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A. Proulx, "Brokeback mountain" e "Cartoline"


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Michele1982

Chi è stato il "fortunato" che ha letto il *libro*?

 

A me lo ha prestato il mio boy (vabbeh...è un mio regalo...quindi alla fine ho letto quello che ho comprato! ;)), a parte che più che un romanzo sembra il bignami del racconto vero e proprio; l'ho trovato troppo "tirato via", la psicologia dei due protagonisti è appena accennata, molti eventi sono raccontati in mezza riga tipo

 

*SPOILER*

 

 

 

 

tipo la morte di Jack....ho dovuto rileggere 5 volte la frase per capire se avevo letto bene...

 

Non so a me ha deluso parecchio...

 

Unica nota positiva, sono la scena finale, dove il tizio scopre la sua camica sotto quella dell'amato, il "Lo giuro", e quando raccontano dell'abbraccio...per il resto  :)  :)  :D

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https://www.gay-forum.it/topic/1069-a-proulx-brokeback-mountain-e-cartoline/
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Il film mi è piaciuto così poco che non ho nemmeno voglia di leggermi il libro... se non per capire da dove avessero origine tutte quelle deficienze, se da una mancanza del regista che pur stimo o dalla fonte... di cui purtroppo, a causa del tuo post, Miky, ora mi disinteresso ancora di più!

 

;)

 

(In "Cinema" ho a suo tempo postato la mia "recensione" del film.)

Rei_Kashino

Io l'ho letto prima di vedere il film e mi è servito moltissimo per aiutare a comprendere il film, in molte sfumature. L'ho trovato crudo e diretto, come doveva essere: non poteva essere scritto diversamente. La parte in cui descrive del ricordo è stupenda, da brividi.

Ho letto questo libro tutto d'un fiato e, alla fine, sono rimasto con un nodo alla golaLa scrittrice infatti è stata veramente abile nel mostrare il desiderio che i due avevano di vivere una normale esistenza; la società però impediva loro di poter attuare questo loro nobile sentimento che, secondo il Testamento, è considerato un ABOMINIO!...Lasciamo perdere...complimenti all'autrice, mi ci sono veramente identificato.

Rei_Kashino

Oggi ho ricevuto il pacco che aspettavo. Versione originale del racconto, colonna sonora e la sceneggiatura. Rileggevo proprio per quest'ultima... è come rivivere il film attimo per attimo, frammento per frammento. Bellissimo... :rotfl:

  • 1 month later...
Ho letto questo libro tutto d'un fiato e' date=' alla fine, sono rimasto con un nodo alla golaLa scrittrice infatti è stata veramente abile nel mostrare il desiderio che i due avevano di vivere una normale esistenza; la società però impediva loro di poter attuare questo loro nobile sentimento che, secondo il Testamento, è considerato un ABOMINIO!...Lasciamo perdere...complimenti all'autrice, mi ci sono veramente identificato.[/quote']

 

Allura...essendo stato chiamato in causa dal mio bimbo, adesso mi sento in dovere di scrivere qualcosina.

 

Sono in disaccordo con George in quanto detto, e concordo moltissimo con quello che ha detto Michele. Prima di tutto...come si fa a chiamare "romanzo" quella storia? Penso che sia più onesto chiamarlo "raccontino", per il semplice fatto che succedono (o almeno la scrittrice vorrebbe darci l'impressione"che succedano!) così tante cose, in così poche pagine che alla fine del libro uqasi non mi ricordavo cosa avevo appena letto! =(

Devo ammettere che il film è molto simile al libro, descrive i personaggi con la stessa "leggerezza", per non dire superficialità.

Trovo che la storia sia piuttosto banale e penso che la gente ci si sia rivista perchè il tipo di storia d'amore che titti bene o male abbiamo un pò sognato di avere, ma se analiziamo in modo intelligente la storia che lega i due pretagonisti, non so sinceramente come si possa chiamare amore quello di due che, sia nella lettura che nella visione del film, ci vengono presentati in quel modo. Una domanda che mi sono posto è: Come si fa a trovare interessante anche solo uno di quei due personaggi? Sinceramente mi sono sembrati abbastanza vuoti e con poca personalità, sia tra di loro che inseriti nel contesto sociale-familiare.

 

Faccio una domanda: Perchè ha colpito molti che l'hanno letto? Secondo voi, cos'ha di speciale questa storia? :love:

Salve a tutti gente! Ho appena concluso di leggere un altro romanzo della scrittrice di "Brokeback Mountain" Annie Proulx, anch'esso regalato dal mio fidanzatino. Stavolta il titolo è "Cartoline", che racconta la storia di un'intera famiglia e della loro fattoria attraverso gli anni dalla seconda Guerra Mondiale fino a gli anni '80.

 

TRAMA: Ambientato nel desolato dopoguerra degli anni Cinquanta, il romanzo racconta le vicende di una famiglia di agricoltori del Vermont destinata ad una lenta dissoluzione. Sospettato della morte accidentale della sua amante, Loyal, il figlio maggiore, abbandona la fattoria e percorre l'America da costa a costa, in solitaria fuga, tra cercatori d'oro, indiani, scopritori di fossili preistorici e cacciatori, mentre la sorella Mermelle, buffa ed ingenua creatura, realizza il suo sogno con un marito trovato per corrispondenza. Intanto a casa il padre per incassare l'assicurazione...

 

(Ho dovuto un attimino modificare la trametta perchè raccontava praticamente tutto il libro e non mi pareva il caso...!)

 

Qualcun'altro di voi l'ha letto? :look:

  • 2 weeks later...

l'ho trovato tutt'altro che superficiale. Ci sono libri da più di mille pagine incapaci di comunicare qualsiasi emozione. Questo racconto breve si legge con il cuore, ed è un mare di sensazioni. Il fatto che tutta l’emotività sia lasciata al lettore non è una mancanza, ma un elemento chiaramente voluto e, a mio avviso, unico. Non ci sarebbe voluto molto, se non più tempo, a ricamare sopra una storia così stupenda in modo da riempire il libro di pagine. Invece sono bastati pochi particolari e frasi per dire tutto e mozzare il fiato.

Magari per un’altra storia questa scelta non avrebbe avuto senso. Ma se si pensa alla trama, di un amore morboso, ma consumato occasionalmente nel corso di decenni, tra due uomini sicuramente non colti, e quindi non adatti a capitoli e capitoli di frasi fatte, il racconto breve è geniale.

Il bello dei libri è che ognuno si possa costruire una propria idea. E questo libro è quasi un tracciato su cui il lettore possa prendere spunto e colmarlo con la propria immaginazione.

Non so come altro spiegarlo, ma parti come “ “Jack, I swear-“ he said, though Jack had never asked him to swear anything and was himself not the swearing kind” hanno una profondità che dice e incide più di cento pagine.

  • 2 months later...

Con eccezionale ritardo anchio ho letto il libro e mi ha un pò deluso.

Avendo visto il film in precedenza sapevo già la storia e il libro sinceramente mi è sembrato un riassunto. L'ho letto in pochissimo tempo e il racconto era talmente breve che quando ho finito di leggerlo sono rimasta lì di sasso.

 

Sono in disaccordo con George in quanto detto, e concordo moltissimo con quello che ha detto Michele. Prima di tutto...come si fa a chiamare "romanzo" quella storia? Penso che sia più onesto chiamarlo "raccontino", per il semplice fatto che succedono (o almeno la scrittrice vorrebbe darci l'impressione"che succedano!) così tante cose, in così poche pagine che alla fine del libro uqasi non mi ricordavo cosa avevo appena letto!

 

"Gente del Wyoming" (ristampato poi con il titolo di "Brokeback Mountain") è un romanzo breve. Non capisco perchè affermi che "la scrittrice voglia darci l'impressione che accadano degli avvenimenti": la storia in questione, infatti, non è per niente statica. concordo infine con louis sul fatto che la qualità di un libro non risieda certo nella sua lunghezza.

"Gente del Wyoming" (ristampato poi con il titolo di "Brokeback Mountain") è un romanzo breve. Non capisco perchè affermi che "la scrittrice voglia darci l'impressione che accadano degli avvenimenti": la storia in questione, infatti, non è per niente statica. concordo infine con louis sul fatto che la qualità di un libro non risieda certo nella sua lunghezza.

 

 

Sarà ma non mi sembra tanto un"romanzo" di qualità visto che in un breve libro succedono mille cose raccontate in breve e senza un minimo di particolari. Il regista del film ha dovuto inventare molto perchè dal libro non si ricava certo una pellicola lunga due orette.

Rei_Kashino

Be' Katia, Ang Lee non ha inventato nulla, caso mai gli sceneggiatori. :D

Comunque la sceneggiatura segue pari pari il racconto della Proulx, e ci sono solo due scene che non compaiono nel libro: quella del giorno del ringraziamento a casa di Jack e quella dello scontro di Ennis con i due ubriachi il giorno dell'indipendenza americana. Per il resto tutto identico, a dimostrazione di quanto sia "pieno" il racconto che tanti hanno denigrato.

 

Comunque il 31 agosto esce finalmente il dvd. E io sarò uno dei primi a comprarlo!  :D

Io il film l'ho scaricato da internet e l'ho guardato, sarà come dici tu ma il libro racconta in una riga quello che nel film dura anche cinque o dieci minuti, intendevo in questo senso che i sceneggiatori hanno aggiunto parecchie cose. Il libro era piuttosto scarno e privo (o quasi) di accurate descrizioni di stati d'animo.

Comunque il 31 agosto esce finalmente il dvd. E io sarò uno dei primi a comprarlo!  :gha:

 

Ti è piaciuto così tanto, eh? :D

 

Sarà ma non mi sembra tanto un"romanzo" di qualità visto che in un breve libro succedono mille cose raccontate in breve e senza un minimo di particolari. Il regista del film ha dovuto inventare molto perchè dal libro non si ricava certo una pellicola lunga due orette.

Apprezzato o meno, rimane pur sempre un romanzo breve. O forse associ questa parola a qualcosa che sia necessariamente prosaico? Non è la lunghezza a determinare la qualità di un libro e tantomeno lunghe ed inutili descrizioni. Se così fosse, la cerchia dei libri da chiamare "romanzo" e da leggere si restringerebbe solo ad opere come "Anna Karenina". :asd:

  • 1 month later...

George l'ho adorato e lo adoro... 02.gif

Vuoi una prova? Eccotela...la gigantografia sopra il mio letto!

 

dscf0021mo1.th.jpg

 

Katia, nel film non c'è nulla di più del libro, se non le immagini. Molte cose che nel libro vengono raccontate a raffica, come un'esplosione di immagini e sentimenti, nel film si cerca di farle assimilare con più calma (per queste ad alcuni è sembrato troppo lento) e contestualizzarle nel corso dei vent'anni che intercorrono tra l'inizio e la fine della storia.

 

Sarò noioso e ripetitivo ma sia film che libro sono stupendi!!! 80.gif80.gif80.gif

Scusate se mi intrometto. Non dovrei, dato che il film non mi è piaciuto granché (ne ho scritto ampiamente nella sezione apposita) e che non ho intenzione di leggere il libro (anche questa posizione ampiamente trattata in più topic di questa stessa sezione).

 

Mi chiedo semplicemente come sia possibile scrivere una cose del genere "Il film è meglio del libro" o "il libro è meglio del film"... Un libro e un film non sono cose commensurabili, fatta eccezione per il modo in cui viene svolta la trama.

 

Che mi risulti non si può rispondere alla domanda "è più alto un pinguino o più pesante un microbo?"

 

In ogni caso, c'è un topic intitolato "Dal libro al film" qui in "Libri", che vi segnalo. Magari serve.

  • 5 months later...

Ho trovato il libro molto interessante, anche se mi ha sconvolto molto il modo spietato con cui la Proulx ha deciso di rendere la passione esistente tra i due uomini. Quando l'ho comprato, il libro si chiamava ancora "Gente del Wyoming", mentre l'ho visto cambiare nome poco dopo l'uscita del film nelle sale, e divenire appunto "Brokeback Mountain"; a parte questo, il prodotto e decisamente buono, anche se mi sono occorsi alcuni giorni per digerirlo e comprenderlo appieno.Appena lo terminai, subito lo richiusi con la pelle d'oca."Yeeeew", fu la mia reazione... ma ora mi rendo conto che è una storia d'amore vera e propria: senza rose rosse, cioccolatini e momenti sdolcinati.. e per questo più "vera".

  • 9 years later...
mirtillamirtilla

Gente del Wyoming: sicuramente un libro dà emozioni diverse a seconda di chi lo legge però non so se tali emozioni dipendano dall'orientamento di ognuno.

 

In ogni caso da femmina etero il racconto mi è piaciuto molto anche se per una romantica come me il film è mi ha lasciato soddisfatta (best kiss ever quello tra Jake Gyllenhal e Heath Ledger).

 

Il racconto è volutamente scarno proprio per far apprezzare l'anima rude dei protagonisti e dei loro conterranei, che tanto diversi non sono. È un po' come se l'autrice avesse scelto volutamente una prosa quasi "verista" per descrivere i tormenti dei due protagonisti. E ci è riuscita secondo me (ovvio che avrei preferito un bel mattonazzo da 300 pagine ma tutto ha un senso).

L'ultima scena mi è rimasta nel cuore a distanza di anni.

 

Solo un dubbio, vale sia per il racconto che per il film: ma i due sono gay veramente dentro di sé anche se a volte sembrano vergognarsene e sentono il bisogno di ripetersi che loro non sono mica così (per es nella scena della tenda) oppure tra loro c'è solo una sorta di tenera bromance accentuata poi dalla distanza? (Io li ho sempre letti nell'ipotesi 1 -la più romantica, la più totalizzante- ma in giro per la rete c'era chi propendeva per la seconda)

  • 2 months later...

Io l'ho letto prima di vedere il film e mi è servito moltissimo per aiutare a comprendere il film, in molte sfumature. L'ho trovato crudo e diretto, come doveva essere: non poteva essere scritto diversamente. La parte in cui descrive del ricordo è stupenda, da brividi.

 

Io attualmente sto vivendo una storia molto simile a Brokeback Mountain ....il film l'ho visto e mi è piaciuto così così.... quasi quasi leggo anche il libro.

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