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Oggi(fino alle 22) e domani(fino alle 15) si vota per il Referendum sulla Legge Elettorale, come vi comporterete?

 

Andrete a votare o vi asterrete?

 

Se andrete a votare come voterete ai singoli quesiti referendari sì oppure no?

 

Se vi asterrete lo farete per tutti i quesiti referendari o solo per alcuni?

 

Queste le 3 schede con i 3 quesiti(viola/beige/verde):

 

scheda1.jpg

 

 

Se passa il «Sì», alla Camera il premio di maggioranza non viene più assegnato «alla lista o alla coalizione di liste» vincente, ma solo alla singola lista che ha preso più voti, ottenendo la maggioranza anche relativa. E la soglia di sbarramento sale per tutti al 4%. Il senso dell’iniziativa è di garantire la forza di governare a chi vince le elezioni pur senza aver raggiunto la maggioranza assoluta. In caso di vittoria del «Sì», la legge elettorale, pur con la parte abrogata, consente comunque lo svolgimento delle elezioni senza necessità di nuove norme.

 

NO

 

Se vince il «No» o se non si raggiunge il quorum, resta tutto invariato. E cioè le liste potranno continuare ad allearsi o con coalizioni vere e proprie o con il collegamento con altre liste, dividendo poi al loro interno l’eventuale premio di maggioranza secondo i criteri previsti dalla legge. E le liste che non hanno raggiunto il 4% dello sbarramento ma hanno superato comunque il 2%, partecipano ugualmente alla ripartizione dei seggi, solo però se fanno parte di una coalizione che ha superato nel complesso il 10% delle preferenze a livello nazionale.

 

scheda2.jpg

 

 

Se vince il «Sì» anche al Senato viene escluso il premio di maggioranza per le coalizioni di liste, ma viene assegnato solo alla singola lista che ha preso il numero più alto di voti. E lo sbarramento sale all’8%. Come per la Camera, l’obiettivo dei promotori è rafforzare il bipartitismo, costringendo i piccoli partiti ad aggregarsi per non restare fuori dal Parlamento. In questa maniera si persegue l’obiettivo di rendere più forte la maggioranza di governo, anche se in caso di vittoria del «Sì» può capitare che un singolo partito, pur senza ottenere la maggioranza assoluta dei voti, abbia la maggioranza assoluta dei seggi in Aula.

 

NO

 

Se vince il «No» o se salta il quorum, tutto resta come adesso. E quindi il premio di maggioranza anche al Senato continuerà a essere assegnato, sulla base della legge elettorale modificata nel 2005, «alla lista o alla coalizione di liste» che ottiene il maggior numero di voti. E la soglia di sbarramento, che a differenza della Camera a Palazzo Madama deve essere conteggiata su base regionale e non nazionale, resta all’8% per le liste che si presentano da sole e al 3% per quelle appartenenti a coalizioni che superino comunque il 20% dei voti (sempre su base regionale).

 

scheda3.jpg

 

 

Se vince il «Sì» viene abrogata la possibilità per la stessa persona di candidarsi in più collegi alla Camera o al Senato. I «big» dei partiti non potranno più presentarsi dunque in tutta Italia o comunque in più zone del Paese per trainare le liste, salvo poi optare, una volta eletti, per un collegio piuttosto che per un altro, sulla base di calcoli di partito che non necessariamente esprimono la volontà degli elettori, ma rispondono a esigenze interne alle singole forze politiche. Il divieto di candidature plurime non sembra ledere i diritti dei candidati e dei leader di partito.

 

NO

 

Se passa il «No» o se non viene comunque raggiunto il quorum, la legge elettorale anche per questo aspetto non cambia.

 

Dunque i candidati potranno continuare a presentarsi in più collegi o alla Camera o al Senato, riservandosi poi il diritto di scegliere quale collegio rappresentare in Parlamento, lasciando quindi gli altri eventuali seggi ai primi esclusi della stessa lista. In passato era stata ventilata l’ipotesi di intervenire diversamente, magari riservando ai «candidati plurimi» il collegio nel quale è stato ottenuto il maggior numero di voti o la percentuale più alta, eliminando così la facoltà di scelta.

 

Questa la posizione dei vari partiti:

 

immagine0w.png

Link to comment
https://www.gay-forum.it/topic/10678-referendum-legge-elettorale/
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Io vado a votare e voto tre NO.

 

L'ultimo quesito è perfettamente in linea con i primi due (stroncare i piccoli partiti)

perché per questi ultimi non poter presentare un grande nome di spicco o rappresentativo

in più di un collegio è un suicidio elettorale.

 

Si è votato così, con candidature multiple dello stesso candidato, per tutta la storia repubblicana

ed è moralistico e demagogico voler far apparire questa possibilità come chissà quale male.

Le candidature multiple sono una presa per il culo.

 

Prima cosa una persona non può ricorprire tutti i seggi da solo quindi alla fine solo uno sarà il collegio scelto per cui è più trasparente nei confronti degli elettori sceglierne subito uno prima.

 

Secondo presentare la stessa persona in più circoscrizioni ruba dei posti in lista ad altre persone meritevoli che potrebbero essere inserite.

 

Terzo presentare la stessa persona in più ricoscrizioni conferisce a quella persona un illegittimo potere decisionale su chi far eleggere perchè a seconda del collegio scelto e di quelli rifiutati permette di far eleggere o meno le persone che sono dopo di lui in lista.

1. E' diritto di una persona presentarsi in più collegi per essere eletto: il candidato non può certo sapere a priori

dove ciò avverrà.

2. Non si ruba il posto in lista a nessuno. Le liste straripano di candidati, quando i seggi a disposizione

sono invece, spesso, pochissimi; ci sono anzi fin troppi candidati (ma va benissimo così, spero che a nessuno venga

in mente di doverli arbitrariamente limitare)

3. Le liste minori sarebbero enormemente svantaggiate dall'obbligo di presentare un candidato in una sola circoscrizione.

1. E' diritto di una persona presentarsi in più collegi per essere eletto: il candidato non può certo sapere a priori

dove ciò avverrà.

2. Non si ruba il posto in lista a nessuno. Le liste straripano di candidati, quando i seggi a disposizione

sono invece, spesso, pochissimi; ci sono anzi fin troppi candidati (ma va benissimo così, spero che a nessuno venga

in mente di doverli arbitrariamente limitare)

3. Le liste minori sarebbero enormemente svantaggiate dall'obbligo di presentare un candidato in una sola circoscrizione.

 

 

 

1. Appunto per quello è una presa in giro verso gli elettori ti scegli una circoscrizione e ti tieni quella non fai il furbo presentandoti in 5 circoscrizioni diverse è una questione di trasparenza e serietà verso gli elettori.

2. Il numero dei candidati in lista è pari al numero di seggin palio in quella circoscrizione.

3. quella non è una risposta al problema che ho sollevato.

 

Ci aggiungo un quarto aspetto e cioè l'ingiustizia e disparità di trattamento visto che un candidato ha la possibilità di candidarsi in più circoscrizioni mentre gli altri solo in una.

 

2. Il numero dei candidati in lista è pari al numero di seggin palio in quella circoscrizione.

 

Ci aggiungo un quarto aspetto e cioè l'ingiustizia e disparità di trattamento visto che un candidato ha la possibilità di candidarsi in più circoscrizioni mentre gli altri solo in una.

 

La 2 non risponde a quanto avevo osservato.

 

Quanto all'ultimo punto, è evidente che Nichi Vendola e te, Sbuffo, avete un peso politico molto diverso,

o io ed Emma Bonino, quindi è solo naturale che a te e a me già va bene se ci prendono in Lista, mentre quei

big si presenteranno in più circoscrizioni.

La 2 non risponde a quanto avevo osservato.

 

Invece risponde perchè i posti non sono infiniti ma limitati cioè pari al numero di seggi disponibili quindi vuol dire che se uno si candida in più posti va a rubare un posto.

 

Quanto all'ultimo punto, è evidente che Nichi Vendola e te, Sbuffo, avete un peso politico molto diverso,

o io ed Emma Bonino, quindi è solo naturale che a te e a me già va bene se ci prendono in Lista, mentre quei

big si presenteranno in più circoscrizioni.

 

Ci sono persone meno conosciute molto più competenti e brave di personaggi affermati, capita spesso che persone candidate in solo una circoscrizione prendano più voti di una nella stessa circoscrizione che però è anche messa in altre circoscrizioni.

Tutte le persone devono avere pari diritti e possibilità di essere elette sennò non è un sistema egualitario.

Invece risponde perchè i posti non sono infiniti ma limitati cioè pari al numero di seggi disponibili quindi vuol dire che se uno si candida in più posti va a rubare un posto.

 

 

Ma no, sbuffo, il numero è pari al numero dei seggi complessivi per tutti i partiti. Se un politico si candida in

più collegi poi può risulterà eletto o in un solo collegio, oppure in più d'uno ma in quel caso subentrerà un altro,

al suo posto, quindi non "ruberà" niente a nessuno. Solo, ha avuto più possibilità di un altro, ed è razionale e giusto,

come ti dicevo, che sia così. Tu chiami questo "rubare" un posto, ma non mi sembra sostenibile, dato che ciò

avverrà comunque con il consenso del Partito e nel suo interesse. Tu applichi un concetto di eguaglianza aritmetica

che è la negazione della realtà della politica e della realtà della differenziazione. Il fatto che ci siano persone più competenti

e più brave di altri, che tu stesso ammetti, mi trova perfettamente concorde.

Ma no, sbuffo, il numero è pari al numero dei seggi complessivi per tutti i partiti. Se un politico si candida in

più collegi poi può risulterà eletto o in un solo collegio, oppure in più d'uno ma in quel caso subentrerà un altro,

al suo posto, quindi non "ruberà" niente a nessuno. Solo, ha avuto più possibilità di un altro, ed è razionale e giusto,

come ti dicevo, che sia così. Tu chiami questo "rubare" un posto, ma non mi sembra sostenibile, dato che ciò

avverrà comunque con il consenso del Partito e nel suo interesse. Tu applichi un concetto di eguaglianza aritmetica

che è la negazione della realtà della politica e della realtà della differenziazione. Il fatto che ci siano persone più competenti

e più brave di altri, che tu stesso ammetti, mi trova perfettamente concorde.

 

-Rubare un posto in lista non il seggio...

 

-Certo che avviene con il consenso del partito perchè qusi sempre lo fanno i capi di partito a cui nessuno si permette di dire no mentre magari ci sono dei giovani molto più capaci e meritevoli quindi sarebbe più giusto dare a tutti quelli candidatii le stesse opportunità, se poi sono veramente così capaci riusciranno a prendersi il seggio anche se candidati in un solo collegio questi leader che vorrebbero farsi candidare in ogni collegio.

-Rubare un posto in lista non il seggio...

 

Lo avevo capito, che dicevi questo  :gha:

Solo che, per le ragioni che ho detto, non penso che sia rubare un bel niente.

 

Comunque mi sorprende molto che tu faccia questo discorso.

Tu non avevi niente da ridire, all'epoca delle elezioni europee, sul fatto che Vendola fosse candidato

per SeL in tutte le circoscrizioni d'Italia. La tua attuale

posizione sarebbe molto più convincente se tu avessi, all'epoca, almeno deplorato questo fatto. Inoltre, il

discorso più generale di dare più opportunità a un giovane meno noto ma senz'altro capace, e forse più capace di

certi big, lo avevo fatto proprio io, notando che era ingiusto che

Alessandro Zan fosse relegato al 8° posto di SeL nel Nord-Est, mentre secondo me gli spettava un posto

molto più alto, in quella circoscrizione. Ma per te andava bene.

Lo avevo capito, che dicevi questo  :bua:

Solo che, per le ragioni che ho detto, non penso che sia rubare un bel niente.

 

Comunque mi sorprende molto che tu faccia questo discorso.

Tu non avevi niente da ridire, all'epoca delle elezioni europee, sul fatto che Vendola fosse candidato

per SeL in tutte le circoscrizioni d'Italia. La tua attuale

posizione sarebbe molto più convincente se tu avessi, all'epoca, almeno deplorato questo fatto. Inoltre, il

discorso più generale di dare più opportunità a un giovane meno noto ma senz'altro capace, e forse più capace di

certi big, lo avevo fatto proprio io, notando che era ingiusto che

Alessandro Zan fosse relegato al 8° posto di SeL nel Nord-Est, mentre secondo me gli spettava un posto

molto più alto, in quella circoscrizione. Ma per te andava bene.

 

Mescoli questioni diverse.

 

Non mi piace che si candidino le stesse persone in più circoscrizioni, finchè c'è questa legge è legittimo farlo ma io trovo sia da evitare.

Non basta però certo questo a farmi cambiare idea per il voto ad un partito se ne condivido il programma perchè il voto si da sul programma elettorale, al massimo non do la preferenza al candidato che si è presentato in più circoscrizioni ma.

 

Su Zan non era in questione il problema delle candidature multiple ma la posizione in lista che alle elezioni europee non lo ritengo rilevante perchè ci sono le preferenzequindi se uno prende più preferenzei può superare gli altri in lista.

Guest leduetorri91

vero, è una cosa tristissima, e la scusa del "tanto non si raggiunge il quorum" non la trovo molto valida, pur rispettando la scelta, in quanto mi sembra un ragionamento che si morde la coda: non si raggiunge il quorum--->sempre meno gente stimolata a votare---->te credo che non si raggiunge il quorum!!!

di certo le cose non cambiano se ci sediamo e stiamo a guardare, ognuno di noi ha una responsabilità, per quanto infinitesimale, in ciò che riguarda la vita politica del paese... :) poi magari ci si lamenta anche...

ah, io ho votato no no si :bua: :bua:

Guest leduetorri91

all'atto pratico si, ma è diverso il messaggio che si genera! Non è la stessa cosa se un provvedimento di qualsiasi natura passa/non passa, con il consenso del popolo ratificato dallo stato, che rende il popolo stesso il giudice diretto di ciò che viene prodotto dai nostri "governanti", o se invece un provvedimento non passa perchè evidentemente non c'è l'interesse a partecipare alla vita politica, della serie "fate quel che vi pare dai vostri alti scranni..."

io non ci sto... :bua:

AngelFire_86

Si può anche decidere di far fallire il referendum non andando a votare...il non voto al referendum (scelta possibile) è DIVERSO dal non voto alle elezioni (scelta stupida)...e il tutto è assolutamente previsto e democratico... :rotfl:

 

 

 

 

 

 

 

ah, io ho deciso di non votare, ovviamente... :gha:

Ma no, sbuffo, il numero è pari al numero dei seggi complessivi per tutti i partiti. Se un politico si candida in

più collegi poi può risulterà eletto o in un solo collegio, oppure in più d'uno ma in quel caso subentrerà un altro,

al suo posto, quindi non "ruberà" niente a nessuno. Solo, ha avuto più possibilità di un altro, ed è razionale e giusto,

come ti dicevo, che sia così. Tu chiami questo "rubare" un posto, ma non mi sembra sostenibile, dato che ciò

avverrà comunque con il consenso del Partito e nel suo interesse. Tu applichi un concetto di eguaglianza aritmetica

che è la negazione della realtà della politica e della realtà della differenziazione. Il fatto che ci siano persone più competenti

e più brave di altri, che tu stesso ammetti, mi trova perfettamente concorde.

 

...certo. Vado a votare in quel collegio che c'è un candidato stravistostracapacestrabravostrapubblicizzato. Vince e ora mi ritrovo con un pincopallino che non conosco, non ho votato non so quanto sia capace operare nel territorio...

Ma si dai, anche se avevo votato una persona e ora me ne trovo un'altra almeno non è stato "rubato" nessun posto, no?

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