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Slovenia: governo vuole matrimoni e adozioni gay


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AFP: LA SLOVENIA STAREBBE PREPARANDO LA LEGALIZZAZIONE DI MATRIMONI E ADOZIONI GAY

 

Secondo le agenzie di stampa internazionali il governo della Slovenia è d'accordo a permettere a gay e lesbiche di unirsi in matrimonio e anche adottare bambini. Il Ministro dell'Interno, Katarina Kresal, ha dichiarato ai giornalisti che il governo vuole infatti garantire eguaglianza più piena possibile tra eterosessuali e omosessuali e che questo "vuole assolutamente dire matrimonio e adozioni". Non è chiaro se l'adozione di bambini verrebbe resa possibile tout cour alle coppie omosessuali o solo in caso di bambini che già vivono con genitore gay.

Nel 2006 la Slovenia ha approvato una legge sulla convivenza registrata, ora sembra pronta al grande passo.

 

Le fonti per questa notizia sono le agenzie di stampa internazionale, non ho avuto modo di verificare leggendo lo sloveno.

 

http://news.yahoo.com/s/afp/20090702/lf_afp/sloveniapoliticsgayslaw_20090702183327

http://www.google.com/hostednews/afp/article/ALeqM5hjrgMMgg5JR4WuLYjqWx5dRrRGOQ

http://en.wikipedia.org/wiki/Recognition_of_same-sex_unions_in_Slovenia

  • 1 month later...

ma infatti è solo l'italia che è un paese fermo agli anni 90, gli altri paesi europei corrono velocemente...

 

Dipende dal fatto che hanno avuto una repressione così forte fino a non molto tempo fa, tanto che li porta ad una reazione ugualmente forte e contraria...ah Newton  :D

ma infatti è solo l'italia che è un paese fermo agli anni 90, gli altri paesi europei corrono velocemente...

 

Ehhh, ma noi abbiamo la zavorra, un piede nella fossa e l'altro su una buccia di banana, la palla al piede, etc. etc. etc. (Indovina a chi mi riferisco).

 

Giusto ieri mi hanno fatto vedere una vignetta divisa in due riquadri: in quello di sopra si vede un tizio con una maglietta con scritto: "Ateo" e un prete che lo prende a bastonate con un enorme crocifisso dicendogliene di tutti i colori (non ricordo l'elenco, ma c'era una decina di aggettivi poco carini); nel riquadro sotto si vede lo stesso tizio con la maglietta, con un bel bernoccolo in testa, che fa per rompere il crocifisso spingendolo su un ginocchio come si farebbe con un bastone, e il prete che dice: "Ehi, un po' di rispetto!"... :D

Anche Slovenia e Spagna sono paesi cattolici...

 

 

 

è proprio questo il bello!! Loro ci riescono...e l'Italia no...

Insomma sarebbe una bella cosa la Chiesa si fa gli affari suoi e i cittadini di quel Paese vivono in santa Pace come è giusto che sia!

Troppa influenza papale? .__. o è proprio l'Italia?

Troppa influenza papale? .__. o è proprio l'Italia?

 

Ti basti pensare che il nostro capo del governo sta per andare in pellegrinaggio alla festa della "perdonanza" in Abruzzo per ricevere l'indulgenza plenaria... (sì, esiste ancora)

(e, sì, la notizia è vera: http://www.uaar.it/news/2009/08/25/berlusconi-alla-perdonanza/ )

Anche Slovenia e Spagna sono paesi cattolici...

 

 

 

Non dirlo alla Carfagna. Ricordo una sua spettacolare intervista prima che diventasse ministro in cui affermava che in spagna erano stati approvati i matrimoni tra gay perchè non avevano una tradizione cattolica.

 

C'era mio zio a pranzo a casa mia che sobbalzando fà: "Ma qualcuno spieghi a questa chi era Torquemada".

Anche Slovenia e Spagna sono paesi cattolici...

 

Non sono un bravo analista politico, anzi, tutt'altro, però qualche idea ce l'ho. O mi è stata suggerita. Qualche tempo fa lessi un'analisi che mi sembrò abbastanza corretta e calzante: ora mi sfugge dove esattamente io possa averla vista, ma forse era all'interno del libro "La questua" di Michele Serra. In pratica, se non ricordo male, si diceva che la chiesa negli ultimi decenni ha perso sempre più terreno in Europa, schiacciata dalla consapevolezza, dal disincanto, dal relativismo e dall'individualismo delle masse. Questa contrazione ha scatenato un'ondata di panico all'interno della gerarchia, che si è sempre più asserragliata nelle sue posizioni sentendosi accerchiata, e ha trasformato la povera Italia nel luogo della rivalsa, direi quasi dell'orgoglio: il luogo dove potersi illudere di contare ancora qualcosa. Perché proprio l'Italia? Bè, qui ci sono stati circa cinquant'anni di Democrazia Cristiana, qui il voto cattolico è fondamentale (e lo inseguono entrambi gli schieramenti), qui c'è gente tipo Mastella che va a Piazza San Pietro per rassicurare le gerarchie e poi fa cadere il governo (semplificando un po'), qui ci sono una serie di benefit concordatari che all'estero non ci sono, qui c'è fisicamente il Vaticano dove si parla italiano come in Italia, qui c'è un esercito di preti comandati a bacchetta perché la loro unica fonte di sostentamento economico per vivere è proprio la chiesa che può chiudergli i rubinetti da un momento all'altro, etc. etc. etc.

 

Che ne dite di quest'idea? Magari se ho tempo vado a cercare dove effettivamente ho letto queste cose così verifico. Comunque, se vi capita leggete il libro "La questua" di Michele Serra (che tra l'altro spesso ha scritto cose molto belle a nostro favore) e fatevi un'idea di quanto meretrix sia la chiesa in Italia. Se non ricordo male ce n'erano ampi estratti sul sito di Repubblica e dovrebbero essere ancora leggibili.

 

E se il problema cominciasse con la "B"?

 

Ma anche quando c'era Prodi la situazione non era migliore, mi pare...

Ma anche quando c'era Prodi la situazione non era migliore, mi pare...

 

 

Prodi non organizzava festini a base di mignotte (alcune minorenni) e cocaina nelle sue ville.

E quindi non aveva bisogno di cedere ad ogni ricatto delle gerarchie vaticane per paura di perdere il voto cattolico.

Prodi era semplicemente e dignitosamente ricattato da mastella, e per un motivo politico: aveva avuto un vantaggio in termini di voti al senato che lo rendeva dipendente dal ceppalonico. Ma, almeno, durante il suo governo si arrivò a un passo dall'approvazione dei Dico.

 

Oggi chi è la ministra delle pari opportunità, quella che dovrebbe promuovere l'uguaglianza fra i cittadini? Una ex-velina arrivata dov'è grazie alle sue doti orali, che non perde occasione per sputare il suo disprezzo verso i gay uscendo da convegni cattolici.

 

Con Prodi non c'era lo stesso squallore.

Anche Slovenia e Spagna sono paesi cattolici...

 

Non sono un bravo analista politico, anzi, tutt'altro, però qualche idea ce l'ho. O mi è stata suggerita. Qualche tempo fa lessi un'analisi che mi sembrò abbastanza corretta e calzante: ora mi sfugge dove esattamente io possa averla vista, ma forse era all'interno del libro "La questua" di Michele Serra. In pratica, se non ricordo male, si diceva che la chiesa negli ultimi decenni ha perso sempre più terreno in Europa, schiacciata dalla consapevolezza, dal disincanto, dal relativismo e dall'individualismo delle masse. Questa contrazione ha scatenato un'ondata di panico all'interno della gerarchia, che si è sempre più asserragliata nelle sue posizioni sentendosi accerchiata, e ha trasformato la povera Italia nel luogo della rivalsa, direi quasi dell'orgoglio: il luogo dove potersi illudere di contare ancora qualcosa. Perché proprio l'Italia? Bè, qui ci sono stati circa cinquant'anni di Democrazia Cristiana, qui il voto cattolico è fondamentale (e lo inseguono entrambi gli schieramenti), qui c'è gente tipo Mastella che va a Piazza San Pietro per rassicurare le gerarchie e poi fa cadere il governo (semplificando un po'), qui ci sono una serie di benefit concordatari che all'estero non ci sono, qui c'è fisicamente il Vaticano dove si parla italiano come in Italia, qui c'è un esercito di preti comandati a bacchetta perché la loro unica fonte di sostentamento economico per vivere è proprio la chiesa che può chiudergli i rubinetti da un momento all'altro, etc. etc. etc.

 

Che ne dite di quest'idea? Magari se ho tempo vado a cercare dove effettivamente ho letto queste cose così verifico. Comunque, se vi capita leggete il libro "La questua" di Michele Serra (che tra l'altro spesso ha scritto cose molto belle a nostro favore) e fatevi un'idea di quanto meretrix sia la chiesa in Italia. Se non ricordo male ce n'erano ampi estratti sul sito di Repubblica e dovrebbero essere ancora leggibili.

 

Penso che sia una lettura condivisibile :love: :love:

 

Io ci aggiungerei un altro pezzo. Ovvero le dinamiche di potere all'interno del Vaticano. Il peso nel mondo cattolico si sta spostando verso i vari paesi non europei, da cui ormai derivano la gran parte della manodopera.. cioè delle vocazioni.

Il peso specifico dell'europa si assottiglia sempre di piu. Per questo gli italiani, che han sempre governato all'interno del vaticano si sentono doppiamente sotto asseddio. Dalla secolarizzazione da un lato e dal peso dei prelati non europei dall'altra. Trasformare l'Italia in un piccolo Iran serve quindi alla componente italiana del vaticano non solo per contrastare la secolarizzazione europea, ma anche, soprattutto, per difendere il proprio ruolo centrale nelle dinamiche di palazzo.

Trasformare l'Italia in un piccolo Iran serve quindi alla componente italiana del vaticano non solo per contrastare la secolarizzazione europea, ma anche, soprattutto, per difendere il proprio ruolo centrale nelle dinamiche di palazzo.

 

Oltretutto c'è da considerare il fatto che un papa italiano manca dal 1978, quindi i vari cardinali stanno lì a sgomitare per farsi notare e farsi magari eleggere al prossimo conclave. Perché alla fine sarà anche lo spirito santo che sceglie il nuovo papa, ma riceve molti suggerimenti interessati...

io sono del modesto parere che in Italia è solo tutto un "utopia gay" quella dei matrimoni... voglio dire... se nn sono permessi nel 2009.. figuriamoci se più avanti potremo mai sposarci... per quanto riguarda le adozoni... beh... meglio evitare l'argomento.. se un giorno ci concederanno un matrimonio sarà anche troppo per loro e dovremo pure dirgli grazie...  tanto ormai l'ho capito che mi devo sposare in Spagna... e il guaio è che mio padre nn viaggia.. come glielo porto in Spagna? posso solo drogarlo... eheheheh...

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