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Roberto Bolle: coming out? Lo fai se lo vuoi


wintage

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posto solo ora in questo topic perche' per problemi di permessi non riuscivo a postarci ieri. Che dire. sono allibita dalla quantita' di boiate che ancora escono fuori dalla bocca degli omosessuali italiani... e no non mi riferisco a Roberto Bolle che conosco vagamente solo di nome, ma alle cose che ho letto qui, tra utenti del forum.

Ancora a dire che la sessualita' e' una cosa privata e non va ostentata? NEWSFLASH: gli etero ostentano la propria sessualita' ogni minuto della loro vita. e con questo non intendo che scopano davanti a tutti ma, in risposta a Silver Reflex:

se hanno una ragazza non si fanno problemi a infilarlo in conversazione, della serie "la mia ragazza dice questo", "sono andato a fare la spesa con la mia ragazza"

se vogliono fare commenti su qualcuno che passa per strada lo fanno senza problemi, perche' SANNO CHE E' UN LORO DIRITTO

 

Il gay per contro cosa si fa? Pippe mentali. Convinto che parlare di privacy sia una buona motivazione per la sua codardia, dice "mica gli etero vengono da te e ti dicono "ciao sono etero"", gli etero non lo fanno perche' A QUESTO MONDO TUTTI SONO ETERO FINO A PROVA CONTRARIA. Gli etero non hanno bisogno di presentarsi come etero. Il gay deve dire che e' gay perche' fin quando non lo dice, il mondo presume che lui sia etero.

 

Queste sono piccole grandi verita' e ancora nel 2009 c'e' gente che le nega e si nasconde dietro al dito che la sessualita' e' una cosa privata. Allora se intendete le vostre pratiche sessuali preferite a letto o la frequenza con cui fate sesso sono d'accordo; faccio a meno di sapere dettagli cosi' intimi anche dei miei piu' cari amici. Ma l'orientamento sessuale NON FA PARTE DI QUESTI DETTAGLI E NON E' PRIVATO.

E' una parte di voi, e di come vivete.

 

Se non riuscite a dire che siete gay almeno ammettete che e' per paura che non lo dite.

Non tirate in ballo scusanti quali la privacy, l'intimita', Babbo Natale, oddio ho lasciato il gatto sul fuoco aspetta che mi si scuoce la pasta!

 

Tutte cose gia' dette in maniera abbondantemente piu' pacata e saggia da wintage, Isher, Almadel, THX, e compagnia bella quindi lasciatemi fare per una volta quella che non bada alla forma ma solo al contenuto e lasciate che vi esprima tutto il mio disgusto. Quando leggo di affermazioni pusillanimi come le vostre mi viene il desiderio che se mai introdurranno diritti gay in Italia questi saranno selettivi, e che quelli che si sono difesi dietro al dito mignolo della privacy non avranno diritto a un bel niente perche' sono stati ben nascosti dietro al loro dito mignolo mentre tutti gli altri si facevano il culo per farsi notare.

 

Guarda..

I miei sanno che sono gay, così come lo sanno i miei amici e così come può saperlo chiunque me lo chieda.

 

Non mi nascondo dietro nessuno, tuttavia continuo a ritenere che la sessualità (e per sessualità intendo tutto; l'orientamento, lo stile di vita, la visione di coppia, le pratiche sessuali...) sia qualcosa di privato che riguarda solo me e il mio fidanzato.

Non riguarda la cassiera del supermercato, non riguarda il mio tutor universitario, non riguarda la mia vicina...

Riguarda me.

 

Se è vero che ci sono gay che usano la scusa della privacy per nascondersi (e sicuramente hai ragione a credere che alcuni lo facciano), è altrettanto vero che ci sono gay che utilizzano i CO solo per ricevere l'approvazione e l'accettazione delle altre persone, perchè evidentemente non gli basta auto accettarsi per vivere serenamente e felicemente ma hanno bisogno di sentirsi in un qualche modo "a posto con la coscienza", quasi come si trattasse di confessare un crimine.

 

Se io sono felice col mio uomo (o con la mia donna.. gay o etero è lo stesso in questo discorso) non ho bisogno di dmsotrarlo a qualcuno, non ho bisogno di sbandierare in giro la mia felice vita di coppia, non ho bisogno di far sapere agli altri con chi passo il mio tempo a chi dedico le mie attenzioni...

Se sono felice ed in pace con me stesso, non mi importa affatto ciò che gli altri sanno o pensano..

 

Posso comunue decidere di parlarne, se lo voglio.... ma volere ed avere bisogno son 2 cose ben distinte :muro:

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No, l'idea dell'eccellenza deve rimanere!  :muro:

 

A parte scherzi, è il concetto di accettazione che va smontato, sia per ragioni intrinseche, sia perché

significa mantenere in mano alle società omofobe lo strumento più forte, sia perché psicologicamente è

del tutto infruttuoso per una persona omosessuale e non se ne esce.

L'accettazione deve invece essere declinata solo e soltanto alla prima persona.

Infatti io ho detto "normalizzazione". Se per accettazione intendi quel discorso che Pasolini faceva sulla "tolleranza". mi trovi d'accordo.

 

Guarda..

I miei sanno che sono gay, così come lo sanno i miei amici e così come può saperlo chiunque me lo chieda.

 

A chi ti chiede "Ma sei gay?"

O a chi ti chiede "sei fidanzato"?

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Mettiamo caso io odiassi per i motivi più disparati la mia famiglia, perché diavolo dovrei fare coming out?

 

Capisco cosa si possa pensare della gente che si nasconde, ma anche la "sacralità" del coming out non la capisco proprio. Anzi, finché c'è "bisogno" di fare coming out per me vuol dire accettare di esser visti come diversi.

 

E vediamo quanti riusciranno a non fraintendere quello che scrivo.

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Silver quello che dici ha senso in teoria, ma in pratica, i tuoi amici etero (se ne hai) come si comportano? Come te o diversamente? "Ostentano" la loro vita di coppia i tuoi amici etero?

Di sicuro se stanno con qualcuno tu lo sai o no? E lo stesso deve essere per te. Soprattutto se si e' AMICI. Non la cassiera del supermercato. Nemmeno io credo di aver mai fatto coming out con la cassiera del supermercato, ma mai dire mai. Intanto l'ho detto all'infermiera della mutua che mi ha chiesto quale contraccettivo usavo perche' preferisco passare come una lesbica indifferente piuttosto che come una etero irresponsabile!

Ad ogni modo, persone che fanno CO per sentirsi a posto con la coscienza non ne conosco. Ma non concordo che basti auto accettarsi per vivere serenamente. La cosa migliore e' auto accettarsi e sapere che anche le persone che hai intorno ti accettano, invece di starsi a chiedere se sono solo degl'ipocriti che spariranno nel momento in cui scopriranno la verita'. Dire che si e' gay e' un ottimo filtro per capire quali sono gli amici veri, quali sono le strade che e' opportuno seguire. Quindi auto accettarsi e NON DIRLO non basta a vivere serenamente: come la mettiamo con uno che si auto-accetta e pero' frequenta amici neofascisti che inneggiano alla morte di tutti i froci? E poi il mondo non e' composto solo da me me stesso e io. Il mondo e' interazione, e la serenita' viene anche da chi sta fuori, dalla nostra interazione con l'universo che ci circonda.

 

Questo nel caso di una persona qualunque.

Nel caso di un famoso ballerino e' ancora meno valida la questione dell'auto-accettazione perche' di fatto dire che sei gay NON sara' un detrimento alla tua carriera, i soldi ce li hai, la fama ce l'hai, di cosa hai paura?. Specie quando poi si tratta di un segreto di pulcinella. Di sicuro persino i piu' ignoranti sanno che nell'ambiente dello spettacolo ci sono molti gay. Sai quando ho detto che al mondo tutti sono presunti etero fino a prova contraria? Ecco ci sono ambienti come quello dello spettacolo ad esempio, dov'e' il contrario. O i parrucchieri: pensa te, io conosco un parrucchiere maschio etero!! Chi l'avrebbe mai detto? Sono ambienti questi dove invece del gay e' l'etero che deve affermare la sua identita' e dire guardate, sono diverso dagli altri, non ho il ragazzo ma ho la ragazza.

Tutto questo ambaradan fa un po' ridere i polli diciamo. Fosse stato un calciatore, che c'ha da difendere l'immagine del macho virile, lo avrei capito di piu'. Ma stiamo parlando di un BALLERINO.

 

Tra l'altro vorrei segnalarvi l'unico motivo per cui io conosco Roberto Bolle e cioe' che nella versione italiana di un musical, che ha appena aperto o sta per aprire, non so bene, hanno RIMODELLATO un personaggio in modo che fosse una parodia di Bolle.

Nella versione originale il personaggio e' un gay velato che pur di non ammettere che e' gay finisce per perdere il suo migliore amico e alla fine riesce a fare coming out e i due amici vengono riuniti. Mi viene da pensare che se qualcuno ha pensato fosse una buona idea che il personaggio in questione venisse "trasformato" in un sosia di Bolle un motivo ci sara'.

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Il gay per contro cosa si fa? Pippe mentali. Convinto che parlare di privacy sia una buona motivazione per la sua codardia, dice "mica gli etero vengono da te e ti dicono "ciao sono etero"", gli etero non lo fanno perche' A QUESTO MONDO TUTTI SONO ETERO FINO A PROVA CONTRARIA. Gli etero non hanno bisogno di presentarsi come etero. Il gay deve dire che e' gay perche' fin quando non lo dice, il mondo presume che lui sia etero.

 

In verità, questo vale solo in Italia e in altri paesi culturalmente arretrati. Nei paesi più sviluppati, in particolare con l'Inghilterra, con cui ho avuto modo di confrontarmi spesso, avendo lavorato per una società londinese, in molti contesti (ufficio, party aziendali, privati, ecc.), non viene più dato per scontato che il tuo interlocutore sia eterosessuale. E' frequente infatti la domanda, quando si entra un po' in confidenza: "Have you got a girlfriend or a boyfriend?" Questo è un salto culturale enorme, una rivoluzione copernicana, da cui noi siamo ben lontani. E leggendo certi interventi, credo che questo "salto" noi non lo faremo per i prossimi 20 anni. Il problema non sono quelli che non hanno rispetto degli omosessuali, ma gli omosessuali che non hanno rispetto di se stessi e delle persone che amano.

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bless... se devo essere sincera io ce l'ho gente che essendo io femmina mi chiede se ho un boyfriend o al massimo un husband. pero' e' molto nice quello che e' capitato a te.

 

In verita' anche qui come in Italia c'e' gente che si nasconde dietro al neutrale "persona", molti usano "my other half" e il pronome they per definirli. Ti cito una mia amica che come status su Facebook ha scritto che le mancava la sua other half e they were everything to her, o qualcosa del genere. Se fosse stata etero non si sarebbe fatta nessun problema a usare HE. Ma e' lesbica e percio' usa THEY. Di fatto lo sa il mondo che sta parlando di una SHE ed evitando di scrivere SHE. Tutto questo per il semplice fatto che se si fosse trattato di un HE, lo avrebbe scritto senza particolari pippe mentali!

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Mettiamo caso io odiassi per i motivi più disparati la mia famiglia, perché diavolo dovrei fare coming out?

 

e perché  non lo dovresti fare? Tanto piu se la odi allora che ti frega della loro reazione??

Capisco cosa si possa pensare della gente che si nasconde, ma anche la "sacralità" del coming out non la capisco proprio. Anzi, finché c'è "bisogno" di fare coming out per me vuol dire accettare di esser visti come diversi.

 

E vediamo quanti riusciranno a non fraintendere quello che scrivo.

Piaccia o non piaccia la società in cui vivi é quella che esiste, non quella che vorremmo esistesse. Una società in cui si da per scontato che sei eterosessuale.

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Anzi, finché c'è "bisogno" di fare coming out per me vuol dire accettare di esser visti come diversi.

Il "bisogno" nasce da quella cosa che ha scritto THX.

Lui conosce una societa' dove non c'e' bisogno perche' la gente chiede "Hai il ragazzo o la ragazza?"

Cioe' qualcuno di nuovo che conosce te, Kensor, persona nuova, prende in considerazione la possibilita' che tu possa essere eterosessuale OPPURE omosessuale.

In Italia qualcuno che conosce te, Kensor, persona nuova, dara' per scontato che tu sia etero a meno che tu non lo smentisci. Ed e' cosi' un po' per abitudine un po' perche' la gente non ci vuole pensare che gli omosessuali esistono davvero e sono tutti intorno a loro. Forse la gente e' abituata che l'omosessuale deve starsi buono e puo' fare cio' che vuole pero' in situazioni sociali deve sempre far finta di essere eterosessuale. Forse e' un misto di tutte queste cose. Il bisogno nasce perche' tu prima o poi dovrai smentire l'idea preconcetta che si sono fatti di un Kensor eterosessuale, che in realta' non esiste.

Il fatto che ci sia ora bisogno non vuol dire che ci sara' per sempre... ma per ora c'e' sicuramente.

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Ragazzi...ragionate anche in prospettiva, rispetto alla vostra condizione

presente o contingente!

 

Se il CO è soltanto una confidenza ristretta ad amici o parenti che

ci accettano...che senso hanno PACS, Unioni Civili et similia?

 

Praticamente sarebbero un regalo fatto dagli eterosessuali ad

omosessuali che non ne fruirebbero...perchè la loro relazione

sarebbe ristretta ai fini della accettazione della propria omosessualità

nel circolo chiuso o ristretto della propria socialità.

 

Quando ci si sposa si fanno le PUBBLICAZIONI di matrimonio :muro:

 

Voi ragionate come se la situazione di un Bolle, fosse simile a

quella di un 16nne con un padre omofobo.

 

Stiamo parlando invece di una persona che per far "sgonfiare"

il suo caso ha ottenuto un servizio di 10 pagine su Vanity Fair

con foto posate di Romeo e Giulietta, corsivo editoriale in cui

si denunciava il ricatto morale di Mancuso e una sua lettera in

cui lui ribadisce che la sua immagine pubblica deve esistere

quando sostiene finalità sociali quali le campagne del FAI e

dell'UNICEF ( evidentemente la causa gay per lui non è

sociale, non è politica...) anzi se non ricordo male, diceva che

l'attenzione riservata al caso, nasceva dalla morbosità di chi

cercava un "tallone d'Achille" nella sua immagine pulita.

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forse chi è già famoso, uina possibilità in più ce l'ha!

 

e se tutti quelli famosi decidessere di dare l'esempio facendo aprire gli occhi al mondo non sarebbe più così difficile...

un artista che inizia ora la sua carriera dichiarando che è gay la vede finita ancor prima di cominciare!!!

 

per quanto l'essere gay sembri stia andando di moda... e il parlarne ne fa automaticamnete aumentare l'accettazione o almeno la possibilità di esistenza, rimane sempre una sorta di muro da scavalcare...

 

a parte questo, una persona normale nella sua quotidianità soprattutto giovane, cioè nel relazionarsi con ragazzi più o meno grandi e quindi più o meno con possibilità di apertura mentale, penso possa vivere più tranquillamente la sua omosessualità...

 

Il problema è la voglia che si ha di manifestarsi, nel senso se sei un tipo che fai sapere i fatti tuoi alle persone e ti piace esibirti non avrai problema a spiattellare a tutti la tua natura, ma se già di per se si è una persona riservata e timida, magari non ti viene così naturale dirlo a tutti!!

Ma mi rifaccio a Sweet quando dice che gli Amici devono saperlo perchè l'amico sa tutto di te e vive con te la tua vita!

Buon cammino...

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Stiamo parlando invece di una persona che per far "sgonfiare"

il suo caso ha ottenuto un servizio di 10 pagine su Vanity Fair

con foto posate di Romeo e Giulietta, corsivo editoriale in cui

si denunciava il ricatto morale di Mancuso e una sua lettera in

cui lui ribadisce che la sua immagine pubblica deve esistere

quando sostiene finalità sociali quali le campagne del FAI e

dell'UNICEF ( evidentemente la causa gay per lui non è

sociale, non è politica...) anzi se non ricordo male, diceva che

l'attenzione riservata al caso, nasceva dalla morbosità di chi

cercava un "tallone d'Achille" nella sua immagine pulita.

 

 

Sta storia non la sapevo... Onestamente mi vien quasi da dire che sia un dovere morarle fare il suo outing.. anzi forse proprio sputtanarlo.
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Silver quello che dici ha senso in teoria, ma in pratica, i tuoi amici etero (se ne hai) come si comportano? Come te o diversamente? "Ostentano" la loro vita di coppia i tuoi amici etero?

 

I miei amici sono tutti etero..

Non sono tutti uguali, ad alcuni piace ostentare le oro relazioni e si portano dietro il ragazzo/a in qualunque circostanza, perfino per andare in bagno..

Altri invece preferiscono dividere i momenti con gli amici da quelli con il fidanzato/a, mantenendo la loro vita sentimentale più riservata.

Ricordiamoci che essere amici stretti o intimi non significa per forza doversi raccontare tutto della propria vita intima e del proprio lui/lei.

 

Ma in ogni caso, a prescindere da come si comportino.... che importa?

Ognuno ha una propria testa da usare per comportarsi come meglio crede, a prescindere dagli altri :muro:

 

Di sicuro se stanno con qualcuno tu lo sai o no?

 

No, non necessariamente.

Se vogliono parlarmi della loro vita sentimentale li ascolto volentieri, ma non mi salterebbe mai in mente di farmi i fatti loro se non son loro stessi i primi a parlarmene... e questo vale anche per amici che ho da 10 anni.

 

Non so, sarà che per me è fondamentale mantenere sempre, amici o non amici, un minimo di vita privata...

Non a tutti fa piacere che si sappia tutto di se

 

Ad ogni modo, persone che fanno CO per sentirsi a posto con la coscienza non ne conosco.

 

Basti pensare a tutti quelli adolescenti che fanno CO coi genitori; perchè lo fanno?

Perchè nella maggior parte dei casi provano un senso di disagio, di solitudine e forse addirittura di inadeguatezza e sperano che l'affetto genitoriale basti per farsi da loro accettare... sperano che i genitori dicano loro "Tranquillo, ti amo lo stesso"

Lo fanno perchè hanno l bisogno di sapere se saranno cmq accettati o no... in altre parole lo fanno per stare bene con se stessi.

 

Ma lo stesso discorso lo si può applicare a chi fa CO con la fidanzata o addirittura una moglie

 

Ma non concordo che basti auto accettarsi per vivere serenamente. La cosa migliore e' auto accettarsi e sapere che anche le persone che hai intorno ti accettano,

 

Be certo, sarebbe una situazione ideale..

Tuttavia sappiamo bene che la realtà è ben diversa, è impossibile ricevere l'approvazione di tutti ed è quindi inutile affannarsi per ricercarla..

La buona notizia è che in realtà non ne abbiamo bisogno

 

 

Questo nel caso di una persona qualunque.

Nel caso di un famoso ballerino e' ancora meno valida la questione dell'auto-accettazione perche' di fatto dire che sei gay NON sara' un detrimento alla tua carriera, i soldi ce li hai, la fama ce l'hai, di cosa hai paura?.

 

 

Ma è proprio questo il punto!

Non lo conosciamo, non sappiamo le sue ragioni, non conosciamo la sua situazione e non dovremmo permetterci di condannarlo solo per il piacere di dire "Ecco, abbiamo Bolle dalla nostra parte! E che uomo! ahah!!"

Perchè dai, sotto sotto è di questo che si tratta...

Bolle è un figo dell'altro mondo che in più è super famoso grazie alle sue indubbie ed incredibile doti artistiche di ballerino... a chi non piacerebbe identificarsi in lui? a chi non piacerebbe averlo "nella propria squadra"?

Non so se mi spiego.... quel che voglio dire è che se invece di Bolle ci fossimo trovati a parlare di pinco pallino.. be in realtà non saremmo qui a parlarne perchè il topic non sarebbe nemmeno stato aperto!!

Ammettiamolo, quanti dei partecipanti a questo topic ci godrebbero nel sapere che Bolle è gay? nel vederlo mentre ammette e dichiara "Si, sono gay"? :eek:

 

Ma non si può condannare una persona solo perchè, per motivi suoi personali a noi ignoti, non vuole fare una simile dichiarazione pubblica..

Cos'è, adesso è diventato un'obbligo morale?

 

Ma non siamo proprio noi che profetiziamo la libertaà?

Eh allora lasciamo a ognuno la libertà di vivere (o di non vivere) la propria sessualità a proprio modo, senza accusare

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Per capire ....i tuoi amici son tutti etero...

 

E il tuo ragazzo é una ipotesi di scuola o é una persona in carne ed ossa?

 

Perchè vuoi deprimermi?

Non ce l'ho il ragazzo :muro:

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Ma non si può condannare una persona solo perchè, per motivi suoi personali a noi ignoti, non vuole fare una simile dichiarazione pubblica..

Cos'è, adesso è diventato un'obbligo morale?

Tu ci scherzi... La stessa cosa e' successa con Jodie Foster o no? Un personaggio famoso che fa coming out non perderà mai né la fama né gli altri vantaggi ad esso correlata... Laddove un pincopallino di paese può incontrare scherno, ostilità e perché no violenza, un personaggio famoso vive nella sua bolla intoccabile e tutto questo non si modifica con un coming out. sarebbe bello un coming out non per ''avere qualcuno dalla tua parte'' ma per aumentare la visibilità dei gay, in vari campi, varie arti, far capire che chiunque potrebbe essere gay. Che si può essere gay e riuscire, nella vita, che si può essere gay e allo stesso tempo bravi in qualcosa se non i più bravi. I piccoli pincopallini di paese avrebbero una speranza, un messaggio positivo invece no non sia mai!! Uno/a che c'ha la fama, i soldi, i titoli potrebbe anche fare qualcosa PER GLI ALTRI, offrire un esempio positivo e invece si comporta in maniera codarda da una parte ed estremamente egoistica dall'altra, non riconoscendo il bene che potrebbe fare. Poi passano gli anni, il segreto di pulcinella viene improvvisamente affrontato e la gente gli ride dietro, perché lo sapevano tutti e per qualche forma di timore infantile loro non avevano detto nulla fino a quel momento. Facendo coming out quando stavano sulla cresta dell'onda avrebbero raccolto molti sostenitori e invece così ne perdono. Paradossalmente e scusami se te lo dico ma sono molto più un role model io, pincopalla qualsiasi di città, piuttosto che un Bolle o una Jodie Foster.

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Per capire ....i tuoi amici son tutti etero...

 

E il tuo ragazzo é una ipotesi di scuola o é una persona in carne ed ossa?

 

Perchè vuoi deprimermi?

Non ce l'ho il ragazzo :eek:

:muro::gha:

 

non voglio deprimerti.. Ti auguro il meglio dalla vita...

quando un ragazzo ce l'avrai davvero ti renderai conto di come la questione non si limiti all'intimità di tu e lui.

 

E nel frattempo cerca di farti qualche amico gay. Secondo me é fondamentale avere una propria rete di amicizie gay. Anche piu di avere un ragazzo (quelli vanno e vengono, gli amici restano)

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Ma non si può condannare una persona solo perchè, per motivi suoi personali a noi ignoti, non vuole fare una simile dichiarazione pubblica..

Cos'è, adesso è diventato un'obbligo morale?

Tu ci scherzi... La stessa cosa e' successa con Jodie Foster o no? Un personaggio famoso che fa coming out non perderà mai né la fama né gli altri vantaggi ad esso correlata... Laddove un pincopallino di paese può incontrare scherno, ostilità e perché no violenza, un personaggio famoso vive nella sua bolla intoccabile e tutto questo non si modifica con un coming out. sarebbe bello un coming out non per ''avere qualcuno dalla tua parte'' ma per aumentare la visibilità dei gay, in vari campi, varie arti, far capire che chiunque potrebbe essere gay. Che si può essere gay e riuscire, nella vita, che si può essere gay e allo stesso tempo bravi in qualcosa se non i più bravi. I piccoli pincopallini di paese avrebbero una speranza, un messaggio positivo invece no non sia mai!! Uno/a che c'ha la fama, i soldi, i titoli potrebbe anche fare qualcosa PER GLI ALTRI, offrire un esempio positivo e invece si comporta in maniera codarda da una parte ed estremamente egoistica dall'altra, non riconoscendo il bene che potrebbe fare. Poi passano gli anni, il segreto di pulcinella viene improvvisamente affrontato e la gente gli ride dietro, perché lo sapevano tutti e per qualche forma di timore infantile loro non avevano detto nulla fino a quel momento. Facendo coming out quando stavano sulla cresta dell'onda avrebbero raccolto molti sostenitori e invece così ne perdono. Paradossalmente e scusami se te lo dico ma sono molto più un role model io, pincopalla qualsiasi di città, piuttosto che un Bolle o una Jodie Foster.

 

 

Ma io sono d'accordo in queste cose che dici...

Quel che voglio dire è che non credo sia giusto condannarlo solo perchè lui evidentemente la pensa diversamente... evidentemente non prova interesse per tutto questo...

Non lo si può condannare solo perchè non vuole diventare un paladino pur non rischiando probabilmente nulla...

Forse vuole solo essere un ballerino, e non possiamo criticarlo perchè non è quel che noi vorremmo che fosse ;)

 

 

Per capire ....i tuoi amici son tutti etero...

 

E il tuo ragazzo é una ipotesi di scuola o é una persona in carne ed ossa?

 

Perchè vuoi deprimermi?

Non ce l'ho il ragazzo ;)

:gha:;)

 

non voglio deprimerti.. Ti auguro il meglio dalla vita...

quando un ragazzo ce l'avrai davvero ti renderai conto di come la questione non si limiti all'intimità di tu e lui.

 

E nel frattempo cerca di farti qualche amico gay. Secondo me é fondamentale avere una propria rete di amicizie gay. Anche piu di avere un ragazzo (quelli vanno e vengono, gli amici restano)

 

.....

vabbè ma non è che l'ho scoperto ieri di essere gay eh... :muro::asd:

 

Ormai sono 7 anni, il ragazzo non c'è ora ma ce ne sono stati...

 

Gli amici gay invece non ci sono mai stati (non dal vivo almeno), e non nego che mi dispiaccia ma.... che posso farci?

Mica posso crearli :eek:

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Ma io sono d'accordo in queste cose che dici...

Quel che voglio dire è che non credo sia giusto condannarlo solo perchè lui evidentemente la pensa diversamente... evidentemente non prova interesse per tutto questo...

Non lo si può condannare solo perchè non vuole diventare un paladino pur non rischiando probabilmente nulla...

Forse vuole solo essere un ballerino, e non possiamo criticarlo perchè non è quel che noi vorremmo che fosse :gha:

 

Nessuno lo condanna perché non vuole fare il paladino.

 

Al massimo lo si condanna perché fa la checca senza palle che si arrampica sugli specchi per celare il segreto di pulcinella.

 

 

.....

vabbè ma non è che l'ho scoperto ieri di essere gay eh... :muro::asd:

 

Ormai sono 7 anni, il ragazzo non c'è ora ma ce ne sono stati...

 

Gli amici gay invece non ci sono mai stati (non dal vivo almeno), e non nego che mi dispiaccia ma.... che posso farci?

Mica posso crearli :eek:

Il punto é solo che la tua descrizione ideale di come vivere l'omosessualità in teoria senza ostentare, in pratica si traduce in una situazione reale dove l'omosessualità sostanzialmente scompare. Non voglio giudicare e non vorrei offenderti.. però ecco il coming out non é una dissertazione teorica sul sesso degli angeli. Ma é un modo di vivere la propria omosessualità.

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Cos'è, adesso è diventato un'obbligo morale?

 

Forse vuole solo essere un ballerino, e non possiamo criticarlo perchè non è quel che noi vorremmo che fosse :eek:

 

Gli amici gay invece non ci sono mai stati (non dal vivo almeno), e non nego che mi dispiaccia ma.... che posso farci?

Mica posso crearli :muro:

 

 

Dalida era una cantante, donna, eterosessuale, eppure, tanti anni fa (25 all'incirca), ha preso le difese dei gay e sostenuto

la "normalità" dell'omosessualità e difeso le prime rivendicazioni di diritti gay. In una delle sue più celebri canzoni,

«Pour ne pas vivre seul», ha cantato e citato l'amore gay, e l'amore lesbico, accanto all'amore eterosessuale

(e secondo me in una posizione di privilegio, ma questo non c'entra, ora).

La sua filosofia non era la povera filosofia del «facciamoci i cazzi nostri» di Bolle e di chi come te lo difende. Per la cronaca,

questa sua canzone, nota in tutto il mondo, è stata incisa anche in italiano, ma in Italia è stata censurata, e non è stata mai

diffusa; dunque lei ha pagato un prezzo, per averla cantata, quel minimo prezzo che Bolle teme di dover pagare e che non vuole pagare.

Per questo lo disprezzo. Gli omosessuali non possono farsi difendere sul piano dei diritti sempre e soltanto dagli eterosessuali evoluti,

senza muovere un dito, o dai gay che si impegnano in movimenti vari: soprattutto se sono degli artisti o intellettuali celebri,

ma anche se sono semplici persone comuni, non possono e non devono essere egocentrici e menefreghisti,

e non solo per un dovere morale, ma anche perché questo atteggiamento è un impoverimento della prospettiva generale di vita,

perché, come ricordava Sweet nel suo bellissimo post, la vita è anche e soprattutto relazionalità, apertura, parola con gli altri,

parola a tutto campo: voi invece vi rinchiudete in un grande silenzio su troppe cose.

 

 

«Che ci posso fare?» Puoi fare molte cose, per avere amici gay: e comincia a farle!

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Dalida era una cantante, donna, eterosessuale, eppure, tanti anni fa (25 all'incirca), ha preso le difese dei gay e sostenuto

la "normalità" dell'omosessualità e difeso le prime rivendicazioni di diritti gay. In una delle sue più celebri canzoni,

«Pour ne pas vivre seul», ha cantato e citato l'amore gay, e l'amore lesbico, accanto all'amore eterosessuale

(e secondo me in una posizione di privilegio, ma questo non c'entra, ora).

La sua filosofia non era la povera filosofia del «facciamoci i cazzi nostri» di Bolle e di chi come te lo difende. Per la cronaca,

questa sua canzone, nota in tutto il mondo, è stata incisa anche in italiano, ma in Italia è stata censurata, e non è stata mai

diffusa; dunque lei ha pagato un prezzo, per averla cantata, quel minimo prezzo che Bolle teme di dover pagare e che non vuole pagare.

Per questo lo disprezzo. Gli omosessuali non possono farsi difendere sul piano dei diritti sempre e soltanto dagli eterosessuali evoluti,

senza muovere un dito, o dai gay che si impegnano in movimenti vari: soprattutto se sono degli artisti o intellettuali celebri,

ma anche se sono semplici persone comuni, non possono e non devono essere egocentrici e menefreghisti,

e non solo per un dovere morale, ma anche perché questo atteggiamento è un impoverimento della prospettiva generale di vita,

perché, come ricordava Sweet nel suo bellissimo post, la vita è anche e soprattutto relazionalità, apertura, parola con gli altri,

parola a tutto campo: voi invece vi rinchiudete in un grande silenzio su troppe cose.

 

Quindi, secondo te, tutti i personaggi famosi sarebbero in obbligo di sfruttare la loro figura per promuovere degli ideali? :muro:

 

Per carità, suonerebbe anche bene come idea...

Ma come non li si può obbligare a farlo non li si può incolpare se non lo fanno.

 

A me sembra assurdo prendersela con una persona che nessuno di noi conosce solo perchè anni fa decise di iniziare a ballare, grazie ai diversi suoi talenti è riuscito a diventare famoso e non rompe le scatole a nessuno però siccome probabilmente è gay bisogna dargli contro perchè non ammettere di esserlo e non fa niente di buono per promuovere la cultura gay.

E' assurdo!

 

Io non è che voglia difenderlo, anche a me piacerebbe se facesse qualcosa di ciò che dite voi... ma lui è un ballerino, a lui forse non interessa niente di tutto questo... vuole ballare, e forse come molti personaggi famosi vuole essere noto solo per la sua arte mantenendo il più privato possibile ogni dettaglio di se; continuo a chiedermi perchè insistiate nel condannarlo

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E' ovvio che a questo punto la vicenda di Bolle è diventata una sorta di proiezione delle cose in cui ciascuno

crede o non crede, fa o non fa, valorizza o meno.

 

A Silver Reflex dico solo che non si chiederebbe a Bolle di fare proprio niente di speciale: partecipare una volta

a una manifestazione, mettere una volta una firma su un documento glbt o su una qualunque presa di posizione

sui diritti glbt, farsi intervistare una volta per sprecare quattro parole di condanna ad esempio delle violenze omofobe

o di sostegno all'Agedo o di sostegno ai giovani studenti che sono oggetto di episodi di bullismo.

Fare una volta qualcosa per gli altri omosessuali.

Tutto qui.

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A me sembra assurdo prendersela con una persona che nessuno di noi conosce solo perchè anni fa decise di iniziare a ballare, grazie ai diversi suoi talenti è riuscito a diventare famoso e non rompe le scatole a nessuno però siccome probabilmente è gay bisogna dargli contro perchè non ammettere di esserlo e non fa niente di buono per promuovere la cultura gay.

E' assurdo!

 

Io non è che voglia difenderlo, anche a me piacerebbe se facesse qualcosa di ciò che dite voi... ma lui è un ballerino, a lui forse non interessa niente di tutto questo... vuole ballare, e forse come molti personaggi famosi vuole essere noto solo per la sua arte mantenendo il più privato possibile ogni dettaglio di se; continuo a chiedermi perchè insistiate nel condannarlo

Condanno lui, ma non SOLO lui. Condanno chiunque non faccia qualcosa nel suo piccolo. Condanno tutti quei gay sfidanzati che se ne fottono di ottenere il diritto dei gay di unirsi in matrimonio e adottare figli, solo perche' essendo sfidanzati e' un problema che a loro non li tocca. O forse nemmeno perche' sono sfidanzati: magari sono fidanzati ma solo menefreghisti. Bolle "nel suo piccolo" che e' comunque molto piu' grande del "piccolo" di una qualsiasi persona normale, potrebbe fare molto: ma se ne sta con le mani in mano e per questo lo condanno.

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Perö non bisogna confondere, il coming out non coincide con l'impegno politico. Non mi pare che Dolce e Gabbana abbiano fatto alcunché per i diritti gay.. anzi si forse han fatto danni con certe loro prese di posizione.

 

Il coming out di un personaggio pubblico ha sicuramente una forte valenza. Pero se questo coming out non é seguito dall'impegno civile non é che porta tanto. Anzi se poi  il coming out riguarda una figura che rientra nei cliché dell'eccezzionalità artistica, della stravaganza trasgressiva si rischia solo di confermare lo stereotipo della devianza.

 

Quindi non so quanto  il semplice coming out di Bolle avrebbe potuto portare in termini di utilità a livello politico...

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Devo essermi espressa male - non intendevo che Bolle deve fare coming out al fine dei diritti civili - nel suo caso sarebbe solo una questione di fornire un buon esempio alla categoria "gay italiani giovani che hanno bisogno di modelli di riferimento positivi".

Mi si e' obiettato "perche' lo condanni? non lo conosci" onestamente non mi serve conoscere le sue motivazioni, perche' il risultato non cambia, non facendo coming out (qualsiasi sia la motivazione) sta privando le nuove generazioni di quello che potrebbe essere un modello in piu'. Cosi' come ha fatto Jodie Foster prima di lui, e come tra le righe penso che stia facendo Tiziano Ferro, anche se sulla sua di omosessualita' non ci sono certezze.

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Tiziano Ferro? Ma se è stato incrociato più volte in locali gay!  :sisi:

Una volta in treno nel mio scompartimento c'erano una fan di Tiziano Ferro e una tipa di Latina, e la fan le ha chiesto se per caso non lo conoscesse... Quella ha detto di sì perché i genitori di lei sono amici dei Ferro e andavano pure allo stesso liceo; ha aggiunto che tutta la scuola sapeva che è gay e che a casa ha avuto anche problemi per aver fatto co.

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Si' pero' io a queste leggende metropolitane credo poco, o meglio o crediamo a tutte o a nessuna. Zii gay dell'eta' dei miei genitori sostengono per gli stessi canali che sia gay Claudio Baglioni. Che Bolle sia gay direi che e' certo se ha dichiarato di essere gay a una certa rivista anche se poi si e' affrettato a smentire. Che Jodie Foster fosse lesbica era pure chiaro visto che era accompagnata sempre dalla stessa donna e mai da un uomo e quando ha dovuto fare un figlio lo ha fatto in provetta.

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Non che io conosca bene la carriera di Baglioni, ma su Ferro secondo me ci sono begli indizi. Si è pure trasferito a Londra perché così lì non lo riconosce nessuno... Non è un caso imho.

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  • 2 months later...

beh permettemi di dire che le interviste fatte all'estero non è detto che vengano sempre riportate nella maniera corretta io sinceramente non credo nell'omosessualità del bolle e nemmeno del ferro ho letto anch'io che è stato visto in passato in locali gay ma tutti i cantanti all'inizio di carriera si fanno vedere in questi locali per lavoro e per assicurarsi una fetta fedele di pubblico e mi sembra strano che da latina arrivino voci sul fatto che sia gay quando è proprio lì che ha la sua ragazza una certa silvia a cui ha dedicato l'album precedente e il regalo + grande

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Ecco un altro degli argomenti tipicamente froci che a me danno profondamente fastidio  :D Ricordo, negli anni passati, di aver partecipato a intere serate di discussioni parlando di chi fosse e di chi non fosse gay, e addirittura di ragazzi che si volevano far belli ai miei occhi chiamando Tiziano Ferro "l'ex di un amico mio".

 

La mia risposta, oggi come allora, è: chi cappero se ne frega?

Ok, Tiziano Ferro, Roberto Bolle e via dicendo sono personaggi pubblici e la curiosità sul loro orientamento sessuale può pure starci, per carità. Ma, una volta appurata questa... che cosa cambierebbe?

La musica di Ferro diventerebbe migliore/peggiore? Bolle starebbe meglio in equilibrio sulle punte? Alla fine il loro successo (o l'indifferenza di chi nemmeno sa chi siano) non si basa su quello, ma sul loro talento, presunto o meno che esso sia.

 

E nemmeno mi piacciono i discorsi moralisti di chi dice "se facessero CO aiuterebbero tante persone ad accettarsi": a parte che è una cosa tutta da vedere, ma vi rendete conto di quanti personaggi hanno fatto leva sulla loro omosessualità, partendo da "semplici" CO e poi arrivando a tralasciare completamente il loro talento per basarsi solo sul loro essere omosessuali?

Esiste un florilegio di personaggi pubblici (cantanti, conduttori, attori) il cui talento è andato scemando col tempo, e che "casualmente" hanno scelto di dichiararsi proprio nel momento a loro più propizio, cosicché attualmente fanno schifo nel loro lavoro ma riescono quantomeno ad avere visibilità giusto perché c'è la parola "omosessuale" accanto alla loro accezione.

 

Insomma, francamente tutta questa bagarre non la comprendo e non la condivido. Noi gay avremmo ben altro a cui pensare, piuttosto che a chi sia l'ultima star del momento omosessuale.

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