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CHE COSAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!"!!!!!!!!!

 

SACRILEGIO  :eek: :P :P

 

COME FAI A DIRE UNA COSA DEL GENERE...

 

Quello è un capolavoroooo...

 

Mi dispiace ma ora ti depenno dalla lista delle persone interessanti:

 

Gi@como :ok::D :P :D

 

NO, SCORRE FANGOSO! è_é

E anche le lettere di Jacopo Ortis sono pedisseque. Per non parlare della MANDRAGOLA di Machiavelli.. ._.

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NO, SCORRE FANGOSO! è_é

E anche le lettere di Jacopo Ortis sono pedisseque. Per non parlare della MANDRAGOLA di Machiavelli.. ._.

 

Al massimo Lucilio scorre fangoso ma di certo non La casa degli spiriti, un libro che ha un'atmosfera tutta unica e che ha una perfetta descrizione psicologica dei personaggi

La storia infinita di Ende...Noioso dopo pag.200..e dire che il film era uno dei miei preferiti da bambina  :no:

 

Nooo Carmilla mi hai inflitto un colpo mortale scrivendo così   :gha:

Però se ti è piaciuto il film quasi necessariamente il libro doveva non piacerti, da quel che so Ende l'avrebbe ammazzato Petersen quando ha intuito quello che quest'ultimo ha combinato nella trasposizione cinematografica. Personalmente considero il film del caro vecchio Wolfie semplicemente un'altra cosa che non c'entra praticamente nulla con l'opera di Ende che secondo me non è affatto un libro per ragazzini (il che poi spesso non significa molto quando bisogna valutare la qualità di un libro fintantoché è scritto per i ragazzi e non dai ragazzi) poiché ha vari livelli di lettura. Comunque anche per me il film era uno di quelli che preferivo da piccolo  :asd:

Ah scusate se rompo ma spezzo una lancia pure in favore del giovane Holden, del quale ero segretamente innamorato  :rotfl:

Libri da non leggere? Mah sinceramente non me la sento di sconsigliare una lettura perché magari un libro che non piace a qualcuno può piacere a qualcun altro (e quasi sicuramente piace almeno al suo autore) però faccio volentieri una lista dei libri che ho odiato o che mi hanno deluso:

L'arte di ottenere ragione e L'arte di insultare di Schopenauer li ho regalati per non averli più tra i piedi e mi irritavano perché secondo me rendono arrogante la gente (pure su di me - allora ragazzino quattordicenne con deliri di onnipotenza e poco cervello - hanno avuto questo effetto ma per fortuna è stato solo temporaneo).

I due libri di Baricco che ho letto - Seta e Castelli di rabbia - mi hanno entrambi puntulamente deluso (esattamente come il film di Baricco, Lezione ventuno) perché secondo me ti ammaliano tantissimo con le loro descrizioni oniriche e romantiche di luoghi e personaggi fantastici ma poi alla fine non ti dicono proprio un bel niente tradendo in un certo senso le grandi aspettative che ti creano (sarò io ottuso che non capisco i messaggi che mi ha mandato Baricco ma secondo me è un campione di pippe mentali/letterarie).

Una lettura imposta dalla prof. in prima liceo che ricordo come particolarmente tediosa è Quo vadis? di Occomeporcodimillebalenesiscrive Sienkiewicz. Ma forse ne detesto il ricordo semplicemente perché quest'ultimo si associa a quello della proffa. Mah? Chi può dirlo?

E infine quoto George citando Il giardino dei Finzi-Contini; m'ha messo su 'na depressione che quando l'ho finito mi sarei fatto volentieri una mezza pinta di formalina per trovare sollievo :asd:

  • 3 months later...

Autore: Paolo Giordano

Titolo: La solitudine dei numeri primi

uno dei peggiori libri di adesso, davvero non capisco come abbia potuto avere tanta fama. E' un libro stupido, privo di psicologia, con personaggi adolescenti uno più complessato dell'altro, cioè, una di quelle cosa che ti rendono felice di non avere un'esitenza come la loro. Oltretutto, fra gli stereotipi degli adolescenti complessati, oltre chi si tagliuzza, la ragazza anoressica e la ragazza immagine, non poteva mancare il gay infelice. Povero ragazzo, mi ha messo una tristezza  :D

Veramente, se siete adulti e lo leggete, l'unica cosa da farsi e piantare un chip a tutti i ragazzi che conoscete, nel tentativo che non diventino come questa combriccola di disperati.

Cent'anni di solitudine  

:D Lo so, ha preso anche il nobel, ma a me non è proprio piaciuto non sono neanche riuscito a finirlo  :D

 

ti capisco, io sono arrivata a pag. 3 e poi l'ho riconsegnato in biblioteca. Non mi rilassava, mi sembrava troppo denso di personaggi già dall'inizio.

Brida ce l'ho anch'io ma effettivamente ancora non lo finisco di leggere.... :)

coelho è di una banalità allucinante -.- ed è insopportabile perchè si pensa un messia -.-"

i suoi libri sono evitabilissimi

 

mi ha deluso anche il cacciatore di aquiloni, scrittura molto "pop", e finale cinematografico per non dire inverosimile, per non dire pacchianata

 

poi all'inizio era anche carino, devo ammettere, ha i suoi pregi

 

ma se avesse avuto contenuti diversi sarebbe stato un libro pessimo a mio parere, è che lo salva sta presunta aura di denuncia contenuta nella trama

Guest macavity

Cent'anni di solitudine 

:) Lo so, ha preso anche il nobel, ma a me non è proprio piaciuto non sono neanche riuscito a finirlo  :D

 

ti capisco, io sono arrivata a pag. 3 e poi l'ho riconsegnato in biblioteca. Non mi rilassava, mi sembrava troppo denso di personaggi già dall'inizio.

 

 

di sicuro cent'anni di solitudine non è un libro per rilassarsi...tantissimi personaggi per di più con nomi uguali!! però superato il trauma iniziale a me è piaciuto molto!

"La cattedrale del mare" di Ildefonso Falcons, oear prima di un avvocato catalano che s'è messo in testa di fare lo scrittore (e poi ha proseguito) con un malloppo falso-storico di 700 pagine (o forse più, non ricordo) che incredibilmente ha avuto un colossale successo mondiale e che invece è una sola mostruosa sia stilisticamente che per il contenuto e per gli strafalcioni storici e letterari.

Avessi davanti l'autore, glielo tirerei in testa, visto oltretutto il peso.

  • 2 weeks later...

- Giovanni Minoli, "Opus Dei", Ed. Rizzoli - Rai, 2008.

 

cercavo di documentarmi per capire quanto la descrizione data nel Codice da Vinci si attinesse alla realtà... un vero suicidio, libro pesante, pieno di fandonie assurde e impensabili da adattare alla nostra reatà, affatto lineare e scritto male . :awk:

una volta ho visto un documentario su giovanni paolo I in cui si sosteneva la tesi dell'omicidio del papa. Visto che mi aveva incuriosito per documentarmi lessi un libro edito dalla Kaos che se non ricordo male si intitolava "Fumo di satana in Vaticano" che già dal titolo...vabbè: una serie di falsità, calunnie contestazioni a tutti i papi, i vescovi, i cardinali della storia, il tutto senza prove e documenti...si capiva che era scritto da "uomini di chiesa" (o almeno così diceva la prefazione) a cui non era riuscito di fare carriera e che ora cercavano di vendicarsi prendendo di mira chi ce l'aveva fatta (e soprattutto manco una parola sull'omicidio dela papa che era l'unica cosa che mi interessava  :muro:)

un libro pessimo e inutile che non regalerei al mio peggior nemico

io in genere li apprezzo (anzi c'è stato un periodo che ero proprio in fissa), la kaos ha il coraggio di pubblicare libri che altri rifiutano e soprattutto non guarda in faccia a nessuno, però questo mi deluse moltissimo

 

p.s. se vuoi un consiglio leggiti "trame atlantiche" sel senatore Sergio Flamigni che è uno dei massimi esperti italiani del caso Moro, questo parla della P2 ed è un libro davvero interessante e scorrevole

 

http://www.kaosedizioni.com/schflamigni_trame.htm

Evitate di leggere Alberoni: è soporifero!

 

Anni fa presi un suo libro in biblioteca e iniziai a leggerlo: mi addormentai a pagina 13.

 

Decisi che forse non l'avevo preso bene e accantonai la lettura, per ricominciare il libro dopo un breve periodo: stavolta mi addormentai a pagina 10.

 

Insomma, se soffrite d'insonnia, Alberoni fa per voi  ;)

Libri che mi ricordo di non essere mai riuscito a finire:

- I Malavoglia: non si capiva un accidente con tutto quel dialetto;

 

- La coscienza di Zeno: interessanti i primi capitoli, ma poi non ce la facevo più a continuare fino alla fine;

 

 

A scuola, per l'esame di maturità, dovetti portare una tesina su Giovanni Verga e I Malavoglia: l'ho odiato dal profondo del cuore, e se oggi rivedo una qualunque edizione del libro sono tentato di dargli fuoco. Pesante, ma non tanto per il dialetto, quanto per la storia e per la sfiga che perseguita la famiglia di pescatori: orribile!

 

La coscienza di Zeno, invece, l'ho assorbito e l'ho fatto mio, e per un certo periodo mi son fatto chiamare Zeno in chat perchè mi aveva colpito come questa persona così riflessiva alla fine riusciva a vivere bene con tutte le sue paranoie. Ci riuscissi io sarebbe perfetto  ;)

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