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Salve a tutti


Wunderkind

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Ciao a tutti. Sono un ragazzo di 21 anni, mi chiamo Alessandro e, neanche a dirlo, sono omosessuale. A dire il vero sono ormai quasi 22, ma vale la pena aggiungere che da fuori ne dimostro appena 16 anche se dentro me ne sento 32. La mia vita non è provvista di grandi particolari con cui riempire grandi schermate. Sono omosessuale dalla nascita, nel senso che ho sempre provato forti sentimenti per le persone del mio stesso sesso anche se prima di capire cosa ciò volesse davvero dire mi ci sono voluti parecchi anni. Ho scoperto questo forum quasi per caso, inseguendo una catena di link mentre facevo una pausa dallo studio, ma devo dire di averne almeno già sentito parlare. E' bastato poco per attirare pienamente la mia attenzione, così tanto da decidere di registrarmi. Non ho dichiarato la mia condizione ad alcuno sin'ora e a dirla tutta non credo lo farò mai. Sfortunatamente non sono attorniato da persone che potrebbero capire cosa provo ogni giorno che passa. Nella mia famiglia la situazione, da questo punto di vista, è molto difficile e se un giorno mi decidessi a parlare le cose cambierebbero drasticamente in peggio e io odio essere la causa della sofferenza di qualcuno, è la mia paura più grande. Ho ridotto i miei rapporti con le persone al minimo pensando per ora solo alla mio futuro in ambito lavortivo. Una tipica soluzione costrittiva per un omosessuale che si nasconde, potrete pensare. Il fatto è che sono fortemente esasperato da tutta questa sofferenza che non posso mettere a tacere né tanto meno condividere con qualcuno. Ho potuto constatare, che stando nascosti, non ci si può spingere in grandi rapporti con altre persone che non sanno. Troppo spesso il termine "omosessuale", in tutte le sue varianti, viene utilizzato come forma di mera offesa e/o di semplice schernimento che può scatenare le risa di chiunque fuorché le mie e che invece non fa altro che annientare parti sempre più ampie del mio animo. Tuttavia voglio precisare che non sono sempre stato così braccato: ho vissuto nascosto è vero, ma abbastanza felice grazie al mio amore per tutte le forme di scienza. Tutto questo sino all'ultimo scherzo del destino: innamorarmi dell'unica persona che pensavo sarebbe potuto essere il mio migliore amico: qualcosa che proprio non avevo previsto e che mi ha spiazzato. Devo proprio riconoscere che può essere la cosa più straziante che può capitare ad un ragazzo omosessuale. Ciò mi ha costretto ad allontanarmi da lui, che invece è eterosessuale e che disconosce la mia condizione, e da quel momento vivo col timore che lui possa odiarmi per sempre.

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Bentrovato...

Mi ha colpito molto ciò che hai scritto...Quasi nel riconoscermi in alcuni punti...

Qui troverai sicuramente persone amiche...Magari non solo virtuali...

 

Buon Essere  :afraid:

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bella presentazione. mi sarei potuto rispecchiare qualche anno fa..non che ora tutto sia diverso.. però qualche passo avanti l'ho fatto.

anche io ho mollato il mio migliore amico per il tuo stesso motivo.

quando ho visto che  è maturato,2 anni dopo circa, sono andato, l'ho preso da parte e gli ho detto di scusarmi se l'avevo abbandonato senza un motivo concreto,ma che lui non avrebbe potuto capire all'epoca. gli ho anche detto di essere gay. ha capito allora e l'amicizia  è ricominciata.. anche se  dopo il diploma, ci siamo allontanati nuovamente... diverse università,diversi interessi.. non ci vediamo piu ormai anche se  è pasaat solo un anno dal diploma... ma l'amicizia che provo per lui ancora continua ad andare oltre...

vedi se riesci a trovare qualche buon amico... cerco di toglierti il peso che hai sulle spalle... dichiarati... ti sentirai meglio. dove abiti? non riesci a incontrare qualche ragazzo per scambiare opinioni?

:afraid:

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Non è così facile "dichiararsi" (quanto odio sta parola)...Bisogna stare molto attenti...Prima conosci per bene le persone e poi parli del tuo essere...

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@ Lithium90 e Egocentrico: grazie del benvenuto.

@ White: Son felice per te che sei riuscito quanto meno a parlare con Lui con estrema franchezza. Nel mio caso, tuttavia, la questione è molto più complicata. Se vuoi posso spiegarti in poche righe. Io non ho mai avuto amici in vita mia, una mancanza che però non ho mai avvertito. Se mi sono innamorato di questa persona, quasi sicuramente è stato (oltre che per l'aspetto esteriore) il suo modo diverso di rapportarsi con me, qualcosa che io, appunto, sconoscevo. E la mia curiosità di capire cosa diamine mi capitava quando stavo accanto a lui mi ha spinto ad avvicinarmi condannandomi così, da solo, a provare ciò che provo ora. Ed è stato terribile cercare di controllarsi fino a quando non seppi che doveva cambiare città per studio e lavoro. Sono stato sei mesi senza sentiro né vederlo e devo dire che stavo cominciando a sentirmi meglio. Purtroppo (per me) a Natale, tornando a casa, volle assolutamente vedermi e inerme, senza scuse da poter avanzare, accettai ritrovandomi di nuovo a chiaccherare con lui, soli davanti ad una bibita. Mi accorsi che non era cambiato un bel niente e che forse lo amavo ancora di più. Al saluto finale Lui fece il cenno di volermi abbracciare; lo incalzai e gli presi la mano per stringerla fra le mie, nel modo più disinteressato possibile però. Credo non se l'aspettasse ma io non potevo rischiare di non staccarmi più da lui. Non sono sicuro che avrei resistito ad un abbraccio in quel momento. Ho fatto una settimana di piangere, e non mi vergogno a dirlo, così tanto da dover mentire dicendo che gli occhi rossi e gonfi mi venivano perché studiavo appiccicato al pc. Fu questa circostanza a convincermi che doveva finire; che anche io avessi il diritto di non soffrire ed andare avanti così tagliai i ponti definitivamente, almeno ci sto provando ma da alcuni messaggi indiretti ho potuto percepire un po' di rancore nei miei riguardi da parte sua. Tuttavia non ha importanza: sono disposto a pagare questo prezzo per la mia e per la sua felicità proprio per l'immenso bene che gli voglio.

Vedi white, ho preso in considerazione il fatto di aprirmi con lui, ma ho comunque troppo da perdere e poco da guadagnare visto che comunque l'alternativa è sempre la stessa. In ogni caso ho paura del suo eventuale sguardo che mi punterebbe contro e di come possa reagire perché con tutta sincerità non credo che veda di buon occhio gli omosessuali anche se non ne abbiamo mai parlato. Vorrei evitare di rivelargli un particolare così delicato col rischio di sconvolgerlo per sempre: non posso pretendere che la prenda seneramente e che mi capisca a pieno, questa certezza non ce l'ho. Ma non è da escludere che in caso uscissi allo scoperto, non possa parlargli di nuovo: di sicuro una spiegazione la meriterebbe.

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Vedi white, ho preso in considerazione il fatto di aprirmi con lui, ma ho comunque troppo da perdere e poco da guadagnare

cosa perderesti rivelandoti? nulla... cosa perdi se non ti riveli? nulla..o forse potresti perdere  un vero amico. ok che sei cotto.. però una persona è meglio averla al proprio fianco..che non averla per niente.

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benvenuto...  qui sicuramente troverai persone con le quali parlare liberamente di cio che senti, e già questo per te sarà un grande sollievo....

per quanto riguarda il tuo amico.. parlagli... se siete davvero così amici, non cambirà niente! carto il problema dell'innamorameto rimarrà ma questa è una cosa che devi risolvere da solo!

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Vedo che i consigli sono praticamente unanimi ^^. Beh grazie, anche se non la pensiamo esattamente allo stesso modo, li prenderò comunque in considerazione!

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Ciao... è un pregio apparire 16enne e pesare come un 30enne! scrivi anke bene, sei un tipo in gamba... se posso la domanda: nord sud centro?

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Ciao a te. Sono di Palermo. Grazie delle parole, ma non credo di pensare proprio come un trent'enne; più che altro, ciò che volevo intendere io è che la pesantezza degli anni che mi sento addosso va ben oltre quella di un 22enne medio.

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La tua presentazione è molto triste e toccante. Ti dò il benvenuto e ti auguro buona permanenza sul forum. Come sempre dò lo stesso consiglio anche a te: anche nella tua terra puoi trovare amici gay con cui condividere le tue emozioni, i tuoi problemi: cercali e man mano ti troverai sempre meglio, diventerai sempre più forte

 

Bacio

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Benvenuto... :love:

 

che dire...posso dirti,se questo può consolarti,che la tua situazione è la situazione standard di un ragazzo alle prime fasi di autoaccettazione...e capirai che rimanere in silenzio e soli non è forse la soluzione migliore,per i rapporti e anche per il rapporto con te stesso...devi capire chi sei e per farlo devi interagire con qualcuno...

Riguardo la questione coming out,beh ognuno ovviamente sceglie ciò che ritiene migliore e decide per se,ma sono convinto che spesso dichiararsi ci pone davanti ad un crocevia in cui si matura in meglio la propria vita(nn solo in peggio)e spesso chi abbiamo attorno reagisce meglio di quanto avremmo creduto,sorprendendoci...

Spero continuerai a scriverci e m auguro che tu cominci a frequentare amici gay FIDATI con i quali scambiare opinioni,esperienze,paure e gioie,poichè hai bisogno di crescere,non di rimanere solo...

 

...riguardo il tuo amico,quando sentirai il momento,parlagli,se ti accoglierà,ti sentirai in PARADISO credimi...se non lo farà,beh forse amico non era o forse....la persona che deve essere aiutata è proprio lui.... :love:

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Intanto ribadisco il mio Grazie per il caloroso benvenuto, anche se ormai non sono più così nuovo di qui ^^.

 

@Celtic heart: Mi rendo conto del fatto che la mia sia una situazione alquanto comune e, ciò nonostante, pur sempre triste e dolorosa senza per forza essere patetica. Accettazione o no, non si può cambiare quello che sono, ma non per questo mi odio. Non è questo il luogo adatto per dilungarsi quanto basta, tuttavia un piccolo pensiero mi va di condividerlo lo stesso. Sì, hai ragione, senza dubbio: cercare qualcun altro che vive la propria condizione, parlarne, essere amici in maniera disinteressata, può essere il modo migliore per condurre questa vita che ora come ora, si rivela alquanto dura e poco chiara. Il tutto, adesso che ho recepito il consiglio, sta a me, a quando e come vorrò aprirmi con qualcuno. Il fatto è che non posseggo il tuo stesso ottimismo e la tua stessa voglia fiducia, per questo sono naturalmente portato ad immaginare di poter ricevere solo delusione e sofferenza dalle persone con cui potrei rivelarmi; il fatto di poter scoprire più rosee reazioni, per me è solo una fievole speranza, che cerco di non perdere. Credo che bisogni mettere in conto il fatto che avere amici omosessuali sia anche il passo immediatamente prima del coming out: non credo che riuscire a tenerlo nascosto, visto il fatto che non sono mai stato legato a qualcuno, se non per studio. (almeno io la vedo così). Tranquillo comunque, certo che scriverò ancora, sperando di essere meno logorroico di quanto posso apparire in queste righe.

Volevo tornare indietro su un punto però, perché mi rendo conto di essere stato poco chiaro. Io non mi sono innamorato del mio migliore amico, nel senso che per me non lo è mai stato: è passato da uno sconosciuto alla persona a cui abbia voluto più bene in assoluto. Dal canto suo, forse, posso esser stato un amico, magari con cui parlare di qualcosa di più stretto e per questo nonostante il dolore provato, non mi pento troppo. Per questo motivo ho anche un po' il dubbio di non saper coltivare un'amicizia visto che tutto ciò che facevo per lui era dettato da ben altri sentimenti e che invece non mi sono mai spinto così tanto per qualcun altro. Certamente, ad ogni modo, è bene che gli parli quando, come dici, mi sentirò pronto, se non altro per chiarirci. Nonho proprio idea di come possa prenderla; probabilmente male, ho questa impressione perché credo (però poi non ho la certezza), che un eterosessuale che scopre di essere la persona amata da un omosessuale, che per giunta gli è stato accanto per parecchio tempo fingendo, ne esca un po' sconvolto, come minimo. Non che lui sia una persona cattiva, anzi, ma il mondo che frequenta (è molto affine all'opus dei anche se non ne fa parte) potrebbe averlo influenzato non poco. Si vedrà. Ciao ancora.

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