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Fiaccolata di Roma tra omeopatia e ipocrisia


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FIACCOLATA CONTRO L'OMOFOBIA A ROMA CON ALEMANNO

In 30 mila, secondo gli organizzatori, hanno partecipato alla fiaccolata contro l' intolleranza e ogni forma di razzismo partita da piazza Santi Apostoli fino al Colosseo. Fra i tanti dietro lo striscione di apertura, insieme ai presidenti di Comune, Provincia e Regione, anche la mamma di Paolo Seganti il gay ucciso nel 2005 a Roma e la segretaria dell'Ugl Renata Polverini. C'é anche un prete e delle donne di colore. Alcuni nomadi hanno invece voluto fare una foto davanti allo striscione di apertura con un altro cartello con scritto "Noi giovani Rom diamo un calcio al razzismo". "Se non sopporti chi è diverso da te: clonati" è invece la scritta che campeggia sulle magliette realizzate dalla Provincia di Roma. Tante le bandiere di Sinistra e libertà che ha scelto di non accogliere l'invito del sindaco Gianni Alemanno di non portare bandiere di partito alla fiaccolata.

 

"E' importante che ci sia una reazione della società civile. Vuol dire che c'é ancora la capacità di indignarsi ma è importante che alle parole seguano i fatti. Il Pd è pronto ad andare in Aula anche domani mattina per approvare la norma contro làomofobia. Vedremo se ci sarà questa volontà da parte di tutti", ha detto il segretario del Pd Dario Franceschini. Sull'annunciata presenza della parlamentare di destra Alessandra Mussolini, Franceschini ha detto: sugli omosessuali "speriamo che abbia cambiato idea", commentando una frase detta dalla Mussolini qualche anno fa che diceva "meglio fascisti che froci".

 

Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha baciato Imma Battaglia, presidente di Gay Project, e dopo averla baciata, sotto il palco collocato al Colosseo dove si è conclusa la fiaccolata le ha detto: "Ce l'abbiamo fatta". L'assessore alla cultura del Comune di Roma Umberto Croppi, davanti a loro, ha commentato: "Solo un anno fa era impensabile, ma ci abbiamo lavorato tanto".

 

Poi c'é stato un altro siparietto con la Battaglia che ha detto ad Alemanno: "Prima la legge contro l'omofobia e poi alla fine anche i matrimoni gay". A quel punto Alemanno ha riso di gusto e si è avvicinata alla parlamentare del Pd Paola Concia, la quale ha commentato: "Sposerà me Alemanno". E poi dandogli una pacca sulla spalla ha aggiunto: "Lascerà la moglie e sposerà me". E la risata è stata generale."Solo Roma poteva essere capace di fare questa manifestazione - ha detto Alemanno - Trentamila persone sono un successo perché questa era una manifestazione difficile e al tempo stesso unica". "Sono molto soddisfatta perché la considero anche una vittoria della mia politica trasversale", ha detto Imma Battaglia commentando l'esito della manifestazione.

 

Premessa: non sono andato alla fiaccolata di oggi perché avevo un impegno, ma in questi giorni ho letto sempre più perplesso e costernato le adesioni al corteo. Per i non romani faccio un breve riassunto.

 

All'indomani delle aggressioni al Gay Village, Zingaretti (presidente della provincia) propone di fare una manifestazione contro l'omofobia con la partecipazione delle istituzioni; aderiscono Marrazzo (il presidente della regione) e Alemanno (sindaco di Roma). La manifestazione diventa la "Fiaccolata contro l'intolleranza e i razzismi". Aderiscono esponenti del Pd, il Vicariato, Alessandra Mussolini. Aderisce Casa Pound (centro sociale di destra), ma la partecipazione viene sconsigliata da Alemanno per ragioni di opportunità. Accolta invece la delegazione di via Acca Larentia, altro centro di estrema destra della città. Si fa la manifestazione, mare di persone (a leggere l'Ansa), baci e abbracci, Alemanno scherza con la Concia, Imma Battaglia plaude alla vittoria della sua politica trasversale.

 

E a me vengono in mente un po' di cose.

 

1) Partiamo dal nome. Capisco che parlare di omosessualità è imbarazzante, ma era proprio necessario far sparire dal titolo della manifestazione ogni riferimento all'omofobia? D'accordo radunare una base la più ampia possibile, "fiaccolata contro l'intolleranza" potrebbe coinvolgere anche i celiaci e quelli che non digeriscono il lattosio, non c'era niente di meglio? Si combatte meglio l'omofobia se è in dosi omeopatiche?

2) L'adesione del Pd: ci si vanta di muoversi in difesa della comunità con la legge sull'omofobia. E' un segnale, certo, ma è un'inezia. Non cambia la vita di tutti quei GLBT che (fortunatamente) non vengono fraccati di botte. Non è una rivendicazione di un diritto. Io ho già il diritto a non essere picchiato, l'aggravante è un discorso di principio. Non credo che nessuno, neanche Svastichella abbia mai pensato: "Volevo ammazzare un negro ma mi davano l'aggravante, me la sono presa coi froci". E dunque, segnale a parte, cosa fa il Pd per la comunità? Fa dichiarazioni di intenti, a parole e nei programmi (che, come disse candidamente Polito senatore della Margherita, non contano un c***o)? Non si dissocia né tantomeno condanna le parole della Binetti? Che c'è a fare in piazza?

3) L'adesione di Alessandra "meglio-fascista-che-frocio" Mussolini, fulminata sulla via di Sodoma una ventina di giorni fa?

4) L'adesione di Alemanno che pochi giorni fa, proprio davanti alla Battaglia, ha detto: "Sono per i diritti individuali, dato che a quanto pare anche voi siete persone, ma di altro non se ne parla"?

5) L'adesione del Vicariato, il cui principale o diretti dipendenti hanno più volte dichiarato che i gay sono contro la famiglia, causano le guerre (non da soli, insieme alle coppie di fatto etero), sono tendenzialmente pedofili e inadatti a fare i preti, sono moralmente disordinati?

6) L'adesione di Casa Pound è quella che, paradossalmente, mi sconvolge di meno. Ho conosciuto alcune persone di estrema destra, e devo ammettere che pur partendo da posizioni e principi contro i quali lotterei ferocemente, su alcune tematiche arrivano a conclusioni ragionevoli, e non escluderei a priori che così potrebbe essere per le tematiche GLBT. Quello che non capisco è: perché CasaPound no e Acca Larentia sì, dato che questi ultimi non sono proprio suore orsoline...

7) La dichiarazione vittoriosa della Battaglia. Ora, cosa c'è da esultare, quando porti in piazza 30.000 persone ma il loro unico punto in comune è: "picchiare il tuo vicino è sbagliato"? Avrebbe avuto senso 30 anni fa, ma oggi che vittoria è? E' come se avessero detto a Rosa Parks: "Facciamo una manifestazione contro il razzismo, diciamo che non dovete essere picchiati e critichiamo il Ku Klux Klan, ma adesso scendi da quell'autobus e non rompere i coglioni".

 

Detto ciò, non so cosa pensare. Sono utili manifestazioni così, con questo sottointeso? E' giusto fornire alibi al Vicariato, che ora potrà dire che sono contro l'omofobia, anche se i gay vanno all'inferno? E' giusto accettare la solidarietà di chi apertamente ti osteggia (vedi Alemanno) o, per vigliaccheria, ipocrisia o convenienza, tace (vedi tre quarti del Pd)?

I ragazzi di We have a Dream, ad esempio, hanno deciso di scendere in piazza in maschera per sottolineare l'ipocrisia della cosa. Ma hanno fatto numero, e del loro gesto provocatorio nulla rimane nel commento Ansa, e dubito che domani la stampa noterà la differenza. Di questa giornata si ricorderà solo lo slogan: "Alemanno con i gay".

 

Bisognava andare a questa manifestazione o no?

Ma certo che bisognava andarci. Per tante ragioni, di cui la principale è che la manifestazione era promossa dalle Istituzioni.

Se non andiamo a una manifestazione del genere sbagliamo. Sono d'accordo con te che intitolarla "contro l'intolleranza e i razzismi"

è assai deludente e italiota, ma che ci vuoi fare? Siamo in Italia e anzi a Roma.

Tuttavia i cartelli preponderanti erano contro l'omofobia e tutti sapevano che quello era il cuore della manifestazione.

 

Ci sono poi varie contraddizioni, e un uso ignobile da parte di alcuni, Pd e Franceschini in testa: a quest'ultimo basta rispondere

che lui non ha mai detto nemmeno un decimo delle cose pro diritti gay che la Mussolini ha detto fino al 2004 o 2005. L'ho visto anch'io

gironzolare lungo il corteo per farsi vedere, ma chi se ne frega. L'esclusione di Casa Pound ha sorpreso alcuni ma dobbiamo

anche ammettere che se Alemanno l'ha esclusa ha fatto male, se non l'avesse esclusa avrebbe fatto ugualmente male...

 

Non so se veramente eravamo 30 mila, forse sì, in ogni caso la manifestazione può dirsi riuscita.

Bisognava esserci, ci siamo stati, ci hanno notato e soprattutto ci hanno sentito!

Trovate già qui (e su facebook) qualche scatto http://www.flickr.com/photos/eclipseatmidnight/sets/72157622449438812/

 

Andiamo a monte. La manifestazione era nata contro l'omotransfobia, poi col passare delle settimana è stata edulcorata in una generica manifestazione "contro tutti i razzismi", tant'è che poi chiunque è riuscito ad inserircisi: dal Vicariato ad Acca Larentia, fino ad Alessandra "meglio fascisti che froci" Mussolini. I tutto questo certi esponenti noti del movimento (vedi Imma che ieri davanti alle telecamere del TG3 era tutta bagnata perchè "questa manifestazione  stata fantastica") non perdono occasione per assicurarsi corsie preferenziali con le istituzioni per arsi gli affari loro (che per inciso, nel caso non ve ne foste accorti, da molto, moltissimo tempo non coincidono più con i nostri, e riguardo qusta cosa, una volta che ce ne siamo accorti dovremmo anche agire di conseguenza.

 

Sottolineando che la mia visione in merito è ovviamente diversa e sintetizzabile nella parola parità (Matrimonio, adozione...), chi fa polemica su certe partecipazioni poi si chieda perchè Casapound, che fa fra l'altro molte battaglie comuni alla sinistra "estrema" come le questioni legate al tema della casa,  sia molto più avanti di certa politica "tollerante" dichiarandosi , e esottolineo NON da ieri e strumentalmente alla manifestazione, da mesi assolutamente contraria ad ogni forma di violenza legata all'orientamento sessuale abbia più volte dichiarato di essere favorevole alla regolametazione della situazione delle coppie di fatto (!!!) siano esse etero o omosessuali, cosa invece glissata da tanti politici sia a destra che a sinistra. Non vi devo ricordare la deriva dell'apertura del registro delle Unioni Civili a Roma un paio di anni fa sotto Veltroni (che ieri era presente!) ad opera della sua stessa maggioranza o la dichiarazione di guerra in piena regola che Gianni Alemanno un paio di settimana fa ci ha fatto in casa nostra, mentre qualcuna gli stringeva pure la mano tutta giuliva al Gay Village, vero? Ed Alemanno dichiara a poche ore dalla manifestazione che la presenza di CasaPound è inopportuna e li invita a non venire? Chi è per primo che se ne sarebbe dovuto rimanere a casa?

 

Comunque io da 7 anni, da quando ho detto "sono gay", non l'ho mai fatto ma ho notato che molti che finora rimanevano a casa si  stanno rendendo conto dell'importanza del NON delegare più nessuno, perchè è evidente che se non importa manco a noi di noi non importa a nessun altro. E per prendere delle decisioni mature, per non fare le statue di gesso o addirittura i gamberi dobbiamo sgombrare la testa dalle ideologie e ragionare, rifletterere sui fatti.

Ieri volevo e volevamo essere lì a dire e a sottolineare che siamo una comunità, che ci stiamo riprendendo quell'affettività, quel senso di famiglia che in questi anni ci hanno violentemente tolto, che nella nostre vite ed ancor più ieri sera, le istituzioni, lo Stato ci tratta come FANTASMI.  Che Omofobia non significa prendersi un coltello in pancia, significa non potersi sposare col proprio compagno, significa non poter avere un figlio dopo 23 anni di relazione! Significa doversi nascondere a lavoro, nelle università, dover fingere in famiglia! E tutta una serie di cose che non sto qui a ripetervi perchè ognuno di noi e dei nostri amici ha vissuto e vive sulla propria pelle. Eravamo lì per dire BASTA perchè nessuno queste cose le dice al posto nostro. Ed eravamo sotto quel palco a gridare DIRITTI , eravamo davanti alla gente a chiedere informazione ed educazione a partire dalle cuole (questo gli enti locali, se davero potessero potrebbero farlo anzichè riempirsi la bocca di parole e darci due forere e due telecamere in via di San Giovanni.

 

E credetemi: quando Paola Saluzzi ha letto dal palco il nostro cartello con il passo del Vangelo dei "sepolcri imbiancati",  quello di Gesù incazzato nero che caccia gli ipocriti farisei dal tempio, e si è resa conto solo a metà, quando ormai non poteva più fermarsi, del peso di quello che stava pronunciando e soprattutto a chi fosse diretto io ho provato un attimo di puro godimento e non ho avuto dubbi sul fatto che la nostra presenza fosse fondamental.

Non condividere a pieno le cause del movimento omosessuale non significa essere a favore della violenza contro gli omosessuali.

Attenti ai pregiudizi.

 

Non so a quale intervento o frase precisa ti riferisci, comunque attento: omofobia non significa solo violenza

contro gli omosessuali, ma discriminazione, e negazione di diritti costituzionali e diritti civili.

Bravo Isher.

 

Secondo voi una coppia che dopo 23 anni di relazione non può sposarsi non subisce omofobia?

Secondo voi l'essermi sentito chiamare ricchione dai compagni di scuola ed anche indirettamente da qualche professore senza che nessuno intervenise, anch s nessuno mi ha mai inseguito con le mazze, non è omofobia?

Secondo voi il rifiuto della tutela dell'omogenitorialtà, una realtà che ESISTE, perchè conosco tante coppie e tante gay e lesbiche single che hanno dei figli (una delle quali, una bimba bellisima, insieme alla sua mamma era ieri con noi).

Secondo voi quello che subiamo nellla magior parte dei casi nelle nostre famiglie 'origine, il non sentirsi a casa neanche a casa propria, che nelle persone psicologicamente più deboli porta a situazioni gravissime che vanno dalla depressione al suicidio non è omofobia?

 

Continuo? Vado avanti all'infinito eh.

Una legge riconosca l'omo e la transfobia come aggravanti nelle aggressioni è proprio il minimo sindacale in un momento in ci ormai ci viene negata anche solo il semplice diitto di esistere. Ma dobbiamo renderci anche conto che una legge, se fosse applicata a dovere, nei limiti di quello che può fare una legge ovviamente, già esiste. Bisogna fare tanta informazione e cultura, bisogna parlare con la gente.

Ma soprattutto dobbiamo ricordarci noi per primi, e non transigere più su questo fatto, che quello che vogliamo è PARITA' e non mi stancherò mi di ripeterlo o di riscriverlo finchè avrò fiato è forze.

Beh secondo me la decisione giusta era partecipare e partecipare

in forme e modi che da un lato rendessero visibile la componente gay

del corteo e dall'altra contestassero questo tentativo di istituzionalizzare

la lotta all'omofobia nella forma retorica della lotta contro ogni violenza,

che è ovviamente è una formula su cui è facile realizzare un unanimismo

buonista di facciata ( tanto è vero che aderisce pure il vicariato e chi si

oppone ad ogni norma anti omofobia )

 

Mi pare che sia stato fatto così e sia stato fatto bene.

 

Certo resta la presenza/assenza delle associazioni. L'incapacità delle

associazioni Lgbt di dire qualcosa di significativo e utile. D'altronde

può essere uno stimolo per loro da raccogliere...se non sono in

grado di mobilitare più del passaparola, se non hanno iniziativa politica

in effetti sono destinate a diventare circoli ricreativi con servizi di

accoglienza e supporto o poco più.

Non ho partecipato perchè ero fuori Roma ieri, ma più che volentieri avrei camminato, magari con qualche striscione puntato bene verso la luce, per mettere finalmente in chiaro che ci siamo e che vogliamo avere una visibilità più costante e massiccia.

 

Personalmente, non mi piace e non appoggio minimamente la figura di Alemanno, che forse rappresenta i cittadini di Roma ma continua a non rappresentare me, le mie idee, e il mio credo.

 

La Battaglia non mi piace come persona, e nonostante possa dire o fare qualcosa pro e a nostro favore, non ha la mia simpatia.

 

Ho visto gli articoli, le foto, e qualche giudizio, e sono contento che ci sia stato e c'è un ottimo rimando da parte della stampa e della tv: un piccolo traguardo s'è compiuto, e speriamo di andare avanti così, e in meglio.

Non condividere a pieno le cause del movimento omosessuale non significa essere a favore della violenza contro gli omosessuali.

Attenti ai pregiudizi.

 

Non so a quale intervento o frase precisa ti riferisci, comunque attento: omofobia non significa solo violenza

contro gli omosessuali, ma discriminazione, e negazione di diritti costituzionali e diritti civili.

 

Scusa, era riferito a quella sequela di improbabili adesioni mal digerite dalla comunità gay, io intendevo specificare (escludendo per l'amore del dibattito la possibilità che sia una ruffianata politica) che anche chi è contrario ai matrimoni gay o prova pena per una condotta di vita deviata, può avere sufficiente sale in zucca da condannare atti violenti e terroristici.

Più chiaro ora?

Scusa, era riferito a quella sequela di improbabili adesioni mal digerite dalla comunità gay, io intendevo specificare (escludendo per l'amore del dibattito la possibilità che sia una ruffianata politica) che anche chi è contrario ai matrimoni gay o prova pena per una condotta di vita deviata, può avere sufficiente sale in zucca da condannare atti violenti e terroristici.

Più chiaro ora?

 

Ma sempre omofobia è. Ripeto: non c'è bisogno delle mazze e dei coltelli per essere violenti o per fare del male. E se vogliamo  proprio rimanere sul tema della violenza fisica e psicologica il non riconoscimento pieno di nostri diritti, la discrimiazione quotidiana nelle sue diverse forme ci crea uno stress fisico e psicologico che a lungo andare può avere ricadute anche gravi. Lingiardi docet.

Mai parlato di tali fenomeni io, pensavo che la fiaccolata fosse incentrata sui recenti fatti di violenza ai danni della comunità omosessuale romana. Sarà impopolare ma una coltellata mi sembra più grave del negare la legittimazione sociale/burocratica di un rapporto... con questo voglio dire che c'è un tempo per manifestare per una cosa e tempo per un'altra.

Anche se a mio modesto parere, una fiaccolata non sensibilizza gli animi a nessuno.

No ti sbagli, visto che era una fiaccolata contro l'omofobia e poi è diventata una genericissima "fiaccolata contro tutti i razzismi". Senza contare che da quando l'omofobia è un razzismoe l'omosessualità è una razza? (senza contare che le razze manco esistono fra l'altro).

 

Ci mancherebbe altro che non facessero una legge che tenga conto delle mootivazioni basate su orientamento sessuale ed identità di genere. Ma è iproprio il minimo, in un paese civile non si dovrebbe neanche avere il tempo di chiederla una cosa così basilare!

Ma non basta che le istituzioni ed i partiti si lavino la coscienza con generiche manifestazioni durante le quali le parole omofobia, transfobia, DIRITTI se non gliele avessimo urlate noi non sarebbero quasi state manco pronunciate.

 

Ti ripeto: una legge sui crimini d'odio c'è già e funzionerebbe se fosse applicata in toto per quello che una legge può fare in questi casi. Una legge NON può cambiare la testa alla gente. Non puoi imporre per legge alla gente di pensare che non siamo malati. la gente va informata ed educata.

anche chi è contrario ai matrimoni gay o prova pena per una condotta di vita deviata, può avere sufficiente sale in zucca da condannare atti violenti e terroristici.

Più chiaro ora?

 

Ti ha già risposto Orfeo, e anche io nel mio post precedente ti avevo detto la stessa cosa. Siccome tu

addirittura parlavi di «pregiudizi», mi sembrava necessario precisare che cosa si deve intendere per omofobia.

Mentre a me sembra che a te non sia ancora chiaro, dato che rispondi che una cosa è più grave

di un'altra. Un modo per non cogliere l'interconnessione che c'è tra tutti i fenomeni omofobici

i quali a seconda dei contesti, del livello di violenza, degli obiettivi, si esprimono in forme diverse

(dopo aver chiarito questo, facciamo pure una graduatoria della gravità, ma solo dopo).

 

Per il resto, avendo letto tutti i tuoi ultimi post in questo topic:

 

-Il desiderio e la scelta di fare e partecipare a una fiaccolata erano nati dai gravi atti omofobici violenti successi a Roma, e non solo

a Roma, ma una manifestazione ha sempre una portata generale, e quindi era logico che fosse contro l'omofobia

in generale, né avrebbe senso, anzi sarebbe ridicolo, che dei gay autolimitassero il concetto e manifestassero oggi

contro le botte e le sprangate, domani, separatamente, contro l'omofobia in generale.

-Poi le Istituzioni promotrici hanno dato una intitolazione diluita alla manifestazione ma la presenza gay-lesbica

era forte e i cartelli parlavano chiaro. Io deploro l'eliminazione del termine omofobia dall'intitolazione, ma accetto i fatti,

e non per questo non sono andato o trovo inutile la fiaccolata: inoltre questa cosa

non ha secondo me fiaccato la manifestazione, ha fatto solo risaltare la pruderie, l'atteggiamento retrivo, le paure

delle Istituzioni.

-A te pare che la fiaccolata non ha sensibilizzato gli animi. Ammesso che sensibilizzare gli animi sia

lo scopo principale e unico di una manifestazione (che per me è protestare, per prima cosa, e per seconda testimoniare), secondo

te era meglio non farla? E come escludere che qualcuno sia rimasto sensibilizzato da una manifestazione civile e ordinata?

- Una manifestazione ha sempre anche un senso per chi la fa. Io dopo esserci andato mi sentivo meglio. E mi ha

fatto un gran piacere incontrare questa o quella persona che manifestava con me. Anche questo conta.

 

 

- Una manifestazione ha sempre anche un senso per chi la fa. Io dopo esserci andato mi sentivo meglio. E mi ha

fatto un gran piacere incontrare questa o quella persona che manifestava con me. Anche questo conta.

 

Certo che conta. Ma la prossima volta che Bagnasco dirà che le coppie gay apriranno la strada alla legalizzazione dell'incesto e alla pedofilia, ma dirà anche che la Chiesa non è omofoba, perché è contro la violenza e ha anche partecipato alla manifestazione contro i razzismi, io mi sentirei coglionato due volte.

 

Ieri volevo e volevamo essere lì a dire e a sottolineare che siamo una comunità, che ci stiamo riprendendo quell'affettività, quel senso di famiglia che in questi anni ci hanno violentemente tolto, che nella nostre vite ed ancor più ieri sera, le istituzioni, lo Stato ci tratta come FANTASMI.  Che Omofobia non significa prendersi un coltello in pancia, significa non potersi sposare col proprio compagno, significa non poter avere un figlio dopo 23 anni di relazione! Significa doversi nascondere a lavoro, nelle università, dover fingere in famiglia!

Questa definizione di omofobia mi trova d'accordissimo, ma sicuramente non era condivisa da tutti i partecipanti alla manifestazione. Alemanno, per esempio, appoggerebbe l'idea di un'omofobia legata alla violenza fisica, ma non al matrimonio. Se si scende in piazza insieme, si deve trovare una piattaforma comune, ed essere andati insieme a gente che non vuole che i gay abbiano diritti di coppia per me è una sconfitta. Vuol dire che il compromesso si è trovato solo sul fatto che è ingiusto che i gay vengano picchiati, non vedo cosa ci sia da gioire.

 

Certo che conta. Ma la prossima volta che Bagnasco dirà che le coppie gay apriranno la strada alla legalizzazione dell'incesto e alla pedofilia, ma dirà anche che la Chiesa non è omofoba, perché è contro la violenza e ha anche partecipato alla manifestazione contro i razzismi, io mi sentirei coglionato due volte.

 

Io no, ma manco mezza dal momento che sono andato lì a dirgli che è un ipocrita e l'ho fatto persino con le parole del Vangelo di cui lui si riempie la bocca.

 

Questa definizione di omofobia mi trova d'accordissimo, ma sicuramente non era condivisa da tutti i partecipanti alla manifestazione. Alemanno, per esempio, appoggerebbe l'idea di un'omofobia legata alla violenza fisica, ma non al matrimonio. Se si scende in piazza insieme, si deve trovare una piattaforma comune, ed essere andati insieme a gente che non vuole che i gay abbiano diritti di coppia per me è una sconfitta. Vuol dire che il compromesso si è trovato solo sul fatto che è ingiusto che i gay vengano picchiati, non vedo cosa ci sia da gioire.

 

Scusa ma chi sta gioendo? Ti ripeto per la terza volta che siamo stati tutto il tempo ad urlare sotto il palco. Ma che ci hai visti in qualche foto vestiti da ballerine di Rio che hai capito che stavamo lì per festeggiare?

Scusa Isher se non ho replicato prontamente ma sono un pò disorientato ancora.

 

La distinzione che facevo io tra i due fenomeni era diversa dal collocarli su una scala di gravità, diciamo che vedo alcune posizioni come frutto di un ragionamento strutturato (condivisibile o meno) e altre nate da una bieca demonizazione nata dalla paura, ora, probabilmente le radici sono le stesse, e sempre omofobia è, ma personalmente sono più tollerante con un bigotto cattolico che con un fascistellocolcoltello.

Ripeto, sempre omofobia è, ma c'è comunque una persona dietro, e quella persona ha un'intelligenza e una sensibilità con cui ci si deve misurare... se possibile.

Guarda, io non credo proprio che molte posizioni che legittimano chi mette la mano in queste cose siano molto meno gravi dell'atto in sè. Anche perchè molti di quelli che pestano e brandiscono coltelli si sentono del tutto legittimati da questa gente (fra cui i politici sono in prima fila). E la gravità per me è la stessa che la legge riconosce a chi viene riconosciuto come mandante di un qualsiasi altro delitto. Che normalmente viene (o dovrebbe essere) perseguito esattamente come l'esecutore.

Scusa ma chi sta gioendo? Ti ripeto per la terza volta che siamo stati tutto il tempo ad urlare sotto il palco. Ma che ci hai visti in qualche foto vestiti da ballerine di Rio che hai capito che stavamo lì per festeggiare?

 

Scusa, Orfeo, non ce l'avevo con te e gli altri di we have a dream, mi riferivo alle dichiarazioni della Battaglia che sono uscite sull'Ansa.

Capisco il senso e l'ironia della vostra iniziativa (quella dei fantasmi), ma la mia paura è che il vostro messaggio controcorrente non sia passato, schiacciato dai panzer comunicativi degli enti locali da un lato e delle associazioni dall'altro.

>Anche se a mio modesto parere, una fiaccolata non sensibilizza gli animi a nessuno.

 

Ti sbagli di grosso.

Dipende da come e dove si fa.

Ti faccio un esempio: Piacenza, cittadina provinciale dove i gay bene o male sono mezzi imboscati; 600 tesserati Arcigay in tutta la provincia e 20 circa frequentatori dell'Arcigay locale.

Fiaccolata del 22 Settembre: 300 presenze. Pochi gay, moltissimi etero con figli anche piccoli.

Anziani, genitori, ragazzi, in un corteo silenzioso.

Finisce in piazza Duomo con un mini comizio: una mamma prende il megafono e parla di suo figlio. Lo vuole a casa sano e salvo e non capisce perchè lo Stato non debba tutelarlo. Dice che tutti siamo uguali davanti alla legge ma ognuno conserva le sue peculiarità come individuo.

Vengono letti dei fatti di cronaca.

Vengono spiegati i motivi della manifestazione.

Risonanza sui quotidiani locali: ma come, a Piacenza non si muove mai nessuno e quel giorno erano in 300?

Ma come, una madre che in piazza Duomo ripete: non ho sbagliato nulla educando mio figlio!

 

Non è stata presa posizione sui pacs o i matrimoni gay o le adozioni: le cose si fanno per gradi.

Un individuo ha dei diritti civili.

Uno è il diritto alla vita, indipendentemente dall'orientamento sessuale.

Una legge sulla violenza omofoba è già un primo passo.

Serve coraggio.

Serve che la gente ESCA DI CASA e dica: così non mi sta più bene.

Basta stare a casa a lamentarsi.

Basta accusare il governo e la politica.

Servono persone che IN PACE e ripeto in pace reclamino i loro diritti come esseri umani.

Servono manifestazioni pacifiche e le manifestazioni portano attenzione su temi altrimenti ignorati e passati sotto silenzio.

 

Serve pace contro la violenza.

La situazione è abbastanza critica. Le continue aggressioni fomentano la paura e l'odio.

Rendetevene conto.

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