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Roberto Bolle: coming out? Lo fai se lo vuoi


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OBERTO BOLLE: COMING OUT? LO FAI SE LO VUOI

L'étoile: "Privato lo è per tutti, non credo a pregiudizi su gay"

martedì 08 settembre 2009 , di APCOM

 

  "Outing? Lo fai se lo vuoi. Il privato è privato per tutti". Parola dell'étoile Roberto Bolle che a pochi giorni dal Gala in favore del'Unicef, all'Arena Flegrea di Napoli, chiarisce la sua posizione in merito alla presunta omosessualità: "La società si è evoluta e non credo esistano pregiudizi nei confronti dei gay. Ma il punto è - spiega dalle pagine del settimanale 'A', in edicola domani - che io non mi sono mai pronunciato e mi sono ritrovato al centro di un caso (dopo un'intervista alla rivista francese 'Numero') senza che nessuno mi avesse chiesto niente. Non lo trovo giusto".

 

Scoperto da Nureyev a 15 anni, primo ballerino della Scala a 21, primo italiano a essere nominato 'principal dancer' al Metropolitan di New York, Bolle ammette: "Essere bello mi ha aiutato tanto. La danza si basa sull`estetica. Ma un po` come per gli attori di Hollywood - chiude il ballerino - se sei bello corri il rischio di non essere considerato abbastanza 'interprete': Charlize Theron ha dovuto imbruttirsi per dimostrare quanto era brava".

 

http://www.apcom.net/news/rss/20090908_145700_4d4da3b_70289.html

 

Che ne pensate?

 

Io penso che sia inevitabile che Bolle eviti di fare coming outper non avere ripercussioni sulla sua carriera...

 

Ma francamente che si metta addirittura a sostenere che per lui non esistono pregiudizi la trovo una operazione detestabile... Oltretutto é intrinsecamente contraddittoria, se non ci fossero davvero pregiudizi allora l'outing non sarebbe manco una questione, sarebbe una cosa neutra come avere i capelli biondi... non sarebbe di certo una cosa "privata". Perché non ho mai visto in vita mia un eterosessuale tacere la propria eterosessualità perché "é una cosa privata".

 

Posto che secondo me Bolle é gay, le sue dichiarazioni da velata sono qualcosa di vomitevole.

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Io francamente mi chiedo anche quali potrebbero essere le ripercussioni sulla sua carriera. È un ballerino classico di altissimo livello, mica un cantante di una boy band osannata dalle ragazzine che potrebbe quindi temere un calo nelle vendite di dischi; e non è neppure un calciatore, con tutto quel che comporterebbe nei confronti di società, squadra e tifosi. So benissimo che non è facile fare coming-out: è difficile per me che sono un nessuno qualsiasi, figuriamoci per lui che è famoso, però continuo a non capire oggettivamente quali potrebbero essere gli ostacoli alla carriera in senso stretto. Non è polemica, proprio non ci arrivo.

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Il pubblico che segue la danza classica non é certo un pubblico progressista, ma é assai spesso un pubblico piuttosto anziano e conservatore.

Un pubblico che dubito apprezzerebbe un ballerino gay dichiarato.

 

don't ask don't tell..

 

Un perbenismo pruriginoso che confonde l'ipocrisia con la tolleranza.

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Io sinceramente non capisco voi.

Ma quello che riguarda la sua sessualita saranno cavolacci suoi? Velata, non velata... ma che dite? Ma avra tutto il diritto di mantere discrezione sulla sua vita personale per i motivi che meglio crede? Credo voi scambiate la possibilita del coming out con il diritto di pettegolezzo.

Ma dove sta scritto che se uno è gay deve per forza dirlo al mondo intero? Ma saranno affaracci suoi? La sessualita è una cosa intima e io personalmente, se un giornale dovesse intervistarmi per questioni artistiche, mi incazzerei parecchio se ci fosse una domanda sulla mia sessualita. Risponderei sicuramente con un "ma che nerchia dici"?

 

Su facciamo i seri per favore.

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Facciamo i seri.

 

La sessualità é una questione privata solo per chi vuole ( o deve) nascondere la sua omosessualità. Non ho mai visto un eterosessuale che pensi di dover nascondere l'eterosessualità in quanto "privata". Qua mica si tratta di discutere la propria posizione preferita o di spiattellare le proprie performance a letto.

 

Per il resto la storia del coming out di bolle era abbastanza ridicola. Il tizio ha fatto coming out in un intervista salvo poi pentirsi perché la cosa é stata pubblicata, e nascondersi dietro un sono stato frainteso in stile berlusconiano.

Poi ripeto, vuoi fare la velata, fallo. Ma stai zitto.

Non andare in giro a dire che non esistono i pregiudizi sui gay o a condannare l'outing di altri.

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mha... la danza è per conservatori e vecchi? non sono tanto d'accordo

anch'io credo che ognuno fa come vuole e lo dice a chi e quando gli pare, però una cosa mi da fastidio:

un etero non ha bisogno di fare co perchè normalmente è la sessualità attribuita, un gay se lo dice è perchè non sopporta che gli sia attribuito un ruolo che non è il suo, così come un etero se gli dai del gay si incazza dicendo "non sono un finocchio" io mi irrito quando vengo scambiato per etero.

 

Io penso che sia inevitabile che Bolle eviti di fare coming outper non avere ripercussioni sulla sua carriera...

si questo lo credo anch'io, come molti personaggi dello spettacolo.

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Facciamo i seri.

 

La sessualità é una questione privata solo per chi vuole ( o deve) nascondere la sua omosessualità. Non ho mai visto un eterosessuale che pensi di dover nascondere l'eterosessualità in quanto "privata". Qua mica si tratta di discutere la propria posizione preferita o di spiattellare le proprie performance a letto.

 

Per il resto la storia del coming out di bolle era abbastanza ridicola. Il tizio ha fatto coming out in un intervista salvo poi pentirsi perché la cosa é stata pubblicata, e nascondersi dietro un sono stato frainteso in stile berlusconiano.

Poi ripeto, vuoi fare la velata, fallo. Ma stai zitto.

Non andare in giro a dire che non esistono i pregiudizi sui gay o a condannare l'outing di altri.

 

 

E' evidente che quando parlava di pregiudizi si riferiiva al suo mondo lavorativo.

In realta il giornale aveva pubblicato delle notizie che non erano mai state date da lui. Motivo in piu per incazzarsi.

Condannare l'outing di altri? Ma cosa stai dicendo?

Velata? E se non fosse gay?

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Mondo lavorativo? Ma se in quella frase parla espressamente di società???

 

Il giornale francese ha pubblicato una intervista con Bolle. Bolle non ha smentito proprio nulla, salvo quando la notizia é stata ripresa dai giornali italiani. Allora é corso a smentire.

Sostenendo tra l'altro che lui parlava solo in generale di omosessualità e che era stato frainteso perché non conosce bene la lingua... Come se per dire "je ne suis pas homosexuel" servisse conoscere a memoria la biblioteca delle Pléiades :afraid:

http://cadavrexquis.typepad.com/cadavrexquis/2009/01/quante-balle-bolle.html

 

Li c'é riassunta la storia.

 

Per il resto se Bolle non fosse gay?

Se non fosse gay direbbe semplicemente "non sono gay" invecxe di smentite del tipo "ah io non ho parlato della mia vita privata ho solo parlato in linea generale dell'omosessualità... ma dai ma chi ci può credere a tali cazzate.

 

Siamo gay e lo sappiamo benissimo come funzionano queste dinamiche.

Poi io mica condanno il fatto che Bollé abbia difficoltà a fare coming out.

Quello che condanno sono le sue dichiarazioni con cui finisce a sostenere l'idea per cui fare un coming out significhi "spiattellare la propria vita privata". Questa é una idea assurda é intrinsecamente omofoba. E il pensiero di tutti quelli che rispettano i gay, purché stiano chiusi in casa, e poi fuori facciano finta di essere eterosessuali... "per riservatezza".

 

mha... la danza è per conservatori e vecchi? non sono tanto d'accordo

 

Intendo come pubblico... non per chi danza. Le poche volte che sono andato all'opéra garnier a parigi l'ambiente non era certo quello di fricchettoni alternativi.Poi imagari una dichiarazione aperta sulla propria omosessualità potrebbe essere un problema per tourné in qualche paese straniero.

 

Poi comunque non me ne frega nulla. Bollé è ricco e famoso, non lavora mica in fonderia. I suoi "rischi" sono inferiori a quelli di tanti altri gay. Se vuole nascondersi lo faccia, ma almeno eviti di andare a dare intervista su pregiudizi, outing e cose del genere.

 

In questo é chiaramente dannoso perché rafforza l'idea del " i gay devono stare nascosti".

Alla fine dimostra una mentalità non diversa da quella di Boffo.

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Beh direi che la notizia sia il doppio standard

 

In Francia ci si lascia andare, in Italia si smentisce.

 

Quanto alla forma suppongo sia superfluo precisare

che un buon 50% degli spettatori maschili del balletto

e dell'opera sono direttamente froci pure loro :afraid:

 

L'eccezione del ballerino c'è sempre stata, in ogni regime

pure il più oppressivo.

 

La grande Alicia Alonso ha lottato una intera vita a favore

dei diritti dei gay cubani usando come arma di pressione

sul regime castrista il corpo di ballo cubano dell'Avana...

come a dire: io ho creato dal nulla grazie a questi ragazzi

omosessuali un nuovo modo di ballare, un qualcosa che

dà lustro al regime nel mondo, ora contraccambiate tutta

la comunità gay invece di continuare a fare una eccezione

di comodo.

 

Quindi che dire...

 

Se temi di non essere invitato al recital natalizio di Rai Uno

dalla sala Paolo VI...magari il timore è pure fondato, ma

questo è un danno minimo per un Bolle. E c'è un oceano

di coraggio che lo separa da ciò che ha fatto Alicia Alonso

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Nel mondo della Danza non esistono pregiudizi sui gay perché l'omosessualità maschile vi è estremamente diffusa.

Direi che è quasi la norma! E la fisicità e la nudità del corpo maschile esaltano, ancor molto più

che nel mondo dello spettacolo in generale, l'omosessualità maschile. E' una situazione unica. Per questo le

dichiarazioni di Bolle mi lasciano molto perplesso. Non ha senso nascondersi in Italia dato che la sua

carriera è internazionale. Si comporta come se fosse un oscuro ballerino del corpo di ballo del Teatro

Saponetta di una città di provincia italiana. Non riesco proprio a capire la logica del suo comportamento.

 

Scusate ma è una sciocchezza che il pubblico che segue la danza sia un pubblico vecchio o conservatore!

:afraid: Vuol dire che non lo conoscete. In ogni caso vecchio non è sinonimo di conservatore: voi non

immaginate neppure quanto le generazioni passate fossero spregiudicate sessualmente.

 

Naturalmente non sono d'accordo con Ahlborn. Non hai ancora capito, Ahlborn, che il CO è un

a priori per ogni omosessuale; milioni di ragioni potrebbero essere allegate, e sono intuibili. La "riservatezza"

e la "discrezione" sono penose parole di copertura di una situazione di autocensura: semmai la riservatezza vera

verrebbe "dopo" essersi dichiarato. Ma lo capirai presto. Aspetta di trovarti a tavola con i tuoi colleghi, o in

qualunque luogo pubblico, dove si cominciano a fare discorsi omofobi. Che fai, stai zitto? Se sei un professore,

e nella tua Scuola ci sono atti di violenza o intimidazione verso gay, tu che fai: il "discreto"? Non parli, non

prendi posizione? E come puoi parlare e prendere posizione senza impegnare tutto te stesso?

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Quello che condanno sono le sue dichiarazioni con cui finisce a sostenere l'idea per cui fare un coming out significhi "spiattellare la propria vita privata". Questa é una idea assurda é intrinsecamente omofoba. E il pensiero di tutti quelli che rispettano i gay, purché stiano chiusi in casa, e poi fuori facciano finta di essere eterosessuali... "per riservatezza".

 

Infatti fare outing significa spiattellare la proprio vita privata. Idea intrisecamnte omofoba? Non direi. E' idea di chi pensa che ci siano cose intime che non è giusto far sapere a tutti.

 

Tuttavia non avevo letto l'intervista francese.

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Nel mondo della Danza non esistono pregiudizi sui gay perché l'omosessualità maschile vi è estremamente diffusa.

Direi che è quasi la norma! E la fisicità e la nudità del corpo maschile esaltano, ancor molto più

che nel mondo dello spettacolo in generale, l'omosessualità maschile. E' una situazione unica. Per questo le

dichiarazioni di Bolle mi lasciano molto perplesso.

 

E' quanto aveva dichiarato con altre parole  lo stesso Bolle in un'intervista RAI all'epoca della discussione dei DICO. Disse proprio che, nel suo ambiente, era praticamente la norma e che con gli artisti come lui il pubblico era più indulgente che con le persone comuni.

 

A ogni buon conto, Bolle farebbe bene a tacere del tutto a riguardo. Sostenere che la società si è evoluta e che non esistono più pregiudizi e poi dipingere il CO come un rischio per la propria carriera è sintomo di una grande confusione mentale.

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Infatti fare outing significa spiattellare la proprio vita privata.

 

Fare outing significa spiattellare la vita privata altrui (vedi caso Boffo).

 

A parte questo, quando vedrò un eterosessuale che nasconde la fidanzata o la moglie (a meno che non sia l'amante) dietro il paravento della "riservatezza", forse crederò alla buona fede di certe dichiarazioni.

 

- Non si inseriscono più post di seguito, per correggere un proprio intervento basta servirsi dell’opzione “modifica” in altro a destra, correggi il post in tal senso -

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Scusate ma è una sciocchezza che il pubblico che segue la danza sia un pubblico vecchio o conservatore!

:D Vuol dire che non lo conoscete. In ogni caso vecchio non è sinonimo di conservatore: voi non

immaginate neppure quanto le generazioni passate fossero spregiudicate sessualmente.

 

 

Le mie erano solo ipotesi superficiali per ipotizzare un motivo per cui bolle avesse bisogno di nascondersi per tutelare la propria carriera. Se questo motivo esiste oppure no, non lo so. Oltre a cio Bolle fa anche il testimonial pubblicitario, quindi boh, magari ha paura di perdere qualche contratto se la sua immagine diventasse troppo gay. Poi che quella di Bolle sia una situazione agiata rispetto a quella di milioni di gay é indubbio. Neanche io capisco perché uno nella sua situazione agiatissima voglia continuare a nascondersi. In modo poi davvero ridicolo, perché davvero dire che il re é nudo sarebbe riduttivo :afraid: Forse il problema é nella sua testa. D'altra parte nell'intervista al giornale francese gli chiedevano "hai accettato la tua omosessualità"...

 

Quanto al pubblico, la mia era solo l'osservazione di quello che ho visto quando sono andato due volte a vedere un balletto di danza classica. Poi magari erano tutti figli dei fiori invecchiati e impellicciati che ti devo dire.. :devil::D

 

Quoto invece al 100% il tuo discorso sulla "riservatezza"

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Sostenere che la società si è evoluta e che non esistono più pregiudizi e poi dipingere il CO come un rischio per la propria carriera è sintomo di una grande confusione mentale.

 

 

E' vero. Questa drammatizzazione del CO da parte di un artista celebre, ricco, applaudito, che non può temere ripercussioni

sulla sua carriera, è incomprensibile, almeno razionalmente.

 

quando vedrò un eterosessuale che nasconde la fidanzata o la moglie (a meno che non sia l'amante) dietro il paravento della "riservatezza", forse crederò alla buona fede di certe dichiarazioni.

 

Questo è il punto. In ogni caso, un etero nasconderebbe l'amante in quanto amante, non in quanto donna.

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Infatti fare outing significa spiattellare la proprio vita privata. Idea intrisecamnte omofoba? Non direi. E' idea di chi pensa che ci siano cose intime che non è giusto far sapere a tutti.

 

Trovo deprimente che esistano gay che nel 2009 continuino a vivere nella menzogna del "si fa ma non si dice".

 

Non parlate di riservatezza, si tratta di ipocrisia.

 

Quando un tuo collega conoscente vicino di casa  ti chiede "hai una fidanzata / moglie" (domanda la piu banale e scontata al mondo) tu risponderai "ah io non parlo della mia vita privata"?

 

O magari usi i soliti stratagemmi tipo "frequento una persona" :afraid::devil:

 

Quando questo lo fa uno nella sua vita privata son cazzi suoi.

Ma quando questa ipocrisia viene portata avanti da chi é un personaggio pubblico la cosa invece rappresenta un danno per tutti.

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Per il resto la storia del coming out di bolle era abbastanza ridicola. Il tizio ha fatto coming out in un intervista salvo poi pentirsi perché la cosa é stata pubblicata

 

Guarda che la faccenda non mi risulta sia andata proprio in questo modo eh ^^' leggiti un po' quello che ho scritto a suo tempo in questo topic:  http://www.gay-forum.it/forum/index.php/topic,15416.0.html

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Continuo a non capire voi.

 

Cosa c'entra il fatto di prendere posizione in una situazione di discriminazione, con il fatto di dovere rendere pubblica la propria omosessualita? Tu forse Isher credi che non sarei abbastanza duro nel prendere posizione e nel pretendere rispetto in tutte quelle situazioni dove c'è una discriminazione o un insulto senza fare per forza coming out?

Forse confondi il coraggio con il coming out.

Quindi tu pensi che a tavola, se ci fosse qualche collega omofobo, non avendo io reso pubblica la mia omosexualita, non prenderei posizione? O se lo facessi significherebbe  per forza fare indirettamente coming out?

 

Quindi per te, forse solo gli ebrei possono difendere se stessi in situazioni nazidiscriminatorie in quanto persone in causa? Io conosco invece moti etero che prenderebbero posizione di difesa verso qualunque discriminazione. E il non sentirsi persone in causa, di certo non li renderebbe meno forti nel prendere posizione e impegnare tutto se stessi.

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Ma quando questa ipocrisia viene portata avanti da chi é un personaggio pubblico la cosa invece rappresenta un danno per tutti.

 

O quando lo fa, alle estreme conseguenze, un personaggio come Dino Boffo.

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Per il resto la storia del coming out di bolle era abbastanza ridicola. Il tizio ha fatto coming out in un intervista salvo poi pentirsi perché la cosa é stata pubblicata

 

Guarda che la faccenda non mi risulta sia andata proprio in questo modo eh ^^' leggiti un po' quello che ho scritto a suo tempo in questo topic:  http://www.gay-forum.it/forum/index.php/topic,15416.0.html

L'unica cosa che leggo é che tu hai scritto un intervento linkando una rivista diversa da quella in questione. Una rivista con una intervista che non c'entra nulla con il suo coming out.

 

Pourtant la fameuse interview, dans le numéro automne/hiver 2008 de Numéro Homme que s'est procuré Têtu, ne laissait guère de place à la confusion. «Assumez-vous pleinement votre homosexualité?» lui demandait le journaliste. «Le catholicisme est encore largement répandu et pratiqué en Italie. Ce n'est pas quelque chose que je crie sous les toits.» «Envisagez-vous d'avoir des enfants?» «Oui», répondait encore Roberto Bolle. «Adoption ou insémination artificielle?» «Adoption, plutôt.» «Êtes-vous pour le mariage homosexuel?» demandait enfin le journaliste. «Le mariage évoque pour moi une institution intrinsèquement hétérosexuelle. Sans doute y a-t-il d'autres modèles pour les unions entre les personnes du même sexe. Ce qui est sûr, c'est que je suis pour l'égalité des droits.»

http://www.tetu.com/actualites/people/le-danseur-roberto-bolle-dement-avoir-fait-son-coming-out-13973

 

 

Ma quando questa ipocrisia viene portata avanti da chi é un personaggio pubblico la cosa invece rappresenta un danno per tutti.

 

O quando lo fa, alle estreme conseguenze, un personaggio come Dino Boffo.

 

Li secondo me si sfiora anche il caso psichiatrico.

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Trovo deprimente che esistano gay che nel 2009 continuino a vivere nella menzogna del "si fa ma non si dice".

 

Non parlate di riservatezza, si tratta di ipocrisia.

 

 

A parte la tua indelicatezza nel darmi dell'ipocrita e del menzognero, perche prima faresti bene a guardarti allo specchio e vedere quali altri difetti piu gravi hai tu ( e il solo fatto di aver risposto cosi ne dimostra parecchi), continuo a ribadire la mia tesi della discrezione.

 

Quando un tuo collega conoscente vicino di casa  ti chiede "hai una fidanzata / moglie" (domanda la piu banale e scontata al mondo) tu risponderai "ah io non parlo della mia vita privata"?

 

O magari usi i soliti stratagemmi tipo "frequento una persona" :afraid::devil:

 

Sara che io e mio fratello siamo stati educati in un altro modo. Mio fratello che è etero, alla vicina pettegola, ha piu  volte risposto di farsi i cazzi suoi, alla domanda se avesse la fidanzata.

 

Io, se me lo chiedesse un amico, non avrei problemi a dire che non ho un fidanzato. Perche è un amico. Se me lo chiedesse la vicina di casa, solo conoscente, risponderei come mio fratello. Perche è una conoscente, non un'amica.

 

Quando questo lo fa uno nella sua vita privata son cazzi suoi.

Ma quando questa ipocrisia viene portata avanti da chi é un personaggio pubblico la cosa invece rappresenta un danno per tutti.

 

Tu continui a chiamarla, maleducatamente, ipocrisia. Io continuo a chiamarla diritto di farsi i cavoli propri.

Un personaggio che è diventato pubblico per la sua professionalita, dovrebbe essere intervistato solo per cose inerenti la sua professione.

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Io, se me lo chiedesse un amico, non avrei problemi a dire che non ho un fidanzato. Perche è un amico. Se me lo chiedesse la vicina di casa, solo conoscente, risponderei come mio fratello. Perche è una conoscente, non un'amica.

 

 

scuami, ma tu quanti anni hai?

 

perché la richiesta su fidanzate o mogli non é una eventualità ipotetica assurda, da descriver con l'uso del congiuntivo imperfetto.....

 

Se la vedi cosi immagino che tu sia giovanissimo, non so 16enne o giu di li..

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Continuo a non capire voi.

 

Cosa c'entra il fatto di prendere posizione in una situazione di discriminazione, con il fatto di dovere rendere pubblica la propria omosessualita? Tu forse Isher credi che non sarei abbastanza duro nel prendere posizione e nel pretendere rispetto in tutte quelle situazioni dove c'è una discriminazione o un insulto senza fare per forza coming out?

Forse confondi il coraggio con il coming out.

Quindi tu pensi che a tavola, se ci fosse qualche collega omofobo, non avendo io reso pubblica la mia omosexualita, non prenderei posizione? O se lo facessi significherebbe  per forza fare indirettamente coming out?

 

Quindi per te, forse solo gli ebrei possono difendere se stessi in situazioni nazidiscriminatorie in quanto persone in causa? Io conosco invece moti etero che prenderebbero posizione di difesa verso qualunque discriminazione. E il non sentirsi persone in causa, di certo non li renderebbe meno forti nel prendere posizione e impegnare tutto se stessi.

 

 

 

No, Ahriman, non confondo il coraggio con il CO, anche se credo che il CO richieda

una certa dose di coraggio, di tipo molto diverso dal coraggio richiesto per difendere o prendere

posizione su altri, o prendere posizione su se stessi.

 

Peraltro ti chiedo: perché, se sei disposto ad agire scopertamente su tutti i piani,

vuoi celare la tua omosessualità? Perché la drammatizzi così tanto? Non è proprio

- né degli eterosessuali (ovviamente)

- né di un omosessuale moderno.

 

In effetti, renderla pubblica, è richiesto anche da situazioni

richieste solo dalla relazionalità implicita nel vivere sociale. E' anche richiesto per non fare

la figura del pero. Come ha osservato Wintage, quando un collega o una qualunque persona ti chiederà se sei sposato, o che

fa tua moglie (perché molti etero danno per scontato che tutti siano etero), credimi sarebbe penoso se tu svicolassi o tacessi

o dicessi «sto con una "persona"». Ricordo che una mia amica (etero) mi disse una volta di aver conosciuto un uomo in aereo

con cui si mise a parlare approfonditamente, e di aver dedotto che era omosessuale dal fatto che non aveva detto altro

se non che stava con una "persona". Penoso.

 

Quanto agli ebrei, hai detto davvero qualcosa che non dovevi. E che rivela una certa confusione in te.

Un ebreo non può limitarsi a farsi difendere dai non-ebrei, non dopo l'Olocausto. Mi dispiace se non ci arrivi da solo

e io non posso spiegartelo se non lo comprendi. Ma questo in fondo è un discorso stupido. Ciò che distingue gli ebrei e

i neri da altri discriminati o perseguitati è che loro se lo portano scritto nel corpo o nei documenti che sono neri o ebrei:

è qualcoso di noto a priori. Solo gli omosessuali possono celare di essere omosessuali; e non devono celarlo.

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perché la richiesta su fidanzate o mogli non é una eventualità ipotetica assurda, da descriver con l'uso del congiuntivo imperfetto.....

 

E' una domanda che dopo i vent'anni diventa insistente, dopo i trenta diventa ossessiva e dopo i quaranta non te la pone quasi più nessuno, perché hanno capito tutti che sei gay (nonostante le acrobazie linguistiche per dire e non dire).

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Io, se me lo chiedesse un amico, non avrei problemi a dire che non ho un fidanzato. Perche è un amico. Se me lo chiedesse la vicina di casa, solo conoscente, risponderei come mio fratello. Perche è una conoscente, non un'amica.

 

 

scuami, ma tu quanti anni hai?

 

perché la richiesta su fidanzate o mogli non é una eventualità ipotetica assurda, da descriver con l'uso del congiuntivo imperfetto.....

 

Se la vedi cosi immagino che tu sia giovanissimo, non so 16enne o giu di li..

 

Dai su non fare il sarcastico, che ti viene male. La mia eta la trovi scritta sul mio profilo. La tua invece non c'è. Sara che 16 anni li hai tu?

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L'unica cosa che leggo é che tu hai scritto un intervento linkando una rivista diversa da quella in questione. Una rivista con una intervista che non c'entra nulla con il suo coming out.

 

Sticazzi! E' vero, quella che ho trovato io è su Officiel Homme, mentre l'intervista "scottante" è su Numéro Homme (cacchio sono pure datate dello stesso periodo)... a sto punto faccio marcia indietro su tutto quello che ho scritto nell'altro topic e riparto da zero ._______.

Rimane il fatto che mi piacerebbe comunque leggere l'intervista nella sua interezza visto che in effetti gli scampoli riportati sono molto ambigui. L'unica parte che potrebbe essere interpretata come ammissione di omosessualità è:

«Assumez-vous pleinement votre homosexualité?» lui demandait le journaliste. «Le catholicisme est encore largement répandu et pratiqué en Italie. Ce n'est pas quelque chose que je crie sous les toits.»

Che francamente è un modo un po' strano di rispondere, visto che la domanda è "grossa come una casa"... potrebbe benissimo trattarsi di un collage post-intervista.

Tutte le cose che dice dopo invece sono assolutamente neutre, sono solo opinioni sulla famiglia e sul matrimonio gay  che prese da sole sono, appunto, semplici opinioni.

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E' una risposta indiretta, in effetti. «Non è qualcosa che vado a gridare ai quattro venti.» Se la domanda è stata quella (e non lascia dubbi) e la risposta è stata quella, restano pochi dubbi d'interpretazione. Direi nessuno.

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Wintage glielo diamo uno sguardo al regolamento di sezione e di forum?

Correggi le segnalazioni che ho messo dall'inizio del Topic, nei post che rimangono vuoti lascia scritto Error, penserò io a cancellarli

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Dai su non fare il sarcastico, che ti viene male. La mia eta la trovi scritta sul mio profilo. La tua invece non c'è. Sara che 16 anni li hai tu?

 

 

 

La domanda era tutto tranne che sarcastica e non avevo idea che ci fosse la tua età sul profilo. Perché quello che tu dici é quello che pensavo io, diciamo pure fino ai 21 anni. Oggi a 28 so benissimo quanto fosse assurda e quanto sia meglio prima di tutto per me non dovermi nascondere. Ma penso che sia anche meglio per le persone che mi stanno intorno.

 

Non so come tu possa onestamente vivere bene la tua vita a 31 anni con questa idea della "riservatezza"... Perché é ridicolo. O sei eterosessuale o non lo sei. Non ci sono alternative. Non ci sono "questioni private", perché non si tratta di sapere se tradisci tua moglie con l'amante o se pratichi la fellatio con ingoio.

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No, Ahriman, non confondo il coraggio con il CO, anche se credo che il CO richieda

una certa dose di coraggio, di tipo molto diverso dal coraggio richiesto per difendere o prendere

posizione su altri, o prendere posizione su se stessi.

 

Peraltro ti chiedo: perché, se sei disposto ad agire scopertamente su tutti i piani,

vuoi celare la tua omosessualità? Perché la drammatizzi così tanto? Non è proprio

- né degli eterosessuali (ovviamente)

- né di un omosessuale moderno.

 

In effetti, renderla pubblica, è richiesto anche da situazioni

richieste solo dalla relazionalità implicita nel vivere sociale. E' anche richiesto per non fare

la figura del pero. Come ha osservato Wintage, quando un collega o una qualunque persona ti chiederà se sei sposato, o che

fa tua moglie (perché molti etero danno per scontato che tutti siano etero), credimi sarebbe penoso se tu svicolassi o tacessi

o dicessi «sto con una "persona"». Ricordo che una mia amica (etero) mi disse una volta di aver conosciuto un uomo in aereo

con cui si mise a parlare approfonditamente, e di aver dedotto che era omosessuale dal fatto che non aveva detto altro

se non che stava con una "persona". Penoso.

 

Sara che nel mio ambiente di lavoro non fanno domande ne io ne faccio, ma non mi metterei problemi a rispondere la verita, se il collega fossse un amico.

 

 

Quanto agli ebrei, hai detto davvero qualcosa che non dovevi. E che rivela una certa confusione in te.

Un ebreo non può limitarsi a farsi difendere dai non-ebrei, non dopo l'Olocausto. Mi dispiace se non ci arrivi da solo

e io non posso spiegartelo se non lo comprendi. Ma questo in fondo è un discorso stupido. Ciò che distingue gli ebrei e

i neri da altri discriminati o perseguitati è che loro se lo portano scritto nel corpo o nei documenti che sono neri o ebrei:

è qualcoso di noto a priori. Solo gli omosessuali possono celare di essere omosessuali; e non devono celarlo.

 

O DIO MIO! COSA MAI AVRO DETTO DI COSI GRAVE O OFFENSIVO VERSO GLI EBREI.

Chissa quale concetto astratto c'è nel tuo discorso da non poter essere da me capito. Chissa quale discorso stupido si cela dietro il mio pensiero. E quale grande confusione ho. Tu invece si che hai le idee chiare sulla vita, sui rapporti sociali, su tutto.

O chissa quanto sei una mente piccola tu che non riesci a capire il senso dei miei esempi e fai l'indignato di fronte a un semplice esempio che certo non aveva lo scopo di offendere nessuno, ma solo quello di esporre un situazione che potesse far capire le mie posizioni.

 

 

 

 

 

La domanda era tutto tranne che sarcastica e non avevo idea che ci fosse la tua età sul profilo. Perché quello che tu dici é quello che pensavo io, diciamo pure fino ai 21 anni. Oggi a 28 so benissimo quanto fosse assurda e quanto sia meglio prima di tutto per me non dovermi nascondere. Ma penso che sia anche meglio per le persone che mi stanno intorno.

 

Non so come tu possa onestamente vivere bene la tua vita a 31 anni con questa idea della "riservatezza"... Perché é ridicolo. O sei eterosessuale o non lo sei. Non ci sono alternative. Non ci sono "questioni private", perché non si tratta di sapere se tradisci tua moglie con l'amante o se pratichi la fellatio con ingoio.

 

Ecco Wintage, se la metti sul piano pubblico, di un Bolle che fa un errore e poi cerca di divincolarsi, mi trovi d'accordo. Ma se la metti sul piano personale, permetti che mi incazzi un pochino?? Mi vieni a dire che le mie scelte sono ipocrite e dimostrano un atteggiamento verso la vita da falso. Innanzitutto, perche non rispettare le posizioni differenti dalle proprie?? Io non ho preso posizioni diciamo pure indelicate, verso i tuoi confronti, solo perche la pensi diversamente da me.

tu non conosci la mia situazione, io non conosco la tua. Dire che io facco male o tu fai male, cosi, a priori, basandoci solo sulle nostre idee (che spesso pontifichiamo a legge) è unpo tropo riduttivo, non credi?

Dire che io non sia sereno,  che viva male la mia sessualita, solo perche non sparo ai quattro venti la mia omosessualita, anche quando le situazioni  sociali lo "imporrebbero" (ognuno di noi deve essere in grado di gestirsi le situazioni sociali, senza per questo divincolarsi penosamente, secondo me non ci sono situazioni sociali ch impongono qualcosa, a meno che non mi si punti un mitra contro), dicevo, non credo sia molto carino.

 

Ecco se la mettiamo in una questione di opinioni contrastanti, va bene. Ma dire che la mi aposizione è sbagiata, questo non va bene. Senno i veri discriminanti siete voi.

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