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L'Italia si sta imbigottendo?


oldboy

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L'italia si sta lentamente ma inesorabilmente imbigottendo?

Questa riflessione mi è venuta in mente dopo aver sentito su RDS "l'ultima" canzone di Lilly Allen "fuck you".

la canzone mi piaceva molto e così inizio a canticchiarla quando noto che arrivati al ritornello in cui dice appunto:

 

"Fuck you (fuck you)

Fuck you very very much"

 

la radio trasmetteva:

 

"PLIN you (PLIN you)

PLIN you very very much"

 

Sul momento la cosa mi ha fatto sorridere, ho pensato che l'Italia era un paese da un'ipocrisia quasi comica...

Riflettendoci però credo sia preoccupante, soprattutto alla luce del fatto che viene censurata una parolaccia in inglese FUCK neanche delle peggiori, quando ben 16 anni fa Masini urlava a squrciagola dai nostri mangianastri "VAFFANCULO!"

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Io ci penso tutte le volte che ascolto canzoni degli anni 80. Pensate che Rettore oggi sarebbe passata alle radio? Minimo il Kobra subirebbe un paio di interrogazioni parlamentari.

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secondo me è un periodo in cui aumenta l'ipocrisia, nel senso che si fa la morale solo quando fa comodo...

per il resto chiese sempre più vuote e il calo di vocazioni religiose dimostrano l'esatto contrario.

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Io credo che ipocrisia e religione non vadano necessariamente di pari passo. Penso poi che le vocazioni scendano perchè mentre il ruolo del parroco prima era rispettato o comunque visto come privilegiato (stabilità economica ecc...) ora non pare offrire vantaggi ma solo svantaggi rispetto alla vita laica.

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Italia: paese dell'ipocrisia e dell proibizionismo.

 

Entrambe le cose accomunano religione e politica...

 

Cittadini: si lasciano trasportare da queste due istituzioni, e di conseguenza diventano sempre più ipocriti e proibizionisti nonostante si decantino come liberali...

 

In tutto ciò hanno un ruolo ipnotizzante i midia (nonostante la Belen vada a culo fuori alle 7 del pomeriggio).

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un altro esempio di ipocrisia: a paliemmu è stata cancellata dalla curia una rappresentazione della cavalleria rusticana perchè immorale, così quelle persone se ne sono rimaste a casa a guardare la semipornografia dei programmi mediaset in televisione...

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Non è imbigottimento, è semplicemente il trionfo del politically correct, una cosa già di per se tremenda che applicata ad uno stato di mentalità vecchia come l'Italia dà per esito queste pagliacciate che già si sentono in radio da un pò...

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abstractio86

Hanno fatto la stessa cosa qualche tempo fa con la canzone "Ombrelloni" di Cristicchi, il ritornello alla radio faceva:

"L'ombrellone te lo ficco nel BEEEEP".....

I bigotti ci sono ora come prima, sono molto combattivi...

Ricordate qualdo il Moige aveva fatto censurare la scorreggia dello scoiattolo nella pubblicità della Vigorsol?

O quando "I segreti di Brokeback mountain" andò in onda in seconda serata in versione censurata?

Di episodi simili se ne possono trovare a centinaia purtroppo..

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per quanto riguarda la censura della canzone di lily allen, avviene un po' ovunque, anche in canada. non è censura, ma correttezza verso il pubblico poiché possono esserci anche bambini all'ascolto. per quanto riguarda invece la questione dell'imbigottimento dell'italia: non si sta imbigottendo, sta affondando

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Mi avete fatto venire in mente un articolo molto interessante sulla censura applicata alla musica italiana, che avevo letto tempo fa e che sono riuscito a ritrovare, eccolo: http://www.hitparadeitalia.it/mono/censura.htm. La parte più interessante, secondo me, è quella relativa al periodo dal dopoguerra in poi e specialmente quella sugli ultimi 20 anni... Se non fosse una cosa tragica, ci sarebbe da ridere per la scemenza di certa gente :cry:

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L'Italia è sempre stata bigotta, il famoso paese del "si fa ma non si dice", del "guarda che ha fatto quello, è vergognoso", poi se nel fare la stessa cosa "vergognosa" ci si guadagna si chiudono tutti e due gli occhi e se qualcuno te lo fa notare la risposta è sempre "e allora?!".

Semplicemente c'è sempre stata quest'aria di muro di gomma, che ti rimbalza indietro. Quando c'è una forte oppressione poi si liberano un po' costumi, ma dopo un po' di tempo (come in questo periodo) si torna  indietro imbigottendosi.

 

Quello che trovo ridicolo è la censura in Italia di una canzone in inglese....che è una lingua alquanto sconosciuta  :cry:

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Si sta imbigottendo eccome, ma non per la censura nelle canzoni o in tv (non credo ce ne sia di più che un tempo), ma per il bigottismo crescente in cose ben più serie: diritti civili, coppie di fatto, diritto all'aborto, diritti dei gay, staminali, testamento biologico, ecc ecc

Tutto ciò dove sta mettendo le mani la cricca vaticana sta facendo regredire l'Italia al medioevo. E questo perchè siamo l'unico Paese occidentale che ha una classe politica asservita ai boss della religione (e oltretutto di una sola religione, soffocando tutte le altre, allal faccia dell'eguaglianza).

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L'Italia è sempre stata bigotta.

 

E' vero. Ma mentre negli ultimi 20 anni il resto d'Europa è molto migliorato, qui tutto è rimasto uguale o è peggiorato.

Ringraziamo la chiesa cattolica e le televisioni del nano.

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Riflettendoci bene è vero...

 

Qualche mese fa ho visto Masini che cantava in TV "Vaffanculo"...e poi si attaccano a queste censure...un bel controsenso... :love:

 

A questo punto non so nemmeno se definirlo bigottismo...

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ditemi se è troppo tirata per i capelli, ma non è che anche paradossalmente si sia innalzato il livello medio di istruzione (sempre basso comunque  :love:) di chi ascolta la radio? se una volta si dava per scontato che le persone canticchiassero le canzoni in lingua straniera senza sapere effettivamente cosa dicessero ora si da per scontato che la maggior parte del pubblico sappia almeno quattro parole in croce d'inglese, e soprattutto quelle persone da 30anni in sù (più o meno) che potrebbero denunciarli visti i vari regolamenti disciplinari per la tutela dei minori.

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L'Italia è sempre stata bigotta.

 

E' vero. Ma mentre negli ultimi 20 anni il resto d'Europa è molto migliorato, qui tutto è rimasto uguale o è peggiorato.

Ringraziamo la chiesa cattolica e le televisioni del nano.

 

straquoto. :D :D :sisi:

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  • 2 weeks later...

anch'io, ma oltre alle televisioni al nano bisogna rendere grazie anche per i suoi giornali (e "giornalisti": belpietro, feltri, giordano...quest'ultimo autentico rifiuto umano)

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No, Fujimoto, la conoscenza della lingua inglese non è assolutamente aumentata a mio parere, il nostro paese è ancora un paese esterofobo tecnofobo... Per quanto riguarda la censura, mi chiedo se sia un alto discorso di marketing o proprio stupidità

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Guest Ray_of_Light_

Io trovo che ci sia molta ipocrisia: la maggiorparte delle persone si dichiarano cattoliche salvo poi fare tutto tranne ciò che predica la Chiesa.

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la maggiorparte delle persone si dichiarano cattoliche salvo poi fare tutto tranne ciò che predica la Chiesa.

 

Questo è l'unico dato positivo...

 

L'Italia sta regredendo paurosamente. La riforma Berlinguer-Zecchino ha distrutto il livello alto delle Università, che era una delle poche cose

positive che avevamo in Europa, trasformandola in un ridicolo diplomificio. Il livello delle Facoltà umanistiche, soprattutto, è precipitato in

basso, e questo significa che già ora, ma ancor più tra pochi anni, il livello di Licei e Scuole sarà ancora più disastroso perché le materie

portanti saranno in massima parte insegnate da persone che non hanno conoscenze sufficienti in Italiano, Storia, Filosofia, Storia dell'Arte,

Latino, Greco.

 

Sta regredendo anche perché il sistema politico prevede una Sinistra totalmente asservita al Vaticano. Prima era la DC ad esserlo, ora lo

è non solo il centrodestra ma quasi tutto l'intero arco parlamentare. Questa è una cosa che in questa forma non era mai successa.

Quindi regresso delle libertà, del livello della vita civile, trionfo non del bigottismo ma spengimento della spinta laica all'innovazione,

al progresso.

 

E infine sta  regredendo perché manca un'élite culturale che faccia sentire la sua voce scrivendo e facendosi tramite della cultura

che viene elaborata in Paesi molto più avanzati del nostro, e che storicamente per l'Italia sono sempre stati soprattutto due: Francia e USA.

Questo era quello che faceva la nostra élite culturale (un po' come nelle canzoni, che dagli anni 60 erano cover importate

essenzialmente dall'America e dall'UK). Basta vedere lo stato della nostra editoria, molto basso rispetto agli anni Sessanta, Settanta e Ottanta.

Il catalogo italiano di testi da offrire a studenti universitari e dottorandi nell'ambito delle materie umanistiche è clamorosamente

insufficiente. Ma in Italia non ci sono quasi neppure più Orchestre Sinfoniche stabili, mentre fino a 20 anni fa ce n'erano almeno 5.

Il cinema italiano è morto. Dove sono i grandi critici letterari, d'arte, teatrali, o i francesisti, i germanisti, gli anglisti che scrivono sui giornali?

I quotidiani si sono trasformati in reportage del pettegolezzo politico, e quando tutto ciò avviene è perché manca un'ultima cosa:

un'opinione pubblica, che ragiona, pensa, giudica, misura.

 

Inoltre ci sono cause più sommerse. Il «mammismo» di cui parlava Almadel in un altro topic,

la mancanza di princìpi e la non disponibilità a fare una dura opposizione, pagandone il prezzo, il trionfo dell'opportunismo,

la superficialità propria delle società di massa...Tutto ciò genera un Paese di serie C.

Non ci sono contrappesi a questi pesi, quei pochi che c'erano sono stati tolti, e non c'è - apparentemente - ricambio.

Ultima cosa: la corruzione ci sarà in tutti i Paesi del mondo, ma qui è sistema.

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Questo è l'unico dato positivo...

 

L'Italia sta regredendo paurosamente. La riforma Berlinguer-Zecchino ha distrutto il livello alto delle Università, che era una delle poche cose

positive che avevamo in Europa, trasformandola in un ridicolo diplomificio. Il livello delle Facoltà umanistiche, soprattutto, è precipitato in

basso, e questo significa che già ora, ma ancor più tra pochi anni, il livello di Licei e Scuole sarà ancora più disastroso perché le materie

portanti saranno in massima parte insegnate da persone che non hanno conoscenze sufficienti in Italiano, Storia, Filosofia, Storia dell'Arte,

Latino, Greco.

 

ecco questo mi fa davvero deprime,perché hai ragione.

Ti faccio un piccolo esempio la nostra professoressa di storia e italiano è un'incapace. Non lo dico tanto per..è vero.

Non sa spiegare una lezione a parole sue ma seguendo il libro. Non ci fa essere liberi in nulla:ad esempio nei suoi compiti in classe mai una volta che ci fosse stata una traccia a tema libero. O di qualche tema con un livello culturale non dico altissimo perché eravamo solo al 2 liceo. Ma  i temi d'attualità quali erano? Sempre gli stessi!

Vabbè poi non parliamo del fatto che non ci fa appassionare alle sue materie...quando una va a controllare sul libro e dopo tanto ci dice le motivazioni della guerra di Troia,voi che avete da dire?!

Però ci sono diciamo altri prof capaci o almeno che ce la fanno venire la voglia...vedi il prof di mate e fisica. O la prof di francese.

Vabbè non mi dilungherò troppo...che situazione.

 

Ultima cosa: la corruzione ci sarà in tutti i Paesi del mondo, ma qui è sistema.

 

Quanto ti dò ragione Isher. E dire che spreco inutilmente fiato con i miei genitori i quali continuano a dire ''che in Italia non si sta peggio,e devo smetterla di dire così!'' Userò la tua frase...è davvero azzecatissima!!  :awk:

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Ti credo sulla parola perché conosco bene il livello di preparazione di un laureato in queste materie.

Un professore dovrebbe sapere che, se va a insegnare, quale che sia il suo livello di preparazione,

ma soprattutto oggi, è assolutamente necessario che dai 25 ai 40 anni si faccia un gran mazzo a studiare, a

leggere, a mettersi in grado di insegnare decentemente la sua materia. Anche dopo, naturalmente, ma quel

periodo è necessario per crearsi una buona base, e solo avendo una buona base sorgono interessi, sicurezza,

capacità critiche da sviluppare, e da trasmettere.

Lo studente deve compiere un'operazione diversa ma analoga: non aspettare di essere "interessato" dal docente,

ma scegliere di essere interessato a priori e parte attiva lui stesso, sfruttando tutti gli strumenti che ha:

libri di testo, libri, biblioteca scolastica, conversazioni, rapporti con coetanei o ragazzi un po' più grandi, eccetera.

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:rotfl: ovviamente i miei di prof non riescono a destare in me molto interesse...ma la maggiorparte non è neanche molto competente..lo potrebbe essere ma è scansafatica. Seguirò il tuo consiglio  :awk: mi attiverò io
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Comunque per onor di cronaca vi dico che RDS ora manda la versione non censurata. chissà forse i reclami...  :awk:

ai tempi in cui uscì la canzone di Eamon, un "addetto ai lavori" di un network nazionale mi spiegò che generalmente sono le case discografiche che inviano alle radio soltanto le versioni censurate dei singoli, che li memorizzano nei loro database e playlist, e solo successivamente i cd completi con le versioni non censurate. Una volta ricevuto il cd intero a volte vengono inserite del databace tutte le tracce e quindi passano nella programmazione le non censurate, a volte vengono sostituite appositamente le tracce censurate con quelle non censurate, a volte viene tenuto lì come "archivio" e continuano ad essere programmate le versioni censurate.

Non so se abbiano cambiato qualcosa di recente, però il fatto che RDS abbia trasmesso prima la versione censurata e adesso quella integrale fa pensare che le cose stiano ancora come qualche anno fa.

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la maggiorparte delle persone si dichiarano cattoliche salvo poi fare tutto tranne ciò che predica la Chiesa.

 

Questo è l'unico dato positivo...

 

Per me non e' affatto un dato positivo. Tutto quello che dimostra e' la pessima, pessima abitudine italiana di pensare una cosa e farne un'altra. E' semplice incoerenza perche' non e' che la gente si dichiara cattolica ma non si comporta da tale e muore tutto li'.... no: la gente si dichiara cattolica, NON si comporta da cattolica ma pretende che GLI ALTRI (i gay soprattutto) si comportino da cattolici!! Rincaro: la gente si dichiara cattolica, NON si comporta da cattolica e finisce per fare cose "tipiche cattoliche" ad esempio sposarsi in chiesa, non perche' ci crede veramente, ma per convenzione.

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