Jump to content

un nazista in famiglia


Recommended Posts

 

Diciamo che mi sono ritrovato molto nel concetto di

"virtù".

 

Poi la parola diventa

vecchia...

 

oggi si dà per scontato che educare implichi

trasmettere valori.

 

 

 

Anch'io mi sono ritrovato molto in quella parola, un po' pensando a Foucault (virtù = cura di sé,

assumere se stesso come  materia di perfezionamento, vita come opus), un po' pensando a Nietzsche

che intende le virtù, al plurale, in senso rinascimentale, come forme di eccellenza, capacità, bravura,

svincolate da un contesto etico.

 

Ecco, educare dovrebbe significare promuovere capacità reattive, negli altri, sia nell'apprendimento che in tutti gli altri

campi, insegnare ad avere a che fare con se stessi, in modo da sviluppare abilità, potenzialità, e da

conquistare coscienza. E' ovvio che di tutto si può fare un uso malvagio, anche della coscienza, ma in questo caso

credo (ottimisticamente) che nel suo sviluppo qualcosa si sia arrestato, e in ogni caso che le forme più usuali

del "male" (non si può rimanere all'esempio macroscopico della brutalità e della violenza) implichino sempre una

forte riduzione della coscienza. C'è una moralità, c'è una scintilla almeno di moralità nella coscienza.

Scusate, ma a me sembra si stia perdendo il senso del discorso.

 

Stiamo a parlare di filosofia, di virtù, e di letteratura, quando poi alla fine si tratta solo di una persona che ha compiuto e sta facendo scelte sbagliate.

 

Possiamo portare a paragone anche la Bibbia, e il bravo cristiano che porge sempre l'altra guancia, ma qui si tratta di un ragazzo, di un uomo, che si dichiara nazista con ciò che ne consegue.

 

Si può aiutare? Sì, forse, dimostrandogli gli errori che il nazismo ha portato e ha arrecato ad altre persone.

 

Non vorrà essere aiutato, e continuerà sulla sua strada? Avrà di che riflettere quando si renderà conto che si è preso le responsabilità di ciò che ha detto e di ciò che ha fatto.

 

Puro, e semplice.

 

Cambiapelle può parlare, farlo ragionare, e altro, ma è inutile come diceva un altro utente del forum "lavare la testa al somaro" se questo è contrario ad essere pulito.

bello che il mio topic sia un pretesto per rimorchiare....  :P

 

comunque vorrei ringraziare di cuore chi ha cercato di darmi consigli... devo dirvi la verita' . non mi aspettavo cosi' tante risposte ( anche perche' la sezione dove hanno trasportarto il tutto mi sembra semplicemente inappropriata :)) quindi non ho fatto tempo a leggervi tutti  :P

oggi ne ho parlato con mio zio (l altro fratello di mia madre) visto che da poco il mio caro cuginetto e' andato ad abitare vicino casa sua con la futura sposa.

gli ho spiegato tutto ed e' rimasto di sasso quando gli ho parlato dello stupro. lui detesta il modo in cui mia zia ha cercato di educare andrea (mio cugino) e la giudica una fanatica religiosa. ma da li a dire che e' tutta colpa sua ne passa di acqua sotto i ponti....

da quello che ho capito nessuno ha voglia di andare al matrimonio....

la cosa che mi sconvolge pero' non sono tanto sti discorsi ma gli occhi di andrea: sono cambiati, vitrei e assolutamente falsi... se lo incontrate vi parra' il ragazzo piu' buono del ondo. ma dentro alla sua anima nera si sasconde un mostro che non conoscevo. dalla sua bocca solo sentenze senza senso. indifendibili.

non saprei proprio cosa fare... se gli parlassi sprecherei troppa energia (mi conosco e so come affronterei la situazione) e non so proprio se ne valga la pena

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now
×
×
  • Create New...