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Legame stretto tra lentezza e memoria, tra velocità e oblio


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“C’è un legame stretto tra lentezza e memoria, tra velocità e oblio. […] Nella matematica esistenziale questa esperienza assume la forma di due equazioni elementari: il grado di lentezza è direttamente proporzionale all’intensità della memoria, il grado di velocità è direttamente proporzionale all’intensità dell’oblio”.

Milan Kundera, La lentezza, Adelphi

Cosa ne pensate?

personalmente non riesco a capire il concetto. si sta elogiando chi si muove lento come un bradipo sotto ketamina con annessi riflessi e fa perdere ore ad altri?

un conto è non cadere nella spirale perversa del turbocapitalismo,del multitasking a tutti i costi e similari.

personalmente quando vedo qualcuno che durante la pausa pranzo guarda l'orologio tutti i momenti o si mangia il panino globalizzato da in piedi provo una pena immonda.

Ma altrettanto mi dà fastidio chi tongola nel modo più indecente,non sa cosa sia la puntualità o peggio danneggia intenzionalmente quella degli altri. con quelli volano sberle.

personalmente una cosa che mi infastidisce a bestia è il vedere che in certi supermercati alcuni personaggi (solitamente femminili ma non è la regola) tongolano nelle corsie lasciando spesso intenzionalmente il carrello in posizione da rompere i maroni unlimited

Edited by busdriver
3 hours ago, busdriver said:

una cosa che mi infastidisce a bestia è il vedere che in certi supermercati alcuni personaggi (solitamente femminili ma non è la regola) tongolano nelle corsie lasciando spesso intenzionalmente il carrello in posizione da rompere i maroni unlimited

che è un po' la versione Esselunga del vecchietto col cappello che va a 25 all'ora in macchina e dietro crea una coda di clacson urlanti & bestemmianti...

10 hours ago, Pugsley said:

“C’è un legame stretto tra lentezza e memoria, tra velocità e oblio. […] Nella matematica esistenziale questa esperienza assume la forma di due equazioni elementari: il grado di lentezza è direttamente proporzionale all’intensità della memoria, il grado di velocità è direttamente proporzionale all’intensità dell’oblio”.

Milan Kundera, La lentezza, Adelphi

Cosa ne pensate?

Che in effetti se leggo le cose troppo rapidamente me le scordo 🙂 

A proposito di Kundera, segnalo questa vecchia intervista alla scrittrice Goliarda Sapienza; dal minuto 12.00 per sei minuti circa racconta di alcune sue avventure sessuali, presumibilmente avvenute tra i '70 e gli '80, e in particolare un incontro con Milan Kundera...tra una considerazione sulla vagine delle "giovenche cecoslovacche" e un dubitativo "dove lo contengo?", ci spiega che lo scrittore "aveva delle misure enormi, un cazzo così":

 

 

11 hours ago, Pugsley said:

Cosa ne pensate?

Suppongo si tratti di lentezza o velocità della mente e non del corpo.

Potrebbe pur essere vero che pensiamo tanto più velocemente, quanto più obliamo ciò che abbiamo innanzi pensato e tanto più lentamente pensiamo, quanto più ricordiamo ciò che abbiamo innanzi pensato;  ma si potrebbe anche opporre che la velocità del pensiero dipenda in buona parte dall'esperienza nel pensare e dunque dal tesoro di ricordi conservato nella nostra memoria.

Edited by Mario1944

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