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Una cura ormonale “lo ha compromesso”: Pupi Avati e la teoria sull’omosessualità di Lucio Dalla


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22 minutes ago, Mario1944 said:

La Chiesa Romana non vieta di celebrare i funerali religiosi per i peccatori:

se fosse altrimenti, nessuno li otterrebbe.

Ma io non l'ho mai capita sta cosa, perché negli articoli dell'epoca sottolineavano una incoerenza a riguardo.. Se fosse stato un gay dichiarato gli avrebbero vietato di farlo in chiesa il funerale? O non c'entra nulla? 

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1 hour ago, schopy said:

Sai mai quali erano i protocolli degli endocrinologi del 1960...

essendo Dalla del 43, dovrebbe essere successo negli anni 50

2 hours ago, Mario1944 said:

La Chiesa Romana non vieta di celebrare i funerali religiosi per i peccatori:

se fosse altrimenti, nessuno li otterrebbe.

Negli anni 50 credo che si rifiutavano i funerali religiosi cattolici ai suicidi.

1 minute ago, marco7 said:

Negli anni 50 credo che si rifiutavano i funerali religiosi cattolici ai suicidi.

In realtà, circa 20 anni fa un mio conoscente si suicidò e mi pare che non gli fu fatto il funerale, ma solo una sorta di benedizione al cimitero. Per fortuna la Chiesa comincia a capire certe cose; nella chiesa che frequento io il parroco da tranquillamente la Comunione ai divorziati, battezza i figli nati fuori dal matrimonio...insomma è abbastanza intelligente

3 hours ago, schopy said:

Sai mai quali erano i protocolli degli endocrinologi del 1960...

Tu credi che il ‚protocollo di crescita al testosterone‘ abbia mai funzionato su alcuni pazienti ? Io non ci credo.

1 hour ago, gius1989 said:

In realtà, circa 20 anni fa un mio conoscente si suicidò e mi pare che non gli fu fatto il funerale, ma solo una sorta di benedizione al cimitero.

Notoriamente ai suicidi era vietato il funerale religioso perché si reputava che non potessero pentirsi dei peccati in punto di morte, essendosela deliberatamente procurata.

Qualche eccezione era fatta supponendo la demenza del suicida, come nel caso dell'arciduca Rodolfo d'Asburgo suicida a Mayerling, per i funerali religiosi del quale il padre, l'imperatore d'Austria Francesco Giuseppe, chiese dispensa al papa Leone XIII, adducendo appunto un improvviso disordine mentale che l'aveva portato al suicidio.

3 hours ago, Francis92 said:

Se fosse stato un gay dichiarato gli avrebbero vietato di farlo in chiesa il funerale? O non c'entra nulla? 

Non direi:

per impedire un funerale religioso ci sarebbe dovuta essere una ripulsa esplicita e pubblica della dottrina cattolica o dell'autorità ecclesiastica.

Sarebbe dovuto essere uno scismatico, un eretico od un apostata:

non conosco l'ideologia del tizio,  neppure quella eventualmente inserita nelle sue canzoni, ma non mi pare aver mai udito che avesse fatte affermazioni anticattoliche:

lascio tuttavia a chi ne conosca i testi un giudizio adeguato.

1 hour ago, gius1989 said:

il parroco da tranquillamente (omissis) battezza i figli nati fuori dal matrimonio...

Il battesimo non è mai stato subordinato alla legittimità matrimoniale del battezzando.

Edited by Mario1944
23 hours ago, freedog said:

quel vecchio bigottone di Pupi Avati 

OT: Mi hai ricordato di quella gran cagata de "Il signor Diavolo" che sono andato a vedere qualche anno fa. Mi rode ancora averci speso dei soldi. 

 

Mio nonno dicevaa che aveva continue erezioni a quasi 80 anni e che scopava come un grillo.

Nessuno si è mai chiesto se era vero o no. Era il nonno, lascialo parlare.

Finchè in Italia metteremo i nonni al potere, daremo credito anche a tutte le loro fandonie.

Ad ogni modo Lucio Dalla non era gay, era un uomo che aveva rapporti sessuali con gli uomini, non ha mai amato nessuno ed anche in morte l'ha dimostrato al suo presunto compagno.

3 minutes ago, Iron84 said:

Mio nonno dicevaa che aveva continue erezioni a quasi 80 anni e che scopava come un grillo.
.

Era nonno Faustino?

Just now, lr02 said:

Era nonno Faustino?

 

5 minutes ago, Iron84 said:

Mio nonno dicevaa che aveva continue erezioni a quasi 80 anni e che scopava come un grillo.

Nessuno si è mai chiesto se era vero o no. Era il nonno, lascialo parlare.

Finchè in Italia metteremo i nonni al potere, daremo credito anche a tutte le loro fandonie.

Ad ogni modo Lucio Dalla non era gay, era un uomo che aveva rapporti sessuali con gli uomini, non ha mai amato nessuno ed anche in morte l'ha dimostrato al suo presunto compagno.

https://youtu.be/yJLkA70Xssk

 

 

2 hours ago, Iron84 said:

Ad ogni modo Lucio Dalla non era gay, era un uomo che aveva rapporti sessuali con gli uomini, non ha mai amato nessuno ed anche in morte l'ha dimostrato al suo presunto compagno.

Vuoi dire (non sono al corrente) che non ha lasciato nulla del suo patrimonio, che presumo ingente, al suo compagno? (Non capisco poi perché lo chiami presunto). Ma devi considerare che Lucio era relativamente giovane quando è morto, e non aveva fatto testamento. Non puoi addebitargli come deliberata e consapevole un’omissione che può apparire tale solo a posteriori. Non si aspettava certo di morire.

Che non fosse (nominalisticamente parlando) “gay”, è vero, invece. Ricordo, come fosse ora, un’intervista rilasciata agli inizi o un po’ più avanti che agli inizi degli anni Ottanta a Babilonia in cui rifiutava questa etichetta, sicuramente anche per la sua ipocrisia anglofona, ma poi anche dichiarando esplicitamente che non si identificava nella rappresentazione che essa recava con sé di quello che lui si sentiva essere: un individuo autonomo non legato a nessuna identificazione collettivo-movimentistica. Non rivendicava alcuna bisessualità, badate bene, non era un rifiuto di identità a favore di un’altra più flou o più morbida, era proprio un: io non sono come voi, gay degli inizi degli anni 80 – qualunque cosa ciò significasse.

Edited by Isher
2 minutes ago, Isher said:

Vuoi dire (non sono al corrente) che non ha lasciato nulla del suo patrimonio, che presumo ingente, al suo compagno? (Non capisco poi perché lo chiami presunto). Ma devi considerare che Lucio era relativamente giovane quando è morto, e non aveva fatto testamento. Non puoi addebitargli come deliberata e consapevole un’omissione che è tale solo a posteriori. Non si aspettava certo di morire.

Che non fosse (nominalisticamente parlando) “gay”, è vero, invece. Ricardo, come fosse ora, un’intervista rilasciata agli inizi o un po’ più avanti che agli inizi degli anni Ottanta a Babilonia in cui rifiutava questa etichetta, sicuramente anche per la sua ipocrisia anglofona, ma poi anche dichiarando esplicitamente che non si identificava nella rappresentazione che essa recava con sé di quello che lui si sentiva essere: un individuo autonomo non legato a nessuna identificazione collettivo-movimentistica. Non rivendicava alcuna bisessualità, badate bene, non era un rifiuto di identità a favore di un’altra più flou o più morbida, era proprio un: io non sono come voi, gay degli inizi degli anni 80.  

Vabbè un limite culturale.

Gay lo si é fattualmente.

1 hour ago, Isher said:

Lucio era relativamente giovane quando è morto, e non aveva fatto testamento. Non puoi addebitargli come deliberata e consapevole un’omissione che può apparire tale solo a posteriori. Non si aspettava certo di morire.

beh, insomma... tutti dicono che si sapeva che stesse messo maluccio col cuore, Ron (la prima moglie) in primis...

1 hour ago, Isher said:

Ricordo, come fosse ora, un’intervista rilasciata agli inizi o un po’ più avanti che agli inizi degli anni Ottanta a Babilonia in cui rifiutava questa etichetta, sicuramente anche per la sua ipocrisia anglofona, ma poi anche dichiarando esplicitamente che non si identificava nella rappresentazione che essa recava con sé di quello che lui si sentiva essere: un individuo autonomo non legato a nessuna identificazione collettivo-movimentistica. Non rivendicava alcuna bisessualità, badate bene, non era un rifiuto di identità a favore di un’altra più flou o più morbida, era proprio un: io non sono come voi, gay degli inizi degli anni 80 – qualunque cosa ciò significasse.

era probabilmente rimasto all'immaginario scheccante dei froci d'antan (stile Malgy o Il vizietto, per capirci), non ci si riconosceva e la buttava in caciara per cercare di non far capire quel che però tutti sapevano

11 hours ago, Isher said:

Che non fosse (nominalisticamente parlando) “gay”, è vero, invece. Ricordo, come fosse ora, un’intervista rilasciata agli inizi o un po’ più avanti che agli inizi degli anni Ottanta a Babilonia in cui rifiutava questa etichetta (...) era proprio un: io non sono come voi, gay degli inizi degli anni 80 – qualunque cosa ciò significasse.

Ed è un'intenzione che, a parere mio, va rispettata come ogni altra. Non si fingeva eterosessuale (sennò perché farsi intervistare da Babilonia?), non nascondeva le sue preferenze, ma della "comunità gay" non gli importava nulla. Possiamo dispiacerci che fosse così poco solidale, così poco interessato alla causa, ma non ci vedo ipocrisia.

Quanto al testamento è curioso che un personaggio così ricco non lasci qualche disposizione; ma pure qui, non so se ha senso star lì a speculare se questo sia una prova del fatto che non volesse abbastanza bene al compagno...che poi, la verità la conoscono i diretti interessati, noi che potremmo mai saperne?

2 hours ago, schopy said:

Ed è un'intenzione che, a parere mio, va rispettata come ogni altra. Non si fingeva eterosessuale (sennò perché farsi intervistare da Babilonia?), non nascondeva le sue preferenze, ma della "comunità gay" non gli importava nulla. Possiamo dispiacerci che fosse così poco solidale, così poco interessato alla causa, ma non ci vedo ipocrisia.

Io non ci vedo una presa di distanza politica, ma solo omofobia interiorizzata.

O forse l'idea culturale piuttosto datata che a essere "gay" sia solo il passivo effeminato.

Sono completamente d’accordo con te, @schopy. Ho sempre rispettato l’intenzione di Dalla, che era certo riconoscibile come omosessuale, altrimenti Felix Cossolo non gli avrebbe chiesto l’intervista, lui non l’avrebbe rilasciata e fatta pubblicare, in un periodo storico tra l’altro in cui apparire su Babilonia era più di un CO. Credo che rifiutasse il movimentismo gay, sicuramente il suo colore (non in senso politico) e soprattutto volesse preservare la sua individualità di artista, non classificabile: “io non sono come voi” disse a un certo punto dell’intervista. C’era, anche, come il timore o la certezza di adeguarsi a un costume generale, e quindi in qualche modo di “normalizzarsi”, se avesse assunto quell’etichetta. Per fare un esempio, diverso ma non tanto, in quegli anni il regista Bertolucci (ma era uno dei tanti a dirlo) dichiarava che avrebbe voluto fare una analisi freudiana, ma che non la faceva perché temeva di “normalizzarsi” e perdere la sua creatività artistica. Creatività artistica che lui legava strettamente al suo essere, diciamo pure così, non-normale: e così altri omosessuali di spicco nella cultura di quegli anni. Questa non-normalità è stata in anni molto vicini al nostro oggi rivendicata per esempio ancora da Walter Siti.

Poi ci saranno state certo motivazioni meno nobili: pensate a come si è sempre nascosta Gianna Nannini. E noi non possiamo nemmeno immaginarci la pressione ossessiva esercitata dalle case discografiche. Su questo aspetto non giustifico, però: ma mi immagino il peso.

Non so quanto sia strano che non abbia fatto testamento. A 69 anni non si pensa di morire, anche se io, ad esempio, ho rischiato di volare in Paradiso all’età di 63. E quando mia madre volle prendere disposizioni in materia di successione all’età di 88 anni circa, che non è certo un’età verde, per me fu un trauma, peggio, un malessere enorme. Rimandai la cosa finché fu possibile. E non si trattava di me. 

@Almadel tutto si può ricondurre a omofobia interiorizzata. e certamente ci sarà stata. ma bisogna stare attenti a non ridurre tutto a questo nudo fatto, perdendo tutta la dimensione psicologica, culturale, che comunque si è spesa per elaborarla, accompagnarla e dare alla propria vita una ragione, un suo volto.

Ho un atteggiamento molto tollerante verso Lucio Dalla perché sono graniticamente convinto che spetti alla comunità omosessuale scoperta e dichiarata accogliere e valorizzare i suoi membri anche non dichiarati. 

Mi sta più sulle palle Franco Battiato perché parlava parlava parlava...di misticismo, esoterismo, religioni e quant’altro, ma appunto celava la propria omosessualità (Dalla non l’ha celata). Dalla almeno non era un parlatore, non aspirava ad avere una corte al suo seguito, era un taciturno, non appariva e faceva il suo lavoro di musicista e basta. Quando a Battiato è stata rivolta una domanda appena appena più precisa, e in anni tardissimi, poco prima della morte, (secondo me fatta con tanta precauzione proprio per “proteggerlo”), e non da un giornalista gay, ma da una giornalista qualunque, ha svicolato, anzi detto una mezza falsità.

 

20 minutes ago, Isher said:

Credo che rifiutasse il movimentismo gay, sicuramente il suo colore (non in senso politico) e soprattutto volesse preservare la sua individualità di artista, non classificabile: “io non sono come voi” disse a un certo punto dell’intervista. C’era, anche, come il timore o la certezza di adeguarsi a un costume generale, e quindi in qualche modo di “normalizzarsi”, se avesse assunto quell’etichetta.

non scordartii però che a quell'epoca c'era il terrore di fare la fine del povero Bindi, che venne cacciato dal mondo discografico proprio perchè non aveva negato di esser rikkione. Per dire, quel vecchio pettegolone di Gino Paoli prese letteralmente a cazzotti chi aveva cominciato a mettere in giro la voce che lui era frocio (contando quante se ne è passate tra attrici, cantanti, varie & eventuali, un'affermazione del genere fa solo ridere) e che portava sfiga, visto che si vestiva sempre di nero e portava gli occhiali scuri pure di notte.

L'ambientino era quello, eh...

Edited by freedog
14 minutes ago, Isher said:

Ho un atteggiamento molto tollerante verso Lucio Dalla perché sono graniticamente convinto che spetti alla comunità omosessuale scoperta e dichiarata accogliere e valorizzare i suoi membri anche non dichiarati. 

Lucio Dalla però aveva subito un outing ai tempi di Ron

e .viveva la sua omosessualità in modo nascosto, anche se non pubblico.

(Un mio giovane scopamico bolognese piuttosto effeminato venne proprio abbordato per strada da lui,

non proprio un modo per viverla con discrezione...)

7 minutes ago, Francis92 said:

Ah Ma Battiato era gay? Non ne avevo idea

il mondo prog milanese anni 70 (che lui bazzicò parecchio) sperimentava parecchio, in tutti i sensi: lui, Giuni Russo, il figlio delle stelle e pronipote di sua maestà il denaro (un altro che non si è mai dichiarato, pure quello...)

4 minutes ago, Almadel said:

Lucio Dalla però aveva subito un outing ai tempi di Ron

e .viveva la sua omosessualità in modo nascosto, anche se non pubblico.

(Un mio giovane scopamico bolognese piuttosto effeminato venne proprio abbordato per strada da lui,

non proprio un modo per viverla con discrezione...)

mettiamola così: la discrezione non è mai stata il suo forte, visto che cmq tutti lo sapevano e faceva molto poco per non farsi sgamare

2 hours ago, freedog said:

il mondo prog milanese anni 70 (che lui bazzicò parecchio) sperimentava parecchio, in tutti i sensi: lui, Giuni Russo, il figlio delle stelle e pronipote di sua maestà il denaro (un altro che non si è mai dichiarato, pure quello...)

Sono situazioni assai bizzarre, quelle di quel periodo . Battiato svicola, si nasconde, poi riappare e riscompare, lasciando interdetti un po' tutti . 

A partire dalla nota pubblicità del divano alla prima versione di Alexander Platz, Valery di Alfredo Cohen che linko qui, praticamente una collaborazione che e' un CO .

 

Battiato divano.jpg

Aggiungo ancora una cosa . @freedog qualche post addietro hai citato Avati e Nik Novecento, e il messaggio pareva "guardate Avati come e' contraddittorio, avendo lanciato Novecento" . Perchè? era gay ?

2 hours ago, Almadel said:

(Un mio giovane scopamico bolognese piuttosto effeminato venne proprio abbordato per strada da lui,

non proprio un modo per viverla con discrezione...)

Non è molto figo sapere che tra noi gay ci sono sempre pochissimi gradi di separazione? 😄

32 minutes ago, Ghost77 said:

@freedog qualche post addietro hai citato Avati e Nik Novecento, e il messaggio pareva "guardate Avati come e' contraddittorio, avendo lanciato Novecento" . Perchè? era gay ?

:whistle:

Eh? 

Cosa?

Chi?

4 hours ago, Almadel said:

O forse l'idea culturale piuttosto datata che a essere "gay" sia solo il passivo effeminato.

Non proprio "datata" parrebbe e non solo leggendo queste pagine....

Se Ulrichs quasi due secoli innanzi fu il teorico e forse l'autore dell' "anima muliebris virili corpore inclusa", i praticanti e gli accoliti oggi sono ampliamente diffusi e, sopra tutto, sono quelli che più sonoramente esclamano sia in pubblico sia in privato, tanto che si potrebbe ben sostituire "anima" con "animus" o forse, meglio, aggiungere l'uno all'altra....

 

2 hours ago, freedog said:

Eh? 

Cosa?

Chi?

Parliamo di uno che è morto a 23 anni, possibile fosse già così "chiacchierato"? 

10 minutes ago, Ghost77 said:

Parliamo di uno che è morto a 23 anni, possibile fosse già così "chiacchierato"? 

è stato scoperto che era mooolto giovane....

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