.Gi@como. Posted September 11, 2009 Share Posted September 11, 2009 E' come perdersi in un labirinto. Vede, dottore, più cerco di scrutare dentro il mio io e più inevitabilmente mi perdo. Ad essere sincero, non so se mi approccio a questo viaggio nella giusta maniera. Di solito faccio così: quando rientro a casa dal lavoro, verso sera, spengo tutte le luci di casa e, accendendo una candela, mi siedo davanti ad essa. Poi, col passare dei minuti, cerco di fissare intensamente la fiamma che ora sfavilla e ora si fa più flebile. Quando capisco che i miei occhi hanno ormai captato tutta l'energia che si è venuta a creare intorno a quel lumicino, comincio a formulare dapprima frasi sconnesse, e poi pensieri sempre più profondi. Comincio ad interrogarmi, ad esempio, sull'immortalità dell'anima, sul problema del male come deficienza di bene, sul perché alcuni credano nel destino ed altri no. Sovente mi chiedo anche se questo sia veramente il migliore dei mondi possibili, se Leibniz e la sua monadologia non fossero stati altro che sudici palliativi per renderci questo mondo più sopportabile. Per non parlare di Voltaire! chi, infatti, può negare che Candide non sia altro colui che smaschera questa gran finzione dell'ottimismo perpetuo e in continuo avanzamento? Le confesserò, dottore, che molto spesso mi sento male. Capita che la mia mente, mentre osserva acuta ed attenta quella fiamma così selvaggia e baldanzosa, si soffermi su problemi quali la caducità del mondo e la ragion d'essere dell'uomo sulla terra. Sa cosa significa aver studiato filosofia, dottore? ma che domande le faccio, certo che lo sa, altrimenti non sarebbe diventato psicologo. Ebbene, però, lasci che glielo spieghi chi, come me, ha soltanto saggiato questa infinita materia e non si è mai addentrato più di tanto: la filosofia serve a creare problemi e a non risolverli. Potrei citarle valanghe di questioni, di dissertazioni, di contradditori, di alterchi, di battibecchi, di matematici che si azzuffano per aver il primato della scoperta del calcolo infinitesimale. E a noi poveri diavoli che viene servito tutto questo come un piatto freddo e non richiesto, chi ci pensa a noi? dobbiamo per forza dilapidare il patrimonio familiare in continue ed infinite sessioni da voi specialisti del settore per poter trovare delle risposte a quesiti che vostri colleghi hanno tirato in ballo secoli or sono? Non so se capisce che tra queste mie parole si può sentire un lontano grido di aiuto, dottore. Vorrei che tutto, adesso, si annullasse e ripartisse da zero; una nuova civiltà umana con dei valori ex novo ed ex abrupto. Non la sollazza l'idea, eh? no, non la sollazza. D'altronde, la capisco: come potrebbe tirare a campare lei senza il suo fottuto lavoro? che poi, me lo faccia dire, questo divano è pure scomodo! ed anche brutto a vedersi, se devo essere totalmente sincero. Le pare che questo rosso tiziano possa confacersi bene con il giallo ocra del suo studio? NO! ASSOLUTAMENTE NO! ne risulta un contrasto cromatico tale da far impallidire Goethe e Turner. Anzi, forse or ora stanno rivoltandosi nella tomba, ora che alle loro orecchie sono giunti accoppiati questi due colori. Sa cosa le dico, dottore? che se devo credere a quelli che, come Leopardi, hanno passato tutta la vita lamentandosi e garrendo contro le angherie di questo mondo, ma che poi sono morti abbuffandosi di babà e limoncello, ebbene, preferisco far tutto da me, quasi come mi imponessi un autodafè. Dunque, ecco i suoi sporchi soldi, che solo ora sono diventati sporchi perché prima erano miei - e si dà il caso che io me li sia guadagnati col sudore della fronte - ed arrivederci. Preferisco riempirmi la testa di tutti quelli che voi definite bolsi o fuorvianti, ma che, sicuramente, hanno capito qualcosa della vita, grazie alla loro capacità di farsi scivolare tutto addosso. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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