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Twilight, New Moon e sequel vari.

Non mi stancherò mai, mai, mai di sconsigliarli. Così come non smetterò mai di chiedermi come fa una spazzatura tale a guadagnare miliardi :sisi: bah.

Se hai voglia di leggerti qualcosa privo di introspezione per puro rilassamento, vuoi fare la pecora o sei una quindicenne decerebrata però sono ottimi libri.

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[quote author=purospirito link=topic=1491.msg37

0606#msg370606 date=1259350830]

sono favole per bambine innamorate.... il romanticismo fa fruttare miliardi... anche se secondo me la Mayer ha preso ispirazione da Moccia ahahahaha

 

Secondo me la Meyer è mille volte più pericolosa di Moccia :sisi:

 

Cioè, Moccia alla fine lo san tutti che scrive porcate. Lo so io, lo sanno le case editrici, lo sapete voi, lo sa pure lui in fondo. Anche chi lo legge in cuor suo si rende conto di avere tra le mani una schifezza. Sono libri senza grandi pretese, insomma... Hanno un target ben definito e non aspirano ad elevarsi a capolavori della letteratura italiana, c'è chi li legge ed è ovvio, così come c'è chi si appassiona ai reality show o spende decine di euro in riviste di gossip.

Io ho sentito gente affermare che la Meyer è la nuova Anne Rice. Quando Stephen King ha osato criticare la trilogia definendola "spazzatura", è stato aggredito da orde di fangirls che l'hanno accusato di essere invidioso dei libri della Meyer - e stiamo parlando di Stephen King eh, mica di un pirla qualunque.

Nella classe di mio fratello (quarto ginnasio) la professoressa ha dato da leggere e commentare Twilight.

Ai tempi miei le prof assegnavano Calvino e Tabucchi, non Twilight.

Qui c'è gente davvero convinta che Twilight sia un caso letterario degno di nota e di attenzione :look: è questo che mi inquieta.

 

(Perdonate il papiro, ma sono appena tornata dal cinema dopo aver visto New Moon e dovevo sfogarmi in qualche maniera.)

aggiungerei Dan Brown (a me non piace oh,anche se vado controcorrente)

 

Il "Codice da Vinci" è un mattone che fa cadere i coglioni per terra. L'ho letto e son riuscito a finirlo, ma è troppo prolisso come romanzo.

 

Più bello "Angeli e Demoni": mischia thriller e spionaggio e risulta meno didascalico del precedente libro.

 

Ho comprato "Crypto" e "La verità del ghiaccio" ma credo che li regalerò ad un mio amico, fermandomi solo ai libri sopra citati.

 

Ah, di Brown è uscito il nuovo romanzo "Il simbolo perduto": non so come sia, ma è un bel mattoncino!

 

Recensione: http://www.giornalettismo.com/archives/37439/dan-brown-e-il-simbolo-perduto-quante-sciocchezze/

 

Arg no dai crypto mi è piaciuto un sacco, la verità del ghiaccio palloso all'inizio, ma verso metà comincia a prenderti, mi piace Dan e pure tanto (il codice però non molto), molto molto bello angeli e demoni!

Guest JackSkellington

Twilight, New Moon e sequel vari.

Non mi stancherò mai, mai, mai di sconsigliarli. Così come non smetterò mai di chiedermi come fa una spazzatura tale a guadagnare miliardi :sisi: bah.

:asd: e adesso è anche uscita una roba simile (che ha una copertina molto simile a twilight e company,che parla di una storia d'amore e ci sono di mezzo stavolta lupi mannari e licantropi...bastaaaaaaaaaaaaaaaa :look: :look:

Twilight, New Moon e sequel vari.

Non mi stancherò mai, mai, mai di sconsigliarli. Così come non smetterò mai di chiedermi come fa una spazzatura tale a guadagnare miliardi :sisi: bah.

:asd: e adesso è anche uscita una roba simile (che ha una copertina molto simile a twilight e company,che parla di una storia d'amore e ci sono di mezzo stavolta lupi mannari e licantropi...bastaaaaaaaaaaaaaaaa :look: :look:

 

 

Ho visto la presentazione oggi al cinema. Che trauma :asd:

Guarda, a mio parere il libro di Twilight è una porcata esattamente come il film, la minestra (schifosamente strazuccherata :sisi:) alla fine è sempre la stessa. Solo che a me per qualche ragione coinvolge di più un film sciatto che un libro sciatto. Saran gli effetti speciali, sarà che si recita, saranno le colonne sonore...

Guest macavity

Nella classe di mio fratello (quarto ginnasio) la professoressa ha dato da leggere e commentare Twilight.

Ai tempi miei le prof assegnavano Calvino e Tabucchi, non Twilight.

 

 

Ma non ti preoccupare che anche in questi tempi i prof assegnano libri sani. In quarta ginnasio (quattro anni fa) avevo dovuto leggere "la coscienza di Zeno". Tuo fratello ha trovato la professoressa che siccome è convinta che i ragazzi siano tutti degli idioti che non hanno toccato un libro dai tempi in cui hanno imparato a leggere (ok ammetto che sono la maggioranza  :sisi:), assegna libri idioti per invogliarli a leggere :look:

Poi su twilight non ho molto da dire, mi sono rifiutata di leggerlo e ho provato a vedere il film, ma mi sono addormentata!

Nella classe di mio fratello (quarto ginnasio) la professoressa ha dato da leggere e commentare Twilight.

Ai tempi miei le prof assegnavano Calvino e Tabucchi, non Twilight.

 

 

Ma non ti preoccupare che anche in questi tempi i prof assegnano libri sani. In quarta ginnasio (quattro anni fa) avevo dovuto leggere "la coscienza di Zeno".

 

Premesso che secondo me quella saga non va criticata ma del tutto ignorata, chè è un segnale molto più forte, secondo me la profe del fratello di Grimmy ha fatto una cosa relativamente intelligente. Chi viene avvicinato alla lettura in maniera indolore ha molta più probabilità di appassionarsi alla narrativa (e magari raffinare i propri gusti col tempo) piuttosto che il quattordicenne medio costretto a leggere mallopponi per lui poco interessanti.

Nella classe di mio fratello (quarto ginnasio) la professoressa ha dato da leggere e commentare Twilight.

Ai tempi miei le prof assegnavano Calvino e Tabucchi, non Twilight.

 

 

Ma non ti preoccupare che anche in questi tempi i prof assegnano libri sani. In quarta ginnasio (quattro anni fa) avevo dovuto leggere "la coscienza di Zeno".

 

Premesso che secondo me quella saga non va criticata ma del tutto ignorata, chè è un segnale molto più forte, secondo me la profe del fratello di Grimmy ha fatto una cosa relativamente intelligente. Chi viene avvicinato alla lettura in maniera indolore ha molta più probabilità di appassionarsi alla narrativa (e magari raffinare i propri gusti col tempo) piuttosto che il quattordicenne medio costretto a leggere mallopponi per lui poco interessanti.

 

Il discorso dei mallopponi poco interessanti è giusto, però devi anche tenere conto che chi sceglie di continuare i propri studi al liceo classico deve essere cosciente del fatto che è una scuola dove l'impegno richiesto è notevole, sin dal primo anno. A quattordici anni non sei più il bambinetto la cui attenzione deve essere continuamente stimolata dalla prof. Twilight lo leggono tranquillamente le ragazzine in prima media, si presuppone che uno studente del liceo classico sia in grado di prendere in mano qualcosa di più impegnativo (anche perchè metti che poi in primo liceo ti schiaffano davanti da leggere e relazionare I promessi sposi e Il nome della rosa, com'è successo a me: se t'hanno cresciuto a pane e Twilight sei pronto per il debito in italiano :sisi:).

Detto ciò, io ricordo che i primi libri che mi diedero da leggere al ginnasio furono Kitchen di Banana Yoshimoto e Il fantasma di Canterville. Nessuno dei due era un malloppone, ma un certo spessore e una dignità ce l'avevano entrambi.

 

«Perciò ti piace?». Non era intenzionata a desistere.

«Sì», tagliai corto.

«Voglio dire, ti piace davvero?».

«Sì», ripetei, e stavolta arrossii, sperando che i suoi pensieri non registrassero quel dettaglio.

Ne aveva abbastanza dei monosillabi. «Quanto ti piace?».

«Troppo», bisbigliai.  

 

Ioi al posto di mio fratello mi sentirei insultata. :look:

Ma tuo fratello che ne dice?  :sisi:

 

A quattordici anni non sei più il bambinetto la cui attenzione deve essere continuamente stimolata dalla prof. Twilight lo leggono tranquillamente le ragazzine in prima media, si presuppone che uno studente del liceo classico sia in grado di prendere in mano qualcosa di più impegnativo

 

Però la maggior parte non è per niente in grado di prendere in mano qualcosa di più impegnativo, e goderselo, perchè non ha ricevuto una preparazione adeguata quanto ad amore per i libri. O almeno i miei compagni di classe in quarto ginnasio non lo erano, e hanno avuto bisogno di essere portati con la manina, piano piano, per gradi. Magari sono troppo ottimista, ma credo che Twilight rappresenti per i quattordicenni narrativamente analfabeti quello che Cappuccetto Rosso è per i bimbi di cinque anni: un punto di partenza.

 

Se poi ai ragazzi piace Twilight, è probabile che inizino a fidarsi dell'insegnante e che leggano volentieri il secondo romanzo che lei consiglierà. Per amore si scende a compromessi.

Guest JackSkellington

La mia prof muore piuttosto che dare da leggere Twilight; quest' anno si è lanciata su I promessi sposi, I malavoglia, La coscienza di Zeno, Una casa in collina, Il fu Mattia Pascal, Una questione privata e sicuramente qualche altro che non ricordo :sisi:

 

Oddio....beh La coscienza di Zeno io l'ho letta fuori dall'ambito scolastico (perchè quando mi ci costringevano mi cercavo i riassunti su internet) e una volta che non è obbligatorio leggerlo è un libro carino (spesso si odia un libro perchè ci è imposta la lettura)..però Una questione privata a me era piaciuto molto,anzi lo consiglio....sugli altri concordo con te..però fossi un prof che deve insegnare agli allievi cosa sia la letteratura nemmeno io darei da leggere Twilight,non è letteratura è abominio quel libro

Ma tuo fratello che ne dice?  :P

 

Non lo ha letto. Ha affittato il film e ha fatto la relazione con quello. E ha preso sette e mezzo.

 

Però la maggior parte non è per niente in grado di prendere in mano qualcosa di più impegnativo, e goderselo, perchè non ha ricevuto una preparazione adeguata quanto ad amore per i libri. O almeno i miei compagni di classe in quarto ginnasio non lo erano, e hanno avuto bisogno di essere portati con la manina, piano piano, per gradi. Magari sono troppo ottimista, ma credo che Twilight rappresenti per i quattordicenni narrativamente analfabeti quello che Cappuccetto Rosso è per i bimbi di cinque anni: un punto di partenza.

 

Mah, credo che alla fine tutto dipenda dal metodo che la professoressa decide di adottare. La scelta di cominciare con un libro molto semplice in modo da abituare gradualmente i ragazzi alla lettura critica può anche essere condivisibile, a patto che quelli proposti siano libri decenti. Brevi e di facile comprensione, ok, ma pur sempre dignitosi. Quelli della Meyer non sono libri che farei leggere a uno studente che cerca di imparare a leggere, perchè scritti male e totalmente privi di contenuti, dignità e valore culturale.

Io sono una persona intransigente e crudele, odio i quattordicenni idioti e chi giustifica tale idiozia con la giovane età, detesto la loro superficialità e il loro bisogno costante di essere intrattenuti, stimolati, divertiti.

Se fossi una professoressa farei leggere ai miei alunni libri complessi, da subito. Li farei lavorare sudando sette camicie su testi difficili e li costringerei ad usare il cervello per carpirne il significato e formulare un'opinione che non sia Wow k figo!! o Ma k rottura d palle....

Se si impegnano e ci riescono, benissimo.

Se si impegnano e non ci riescono, bene uguale. A forza di spremere le meningi impareranno.

Se non hanno voglia di impegnarsi, che lascino il liceo classico e se ne tornino sul divano a guardare Uomini e Donne. Ci sono tante scuole meno difficili e altrettanto dignitose ed utili da frequentare, e le aule dei classici sono già abbastanza affollate.

 

La mia è una posizione estrema e assolutamente non condivisibile, naturalmente :( Io parto ingenuamente dal presupposto che un ragazzo che decide di prendere il classico, otto anni di scuola alle spalle, non può essere narrativamente analfabeta. Magari pigro, quello sì. E con i pigri il metodo Grimmy funge alla grande :love:

 

Se poi ai ragazzi piace Twilight, è probabile che inizino a fidarsi dell'insegnante e che leggano volentieri il secondo romanzo che lei consiglierà.

 

Sperando che il secondo non sia 3 Metri Sopra il Cielo, a questo punto...

Ragazzi voi non capite la furba strategia della prof!

E' risaputo che i ragazzi odiano cordialmente qualunque cosa sia loro imposta, quindi dando da leggere Twilight la prof intende farlo detestare da tutti, cosa che imperdirà anche che proseguano con il resto della saga  :P

 

Ciò detto, torniamo in topic... Se volete ancora parlare di Twilight c'è il topic apposito  :love:

Io non ho letto Twilight quindi magari sto sottovalutando la gravità del fatto, ma non è questione di cominciare con un libro semplice, ma con un libro che piaccia e che catturi la loro attenzione.

La mia professoressa di latino e greco del liceo usava il metodo Grimmy e il risultato è che tutti i suoi alunni odiano le sue materie, e sono due - dico DUE - i casi di sue alunne, nell'arco di ventitrè anni, che una volta finito il liceo si sono iscritte a lettere classiche  :love:

Grimmy, perchè parti dal presupposto che un ragazzo che sceglie il liceo classico debba essere già preparato in precedenza? Secondo me l'unico requisito necessario è la curiosità. Le cose poi si imparano lì.

La penso così perchè quando ci sono arrivato io ero convinto di essere uno studente modello e solo quando è iniziata la scuola mi sono reso conto che erano i miei compagni delle medie ad essere idioti e ci ho messo tutti i due anni del ginnasio per arrivare al livello degli altri! La verità è che 14 anni sono ancora pochi per renderti conto di quanto sia importante leggere e se fino a quel momento nessuno ti ha mai dato l'input tu difficilmente avrai letto qualcosa di impegnativo di tua iniziativa.

Infatti per l'estate tra la quarta e la quinta ginnasio la mia professoressa di italiano ci assegnò tre libri: ''Da Tucidide a Primo Levi: la guerra'', ''Eroi per forza'' (secondo me l'unico leggibile per un quattordicenne) e ''Signori macellai'' (assurdità, ricordo benissimo che lessi la prima pagina e chiusi il libro).

Quindi non so quanto possa essere efficace essere così severi con dei ragazzini che tu, professoressa, hai il compito di formare e non di mettere alla prova.

Guest JackSkellington

gisuto anche questo...io il mio primo libro serio (battello a vapere non conta come serio vero?e neanche piccoli brividi?) l'ho letto a 16 anni ed è stato Niente di nuovo sul fornte occidentale,bellissimo ma c'ho messo l'estate intera,ora divoro libri,però nessuno mi aveva mai iniziato alla lettura seria e questo penso sia molto sbagliato,se non altro perchè mi rendo conto che ormai nelle scuole inferiori si sacrifica sempre di più lo studio della grammatica e della sintassi (le ho tanto odiate però sono state utili poi,se non le impari da piccolo non le impari più) e si sentono certi strafalcioni dai giovani da far accapponare la pelle

Grimmy, perchè parti dal presupposto che un ragazzo che sceglie il liceo classico debba essere già preparato in precedenza?

 

Semplicemente perchè un ragazzo che sceglie il liceo classico deve essere preparato. Perchè forte delle esperienze scolastiche fatte in precedenza (e otto anni passati sui banchi non sono pochi) deve essere in grado di prendere in mano un libro che non sia eccessivamente complesso, ma nemmeno una sciocchezza, leggerlo ed estrapolarne un commento personale dignitoso. Io credo che questo sia il minimo per uno studente del ginnasio.

Leggere un libro non è come tradurre una versione di greco o risolvere un'equazione. Non ci sono regole fisse da seguire, c'è solo un impegno che bisogna prendere con sè stessi: quello di leggere con attenzione sino all'ultima pagina. L'unica cosa che richiede la conoscenza di un minimo di nozioni è la stesura del commento: ma l'analisi della fabula e dell'intreccio, del tempo della storia, del registro stilistico ecc. ecc. te l'insegnano in seconda e terza media.

Pertanto un quattordicenne che arriva in quarto/quinto ginnasio, almeno a parer mio, possiede tutti gli strumenti necessari per poter leggere un libro e relazionarlo (ripeto, ovviamente non ti sto parlando di Guerra e Pace, ma di un titolo all'altezza delle capacità dell'alunno). Se non lo fa, è perchè è pigro.

Il fatto che il libro lo diverta/stimoli/intrattenga è secondario. A scuola si va per imparare, e il compito dell'insegnante è quello di formare, non di intrattenere.

 

Secondo me l'unico requisito necessario è la curiosità. Le cose poi si imparano lì.

 

Secondo te quanti ragazzi si iscrivono al classico perchè sono curiosi?

Prendiamo una classe di ginnasio. Secondo me almeno la metà degli studenti sta lì perchè finita la terza media non sapeva che fare, dove andare, e siccome gli amici prendevano il classico ha deciso di fare altrettanto per continuare gli studi assieme (sia io sia mio fratello abbiamo fatto così).

Un altro 10% ha preso il classico per decisione dei genitori.

Qualcun altro sta lì perchè le alternative non lo hanno convinto, troppa scienza allo scientifico, troppe lingue al linguistico, quindi vada per il classico che alla fine apre tutte le porte (io ricordo ancora la schiera di compagni che alla domanda di rito della prima settimana di IV ginnasio "come mai hai scelto di prendere il classico?" risposero con disinvoltura "perchè si fa poca matematica").

La curiosità è ottima cosa, ma credo che pochi studenti siano VERAMENTE curiosi. Proprio perchè come dicevo nel post di prima, oggi i ragazzi sono abituati a ricevere passivamente gli impulsi e gli stimoli esterni e l'iniziativa personale di scegliersi un libro - che non sia Twilight, 3MSC o letteratura immondizia varia - leggerlo e formulare un'opinione non la prendono. Perchè è faticoso, perchè richiede pazienza e impegno, perchè bisogna ragionare. Non è tanto il fatto che non siano capaci di leggerlo, di analizzarlo, che disapprovo: quello come giustamente dici tu si impara. E' la pigrizia mentale la cosa odiosa.

 

Quindi non so quanto possa essere efficace essere così severi con dei ragazzini che tu, professoressa, hai il compito di formare e non di mettere alla prova.

 

Vuoi mettere il piacere di vedere una classe di truzzi svogliati, presupponenti, cresciuti a pane e Maria de Filippi sudare e soffrire sulle terzine della Divina Commedia? Io farei la professoressa solo per questo :P

 

Poi ripeto, le mie sono posizioni assolutamente non condivisibili, così come lo è il mio odio intrinseco nei confronti dei quattordicenni. Se vogliamo continuare però misa che dovremmo farlo sul topic apposito, stiamo OTtando senza ritegno :love:

Oh ma adesso mi è venuto in mente che la prof. su consiglio di un alunno, aveva assegnato un saggio di Galimberti, "L'ospite inquietante" che esordiva con la frase: I giovani di oggi,anche se spesso non lo sanno stanno male.

Io di principio mi sono rifiutato di leggere un testo che iniziasse con una generalizzazione del genere

Un altro 10% ha preso il classico per decisione dei genitori.

Qualcun altro sta lì perchè le alternative non lo hanno convinto, troppa scienza allo scientifico, troppe lingue al linguistico, quindi vada per il classico che alla fine apre tutte le porte

 

tanto vale mandarli a zappare (=agrario)

  • 3 weeks later...

ahahahaha moccia moccia... ho regalato un libro (di cui non ricordo neanche il nome) a mia sorella: immaginate quanto gli voglio bene ^^

ma cmq è normale.. moccia è per i mocciosi :lol:  :lol:

 

già però ho recentemente scoperto che le fan si fanno davvero chiamare mocciose :)...dai un pò di orgoglio!!!

 

io credo si chiamino moccine... Non che sia meglio... po caridade... (per carità)

 

Comunque tra i libri da non leggere direi proprio twilight, tre metri sopra il cielo e company... E sparks per chi non avesse voglia di piangere per tre giorni di fila...

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