Jump to content

Nuovo attacco omofobo a Roma, Molotov contro locale gay


useramon

Recommended Posts

da Repubblica:

 

Ancora un atto intimidatorio al "Qube", sede storica degli eventi organizzati da Muccassassina.

Si tratta dell'ennesimo episodio di intolleranza omosessuale nella Capitale

 

ROMA - Ancora un episodio di violenza contro la comunità omosessuale a Roma. Un ordigno molotov è stato lanciato poco prima delle sette di questa mattina contro la serranda della discoteca Qube, nella zona di Portonaccio, noto locale gay della Capitale. Secondo quanto si è appreso la bomba molotov ha causato un principio di incendio ma nessun ferito.

 

Una persona che ha avvertito i carabinieri avrebbe riferito di aver visto due giovani a bordo di una moto che lanciavano il rudimentale ordigno. La discoteca Qube era già stata obbiettivo di un'altra intimidazione nel corso dell'estate, da quando è iniziata una escalation di violenze e aggressioni che hanno colpito la comunità omosessuale in Italia e nella Capitale.

 

Solo a Roma dal 19 agosto scorso sono stati numerosi gli episodi di intolleranza omofoba, espressa con aggressioni a ragazzi gay o atti intimidatori verso luoghi e locali frequentati dalle comunità omosessuali, come appunto il Qube, sede storica della serata Muccassassina, la più importante festa gay, lesbica e transessuale della Capitale, che a fine agosto è stata presa di mira da ignoti che hanno rotto i vetri dell'entrata e appiccato il fuoco all'interno del locale.

 

(19 settembre 2009)

 

 

Ci risiamo.. :rotfl:

Link to comment
Share on other sites

Più fanno così, più ci danno visibilità, più i politicanti, perchè politici non sono, devono mettere ai primi posti la nostra questione ed emanare leggi per tutelarci.

Link to comment
Share on other sites

Il Mieli ( l'associazione che organizza la festa di Muccassassina che si tiene nella discoteca Qube) minimizza:

 

Il Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli ha appreso dalle agenzie di stampa e successivamente dalla proprietà del locale dell’attacco incendiario contro la discoteca Qube, che ospita le serate di Muccassassina.

 

Sono ancora in atto gli accertamenti da parte delle forze dell’ordine, prontamente intervenute in via di Portonaccio: secondo le prime informazioni non si tratterebbe di molotov, ma di un sasso avvolto con uno straccio imbevuto di benzina e appoggiato davanti a un’uscita del locale, che non ha provocato danni alla struttura.

Mancherebbero quindi i presupposti perché si possa parlare di attacco omofobo, diretto contro la comunità glbt e uno dei suoi locali simbolo.

 

Il Circolo Mario Mieli, pur non sottovalutando il preoccupante gesto, invita quindi alla massima prudenza anche i media, per evitare allarmismi all’interno di una comunità già sotto pressione per gli eventi che si sono ripetuti a Roma e in altre città italiane negli ultimi mesi.

 

Fonte: Circolo di cultura omosessuale mario mieli

Link to comment
Share on other sites

Però ragazzi, il Qube è anche una discoteca normale (oltre a ospitare il Muccassassina un giorno a settimana).

Dato che non sono cosparse scritte nè rivendicazioni, e dato che già in passato ci si era sbagliati su altri casi di cronaca simili (il raid contro gli immigrati al Pigneto, qualcuno lo ricorda?), potrebbe essere possibile che in realtà è solo un'intimidazione contro i proprietari del Qube, magari slegata dall'omofobia?

 

Questa è solo una mia ipotesi, eh!

Link to comment
Share on other sites

è ovviamente piu probabile pensare ad un attacco contro i gay ma non bisogna essere accecati da quello che dicono i giornalisti.

 

I giornalisti spingono la notizia su quello che da più ascolto, il marketing del giornalismo e della finta informazione che c'è in italia è osceno, diabolico direi... quindi non per forza tocca pensare che sia per i gay

 

io stesso però lo penso, e potrei contraddirmi, ma è solo per dirvi che li non fanno solo serate gay, ma anche altre... alle quali io ho partecipato piu delle stesse serate gay quindi non fate di tutta l'erba un fascio per forza, solo perchè i giornalisti sanno che è questo che vogliamo sentirci dire :)

Link to comment
Share on other sites

Non mi piace la presa di posizione "al ribasso" del Mieli....sarebbe stato meglio dichiarare di aspettare notizie più certe, senza cercar di minimizzare il fatto, comunque.

 

Mi viene il dubbio che minimizzino in vista della serata inaugurale della stagione di Muccassassina... :)

Link to comment
Share on other sites

Mike in the Breeze

Sentito al tg. Queste cose ci fanno solo dei favori, sperando che nessuno ci finisca in mezzo!

Pure mia nonna, vedendo il servizio, ha detto: "Qui stanno andando tutti fuori di testa"

 

:) nonna <3

haha

Link to comment
Share on other sites

Non so come leggere la reazione del Mieli... Dopo il primo incendio non mi pare cercarono la minimizzazione... E' anche curioso che mediaticamente cerchino di ridimensionare la cosa, cosa che non mi pare Marrazzo abbia fatto...  :)

Link to comment
Share on other sites

Ci sono vari buoni motivi per minimizzare.

 

Il principale è: non si possono trasformare le rivendicazioni omosessuali

in una semplice questione di sicurezza, resolubile con ronde sbirri e telecamere.

 

Il secondo: bisogna trasmettere ai giovani la VOGLIA di esporsi,

di dichiararsi in casa, a scuola, nell'ambiente di lavoro, per strada;

senza cercare sempre "i luoghi consoni", i cosiddetti "ghetti"

solo per dar ragione a chi ci vuole nascosti e invisibili.

 

Io minimizzerei.

Link to comment
Share on other sites

Vero, però dobbiamo considerare che anche manifestazioni come le fiaccolate di "we have a dream", il cui scopo è sostanzialmente di esporsi rivendicando visibilità indipendentemente dalle associazioni, hanno avuto il boom di partecipazione e di esposizione mediatica in occasione di azioni omofobe come il lancio delle bombe carta nella gay street.

 

Considerato ciò, tu minimizzeresti?

Link to comment
Share on other sites

Caro Sebastien,

domani i ragazzi di "we have a dream"

non esisteranno più, mi spiace.

Nessuno trasfromerà la paura in proposta,

nessuno trasformerà lo sdegno in azioni.

 

Rimarranno sempre i soliti che si fanno il culo

per pagare le bollette dell'associazione

per finanziare il Telefono Amico

per trovare i soldi per le campagne contro l'HIV.

 

Questi "soliti personaggi" sventolano bandiere nello stesso modo,

ma il giorno successivo fanno volontariato e si sbattono;

loro rimangono mentre gli altri passano.

Link to comment
Share on other sites

Io non minimizzerei.

E' una delle poche volte che, a livello nazionale, sembra essersi aperto un discorso quanto meno "serioso" sulla questione glbt. Son d'accordo, il tutto non può riassumersi nella "semplice" questione sicurezza. Ma da una parte si deve pur cominciare...

Se il chiavistello comincia a girare e noi stessi ci preoccupiamo di bloccarlo, va a finire che la porta resta chiusa.

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...