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nonsochisonoio

Purtroppo la prima risposta a questo topic è quella che non vorresti arrivasse.

Per entrambe le sfere che tu menzioni, nel mio caso, no...

Non ho raggiunto il mio sogno lavorativo.
Non ho raggiunto il mio sogno in amore.

Nel lavoro ho fatto un percorso di studi netto e decoroso, monotematico e specialistico. Ho lavorato nel settore dove ho avuto alcuni problemi e mi sono arenato. Ora faccio un lavoro totalmente distante da quello per cui ho studiato e non sono soddisfatto, se non per il fatto che riporto un barely-dignitoso stipendio a casa che mi consente di togliermi qualche sfizio e vivere serenamente.

In amore ci sarebbero troppe parentesi e questioni da aprire. In soldoni, diciamo che sono partito svantaggiato (cfr. nonsochisonoio); quindi una bella partenza in salita piena di dubbi e di momenti bui e smarrimenti.
Per poi trovarmi, geograficamente, in una realtà che non consente di esprimersi pienamente come possa essere una città provinciale di second'ordine, dove l'essere gay è ancora non dico emarginato, ma comunque additato e screditato.
Mi sono trovato in relazioni brevi e, in una in particolare, violenta e tossica.
Ho tentato più volte di smuovere la situazione e trovare una soluzione (relazioni, relazioni a distanza, relazioni con compromessi, mediazione) ma non sono riuscito mai ad ottenere nulla.
Allo stato attuale mi trovo nella situazione di non cercare. So di perdere tempo, però la ricerca non ha portato a stimoli, nonostante diversi tentativi, cambiamenti etc...
Aspetterò tempi migliori per entrambe le situazioni.

18 minutes ago, nonsochisonoio said:

Purtroppo la prima risposta a questo topic è quella che non vorresti arrivasse.

Per entrambe le sfere che tu menzioni, nel mio caso, no...

Non ho raggiunto il mio sogno lavorativo.
Non ho raggiunto il mio sogno in amore.

Nel lavoro ho fatto un percorso di studi netto e decoroso, monotematico e specialistico. Ho lavorato nel settore dove ho avuto alcuni problemi e mi sono arenato. Ora faccio un lavoro totalmente distante da quello per cui ho studiato e non sono soddisfatto, se non per il fatto che riporto un barely-dignitoso stipendio a casa che mi consente di togliermi qualche sfizio e vivere serenamente.

In amore ci sarebbero troppe parentesi e questioni da aprire. In soldoni, diciamo che sono partito svantaggiato (cfr. nonsochisonoio); quindi una bella partenza in salita piena di dubbi e di momenti bui e smarrimenti.
Per poi trovarmi, geograficamente, in una realtà che non consente di esprimersi pienamente come possa essere una città provinciale di second'ordine, dove l'essere gay è ancora non dico emarginato, ma comunque additato e screditato.
Mi sono trovato in relazioni brevi e, in una in particolare, violenta e tossica.
Ho tentato più volte di smuovere la situazione e trovare una soluzione (relazioni, relazioni a distanza, relazioni con compromessi, mediazione) ma non sono riuscito mai ad ottenere nulla.
Allo stato attuale mi trovo nella situazione di non cercare. So di perdere tempo, però la ricerca non ha portato a stimoli, nonostante diversi tentativi, cambiamenti etc...
Aspetterò tempi migliori per entrambe le situazioni.

Credi comunque di poter ambire ancora ad un pezzettino di sogno? Nonostante le condizioni avverse, certo non partiamo coi calci in culo come propulsore, ha senso essere dreamer? 

Che bel giro di parole per non dire niente G., Un abbraccio 

nonsochisonoio

Non credo di poter ambire ad un pezzettino di sogno.
Io credo che la situazione possa cambiare. Come non lo so. Però ci voglio credere/sperare.

Lavorativamente parlando perchè comunque la situazione è aziendalmente, personalmente, psicologicamente scricchiolante. Quindi un giorno, vicino o lontano chissà, qualcosa cambierà. O lato mio (me ne vado, trovo di meglio, ho un'opportunità da valutare), o lato aziendale (chiude, fallisce, malgestita, ristrutturata).

Sentimentalmente (e anche banalmente direi) confido che almeno un tonno che mi pigli (o che si faccia pigliare) ci sia... Ci riescono tutti, ci riescono persone con meno risorse di me... Vuoi che non ci riesca io?

Secondo me, se posso interpretare il tuo pensiero tra le righe, la chiave di tutto è la pazienza.
La pazienza di cogliere i frutti e di seminare prima.
L'acutezza di seminare nel momento giusto, nel posto giusto, nel modo giusto.
L'accortezza di cogliere il frutto quando è maturo al punto giusto, senza avere fretta cogliendo il frutto amaro, o senza temporeggiare cogliendo il frutto sfatto...
La maturità di non fermarsi (come ho fatto io lavorativamente parlando e come sto facendo io dal punto di vista sentimentale [Nota autocritica]) alle prime difficoltà ma di insistere, con garbo.
Ma insistere.
Magari non la stessa strada, magari non la stessa sfumatura... Ma se cerchi una cosa, anche un set di coltelli Mr.Chef, se non la ottieni e pensi che sia la cosa giusta per te, Vai! Vai e spacca!

Non dimentichiamo che la componente "C"(ulo) c'è sempre, in tutte le cose, anche fosse un gratta e vinci...

14 minutes ago, nonsochisonoio said:

 

Errore mio nel taggare la parte in cui parli della maturità di non fermarsi, a livello lavorativo è più complesso, a livello sentimentale eh. 

Vorrei capire dove trovare il terreno ideale, ma vale per tutti e non voglio fare diventare il tópic una litania 

Penso sia inevitabile dare la precedenza a qualcosa piuttosto che all'altra.
E' molto raro che le due realtà si concilino e soprattutto è molto raro che le due dimensioni si concilino per entrambi nella coppia.
 

"Tesoro devo trasferirmi a Zurigo per fare il lavoro dei miei sogni nella finanza, dai che bello per seguirti lascerò il mio lavoro come archeologo perchè Zurigo è ricca di reperti non scoperti, infatti non li conosce nessuno"-

Insomma effettivamente se ci pensi è difficile, diciamo che esiste una gerarchia. Per alcuni la realizzazione personale è legata alla coppia per altri al lavoro. Diciamo che forse l'ideale è quando entrambi si incontrano mentre assolutamente incompatibili sono quelli la cui prerogativa è il lavoro, idem quando la prerogativa è la coppia nell'ultimo caso magari sono quelle famiglie che vivono con il reddito di cittadinanza ed hanno 4 figli.

Io ho scoperto, mio profondo malgrando e con mia profonda meraviglia, che il lavoro viene al primo posto, non lascerei mai quello che mi sono costruito per amore e non so nemmeno se lascerei casa, amici , famiglia per seguire qualcuno.

Quindi lavorativamente parlando mi sento appagato in pieno, a livello personale abbastanza a livello sentimentale zero.

La vera domanda è come rimettere in equilibrio tutto?

1 minute ago, Giorgiog said:

@Almadelquindi dal tuo modo di vedere bisogna rinunciare a una delle due? 

Magari!

Se Dio esistesse avrebbe dato a noi tutti le stesse possibilità di essere felici.

E avrebbe reso felici in amore quelli sfigati nella carriera

e avrebbe dato carriere eccellenti a chi era sfigato in amore.

Purtroppo Dio non esiste e la felicità viene distribuita a casaccio.

I Masai dicono che Dio non può essere così cattivo da crearti sia brutto che vigliacco,

ma io non ci farei tanto conto 🙂

11 hours ago, Giorgiog said:

i vostri sogni

Penso che per molti (?) valga il lavoro come sogno, l'amore sarà, più che un sogno, un qualcosa di rattoppato e, basta che non sia troppo un colabrodo.

Per il resto sono due obiettivi, non delle casualità. Ci sarà chi si pone l'obiettivo di non scegliere né l'uno né l'altro. E chi, magari inconsciamente, li trova obiettivi naturali di chiunque. Quest'ultim* ha il potere di sperare che le casualità della vita siano favorevoli e la facoltà di accontentarsi.

9 hours ago, nonsochisonoio said:

Per poi trovarmi, geograficamente, in una realtà...

😅Eh no, questo è un flame bell'e buono.

Però nn ho risposto...

...sto studiando per la triennale, forse è un sogno che inseguo. Dati i miei precedenti, qualcosa deve significare, altrimenti avrei cercato un lavoro serio, magari spostandomi di molto. C'è bisogno di sforzi, ed energie concentrate al presente perché posso farlo ora a 23 anni. È forse l'urgenza che mi ha spinto a non desistere da un percorso astruso e non precludermi un qualcosa che mi sentivo negato e che quasi annegava nella mia indifferenza, che cresceva col passare del tempo. Richiamando la definizione operativa: sì, ha proprio le fattezze di un sogno.

Edited by MARIO8530
6 hours ago, MARIO8530 said:

Penso che per molti (?) valga il lavoro come sogno, l'amore sarà, più che un sogno, un qualcosa di rattoppato e, basta che non sia troppo un colabrodo.

Per il resto sono due obiettivi, non delle casualità. Ci sarà chi si pone l'obiettivo di non scegliere né l'uno né l'altro. E chi, magari inconsciamente, li trova obiettivi naturali di chiunque. Quest'ultim* ha il potere di sperare che le casualità della vita siano favorevoli e la facoltà di accontentarsi.

😅Eh no, questo è un flame bell'e buono.

Però nn ho risposto...

...sto studiando per la triennale, forse è un sogno che inseguo. Dati i miei precedenti, qualcosa deve significare, altrimenti avrei cercato un lavoro serio, magari spostandomi di molto. C'è bisogno di sforzi, ed energie concentrate al presente perché posso farlo ora a 23 anni. È forse l'urgenza che mi ha spinto a non desistere da un percorso astruso e non precludermi un qualcosa che mi sentivo negato e che quasi annegava nella mia indifferenza, che cresceva col passare del tempo. Richiamando la definizione operativa: sì, ha proprio le fattezze di un sogno.

In bocca al lupo per tutto 

19 hours ago, Giorgiog said:

Voi avete raggiunto o vi siete avvicinati ai vostri sogni in amore e lavoro oppure avete rinunciato perché le condizioni fuori non lo permettevano?

premesso che, sicome non vivivamo a Disneyworld, mi pare abbastanza improbabile che qualcuno li rggiunga al 100%

-ciò però non esclude che

 

io tutto sommato non posso dirmi insoddisfatto: bene o male (e da 3 anni in qua va parecchio male, per tanti motivi) lavoro nell'ambio in cui mi sono lauretato (cinema) ed anche sentimentalmente non m'è andata malissimo, tutto sommato

21 hours ago, Giorgiog said:

Voi avete raggiunto o vi siete avvicinati ai vostri sogni in amore e lavoro oppure avete rinunciato perché le condizioni fuori non lo permettevano?

Sono del cancro con ascendente scorpione, sotto quello cinese drago ma fondamentalmente sfiga ovunque. 

@Tyraelno dai, avrai un minimo di vittoria 

4 hours ago, freedog said:

premesso che, sicome non vivivamo a Disneyworld, mi pare abbastanza improbabile che qualcuno li rggiunga al 100%

-ciò però non esclude che

 

io tutto sommato non posso dirmi insoddisfatto: bene o male (e da 3 anni in qua va parecchio male, per tanti motivi) lavoro nell'ambio in cui mi sono lauretato (cinema) ed anche sentimentalmente non m'è andata malissimo, tutto sommato

Ti auguro che le cose possano migliorare presto

On 4/7/2023 at 6:59 PM, Almadel said:

Aspetta: si possono avere entrambe le cose?

Cioè una persona può sentirsi realizzato professionalmente e ANCHE essere felice sentimentalmente?

Tipo chivi viene in mente? Sandra Mondaini?

Io avevo capito che tu hai raggiunto entrambe le cose.

3 hours ago, freedog said:

butta un occhio qui

 

Cosa centra quella discussione con la tua soddisfazione professionale ?

avresti voluto fare di mestiere quello che legge le trame dei film o il regista ma il sistema italiano te l‘ha impedito ?

On 4/8/2023 at 10:11 AM, Giorgiog said:

In bocca al lupo per tutto 

Grazie! È un thread interessante. Tematiche simili sì, sn state già trattate , magari c'è bisogno di un seguito che metta la notifica per seguire: purtroppo qui alcuni thread nn vengono considerati, anche se hanno la  targhetta più appropriata. Succede che ci sono thread che vanno avanti da anni, o che attirano l'attenzione dei più e fungono da macrocontenitori.

On 4/8/2023 at 11:47 AM, freedog said:

premesso che, sicome non vivivamo a Disneyworld, mi pare abbastanza improbabile che qualcuno li rggiunga al 100%

Ecco. Premetto che il mondo Disney a me lascia un senso di inquietudine, nn so perché, non lo trovo sinonimo di realtà priva di illusioni. Nei ricordi infantili ha un suo posto speciale, ma nn lo definirei perfetto, manca qualcosa. Forse perché le storie sono state semplicemente riscritte, togliendo il gretto, lo stupore e la fascinazione per questa cosa astratta del vecchio popolo tedesco e rimaneggiate con ideali adatti agli U.S. anni '50. Ma spesso la gente si ferma a Disney, che è solo una parte limitata, non rappresenta tutto il mondo delle fiabe, sarebbe riduttivo, una vera offesa a questo mondo variegato, che prende forma da tradizioni e autori di tutto il mondo.

Davvero non capisco perché la gente ripugna la parola "perfetto"... È uno stigma! Per me significa funzionale, soddisfacente, sufficiente, il minimo indispensabile, mica Barby e Ken.

Barby e Ken sono cose inquietanti.

Edited by MARIO8530

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