Almadel Posted June 21, 2012 Share Posted June 21, 2012 Clap clap clap, bravo Wasabi. Si possono fare tantissimi esempi di come la paura dell'HIV ne aiuti la diffusione. Il caso più ovvio è che il timore di fare sesso (anche protetto) con un positivo, spinga i positivi a non dire di esserlo e a non prendere farmaci per paura che questi possano essere scoperti dal proprio partner. Molto frequente è anche il caso dei sieropositivi che si sentono "condannati" e che pensano che entrare in terapia sia solo un modo per prolungare l'agonia. Senza contare che se ti senti spacciato corri il rischio di voler fare l'Angelo della Morte ("Ah, è un reato? E chissenefrega, tanto sarò morto prima che mi facciano un processo...") Certo anche il fatto di immaginarsi i sieropositivi smagriti, coi linfonodi ingrossati, gli occhi gialli e incrostati di sarcoma può farci credere che quel palestrato abbronzatissimo debba essere sano. Il rischio di dire: "Cavoli, tutti i miei amici sono positivi e stanno benissimo da anni; perché io sono l'unico idiota che continua a utilizzare il condom?" qui in Italia è lontanissimo. Altrove in Nord Europa è invece un limite concreto alle politiche di contenimento del virus. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Icoldibarin Posted June 21, 2012 Share Posted June 21, 2012 No, loro ti fanno tutte le analisi che ti consegnano dopo una settimana, non lo utilizzano cosi com'è ovviamente, diciamo che puo' essere un modo per controllarsi periodicamente facendo nel caso anche una buona azione ciao Emmet io sono donatore e prima di arrivare al prelievo ti fanno diversi "interrogatori", compresi i questionari cartacei. A meno di non mentire spudoratamente (e non mi sembra se non in rari casi una buona idea) una persona che ha una possibilità di aver contratto l'HIV sopra la media non arriva neanche a farsi infilare l'ago. Nel caso invece si menta i test, come diceva Madoka non sono infallibili e soprattutto non sono abbastanza sensibili da rilevare poche repliche del virus (per questo è necessario attendere almeno un mese dopo l'ultimo evento a rischio per avere un buon grado di certezza). “Questa persona non può essere HIV+, figuriamoci!” "Tu non puoi essere gay! Insomma si vede se uno è gay..." Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Emmet Posted June 21, 2012 Share Posted June 21, 2012 Provo a spiegarmi meglio: io credo che l’errore fondamentale in cui si può incorrere sia credere che la sieropositività sia totalmente invalidante e quindi che le persone HIV+ siano in qualche modo riconoscibili. Ragionando in questo modo si è portati a pensare che una persona che ci sembra in buona salute, che ha un bell’aspetto e una vita normale non possa essere infetta. Proprio perché nel 2012 un sieropositivo può avere un’aspettativa di vita molto lunga e una qualità di vita più che buona, non è possibile dire di qualcuno: “Questa persona non può essere HIV+, figuriamoci!”. Non esistono categorie di persone immuni, indipendentemente dal fatto che ci sembrino serissime, che abbiano un ottimo lavoro o un aspetto invidiabile. Infatti, concordo... ma secondo me le persone che minimizzano lo fanno perchè non vogliono avere paura di fare sesso, e si raccontanto che alla fine non è nulla di chè, perchè senno poi non riuscirebbero piu' avere "avventure" tranquille e scopamici vari -.- Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted June 21, 2012 Share Posted June 21, 2012 Emmet, ma cosa vuol dire "minimizzare"? Significa dire che con le nuove terapie nessun sieropositivo occidentale si ammala più di AIDS? Che son quindici anni che si campa in ottima salute senza problemi? No, questo non è "minimizzare"; questo è sapere come vivono i positivi oggi. Avere paura di fare sesso è assolutamente un'idiozia. Bisogna semplicemente: 1) Non fare sesso senza condom 2) Prima di fare sesso senza condom con un partner stabile, fare il test. 3) In entrambi i casi ripetere periodicamente i controlli. L'idea che si ammali chi ha "avventure tranquille" o "scopamici vari" è falsa. Si ammala solo chi fa sesso senza protezioni; sia essa un'avventura, uno scopamico, un fidanzato o un marito. Fino a prova contraria tutti possono essere sieropositivi: ed è molto meno a rischio uno che ne scopa 4 a settimana col condom, rispetto a uno che ha fatto sesso senza condom solo col fidanzato. Quando avrai un amico positivo, scoprirai che sa benissimo chi lo ha infettato e che di lui o si fidava davvero o se anche lo contagiava era uguale (tanto lo amava) Perché sono davvero pochi quelli che lo fanno senza protezione con chiunque (e si ammalano in fretta). Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Emmet Posted June 22, 2012 Share Posted June 22, 2012 Emmet, ma cosa vuol dire "minimizzare"? Significa dire che con le nuove terapie nessun sieropositivo occidentale si ammala più di AIDS? Che son quindici anni che si campa in ottima salute senza problemi? No, questo non è "minimizzare"; questo è sapere come vivono i positivi oggi. No è minimizzare, perchè non è tutto rosa e fiori come lo descrivi tu, se apparentemente una persona HIV+ ti sembra che stia bene, non significa che stia bene davvero... i farmaci antiretrovirali hanno numerosi effetti collaterali, e ricordiamoci che non esiste nessuna cura, i farmaci che si prendono servono solo a cercare di diminuire per quanto possibile le replicazioni del virus che sono un milione al giorno circa, e i farmaci che prendi oggi potrebbero non andare bene per domani, il virus va incontro a molte mutazioni genetiche e di conseguenza se si sviluppa una resistenza al farmaco che usi, sarà necessario usarne un altro che magari con altri 2 che prendi vanno in contrasto, allora ti comincia la nausea, vomito, diarrea ecc. è tutto uno stare in bilico, e le implicazioni psicologiche sono notevoli, la paura di contagiare qualcuno che ami ecc. Questo lo dico non per far deprimere qualcuno, lo dico solo perchè è giusto essere realmente informati. Ad ogni modo apprezzo il tuo essere ottimista davvero, tel'ho già detto vorrei un amico come te nella vita vera, perchè se riesci ad essere ottimista in questa situazione significa che sei una persona ottimista in generale e fai sicuramente bene a chi ti sta vicino ciao Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted June 22, 2012 Share Posted June 22, 2012 Diciamo che nausea vomito e diarrea non li hai mica sempre, ma solo nel periodo dei farmaci. Farmaci che cominci a prendere dopo qualche anno e che smetti di prendere quando i valori sono accettabili. Poi fai dei controlli ogni sei mesi e e se peggiori altro giro di farmaci. Un tuo amico positivo non ha bisogno che lo informi tu; ci penseranno prima i medici e poi sarà lui a informare te così ti angoscerai anche meno per la sua salute :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
bloovi Posted July 14, 2012 Share Posted July 14, 2012 Se è davvero un caro amico, stagli vicino come fosse un familiare, come ti hanno detto in altri posti l'hiv non è una condanna a morte come si pensa, sii il suo supporto morale, di sicuro si sentirà spaesato e impaurito, cerca di stargli vicino ed essere l'amico di sempre Inviato dal mio Transformer TF101 con Tapatalk 2 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Herri Posted August 28, 2012 Share Posted August 28, 2012 Io, tramite il mio ex sieropositivo, sono venuto a conoscenza della sieropositività di altri ragazzi gay che conoscevo e che ora non sanno che io so... a dire il vero non immaginavo che fosse così diffuso.... mi viene da pensare che quasi sia vero che l'hiv sia stato definito per tanto tempo la malattia dei gay.... certamente forse oggi riguarda maggiormente il mondo eterosessuale, ma credo solo perchè è più numeroso... tra i gay è molto diffuso e lo so per esperienza diretta...se ne conosco così tanti in una regione piccola come la mia.... comunque a partire dal mio ex, anche gli altri di cui sono venuto a conoscenza, sono tutte persone assolutamente in forma, che sembrano vivano bene e tranquillamente la propria vita... solo uno di questi ragazzi si è confidato con me, rivelandosi e sfogandosi, perchè aveva saputo della mia storia con un ragazzo sieropositivo e quindi, dato che gli piaccio, ha pensato di poter provarci tranquillamente....ma in particolare il suo sfogo riguardava non tanto le sue condizioni di salute, che sono buone, quanto la paura di non essere accettati dagli altri e finire così per 'ridursi' a cercare solo altre persone sieropositive come propri partner.... questo ragazzo teme la ghettizzazione, che è già presente in quanto gay, e ancora di più in quanto gay sieropositivo... purtroppo in questo caso non nè il mio tipo, altrimenti non avrei avuto problemi a iniziare una relazione nuovamente con un sieropositivo... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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