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Questa è un'analisi migliore, Bluelake.

L'ambiente etero maschile discrimina pesantemente

i ragazzi che - avendone la possibilità - non fanno sesso.

Nell'ambiente gay - semmai - viene discriminato

chi fa sesso con tutti.

 

Se io racconto che prima di fare sesso col mio ex

abbiamo passato due mesi di corteggiamento;

ai gay vengono gli occhioni a cuore e dicono:

"Che bello! Quanto vorrei che capitasse anche a me!"

 

Se fossi etero mi avrebbero detto:

"Eheh, a me me l'ha mollata la terza sera!"

Convintissimi sia una cosa di cui vantarsi.

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  • Almadel

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Io infatti non ti ho attaccato sul campo personale, ho controbattuto punto per punto alla tua opinione (scherzando anche, gli smiles servono a far capire questo). Come sei fatto non lo so e non mi interessa.

Questo forum che io sappia è fatto per discutere e non per litigare, attacchi di acidità gratuita risparmiateli. Grazie.

non era un messaggio rivolto sul personale il tuo? a me è sembrato il contrario, si vede che ho interpretato male io, hai chiesto delle cose al primo topic alle quali ho risposto.

cmq sono acido di mio, non ci posso far niente, è il mio carattere  :D

mah, qualche dubbio mi viene, considerando che la maggioranza dei frequentatori di quei siti è etero e non gay...  :)

va bene, è vero, ma quello che intendevo dire forse è sfuggito: un etero se vede una tipa per strada (ad esempio) può provarci liberamente senza farsi 1000 paranoie sulla sua sessualità

Io non cambierei e non mi è mai venuto neppure in mente di cambiare il mio orientamento sessuale semplicemente

perché è il mio ed è connaturato alla mia testa, ai miei pensieri, desideri, e a come poi mi sono costruito. Non credo però che

i gay siano migliori o "più" qualcosa degli etero. All'inizio, quando ero ancora sulla ventina, pensavo, questo sì, che

l'omosessualità fosse in qualche modo superiore (non migliore) all'eterosessualità, ma poi questo

pensiero ha cessato di richiamare la mia attenzione. Forse

l'eterosessualità presenta delle forme di cecità rispetto a qualcosa cui un/una omosessule può volgere

lo sguardo (ma non è detto che lo faccia). Ciò che distingue etero e omosessualità è l'identificazione dei fini, che sono

diversi per i due orientamenti sessuali. In breve, non esistono un'omosessualità o un'eterosessualità che non siano

incarnate nella vita e nella forma della propria vita, ed è su questo che vertono la preferenza come l'identificazione,

come anche l'eventuale discorso della superiorità vera o presunta.

sarò cinica ma secondo me chi si ritiene superiore si ritiene tale perchè evidentemente non si accetta. Perchè non esiste una scelta sessuale migliore di un'altra, secondo me. L'importante è stare bene con se stessi, quella è l'unica scelta migliore.

Io spesso ho sentito ragazze lesbiche dire, e lo pensavano eh, che essere lesbiche è una cosa di cui bisogna vantarsi. Ma vantarsi perchè? poi le persone dicono che i gay vengono emarginati ma l'impressione che ho avuto io è che spesso gli omosessuali, sia uomini che donne, si sentono davvero superiori e "si ghettizzano" da soli: conosco un gruppo di lesbiche dichiarate che escono solo ed eclusivamente tra lesbiche. E escono tra di loro non perchè temono di non essere accettate ma perchè per loro o sei lesbica o sei out. E parlavano solo ed esclusivamente di donne. In quel momento mi è venuto il primo dubbio che forse i maschi potevano piacermi ancora... :D :D :) :D

sarò cinica ma secondo me chi si ritiene superiore si ritiene tale perchè evidentemente non si accetta.

 

 

Beh forse questo è eccessivo. Ci si può sentire superiori per narcisismo, per reazione difensiva, per una certa

spicciatività a trattare il rapporto tra se stessi e il mondo circostante, per tante ragioni. La fase dell'investimento compensativo in una

omosessualità un minimo idealizzata è una reazione abbastanza naturale in una realtà che obbliga una persona omosessuale

innanzitutto a difendersi. La frase di Oscar Wilde

 

«Non c'è nessun peccato, tranne la stupidità»

 

è implicitamente una reazione gay contro l'omofobia circostante.

Ci si può sentire superiori per narcisismo, per reazione difensiva,

 

ecco, credo sia un senso di superiorita dovuto a una reazione difensiva. Cioè forse si ha paura di non sentirsi accettati (e magari non ci si accetta in toto??) e quindi ci si vanta per colmare questa "paura". Non so se sono stata più chiara ora, tu che ne pensi??

La faccenda è complessa. Vedersi solo tra lesbiche riposa su una forma di separatismo che nasce dal femminismo e dall'ala lesbica del

femminismo. Ciò che è proprio del lesbismo, rispetto all'omosessualità maschile, è che, se ha un fondamento culturale, il primo

valorizza moltissimo il tema della costruzione dell'identità lesbica, fino a separare o almeno distinguere fortemente il lesbismo dalla

femminilità eterosessuale. I gay hanno un rapporto più stretto, più avvinto, con i maschi etero, che è fatto di qualche

contrapposizione e di parecchi elementi di solidarietà. E questo vale anche per gli etero verso noi gay. A rifletterci, per una

identità lesbica, il rapporto verso la donna etero è molto più stridente, per la semplice ragione che una donna etero rappresenta

molti aspetti del femminile che una lesbica rifiuta perché ai suoi occhi rappresentano una certa soggezione al maschio,

una certa mancanza di personalità o soggettività. Invece questo è un problema che all'inverso non si pone, anzi gli etero

sono sempre pronti (in genere) a lagnarsi delle limitazioni o di altri aspetti negativi delle loro donne,

e ad esaltare il valore dell'amicizia maschile. Inoltre l'identità maschile eterosessuale implica, malgrado

il rifiuto dell'omosessualità, una valorizzazione dell'amicizia amorosa desessualizzata con un uomo, l'amico o gli amici o il migliore amico,

e questo determina rapporti più distesi, più compensativi, tra etero e gay.

 

E' ovvio che tutti gli orientamenti sessuali hanno uguale dignità, per così dire. Ma questo non toglie che esistono motivi

di conflittualità permanenti tra quelli omo e quelli etero, forse più forti tra donne che tra uomini, e se fai bene attenzione vedrai

che gli/le eterosessuali non ce l'hanno meno forte degli/delle omosessuali, solo che lo dissimulano con maggiore eleganza e con la tranquillità

di chi sa di essere Maggioranza.

sì isher credo che tu abbia ragione, e tra l'altro mi hai detto alcune cose che non sapevo sull'amicizia tra gay e etero.

 

mi hai fatto venire in mente una ragazza lesbica che conosco e che un giorno si lamentò dicendo che "le femmine stanno sempre a specchiarsi, stanno sempre a vedere se hanno i brufoli".

 

una cosa che ho notato (non so se ora però vado off topic) è che spesso quando dici a una donna etero che sei lesbica o bisex, nella maggior parte dei casi poi cambia sempre qcosa, è come se ti guardasse con occhi diversi. Non accade sempre ma spesso sì, è come se si aspettasse che tu la guardi con gli occhi di un uomo e questa cosa spesso mi dà un fastidio enorme.

 

E poi ho notato anche che a molte donne lesbiche non piacciono le bisessuali, anzi ad alcune le bisex fanno "proprio schifo" perchè spesso non accettano che una donna possa provare attrazione (o sia sessualmente attratta, o abbia avuti rapporti sessual) per/con un uomo.

Insomma, ho notato che una 100% lesbica si fida molto di più di una 100% lesbica. Ma non capisco se è più una questione di fiducia (basata su cosa poi??) o se è più una sensazione che "le bisex fanno schifo perchè provano attrazione anche per gli uomini e il solo pensiero mi fa vomitare". Credo più la seconda che ho detto.  :) :D

 

E poi ho notato anche che a molte donne lesbiche non piacciono le bisessuali

 

Insomma, ho notato che una 100% lesbica si fida molto di più di una 100% lesbica.

 

Devi tenere conto del fatto che per secoli tutte le lesbiche di questo mondo si sono sposate e, se

non reprimevano la loro omosessualità, assumevano un'identità bisessuale. In altri termini,

l'identità bisessuale è, storicamente, agli occhi di una lesbica di oggi, una forma di compromesso,

o di opportunismo. Questo non significa che sia un atteggiamento giusto,

e neppure che la bisessualità femminile sia una sorta di finzione, anzi, io credo

che in linea generale sia più autentica di quanto, a volte, si può avere l'impressione che lo sia quella maschile.  

a dire il vero è il contrario, quando si parla di Socrate il più delle volte si parla solo di filosofia platonica:).

Riguardo al coinvolgimento fisico e sessuale con un altro uomo in platone è ammmesso e accettato ma, e qui chi ha parlato prima era in via corretta, è solo un primo gradino la fisicità da cui allontanarsi col tempo (Per lo meno è così nella II fase di platone quando l'autore inizia ad invecchiare) nella prima l'amore omosessuale è anche fisico e senza alcun problema e la concezione amorosa di platone concorda tranquillamente con la concezione amorosa omosessuale tipica dell'aristocrazia greca.Per quanto riguarda Socrate sposato con Santippe, e alla sessualità geca ti rimando a Marcelle Detienne e ad Eva Cantarella. Riassumendo in breve la sessualità greca(varia e sfaccettata a seconda delle epoche) potremmo dire che i greci erano sessualmente bisessuali e affettivamente omosessuali(questo come ho detto dipende dalle epoche e dai momenti e dai periodi, esempio in epoca classica l'amore prolungato ed esclusivo per tutta la vita era possibile vedi agatone ed euripide ma visto con una certa disapprovazione da parte della società, mentre in epoca di dominazione romana nei templi avvenivano così tanti matrimoni tra uomini nell'area greca dell'impero che il senato dovette emanae diverse leggi contrarie. Altro esempio in epoca classica l'amore tra coetanei non è comune o diffuso e vi si predilige l'amore di stampo pederastico, viceversa nel V sec dc, Nonno usa versi come " e Dioniso s'innamorò di Ampelo come è NORMALE che s'innamorino due giovani nel fiore degli anni) . Dipende dai periodi, dalla società e dalla cultura.

 

semplicemente perché socrate non lasciò nulla di scritto, ma platone era allievo di socrate e gran parte dei suoi scritti (e della sua filosofia, soprattutto la prima parte, prima della teoria del mondo delle idee) derivano dagli insegnamenti di socrate.

comunque a prescindere da ciò, non vedo molto sensato paragonare i greci a noi, la loro cultura con la nostra, affermare che l'amore omosessuale è superiore perché è stato detto da un filosofo migliaia di anni fa, cioè estrapolare considerazioni senza dar peso al contesto e alla cultura..

Scusate ma vi rendete conto quanti OT state facendo in questo topic?

 

Abbiamo:

- un dibattito sulla filosofia greca e a chi si attribuiscono certe teorie e insegnamenti

- un dibattito sul perche' alle lesbiche non piacciono le bisessuali, sul quale ci sono FIOR di topic appositi (manco uno solo, piu' tipo cinquemila...)

- un dibattito sul femminismo che anch'esso ha un topic dedicato

 

Fermatevi un attimo e chiedetevi quanti degli interventi nelle 3 sopracitate categorie rispondono all'argomento "Cambiare sessualita'". Come dite? Nessuno? Ah ecco, mi pareva.

 

Non vi si vieta di parlare di cio' che volete ma almeno fatelo nei topic adatti.

fallendaydreamer

No, non cambierei. Semplicemente perchè la caratteristica -omosessuale- si adatta bene a tutte le altre mie caratteristiche. E perchè, anche a me, piace far parte di una minoranza, nonostante ovviamente gli etero abbiano vita più facile sotto molti punti di vista.

Per quanto riguarda la presunta superiorità degli omo rispetto agli etero, in quanto tali, per me non cambia assolutamente niente. In quanto persone che, a causa della loro omosessualità, attraversano difficoltà maggiori e seguono un percorso diverso, allora sì, ritengo che le persone omosessuali siano più mature e crescano più in fretta. Spiego meglio: una persona omosessuale cresce, molto o poco più in fretta, e matura, molto o poco più velocemente, di quanto avrebbe fatto se, la stessa persona, fosse stata etero.

Cioè non sto dicendo che tutti i gay siano più maturi degli etero, se uno è immaturo e stupido, il fatto che sia gay non migliora la sua condizione rispetto a un altro etero magari molto più maturo di lui, ma la migliora (leggermente?) rispetto a se stesso se fosse stato etero.

no guarda forse non ci siamo capiti, se fossi etero non userei tutte quelle cazzate come badoo, netlog, facebook, uso molto raramente le community anche da gay, e poi sinceramente parlando so io cosa posso permettermi, a te non riguarda.

 

 

 

 

Confermo: eccetto casi fortuiti, per un gay usare luoghi dedicati, sia virtuali che fisici, per rimorchiare e/o per trovarsi un fidanzato, è praticamente un obbligo, soprattutto se si cercano persone maschili e non visibili a colpo d'occhio.

Mentre un etero può rimorchiare praticamente ovunque, senza per forza dover utilizzare strumenti e luoghi "dedicati".

 

Ora che sono fidanzato questo problema per me è risolto, ma quanto sopra è comunque uno svantaggio oggettivo per noi gay.

Beh, se diventassi etero, avrei una vasta gamma di ragazze su cui scegliere, in quanto da ciò che mi dicono i miei amici/he, ne avvrò almeno una 30na! :afraid: Sicuramente avrò più possibilità di trovar una compagna quindi, in quanto di ragazzi ne ho avuto solo uno, e nessuno cerca un approccio che vada oltre con me, proprio per il mio modo di "mostrarmi"; ma sta proprio qua il divertimento! XD Scherzi a parte... forse non lo so... ma direi fin dasubito no, in quanto esser gay mi ha dato l'opportunità di conoscere persone fantastiche che magari prima non ne avrei avuto occasione, e poi, personalmente, non sarei ciò che sono ora! :devil: Quindi no...

qualche mese fa avrei detto si ora è decisamente no

sto progettando un mega-c.o. (9 persone in volta sola e mi tolgo il pensiero)

mi darebbe fastidio mandare a rotolo i miei progettini (campati in aria per adesso ma vabè  :afraid:)

mi sono posto più volte questa domanda, la mia risposta è: viva l'omosessualità!

se non fossi gay, sarei una persona triste e grigia come la maggior parte degli etero, così mi sento felice e fiero di me ^^

 

 

Mò non esageriamo nel lodarci, se uno è triste e grigio lo è a prescindere dai suoi gusti sessuali. :afraid:

l'essere omosessuale è parte del mio essere, un connotato di me come individuo, non posso voler esser etero perché significherebbe essere un'altra persona, con un carattere e una visione del mondo diversa. Voler cambiare sessualità significherebbe voler essere un'altra persona, ergo non piacermi nello stato attuale. Per fortuna questa cosa non l'ho mai provata.

  • 2 weeks later...
Guest macavity

francemente non lo so. Insomma essere etero mi semplificherebbe non poco la vita, però devo ammettere che essere lesbica è forse la miglior cosa che potesse capitarmi: mi ha fatto maturare, capire chi sono i miei veri amici e mi ha dato sicurezza in me stessa e in ogni caso non torno indietro. Fosse per me farei in modo che tutti gli etero vivessero un periodo da omosessuali, se fosse possibile risolveremmo tutti i nostri problemi.

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