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Coming out in famiglia: meglio evitare?


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Epsilon212

Ciao a tutti! Sono nuovo nel forum, spero sia la sezione giusta

Sono un ragazzo di 22 anni e sono bisessuale, prevalentemente gay (nel senso che sono tendenzialmente i ragazzi a interessarmi e più raramente le ragazze). Da un anno circa ho iniziato a parlarne ai miei amici e tutti hanno accettato la notizia senza alcun problema, che per me è stato qualcosa di molto importante e positivo perché per la prima volta mi ha fatto sentire accettato per quello che veramente sono.

Il problema sono in realtà i miei genitori: mio papà ha una posizione apertamente contraria all'omosessualità, nel senso che non trova sia naturale e tutti pensieri di questo tipo, mia mamma invece per quanto penso sia di mentalità più aperta trovo difficile prevedere quale sarà la sua reazione.

 

L'anno scorso in un momento di debolezza mi sono fatto scappare con mio papà un accenno alla mia bisessualità e da allora non mancano commenti sgradevoli usati come frecciatine che di tanto in tanto fa in mia presenza. Non sono sicuro che l'abbia capito che sono bisessuale o se dal tuo punto di vista io sia solo "confuso", ma queste frecciatine mi pesano parecchio perché mi fa sempre intendere (ad esempio guardandomi mentre le dice) che queste frecciatine siano rivolte a me.

Per quanto non mi importi particolarmente la loro approvazione in ciò che penso e ciò che faccio ultimamente inizia a pesarmi il fatto che non mi accettino per come sono e che al contrario a non soddisfare le loro aspettative potrei persino perdere supporto da parte loro (come in questione economiche, sono studente universitario e per ora non posso ancora mantenermi da me completamente).

Vorrei affrontare la situazione e parlarne con loro apertamente, essere sicuro che sappiano che sono bisessuale e affrontare il loro modo di pensare, ma mi chiedo se in questo modo non rischierei di peggiorare la situazione. 

Sono come regola generale disponibili e mi hanno sempre aiutato in tutto, solo in questa temo che potrebbero reagire decisamente male e mi chiedo cosa dovrei fare. So che la risposta prima di tutto dovrei saperla io dato che li conosco io, ma ogni consiglio/esperienza mi sarebbe di aiuto.

Sono sicuro sia un problema comune ma onestamente questa situazione mi sta pesando parecchio e vorrei affrontarla piuttosto che subirla, ma le conseguenze non vorrei fossero peggiori poi .

Grazie a tutti e scusate il messaggio lungo😅

 

 

 

 

 

 

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https://www.gay-forum.it/topic/117250-coming-out-in-famiglia-meglio-evitare/
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Ciao, e benvenuto! 

Devi pensare al rapporto benefici/costi che ti può portare il tuo Co. Migliorerà sicuramente la tua situazione? Il rischio di peggioramento è concreto? 

Non badare alla voce corale che ti dice che il Co è un atto dovuto, se poi la tua singola situazione ti porta a "finire sotto un ponte" (metaforicamente). 

Questo non è un consiglio su fare o non fare, quanto essere sicuro di cadere sempre in piedi, qualsiasi sia la reazione . 

47 minutes ago, Epsilon212 said:

inizia a pesarmi il fatto che non mi accettino per come sono e che al contrario a non soddisfare le loro aspettative potrei persino perdere supporto da parte loro (come in questione economiche, sono studente universitario e per ora non posso ancora mantenermi da me completamente).

intanto creati una tua indipendenza, anche economica, poi comincia a valutare se potrebbe essere anche il caso di andare a stare da solo, di farti una vita tua dove potrai essere e stare con chi ti pare eccetera.

a quel punto, se dovessero "ripudiarti" all'idea che sei bisex o anche solo gay (questo lo scoprirai da solo) un bel chissenefrega e ognuno per sè.

Purtroppo in tanti si son visti costretti a tagliare i ponti coi genitori per questo motivo; qualcuno col tempo è riuscito a ricucire, altri no. Anche su questo non c'è LA ricetta o IL metodo valido per tutte le situazioni e le famiglie.

Cosa fare adesso? beh, non lanciarti senza paracadute (leggi: finchè non avrai stipendio, rendita o rifugio sicuri); quando ce l'avrai, regolati come credi!

SoloForEver

Condivido quello che hanno già scritto Ghost e Freedog. 

Ci sono situazioni e situazioni. 

Il coming out in famiglia poi non è da considerarsi come l'unico vero coming out. È tanto valido quanto lo è quello con gli amici. 

Alla fine sarebbe un favore che fai a te stesso quello di rendere consapevole la tua famiglia. Ma se rischi di perdere il supporto economico a questa età o di vivere questi anni a schivare frecciatine te lo sconsiglierei almeno fino a che tu non abbia una vita stabile e indipendente. 

Alla fine non c'è una scadenza, anche se fare coming out sul letto di morte mi sembra esagerato. 

Epsilon212

Vi ringrazio tutti per questi consigli che in effetti condivido anche io, sarei il primo a darli credo ma è difficile essere oggettivi quando il problema riguarda se stessi.

Quello che farò credo sarà attendere per ora dato che le alternative rischiano di essere peggiori, per quanto sia dura continuare così. Credo che una volta raggiunta l'indipendenza economica a quel punto mi importerebbero molto poco le conseguenze in quanto nel peggiore dei casi potrei semplicemente andare a vivere la mia vita lontano da loro.

Forse dovrei anche cercare di ottenere una relazione sentimentale con qualcuno che mi piace dato che potrebbe aiutarmi a sopportare questo periodo e ne sento un pò la mancanza, la difficoltà sta nel conoscere queste persone ma è un lavoro che per quanto richieda tempo credo possa portarmi molti benefici.

1 hour ago, Epsilon212 said:

è difficile essere oggettivi quando il problema riguarda se stessi

Più che altro temo che sarà un problema per te morderti la lingua e non sclerare male ogni volta che vorresti reagire a battutine omofobe o roba simile.

Per cui, dacci dentro, laureati prima che puoi, sistemati e fatti una vita tua. Poi, che si fottano.

Daje, noi tifiamo per te!!!

È sempre triste l'idea della ritorsione economica ai danni del figlio non etero, o di situazioni di controllo più o meno astruse, non vorrei che la situazione ti creasse disagi emotivi. Ma come hanno detto i Forumini zii fai le tue cose, eccelli e poi risplendi

MicFrequentFlyer

È sempre difficile dare consigli su CO in famiglia perché le situazioni sono sempre personali, difficili da capire, e con implicazioni importanti per la persona. Però secondo me devi anche calcolare che, in qualche modo, stai già vivendo gli effetti negativi di un CO da parte di tuo padre. Se ne parlassi apertamente, credi che la situazione peggiorerebbe? Credi che tua madre aiuterebbe tuo padre a evitare certi comportamenti? Credi che tuo padre agisca così sperando di farti ricredere in base a un suo sospetto, o perché realmente è profondamente omofobo? Vedi tu quello che ti dà più tranquillità. Intanto in bocca al lupo!

Secondo me devi aspettare una tua indipendenza economica (lavoro a tempo indeterminato) e una tua possibilità di vivere concretamente fuori casa. Passeranno anni e magari anche loro capiranno di più te.

Io ai miei non ho mai fatto C.O. ma loro lo sanno, spesso non c'è bisogno, in famiglia

Epsilon212

Ringrazio davvero tanto tutti per il supporto, questa situazione mi sta pesando abbastanza ed in effetti mi rendo conto che devo resistere e rimanere concentrato sul raggiungere i miei obiettivi il prima possibile perchè prima li raggiungo prima posso vivere la mia vita per conto mio e mettere le distanze da loro se necessario, solo spesso mi vengono incertezze.

@freedog in effetti soprattutto ultimamente trovo molto difficile non dirgli ciò che penso di loro quando hanno questi comportamenti, principalmente da parte di mio padre, solo cerco tutte le volte di frenarmi per evitare di peggiorare la situazione dato che per ora dipendo ancora da loro purtroppo

@Giorgiog si a me in generale non è mai piaciuto dipendere dagli altri e dai miei men che meno, purtroppo  per ora non posso farci altro e quello che sto tentando di fare, per quanto difficile, è resistere in un'ottica di futuro miglioramento della situazione

@MicFrequentFlyer credo mia mamma abbia una mentalità un pò più aperta e forse potrebbe far cambiare comportamento a mio papà ma sinceramente, se consideriamo il bilancio costi-benefici, temo che potrei trarre più problemi che altro dal dirlo apertamente, che di per se trovo sia qualcosa folle perchè comprendo i ragionamenti negativi che possano fare a riguardo ma non vedo i presupposti che gli diano il diritto di imporre la loro volontà su queste cose

@Pugsley in effetti mio papà l'anno scorso mi aveva detto che loro ne avevano parlato e già lo sospettavano dato il mio generalmente mancato interesse per le ragazze, quindi credo che abbiano già intuito e gli manchi solo la conferma da parte mia, soprattutto temo che mio papà, consapevole di quello detto l'anno scorso, faccia il ragionamento: se è bisessuale allora potrebbe ancora """guarire""".....manco fosse una malattia🤦‍♂️

 

Comunque davvero vi ringrazio tutti per il supporto, è un periodo un pò difficile per me🙏

26 minutes ago, Epsilon212 said:

devo resistere e rimanere concentrato sul raggiungere i miei obiettivi il prima possibile perchè prima li raggiungo prima posso vivere la mia vita per conto mio e mettere le distanze da loro se necessario, solo spesso mi vengono incertezze.

e logico che ci siano dei momenti un po' down, tranquillo.

comunque, se non mi impiccio troppo, cosa studi? e quanto ti manca per finire?

Il motivo per cui non ci sono mai ritorsioni economiche in questi casi è duplice.

In primo luogo perché sono obbligati per legge a mantenerti fino a 25 anni

e in secondo luogo perché quando ti dichiari hai improvvisamente tu il coltello dalla parte del manico.

Nessun genitore rischierebbe che tutti i loro amici e parenti sapessero che devi prostituirti per mantenerti all'università per colpa loro,

né vorrebbe che la tua triste storia diventasse virale sui social: il motivo per cui adesso non hai nessuna forma di potere su di loro

è proprio dovuta al fatto che non sei ancora davvero dichiarato, quindi ti becchi le frecciatine e manco puoi rispondere.

Più sono omofobi e più sono ricattabili nel momento in cui li affronti.

 

In 25 anni che sono dichiarato, in 25 anni che frequento associazioni che si occupano di questi casi

e in 20 anni che leggo il forum, non ho mai conosciuto nessuno "finito sotto un ponte".

Chi ti consiglia di non fare coming out o l'ha fatto tardissimo o non l'ha fatto proprio.

Non badare alla voce corale di chi ti dice di farti prima un'indipendenza economica:

è molto probabile che questa indipendenza non arrivi mai e che a 50 anni avrai ancora bisogno dei genitori

per estinguere il mutuo o per badare ai tuoi figli o per annaffiare i gerani quando sei in vacanza.

La strategia migliore è dare loro il tempo per accettarti, anche se ci metteranno molto.

 

Se l'hai già accennato a tuo padre e tuo padre ti sfotte, lo sa già.

L'unica cosa che cambierà facendo coming out in modo completo è solo una: potrai rispondere alle sue frecciatine.

Se tutti i ragazzi venissero cacciati di casa per un litigio in famiglia, non ci basterebbero i ponti per ospitarli.

(Un figlio è come una moglie per la legge italiana. Lui non può cacciare di casa tua madre,

sennò col divorzio la casa se la prende lei e sotto il ponte ci finisce lui.)

Tu non devi tutelarti: sei già tutelato.

 

La strategia di fregartene e di mentire spudoratamente è già saltata.

Hai già fatto coming out: ora devi solo avere voglia di litigarci invece di subire.

Quello che adesso fa paura a tuo padre è che tu tiri fuori le palle e che tutti sappiano quanto è omofobo.

Come disse a mio padre: "Vuoi leggere domani un bell'articolo sul giornale con la mia faccia e la storia di quanto sei una merda omofoba?"

E' diventato un gattino impaurito. Le frecciatine gliele devi tu a lui e non viceversa.

 

La differenza sta tutta qui.

Adesso tu hai paura di limonare il tuo ragazzo al matrimonio di tua cugina altrimenti non ti dà i soldi per le vacanze estive,

invece deve avere paura a non darti i soldi per le vacanze estive, altrimenti ti limoni due ragazzi al matrimonio di tua cugina.

Ogni coltello ha un manico e una lama e tu devi scegliere di afferrarlo dalla parte giusta, perché adesso quello che ha paura sei tu.

13 minutes ago, lr02 said:

35

Dipende dal giudice, di sicuro ci sono casi anche oltre a 25.

Non succederà ovviamente nulla di tutto questo:

era solo per dire che sono paranoie di gente che pensa di vivere ai tempi di Rosso Malpelo.

3 minutes ago, lr02 said:

La Corte di cassazione lo ha stabilito recentemente 

Del resto con la precarietà che c'è oggi é giusto 

Insomma un figlio è sempre più considerato pari ad un immobile

Edited by Pugsley
3 minutes ago, MicFrequentFlyer said:

In che senso? Mi sfugge il filo logico

Un investimento. Se lo mantieni fino a 35 anni è un investimento. Significa 16 anni in più rispetto a circa 30 anni fa

Edited by Pugsley
7 minutes ago, MicFrequentFlyer said:

Non credo tu abbia chiaro il significato di investimento...

Sai quanti genitori ti dicono "io ti mantengo, ti faccio studiare...poi io quando sarò vecchio..."

Secondo te un genitore è contento di mantenere un figlio fino a 35 anni facendo sacrifici e non potendo spendere denaro per sé? Come se tutti i figli sono cercati vero? Molti genitori vogliono il massimo col minimo dispendio...ne conosco di persone così...

Soprattutto se guadagni almeno 3.000 euro al mese un figlio lo puoi anche mantenere in modo agiato...pensi che la maggioranza delle persone guadagnino almeno quelle cifre?

Edited by Pugsley
MicFrequentFlyer

Ah bè, ma quello è indipendente. I genitori egoisti pretendono di essere assistiti anche senza dare niente prima. E gente che a 34 anni non è in grado di provvedere a se stessa difficilmente potrà pagare una badante ai genitori dopo 20 anni. Comunque non ha molto a che fare con il topic... Rimane il fatto che i rischi economici siano vicini allo zero, se non per casi veramente rari. E che comunque la tranquillità psicologica di non dover subire vessazioni non abbia prezzo. Se si tratta solo di questioni economiche io avrei pochi dubbi.

10 minutes ago, MicFrequentFlyer said:

I genitori egoisti pretendono di essere assistiti anche senza dare niente prima. E gente che a 34 anni non è in grado di provvedere a se stessa difficilmente potrà pagare una badante ai genitori dopo 20 anni. Comunque non ha molto a che fare con il topic... Rimane il fatto che i rischi economici siano vicini allo zero, se non per casi veramente rari. E che comunque la tranquillità psicologica di non dover subire vessazioni non abbia prezzo. Se si tratta solo di questioni economiche io avrei pochi dubbi.

I genitori si pagano il badante con le loro pensioni. Nel caso non possano, il ricovero presso RSA contempla un contributo non molto elevato per i figli/il figlio, dopo aver calcolato l'ISEE. Ti garantisco che genitori che vogliono i figli indipendenti presto sono la stragrande maggioranza di quelli che hanno lavori molto poco pagati e che fanno loro studiare essenzialmente nelle scuole professionali e tecniche

Edited by Pugsley
SoloForEver

Un ragazzo che viveva nella mia città fece coming out a 17 anni. 

Il padre gli fece fare il giro di almeno una quindicina di psichiatri fino a che non trovó un matto peggio di lui che decise di prendere il figlio "in cura". 

Sto ragazzo non è potuto uscire di casa per anni se non per andare a scuola e quando decise di iscriversi all'università i genitori gli dissero una cosa del tipo "Abbiamo già speso un patrimonio per curarti" e così fu costretto a trovarsi un lavoro che non gli permetteva né di andare all'università né di andarsene di casa. Ad oggi è ancora più difficile trovarsi un lavoro per un periodo discreto. 

"Levare i fondi" non significa "mandare a vivere sotto un ponte", significa disporre economicamente e psicologicamente di una persona. 

Di altre storie del genere ne ho sentite magari di sfuggita, solo questa conosco di preciso. 

Non diciamo poi che i figli debbano in qualche modo contrastare l'omofobia delle famiglie perché non tutti hanno un carattere adatto. Per quanto ti stiano sulle palle gli omofobi in questione rimangono i tuoi genitori, non due imbecilli che incontri per la strada. 

6 minutes ago, Pugsley said:

I genitori si pagano il badante con le loro pensioni. Nel caso non possano, il ricovero presso RSA contempla un contributo non molto elevato per i figli/il figlio, dopo aver calcolato l'ISEE. Ti garantisco che genitori che vogliono i figli indipendenti presto sono la stragrande maggioranza di quelli che hanno lavori molto poco pagati e che fanno loro studiare essenzialmente nelle scuole professionali e tecniche

Se il figlio non fa un razzo di niente il padre può chiedere l'intervento del giudice e eventualmente scollarselo

MicFrequentFlyer
21 minutes ago, Pugsley said:

Un investimento. Se lo mantieni fino a 35 anni è un investimento. Significa 16 anni in più rispetto a circa 30 anni fa

non mi sembra molto compatibile con:

4 minutes ago, Pugsley said:

Ti garantisco che genitori che vogliono i figli indipendenti presto sono la stragrande maggioranza di quelli che hanno lavori molto poco pagati e che fanno loro studiare essenzialmente nelle scuole professionali e tecniche

Ma vabbè, atteniamoci al topic.

@Epsilon212 cerca di pensare bene anche al costo di lasciare la situazione com'è ora. È evidente che il comportamento di tuo padre non ti fa sentire bene. E pensi che tua mamma possa essere tua alleata (cosa che non è sempre vera). Quindi cerca davvero di pensare a che cosa tu possa perdere facendo CO e vivendo la tua vita in pace. Se non ci sono situazioni di violenza, mi riesce difficile pensare che continuare con lo status quo possa giovare alla tua tranquillità psicologica. Quindi fai tu le tue valutazioni, ma non sottovalutare i costi di lasciare le cose come stanno.

3 minutes ago, SoloForEver said:

Un ragazzo che viveva nella mia città fece coming out a 17 anni. 

Il padre gli fece fare il giro di almeno una quindicina di psichiatri fino a che non trovó un matto peggio di lui che decise di prendere il figlio "in cura". 

Sto ragazzo non è potuto uscire di casa per anni se non per andare a scuola e quando decise di iscriversi all'università i genitori gli dissero una cosa del tipo "Abbiamo già speso un patrimonio per curarti" e così fu costretto a trovarsi un lavoro che non gli permetteva né di andare all'università né di andarsene di casa. Ad oggi è ancora più difficile trovarsi un lavoro per un periodo discreto. 

"Levare i fondi" non significa "mandare a vivere sotto un ponte", significa disporre economicamente e psicologicamente di una persona. 

Di altre storie del genere ne ho sentite magari di sfuggita, solo questa conosco di preciso. 

Non diciamo poi che i figli debbano in qualche modo contrastare l'omofobia delle famiglie perché non tutti hanno un carattere adatto. Per quanto ti stiano sulle palle gli omofobi in questione rimangono i tuoi genitori, non due imbecilli che incontri per la strada. 

Mazzate in testa ai genitori 

MicFrequentFlyer
3 minutes ago, SoloForEver said:

Un ragazzo che viveva nella mia città fece coming out a 17 anni. 

Il padre gli fece fare il giro di almeno una quindicina di psichiatri fino a che non trovó un matto peggio di lui che decise di prendere il figlio "in cura". 

Sto ragazzo non è potuto uscire di casa per anni se non per andare a scuola e quando decise di iscriversi all'università i genitori gli dissero una cosa del tipo "Abbiamo già speso un patrimonio per curarti" e così fu costretto a trovarsi un lavoro che non gli permetteva né di andare all'università né di andarsene di casa. Ad oggi è ancora più difficile trovarsi un lavoro per un periodo discreto. 

"Levare i fondi" non significa "mandare a vivere sotto un ponte", significa disporre economicamente e psicologicamente di una persona. 

Di altre storie del genere ne ho sentite magari di sfuggita, solo questa conosco di preciso. 

Non diciamo poi che i figli debbano in qualche modo contrastare l'omofobia delle famiglie perché non tutti hanno un carattere adatto. Per quanto ti stiano sulle palle gli omofobi in questione rimangono i tuoi genitori, non due imbecilli che incontri per la strada. 

Però il ragazzo di cui stiamo parlando non è un 17enne che fa le superiori.

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