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La mappa delle unioni civili celebrate nel 2021: boom a Lucca, Milano prima tra le grandi città, sud desertificato (Napoli inclusa).


MyleneFarmer

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MyleneFarmer
24 minutes ago, freedog said:

????

E che ci dovrei fare, di grazia?

non dicevi che la gente va via di casa facilmente e in giovane età? mi pare che se ne vanno a quasi 40 anni come avevo scritto io...

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31 minutes ago, Vivacia3But said:

A voler essere precisi,  facendo un calcolo basato sul grafico, le unioni civili di Napoli sono state 10 volte di più di quelle di Lucca. Sono meno in percentuale, ma il dato interessante sarebbe capire quanti napoletani (o sardi o calabresi...) risiedono e sono sposati a Lucca, a Milano, a Bologna. Molto probabilmente tanti, sicurmente molti di più dei milanesi o dei lucchesi (si dice così?) sposati a Napoli.

Non abbiamo ancora dati incrociati, avevo costruito delle carte nel pre-pandemia per un articolo che dovrei pubblicare

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52 minutes ago, schopy said:

Io ho capito quasi a 30 anni che questo genere di preoccupazioni (non chiedo qualcosa per me perché qualcun altro ne avrà più bisogno, etc...) sono proprio sceme, prima invece la pensavo come te.

Come hai fatto a cambiare idea ? Perche‘ e‘ successo ?

sei passato dalla sinistra militante all‘imborghesimento ?

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MyleneFarmer
56 minutes ago, Vivacia3But said:

 

A voler essere precisi,  facendo un calcolo basato sul grafico, le unioni civili di Napoli sono state 10 volte di più di quelle di Lucca. Sono meno in percentuale, ma il dato interessante sarebbe capire quanti napoletani (o sardi o calabresi...) risiedono e sono sposati a Lucca, a Milano, a Bologna. Molto probabilmente tanti, sicurmente molti di più dei milanesi o dei lucchesi (si dice così?) sposati a Napoli.

beh ci credo che a Napoli ce ne sono state di più rispetto a Lucca parliamo di una provincia con 2,9 milioni di abitanti vs una che ne ha 387mila ma nel grafico non si parla di valori nominali e neanche di % ma più che altro di "densità"... resta il fatto che ogni 10.000 persone ci sono meno unioni civili a Napoli e il fatto di essere una area metropolitana densamente popolata dovrebbe spingere di più la gente a fare coming out e a unirsi civilmente (o il fatto che ci siano più gay ma non esiste una "anagrafe dei gay quindi non possiamo sapere quanti ne siano davvero ma ipotizziamo siano 1-2% della popolazione ovunque)... però se fai i calcoli giusti (2,9milioni/10.000)*2,5 e (387mila/10.000)*8,3 viene fuori che nel 2021 a Lucca ci sono stati il 41% delle unioni civili a Napoli nonostante la provincia di Lucca abbia 1/13 della popolazione della provincia di Napoli (napoli 741 unioni civili circa e Lucca 321 circa)

Il fatto che ci siano napoletani al nord o lucchesi al sud è irrilevante sia perchè non ci interessa dimostrare che i meridionali hanno o non hanno una propensione "naturale" a sposarsi più dei polentoni sia perché tanto se si sono uniti civilmente in un tal posto risultano già come residenti come coppia o nei 2,9 milioni o nei 387 mila. Se per questo anche quel dato anomalo di uniti civilmente in provincia di Brindisi o Siracusa rispetto al resto della regione potrebbe anche riferirsi a stranieri residenti in quelle province coi soldi da spandere in Italia nella loro bella casa vacanze e non di italiani residenti e quindi pugliesi doc o siciliani doc.

Se prendi due aree con popolazioni simili quindi la provincia di Milano e quella di Napoli viene fuori che i gay di milano si sposano 2 volte e mezza quasi rispetto a quelli di Napoli.

Edited by MyleneFarmer
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Scusate ma non vi è mai balenato il dubbio che Torre del Lago Puccini, nota località friendly, sia in provincia di Lucca? Vi ricordo che nel mio settore il primo articolo scientifico in italiano fu questo. https://www.bsgi.it/index.php/bsgi/article/download/7331/6649 il cui titolo fu "Il «Chilometro gay»".

Edited by Pugsley
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MyleneFarmer
2 minutes ago, Pugsley said:

Scusate ma non vi è mai balenato il dubbio che Torre del Lago Puccini, nota località friendly, sia in provincia di Lucca? Vi ricordo che nel mio settore il primo articolo scientifico italiano fu questo. https://www.bsgi.it/index.php/bsgi/article/download/7331/6649 il cui titolo fu "Il «Chilometro gay».

io l'ho scritto a inizio topic 😁però l'avevo scritto più che altro per ridere.

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2 minutes ago, MyleneFarmer said:

io l'ho scritto a inizio topic 😁però l'avevo scritto più che altro per ridere.

Sì, in realtà il primo assoluto fu in inglese sul World Pride del 2000, ma non era scritto in italiano

Edited by Pugsley
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Io penso che il coming out non c'entri niente.
Essendo napoletano e vivendo a Milano ho abbastanza chiara l'immagine delle due città. Da un punto di vista prettamente numerico ovvio che Milano è la città gay per eccellenza ma di certo Napoli non si può dire che non abbia una grande comunità gay, non si può dire che i gay vivano sotto copertura e di certo Napoli non è una città omofoba ,quantomeno non più omofoba della media delle città italiane.

 

Secondo me il discorso dell'essere out c'entra poco ma è qualcosa di più profondo, di culturale ma anche pratico.
Il matrimonio, in primis, nasce del concetto di stabilità, cosa molto labile in una città dove una persona su cinque è disoccupata, molti lavorano in nero, sono stagionali o precari.
Poche sono le grandi aziende con sede in città, il lavoro è in granparte nel pubblico e nel terziario.
Conosco tanti gay a Napoli, out ma che vivono con mamma e papà, sia quelli che possono permettersi di stare soli , sia quelli che non hanno un reddito che giustifichi una spesa simile.

 

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Che poi oggi le unioni sono in calo in generale anche per la secolarizzazione, chiaro che un giovane gay o etero non abbia fretta e ci pensi magari in età più mature (40-50)

Just now, lr02 said:

Le unioni 

I matrimoni sorry

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MyleneFarmer
20 minutes ago, Iron84 said:

Io penso che il coming out non c'entri niente.
Essendo napoletano e vivendo a Milano ho abbastanza chiara l'immagine delle due città. Da un punto di vista prettamente numerico ovvio che Milano è la città gay per eccellenza ma di certo Napoli non si può dire che non abbia una grande comunità gay, non si può dire che i gay vivano sotto copertura e di certo Napoli non è una città omofoba ,quantomeno non più omofoba della media delle città italiane.

 

Secondo me il discorso dell'essere out c'entra poco ma è qualcosa di più profondo, di culturale ma anche pratico.
Il matrimonio, in primis, nasce del concetto di stabilità, cosa molto labile in una città dove una persona su cinque è disoccupata, molti lavorano in nero, sono stagionali o precari.
Poche sono le grandi aziende con sede in città, il lavoro è in granparte nel pubblico e nel terziario.
Conosco tanti gay a Napoli, out ma che vivono con mamma e papà, sia quelli che possono permettersi di stare soli , sia quelli che non hanno un reddito che giustifichi una spesa simile.

 

quindi è solo una questione economica? a Milano hai detto che la gente convive e si "sposa" per risparmiare sull'affitto mentre a Napoli vivono ancora da mamma fino a tardi e quindi non abitando fuori non hanno lo stesso incentivo dei milanesi? Metà delle multinazionali in Italia credo abbiano sede a Milano e provincia...

e perchè i napoletani gay che si possono permettere di vivere da soli vivono con mamma e papà? sono semplicemente... mammoni? E soprattutto dove... "consumano"? Solo in auto nei parcheggi? Insomma a una certa età nascono anche delle esigenze intime come invitare qualcuno a casa...

Edited by MyleneFarmer
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9 minutes ago, lr02 said:

Quello si mantiene costante rispetto a 20-30 anni fa?

Aumentano in Municipio

Al Sud c'è meno lavoro regolare e la vita costa di meno. Sta bene chi lavora nello Stato

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22 minutes ago, MyleneFarmer said:

quindi è solo una questione economica?

Sicuramente la questione culturale e quella economica si intrecciano e non possiamo addebitare questo stato di cose esclusivamente alla "cultura". Anzitutto perché Napoli, pur avendo un tasso di unioni civili paragonabile ad aree più remote del Sud, è decisamente distante da queste ultime quanto a omofobia o comunque scarsa accettazione dell'omosessualità; in secondo luogo, basta confrontare aree bianche o molto chiare poste agli antipodi: Isernia non è certo più omofoba di alcune province venete, eppure non ha registrato unioni civili. Chiaro che il fattore culturale, quindi, non può bastare a spiegare questa mappa.

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1 hour ago, Pugsley said:

@Iron84 hai ragione, manca la possibilità di essere indipendenti e autonomi

Quindi ci sono anche meno matrimoni etero che a Milano?

29 minutes ago, Cesco00 said:

Isernia non è certo più omofoba di alcune province venete, eppure non ha registrato unioni civili.

La "questione culturale" non è semplicemente l'omofobia ambientale,

è proprio il modo diverso di essere omosessuali e di reagire all'omofobia.

Una cultura che tollera i "femmenelli", ma questi poi si fanno scopare dai bisex sposati

non è una cultura nella quale puoi aspettarti molti matrimoni omosessuali, no?

 

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1 hour ago, MyleneFarmer said:

e perchè i napoletani gay che si possono permettere di vivere da soli vivono con mamma e papà? sono semplicemente... mammoni? E soprattutto dove... "consumano"? Solo in auto nei parcheggi? Insomma a una certa età nascono anche delle esigenze intime come invitare qualcuno a casa...

Si sono mammoni, purtroppo la famiglia è una piaga della nostra società, al pari dell'alcol e delle droghe.
La famiglia napoletana è oppressiva, stritolante, onnipresente anche socialmente.

Sono provocatorio ma fino a un certo punto.

Si scopa in macchina, nei bagni pubblici, nelle dune in spiaggia, nei motel ad ore. Su grindr nessuno ospita e non perchè fidanzati o segreti ma perchè, ovviamente, vivono con la mamma anziana che alle dieci va a dormire.
Io quando sto giù in vacanza stando dai miei ovviamente non posso ospitare, pertanto non scopo. A Milano tutti ospitano anzi preferiscono che tu vada da loro perchè si rompono le palle di uscire per una chiavata a troppa distanza.

Io sono un pò allucinato di tutto ciò e mi spiace qui l'omofobia c'entra fino a un certo punto, l'elemento culturale è che te ne vai di casa quando ti sposi e quell'andarsene fa parte di un adempimento sociale dovuto e atteso, solo in quel caso sai che non stai facendo un torto a mammà.
Ci soffrirà tanto ma lo accetterà

Diversamente è un doppio tradimento, anche se sei accettato, anche se sei out, la società si aspetta che tu rimanga solo ad accudire il genitore anziano e disabile.

E' un ruolo sociale che ti tocca, anche perchè figli non ne potrai avere ed una coppia senza figli, etero o gay, è na cosetta di poco conto o sono dei "poverini".

22 minutes ago, Almadel said:

Quindi ci sono anche meno matrimoni etero che a Milano?

Ovviamente no, l'indipendenza è un fattore relativo perchè nelle classi sociali meno abbienti l'unico modo di una donna per andare via di casa è farsi mettere incinta dal ragazzetto di turno.

Un'ottima scusa per poi indebitarsi a vita in inutili matrimoni che li fanno sentire ricchi e imporanti per un giorno.

Il lavoro ci si arrangia e i bambini sono una gioia.
La ragazza avrà il compito di tenere pulita la casa in una sfida di femminilità con le altre donne della famiglia e le vicine di casa e l'uomo di portare a casa qualcosina per tirare a campare.

La donna viene vista come una disabile, che ha bisogno di tutto, non guida, non studia, sta a casa a cucinare e deve dipendere dall'uomo in tutto e per tutto.
Il matrimonio è uno strimento di emancipazione.
E' tutto molto triste ma ti assicuro che per le classi sociali basse è la regola.

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26 minutes ago, Almadel said:

 

Una cultura che tollera i "femmenelli", ma questi poi si fanno scopare dai bisex sposati

non è una cultura nella quale puoi aspettarti molti matrimoni omosessuali, no?

 

I femminielli sono archeo-antropologia, non mi riferivo a quello.

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7 minutes ago, Iron84 said:

o sono un pò allucinato di tutto ciò e mi spiace qui l'omofobia c'entra fino a un certo punto, l'elemento culturale è che te ne vai di casa quando ti sposi e quell'andarsene fa parte di un adempimento sociale dovuto e atteso, solo in quel caso sai che non stai facendo un torto a mammà.

Ed evidentemente una "unione civile" non rientra nelle scuse accettabili per mammà

e il figlio gay diventa praticamente un investimento per la vecchiaia della genitrice 🙂

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14 minutes ago, Iron84 said:

Si sono mammoni, purtroppo la famiglia è una piaga della nostra società, al pari dell'alcol e delle droghe.
La famiglia napoletana è oppressiva, stritolante, onnipresente anche socialmente.

(...)

Si scopa in macchina, nei bagni pubblici, nelle dune in spiaggia, nei motel ad ore. Su grindr nessuno ospita e non perchè fidanzati o segreti ma perchè, ovviamente, vivono con la mamma anziana che alle dieci va a dormire.

Ora mi sento così napoletano 😅

3 hours ago, marco7 said:

Come hai fatto a cambiare idea ? Perche‘ e‘ successo ?

sei passato dalla sinistra militante all‘imborghesimento ?

Ma proprio per nulla 😂

8 minutes ago, Almadel said:

e il figlio gay diventa praticamente un investimento per la vecchiaia della genitrice 🙂

Se non si sposa con una donna perché non dovrebbe badare alla mamma? Tutto torna...

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4 minutes ago, Cesco00 said:

I femminielli sono archeo-antropologia, non mi riferivo a quello.

Io mi riferivo più che altro al fatto che la differenza non la fa quanto gli altri ci odiano,

ma il mondo in cui noi ci relazioniamo all'omofobia.

(Comunque il fenomeno del bisex sposato e dell'effeminato - per quanto in contrazione -

rimane una modalità presente molto più a Sud che al Nord).

Non è che in Toscana e in Emilia i padroni non siano stronzi, ma semplicemente sono più sindacalizzati gli operai.

Non è che in Veneto non ci sia gente disonesta, ma se provi a fare il parcheggiatore abusivo a Padova ti becchi un pugno in faccia.

E lo stesso vale anche per la famiglia, non è che da noi le mamme non rompano i coglioni: solo che vengono mandate a cagare più spesso.

A Nord - e soprattutto in Toscana e in Emilia - prendiamo il "conflitto" generazionale e sociale

in modo molto più serio (non tutti ovviamente e non tutti nello stesso modo); qui in Veneto c'è generalmente più conformismo.

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49 minutes ago, Almadel said:

.

32 minutes ago, Iron84 said:

Si".

Ovviamente no, l'indipendenza è un fattore relativo perchè nelle classi sociali meno abbienti l'unico modo di una donna per andare via di casa è farsi mettere incinta dal ragazzetto di turno.

Un'ottima scusa per poi indebitarsi a vita in inutili matrimoni che li fanno sentire ricchi e imporanti per un giorno.

Il lavoro ci si arrangia e i bambini sono una gioia.
La ragazza avrà il compito di tenere pulita la casa in una sfida di femminilità con le altre donne della famiglia e le vicine di casa e l'uomo di portare a casa qualcosina per tirare a campare.

La donna viene vista come una disabile, che ha bisogno di tutto, non guida, non studia, sta a casa a cucinare e deve dipendere dall'uomo in tutto e per tutto.
Il matrimonio è uno strimento di emancipazione.
E' tutto molto triste ma ti assicuro che per le classi sociali basse è la regola.

 

 

Infatti nel 2023 ancora situazioni così, che pena.

Qesti dopo qualche anno di matrimonio stanno tutti esauriti per la famiglia e il lavoro ma intanto hanno voluto conformarsi per forza a certi modelli fin da giovani.

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13 minutes ago, schopy said:

Ora mi sento così napoletano 😅

Noi Veneti siamo risaputamente i terroni del Nord

e la cosa imbarazzante è che ce lo rivendichiamo pure.

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Comunque da qui a 

51 minutes ago, Iron84 said:

, purtroppo la famiglia è una piaga della nostra società, al

Della società napoletana voglio sperare

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Contate che all'estero non esiste il concetto della casa in proprietà, anche questo conta

I matrimoni (etero) sono in costante calo in generale

Conosco coetanei che hanno figli senza aver contratto matrimonio, e anche persone che stanno insieme, senza volere figli, che vivono da coinquilini in case diverse, quindi non coabitano tra loro

Edited by Pugsley
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13 minutes ago, marco7 said:

La famiglia e la religione sono i mali del mondo.

E ridaje con la tuttologia.

Gli antropologi si strappano le palle a sentire sti discorsi.

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25 minutes ago, Pugsley said:

all'estero non esiste il concetto della casa in proprietà, anche questo conta

I matrimoni (etero) sono in costante calo in generale

Vero

E vero

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Vivacia3But
5 hours ago, MyleneFarmer said:

Il fatto che ci siano napoletani al nord o lucchesi al sud è irrilevante

No no, invece è rilevante, a me sembra logico, per questa ragione che ho detto, che i gay si sposino di più al nord.

Sicuramente fra quei gay sposati a lucca, milano o bologna, ce ne sono svariati che vengono da napoli, dalla sardegna e dalla sicilia e che si sono trasferiti a un certo punto della loro vita, che abbassano il dato nelle regioni di provenienza. Mentre non credo che i gay milanesi, toscani, bolognesi... si trasferiscano e si sposino a Napoli.

Napoli è una metropoli, certo, ma non è Milano.

Napoli è una realtà molto chiusa e claustrofobica, rimasta a 50/70 anni fa per molti aspetti, per esempio il turismo, perché ci tiene a essere così. 

Può anche avere forme di apertura, ma scade facilmente nella peggior chiusura, ed è una realtà, come altre del sud, da cui tanti gay per decenni se ne sono scappati a gambe levate alla volta di Firenze, Bologna, Milano e co. per questioni lavorative e non solo... e ti stupisci che oggi  ci siano più unioni civili a Lucca?

Io no, sinceramente.

 

Poi Lucca, forse non la conosci, oltre a essere una delle realtà più gayfriendly è anche una delle città più belle d'Italia.

Se ci vivessi, probabilmente verrebbe voglia anche a me di organizzare una bella unione civile con rinfresco in una villa in stile liberty tipo fiction svedese di quarta categoria.

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