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ci si sente liberi?


Yo

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ciao a tutti, sono iscritto da tre giorni, ma ci è voluto del tempo prima di trovare il coraggio di postare qualcosa.

Non mi sono ancora prensentato nella sezione dovuta, quindi vi dico da subito che ho quasi 30 anni... età molto critica :cry::D

Leggendo alcuni post ho capito che fare CO non è semplice e che fondamentalmente le paure sono le stesse per tutti (faccio i miei complimenti ai minorenni che hanno avuto il fegato di dichiararsi :D)

Nel mio caso devo ammettere di non aver ancora trovato il coraggio. Insomma, in fondo lo sanno tutti, tutti pronti a fare battute e a riderci sopra. Le ragazze non sono molto convinte, benché io non sia particolarmente attraente, alcune di loro preferiscono fingere di non vedere perché sperano di potermi avere... o forse "cambiare" (quanto odio questa espressione). Comunque, sebbene il dubbio sia diffuso (e per molti è oramai un dato di fatto), nei discorsi generali raramente viene usato il termine "gay". Quindi quali potrebbero essere le loro reazioni?

Per quanto riguarda la famiglia... beh, anche lì vige l'ipocrisia del "quando ti sposerai", "lui non ha la morosa ma ha tante amiche" ecc. Comunque il dubbio c'è sempre stato, ho avuto pochi amici maschi e il più importante (che è stato sempre e solo un amico) era mooooolto effemminato, sembravamo una coppia in effetti. La cosa divertente è che al momento ho un amico (l'unico al quale abbia confermato la mia condizione) che tutti, compresi i miei genitori, pensano sia il mio ragazzo; (nessuno lo dice direttamente, ma ci sono sempre frasi particolari che fanno capire l'idea generale) e lui invece è etero e sta sopportando da oltre un anno questi commenti. Spesso mi dice di essere stanco, però continua a dimostrarmi affetto e cerca di spingermi a dichiarmi giusto per chiudere tutti i discorsi che lo vedono coinvolto. :D

Da cosa derivi la mia paura non lo so. Forse il fatto che l'unico "ragazzo" che ho avuto era un tipo molto religioso che ritiene immorale il matrimonio omosessuale e disgustoso vedere due uomini camminare mano nella mano (però è stato lui a saltarmi addosso la prima volta, quindi...  :D). Per questo il mio livello di fiducia verso le persone è un po' basso. Non mi è mai piaciuto il comportamento del gay represso che soddisfa le proprie fantasie sessuali, ma poi giudica sbagliato il comportamento aperto di chi si dichiara. Però devo ammettere di non essere migliore. La mia stessa paura di fare CO è fortissima. Ad esempio, sono stato di recente in vacanza a Madrid (con quel mio amico etero che sa di me). Parlavo spesso del fatto che là avrei vissuto liberamente, invece la prima volta che sono stato a Chuequa, mi sono fatto accompagnare da lui (e ho dovuto insistere). Poi ho provato a passeggiarci un paio di volte da solo, ma a testa bassa e camminando velocemente. Ci credete che avevo paura di essere riconosciuto? Ma da chi?

:asd:

Insomma, spesso mi faccio schifo da solo. Io voglio più di ogni altra cosa vivere liberamente e apertamente la mia omosessualità, ma tra la poca esperienza, lo scarso supporto e il solito timore di iniziare qualcosa di nuovo, non so da che parte cominciare. Dirlo prima agli amici? Ai genitori? A mio fratello? Perché forse sarebbe più facile con gli amici, però sarebbe più corretto partire dai genitori... Non si può organizzare una festa invitando tutti le persone che si conoscono e presentarsi con una maglietta con scritto: "sono gay e sono fatti miei"? :D

Vabbe', detto questo, se volete darmi qualche consiglio lo accetto volentieri, però vorrei chiedere a chi si è effettivamente dichiarato: com'è la vita di tutti i giorni? Il rapporto con genitori/fratelli/amici/colleghi (o compagni di scuola per i più giovani ai quali va sempre il mio massimo rispetto  :asd:)?

Ho visto che esiste la sezione "Giù la maschera" e ho letto qualche post, ma in genere si racconta il CO e ci si ferma lì. Quello che interessa a me è il dopo. Come cambia la vita dopo averlo detto?

Io al momento sto impazzendo  :cry:

Pensavo che sarebbe servito andare lontano, ma mi sbagliavo. Pensavo che il mio tentennamento fosse dovuto all'atteggiamento degli altri, invece ho scoperto di essere io il vero omofobico... e come si supera una cosa simile?  :asd:

 

Nella vita bisogna crescere e sono convinto che un giorno ci riuscirò anch'io... ma oggi no

 

Ciao  :sisi:

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fallendaydreamer

e per molti è oramai un dato di fatto

al momento ho un amico che tutti, compresi i miei genitori, pensano sia il mio ragazzo

Come si porgono i tuoi genitori o i tuoi amici nei confronti della (tua ipotetica) omosessualità? Se sono aperti non dovresti farti problemi nel riverlarti.

Da quanto ho quotato si capisce che molti già pensano che tu sia gay e già lo prendono come un dato di fatto, quindi dubito che, almeno per loro, possa cambiare più di tanto l'atteggiamento nei tuoi confronti una volta che ti limiti a confermare un loro dubbio. Inoltre le frasi ambigue dei tuoi genitori, se non sono anche pregne di omofobia, potrebbero essere un modo per stuzzicarti ed incitarti ad aprirti, dato che pare l'abbiano già capito.

Dovresti farlo al più presto anche per rispetto nei confronti del tuo amico che viene scambiato per il tuo ragazzo.

Per quanto riguarda la vita dopo il coming out... a me in famiglia non è cambiato nulla, fuori, invece, con le amiche a cui l'ho detto è cambiato tutto: sembra banale, ma il poter condividere apprezzamenti nei confronti dello stesso sesso o gli stessi impulsi sessuali rafforza l'amiciza e ne è un collante... ovvio, non è solo quello, una volta detto loro di te puoi essere libero di essere te stesso e ti apprezzeranno di più. Per me, se le persone a cui lo dici sono predisposte all'accettazione, il coming out porta solo conseguenze positive :D

sono convinto che un giorno ci riuscirò anch'io... ma oggi no

non so perchè ma questa frase mi ha fatto pensare a questa canzone XD

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secondo me già il fatto di esserti iscritto in questo forum potrebbe aiutarti ad aprirti... per quanto riguarda la tua storia la mia opinione è:

più tempo passa, peggio è... se hai degli amici in comune con quel tuo pseudo-ragazzo (perdona la definizione  :D) potresti provare a parlarne con loro, in fondo se lui ha capito (sottolineando che se non fossimo in una società così bigotta non ci sarebbe nulla da accettare -.-)perchè gli altri non dovrebbero fare altrettanto?=)

 

credimi, parlo per esperienza personale, dopo il coming out si acquista sicurezza e fiducia in se stessi...buona fortuna ^^

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Grazie per le risposte.

Sì, confermo che chi mi conosce da certo al 90% che io non sia interessato alle donne, ma ovviamente fa finta di niente come faccio io  :D (tempo fa un'amica, scherzando, mi ha chiesto: "ma a te piace la figa?", sapete cosa ho risposto? Ho risposto: "perché?"... sono bravo a prendere tempo? il discorso è morto lì)

Ma poi, quando io avevo 15 il tema homo era assolutamente tabù, ai tempi la televisione iniziava a trasmettere i primi film o telefilm che trattavano in maniera molto generica il topic (ricordo alcuni sporadici episodi di 90210 - e il mitico Melrose place), quindi non lo potevo dire. Adesso lo si tratta quotidianamente, tutti ne parlano e sembra scocciare a pochi (in tv ovviamente), quindi è normale che un 16n faccia CO, ma è assurdo che lo faccia un 30n perché l'avrebbe dovuto fare prima. E in effetti ho perso gran parte della mia vita a nascondermi... e se non mi sveglio rischio di continuare così a lungo  :cry:

Lo so sto messo male. Praticamente basterebbe trovarmi un uomo e portarlo a casa a conoscere i miei. Non si scandalizzerebbe nessuno  :asd:

Però i commenti generali che si fanno sugli omosessuali li sento tutti i giorni e in qualsiasi luogo (lavoro, amici, famiglia). Alcuni molto cattivi, altri solo scherzosi, comunque mi feriscono molto. Il mio amico-non-fidanzato dice che se sapessero, gli altri eviterebbero certi commenti in mia presenza. Ok, è vero, però non cambierebbe il loro parere e le battute verrebbero fatte comunque in mia assenza. Quindi con me dovrebbero limitarsi e non essere se stessi, proprio quando io vorrei cominciare a essere me stesso.  :D

Non so, è un casino. Certo che se dirlo sarà complicato, ripeto il mio timore per il dopo.

I miei amici maschi probabilmente mi chiamerebbero meno spesso, almeno quelli non accoppiati che vorranno andare in giro ad abordare le ragazze (non lo fanno mai, ma da quel momento lo faranno spesso). I miei genitori dovrei vederli meno perché sto cercando un appartamento. A 29 anni ho avuto il coraggio di dire loro che volevo adare a vivere da solo, e sto cercando di farlo.

Il problema maggiore sarà: casa nuova, auto nuova, vedo meno i miei amici... che faccio? dove vado? con chi? :D

A quanto ho letto, molte delle persone incerte sul fare o non fare CO su questo forum hanno lo stesso problema. Non conoscendo altre persone omosessuali non sanno dove andare. Voi direte, ma ch'ai 30 anni! Eh, però ho ancora problemi ad uscire da solo, non è piacevole. Non sono un grande oratore, non amo feste e discoteche, non faccio amicizia facilmente :asd: dove li trovo altri gay in carne ed ossa coi quali interagire? (Anche se già è bello aver iniziato a farlo con "quelli virtuali")

Sempre così, chiedo consiglio per fare una cosa e già mi preoccupo del dopo... :D Ok, lasciamo perdere.

Io ci rimuginerò sopra ancora per qualche notte, nel frattempo, se vi va, continuate a raccontarmi delle vostre esperienze post-coming out.

Ah, ecco, una cosa che non ho detto è che vivo nel tipico paesino di provincia del nord... a 30 minuti d'auto da Milano, 20 da Bergamo, 40 da Brescia... ok, le solite scuse...

HEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEELP! :D

 

ps per fallendaydreamer 

non so perchè ma questa frase mi ha fatto pensare a questa canzone XD

Anch'io stavo pensando ad una canzone, però era questa http://www.lyricstime.com/marco-conidi-non-tardi-lyrics.html%E2%80%9D%3E e questo è il video

 

"domani domani cambiamo ma oggi no..."  :asd:

 

Ok, si è fatto tardi  :sisi: Buona notte  :cry:

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io ho l'impressione che tu abbia questo timore solo con le persone che GIA' conosci. Perchè appunto "potevi dirlo prima".

 

Ma se tu ad es. andassi a vivere da solo, come stai già facendo, ti faresti gli stessi problemi? Io credo non sia una questione di coming out quanto una questione di persone che frequenti da tempo e a cui non sai come dirlo.

 

Se tu andassi a vivere da solo non credo sarebbe la stessa cosa. Ad ogni modo se i tuoi amici sospettano qcosa credo non si scandalizzerevbbero più di tanto anzi gli farebbe anche piacere.

Cmq ti posso dire che anche io ho un po' qsto problema: mi rimane più facile aprirmi con persone nuove che con qle vecchie. Ho un'amica con cui esco da molti anni e a lei non ho mai detto che avevo la ragazza.

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fallendaydreamer

Vabbè ma se una chiede a un ragazzo "ti piace la figa" e questo invece di rispondere a tono, quasi fosse ferito (l'etero medio si sentirebbe ferito da una domanda del genere, o penserebbe che l'interlocutore stia scherzando), risponde "perchè?", è automatico che lo sanno che sei gay al 100% ma fanno finta di niente. Tanto vale che ti butti e lo dici.

Per quanto riguarda le battute... a volte scappano comunque, e non sono sempre piene di cattiveria, si scordano semplicemente che hanno vicino uno (pseudo-)omosessuale e lo fanno, senza pensare che possa ferire o senza l'intento di essere offensivi.

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Io posso dirti che, dopo aver fatto co con i miei amici, tutto è cambiato per il meglio. Infatti, continuano ad uscire con me e tutto prosegue come al solito, solo che io sono più rilassato, non ho il bisogno di seguire alla perfezione tutti i loro discorsi sulle ragazze per sapere cosa dire in caso mi chiamino in causa, e questo rende la giornata più piacevole. Non ho bisogno di mentire ai miei amici, di venire spiazzato da domande improvvise riguardo la figa che è appena passata. Per quanto riguarda le battutine idiote, ne facevano poche prima che facessi co, mentre adesso le evitano completamente per non rischiare di offendermi. Questo è quello che succede a me, però mi ritengo fortunato perchè per gli amici a cui l'ho detto non cambiava nulla della mia omosessualità, essendo loro molto aperti e intelligenti. Nel tuo caso, devi quantomeno parlarne alle persone che a tuo avviso sono meno omofobe, senza badare alle battute sui gay, che non significano niente. Vedrai che ti sentirai benissimo con loro, potendo essere quello che sei. Auguroni per i tuoi prossimi coming out :D

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l'unico "ragazzo" che ho avuto era un tipo molto religioso che ritiene immorale il matrimonio omosessuale e disgustoso vedere due uomini camminare mano nella mano (però è stato lui a saltarmi addosso la prima volta, quindi...  :D).

 

 

Ecco, uno può fare CO o no, non deve sentirsi obbligato a farlo... Quello che invece è squallido e inammissibile è il comportamento di questi bigotti repressi.

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ho sempre pensato che, decidere di indossare una maschera per celare la propria omosessualità, potesse portare alla lunga, conseguenze poco piacevoli e la tua storia è una conferma...

praticamente la paura ti ha impedito di vivere una vita piena e di condividerla con le persone che ami....

credo che sia arrivato il momento di mandare il tuo terrore al quel paese, le persone che ti sono vicine da quanto dici, sanno già tutto e probabilmente non aspettano altro che tu decida di aprirti con loro....

 

ti chiedi come sarà il dopo?

qualsiasi cosa succederà tu starai sicuramente meglio....

 

io ho fatto CO con la mia famiglia quando avevo 16 anni (ora ne ho 21) e anche se la loro reazione non è stata per nulla buona, ti dico che tornando indietro non sceglierei mai di tacere... sicuramente quando fai CO ci sono dei cambiamenti nei rapporti (in positivo o in negativo) ma il cambiamento più grande avviene in te...

le tue paure spariranno insieme alla frustrazione per non aver vissuto "veramente" per lungo tempo....

 

in bocca al lupo....

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Io ho sempre pensato che fare CO sia la cosa migliore nella stragrande maggioranza dei casi, sia che le reazioni siano positive, sia che siano negative: in ogni caso ci si toglie un peso dalla coscienza e se il comportamento degli altri cambierà in negativo sarà solo colpa loro e non varrà certo la pena di continuare a frequentare gente del genere, anche se detta così può sembrare un po' drastica. Come ti hanno già detto, la cosa migliore da fare è sicuramente buttarti, anche perchè da come ne parli sembra che tutti siano consapevoli della tua omosessualità.

Riguardo al periodo che viene dopo il coming out è normale che la pensi così, anche io avevo paura che gli altri cambiassero atteggiamento verso di me (forse è per questo che mi è rimasto più semplice dirlo ai miei amici che ai miei genitori: con la famiglia sei costretto ad abitarci anche se ha la peggiore delle reazioni). La cosa è quasi sempre inevitabile e all'inizio ci si può sentire un po' messi a nudo, ma poi alla lunga ci si rende conto di avere fatto la cosa giusta. Senza contare che la cosa più difficile è dirlo, poi va tutto in discesa.

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Nella vita bisogna crescere e sono convinto che un giorno ci riuscirò anch'io... ma oggi no

 

È vero, nella vita si cresce e bisogna crescere, ma non avviene tutto di colpo, dalla sera alla mattina, né per quel che riguarda la crescita naturale né per quel che riguarda la crescita psicologica (chiamiamola così). Si va per passi, c'è chi è più veloce e chi è più lento, l'importante è non bruciare le tappe e fare passi più lunghi della gamba, ma neppure aver paura di investire su se stessi e pensare: "Non ne vale la pena, chi me lo fa fare?", perché così facendo si rimane sempre ancorati allo stesso punto. Intanto, aver scritto qui è un passettino che forse hai compiuto senza neppure renderti del tutto conto di averlo fatto. Perché hai scritto qui? Perché vuoi cambiare qualcosa, perché STAI cambiando qualcosa...! :D

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Ciao, grazie a tutti. Ovviamente concordo in pieno con ciò che dite, in effetti non vedo l'ora di fare CO, però come ho scritto nei miei post precedenti il problema sono io. C'è qualcosa che mi blocca. Il mio CO non dovrebbe sconvolgere nessuno, a parte me stesso...

Ora, in quello che ho scritto ho cercato una certa ironia, sono stato sarcastico perché effettivamente leggere ciò che scrivo equivale a sentirmi parlare col mio amico quando gli confido di non essere pronto. Mi sento ridicolo per questo e mi viene da ridere.

Però è solo un attimo. Il sorriso sfuma velocemente. Il peso oramai è fortissimo perché so di non potermi più trattenere, ma non riesco nemmeno a trovarne la forza. Quest'ultimo anno è stato veramente difficile. Col mio amico che sa e che ha tutta la pazienza di questo mondo; io che vorrei dirlo ma non ne ho la capacità fisica; gli amici che ci scherzano, ma non mi aiutano molto. E soprattutto il fatto di avere una certa età ed essere ancora qui a piangermi addosso  :P

Non so, sono arrabbiato, triste, depresso, insicuro... ma più di tutto sono stanco  :cry:

Però concordo con chi mi ha scritto che c'è chi ci arriva prima e chi dopo. Io ci sto arrivando, oramai sento che sto per farlo. Mi serve ancora un po' di tempo (sembro uno di quei tizi delle soap-opera che dice di voler lasciare la moglie per sposare l'amante ma sappiamo che non lo farà mai, vero?  :asd:). Ma io ce la farò! Giuro!

Datemi qualche decennio... :asd:

No scherzo, non sarà subito, ma sarà presto.

Grazie  :P

 

 

l'unico "ragazzo" che ho avuto era un tipo molto religioso che ritiene immorale il matrimonio omosessuale e disgustoso vedere due uomini camminare mano nella mano (però è stato lui a saltarmi addosso la prima volta, quindi...  :asd:).

 

 

Ecco, uno può fare CO o no, non deve sentirsi obbligato a farlo... Quello che invece è squallido e inammissibile è il comportamento di questi bigotti repressi.

 

E' vero, anchi'o detestavo quel comportamento e alla fine, dopo un anno di tormenti, ho detto basta

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Beh il passo piu' grande l'hai fatto. Ammettere che hai un blocco.

Sai quanta gente dice "non posso perche'..." e tira in ballo i propri genitori, gli amici, le catastrofi naturali, il giudizio universale? Tu almeno sei onesto e stai dicendo "Non posso perche' non ce la faccio".

Nel momento in cui decidi di fare un CO per un po' di tempo la tua vita gira in funzione di quello. Stai li' che ti immagini nella testa gli scenari e provi le battute che userai per dirlo. Nel tuo caso pensi che lo scenario piu' semplice sarebbe portare un uomo a casa e non si scandalizzerebbe nessuno... mi verrebbe da dirti benissimo, se ti senti a tuo agio con questo scenario allora aspetta che si verifichi! Ma allo stesso tempo ormai stai diventando impaziente e non vuoi aspettare che succeda XD

 

Io quello che ti direi e' non farti seghe mentali che vanno troppo nel futuro: i tuoi amici che smettono di cercarti perche' a quel punto sanno che non t'interessa andare a figa, e quindi una vita fatta di solitudine davanti alla tv dove nessuno vuole piu' la tua compagnia... non siamo catastrofici! Cosa succedera' non puo' saperlo nessuno, nemmeno tu e nemmeno se i tuoi amici li conosci bene. Magari non t'inviteranno se vogliono rimorchiare in una discoteca etero, pero' comunque una serata in pizzeria non mi pare che abbia restrizioni in base all'orientamento sessuale, o sbaglio??

 

Poi tu comunque vuoi dei gay con cui interagire e per quello va benissimo il forum - non fare l'errore di quello che nella vita vuole frequentare una comitiva interamente gay, nella vita ci vuole un po' di varieta' e fare le cose bilanciate. Va benissimo avere amici di entrambe le sponde. Se vuoi interagire con altri gay cerca un'associazione, un gruppo di discussione, qualcosa che tu sai che non sia finalizzato al sesso (fermo restando che anche nei gruppi di discussioni c'e' gente che ci va per adescare prede, e li' devi stare attento). Cerca un ambiente, cioe', dove lo scopo primario sia parlare (per questo dico che il forum per iniziare va benissimo).

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ciao... la tua devo dire che è una storia alquanto complicata... io ho 20 anni e ho cominciato a fare CO due anni fa... ho preferito partire dai miei amici e credimi che è andata benissimo (uno di loro tra l'altro è gay come me e me lo ha confessato poco dopo... io credevo fosse bisex... ma almeno avevo capito che nn era etero.. eheheheh..)... poi l'ho detto a mia sorella (o meglio lei lo ha detto a me.. ihihihhi...) e adeso siamo più legati di prima... circa 10 giorni fa, ho affrontato gli scogli più grandi: i miei genitori.. loro l'hanno presa benissimo.. mia madre si è messa a piangere perchè pensava alla mia sofferenza nel vivere questa cosa da solo... il loro comportamento nei miei confronti non è cambiato di una virgola...

 

come ci si sente?? "normali"... lo dico tra virgolette perchè, quando non lo sapeva nessuno, tendevo a sentirmi un pesce fuor d'acqua.. ero costretto a parlare di ragazze, e a vivere la vita di qualcun'altro... poi ho deciso che la vita è una sola e non va sprecata.. potevo tenermi tutto dentro si.. ma che vita avrei vissuto?? io voglio viverla alla luce del sole... e se gli altri vogliono farne parte bene... altrimenti cazzi loro... io non volevo arrivare ad una certa età ed essere ancora costretto a nascondermi... tu hai 30 anni, no? e allora ti dico: perchè non cerchi il coraggio e ti dichiari? io lo so che è difficile, credimi... ma è questione di un secondo... poi certo bisogna vedere la mentalità dei tuoi amici e dei tuoi genitori sull'argomento... ma cerca il coraggio e diglielo perchè più aspetti, più sarà difficile... questo è il mio consiglio... e poi se loro già hanno un sospetto, sarà più facile accettare la cosa, perchè bene o male se lo aspettano... tienici aggiornati.. un bacioneee!!! :ok:

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Le battutine a volte non sono dette in modo offensivo nel vero senso della parola.. Un etero ha bisogno di sentirsi 25h su 24 virile. Quindi diventa una specie di sgama-gay, e le battutine servono proprio a questo secondo il mio parere. Questo la dice lunga sulla mia opinione degli italiani, siciliani in particolare.

 

Per il resto Yo, io credo che sia giunto il momento che tu dica "fanculo a tutto" (cit. Emmett Honeycutt) e inizi a vivere la tua vita.

 

Poco per volta.. se non ti vuoi dichiarare nn privarti di fare cose che "potrebbero far pensare che tu sia gay".. Se lo pensano.. lo pensano.. Tanto se la gente ha da parlare su di te per sparare merda cose brutte, parlerà comunque.

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Come ti hanno già detto gli altri, se tutti intorno a te lo sanno ma fanno finta di niente, allora non perdi niente a dirlo. Ti togli un peso tu, e loro avranno una conferma (sempre che gli interessi sapere il tuo orientamento sessuale! Non dimentichiamo che alcuni di noi si fanno mille problemi per dirlo agli "altri", quando a questi altri di solito non gliene può fregar di meno)!

Il fatto che la parola "gay" salti fuori raramente in tua presenza è facilmente spiegabile secondo me: tutti sanno di te, ma tu non gli dai la conferma e dunque loro pensano che tu viva la tua omosessualità come un grande problema e non vogliono farti venire l'angoscia nominando argomenti "proibiti".

 

Ricordati che essere gay è come preferire il pesce alle cozze. Anzi, E' preferire il pesce alle cozze. E tu devi giustificarti perchè ti piace il pesce, o devi

sentirti inferiore perchè non ti piacciono le cozze? NO! E allora vai e sii orgoglioso delle tue preferenze :love:

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