amanti, quindi siatene fieri.Faremo lezioni di due ore con una pausa di dieci minuti al mezzo, perchè sono un vizioso e devo fumare una sigaretta. Se qualcuno di voi che non ha mente bovina e non è una ragazzina che vuole fare la professoressa delle medie in attesa di un buon partito, vuole fare qualche domanda che le faccia. Allora qual'è la vostra vocazione? >> e la prima lezione ha proseguito parlando di vocazione eccetera.Anche la professoressa di storia del cristianesimo antico è bravissima, ma sono mosche bianche....poi dipende dai corsi... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
schopy Posted June 6, 2009 Share Posted June 6, 2009 @ Dario: dici che vorresti professori più giovani, motivati e competenti. Ma purtroppo i "giovani" che insegnano all'università non son mai professori ordinari; a Filosofia a Padova gli ordinari diventano tali attorno ai 45-50. E mica son sconosciuti, spesso sono persone molto competenti, che per anni hanno pubblicato con case editrici famose o scritto per quotidiani-riviste a tiratura nazionale... Sottopagati, i ricercatori alle volte devono fare lavori extra. Ce ne sono che prima di arrivare in biblioteca vanno a fare il pane. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Velocifero Posted June 7, 2009 Share Posted June 7, 2009 il mio docente di statistica, 82 anni. Mai visto un professore così innamorato del proprio mestiere e così lucido mentalmente. e specialmente, così bravo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
pat87 Posted June 7, 2009 Share Posted June 7, 2009 Io ho sentito che nella mia università per poter essere presi in considerazione per insegnare bisogna come minino: - fare il dottorato e post doc - pubblicare un certo di numero di articoli o libri su ciò in cui ti specializzi - aver almeno girato per un paio di università straniere (per il dottorato e post doc) Se ti prendono in considerazione, allora devi in pratica tenere dei colloqui e dei corsi di prova con una specie di giuria formata da professori e alcuni rappresentanti di studenti. Poi se tutto va bene puoi incominciare ad insegnare. Ma non sei ancora un professore vero e proprio, sei un "assistent professor", e ti possono ancora buttare fuori a calci in culo se fai qualche cazzata. Poi credo che sia soltanto una questione di anni di insegnamento prima di diventare professore vero e proprio. E poi non possono sbatterti più fuori. Riassumendo, prima dei 35-40 anni non si potrà mai essere professori veri e propri nella mia università. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
squall86 Posted June 8, 2009 Share Posted June 8, 2009 La strada dell'insegnamento (universitario o medio superiore che sia) in Italia è praticamente bloccato. Per prima cosa c'è da dire che nella ricerca c'è stato il blocco del turn over e quindi nel futuro sarà ancora più difficile, per quanto riguarda le medie superiori bisognerebbe fare la SILSIS (che tra l'altro non serve a nulla e sembra che verrà eliminata) e entrare in graduatoria... ma visto che anche qua le graduatorie straboccano e ci sono sempre più tagli nella scuola... la vedo dura. In italia secondo me l'unica possibilità di carriera nell'insegnamento resta la docenza in corsi privati (quelli a livello regionale oppure nelle scuole paritarie), ma serve comunque esperienza nell'insegnamente, che ovviamente chi inizia non ha e quindi è un cane che si morde la coda. Molti ragazzi infatti per sopperire a questa cosa si propongono come tutor alle università gratuitamente per 6 mesi o un anno, in modo da avere un'esperienza da inserire nel CV. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Roby Posted June 8, 2009 Share Posted June 8, 2009 A me sarebbe piaciuto molto fare il docente universitario. Però non voglio passare dieci anni a lavorare gratis. Dieci anni part time gratis, ci potrei anche pensare. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest JanitorOfLunacy Posted June 14, 2009 Share Posted June 14, 2009 Anche a me piacerebbe diventare docente universitario, però so che la strada è lunga e tortuosa. Ho due zii che insegnano all'uni, uno filosofia politica, l'altro cardiologia. Il primo ha 34 anni ed è ricercatore ( con due lauree e dottorato di ricerca), l'altro ne ha 58 ed è ordinario ed entrambi si sono dovuti fare il mazzo per arrivare dove sono arrivati. Poi -diciamocelo chiaro e tondo- per entrare ad insegnare all'uni o si è dei geni veri e propri o si ci si deve far raccomandare da qualcuno. Purtroppo chi comanda sono i professori ordinari, i cosidetti baroni, e decidono loro chi far passare di grado chi far rimanere ricercatore a vita... Se non si usa la lingua a mo' di carta igienica non si va da nessuna parte. Questa è l'Italia, una merda. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Isher Posted June 14, 2009 Share Posted June 14, 2009 Sono preoccupato di leggere in vari post che per diventare professori universitari bisogna fare lecchinaggi e ricevere svariate raccomandazione se no non si arriva da nessuna parte. Ma io temo che chi dà come assioma il fatto che bisogna diventare Servi per riuscire sia già lui un Servo e che per questo sarà il primo a comportarsi da Servo: questo comportamento è l'Italia, JenitorofLunacy. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
squall86 Posted June 14, 2009 Share Posted June 14, 2009 Io vi consiglierei ogni tanto di dare un'occhiata a bandi per borse di studio all'estero o concorsi di perfezionamento all'estero (certi li trovate nella pagina internet del ministero degli esteri... per altri dovete spulciare in rete, magari googlando). Perfezionare la lingua e finite i vostri studi altrove... se siete bravi, lontano da qua premiano la capacità delle persone e non le raccomandazioni. Ovvio, non è da tutti, soprattutto se si hanno legami forti qua nel nostro ormai sempre meno "Bel Paese". Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Recommended Posts
Join the conversation
You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.