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                                          edit (per tutti): non si cita il messaggio subito precedente modificalo in tal senso

 

 

 

 

utopia fino ad un certo punto visto che in Svizzera e Olanda il sistema funziona più che bene, se poi ragioniamo per "in italia tanto non succederà mai" allora tanto vale chiudere sto forum e andare a pettinare le veline...

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Dream_River

La colpa è dello stato che pretende di essere paterno e per qualche ridicolo moralismo non legalizza e regolamenta il consumo di droga (Sia leggere che pesanti)

 

Io personalmente le canne me le facevo, ho smesso di quando sono fidanzato perchè non gli va a genio

Alla fin fine, il rapporto di coppia è fatto anche di compromessi

Ti rispondo solo in una cosa Almaed, perchè su tutto il resto, bene o male, sono concorde.

 

Il fatto che quasi tutti i consumatori di eroina

siano stati anche consumatori di canne

è - di per sè - un'evidenza NON significativa.

In quanto quasi tutti i consumatori di canne

sono stati anche consumatori di alcool

(senza che l'alcol sia considerato "di passaggio")

e che quasi tutti i consumatori di alcool

lo sono stati di Coca-Cola...

 

NON significativa?

A me sembra, più che un'evidenza, un dogma.

 

Di certo non si parte dall'eroina, eh.

Non ho mai conosciuto nessun drogato che avesse le droghe pesanti come primo approccio.

E non ne ho conosciuti pochi.

 

Semplicemente più casi non dissimili fanno la normalità, che è quella che ti ho evidenziato poc'anzi.

Se poi tu hai conosciuto persone che sono passate direttamente all'LSD, attendo di conoscerle per stringergli la mano.

 

 

La colpa è dello stato che pretende di essere paterno e per qualche ridicolo moralismo non legalizza e regolamenta il consumo di droga (Sia leggere che pesanti)

 

Niente moralismi.

Solo interesse di danaro, a mio parere.

Dream_River

Niente moralismi.

Solo interesse di danaro, a mio parere.

 

E quale sarebbe l'interesse di danaro nel condannare all'illegalità una fetta del mercato?

 

Ah, sono di destra liberale, quindi puoi risparmiarti il solito argomento "Costerebbe troppo poi curare tutta la gente drogata per lo stato"

E quale sarebbe l'interesse di danaro nel condannare all'illegalità una fetta del mercato?

 

Ah, sono di destra liberale, quindi puoi risparmiarti il solito argomento "Costerebbe troppo poi curare tutta la gente drogata per lo stato"

 

Semplicemente, come espresso sopra, che la fetta del mercato della droga è gestito dalla mafia e, come tale, essendo radicata in tutto il paese, ha interessi ( di denaro ) che le droghe non siano legalizzate, ahimè.

Riguardo al gustoso argomento de "le droghe di passaggio"...

 

Non so cosa ci fosse di poco convincente nella mia tesi,

ma vale la pena che io lo esponga nuovamente.

 

Almeno l'80% degli eroinomani ha fatto uso di canne.

Almeno l'80% dei cannabinomani ha fatto uso di tabacco.

Le sigarette sono una "droga di passaggio" per le canne?

E - conseguentemente - lo sono anche per l'eroina?

La risposta è NO; non vi è un rapporto "causa-effetto"

che possa essere tratto da simili statistiche.

utopia fino ad un certo punto visto che in Svizzera e Olanda il sistema funziona più che bene, se poi ragioniamo per "in italia tanto non succederà mai" allora tanto vale chiudere sto forum e andare a pettinare le veline...

 

No ti sbagli in Svizzera non è ancora legare una cosa simile. È stato indetto un referendum poco tempo fa per legalizzarla ma è stato bocciato nettamente dalla popolazione.

 

In ogni caso, io sono favorevole ad una legalizzazione. Porterebbe vantaggi incredibili alla popolazione, meno degrado e più soldi per lo stato. Sarebbe un durissimo colpo per le mafie locali e nazionali. Sono molto liberale da questo punto di vista: finché uno non nuoce agli altri e nel limite del possibile non fa male a se stesso, perché non lasciargli fare quello che vuole?

Wander, please, è un argomento logico semplice quello di Almadel.

Il fatto che consumare eroina oggi implichi l'aver fumato canne in passato

non è come dire che chi fuma canne oggi si farà di eroina in futuro!

 

Ma allora parti dal presupposto che l'educazione sia impraticabile o comunque che sarebbe inefficace, data una sorta di ignoranza troppo diffusa perchè sia colmabile...

 

E' impraticabile se non ci si mette tutti insieme per cambiare le cose... tutto si può cambiare (in meglio o in peggio) ma di fondo deve esserci una "struttura" che te lo consenta... una o poche voci fuoricampo non riescono ad educare la massa e se questo non parte dalla politica, dai media e dalla scuola a vedo difficile.

 

Appunto, ma non ci si può aspettare che l'interesse dell'istituzione sia sempre così "puro"...

Una o poche voci fuori campo cominciano a porre la questione.

Si tratta di comunicare, l'informazione/prevenzione è fatta anche di questo: non facciamo i disfattisti perchè proprio non ci sto.

Con questo non voglio fare apologia delle droghe, tuttavia non si può tagliar corto la questione dicendo

"che tanto prima o poi ti portano alla morte"...Invitiamo la gente a pensare....

 

La colpa è dello stato che pretende di essere paterno e per qualche ridicolo moralismo non legalizza e regolamenta il consumo di droga (Sia leggere che pesanti)

 

Ma questo accade perchè "noi" lo consentiamo-vogliamo...

Chiediamo allo stato solo di essere "rassicurati", di restarcene nel nostro rincoglionimento e preferiamo i provvedimenti che sembrano risolvere il problema alla radice quando in relatà non lo fanno affatto....

La rappresentazione della paura e della "messa al sicuro" praticata dall'istituzione sono due facce della stessa medaglia:

se guardassi i tg locali tutte le sere mi convincerei che Padova è una città molto più pericolosa di quanto effettivamente sia. Non li guardo, esco e fortunatamente non mi succede nulla di male.

Qualcosa di simile accade con la rappresentazione che si dà delle droghe.

Di ritorno da una lunga vacanza ( non vi dico dove sennò non ci credereste ),

Dopo una lunga riflessione con un mio caro amico che spaccia da tempo,

Sono qui a proporre a tutti voi una riflessione piuttosto curiosa.

 

Nel complesso e duro mercato della Droga, chi è che ha più colpa tra colui che spaccia e colui che compra?

 

Chiaramente è chi spaccia che vende "morte", ma chi compra alimenta questo mercato, portandolo ad essere più fruttuoso che mai.

E' forse colpa dello Spacciatore, che dopotutto si limita a vendere, come qualsiasi altro normale mercante?

Oppure è colpa del Compratore, che se terminasse di comprare non alimenterebbe il mercato e che, dopotutto, compra consapevolmente?

 

E se un venditore si ritira e il compratore va da un altro spacciatore?

 

Cosa ne dite?

 

 

Un cane che si morde la coda...è un pò come chi vende pellicce e chi le compra, il primo immette un bene sul mercato creandone la richiesta, ed il secondo, comprandole, la alimenta...

secondo me il problema non è tanto il fattore causa-effetto delle droghe di passaggio, ma la facilità di riperimento. Educare alla libertà come è stato scritto sopra è una visione troppo utopistica. Tento di immedesimarmi nella posizione di chi è contro la liberalizzazione non per partito preso ma per delle motivazioni ragionate.

 

Ci sono delle persone che ne fanno uso consapevole, sapendo a cosa vanno incontro, valutandone i pro e i contro, ma ci sono anche persone che, non educate alla libertà, ne fanno uso per sentirsi parte di una comunità, per sentirsi accettati, come requisiti necessari per poter far parte di un gruppo sociale. Ovviamente mi riferisco ad un ipotetico caso di un adolescente che utilizza droghe.

 

Liberalizzare significa sia togliere l'attrazione verso il proibito, ma anche rendere la droga meno pericolosa, più visibile e facilmente reperibile. In questo senso il bacino di utenza aumenterebbe e anche chi probabilmente non avrebbe avuto modo di avvicinarsi a talune droghe avrebbe l'occasione di farlo. Se dei ragazzi ne fanno uso senza essere consci dei danni da abuso che le droghe provocano, la liberalizzazione non avrebbe portato effettivi risultati benefici.

 

Nel mio modesto parere se volete autodistruggervi siete liberissimi di farlo con qualunque metodo vogliate, a patto che questo non arrivi a limitare le mie libertà in qualsiasi modo.

Il discorso somiglia stranamente

a quello sulle adozioni da parte dei gay.

 

E' inutile fare congetture sul "cosa accadrebbe se...".

 

In Olanda sono legali da trent'anni

e in Spagna è possibile coltivare per uso personale

da quasi dieci anni e in nessun caso sono stati riscontrati danni

per la "libertà" di chi non ne fa uso

e neppure un aumento dell'utenza.

 

In Italia poi l'Alcool è legale da sempre.

I ragazzi che ne fanno uso, sono consci dei danni da abuso?

Immaginiamo che la risposta sia "No, non ne sono consapevoli".

Questo giustificherebbe il Proibizionismo?

 

Il Proibizionismo finanzia le mafie e l'immigrazione clandestina;

questi fenomeni - di sicuro - ledono la libertà di chi è "sobrio"

mi linki le fonti da cui trai le statistiche su Spagna e Olanda?

 

l'esempio Alcool non è valido in Italia appunto perché è da sempre legale. Non ho detto che giustifico il proibizionismo, ho solo provato ad ipotizzare la tesi delle persone che preferiscono mantenere la situazione attuale rispetto ad una eventuale liberalizzazione. La mafia e l'immigrazione clandestina cambierebbero semplicemente settore, non è certamente con la liberalizzazione che si riducono questi problemi.

 

per quanto riguarda il discorso ledere la mia libertà... se un individuo ruba per avere soldi per la dose, se un individuo guida sotto influenza dell'alcool o di stupefacenti allora diventa un problema anche mio perché posso essere io il diretto interessato del torto.

Beh, le percentuali dell'Olanda sono in rete;

se fosse diversamente da quanto dico

STAI SICURO che lo sapremmo,

come sapremmo i danni di essere figli di omosessuali...

Vale il detto: "niente nuove, buone nuove".

 

Tu devi semplicemente dimostrarmi due cose:

1) Il Proibizionismo costa alle tue tasche meno dell'Anti-Proibizionismo

2) Nel Proibizionismo avvengono meno furti "in cerca della dose" o meno incidenti automobilistici.

 

Perchè "l'onere della prova" spetterebbe a te e non a me?

 

Perchè io ho due chiarissimi esempi.

Il Proibizionismo USA degli Anni Venti

e la Legalizzazione Olandese.

Esempi perfetti in quanto il primo

riguarda una droga (l'alcool) universalmente diffusa

e il secondo alcune droghe universalmente proibite.

ancora una volta ribadisco che io ho solo proposto una visione proibizionista che ti piaccia oppure no, che sia effettivamente vera oppure no, che mi pare comunque logicamente corretto. Non ti ho chiesto l'onere della prova ma sono un link perché pensavo avessi letto qualcosa in qualche sito e sarebbe stato interessante leggerne le statistiche.

 

Quando ho esposto il mio parere non ho fatto riferimento al fatto di essere proibizionista o meno, non ho parlato di più o meno spesa pubblica, furti o incidenti dell'uno o altro caso, ma solamente del fatto che in entrambi i casi sarebbe d'uopo che le persone non mettessero a rischio la vita degli altri e che non commettessero reati per o in conseguenza dell'ubriacarsi o del drogarsi.

Perchè "l'onere della prova" spetterebbe a te e non a me?

Mi sa che hai invertito "me" e "te".

 

Comunque come si diceva sopra, l'illegalità della droga frutta troppo alle organizzazioni criminali (e non solo a quelle italiana). Essendo poi che mafia&co tiengono le redini di buona parte del paese, la legalizzazione la vedo un po' distante...

Infatti non rispondevo a te personalmente,

ma proprio al pensiero proibizionista che esponi.

 

Il problema rimane sempre lo stesso:

delle politiche proibizioniste

servono o no per prevenire i reati?

 

Ovviamente la domanda è prematura,

se continuiamo a chiederci - come fa Wanderer -

di chi sia la responsabilità morale del consumo...

ma superato questo scoglio è legittimo un paragone.

 

I furti motivati dall'astinenza di eroina

sono un fenomeno degli anni Ottanta, non credi?

Di tossici che rubano le autoradio o scippano,

io non ne vedo più da molti anni;

da quando esiste il metadone, almeno...

Chi usa cocaina lavora di più e meglio

e quindi di sicuro non ha bisogno di rubare

e gli altri stupefacenti costano troppo poco

o hanno crisi di astinenza troppo deboli

per portare fino al furto.

 

A fronte dei rischi per gli alcolici e la guida,

le sostanze illegali hanno un impatto davvero minimo.

 

Questo si può rispondere a chi sostiene il Proibizionismo.

 

Secondo l'EMCDDA (l'Istituto Europeo che se ne occupa)

- giusto per fare un esempio -

il consumo di Cannabis nell'ultimo anno per i cittadini

è del 5,4% in Olanda e di quasi l'11% in Italia.

Almadel,sul fatto dei drogati che rubano come fenomeno degli anni Ottanta avrei da ridire un sacco.

Diciamo che ex drogati che conosco molto molto bene(e pure loro amici)lo han fatto eccome.si parla di qualche anno fa.

Qui parlo di fatti concreti e di testimonianze,non di "per sentito dire"

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