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Non lo sapranno mai...


bagnosp

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7 minutes ago, Mario1944 said:

Se reputo che mio figlio proceda per una via erronea e dunque faccia il proprio male, è logico che da padre tenti d'impedirglielo e di riportarlo sulla via retta, anche contro la volontà di lui, proprio perché lo amo come padre;   che poi è principio su cui si fonda l'educazione dei figli o, più generalmente, degli allievi.

Ben venga un padre che indirizzi correttamente il figlio a studiare

e a comportarsi con correttezza con le persone che ama.

Se un figlio 19enne si iscrive all'Accademia di Arte Drammatica

e si trova un compagno quarantenne, è giusto che il padre si preoccupi

che studi con profitto e usi il condom; sia in prima fila alla prima della Medea di Euripide

e testimone di nozze alla loro unione civile.

 

Un padre che preferisca a un talentuoso attore omosessuale

uno svogliato studente di giurisprudenza che maltratti la fidanzata

è un cattivo padre, qualunqe sia la sua idea di "via erronea".

Perché i valori che dobbiamo trasmettere ai figli sono il rispetto per sé stessi e gli altri,

l'onestà, la correttezza, la sincerità e l'impegno.

"Vai a giocare a calcio", "iscriviti a farmacia" e "trovati una fidanzata" non sono valori:

sono manifestazione nevrotiche di una persona che non avrebbe dovuto figliare.

 

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Almadel, sai bene che il bene ed il male come l'essere di Aristotele si dicono in molti modi, così un tempo come pur oggi, secondo le varie culture, ma anche secondo le singole persone e talvolta proprio tra padri e figli sono maggiori le differenze circa ciò che sia reputato bene e ciò che sia male, se non per altro, perché i padri pretendono di fondarsi su d'un'esperienza di vita che manca ai figli.

Del resto anche circa i beni materiali stessi non raramente ci sono notevoli differenze d'opinione e dunque in fine per un padre stabilire che sia bene o male per il proprio figlio non è affatto semplice, se non fondandosi sulle proprie opinioni, sulle proprie esperienze, sulla propria cultura, sulle proprie tradizioni, talvolta in notevole contrasto con le aspettazioni più o meno ragionevoli del fglio;

il che non implica che il padre non ami il figlio, ma, semmai, che lo ami anche troppo:

perché a ben considerare è l'amore, ben più che l'indifferenza, quello che causa maggiori sofferenze ai mortali.

L'amore infatti ti costringe a correggere ciò che reputi errato nel figlio amato, perché contrario a quello che tu giudichi il bene di lui;

di contro l'indifferenza ti permette di concedere libertà al figlio affinché percorra la sua vita, senza impedirlo se pur tu giudichi che egli erri e si faccia del male.

Così per assurdo sono i padri che amano i figli quelli che spesso li impediscono e reprimono nella vita;  mentre i padri affatto negligenti od indifferenti spesso appaiono benevoli e tolleranti.

 

Edited by Mario1944
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MyleneFarmer
12 hours ago, Bullfighter4 said:

Ma sei matto a scrivere queste cose? Te le sarai inventate. Apparentemente tuo marito era poverissimo, non povero. I poveri in Italia possono ancora mandare i figli a fare l’università fuori sede. Facendo sacrifici però…

Ogni tanto mi chiedo se la gente rilegge le cagate che scrive.

-----

ma secondo te delle esperienze singolari e personali possono essere adattabili a descrivere una situazione nazionale o regionale? Neanche vivi in Italia. E' letteralmente cherry-picking. E poi si sarebbe trasferito da dove a dove? Dubito dall'altra parte del paese per esempio.

Non capisco perché su questo forum bisogna ribadire cose ovvie e risapute, basate sui dati, e passare anche per idioti. 

E non ho mai detto di essere povero. Semmai ho specificato proprio che io ho fatto il fuorisede perché i miei se lo potevano permettere. Scrivi le stesse cose che dicono certi giornali di destra italiana sui giovani fannulloni e che si devono dare da fare dall'alto della loro vita privilegiata e vuoi passare anche per progressista

Edited by MyleneFarmer
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Bullfighter4
1 hour ago, MyleneFarmer said:

-----

ma secondo te delle esperienze singolari e personali possono essere adattabili a descrivere una situazione nazionale o regionale? Neanche vivi in Italia. E' letteralmente cherry-picking. E poi si sarebbe trasferito da dove a dove? Dubito dall'altra parte del paese per esempio.

Non capisco perché su questo forum bisogna ribadire cose ovvie e risapute, basate sui dati, e passare anche per idioti. 

E non ho mai detto di essere povero. Semmai ho specificato proprio che io ho fatto il fuorisede perché i miei se lo potevano permettere. Scrivi le stesse cose che dicono certi giornali di destra italiana sui giovani fannulloni e che si devono dare da fare dall'alto della loro vita privilegiata e vuoi passare anche per progressista

Il topic parlava di ragazzi che stanno male perché la famiglia (ma in particolare la Santa mamma) soffrirebbe per il figlio frocio e allora non si dichiarano per non farla piangere la notte.

Se la paura che la mamma non ti paghi più l’università se sa che ti piace la minchia e’ uno spauracchio troppo grande , continua a fare pompini di nascosto ai camionisti fino ai quarant’anni (anche perché apparentemente anche dopo l’università non troverai un lavoro decente in questa Italia e dovrai farti semi mantenere dalla mamma per sempre). 

Il tuo consiglio a chi vive sui cocuzzoli delle montagne mi pare fosse di continuare a fare il frocio di nascosto perché si rovinerebbero la vita per niente. Io consiglio di trasferirsi, con tutte le difficoltà del caso. 
 

Ricapitoliamo: se , come nel caso dell’ opener, il problema è solo non far soffrire la mamma… o continua a vivere di nascosto (pagando il prezzo di non aver mai una vita gay completa, una relazione seria alla luce del sole, etc), o fa piangere la mammina per un po’. Tanto poi le passa.

Se invece i genitori sono veramente omofobi e possibilmente pericolosi (psicologicamente e/fisicamente), ecco la soluzione:

1) non dichiaratevi.

2) Andate a fare I fuori sede così sfruttare i soldoni della mamma e del papà. Nel frattempo potete fare i froci liberamente dato che la mamma , ma sopratutto il babbo, penserà che stai sventrando le ragazze fuori sede perché mica hanno fatto il figlio ricchione

3) vi laureate, trovate un lavorone, e a questo punto potete liberarvi dalla catena dei vostri genitori e fare i froci doc.

A meno che non vogliate farli soffrire e allora continuerete a fare finta di essere etero.

Sulla storia che io scriva come i giornali di destra, io stavo parlando SOLO dei ragazzi gay che devono fingere di essere etero per non farsi sbattere fuori di casa dai genitori. Mi farebbe piacere leggere gli articoli scritti sull’argomento.

Tu a che punto di questi percorsi obbligatori ti ritrovi?

Edited by Bullfighter4
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Bullfighter4
1 minute ago, marco7 said:

Se i genitori sono omofobi non hanno i mezzi per accorgersi di avere un figlio frocio anche se questo sculetta tutto il giorno.

Ma allora il problema non esiste. 

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MyleneFarmer
1 hour ago, Bullfighter4 said:

Il topic parlava di ragazzi che stanno male perché la famiglia (ma in particolare la Santa mamma) soffrirebbe per il figlio frocio e allora non si dichiarano per non farla piangere la notte.

Se la paura che la mamma non ti paghi più l’università se sa che ti piace la minchia e’ uno spauracchio troppo grande , continua a fare pompini di nascosto ai camionisti fino ai quarant’anni (anche perché apparentemente anche dopo l’università non troverai un lavoro decente in questa Italia e dovrai farti semi mantenere dalla mamma per sempre). 

Il tuo consiglio a chi vive sui cocuzzoli delle montagne mi pare fosse di continuare a fare il frocio di nascosto perché si rovinerebbero la vita per niente. Io consiglio di trasferirsi, con tutte le difficoltà del caso. 
 

Ricapitoliamo: se , come nel caso dell’ opener, il problema è solo non far soffrire la mamma… o continua a vivere di nascosto (pagando il prezzo di non aver mai una vita gay completa, una relazione seria alla luce del sole, etc), o fa piangere la mammina per un po’. Tanto poi le passa.

Se invece i genitori sono veramente omofobi e possibilmente pericolosi (psicologicamente e/fisicamente), ecco la soluzione:

1) non dichiaratevi.

2) Andate a fare I fuori sede così sfruttare i soldoni della mamma e del papà. Nel frattempo potete fare i froci liberamente dato che la mamma , ma sopratutto il babbo, penserà che stai sventrando le ragazze fuori sede perché mica hanno fatto il figlio ricchione

3) vi laureate, trovate un lavorone, e a questo punto potete liberarvi dalla catena dei vostri genitori e fare i froci doc.

A meno che non vogliate farli soffrire e allora continuerete a fare finta di essere etero.

Sulla storia che io scriva come i giornali di destra, io stavo parlando SOLO dei ragazzi gay che devono fingere di essere etero per non farsi sbattere fuori di casa dai genitori. Mi farebbe piacere leggere gli articoli scritti sull’argomento.

Tu a che punto di questi percorsi obbligatori ti ritrovi?

Io non ho dato alcun "consiglio" all'opener, fatti una cura di fosforo o mettiti gli occhiali e quello che faccio o non faccio io è fuori luogo in questo contesto. Quando ne aprirò uno io simile allora potrai interessarti.

Io ho solo spiegato che secondo me i gay che abitano sul cucuzzolo della montagna non fanno coming out semplicemente perché tanto non ci sono i presupposti per farlo: ovvero non ci sono altri gay. Anche un "metropolitano" fa coming out quando di solito inizia a frequentare gay per amicizia o soprattutto quando si fidanza... e non certo "a caso".

Inoltre da un punto di vista strategico, se uno è davvero dipendente dalla famiglia omofoba sul cucuzzolo della montagna, per trasferirsi ha bisogno eventualmente di soldi o di crearsi un percorso lavorativo o d'istruzione e non ha senso rovinarsi queste possibilità solo per il cruccio di fare coming out che tanto poi materialmente la tua vita non cambierà davvero solo grazie a quel coming out perché rimarrai comunque solo e single com'eri prima sul cucuzzolo della montagna.... e con la famiglia omofoba tra le scatole, e forse pure senza soldi a quel punto (sempre se li avevano).

Se poi tu pensi che oggi, in Italia, per un giovane senza aiuti dalla famiglia (borghese/ricca) o con alle spalle una famiglia povera e un background difficile sia facile fare un salto del vuoto e trasferirsi dalla provincia sperduta alla metropoli in un batter d'occhio. Beh, pensi male. Neanche il nord Italia è più la terra delle grandi occasioni nel 2023. L'epoca dei meridionali e dei provinciali senza arte ne parte a cui tirano il lavoro dietro appena arrivati nella metropoli è finita da un pezzo. Col lavoretto da lavapiatti non vivi neanche in provincia figuriamoci a Milano o Roma etc.. 

Infatti ci sono moltissimi omosessuali universitari o giovani lavoratori in Italia e che dipendono ancora in toto o in parte dalle finanze dei genitori che nelle metropoli fanno la vita da gay out o da attivisti e poi quando tornano nei paesotti delle famiglie per le vacanze tolgono la foto da Grindr e che non hanno fatto coming out ancora con nessuno, proprio perché prima aspettano di avere il "culo al caldo", come si suol dire... non sai mai prima come può reagire una famiglia davvero omofoba, chiusa e bigotta. E da un certo punto di vista fanno bene.

Edited by MyleneFarmer
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Bullfighter4
11 minutes ago, MyleneFarmer said:

Io non ho dato alcun "consiglio" all'opener, fatti una cura di fosforo o mettiti gli occhiali e quello che faccio o non faccio io è fuori luogo in questo contesto. Quando ne aprirò uno io simile allora potrai interessarti.

Io ho solo spiegato che secondo me i gay che abitano sul cucuzzolo della montagna non fanno coming out semplicemente perché tanto non ci sono i presupposti per farlo: ovvero non ci sono altri gay. Anche un "metropolitano" fa coming out quando di solito inizia a frequentare gay per amicizia o soprattutto quando si fidanza... e non certo "a caso".

Inoltre da un punto di vista strategico, se uno è davvero dipendente dalla famiglia omofoba sul cucuzzolo della montagna, per trasferirsi ha bisogno eventualmente di soldi o di crearsi un percorso lavorativo o d'istruzione e non ha senso rovinarsi queste possibilità solo per il cruccio di fare coming out che tanto poi materialmente la tua vita non cambierà davvero solo grazie a quel coming out perché rimarrai comunque solo e single com'eri prima sul cucuzzolo della montagna.... e con la famiglia omofoba tra le scatole, e forse pure senza soldi a quel punto (sempre se li avevano).

Se poi tu pensi che oggi, in Italia, per un giovane senza aiuti dalla famiglia (borghese/ricca) o con alle spalle una famiglia povera e un background difficile sia facile fare un salto del vuoto e trasferirsi dalla provincia sperduta alla metropoli in un batter d'occhio. Beh, pensi male. Neanche il nord Italia è più la terra delle grandi occasioni nel 2023. L'epoca dei meridionali e dei provinciali senza arte ne parte a cui tirano il lavoro dietro appena arrivati nella metropoli è finita da un pezzo. Col lavoretto da lavapiatti non vivi neanche in provincia figuriamoci a Milano o Roma etc.. 

Infatti ci sono moltissimi omosessuali universitari o giovani lavoratori in Italia e che dipendono ancora in toto o in parte dalle finanze dei genitori che nelle metropoli fanno la vita da gay out o da attivisti e poi quando tornano nei paesotti delle famiglie per le vacanze tolgono la foto da Grindr e che non hanno fatto coming out ancora con nessuno, proprio perché prima aspettano di avere il "culo al caldo", come si suol dire... non sai mai prima come può reagire una famiglia davvero omofoba, chiusa e bigotta. E da un certo punto di vista fanno bene.

Dopo tutto questo fiume di parole prendo atto che rimanere nascosti praticamente per tutta la vita non è un grosso problema. E allora di cosa stiamo discutendo? 
Se uno sta male DAVVERO, va a spalare merda piuttosto che mangiarla tutti i giorni. 
 

 

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MyleneFarmer

Si, si... nei film e nelle serie tv netflix. Immagino quanto tempo libero per fare la vita gay che tanto sognavi di fare prima avrai quando sarai impegnato a spalare la merda h24 e a non avere i soldi per unire il pranzo con la cena e stare dietro le bollette. Prova per 7-8 mesi (scegli tu il tuo cucuzzolo di "montagna" preferito da dove partire) e poi dicci come ti sei trovato. 

😉

Edited by MyleneFarmer
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1 hour ago, MyleneFarmer said:

secondo me i gay che abitano sul cucuzzolo della montagna non fanno coming out semplicemente perché tanto non ci sono i presupposti per farlo: ovvero non ci sono altri gay

Ecco a voi la cazzata dell'anno, siore e siori!!!

Avresti potuto scrive che sul cucuzzolo della montagna si riesce a rimediare solo scopate in the closet perché nessuno o pochissimi si dichiarano, e un povero frocio sarà per sempre costretto alla zitellagine senza speranza, perché nessuno osera' mai chiedere la sua mano e cirinnarlo alla luce del sole.

Invece secondo te farà la muffa nell'interno mutanda da qui all'eternità.  No, ma credece, mi raccomando...

Lo sai che perfino uno dei figli della Berti è felicemente cirinnato e che la realtà è molto meno standard di sto video?

https://m.youtube.com/watch?v=gIj6N8R05dc&t=0s

 

Edited by freedog
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Bullfighter4
1 hour ago, MyleneFarmer said:

Si, si... nei film e nelle serie tv netflix. Immagino quanto tempo libero per fare la vita gay che tanto sognavi di fare prima avrai quando sarai impegnato a spalare la merda h24 e a non avere i soldi per unire il pranzo con la cena e stare dietro le bollette. Prova per 7-8 mesi (scegli tu il tuo cucuzzolo di "montagna" preferito da dove partire) e poi dicci come ti sei trovato. 

😉

Perciò la morale della favola è che praticamente nessuno (e ancora meno i gay, dato che è risaputo che sono deboli sia fisicamente che psicologicamente) in Italia si trasferisce dai paesini alle città perché costa troppo? Neanche dopo che finiscono l’università fuori sede? Hanno fatto buttare nel cesso i risparmi dei poveri genitori? 
Allora devi dare ragione ad Almadel. Gli unici gay che cercano di migliorare la propria vita sono solo quelli così poveri che per fare la fame nel paesino allora tanto vale fare la fame in città (o comunque da un’altra parte).

Comunque con una visione così apocalittica della vita io comprerei una bella corda e un bel mattone e andrei a visitare qualche ponte.

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3 hours ago, Bullfighter4 said:

Se uno sta male DAVVERO, va a spalare merda piuttosto che mangiarla tutti i giorni. 

Non è esattamente quello che ho detto io, quando l'opener ha postato il topic, ma il concetto è quello.

Solo che io non ho immense capacità antropologiche e un'onnipotente attitudine a determinare il destino delle genti, quindi non so quanto possa valere il mio consiglio. 

Potendo intervenire, avrei detto che spostarsi per il lavoro è una giusta necessità e non lo si fa perché in quelle pochissime grandi e sviluppate città d'Italia c'è assolutamente L'occasione.

Però, come dicevo, la MIA opinione è totalmente fuori luogo e incoerente al discorso. Dovrei astenermi, invece per qualche strana ragione intervengo. Davvero, dovrei mettere giù il pollice eppure, queste parole continuano ad essere scritte. Avrei dovuto smettere, ma una malsana motivazione mi sprona a continuare.

Edited by MARIO8530
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7 hours ago, Mario1944 said:

Se reputo che mio figlio proceda per una via erronea e dunque faccia il proprio male, è logico che da padre tenti d'impedirglielo e di riportarlo sulla via retta, anche contro la volontà di lui, proprio perché lo amo come padre;   che poi è principio su cui si fonda l'educazione dei figli o, più generalmente, degli allievi.

...solo se si parla di reati o di rifiuto delle cure (se un figlio malato non vuole andare in ospedale sono disposto a contenerlo, se mio figlio ruba i motorini intervengo)

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Bullfighter4
13 minutes ago, MARIO8530 said:

Comq, Non lo sapranno mai... (segue risata malefica) sembra il titolo di un film horror, o c'è di mezzo uno scienziato pazzo😅

Che poi è più “Non lo sapranno mai… detto da me”. Perché per saperlo, probabilmente lo sanno già.

Sai quanti ne conosco che finiscono a crederci davvero che a 40 anni, senza fidanzate/scopamiche, solo vacanze con amici, sempre sul vago su questioni sentimentali … nessuno sappia o pensi che sono omoricchioni?

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MyleneFarmer
2 hours ago, Bullfighter4 said:

io comprerei una bella corda e un bel mattone e andrei a visitare qualche ponte.

Inizia tu per primo, buon divertimento. 

Edited by MyleneFarmer
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4 hours ago, MyleneFarmer said:

Si, si... nei film e nelle serie tv netflix. Immagino quanto tempo libero per fare la vita gay che tanto sognavi di fare prima avrai quando sarai impegnato a spalare la merda h24 e a non avere i soldi per unire il pranzo con la cena e stare dietro le bollette. Prova per 7-8 mesi (scegli tu il tuo cucuzzolo di "montagna" preferito da dove partire) e poi dicci come ti sei trovato. 

😉

Credo che le cose debbano andare insieme; se riesci ad emanciparti economicamente in un contesto extrafamiliare tanto meglio, poi sarai nella condizione migliore per fare coming out quando già vivi fuori casa dei tuoi, e spalerai merda dalle 8 alle 17 ma poi farai un po' quel che ti pare (e quel che puoi fare)...ma la vita di chiunque è limitata dagli impegni di lavoro, e mica si lavora davvero "H24"

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Io racconterei anche degli esempi, ma ho come la sensazione

che le persone che conosco saranno catalogate come "casi isolati".

mentre le considerazioni generiche di Mylene come una rappresentazione attendibile 🙂

41 minutes ago, Bullfighter4 said:

Gli unici gay che cercano di migliorare la propria vita sono solo quelli così poveri che per fare la fame nel paesino allora tanto vale fare la fame in città (o comunque da un’altra parte).

Specificatamente si può parlare degli immigrati, no?

Sono nelle condizione più sfavorevoli di tutte: sia per l'omofobia delle famiglie

sia per il fatto che neanche ci sono andati a qualche inutile facoltà bolognese.

Alla fine gli immigrati fanno l'operaio o il pizzaiolo come mio fratello o il mio ex

o il magazziniere come i miei cugini; sono più indipendenti e hanno più soldi di tanti figli di papà che studiano.

 

Anche mio cugino - come mio marito - è andato a lavorare a sedici anni.

Ci sono famiglie - il cosiddetto "proletariato" - in cui i figli non sono un investimento a fondo perduto,

ma anzi un modo per avere un'entrata extra, perché magari contribuiscono al bilancio familiare.

Non sono molte, è certo una situazione meno frequente che in passato;

ma MyleneFarmer indica proprio queste situazioni al limite come quelle in cui il coming out è più difficile.

Nascere in Nigeria è di sicuro peggio che nascere sull'Appenino calabro;

eppure ci sono operai che devono anche mandare soldi alla famiglia di origine

e se la famiglia li disconoscesse in quanto omosessuali, non solo potrebbero sposare un bel ragazzo bianco

ma anche smettere di spedire "Soldi soldi" come canta Mahmood parlando di suo padre.

 

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MyleneFarmer
3 hours ago, Bullfighter4 said:

Perciò la morale della favola è che praticamente nessuno in Italia si trasferisce dai paesini alle città perché costa troppo?

Ci si trasferisce a studiare chi se lo può permettere o per lavoro chi ha già da parte un gruzzolo per iniziare (e se trova un bel lavoro che ne valga la pena). Perché è un lusso studiare e godersi la vita fuori casa spesato dai genitori in Italia a 900euro al mese tra affitto, bollette e vitto (una camera) e non pensare che ci siano tutte ste offerte di lavoro incredibili nelle grandi città.

Se fosse cosi semplice e alla portata di tutti viverci, comprare casa e trovare lavoro oggi Milano dovrebbe avere ad esempio la popolazione di Tokyo e Bologna quella di Mumbai (e invece dagli anni 70 hanno solo perso abitanti) e non ci sarebbero cosi pochi studenti universitari e laureati in Italia. 

3 hours ago, Bullfighter4 said:

e ancora meno i gay, dato che è risaputo che sono deboli sia fisicamente che psicologicamente

le solite cazzate che vi inventate per tirare acqua al vostro mulino e che nessuno ha mai scritto da nessuna parte solo per far sembrare l'altro un fesso

3 hours ago, Bullfighter4 said:

Neanche dopo che finiscono l’università fuori sede?

Se hanno fatto l'università fuorisede significa che i soldi li avevano già da prima quindi ci credo che poi hanno continuato a vivere lì, perché sono stati aiutati. Dubito che siano andati a spalare la merda contemporaneamente perché in quel caso significa finire di laurearsi se va bene a 40 anni. 

3 hours ago, Bullfighter4 said:

Allora devi dare ragione ad Almadel. Gli unici gay che cercano di migliorare la propria vita sono solo quelli così poveri che per fare la fame nel paesino allora tanto vale fare la fame in città

non sappiamo neanche da dove sia partito e dove sia andato a finire, oltre a tutto il resto della storia, e ci hai fatto su tutto un film incredibile come se tutti avessero la stessa storia del patron di Luxottica o stessimo parlando della gilded age americana o dei cowboy alla conquista dell'ovest... per esempio è ben diverso trasferirsi da Mestre o Vicenza a Padova o da Gratosoglio a Milano rispetto a trasferirsi da Ascoli Satriano a Milano o a Roma o anche solo a Padova.

Mi sembra di interagire con dei babbei, motivo per cui facciamo finta che hai ragione tu perché sono esausto di queste conversazioni surreali con gente che parla di cose assurde e fuori dal mondo e peraltro mi invita a uccidermi. 

Poi la gente si meraviglia perché la Meloni ha così tanto consenso e la sinistra non se la incula più nessuno perché parla solo ai privilegiati delle ZTL di quelle tre/quattro città lol 😂

Edited by MyleneFarmer
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36 minutes ago, MyleneFarmer said:

Se fosse cosi semplice e alla portata di tutti viverci, comprare casa e trovare lavoro oggi Milano dovrebbe avere ad esempio la popolazione di Tokyo e Bologna quella di Mumbai (e invece dagli anni 70 hanno solo perso abitanti) e non ci sarebbero cosi pochi studenti universitari e laureati in Italia. 

Devi dimenticare Milano, cioè non ha nemmeno senso che tutti sognino Milano che è un po' la nostra New York

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Bullfighter4
1 hour ago, MyleneFarmer said:

Ci si trasferisce a studiare chi se lo può permettere o per lavoro chi ha già da parte un gruzzolo per iniziare (e se trova un bel lavoro che ne valga la pena). Perché è un lusso studiare e godersi la vita fuori casa spesato dai genitori in Italia a 900euro al mese tra affitto, bollette e vitto (una camera) e non pensare che ci siano tutte ste offerte di lavoro incredibili nelle grandi città.

Se fosse cosi semplice e alla portata di tutti viverci, comprare casa e trovare lavoro oggi Milano dovrebbe avere ad esempio la popolazione di Tokyo e Bologna quella di Mumbai (e invece dagli anni 70 hanno solo perso abitanti) e non ci sarebbero cosi pochi studenti universitari e laureati in Italia. 

le solite cazzate che vi inventate per tirare acqua al vostro mulino e che nessuno ha mai scritto da nessuna parte solo per far sembrare l'altro un fesso

Se hanno fatto l'università fuorisede significa che i soldi li avevano già da prima quindi ci credo che poi hanno continuato a vivere lì, perché sono stati aiutati. Dubito che siano andati a spalare la merda contemporaneamente perché in quel caso significa finire di laurearsi se va bene a 40 anni. 

non sappiamo neanche da dove sia partito e dove sia andato a finire, oltre a tutto il resto della storia, e ci hai fatto su tutto un film incredibile come se tutti avessero la stessa storia del patron di Luxottica o stessimo parlando della gilded age americana o dei cowboy alla conquista dell'ovest... per esempio è ben diverso trasferirsi da Mestre o Vicenza a Padova o da Gratosoglio a Milano rispetto a trasferirsi da Ascoli Satriano a Milano o a Roma o anche solo a Padova.

Mi sembra di interagire con dei babbei, motivo per cui facciamo finta che hai ragione tu perché sono esausto di queste conversazioni surreali con gente che parla di cose assurde e fuori dal mondo e peraltro mi invita a uccidermi. 

Poi la gente si meraviglia perché la Meloni ha così tanto consenso e la sinistra non se la incula più nessuno perché parla solo ai privilegiati delle ZTL di quelle tre/quattro città lol 😂

Vedi che avevo ragione a dire che dovevamo smettere di interagire molti posts fa?

Io penso di parlare con un ragazzino viziato , e tu pensi di parlare con un babbeo (anzi, pensi di parlare con dei babbei, cioè con quasi tutti quelli che non cona dividono le tue idee) che ha bisogno del fosforo. Solo che io non faccio la vittima. 
 

Secondo te se quasi nessuno ti da ragione, sei l’unico qui dentro con la verità assoluta? Ovviamente no, pensi solamente sono che sono tutti cretini e tu il genio di turno.

Questa volta mantengo al parola data e non interagisco più , anche perché mi sono preso un’ammonizione formale dal capo supremo.

 

1 hour ago, Almadel said:

Io racconterei anche degli esempi, ma ho come la sensazione

che le persone che conosco saranno catalogate come "casi isolati".

mentre le considerazioni generiche di Mylene come una rappresentazione attendibile 🙂

Specificatamente si può parlare degli immigrati, no?

Sono nelle condizione più sfavorevoli di tutte: sia per l'omofobia delle famiglie

sia per il fatto che neanche ci sono andati a qualche inutile facoltà bolognese.

Alla fine gli immigrati fanno l'operaio o il pizzaiolo come mio fratello o il mio ex

o il magazziniere come i miei cugini; sono più indipendenti e hanno più soldi di tanti figli di papà che studiano.

 

Anche mio cugino - come mio marito - è andato a lavorare a sedici anni.

Ci sono famiglie - il cosiddetto "proletariato" - in cui i figli non sono un investimento a fondo perduto,

ma anzi un modo per avere un'entrata extra, perché magari contribuiscono al bilancio familiare.

Non sono molte, è certo una situazione meno frequente che in passato;

ma MyleneFarmer indica proprio queste situazioni al limite come quelle in cui il coming out è più difficile.

Nascere in Nigeria è di sicuro peggio che nascere sull'Appenino calabro;

eppure ci sono operai che devono anche mandare soldi alla famiglia di origine

e se la famiglia li disconoscesse in quanto omosessuali, non solo potrebbero sposare un bel ragazzo bianco

ma anche smettere di spedire "Soldi soldi" come canta Mahmood parlando di suo padre.

 

Ma apparentemente l’unica maniera accettabile di trasferirsi è mantenere tutte le comodità che uno ha a casa con la mamma. Qualsiasi altra situazione è appunto solo per quei merdoni degli immigrati.

Edited by Bullfighter4
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4 hours ago, MARIO8530 said:

dovrei mettere giù il pollice eppure, queste parole continuano ad essere scritte. Avrei dovuto smettere, ma una malsana motivazione mi sprona a continuare

Per esempio, ti piace perculare gli utenti vintage come me...

2 hours ago, MyleneFarmer said:

trasferirsi da Ascoli Satriano a Milano o a Roma

Michele Placido (è di lì) c'è riuscito benissimo.

Lui e i suoi fratelli & sorelle (Rita insegnava lettere al classico -oggi è in pensione-, gli altri son tutti professionisti con carriere stra avviate e di successo).

E sì,  li conosco di persona personalmente 

2 hours ago, MyleneFarmer said:

Mi sembra di interagire con dei babbei, motivo per cui facciamo finta che hai ragione tu perché sono esausto di queste conversazioni surreali con gente che parla di cose assurde e fuori dal mondo e peraltro mi invita a uccidermi

Oh, quanto non mi mancava il gay drama time!

Prox volta anche meno divah però, eh: giusto per sembrare un pelo più credibile 

36 minutes ago, Bullfighter4 said:

se quasi nessuno ti da ragione, sei l’unico qui dentro con la verità assoluta? Ovviamente no

Ah, è convintissimo di si', LUI...

Edited by freedog
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MyleneFarmer
2 hours ago, schopy said:

Devi dimenticare Milano, cioè non ha nemmeno senso che tutti sognino Milano che è un po' la nostra New York

Ok dimentichiamo Milano. Hai idea dei prezzi che ci sono a Bologna? LOL e spesso i posti più economici sono sempre "solo per ragazze" o vanno via come il pane e con provini interminabili. Non hai idea di quanti annunci ci sono x 350€ al mese spese escluse per un posto letto in DOPPIA.. ovvero che se ti puoi permettere di mantenere un figlio a 350€ solo per un posto letto in doppia in totale al mese significa che spendi 8-900euro circa tra bollette, cibo e uscite AL MESE (libri e tasse universitarie a parte). Basta farsi un giro per esempio su immobiliare.it o nei gruppi su FB

Per una singola almeno 400€ al mese sicuro (spese escluse ovviamente). Ma c'è pure gente che chiede 500 euro per una singola. A meno che non si fa l'eremita e ti nutri di pane e acqua e vivi in uno sgabuzzino. All'anno sono 10-11 mila euro minimo a questi prezzi. Moltiplica per 3-4 o 5 anni. In moltissime regioni italiane del sud - per fare un paragone - non si superano i 20 mila euro all'anno come pil pro capite o ci si arriva pelo pelo o poco più. 

Se l'idea è "trasferisciti dalla provincia anonima (o dal sud) per fare la vita gay invece di stare nel paesello con mamma e papà e i vicini di casa ottuagenari" non è che uno si trasferisce a Caltanissetta, a Lucera o a Biella dove le case te le tirano dietro e costano due lire solo per il gusto di trasferirsi perché a quel punto tanto vale stare dove si stava prima invece di stare lo stesso con quattro capre e 10 vecchi.

48 minutes ago, freedog said:

Michele Placido (è di lì) c'è riuscito benissimo.

il bisnonno di Lady Gaga era catanese ed è partito per l'America agli inizi del 900 e guarda dove è arrivata la nipote! Idem l'abruzzese signor Ciccone! Prova a farlo anche tu oggi e vediamo quanto duri. Praticamente non riesci a partire neanche da Fiumicino. 

Edited by MyleneFarmer
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niente rega', non ce la fa proprio. Per quanto volemo prova' a schiodallo in tutti i modi dalle sue Certezze Assolute Scritte sul Granito, non ci sono speranze...

Capiscioni così è quasi mejo lassalli perde...

Edited by freedog
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4 hours ago, MyleneFarmer said:

Hai idea dei prezzi che ci sono a Bologna? LOL e spesso i posti più economici sono sempre "solo per ragazze" o vanno via come il pane e con provini interminabili. Non hai idea di quanti annunci ci sono x 350€ al mese spese escluse per un posto letto in DOPPIA.. ovvero che se ti puoi permettere di mantenere un figlio a 350€ solo per un posto letto in doppia in totale al mese significa che spendi 8-900euro circa tra bollette, cibo e uscite AL MESE (libri e tasse universitarie a parte). Basta farsi un giro per esempio su immobiliare.it o nei gruppi su FB

Per una singola almeno 400€ al mese sicuro (spese escluse ovviamente). Ma c'è pure gente che chiede 500 euro per una singola. A meno che non si fa l'eremita e ti nutri di pane e acqua e vivi in uno sgabuzzino. All'anno sono 10-11 mila euro minimo a questi prezzi. Moltiplica per 3-4 o 5 anni. In moltissime regioni italiane del sud - per fare un paragone - non si superano i 20 mila euro all'anno

C'è del vero in quel che scrivi ma esageri un po'...secondo me occorre trovare dei compromessi (anche se secondo me sopravvaluti la spesa di 900-350=550 euro al mese per bollette, cibo, e uscite...da universitario spesso le mie uscite consistevano in una birra acquistata al supermercato bevuta sul marciapiede con gli amici e mi capitava pure di pranzare con un pezzo di farinata di ceci a 1 euro, ma succedeva a molti miei conoscenti)

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16 minutes ago, Pugsley said:

I prezzi sono un po' aumentati

Non è un mondo a misura di studente squattrinato perché gli esercizi commerciali del centro coccolano i figli di papà; io al tempo ho scoperto con sorpresa che facendo acquisti in negozi destinati soprattutto a clientela migrante potevo spendere molto meno (poi non sempre lo facevo, io ero figlio di papà)

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Ma non potremmo dire una cosa un po' più semplice? Ovvero che tra i gay che sono nati e cresciuti in campagna o in piccoli paesi, esiste chi si è trasferito in posti più grandi o posti non troppo distanti dalle città, ed esiste anche chi invece è rimasto al paese. E questo vale anche per chi non ha molti soldi in tasca. Le dimensioni di queste categorie non le conosciamo, non sappiamo davvero se sono più i gay e le lesbiche che si trasferiscono o quelli che rimangono al paesino di origine, e quando le immaginiamo siamo vittime dei nostri bias, o in alternativa, facciamo aneddotica.

L'unico modo per conoscere queste dimensioni sarebbe avere uno studio appositamente realizzato, ma sinceramente non mi sembra che interessi a nessuno. In tanti anni non credo di avere mai visto uno studio italiano sui fenomeni di migrazione interna correlati a orientamento sessuale.

Probabilmente esisterà qualcosa a livello statunitense ma devo ammettere che io non ho mai letto studi di questo tipo.

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5 minutes ago, Krad77 said:

L'unico modo per conoscere queste dimensioni sarebbe avere uno studio appositamente realizzato, ma sinceramente non mi sembra che interessi a nessuno. In tanti anni non credo di avere mai visto uno studio italiano sui fenomeni di migrazione interna correlati a orientamento sessuale.

In realtà nessuno sta sostenendo che gli omosessuali emigrino di più.

MyleneFarmer sta solo dicendo che i poveri non possono emigrare,

perché è impossibile sopravvivere senza i soldi della famiglia di origine.

Ne consegue che la dipendenza dalla famiglia oggi è tale che è diventato quasi impossibile dichiararsi,

perché praticamente nessuno metterebbe a rischio il contributo economico dei genitori.

 

In verità non solo i poveri emigrano assai più dei ricchi,

ma non esistono famiglie pugliesi che smetterebbero di pagare l'università a Bologna

al figlio gay per farlo tornare in Puglia a potare gli ulivi;

per il semplice fatto che nessuna famiglia omofoba vuole un figlio gay al paesello.

Le "ripercussioni economiche" sono tutte nella testa di chi non vuole dichiararsi.

 

E @bagnosp non parla neppure di queste: parla della "reputazione della famiglia".

In pratica dell'opinione che una cricca di fascisti di provincia potrebbe avere della madre di un gay.

Problema però che in nessuna misura dovrebbe avere a che fare col suo coming-out con sua madre o con le sue sorelle.

Se sono loro stesse a dirlo al parroco o al "podestà", nel caso la responsabilità dell'onta sarà loro. 

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