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Outing di Boffo (direttore di Avvenire) per "salvare" Berlusconi


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Ma allora un po' di giustizia esiste :love:

 

Chissà, magari la sua carriera è finita. Non che ne arriverà uno migliore, ma almeno lui la paga.

 

P.s.: comunque politicamente questa cosa non ha certo giovato a Berlusconi che da mesi tenta di ricucire con la chiesa. A meno che... non è che l'ordine è arrivato direttamente da qualche corrente vaticana che vuole far fuori gli uomini di Ruini? Tipo Bertone? Dagospia dixit.

abstractio86

Beh sicuramente è un outing importante, nel nostro paese il giornale diretto da Boffo è seguitissimo.

L'informazione manovrata dal regime riuscirà a sollevare meno polvere del previsto, poche persone verranno a conoscenza del fatto e tutto si concluderà senza grande clamore.

 

Un appunto sulle modalità con le quali è stato condotto l'outing: credo abbiano ragione coloro che ravvisano un comportamento omofobo da parte del giornale, non c'è da esserne felici.

AndrejMolov89

In ogni caso l'articolo della testata berlusconiana è stato utile. Questa mossa politica è stata un suicidio, nessun governo resiste se ha contro la chiesa Cattolica. Stamattina ho letto la Repubblica - avvenimento al quanto raro, visto che non ho i soldi neppure per pigliarmi un caffè - che qui costa meno di un euro - - e si faceva presente che con questo articolo si sono lesi i rapporti col vaticano, già claudicanti a causa dei commenti dei nostri cari ministri padani...

Da un lato posso essere solidale alle opinioni che dicono Boffo è un ipocrita - sarà masochista, non si vestirà di nero, non si farà frustare, ma potrebbe piacergli trattarsi male.- ma dall'altro sono convinto che questa mossa ha proprio fatto allontanare di brutto la chiesa, che ha tradotto  questo articolo come un subdolo tentativo di far separare il vaticano dall'avvenire.

Che bello osservare degli idioti che si danno la zappa sul piede.

Adieu :love:

Sono sconcertato.

 

Non riesco a togliermi dalla testa che quell'articolo è stato preparato in modo tale che Berlusconi potesse intervenire a dire: "Mi dissocio dal mio stesso giornale (e quindi vado contro i miei interessi economici) perché la vita privata è sacra, e come non bisogna entrare nella vita privata di Boffo non bisogna entrare nella mia, e la Chiesa che si è scagliata contro di me non lo deve più fare, perché anche loro fanno come me". Vista così, Boffo mi fa quasi tenerezza...  :love: :love:

 

L'outing in teoria non dovrebbe essere un'azione intrapresa dalla comunità GLBT per sbugiardare un omofobo?

 

Scenari politici possibili:

a) la Chiesa furiosa si scaglierà contro Berlusconi, e cercherà di farlo cadere. Se mai ci riuscirà, salirà il PD che si presenterà come il difensore degli interessi del Vaticano scaricando la sinistra e alleandosi con l'UDC.

:P la Chiesa troverà un accordo con Berlusconi, rinuncerà agli attacchi alla moralità del premier in cambio della legge sul testamento biologico et similia.

 

In entrambi i casi, siamo fottuti  :D

Sono sconcertato.

 

Non riesco a togliermi dalla testa che quell'articolo è stato preparato in modo tale che Berlusconi potesse intervenire a dire: "Mi dissocio dal mio stesso giornale (e quindi vado contro i miei interessi economici) perché la vita privata è sacra, e come non bisogna entrare nella vita privata di Boffo non bisogna entrare nella mia, e la Chiesa che si è scagliata contro di me non lo deve più fare, perché anche loro fanno come me". Vista così, Boffo mi fa quasi tenerezza...  :love: :P

 

L'outing in teoria non dovrebbe essere un'azione intrapresa dalla comunità GLBT per sbugiardare un omofobo?

 

Scenari politici possibili:

a) la Chiesa furiosa si scaglierà contro Berlusconi, e cercherà di farlo cadere. Se mai ci riuscirà, salirà il PD che si presenterà come il difensore degli interessi del Vaticano scaricando la sinistra e alleandosi con l'UDC.

:P la Chiesa troverà un accordo con Berlusconi, rinuncerà agli attacchi alla moralità del premier in cambio della legge sul testamento biologico et similia.

 

In entrambi i casi, siamo fottuti  :D

Magari Vaticano e Berlusconi si distruggono a vicenda.

 

Sarebbe davvero il massimo  :love:

sembrano esserci novità, a quando pare alcuni gossip dicono che Feltri abbia ricevuto le informazioni direttamente da qualcun dentro al Vaticano, il tutto per limitare il potere di Ruini e la sua cricca di cui fa parte anche Boffo.

Ah sì? Interessante... Dove l'hai letto? :sisi: Una rapidissima occhiata online non mi dà grandi risultati.

 

[me=G77]curioso :D[/me]

 

Credo che finirà con ulteriori privilegi concessi da Berlusconi al Vaticano per farsi perdonare l'attacco a Boffo.

 

In effetti mi chiedo quando finirà tutto questo... (perché prima o poi, come ogni fenomeno, DOVRÀ finire!)

Scrivo giusto per precisare che di questo outing di Boffo lo sappiamo solo noi utenti di internet e quei 4 gatti che ancora comprano i quotidiani. Vi posso assicurare che almeno al TG5 (che è il mio programma comico preferito) non si è mai minimamente accennato all'omosessualità, dall'inizio di questa faccenda.

Lo dico per quelli che si chiedevano se tale outing potesse giovarci o meno. La risposta è: non importa, tanto non c'è mai stato.

 

Riguardo alla intera vicenda, sono perplesso da questi giochini. Temo di dover sposare l'apocalittica analisi/profezia di Sebastian83. :D

sì, è venuto fuori che è stato condannato in base all'articolo 660, ma l'altro foglio è solo una paginetta stampata al computer senza nemmeno il nome di chi l'ha scritta, quindi come "prova" vale meno di un post di questo forum (che comunque, anche se con un nick, è firmato)...

 

bisogna poi ricordarsi che Feltri, negli anni, di roba inventata di sana pianta ne ha pubblicata parecchia, quindi qualunque quotidiano diretto da lui è poco attendibile a prescindere da qualunque notizia pubblichi....

dal Blog di Mario Adinolfi (del 2005):

 

Pare che

20 settembre 2005

 

Pare che il direttore di un quotidiano cattolico abbia ricevuto un decreto penale di condanna. Ma non oggi, l'anno scorso. Tutti i giornali ne sono a conoscenza, a Roma se ne chiacchiera con gusto giusto da un anno, ma per quello strano patto che fa sì che i direttori di giornali si proteggano tra loro, sui giornali non troverete una riga sull'argomento.

 

Il decreto penale di condanna è il 241 dell'annus domini 2004, reso esecutivo il primo di ottobre dello stesso anno. Il tribunale che l'ha emesso è il tribunale di Terni e il giudice che l'ha firmato ha uno strano cognome, da ironie del destino: Fornaci.

 

E' lo stesso Fornaci a firmare il 23 agosto 2005 una strana risposta all'istanza di chi chiede formalmente di conoscere gli atti del procedimento. Fornaci scrive che sì, è vero che esiste un articolo del codice di procedura penale (il 116, per la precisione) che afferma che possa accedere agli atti di un procedimento penale "chiunque vi abbia interesse"; ma in questo specifico caso prevale "una prioritaria tutela del diritto alla riservatezza delle parti (imputato e parte offesa) le cui pregresse vicende interpersonali rischierebbero di determinare - se divulgate - un irreparabile danno alla persona".

 

Insomma: i giornali non ne scrivono, per un anno la storia riesce a rimanere sepolta, il tribunale si barrica dietro ad una fantomatica tutela del diritto alla riservatezza dell'imputato. Ma qui monta la curiosità. C'è un direttore di un quotidiano cattolico che subisce un decreto penale di condanna di cui non si può sapere nulla perché altrimenti le "pregresse vicende interpersonali" tra lui e la parte offesa gli creerebero dei danni.

 

Direttore, vuole raccontarci lei cosa è successo?

 

da http://marioadinolfi.ilcannocchiale.it/2005/09/20/pare_che.html

 

 

Altri suoi "articoli" sull'argomento:

 

http://marioadinolfi.ilcannocchiale.it/2009/08/28/il_caso_dino_boffo.html

 

http://marioadinolfi.ilcannocchiale.it/2009/08/29/lettera_aperta_a_vittorio_felt.html

 

da sottolineare in questo ultimo articolo la spiegazione del espressione "noto omosessuale gia attenzionato alla polizia":

 

"La citazione, poi, dei comportamenti omosessuali di Boffo "attenzionati" dalla polizia inquieta qualcuno, mentre i più sanno che è conseguenza delle frequentazioni del direttore di Avvenire dei luoghi della prostituzione maschile milanese."

Bellissima la lettera aperta a Feltri, la condivido in pieno.

I link che hai riportato però non rispondono ai miei interrogativi: gli atti del procedimento penale ufficialmente non si conoscono nei dettagli perchè la procura della repubblica si rifiuta di divulgarli, si sa solo che Boffo è stato condannato e ha patteggiato e risarcito. O ho capito male io?

allora, c'è una novità che ho sentito su radio padania (non commentate questo, prego) ed è quello che c'è scritto qui http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?art_id=775047

alla radio hanno aggiunto che gelmini (non la ministra) ha detto di non saperne nulla

Boffo, il Gip: "Agli atti nessuna nota sulle sue inclinazioni sessuali"

 

TERNI - Nel fascicolo riguardante il procedimento per molestie a carico di Dino Boffo "non c'è assolutamente alcuna nota che riguardi le sue inclinazioni sessuali": a confermarlo ai giornalisti è stato oggi il gip di Terni Pierluigi Panariello. Il giudice si sta occupando della vicenda essendo stato chiamato a decidere in merito alle richieste di accesso agli atti presentate oggi da diversi giornalisti.

 

http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-23/gip-terni-boffo/gip-terni-boffo.html

Scusate il doppio post ma ho trovato quest altro:

 

Luigi Accattoli (vaticanista del Corriere della Sera) scrive sul suo blog:

 

"[...] Della condanna e del patteggiamento si sapeva da tempo e non solo per sussurri: ne avevano scritto “Notizie radicali” e “Panorama”, per non dire di quanto si poteva trovare nella Rete. Egli avrebbe ammesso - patteggiando - di aver trasceso verbalmente con una donna che stava esercitando un pressing telefonico e di anticamera su di lui in quanto direttore di AVVENIRE per non so quale obiettivo, ma non attinente alla sfera sessuale.[...]"

 

e nei commenti scrive:

 

"[...]La versione che riferisco è quella che circola negli ambienti che meglio lo conoscono. Ed è quella che più mi convince.[...]

1 durante i controlli di pubblica sicurezza la polizia può chiedere alle persone di identificarsi

  declinando le proprie generalità ma non può schedare le persone nè tantomeno "attenzionarle"

  come omosessuali sulla base delle loro frequentazioni

 

2 altrettanto illegale è poi usare dette notizie come note anonime per finalità non attinenti

  al servizio di pubblica sicurezza

 

3 trovo discutibile scrivere cose tipo "i più sanno..." se si ritiene di poter provare la veridicità di

  un fatto, qualunque esso sia,si abbia il coraggio di assumere la responsabilità della propria

  dichiarazione e dire " IO SO"

Cito dall'articolo indicato da Coeranos:

 

Anche la condanna per mole­stie, secondo quanto Boffo ha ri­petuto anche in passato e sostie­ne ancora adesso, potrebbe esse­re diversa da come è stata pre­sentata. Verso la fine del 2000 il direttore dell’ Avvenire avrebbe scelto come suo collaboratore un ragazzo che era ospite della Comunità incontro, il centro di recupero per ex tossicodipen­denti fondato da don Pierino Gelmini vicino ad Amelia, in Umbria. Era un modo per aiuta­re una persona in difficoltà a ri­costruirsi una nuova vita. Ma sa­rebbe stato proprio quel ragazzo a fare quelle telefonate insisten­ti alla signora di Terni che poi ha querelato per molestie il di­rettore dell’ Avvenire. Boffo avrebbe deciso di proteggere il ragazzo preferendo chiudere la vicenda nel più breve tempo possibile. E sarebbe stato que­sto a spingerlo a patteggiare da­vanti al giudice per l’udienza preliminare di Terni e pagare l’ammenda di 516 euro. «La con­danna — si legge nei documenti pubblicati dal Giornale — è sta­ta originata da più comporta­menti posti in essere in Terni dall’ottobre 2001 al gennaio 2002, mese quest’ultimo nel qua­le, a seguito di intercettazioni te­lefoniche disposte dall’autorità giudiziaria, si è costatato il rea­to».

 

Le telefonate insistenti, quindi, sarebbero partite dal cel­lulare di Boffo ma non sarebbe stato lui l’autore delle minacce, bensì il suo collaboratore, poi morto per overdose. Almeno se­condo la versione dei fatti che lo stesso direttore dell’ Avvenire aveva dato già in passato, quan­do le prime voci cominciarono a circolare. Sempre nella comuni­tà di don Gelmini, come ex tossi­codipendente da recuperare, sa­rebbe passato anche il marito della signora oggetto della tele­fonate moleste, cioè l’uomo con il quale — secondo il Giornale — Boffo «aveva una relazione omosessuale». Ma su queste vo­ci nella Comunità Incontro non si trovano conferme.

 

Non so a voi, ma a me sta storia sa di penosa arrampicata sugli specchi. Ma tanto eh! Oltretutto così si "incolpa" un morto che non può replicare, che simpatici... :D

 

Tra l'altro non posso credere francamente che uno abbia potuto fare tante telefonate da scatenare una denuncia per molestie senza che il legittimo proprietario del telefonino (cioè Boffo) se ne accorgesse. Ma a chi vogliono darla da intendere? :sisi:

Più che una arrampicata sugli specchi mi pare quasi un autogol visto

ciò che dopo è venuto fuori sulla Comunità Incontro e Don Gelmini

 

da ultimo:

http://www.corriere.it/cronache/09_agosto_31/suicida_collaboratore_don_pierino_gelmini_c53ddbd4-963a-11de-8f5e-00144f02aabc.shtml

Sempre Mario Adinolfi a Dagospia e a il Giornale parla del suo ex-Direttore:

 

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-8814.htm

 

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-8829.htm

 

 

e inifne sul suo blog:

 

E per ora basta così

31 agosto 2009

 

Sul caso Boffo ho rilasciato una lunga intervista al Giornale e poi ho scritto un testo per Dagospia. Tra poco (dalle 18.45) su Radio 24 dirò le ultime cose che ho da dire nel programma la Zanzara e per ora, su questa storia, basta così.

 

Certo, l'autodifesa soffiata ad alcuni giornali secondo cui Boffo avrebbe patteggiato una pena per molestie per proteggere un suo giovane collaboratore tossicodipendente proveniente dalla comunità di don Gelmini, che poi sarebbe morto per overdose, mi sembra l'ennesimo atto disgustoso di una vicenda comunque triste.

 

Per il presidente del Consiglio, per il direttore del quotidiano della Conferenza episcopale italiana, per chiunque abbia ruoli di responsabilità pubblica, deve valere una massima: solo la verità rende liberi.

 

In questo scontro feroce tra poteri, in cui la Chiesa e la politica si confrontano adottando comportamenti e metodi della guerra tra bande, vorrei veder prevalere alla fine una lezione: anche una sola persona può mettere in crisi i potentati marci, facendo vincere la trasparenza sull'idea (affacciata da molti già oggi) secondo cui sarebbe meglio che tutti tacessero.

 

No, che tutti parlino e che cresca finalmente in Italia una classe dirigente nella politica, nel giornalismo degli editori impuri, nella Chiesa che sappia assumersi la responsabilità dei propri atti.

 

http://marioadinolfi.ilcannocchiale.it/

In tutto questo, tirare in ballo un morto è veramente una cosa schifosa, ben più immorale del resto. Non c'è condanna dell'outing che tenga di fronte a una roba del genere...

 

Edit: Bel commento di Vittorio Zambardino sul suo blog: "Il grande non-detto del caso Boffo: siamo tutti omofobi?"

 

Edit (2): Boffo ha attaccato direttamente Feltri dalle pagine di Avvenire concludendo con parole inequivocabili: "Per ora sappi che hai pestato una cacca ciclopica. Auguri". Il testo qui: http://www.avvenire.it/Lettere/boffo+feltri_200908300617275930000.htm

 

"Cacca ciclopica" su Avvenire ancora mi mancava... :D

si stanno comportando come elefanti in una cristalleria, potevano gestire questa situazione in modo più alla vecchia maniera (cioè come ai tempi della DC) ed invece peggiorano la situazione in modo inutile (meglio così!) ad esempio questo attacco di boffo a feltri gli fa fare una figura meschina, e ci fa capire quale sia la rabbia nei suoi confronti.

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