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Volontariato


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io per 4 anni (più 1 di servizio civile) ho fatto il volontario nella Misericordia del mio paese, facendo un po' tutto, dai servizi sociali (accompagnare i ragazzi handicappati a scuola e in giro) e sanitari "ordinari" (accompagnare gli infermi a fare visite o riportare a casa i pazienti dimessi dagli ospedali) alle emergenze (quelle a sirena piena che devi arrivare prestissimo), sia come volontario sia come autista (soprattutto quest'ultimo ruolo, mi riusciva meglio o almeno così dicevano). Ho pure guidato il carro funebre da Montecatini fino a Teramo, ma quello non conta molto, anche se devo essere stato davvero bravo perché il trasportato non si è mai lamentato  :afraid:

Come servizio in sé mi sono trovato benissimo, avere a che fare con la sofferenza degli altri spesso mi ha anche aiutato a superare riportare alla loro giusta dimensione le sofferenze mie... insomma, se corri in autostrada o nel traffico a sirene spiegate per salvare una bambina di 6 mesi e vicino hai la madre, anche la sofferenza perché il tipo che ti piace ti ha ruttato in faccia che lo schifi si ridimensiona. E poi, la bellezza del sentirsi dire "grazie" dal ragazzo che una notte hai portato all'ospedale in fin di vita, dall'anziano che riporti a casa dopo un ricovero, dalla signora che hai accompagnato per mesi a fare la chemioterapia e che hai visto guarire mese dopo mese... beh, è una bellezza che è difficile riuscire a descrivere.

Ovviamente, essendo un'associazione ci sono stati anche momenti di litigio e di scazzo con altri volontari, così come momenti di vita comune pieni di divertimento, ma penso sia una caratteristica normale quando si fa qualcosa insieme ad altre persone.

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Io ho fatto l'attivista per Amnesty International, che si occupa di diritti umani. Ho conosciuto tante storie, di singoli individui o di interi popoli; brutte storie, orribili, di quelle che ti fanno vergognare di appartenere alla razza umana, ma anche belle storie, le storie di tutte quelle persone che grazie ad Amnesty, al nostro lavoro, sono scampati alla tortura, alla pena di morte, sono usciti dalle carceri dov'erano rinchiusi ingiustamente ed hanno riabbracciato i familiari.

Ho conosciuto tante persone, gente che veniva da lontano e portava i propri racconti, ma anche persone della mia città, altri attivisti come me, e, ovviamente, tutti quelli che fermavo per strada chiedendo di firmare una petizione e tutte le persone che hanno partecipato agli eventi e alle conferenze.

Ho imparato la geografia! :cool: E ho imparato a scavare sempre dentro alle "notizie" dei telegiornali, soprattutto per guardare con gli occhi del più debole e non del più forte.

 

Poi ho fatto volontariato in un orfanotrofio e all'ospedale con i clown per i bambini ma... il mio limite è che non mi piacciono i clown e non ci so fare moltissimo con i bambini...! :afraid:

 

Adesso vorrei fare il servizio civile, mi piacerebbe qualche attività legata all'integrazione per gli immigrati.

 

Insomma, credo che ognuno debba per prima cosa scegliere il campo che più lo interessa e che sente più "suo", e poi magari scegliere anche un'attività nella quale trovarsi a proprio agio. Se pensi di essere troppo sensibile per sopportare la sofferenza, per fare il tuo esempio, di persone malate, scegli un'altra cosa; oppure puoi metterti in gioco e provarci ugualmente, magari ti scoprirai più forte di quanto credi, o lo diventerai.

 

In ogni caso si tratta sempre di esperienze che ti arricchiscono e, come hanno detto gli altri, ti insegnano a guardare alla tua vita in un'ottica diversa, più ampia.

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Poi ho fatto volontariato in un orfanotrofio e all'ospedale con i clown per i bambini ma... il mio limite è che non mi piacciono i clown e non ci so fare moltissimo con i bambini...! :afraid:

 

 

 

 

mitico.. un orfanotrofio.. questo sarebbe bello .mi piacciono troppo i bambini.. ma era una specie di lavoro? cioè eri legato ad orari?

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No no, andavamo quando volevamo e di solito le suore ci facevano entrare, non ero legata ad associazioni o altro.

Puoi andare ad informarti in un orfanotrofio nella tua città, chiedendo il permesso di poter giocare coi bambini e magari stabilendo dei giorni e degli orari direttamente con le suore o chi per loro :rotfl:

 

Mi raccomando, facci sapere!  :rotfl:

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  • 5 months later...
Guest Irish Dragon

Sono stata volontaria AISA (www.atassia.com - Associazione Italiana per la lotta alle Sindromi Atassiche) per circa due anni, nell'ambito di raccolte fondi ed altre attività legate a chi purtroppo il 99% delle volte costretto su una sedia a rotelle, bambino o anziano che sia.

Poi dopo aver lasciato l'associazione per vari motivi, ho proseguito come singola facendo del "volontariato" nei confronti di senzatetto o altre "categorie deboli", che possono anche essere famiglie disagiate con figli a carico. Quest'anno mi piacerebbe propormi per il servizio civile o diventare attivista per Amnesty (anzi, mi ha fatto piacere leggere dell'esperienza di Marigold a riguardo)

In ogni caso, l'importante è fare, da privati come da attivisti per qualche associazione, anche sensibilizzando altre persone verso situazioni che purtroppo non hanno mai la giusta rilevanza.

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Uh, io è un anno e mezzo che faccio volontariato a uno dei canili comunali di qua.  ;)

Faccio mezza giornata a settimana, pulisco, rieduco i cani e li porto fuori (e ti assicuro che dà soddisfazione quando vedi un cucciolo forastico e problematico che migliora poco alla volta), preparo le pappe.

 

Adesso però temo che dovrò smettere, per via della mancanza di tempo ;)

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  • 9 months later...

pe run paio di anni ho fatto volontariato come Pioniere alla Croce Rossa e come clown(queso per un periodo limitato)...poi per problemi di lavoro studio ho dovuto lasciare ma è una cosa che mi piacerebbe riprendere..fare volontariato è invesitre parte del mio tempo in qualcosa di utile...almeno io la vedo cosi!

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  • 2 weeks later...
simply_dreamer

si. caritas (esperienza che non consiglio, viste le vipere vestite da sante che ci sono) e qui la chiudo. cmq una bella esperienza dal punto di vista umano, utile a chiunque. magari consiglio tale esperienza è benestante e si diverte a sprecare vestiti, buttandoli solo dipo averli indossati non più di 3 volte. e ne ho viste di persone in quel modo. che tristezza... poi c'è quello interpersonale, che è tutt'altra storia. poi c'è la mia formazione. idem. cmq a prescindere da tutto, consiglio a chiunque di fare del sano volontariato. il bisogno c'è sempre di persone che vogliano fare qualcosa di utile per se stessi e per gli altri. è un esperienza che arricchisce e fa crescere, secondo me.  :D

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simply_dreamer

fare beneficenza pagando dei centri che fanno volontariato è la stessa cosa?

(beh meglio questo che niente).

 

non è la stessa cosa. la beneficenza è la parte materiale, il volontariato quella umana. comunque l'una non esclude l'altra e sono entrambe importanti, secondo me

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sì, prima di trasferirmi per lavoro ho fatto 5 anni di volontariato presso il 118 con la mansione di autista sccorritore...poi ho dovutop lasciare e ora mi occupo solo delle "relazioni pubbliche", sempre per la stessa associazione....ahimè causa impegni lavorativi dovrò mollarte anche questo....

però mi sto attivando....vorrei opccuparmi di adozioni a distanza...ma anche qui gli orari di lavoro me lo impediscono...per cui credo che parteciperò ad un corso sponsorizzato da ABIO per doiventare volontario in ospedale e leggere le fiabe ai bambini; in tutto questo sto ceracndo di organizzare un viaggio di volontariato per l'estate...vedremo...ci terrei molto ma il lavoro non mi dà la possibilità di assentarmi pe rlunghi periodi!

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  • 2 weeks later...

Ho fatto il volontario in una pubblica assistenza per pochi anni. Poi ho lasciato il servizio attivo ed ho fatto parte per 6 anni del cda. Sono un educatore scout e vi giuro che è un impegno molto grande e che tuttoggi mi dà un sacco di soddisfazioni.

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