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Il nostro rapporto con la religione e la spiritualità


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Se ne sarà già parlato in varia misura, comunque trovo interessante che ciascuno di noi condivida la storia del proprio rapporto con la religione. Comincio io:

Sono nato e cresciuto in un contesto familiare in cui le persone anziane erano più o meno religiose, mentre i miei genitori erano entrambi agnostici. Per convenzione quindi ho ricevuto la stessa formazione cattolica dei miei coetanei. Devo dire però che già da bambino gli insegnamenti religiosi mi lasciavano perplesso, perché implicavano la fede in fatti sovrannaturali e ciò strideva con le prediche degli adulti circa l'inconsistenza di tante altre fantasie infantili. Dunque fin da allora avevo manifestato queste mie perplessità ai miei genitori, ma il loro agnosticismo ha sempre impedito loro di darmi risposte soddisfacenti. Crescendo ho avuto modo di fare accenno anche ad altri adulti delle mie incertezze sulla religione. Nel caso in cui a rispondermi erano adulti religiosi le risposte che ricevevo erano ottimistiche e rassicuranti: alcuni di loro infatti ritenevano che i miei dubbi denotassero particolare sensibilità, il ché sarebbe stato un buon segno per la mia futura e piena adesione alla confessione cattolica. Un po' mi sono sentito rincuorato da questi incoraggiamenti ed ho accettato di continuare a ricevere la formazione cattolica e i sacramenti dei miei coetanei, che sembravano non porsi miei stessi problemi. In seguito ho compreso che la loro era generalmente indifferenza, ma all'inizio ero convinto che fosse un'accettazione passiva degli insegnamenti cattolici. Nell'adolescenza però mi sono reso conto che le mie incertezze non svanivano affatto e sono stato sul punto di rifiutare di ricevere la cresima, ma alla fine ho deciso di proseguire poiché temevo che così mi sarebbe stato precluso l'accesso al matrimonio. Ovviamente allora non avevo considerato l'alternativa del matrimonio civile, né che molte persone che non sono state cresimate hanno ugualmente ottenuto il permesso di sposarsi in chiesa (oggi il mio ateismo mi impone di rifiutare convintamente un matrimonio religioso). C'è stato un periodo in cui avevo maturato una visione dell'universo compatibile con l'idea di una mente superiore che lo gestisca; aspettavo solo di trovare la quadratura del cerchio con i canoni aggiuntivi della religione: magari un altro monoteismo se non quello cristiano-cattolico. Ma alla fine, con la maturità anche la mia visione teistica dell'universo si è prima trasformata in una visione panteistica e alla fine in una visione agnostica; che ha reso definitivamente impossibile qualunque appiglio fideistico nel dio della religione. Oggi mi definisco ateo in quanto privo di fede nel dio di qualunque religione e "agnostico" per quanto attiene alla mia visione dell'universo. Ciò nonostante ho sempre mantenuto una forte fascinazione per i modi di pensare differenti dal mio: da quelli di matrice politica a quelli religiosi. Quindi la religione ha continuato a rappresentare per me un interessante oggetto di studio, che mi ha anche indotto più volte a cercare il dialogo con i credenti, anche se con scarsissimi risultati.

Originariamente ero credente ma non convinto, poi mi sono capitate delle sfighe ed ho voluto leggere la Bibbia per capire meglio.
Esperienza nefasta, in realtà già non credevo prima di leggerla ma poi ho scoperto che la religione cristiana è proprio una brutta religione.

Di li ho studiato storia delle religioni, mi affascinano tanto e conosco abbastanza.
Da gay è davvero difficile poter essere credente.

anticattolico fino al midollo,bestemmiatore più per dare fastidio ai cattolici che per altro.

Ogni qualvota qualcuno mi "ricorda" la religione io gli ricordo che le oncologie pediatriche sono piene,gli ricordo i bambini che saltano sulle mine,i padri di famiglia che si beccano malattie sempre peggiori con i bimbi piccoli,gli ricordo quelli che ci hanno lasciato  a giovane età.

E poi aggiungo che se "una qualunque" divintà si dovesse fare trovare in forma umana nel cortile di casa mia prima lo meno e poi gli chiedo che ci fa lì. Ho un nome e un cognome per ogni pugno o calcio che gli sferrerò.Colpendolo ovviamente anche quando è a terra.

Credo in parte nel karma....male non fare paura non avere.

Inutile dire che i vari santi santini santinette quando sono entrato nella casa dove solo ora hanno preso la via della stufa. Sono pure entrate dalla porta.... ma uscite dal camino!

Edited by busdriver
11 hours ago, Catilina said:

Se ne sarà già parlato in varia misura, comunque trovo interessante che ciascuno di noi condivida la storia del proprio rapporto con la religione.

Molto credente fino a quasi vent'anni; credevo di dover credere per fede, e che cercare di spiegare razionalmente il mistero religioso fosse un errore.

Ho studiato filosofia all'Università, quindi per forza di cose ho allargato il mio sguardo a diverse forme di spiritualità; mi considero agnostico più che ateo, nel senso che non sono del tutto certo che non esista alcuna dimensione trascendente. Del parere dei cattolici sull'omosessualità non m'importa più molto...anche se un mio ex compagno di studi oggi scrive libri piuttosto apprezzati su omosessualità e dottrina cattolica 🙂 

5 hours ago, Iron84 said:

Da gay è davvero difficile poter essere credente.

Se capisco cosa intendi, da gay è difficile quasi qualsiasi religione...

4 hours ago, busdriver said:

Ogni qualvolta qualcuno mi "ricorda" la religione io gli ricordo che le oncologie pediatriche sono piene,gli ricordo i bambini che saltano sulle mine, i padri di famiglia che si beccano malattie sempre peggiori con i bimbi piccoli, gli ricordo quelli che ci hanno lasciato  a giovane età.

E' un tema teologico complesso quello della Teodicea, ma non mi sembri nella giusta disposizione d'animo per affrontarlo 🙂 

E' un tema molto delicato e sul quale è molto facile scontrarsi. Uno volta con mio zio per poco non finivamo a cazzotti, io ero della mia idea e lui della sua.

Io sono credente e praticante. Sono figlia di Dio, ho tante persone storiche cristiane che amo tra cui, forse in primis, Madre Teresa oltre ovviamente alla figura di Gesù e di Maria. Non mi interessa fare studi su studi, credo e basta. Ho letto i 4 vangeli e mi è bastato per capire. 

Poi io ho sempre pensato che Gesù fosse gay, o comunque, visto che il vangelo di dice "che si è fatto uomo" Gesù si è fatto carico di tutto ciò che è umanità, omosessualità compresa. Troppo spesso viene ripetuto tante volte la seguente frase: "Giovanni mi ami?" - il "discepolo che egli amava". Mi ha sempre colpito questa frase....quindi chissà.

Non ho fiducia nei preti, anche perchè molti di loro li conosco perchè ci hanno provato con me. Credo in Dio e basta; tutte quelle che sono le stupide regole della chiesa non me ne frega. Io la domenica prendo la Comunione.

Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».
Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».
Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». 

15 hours ago, Catilina said:

trovo interessante che ciascuno di noi condivida la storia del proprio rapporto con la religione

in massima sintesi: credo di essere uno dei pochissimi italiani (ebrei e islamici a parte) a non essere stato battezzato da ragazzino.

Nè adesso

In breve, sono ateo, non mi piace nessuna religione e mi interessa poco la cosiddetta "spiritualità".

Da piccolo, mia madre mi portava ogni domenica a messa (fino a quando sono diventato abbastanza grande da potermi rifiutare). Mio padre era molto (demo)cristiano; è rimasto sconvolto quando ha scoperto che ero ateo (chissà cosa avrebbe detto se avesse scoperto che ero pure gay!). Pensava che qualcuno mi avesse "plagiato", ma invece era solo il risultato delle mie riflessioni. In effetti sono passato dall'indifferenza dell'infanzia allo scetticismo, poi all'agnosticismo e all'ateismo durante l'adolescenza. Da bambino ho fatto la comunione e la prima (e ultima) confessione, ma poi mi sono rifiutato di fare la cresima.

Da giovane ero anche fortemente anticlericale, con il tempo sono diventato un po' meno intransigente, ma le religioni (tutte) continuano a non piacermi e la laicità è sempre rimasta un punto fermo. Mi è capitato di litigare con qualche fervente credente (e bigotto): fatica sprecata.

Ho letto libri sulla religione di scrittori atei come Bertrand Russell, Onfray, Dawkins, Hitchens, eccetera. La mia idea su Dio è poi diventata simile a quella di Ingmar Bergman, ovvero (in sintesi): o Dio non esiste (ipotesi più probabile) o, se anche per assurdo esistesse, non potrebbe essere che un Dio crudele o indifferente alle vicende umane; quindi l'unica cosa saggia da fare sarebbe di ignorarlo. Le religioni invece è difficile ignorarle, dato che continuano a fare danni, anche se meno di un tempo. Oltre alle religioni "ufficiali", negli ultimi tempi siamo invasi anche da un sacco di altre insensate credenze spiritualistiche (si veda la sezione spiritualità delle librerie)... 

 

13 minutes ago, Nameless said:

La mia idea su Dio è poi diventata simile a quella di Ingmar Bergman, ovvero (in sintesi): o Dio non esiste (ipotesi più probabile) o, se anche per assurdo esistesse, non potrebbe essere che un Dio crudele o indifferente alle vicende umane; quindi l'unica cosa saggia da fare sarebbe di ignorarlo

Sempre tutti a lamentarci per quel che Dio non fa per noi e mai che noi ci chiediamo cosa possiamo fare per Dio...😄

Bertrand Russell molto piacevole, Dawkins sopravvalutato

7 hours ago, schopy said:

Sempre tutti a lamentarci per quel che Dio non fa per noi e mai che noi ci chiediamo cosa possiamo fare per Dio...😄

con tutte le preghiere che sono state sprecate da tanti,i megawatt sprecati da radio maria,e tutto il resto del bisness del culto personalmente per lui posso solo fare violenza e nel peggiore dei modi.

e via sta maiuscola....

Volevo sottolineare una cosa a proposito delle sofferenze, ma non perchè voglio convincere a farvi diventare cristiani, non convinco nessuno e niente, ognuno è e pensa ciò che vuole, ma solo perchè mi piace raccontare sempre questa cosa.

1. Il cristianesimo dice che c'è il diavolo, per cui la sofferenza non è causata da Dio ma dal male che ha diverse forme.

2. "chiedete e vi sarà dato, ciò che chiederete in mio nome lo otterrete". Ho sofferto molto per questa cosa e spesso ci ricasco perchè è come se Dio non mi da quello che chiedo in suo nome, ma mi hanno detto che un conto è chiedere un conto è pretendere.

2. Gesù è morto, lo hanno ucciso e lui sulla croce è stato il primo a sentirsi abbandonato e glielo ha detto gridando. Maria si è visto ammazzato suo figlio.

 

2 hours ago, Saramandasama said:

@Catalina

Non hai ancora ricevuto la chiamata di dio 

questione di tempo..

 

Il primo video mi rifiuto di guardarlo proprio perchè immagino già saranno degli idioti! Questi che invocano il nome di Dio per giustificare che sono etero, oltre ad essere i primi gay repressi, credo che proprio Dio li metterà all'inferno per avere osato dire cazzate e non avere capito niente :D 

2 hours ago, gius1989 said:

Volevo sottolineare una cosa a proposito delle sofferenze, ma non perchè voglio convincere a farvi diventare cristiani, non convinco nessuno e niente, ognuno è e pensa ciò che vuole, ma solo perchè mi piace raccontare sempre questa cosa.

1. Il cristianesimo dice che c'è il diavolo, per cui la sofferenza non è causata da Dio ma dal male che ha diverse forme.

2. "chiedete e vi sarà dato, ciò che chiederete in mio nome lo otterrete". Ho sofferto molto per questa cosa e spesso ci ricasco perchè è come se Dio non mi da quello che chiedo in suo nome, ma mi hanno detto che un conto è chiedere un conto è pretendere.

2. Gesù è morto, lo hanno ucciso e lui sulla croce è stato il primo a sentirsi abbandonato e glielo ha detto gridando. Maria si è visto ammazzato suo figlio.

 

Il primo video mi rifiuto di guardarlo proprio perchè immagino già saranno degli idioti! Questi che invocano il nome di Dio per giustificare che sono etero, oltre ad essere i primi gay repressi, credo che proprio Dio li metterà all'inferno per avere osato dire cazzate e non avere capito niente :D 

Questa nobilitazione della sofferenza, il trovarci uno scopo superiore che la rende in qualche modo giustificabile, per non dire necessaria, credo sia uno dei mali più grandi: è il desiderio di trovare un senso al dolore e a tutto quello che ci distrugge e che inaridisce la nostra vita, quello che ci spinge a dire che "soffrendo impariamo", che "soffrendo arriviamo ad una comprensione più profonda", che "soffrendo capiamo il vero valore delle cose". Sì, può succedere, ma altrettanto spesso la sofferenza ci distrugge, ci inaridisce e ci umilia, ci prostra e ci porta addirittura a infliggere noi per primi altro dolore al prossimo, in un ciclo distruttivo. Ed è ancora peggio quando chi crede di aver imparato la "lezione del dolore" accusa chi invece ha sofferto e ne è stato danneggiato di non aver capito. Non mi sto scagliando contro di te e contro la tua idea, voglio essere chiaro. 

Mi preme solamente di osservare come sia nella natura umana cercare degli schemi che giustifichino quello che percepisce e che subisce e che infligge: tendiamo a razionalizzare e a dare un posto a tutto nella nostra personalissima visione dell'universo, quindi se ci succede qualcosa di orribile, cerchiamo di inserirla in uno schema che giustifichi, che trovi un senso, che armonizzi il tutto. 

Ora, quella del Cristo non è certo la prima figura considerata divina che subisce un'ordalia e muore, per poi risorgere: questo concetto esiste e viene espresso in moltissime mitologie, in tutto il mondo, perché l'umanità ha sempre cercato di trovare un senso al dolore, alla morte e alla vita, e ha esemplificato questi dubbi in molteplici miti. Non vedo alcuna nobilitazione nel dolore in genere perché una figura considerata divina ha subito a propria volta un grande dolore e la morte.

Edited by Sasharyan
11 minutes ago, Sasharyan said:

Non mi sto scagliando contro di te e contro la tua idea, voglio essere chiaro. 

Si tranquillo, capisco perfettamente il tuo ragionamento che senso.

 

12 minutes ago, Sasharyan said:

tendiamo a razionalizzare e a dare un posto a tutto nella nostra personalissima visione dell'universo, quindi se ci succede qualcosa di orribile, cerchiamo di inserirla in uno schema che giustifichi, che trovi un senso, che armonizzi il tutto. 

E ma sai, è proprio questo il senso della cristianità secondo me. Il credente crede appunto che c'è un padre consolatore, e quindi ci si consola cosi. 

 

13 minutes ago, Sasharyan said:

Ora, il Cristo non è certo il primo dio che subisce un'ordalia e muore, per poi risorgere: questa figura esiste in moltissime mitologie, in tutto il mondo, perché l'umanità ha sempre cercato di trovare un senso al dolore, alla morte e alla vita, e ha esemplificato questi dubbi in molteplici miti. Non vedo alcuna nobilitazione nel dolore in genere perché una figura considerata divina ha subito a propria volta un grande dolore e la morte.

3 hours ago, gius1989 said:

(...)  è come se Dio non mi da quello che chiedo in suo nome, ma mi hanno detto che un conto è chiedere un conto è pretendere.

Anch'io se fossi un prete ti risponderei così :D 

2 hours ago, Sasharyan said:

Questa nobilitazione della sofferenza, il trovarci uno scopo superiore che la rende in qualche modo giustificabile, per non dire necessaria, credo sia uno dei mali più grandi: è il desiderio di trovare un senso al dolore e a tutto quello che ci distrugge e che inaridisce la nostra vita, quello che ci spinge a dire che "soffrendo impariamo", che "soffrendo arriviamo ad una comprensione più profonda", che "soffrendo capiamo il vero valore delle cose". 

Ma sai, non è che si possa fuggire sempre dal dolore o dalla sofferenza...quello c'è comunque, indipendentemente dalle divinità

6 hours ago, Saramandasama said:

 

Io non ci credo che sia diventato proprio proprio eterosessuale 😅 secondo me di nascosto ancora si fa telemaratone di Sailor Moon...

 

1 hour ago, schopy said:

Anch'io se fossi un prete ti risponderei così :D 

Ma sai, non è che si possa fuggire sempre dal dolore o dalla sofferenza...quello c'è comunque, indipendentemente dalle divinità

Io non ci credo che sia diventato proprio proprio eterosessuale 😅 secondo me di nascosto ancora si fa telemaratone di Sailor Moon...

 

Accettare che il dolore esiste e fa parte della vita non implica la sua glorificazione, mentre il cattolicesimo è letteralmente intriso dalla glorificazione del dolore.

On 6/30/2023 at 1:15 PM, Vivacia3But said:

La religione è per persone superstiziose e insicure che hanno bisogno di una spiegazione della realtà e la accettano per quanto fantasia galoppante.

esatto...lo avrei detto diversamente ma il succo è quello

Paedicator1987

Ma questo isterico avrebbe 19 anni?

Gliene darei 14 o 15 massimo.

Il cervello comunque è da 14 enne e forse anche meno.

E' diventato omosessuale perché gli mancava la figura paterna?

Io l'ho avuta e l'ho ancora quindi dovrei essere un etero incrollabile lol

Per rispondere alla domanda del topic, io sono agnostico con tendenza all'ateismo dai 18/20 anni.

Prima ero cattolico - ma senza particolari fanatismi - più per educazione tradizionale che per fede.

 

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