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L'odio all'interno della comunità LGBT


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Si beh mi sono spiegato male, in effetti io personalmente rivolgo il mio odio verso Sandra e non verso la categoria, ma c'è chi lo rivolge verso tutta la categoria e non ci avevo pensato ( :D )! Quello che mi premeva era rispondere agli interventi in cui si diceva che si dovrebbe creare più "senso di comunità" e comprensione, dicendo

il solo fatto di aver in comune con qualcuno l'orientamento sessuale non basta per far andare tutti d'accordo ed essere tutti amici amorevoli
:D

Non è mica la stessa cosa.

Un conto è odiare Sandra, quella odiosa cicciona lesbica.

Un conto è odiare le "camioniste"

ed evitarle senza neanche conoscerle.

 

Chi è Sandra?

Io ...comunque odio una lesbica....lo giuro!! Le ho prestato le prime tre stagioni di "The L Word"...ben 12 DVD e ancora non me li ha ridati...e suppongo non me li restituirà mai!!!

 

Con questo....non mi stanno sulle "scatole" tutte le lesbiche del pianeta!!! :D :D

Comunque, come succede in tutte le famiglie  (insomma +o- tutte) ...ci può sicuramente essere qualche persona che ci stà sulle palle, ma  questo non vuol dire che dobbiamo disprezzare/odiare tutta la famiglia!!!

il solo fatto di aver in comune con qualcuno l'orientamento sessuale non basta per far andare tutti d'accordo ed essere tutti amici amorevoli
:D

 

Sono d'accordo con te, Hanky, cioè proprio con le precise parole che scrivi. Ma finora nessuno - mi sembra - tra quanti sono intervenuti

in questo topic ha identificato quel minimo elemento di unità (sentimento di appartenenza, di simpatia, di complice solidarietà, toh di

preferenza - perché non ci sarebbe niente di male a "preferirsi" - o di altro) che lega, leghi, o possa legare tra loro, gli/le omosessuali.

 

Intendiamoci, può essere che questo sentimento, questo elemento, non esista. Ma per parlare di odio all'interno della «comunità»

(altra parola che non so quanto sia realisticamente impiegata) lgbt bisognerebbe anche domandarsi se esiste, e in che risiede, il suo

contrario (o la sua compensazione).

Premettendo che odio le etichette...

Mi chiedo che cosa c'entra sta premessa con quello che segue e con questo topic in generale.

Mi chiedo perché questa frase faccia sempre la sua comparsa nelle premesse di qualcuno.

Mi chiedo perché premettere.

 

Chi è Sandra?

Io ...comunque odio una lesbica....lo giuro!! Le ho prestato le prime tre stagioni di "The L Word"...ben 12 DVD e ancora non me li ha ridati...e suppongo non me li restituirà mai!!!

LOL dal che potresti evincere che tutte le lesbiche sono delle maleducate e non restituiscono i dvd :sisi:

 

Comunque bisognerebbe penso fare auto-analisi sul perché si "odia" (con le dovute virgolette) una certa categoria.

Posso dire che mama (scusa se riparto dal tuo esempio) odia le lesbiche perché non restituiscono i dvd, e va da sé che non è propriamente un buon motivo.

Posso dire che mi stanno sul cazzo le camioniste perché conosco Sandra e lei mi sta antipatica quindi generalizzo.

Personalmente, (uscendo quindi dall'esempio, e andando su un fatto che mi riguarda) a me stanno sul cazzo le camioniste perché danno un'immagine delle lesbiche nella quale non mi riconosco, e sopprimono quella nella quale invece mi riconosco.

 

Alla fine nei 3 esempi le motivazioni, dall'alto verso al basso, diventano più complesse e, anche se non necessariamente condivisibili, diventano man mano più comprensibili.

Non so se mi sono spiegata.

Sweet; qui casca il palco, però!

 

Né le camioniste

né le checche

né le trans che battono

possono essere accusate

di "dare un'immagine negativa".

 

Tutte le discussioni "politiche" in anni di forum GLBT

- dal Pride e al Coming Out -

sono sintetizzabili in due problemi:

la questione sulle etichette

e la questione sul danno d'immagine.

Se preferisci, invece di dare un'immagine negativa, guardala dal punto di vista soggettivo e cioè "rendono me invisibile e meno credibile". Nemmeno si può dire che io posso fare di più per essere visibile perché non è che mi stia nascondendo.

E' sempre il solito problema di insicurezza e mancanza di identità?

 

E' chiaro che ci riferiamo a categorizzazioni interne alla comunità

e non a sentimenti di simpatia e antipatia personale.

 

E poi a giudizi negativi o se sorvegliati politicamente ( perchè non dovremmo etc. )

di antipatia a pelle.

 

Ci si sente invisibili anche se non ci si nasconde...oppure si sente di dover

essere credibili nei confronti degli eterosessuali per le camioniste, o per gli

effeminati e non, al contrario e come potrebbe : nei confronti delle camioniste

per gli eterosessuali.

Non sono sicuro che il problema di Sweet

riguardi la percezione eterosessuale delle lesbiche.

Non si può certo dire che l'etero medio

immagini che le lesbiche siano tutte camioniste...

Se dice "invisibile" non so a rispetto a chi,

immagino rispetto ad altre lesbiche:

ma non ne capisco bene il senso.

 

Diverso è il caso degli effeminati,

indicati come la causa dell'omofobia stessa.

Portatori di una immagine nociva

(insieme a blasfemi e libertini).

 

Il guaio è che l'immagine di noi

è costruita nel cervello degli altri

e abbiamo poco controllo su di essa.

Un pregiudizio negativo o positivo

si fa costruendo una chimera gay

con parti selezionate a priori.

 

Il pregiudizio cade quando questo impasto finisce.

Io non penso nulla dei Bolognesi, per esempio:

pochi o molti che ne abbia conosciuti

non hanno mai partecipato alla mia "idea sui Bolognesi"

e non ho neanche motivo di farmela.

non so se si possa parlare di danno di immagine, però certo è che quando faccio CO e mi sento dire: <<tu gay? noooooo non è possibile...>> un pò la cosa mi infastidisce...

ma non perchè odio i "gay Jack", solo che come "gay Will" non mi sento rappresentato dal termine Gay inteso nella sua accezione di costume(senso comune) ossia "effemminato".

Trovo che i "gay Jeck" abbiano totalmente monopolizzato il termine Gay, esludendo gli altri, non solo dal termine stesso, ma proprio dalla categoria di ciò che esiste: <<mi dispiace ma io proprio nn riesco a crederci>> (ovviamente parlo sempre riferendomi all'accezione comune di gay, non quella di coloro che vivono la comunità GLBT).

Allora preciso meglio ; l'eventuale rovesciamento politico:

 

---mi sento responsabile degli effeminati e delle camioniste

  nei confronti degli eterosessuali perchè più discriminati

 

( beh molto eterosessuali ritengono le lesbiche dei maschiacci

 come i gay degli effeminati. Altro discorso se si tratta di lesbismo

 recitato a fini erotici...ma lì si tratta solo di due donne che fanno

 sesso: devono sembrare etero proprio per non essere vere lesbiche )

 

è ostacolato dall'insicurezza di gay e lesbiche, che hanno a che fare

con lo stereotipo che la discriminazione include.

 

Mentre se la percezione di diverse esteriorizzazioni dell'omosessualità

ci disturba fra di noi, il problema potrebbe essere l'identità incerta

che spinge ad un bisogno di mostrare, di essere visibile un certo

modo di essere piuttosto che un altro?

 

non so se si possa parlare di danno di immagine, però certo è che quando faccio CO e mi sento dire: <<tu gay? noooooo non è possibile...>> un pò la cosa mi infastidisce...

 

 

Pure io, praticamente ogni qualvolta l'abbia detto a parenti e amici mi sono sempre sentito dire "non è possibile smettila di dire cazzate", perchè anni ed anni di lavaggio del cervello hanno messo in testa alla gente che un gay debba essere per forza come Solange o Malgioglio

Il vero problema della comunità gay sono gli omosessuali pseudo-virili che si nascondono. Se venissero tutti allo scoperto, gli effeminati non darebbero nessuna "immagine negativa" dei gay, perché tutti gli etero ne conoscerebbero almeno uno non-effeminato.

 

Ma i sedicenti "insospettabili", tanto virili, sono così coraggiosi che si nascondono quasi tutti.

Allora, oldboy, la prossima volta indirizza il tuo fastidio meno verso gli effeminati e più verso i velati.

 

[e, per inciso, smettila di cercare di affermare la tua virilità chiudendo i thread che esprimono opinioni che non ti piacciono... tanto non la dai a bere a nessuno!  :sisi:]

Non sono sicuro che il problema di Sweet

riguardi la percezione eterosessuale delle lesbiche.

 

Per me invece il problema è esattamente quello.

Le lesbiche nell'immaginario comune (che bella espressione) sono più o meno tutte camioniste e molto  riconoscibili. La cosa mi dà ai nervi perchè invece il messaggio che idealmente dovrebbe passare, quello più utile a livello sociale, è "gli omosessuali sono tra voi". Io cerco di combattere lo stereotipo con la mia presenza, che è la cosa più importante, ma anche con altre cazzate come il modo di vestire e il taglio di capelli. Disapprovo le camioniste perchè non hanno il mio stesso senso del dovere, anche se difendo il loro diritto di esistere e non nascondo che ogni tanto mi piacciono pure...  :sisi:

Eh ma oggettivamente, nell'immaginario maschile se tu dici lesbica loro pensano alla tira tettona con lo strapon che si fa un'altra tipa tettona.

Che poi, almeno per me, è il motivo per cui ci ho messo un sacco di tempo ad abituarmi a usare la parola "lesbica".  :sisi:

D'accordo, ma come faccio?

La possibilità di far capire a mio padre

che le lesbiche non sono tutte attrici porno,

è uguale a quella di spiegargli che i gay

non sono tutte transessuali brasiliani.

(E' appunto un miracolo se capisce la differenza

tra una transessuale e un gay...)

Io ho un forte senso di comunità LGBT, e per quanto possa avere singole antipatie, o mi dispiacciano alcuni atteggiamenti, non li ho mai ritrovati in modo abbastanza consistente in una sola categoria, quindi non generalizzo e non odio nessuno.

Tranne quelle persone che passivamente si disinteressano dell'ottenere diritti e, magari, cambiare idea a qualche etero e/o omofobo troppo ignorante. Succede, a volte non sono mal disposti, non odio neanche tutti loro xD

 

Più o meno come D. Palooka, ecco, che non sopporta chi non ha senso del dovere. Solo che non capisco come questo si traduca nell'identificare in questa categoria i gay o le lesbiche troppo effemminati o mascolini. E' una parte importante della personalità che non dovrebbe essere piegata per nessuno o nessuna ragione, anche se fosse un sacrificio nobile. E' facile per noi ragazze naturalmente femminili o per i ragazzi naturalmente mascolini, ma se uno ha più naturalmente atteggiamenti diversi che può farci?

 

Il problema sta nelle menti bacate di chi ne trae conclusioni assolute, non nei nostri compagni e compagne (perdonate il termine comunista :sisi:)

Bah ragazzi, che posso dirvi. Conosciamo maschi etero diversi. Senza contare il fatto che le donne etero, invece, sanno benissimo che la stragrande maggioranza delle lesbiche non è come le attrici porno.

 

Il problema sta nelle menti bacate di chi ne trae conclusioni assolute, non nei nostri compagni e compagne (perdonate il termine comunista :sisi:)

 

Yep, questo era sottointeso nella mia frase di prima "difendo il loro diritto di esistere", è un concetto sacrosanto  :look:

Il vero problema della comunità gay sono gli omosessuali pseudo-virili che si nascondono. Se venissero tutti allo scoperto, gli effeminati non darebbero nessuna "immagine negativa" dei gay, perché tutti gli etero ne conoscerebbero almeno uno non-effeminato.

 

Ma i sedicenti "insospettabili", tanto virili, sono così coraggiosi che si nascondono quasi tutti.

Allora, oldboy, la prossima volta indirizza il tuo fastidio meno verso gli effeminati e più verso i velati.

 

 

Non credo che tu abbia minimamente capito il senso del mio post. Probabilmente mi sono espresso male.

Riferendomi agli interventi precenti ho commentato che non so se si possa parlare proprio di danno di immagine, ma che certamente il termine gay è nell'accezione comune, è usato esclusivamente per designare un determinato tipo di gay: l'effemminato.

Sulle motivazioni poi, del perchè il significato "effemminato" si sia sostituito a quello di omosessuale nella parola gay se ne può discuere...

Mah, io sull'effeminatezza sto portando avanti una battaglia personale:

perchè, se le donne mascoline sono quasi socialmente accettate, sugli uomini effeminati c'è invece così tanta resistenza?

 

Comunque, sull'accostamento gay = effeminato, come anche lesbica = mascolina, direi che di base esiste perchè questi tipi di persone, semplicemente, si vedono di più.

Ma è anche perchè, nell'ottica comune, se ti piacciono le donne devi essere per forza essere "un maschio", e se ti piacciono gli uomini devi per forza essere "una femmina".

 

 

@Almadel: ma quindi tuo padre pensa che sei un transessuale brasiliano?   :sisi:

Vabbè, comunque mi sembra che stiamo andando un po' OT.

Insomma, mi sembra che ci siano varie voci concordi sul fatto che a volte non dico l'odio (mi sembra esagerato) ma l'ostilità tra diverse categorie ha a che vedere con l'effetto che l'immagine di queste categorie crea sulle categorie opposte... right?

Hai ragione, Sweet.

Proprio perché hai ragione

sei parte del problema  :sisi:

 

Non dobbiamo delegare agli altri la nostra rappresentanza.

Non posso delegare alle checche la mia identità omosessuale

né ai Leghisti la mia identità veneta

né ai mafiosi la mia identità italiana,

né a Corona la mia identità maschile

né agli Stalinisti la mia identità comunista,

né ai Mussulmani la mia richiesta di laicità,

né ai Cattolici la mia richiesta di solidarietà.

 

Devo ostinatamente rappresentare me stesso.

Ignorando - se devo - i miei compagni di lotte,

in ragione unicamente dei miei valori.

Per quanto riguarda le camioniste guardate questo

bel filmato realizzato per la giornata contro l'omofobia

a Catania:

 

 

Il signore intervistato pare avere una opinione molto

precisa sulle lesbiche. Poi certo ci sono pure i maschi

per i quali le lesbiche semplicemente non esistono,

siccome le donne non mettono in discussione la propria virilità

come gli effeminati, se ne fregano, le cancellano.

 

Ma questo è l'effetto del fatto che viviamo in una

società, più o meno, maschilista. L'eterosessismo non

è simmetrico, non funziona allo stesso modo per i maschi

e per le femmine.

 

Questo non significa però che una lesbica che si dichiara

e quindi non è inesistente per default, per scelta, non

incocci con lo stereotipo. La differenza è forse solo nel fatto

che l'effeminatezza è argomento anche di salotto, mentre

il corrispettivo è meno presente nelle discussioni.

 

E' chiaro che l'ostilità e le tensioni interne al mondo gay

rispecchiano il livello della pressione esterna eterosessista.

 

Poi, ripeto: sicurezza di sè, maturità, cultura, realizzazione, sono antidoti

personali. Antidoti che però funzionano se si è deciso di essere "out"

altrimenti è chiaro che manca il presupposto necessario per migliorare.

Che questo odio distribuito in maniera così omogeneo sia un segno di parità?

A me personalmente stanno anche un pò antipatici lesbiche e napoletani, questo non vuol dire che non potro mai avere amiche lesbiche o amici napoletani, sta all'individuo porre i limiti dei propri preconcetti, valutare le persone è salutare e aiuta a comprenderle, giudicarle invece non fa che castrarci socialmente e interiormente.

E' così difficile tentare di accettare o capire il diverso da noi?   :P

 

Evidentemente sì (temo che i pregiudizi siano una cosa molto umana, quindi non basta essere gay per non avere alcun pregiudizio verso gli altri), ma ci si può sforzare almeno :love:, come cerco nel mio piccolo di fare io... ad esempio i primi bisessuali che avevo incrociato su Internet erano interessati solo ed esclusivamente ad esperienze sessuali, e giudicavano inconcepibile un C.O.; ciò mi aveva portato ad etichettare i bisex come "interessati solo al sesso" (almeno, con noi uomini certo!), ma in seguito ho parlato con altri che invece avevano posizioni diverse, ho ragionato ed ho cercato di mettermi nei loro panni... giungendo alla conclusione che probabilmente per un bisessuale essere se stesso al 100% è ancora più difficile che non per un omosessuale, visto che un bisex non è messo con "le spalle al muro" come noi... per cui o la smetti di nasconderti (almeno parzialmente, certo), oppure non vivrai nemmeno un giorno della tua vita...

 

Se qualche bisessuale legge, mi dica se ho detto una grande cazzata... :(

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