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Vi piacciono film a tematica"etero"?


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SoloForEver
11 minutes ago, MARIO8530 said:

😅Forse tu intendi 'con idee confuse sulla società', imbarazzantemente chiusi nella vuotezza della canzone d'amore italiana cervelloticamente esagerata, con una specie di censura a qualsiasi altra esperienza dell'agire umano. Non tutti. Invece Tiziano ferro subisce questa censura, ma il suo valore c'è comunque. Che poi è un po' "falso" scherzosamente detto, cioè attore, un po' drammatico, sensibile, esageratamente poetico (Nasce dal colore di una rosa appassita un'altra vita) nelle corde del romanticismo che piace alle ragazzine, i libri Harmony, quindi lo stereotipo di gay assolutamente.

Sì, con Tiziano Ferro intendevo dire che anche se gay e cantautore (?) faceva e fa prodotti per tutti, non esclusivamente per il pubblico gay. Vera la questione della censura ma non penso che senza quella Tiziano Ferro diventasse l'Arca italiano insomma. 

Che poi appunto, facendo l'esempio di Arca e della canzone Reverie in particolare... Bella canzone ma va ad associarsi a quei davvero tanti prodotti drammatici di cui siamo pieni. 

Edited by SoloForEver
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SoloForEver
8 minutes ago, Tyrael said:

Almadel ha ragione. abbiamo bisogno di film gay fatti da gay.

Ho il sospetto che se fossi un regista  partorirei cose che ad Almadel non piacerebbero nonostante sia gay. 

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Just now, SoloForEver said:

Ho il sospetto che se fossi un regista  partorirei cose che ad Almadel non piacerebbero nonostante sia gay. 

breve trama giusto per cosi vediamo. 

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oggi a lavoro stavo proprio pensando a una trama gay e ho pensato a un daddy 43enne che durante una festa che avrebbe sancito la proposta di matrimonio con il proprio amato twink (23enne) tra amici e parenti, dopo un bellissimo discorso che li avrebbe uniti per sempre tira fuori la pistola e se spara in testa. da qui in poi puro thriller, scivolando nel passato del daddy tra sadismo, violenza, feticismo e depressione. fino alla genesi del male che non ha cura e non può essere debellato. 

(ovviamente scene di sesso esplicite)

 

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SoloForEver
2 minutes ago, Tyrael said:

oggi a lavoro stavo proprio pensando a una trama gay e ho pensato a un daddy 43enne che durante una festa che avrebbe sancito la proposta di matrimonio con il proprio amato twink (23enne) tra amici e parenti, dopo un bellissimo discorso che li avrebbe uniti per sempre tira fuori la pistola e se spara in testa. da qui in poi puro thriller, scivolando nel passato del daddy tra sadismo, violenza, feticismo e depressione. fino alla genesi del male che non ha cura e non può essere debellato. 

(ovviamente scene di sesso esplicite)

 

L'idea non sarebbe male ma perché si dovrebbe uccidere subito dopo Dio mio? E il povero twink? Nono, la mia sarebbe una storia normale e noiosa, a prescindere dal genere, con personaggi gay. E ovviamente scene di sesso esplicite, sempre e comunque. 

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9 hours ago, freedog said:

dovrebbe essere la trama di Heartstopper 2, non so fino a che punto sia classificabile solo tra la roba per ragazzine...

Resta il fatto che l'autrice è una donna.

8 hours ago, Krad77 said:

Vivien è autenticamente prostituta in Pretty woman? 🤔

Come faccio a saperlo, non essendo io una prostituta?

8 hours ago, Krad77 said:

Quindi solo i neri possono raccontare i neri?

Io preferisco una storia sulla comunità nera scritta da un nero, sbaglio?

Più che altro non essendo nero non posso capire se una storia sui neri scritta da un bianco

si avvicina o meno a una rappresentazione autentica della loro situazione.

7 hours ago, SoloForEver said:

Ma i porno gay girati da gay racconterebbero storie realistiche? O quantomeno sarebbero una reale rappresentazione delle fantasie gay? Spero proprio di no. 

Ribabisco che non si tratta di realismo, ma di autenticità.

Un conto è se Roma la racconta un Romano che ci è cresciuto

e un altro conto è se la racconta un Australiano che è stato a mangiare Trastevere.

7 hours ago, SoloForEver said:

Marco Mengoni? Che poi anche Tiziano Ferro si discosta molto dalla tipica rappresentazione iper drammatica che i gay fanno dei gay e infatti le sue canzoni erano apprezzatissime dalle ragazzine mie coetanee. 

Ripeto: un conto è che le ragazzine apprezzino un gay che parla di gay

e un altro conto è che i gay apprezzino le ragazzine che parlano di gay.

6 hours ago, schopy said:

Vero, e tutto dipende da chi si vuol raggiungere...a mio avviso ci sono pure tanti buoni film a tema gay scritti/realizzati da eterosessuali. Se pure ne intravediamo l'inautenticità, non trovo siano prodotti "dannosi".

Io non credo siano dannosi. Non penso siano dannosi neanche i porno lesbici per "etero".

Però almeno una lesbica che guardi "Cagne bollenti. Volume 2"  lo capisce che non parla davvero di lesbiche, no?

6 hours ago, schopy said:

Personalmente non credo che l'eterosessualità dell'autore/autrice infici la qualità dell'opera a tema gay

Non è infatti una questione di "qualità".

Non dico neanche che dobbiate preferire una rappresentazione autentica dell'omosessualità maschile.

Dico solo che dovreste distinguere il modo in cui noi parliamo di noi stessi e le proiezioni che le donne fanno di noi.

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SoloForEver

@Almadel Io credo dipenda dall'autore di opere a prescindere dall'orientamento. Non capisco come un uomo gay possa essere sempre considerato autentico se magari scrive robe che scriverebbero le ragazzine.

Probabilmente io scriverei cose che scriverebbero le ragazzine pur essendo gay. 

L'esempio dei porno era appunto riferito a questo. Attivi muscolosi, grossi, maschili e pelosi che si fanno il ragazzino secco, giovane, femminile e passivo. Stessa cosa che lamentavi come stereotipo che hanno le ragazzine, eppure i porno gay li fanno i gay.

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SoloForEver
4 minutes ago, Tyrael said:

se i porno gay li fanno i gay come mai si cerca quasi sempre l'etero for pay?

L'etero for pay anche no. Hanno il carisma di un comodino. 

Ma comunque quello che dico, c'è chi sa fare prodotti e chi no. 

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2 hours ago, MARIO8530 said:

se non ci sono film che vale la pena vedere

In realtà ce ne sono, e non pochi.

Per esempio, ti straconsiglio Parada, film serbo-canadese di una ventina di anni fa, che fa capire cosa significava metter su un Pride nella Belgrado post guerra kossovara. 

C'è humour, vitalità e molto altro

1 hour ago, Almadel said:

Resta il fatto che l'autrice è una donna

..e che Guadagnino è gay...

Anche meno massimalismo, su. Se ti sforzi, ce la potresti perfino fare!

Edited by freedog
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53 minutes ago, Tyrael said:

l'etero for pay

Scusate ma dovevo intervenire. Non si dice etero for pay ma gay for pay che fa pure rima. Significa che l’attore è etero nella vita personale ma fa sesso gay per soldi. 

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SoloForEver
2 minutes ago, Krad77 said:

Scusate ma dovevo intervenire. Non si dice etero for pay ma gay for pay che fa pure rima. Significa che l’attore è etero nella vita personale ma fa sesso gay per soldi. 

Vero, my bad

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9 minutes ago, Krad77 said:

Scusate ma dovevo intervenire. Non si dice etero for pay ma gay for pay che fa pure rima. Significa che l’attore è etero nella vita personale ma fa sesso gay per soldi. 

per questo grave errore mi frusterò con un rosario intriso di aceto e miele. 

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1 hour ago, SoloForEver said:

L'esempio dei porno era appunto riferito a questo. Attivi muscolosi, grossi, maschili e pelosi che si fanno il ragazzino secco, giovane, femminile e passivo. Stessa cosa che lamentavi come stereotipo che hanno le ragazzine, eppure i porno gay li fanno i gay.

Senti, non mi interessa come i gay rappresentano le loro fantasie.

La fantasie sessuali sono sempre legittime.

Quello che dico è che personalmente preferisco che siano i gay a rappresentare sé stessi

invece di lasciare che siano le donne a farlo (o i cantanti di Sanremo).

Almeno so che sono le loro fantasie e non delle proiezioni altrui.

26 minutes ago, freedog said:

..e che Guadagnino è gay...

Beh, visto che "Chiamami col tuo nome" è un capolavoro di bifobia, ci sta 🙂

(Ragazzino efebico sedotto e abbandonato dal maschione che poi torna dalla fidanzata).

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12 minutes ago, Tyrael said:

per questo grave errore mi frusterò con un rosario intriso di aceto e miele. 

Minimo. E recupererai la filmografia di Maxx Diesel. 

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50 minutes ago, Almadel said:

Beh, visto che "Chiamami col tuo nome" è un capolavoro di bifobia, ci sta 🙂

Anche no, visto che conosco di persona personalmente il soggetto da 30 anni e so molto bene di chi (s)parlo.

Dai su, puoi pure ammette d'aver toppato, eh! Mica ci rimetti di reputazione!! (quella te la sei giocata da un bel pezzo, come quasi tutti noi, del resto)

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SoloForEver
10 minutes ago, freedog said:

Anche no, visto che conosco di persona personalmente il soggetto da 30 anni e so molto bene di chi (s)parlo.

Beh oddio, ad oggi sarebbe possibile considerare la storia del bisex che lascia il tizio che ama per una bifobico. Prima credo fosse la prassi. 

I pochi bisex sotto i 30 con cui ho parlato (tranne uno) sembravano persone tranquille, alcuni in coppia con ragazzi. Quelli maturi sulle app sono abbastanza coglioni invece, ma magari ho incontrato persone sbagliate io. 

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17 minutes ago, freedog said:

Dai su, puoi pure ammette d'aver toppato, eh! Mica ci rimetti di reputazione!! (quella te la sei giocata da un bel pezzo, come quasi tutti noi, del resto)

Non è che a me cambia molto se non è - come ho detto - l'opera senile di etero repressi,

ma quella di bisex senili repressi. Quello che mi interessa è che non sia "roba mia".

Il protagonista di "Chiamami col tuo nome" è evidentemente il padre,

è il suo punto di vista di repressone amareggiato quello autoriale.

E' una omosessualità - come quella di Ozpetek - vista molto "dalla finestra",

che non sarò falsa come quella di Heartstopper (infatti è più realistica:

i bisex sono stronzi e falsi e non sportivoni pronti a innamorarsi dell'effeminato e a dichiararsi)

ma io continuo a percepirla come un corpo estraneo (e su Ozpetek direi che non ci sono dubbi).

Io voglio delle storie in cui posso riconoscermi.

 

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SoloForEver
6 minutes ago, Almadel said:

i bisex sono stronzi e falsi e non sportivoni pronti a innamorarsi dell'effeminato e a dichiararsi)

Però qui secondo me c'è un gap generazionale da parte tua. 

Non capisco davvero perché generalizzi a dire che i bisex facciano cagare e i passivi siano siano delle ragazzine bratty con un fetish per il self degrading 😅 riassumo un po' ma questo è quello che ho capito. 

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3 minutes ago, SoloForEver said:

Però qui secondo me c'è un gap generazionale da parte tua. 

Non capisco davvero perché generalizzi a dire che i bisex facciano cagare e i passivi siano siano delle ragazzine bratty con un fetish per il self degrading 😅 riassumo un po' ma questo è quello che ho capito. 

Non stavamo parlando di cinema?

Guadagnino questa immagine dà dei bisex, che è un'immagine molto comune nella cinematografia.

Poi magari puoi scegliere tra Nick di Heartstopper (maschile, sportivo, non dichiarato)

che poi si fidanza con l'efebico protagonista.

O tra Oliver di Chiamami col tuo Nome (maschile, sportivo, non dichiarato)

che non si fidanza con l'efebico protagonista perché torna dalla fidanzata.

Non ci sono né bisessuali senza muscoli, né bisessuali effeminati, né bisessuali già dichiarati:

c'è il solito cliché. Che i vecchi bisex come Aciman confermano

e che la buona Oseman invece immagina si risolva in modo romanticone.

Li faccio io i film? Mi pare proprio di no. Dico solo che di questa roba io farei anche a meno.

 

Sul modo in cui i Passivi parlano di sè nelle opere che compongono ci sarebbe da discutere.

Io ho l'impressione che siano così vincolati a un immaginario vetusto di self-degrading

che ho quasi l'impressione di stare parlando con mio zio.

Cioè capisco che Guadagnino che ha 52 anni mi metta il passivello preso in giro dal nerboruto bisex nell'Italia fascista,

ma che questo stereotipo me lo riproponga tale e quale pure Lil Nas X che ha 24 anni e vive negli USA, boh.

Cioè davvero? Il Bisex rugbista sposato e il passivo che sogna di piangere vestito da sposa?

Ma è una cosa possibile? (Cito Lil Nas X, perché ha fatto un video su "Chiamami col tuo nome")

 

Io non odio il feticismo delle donne verso i gay

e neanche quello dei passivi verso i bisex o dei bisex verso gli efebi.

Però - perdinci* - posso almeno dire che queste rappresentazioni mi hanno rotto il cazzo?

Come mi hanno rotto il cazzo gli etero con lo smalto che limonano a Sanremo?

Posso dire che preferisco i prodotti autenticamente e inesorabilmente GAY?

 

Fassbinder, Almodovar, Ang Lee e Greg Araki saranno anche bisessuali

ma rappresentano almeno l'omosessualità in modo autentico;

non hanno solo un canovaccio di stereotipi da mettere in scena.

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SoloForEver
10 minutes ago, Almadel said:

Non stavamo parlando di cinema?

No, te sei più interessante. 

11 minutes ago, Almadel said:

Io non odio il feticismo delle donne verso i gay

e neanche quello dei passivi verso i bisex o dei bisex verso gli efebi.

Però - perdinci* - posso almeno dire che queste rappresentazioni mi hanno rotto il cazzo?

Su questo infatti siamo parzialmente d'accordo, tuttavia dal momento che anche i gay hanno di certi stereotipi e proiezioni interne non capisco questo... 

14 minutes ago, Almadel said:

Posso dire che preferisco i prodotti autenticamente e inesorabilmente GAY?

Semplicemente non ci siamo capiti perché per me il prodotto finale conta più di chi lo propone. Se un bisex si innamora e si mette con gay non ci vedo nulla di male o inautentico. L'eccessivo drama o il maschione stereotipato bisex che si mette con il ragazzo gay effeminato anch'esso stereotipo in un contesto idilliaco fanno storcere il naso anche a me. Solo che a me lo farebbero storcere anche se dietro questi personaggi ci fosse una penna gay. 

22 minutes ago, Almadel said:

Fassbinder, Almodovar, Ang Lee e Greg Araki saranno anche bisessuali

ma rappresentano almeno l'omosessualità in modo autentico;

non hanno solo un canovaccio di stereotipi da mettere in scena.

E queste sono anche altre cose che non conosco e adesso mi devo informare anche su di loro 👍

52 minutes ago, Almadel said:

Sul modo in cui i Passivi parlano di sè nelle opere che compongono ci sarebbe da discutere.

Io ho l'impressione che siano così vincolati a un immaginario vetusto di self-degrading

che ho quasi l'impressione di stare parlando con mio zio.

Sì, ma bisogna pur considerare che ogni passivo (perché hai usato la maiuscola? Comunque grazie) parla di sé e fin quando è tutto autoriferito va bene. Se un gay, anche se passivo, parlasse a nome di tutti in questi termini stereotipati non mi farebbe piacere, anche se gay ripeto. 

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5 hours ago, Almadel said:

Guadagnino questa immagine dà dei bisex, che è un'immagine molto comune nella cinematografia.

Ci sarebbe l'irrilevante dettaglio che la trama del romanzo quella è.  Non penso che Aciman avrebbe mai autorizzato uno stravolgimento totale di quello che aveva scritto...

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2 hours ago, freedog said:

Ci sarebbe l'irrilevante dettaglio che la trama del romanzo quella è.  Non penso che Aciman avrebbe mai autorizzato uno stravolgimento totale di quello che aveva scritto...

Beh, è il regista che ha scelto quel romanzo e non altri.

7 hours ago, SoloForEver said:

Su questo infatti siamo parzialmente d'accordo, tuttavia dal momento che anche i gay hanno di certi stereotipi e proiezioni interne non capisco questo... 

Ma almeno sono le loro proiezioni.

Se devo vedere un film sulla vita di Napoli, vorrei che fosse di un Napoletano.

Cioè lo so che anche i Napoletani hanno stereotipi su Napoli,

ma perché devo vedermi gli stereotipi su Napoli dei Milanesi?

7 hours ago, SoloForEver said:

Solo che a me lo farebbero storcere anche se dietro questi personaggi ci fosse una penna gay. 

Io queste cose nei film scritti da gay non le vedo.

Come ho detto la coppia "bisex virile muscoloso + gay effeminato magrolino" è tipica della scrittura femminile.

Se sono entrambi maschili è più probabile che la scrittura sia gay

(sarà una proiezione anche questa, ma almeno è una nostra proiezione).

Se sono entrambi effeminati, invece probabilmente li ha pensati un maschio etero...

7 hours ago, SoloForEver said:

Sì, ma bisogna pur considerare che ogni passivo (perché hai usato la maiuscola? Comunque grazie) parla di sé e fin quando è tutto autoriferito va bene. Se un gay, anche se passivo, parlasse a nome di tutti in questi termini stereotipati non mi farebbe piacere, anche se gay ripeto. 

Ma noi facciamo critica a posteriori, naturalmente.

Non è che pensiamo che tutti i Passivi (maiuscolo per il sostantivo, sinonimo di "ricettivo"

così quando intendo "passivo" sinonimo di "quello che non prende l'iniziativa" posso usare la minuscola)

siano rappresentativi della loro categoria.

Ci sono anche Passivi che non hanno fantasie masochistiche e si credono delle regine

(o che pensano entrambe le cose, tipo Lil Nas X)

ma secondo me il vertice della letteratura scritta da un Passivo sono i libri di Jean Genet

e sono decisamente self-degrading. Quando gli Attivi descrivono il loro punto di vista

raramente indulgono in questo genere di fantasie.

 

Comunque è molto raro oggi vedere delle opere in cui il punto di vista principale sia quello dell'Attivo,

un po' perché le scrivono principalmente le donne, un po' perché è punto di vista più "drammatico".

Cioè lo spettatore è spinto a empatizzare col Passivo e l'Attivo ci fa sempre la figura dello stronzo.

I Versatili esistono solo nelle opere scritte dai gay, naturalmente; ma - di base - sono poco "drammatizzabili".

Nella realtà questa distinzione è molto meno marcata che nelle opere di fantasie.

Di base il protagonista è sempre il Passivo innamorato dell'Attivo non dichiarato

che o all'inizio non lo calcola o che alla fine lo abbandona.

Anche perché il Passivo che spia l'etero sotto le docce ci fa tenerezza,

mentre l'Attivo che spia l'etero sotto le docce ci sembra un molestatore.

Il punto di vista dell'Attivo oggi non sarebbe politicamente corretto

(almeno a me non viene in mente nessuna opera recente con questo protagonista

e mi sono visto centinaia di film gay indipendenti delle Giornate di Cinema Omosessuale 🙂 )

Per cui i Passivi hanno l'egemonia pressoché totale dell'immaginario artistico gay contemporaneo.

8 hours ago, SoloForEver said:

No, te sei più interessante. 

Io? Vuoi sapere qualcosa di particolare?

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27 minutes ago, Almadel said:

è il regista che ha scelto quel romanzo e non altri.

non è andata esattamente così: Luca è stato il quarto regista che ha messo mano a quella produzione (dopo Ivory, Muccino e Taylor-Johnson).

Infatti la sceneggiatura non originale "da oscar" è di Ivory (praticamente gli hanno dato un premio alla carriera), che essendo anziano -considera che adesso è quasi centenario- non ce la faceva a dirigerlo di persona, ma sicuramente ha inciso parecchio nelle riprese.

[ah, stiamo comunque parlando di un regista dichiaratamente gay, che ha firmato anche Maurice, uno dei capisaldi della cinematografia lgbt)

Che poi Guadagnino se l'appunti (in Italia, chè se ci provasse in america sai le pernacchie che si beccherebbe!) come medaglia al merito è un altro discorso

 

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SoloForEver
3 hours ago, Almadel said:

Ma almeno sono le loro proiezioni.

Ma infatti non capivo semplicemente questo. Dal momento però che hai specificato sia una tua preferenza la posso comprendere. 

3 hours ago, Almadel said:

Come ho detto la coppia "bisex virile muscoloso + gay effeminato magrolino" è tipica della scrittura femminile.

Se sono entrambi maschili è più probabile che la scrittura sia gay

(sarà una proiezione anche questa, ma almeno è una nostra proiezione).

Se sono entrambi effeminati, invece probabilmente li ha pensati un maschio etero...

Sono ignorante in materia ma comunque la saga fantasy che sto terminando è scritta da una donna etero e, vuoi perché il tema lgbt non sia centrale nel racconto, ma (tranne qualche strafalcione principalmente dovuto al fatto che sia una serie young adults) non vedo di questi stereotipi. Anzi, un protagonista è sia bisessuale che femminile. Serie scritta negli anni 90 quindi magari se l'autrice si fosse sentita più libera avrebbe fatto ciò che tu critichi con i suoi personaggi, ma non è detto. 

Io poi non riuscirei a dire se l'autore di certi racconti sia etero o altro solo in base ai suoi personaggi. In Will e Grace (è un comico ma fa comunque testo) molti gay sono effeminati, ma gli autori sono gay. 

3 hours ago, Almadel said:

ma secondo me il vertice della letteratura scritta da un Passivo sono i libri di Jean Genet

e sono decisamente self-degrading. Quando gli Attivi descrivono il loro punto di vista

raramente indulgono in questo genere di fantasie.

Io non sarei nemmeno in grado di distinguere se l'autore di un'opera sia passivo o attivo a meno che non lo specifichi dichiaratamente. 

Poi mi ricollego anche a quello che hai scritto in seguito, sul fatto che il Passivo è quello con cui si empatizza e l'Attivo è uno stronzo dicendo che storicamente questa visione è in parte giustificata. Anche nelle società antiche il gay passivo era più gay del gay attivo (anzi, credo proprio che il gay attivo non fosse considerato neanche gay). Purtroppo i gay Attivi o quelli maschili hanno la qualità di essere visti come "più" in quanto "più vicini ai maschi" (mai sentito che se sei Attivo in discoteca tutti Passivi ti saltano addosso? Stessa cosa dello stereotipo che le donne pensino solo all'amore ed alle relazioni e i poveri maschietti si debbano difendere). Credo sia abbastanza evidente. Questo è un retaggio che ad oggi è anche consolidato da alcune rappresentazioni che i gay fanno di loro stessi. E qui appunto ritorno al fatto che anche se sei gay preferirei che non scrivessi cazzate, proiezioni tue o meno. 

4 hours ago, Almadel said:

Anche perché il Passivo che spia l'etero sotto le docce ci fa tenerezza,

mentre l'Attivo che spia l'etero sotto le docce ci sembra un molestatore.

Il punto di vista dell'Attivo oggi non sarebbe politicamente corretto

(almeno a me non viene in mente nessuna opera recente con questo protagonista

e mi sono visto centinaia di film gay indipendenti delle Giornate di Cinema Omosessuale 🙂 )

Per cui i Passivi hanno l'egemonia pressoché totale dell'immaginario artistico gay contemporaneo.

A me non farebbe tenerezza, o quantomeno non più tenerezza di un gay attivo che lo fa. Quindi non so cosa dire perché non sono nella testa degli spettatori che guardano questo ipotetico scenario. 

Dal non essere a sufficienza rappresentato a non rientrare nel politicamente corretto ce ne passa. Non sarebbe politicamente corretto per quale motivo? Se fai l'esempio dei guardoni grazie, è una mezza molestia quella. 

Anche a me farebbe piacere un'opera dal punto di vista del ragazzo Attivo ma non ne conosco e non mi informo, come non lo faccio sulle opere che riguardano i ragazzi Passivi. Se c'è una coppia omo o un personaggio omo non mi interessa granché che la sua posizione venga esplicitata. 

Per quanto riguarda l'egemonia credo sia un po' una cavolata scusa. La maggior parte delle volte un gay non si presenta dicendo se sta sotto o sopra, ma appena ha una micro movenza femminile il pubblico già lo classifica come Passivo. Non è egemonia, è un pregiudizio sociale. 

4 hours ago, Almadel said:

Io? Vuoi sapere qualcosa di particolare?

No, per ora sono soddisfatto così. 

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36 minutes ago, SoloForEver said:

Ma infatti non capivo semplicemente questo. Dal momento però che hai specificato sia una tua preferenza la posso comprendere. 

E' una mia preferenza certo, ma credo che tutti i gay si farebbero un piacere

a imparare a distinguere come ci vediamo da come ci vedono gli altri.

38 minutes ago, SoloForEver said:

Io poi non riuscirei a dire se l'autore di certi racconti sia etero o altro solo in base ai suoi personaggi. In Will e Grace (è un comico ma fa comunque testo) molti gay sono effeminati, ma gli autori sono gay.

Di solito i personaggi gay effeminati grassi e anziani servono per la comicità.

Sono la spalla comica del protagonista mascolino o una vecchia drag saggia in ruolo di supporto.

Non vengono mai mostrati in ruoli romantici. Credo che questo prescinda dall'identità di chi scrive.

44 minutes ago, SoloForEver said:

Poi mi ricollego anche a quello che hai scritto in seguito, sul fatto che il Passivo è quello con cui si empatizza e l'Attivo è uno stronzo dicendo che storicamente questa visione è in parte giustificata. Anche nelle società antiche il gay passivo era più gay del gay attivo (anzi, credo proprio che il gay attivo non fosse considerato neanche gay). Purtroppo i gay Attivi o quelli maschili hanno la qualità di essere visti come "più" in quanto "più vicini ai maschi" (mai sentito che se sei Attivo in discoteca tutti Passivi ti saltano addosso? Stessa cosa dello stereotipo che le donne pensino solo all'amore ed alle relazioni e i poveri maschietti si debbano difendere). Credo sia abbastanza evidente. Questo è un retaggio che ad oggi è anche consolidato da alcune rappresentazioni che i gay fanno di loro stessi. E qui appunto ritorno al fatto che anche se sei gay preferirei che non scrivessi cazzate, proiezioni tue o meno. 

Jean Genet in "Querelle de Brest" - e Fassbinder nel suo adattamento cinematografico (mi pare lo dicano anche lì) -

ci spiega che l'unico a essere veramente gay è l'Attivo, perché il Passivo è giustificato dal desiderio di venire penetrato

mentre l'Attivo desidera proprio il corpo del maschio e non quello della femmina.

Nell'antichità la norma era la bisessualità e gli Attivi vengono condannati al rogo dal V secolo,

quindi socialmente non ci sono particolari distinzioni almeno da 1500 anni.

Comunque non era questa la questione: abbiamo avuto artisti immensi nel passato

che hanno avuto il punto di vista dell'Attivo: Proust, Wilde, Pasolini, Gide, Mann...

Oggi direi che questo punto di vista si è completamente estinto nell'arte.

Non mi viene in mente un solo film recente  che abbia come protagonista un uomo più grande e mascolino

innamorato di uno più giovane e più effeminato.

1 hour ago, SoloForEver said:

Per quanto riguarda l'egemonia credo sia un po' una cavolata scusa. La maggior parte delle volte un gay non si presenta dicendo se sta sotto o sopra, ma appena ha una micro movenza femminile il pubblico già lo classifica come Passivo. Non è egemonia, è un pregiudizio sociale. 

Nella vita reale è così, ma non nel cinema.

Nel cinema i ruoli molto spesso ci vengono suggeriti dalle autrici,

attraverso la fisicità, l'età o l'effeminatezza.

Gli spettatori etero sono ossessionati dal capire chi lo prende e chi lo mette.

A noi in effettice ne frega relativamente.

 

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2 hours ago, SoloForEver said:

anche se sei gay preferirei che non scrivessi cazzate, proiezioni tue o meno. 

uh... flame in arrivo!!!

preparo i popcorn?

qualcun altro li vuole??

:popcorn:

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