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Razzismo negli USA, Razzismo nel resto del Mondo


Saramandasama

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Saramandasama

Una psicoterapeuta afroamericana in un suo Tiktok ha dichiarato che sceglie solo clienti neri o raramente di altre minoranze etniche.(Afferma che ha deciso ciò per un suo benessere psicofisico, per le implicazioni che potrebbero sorgere con alcuni clienti “white”)

Secondo voi, questo sarebbe ritenuto razzismo in Italia?

(Non dimentichiamo che negli USA una buona parte della comunità afroamericana ritiene che si possa parlare di “razzismo” solo nei confronti dei POC(people of color) specificatamente dei Neri.)

Però se portassimo questo trend in Europa, non sarebbe giustificabile la signora 90enne che abbia remore a farsi visitare da un medico nigeriano o la coppia di signori di mezza età che accorgendosi che la chef del ristorante dove sono entrati è nera decide di alzarsi e andarsene?

È sempre razzismo o le comunità sistematicamente marginalizzate -come i neri americani - sono di default non razziste?

 

Edited by Saramandasama
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Bullfighter4

È pura semantica. Si parte dal presupposto che il razzismo sia possibile solo da chi ha più potere verso chi è “oppresso”. Perciò accettano che si dica che gli afroamericani abbiano pregiudizi, ma non che possano essere definiti razzisti. 

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Gli USA sono un paese violento e ipocrita.

Il fatto stesso che esista una tanta e tale retorica a favore di gay, neri, donne lo dimostra. C'è la retorica perché alla base c'è il problema. Ad esempio adesso stanno tentando di vietare gli spettacoli drag, che è una cosa che ti aspetteresti nei paesi del terzo mondo. Non c'è solo George Floyd, ci sono anche i metal detector nelle scuole. In Italia fortunatamente no, anche se, chissà, forse ci arriveremo anche noi a quel bel grado di civiltà.

Secondo me una parola chiave da cui partire per capire il problema è "community"

Loro usano questa parola non solo a indicare la comunità lgbt, nera o altre, in America la community è quello che è per noi il paesino o il quartiere, ma è più specifico e più ristretto.

Ormai in questi ultimi anni queste community sono diventate migliaia, c'è una community per ogni cosa ed è tutto un gioco a sentirsi diversi e una continua contrapposizione con altre community, non solo quelle ostili ma anche quelle amiche, semplicemente come esercizio di retorica e di aggressione. 

Credo che per uscire da questo asfissiante stato di cose, sarebbe ora di imparare a smettere di ragionare per community e parlare di nuovo di persone, di cittadini, di esseri umani a prescindere che siano bianchi, neri, gialli, rossi o verdi. Sembra facile ma per l'americano medio è quasi impossibile.

54 minutes ago, Almadel said:

Uno psicoterapeuta - come ogni libero professionista -

ha il diritto di non prendere incarichi senza specificare perché.

No questo non è vero, perché esiste anche un codice deontologico che prevede che lo psicologo non effettui discriminazioni e soprattutto che, quando rifiuta un paziente, lo faccia per le motivazioni che sono chiaramente elencate, tra le quali ovviamente non è citato il colore della pelle. Quindi in Italia sicuramente la cosa, se denunciata, passerebbe attraverso un'indagine da parte dell'Ordine.

Potrebbe anche essere una trovata pubblicitaria, anche perché se davvero questa psicologa, in buona fede, avesse un problema psicologico derivante dalla relazione con bianchi, se fosse professionale penserebbe a risolverlo e a indirizzare pazienti bianchi dai colleghi dello stesso studio o di un altro studio se lavora da sola. Non lo sbandiererebbe su TikTok.

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Bullfighter4

Già il fatto che la fonte sia un video su tik tok la dice lunga.

A quasi nessuno frega un’emerita minchia di ste cose. 
 

Comunque evitiamo di parlare degli USA come un blocco solido, dato che fra uno stato a l’altro ci sono differenze abissali.

Edited by Bullfighter4
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52 minutes ago, Pugsley said:

Uno psicoterapeuta privato può scegliersi i pazienti che vuole, uno pubblico no

Non è vero neanche questo: anche uno psicologo pubblico si può rifiutare per motivazioni valide, ad esempio se conosce il paziente o se non è esperto o in grado di trattare determinati argomenti e il paziente viene così affidato a un suo collega.

 

Non è così semplice nemmeno nel privato, come ho già scritto prima, perché esiste un codice deontologico che condanna le discriminazioni.

 

Poi qui il caso è ancora diverso perché non si tratta semplicemente di una psicologa che ha rifiutato dei pazienti

a quanto è stato scritto, questa ha pubblicato un video su TikTok nel quale espressamente dice che non prenderà in carico pazienti bianchi.

 

Edited by Vivacia3But
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11 minutes ago, Vivacia3But said:

Non è vero neanche questo: anche uno psicologo pubblico si può rifiutare per motivazioni valide, ad esempio se conosce il paziente o se non è esperto o in grado di trattare determinati argomenti e il paziente viene così affidato a un suo collega.

 

Non è così semplice nemmeno nel privato, come ho già scritto prima, perché esiste un codice deontologico che condanna le discriminazioni.

Appena vedo la mia glielo chiedo

La mia è psichiatra e psicoterapeuta come il marito. Il marito ha lavorato sempre nel pubblico, lei poi si è staccata dall'ospedale in cui lavorava perché non riusciva a svolgere bene la professione come voleva

Edited by Pugsley
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1 hour ago, Bullfighter4 said:

Già il fatto che la fonte sia un video su tik tok la dice lunga.

A quasi nessuno frega un’emerita minchia di ste cose. 
 

Comunque evitiamo di parlare degli USA come un blocco solido, dato che fra uno stato a l’altro ci sono differenze abissali.

Allu paese mio, dicemu che a lava' l'asino col sapone se spreca la fatica e se spreca lu sapone.

A buon intenditor...

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9 hours ago, Vivacia3But said:

Gli USA sono un paese violento e ipocrita.

Aggiungo anche che non è che l'americano medio sia proprio Einstein. Ci mancherebbe, bravissimi a fare, ma quando si tratta di pensare la maggior parte sono dei deficienti, probabilmente anche perché il sistema scolastico è carente e disinteressato a formare curiosità, capacità critica, profondità e onestà intellettuale.

.

Mi viene in mente, sempre parlando di razzismo, quando, qualche anno fa, l'atleta Marcel Jacobs ha vinto la gara olimpica dei 100m e in Internet i tifosi americani e specialmente afro-americani indignati scrivevano tutti la stessa cosa, ossia "è nero, non italiano"

Volevano in parte correggere l'affermazione che fosse italiano, perché per loro un nero (o meglio, uno che ha l'aspetto esteriore di Jacobs) non può essere italiano, dato che loro confondono "italiano" con "italo-americano".

e in parte volevano sostenere l'idea folle  che avesse vinto quella gara per la sua genetica, e che quindi fosse una vittoria americana... anche qui delirio puro per un milione di motivi che queste persone non considerano abituati a ragionare stupidamente come sono.

 

In America c'è sempre anche la tendenza a inscatolare e definire anche per etnia e colore di pelle, cosa che in altri Paesi non esiste affatto, neanche oggi che l'immigrazione si è accentuata c'è un reale interesse o una prassi a usare queste etichette e una retorica su di esse che è divisiva e che prevede un "noi" e un "loro", da ambo le parti, e che non ha una vera ragion d'essere, non porta da nessuna parte

Mi quoto da sola:

9 hours ago, Vivacia3But said:

sarebbe ora di imparare a smettere di ragionare per community e parlare di nuovo di persone, di cittadini, di esseri umani a prescindere che siano bianchi, neri, gialli, rossi o verdi. Sembra facile ma per l'americano medio è quasi impossibile.

 

Edited by Vivacia3But
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La cosa che mi fa pensare è che tutte queste cose saltano fuori in un paese che ha inventato alcuni oggetti tra i più liberi che si conoscono.

E sto parlando del jukebox,delle harley davidson,dello skateboard,della bicicletta bmx,della mtb,dei videogiochi arcade ,dei pattini in linea e l'elenco può continuare a lungo.

Poi per carità è bene decidere se sia meglio un razzismo manifesto come quello chiaramente indicato che non quello praticato nell'italietta del razzo,bummarola,fumarola,calciomane e cottimista nel quale se non ti vestivi come un imbecille,non ti tagliavi i capelli come tutti e non te li imbrillantinavi come un coyote di fatto eri emarginato.

Perchè se non era per gli iuessei gireremmo ancora con quegli aborti di vespe,con i cinquini e le utilitarie a tre porte,le camicie da beccamorto,i pantaloni di velluto da mummia e il crocefisso appena entri in casa

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22 hours ago, Saramandasama said:

Però se portassimo questo trend in Europa, non sarebbe giustificabile la signora 90enne che abbia remore a farsi visitare da un medico nigeriano o la coppia di signori di mezza età che accorgendosi che la chef del ristorante dove sono entrati è nera decide di alzarsi e andarsene?

Ma che significa "giustificabile"?

Negli ospedali accade tutti i giorni (purtroppo) che pazienti, specie di sesso maschile, siano sgradevoli con le dottoresse...ho assistito a scene che nemmeno sto qui a raccontar nel dettaglio, con una bravissima dottoressa siciliana che veniva insultata da un paziente sia per il suo genere, sia per la sua provenienza...che diavolo vuoi fare? Ingoi il rospo e chiedi al paziente di tacere per poter completare l'esame o la visita in corso. In grandi ospedali vedo che ci si organizza, se possibile, mandando un dottore anziché una dottoressa a visitare il paziente misogino 😕 

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Saramandasama
8 minutes ago, schopy said:

Ma che significa "giustificabile"?

Negli ospedali accade tutti i giorni (purtroppo) che pazienti, specie di sesso maschile, siano sgradevoli con le dottoresse...ho assistito a scene che nemmeno sto qui a raccontar nel dettaglio, con una bravissima dottoressa siciliana che veniva insultata da un paziente sia per il suo genere, sia per la sua provenienza...che diavolo vuoi fare? Ingoi il rospo e chiedi al paziente di tacere per poter completare l'esame o la visita in corso. In grandi ospedali vedo che ci si organizza, se possibile, mandando un dottore anziché una dottoressa a visitare il paziente misogino 😕 

Infatti si parlava di razzismo, non di xenofobia o di sessismo/misoginia. Che sono all’ordine del giorno in Italia.

Però se un dottore nero venisse discriminato/ non preferito perché nero -anche dal nonnino 90enne- stai certo che il giorno dopo uscirebbe su tutti i giornali e verrebbe usato come manifesto dell’Italia fassista..

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2 minutes ago, Saramandasama said:

se un dottore nero venisse discriminato/ non preferito perché nero -anche dal nonnino 90enne- stai certo che il giorno dopo uscirebbe su tutti i giornali e verrebbe usato come manifesto dell’Italia fassista

In realtà succede, e non sempre esce sui giornali 

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8 minutes ago, Saramandasama said:

Però se un dottore nero venisse discriminato/ non preferito perché nero -anche dal nonnino 90enne- stai certo che il giorno dopo uscirebbe su tutti i giornali e verrebbe usato come manifesto dell’Italia fassista..

No...cioè io temo accada questo:

6 minutes ago, freedog said:

In realtà succede, e non sempre esce sui giornali 

Non è che tutti noi abbiamo voglia di rendere pubblico il fatto di essere stati maltrattati. Poi, quel che scrivevo a proposito del fatto di mandare il dottore anziché la dottoressa a visitare il paziente misogino non è un modo per "arrendersi alla dittatura del maschilismo", è un modo spiccio per risolvere una rottura di coglioni, sperando di dimettere presto il paziente e di non rivederlo più 🙂 (poi, i medici spesso vengono maltrattati dai pazienti in ospedale ma il medico deve pur sempre tener conto che il ricoverato sta peggio di lui, che è lì per ricevere cure ed è suo diritto riceverle pure se fa l'antipatico)

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Saramandasama
1 minute ago, freedog said:

In realtà succede, e non sempre esce sui giornali 

Secondo il punto di vista USA il nonnino sarebbe comunque giustificato. Conta il suo trascorso e vissuto, dove non è mai stato a contatto con altre etnie e non abituato a un modello di società multietnica. 
 

Resta il fatto che in Italia, gli attivisti dipingeranno il nonnino come fascista e razzista, iniziando tutta la retorica e narrazione di quanto

Il problema resta che molti attivisti italiani e di origine africana- tra gli altri- in Italia stanno adottando tout court, senza nessuna intermediazione socio-antropologica l’ideologia dell’attivismo afroamericano.  Quindi giustificherebbero la psicologa americana che mai potrebbe essere razzista e condannerebbero senza attenuanti chi al contrario abbia problemi a farsi visitare da un medico di colore

 

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Bullfighter4

Di nuovo, tu sei così sicuro che ci sia un “punto di vista USA”? Oppure hai scelto uno dei tanti punti di vista in una nazione enorme e molto eterogenea e lo stai usando per portare avanti la tua di ideologia? 
Qual’e’ il punto di vista italiano su questo argomento? E il punto di vista europeo?

Edited by Bullfighter4
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42 minutes ago, Bullfighter4 said:

tu sei così sicuro che ci sia un “punto di vista USA”? Oppure hai scelto uno dei tanti punti di vista in una nazione enorme e molto eterogenea e lo stai usando per portare avanti la tua di ideologia? 

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Allucinante ciò che è successo non molto tempo fa all'Arena di Verona

quando la cantante afro-americana Angel Blue, che doeva cantare la Traviata, si è rifituata denunciando la blackface della cantante russa Netrebko nell'Aida nell'ambito dello stesso festival. 

Ma sul tema della blackface, gli americani sono così deficienti da non saper distinguere un trucco caricaturale e offensivo da un semplice trucco scenico? 

 

Poi il bello è che stanno ore e ore a discutere se un certo trucco sia o meno blackface, ad esempio su persone con pelle olivastra ma non gliene frega niente se l'intento sia offensivo, comico,  drammatico...

 

Sicuramente era una trovata pubblicitaria della soprano nera.

 

Perché è facile smontare le sue affermazioni: se l'Italia fosse veramente un paese così razzista non chiamerebbe certo una cantante afro-americana a cantare la Traviata, oltretutto musica peculiare facente parte della nostra tradizione e della nostra cultura.

 

Ah, ovviamente ciliegina sulla torta

Questi geniali "attivisti" o americani che non sanno niente di Opera e hanno seguito solo questa stupida polemica in vita loro

sono arrivati alla brillante conclusione che solo le cantanti nere dovrebbero interpretare Aida

Addirittura hanno detto "ci sono tante cantanti nere di colore di talento, perché scelgono le bianche?"

Delirio puro.

 

Ed ecco ben esemplificato il razzismo che pervade quel paese, proprio dei bianchi tanto quanto dei neri e anche dei verdi, viola a pallini se ci fossero.

E' violenza mista a ignoranza, spero davvero che ci ridurremo così anche noi perché sputeremmo in faccia a secoli di civiltà.

 

Edited by Vivacia3But
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On 8/22/2023 at 12:38 AM, Vivacia3But said:

Allucinante ciò che è successo non molto tempo fa all'Arena di Verona

quando la cantante afro-americana Angel Blue, che doeva cantare la Traviata, si è rifiutata denunciando la blackface della cantante russa Netrebko nell'Aida nell'ambito dello stesso festival. 

Ma sul tema della blackface, gli americani sono così deficienti da non saper distinguere un trucco caricaturale e offensivo da un semplice trucco scenico? 

 

Poi il bello è che stanno ore e ore a discutere se un certo trucco sia o meno blackface, ad esempio su persone con pelle olivastra ma non gliene frega niente se l'intento sia offensivo, comico,  drammatico...

 

Sicuramente era una trovata pubblicitaria della soprano nera.

 

Perché è facile smontare le sue affermazioni: se l'Italia fosse veramente un paese così razzista non chiamerebbe certo una cantante afro-americana a cantare la Traviata, oltretutto musica peculiare facente parte della nostra tradizione e della nostra cultura.

 

Ah, ovviamente ciliegina sulla torta

Questi geniali "attivisti" o americani che non sanno niente di Opera e hanno seguito solo questa stupida polemica in vita loro

sono arrivati alla brillante conclusione che solo le cantanti nere dovrebbero interpretare Aida

Addirittura hanno detto "ci sono tante cantanti nere di colore di talento, perché scelgono le bianche?"

Delirio puro.

 

Ed ecco ben esemplificato il razzismo che pervade quel paese, proprio dei bianchi tanto quanto dei neri e anche dei verdi, viola a pallini se ci fossero.

E' violenza mista a ignoranza, spero davvero che ci ridurremo così anche noi perché sputeremmo in faccia a secoli di civiltà.

 

Fino a qualche settimana fa ti avrei dato ragione su tutta la linea, ma devo dire che, in questi ultimi giorni, sto cercando di rivedere molte mie convinzioni attorno a femminismo, misoginia e razzismo. Mi sto chiedendo seriamente se, su questi temi, io non sia più destrorso di quanto vorrei credere, più retrogrado di quanto mi piaccia pensare.

L'incidente in sé non mi pare grave; non trovo così scandaloso che una cantante porti in scena un personaggio nero pure se è bianca.

Ma l'obiezione "ci sono tante cantanti nere di talento, perché scegliere una bianca?" non mi sembra assurda; se noi condividiamo l'assunto che una persona di colore vive una condizione, quasi intrinseca, di discriminazione, di mancato accesso a determinati, santiddio sto per scriverlo, "privilegi", allora non è strano chiedersi perché chiamare una russa ad interpretare una nera. Insomma, ai tempi di Shakespeare le donne non recitavano a teatro, perché quello era considerato un mestieraccio, adatto solo agli uomini, e tutti gli spettatori trovavano sensato che i personaggi femminili fossero interpretati da uomini travestiti, eppure qualche passo avanti l'abbiamo fatto, no?

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Ci sono mestieri in cui i neri sono di sicuro sottorappresentati.  Ad esempio i piloti di formula uno come fece notare hamilton.

le donne sono spesso o quasi sempre sottorappresentate nei parlamenti nazionali.

e‘ razzismo o sessismo o ci sono motivi sociali (donne e neri sono forse indirizzati verso certe professioni per motivi sociali ed economici?).

non dovrebbero essere sottorappresentati ma questo accade anche tra gli studenti universitari e i prof universitari.

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1 hour ago, marco7 said:

Ci sono mestieri in cui i neri sono di sicuro sottorappresentati.  Ad esempio i piloti di formula uno come fece notare hamilton.

Nel caso del pilota di Formula Uno credo sia un problema di classismo,

ma anche culturale: la Formula Uno piace di più alla comunità bianca.

Per le donne il problema è il peso che la maternità ha sulla vita professionale.

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Saramandasama
6 hours ago, schopy said:

Fino a qualche settimana fa ti avrei dato ragione su tutta la linea, ma devo dire che, in questi ultimi giorni, sto cercando di rivedere molte mie convinzioni attorno a femminismo, misoginia e razzismo. Mi sto chiedendo seriamente se, su questi temi, io non sia più destrorso di quanto vorrei credere, più retrogrado di quanto mi piaccia pensare.

L'incidente in sé non mi pare grave; non trovo così scandaloso che una cantante porti in scena un personaggio nero pure se è bianca.

Ma l'obiezione "ci sono tante cantanti nere di talento, perché scegliere una bianca?" non mi sembra assurda; se noi condividiamo l'assunto che una persona di colore vive una condizione, quasi intrinseca, di discriminazione, di mancato accesso a determinati, santiddio sto per scriverlo, "privilegi", allora non è strano chiedersi perché chiamare una russa ad interpretare una nera. Insomma, ai tempi di Shakespeare le donne non recitavano a teatro, perché quello era considerato un mestieraccio, adatto solo agli uomini, e tutti gli spettatori trovavano sensato che i personaggi femminili fossero interpretati da uomini travestiti, eppure qualche passo avanti l'abbiamo fatto, no?

Perché la Netrebko attualmente è la più pagata. Non stiamo parlando di una qualunque. Il prestigio della sua presenza ben vale l’indignazione di qualcuno.
Poi se parliamo di Opera, i personaggi sono tutti estremamente caratterizzati. Se si dovesse scegliere per ogni personaggio il background specifico e restare fedele a quello si genererebbe molta più discriminazione.

 

Edited by Saramandasama
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5 hours ago, marco7 said:

Ci sono mestieri in cui i neri sono di sicuro sottorappresentati.  Ad esempio i piloti di formula uno come fece notare hamilton.

le donne sono spesso o quasi sempre sottorappresentate nei parlamenti nazionali.

e‘ razzismo o sessismo o ci sono motivi sociali (donne e neri sono forse indirizzati verso certe professioni per motivi sociali ed economici?)

Sì ovvio, poi ci sono mestieri in cui i neri in Usa sono presenti più dei bianchi, vedi giocatori di pallacanestro.

Io non so moltissimo di storia Usa, Bullfighter4 ne saprà, ma mi sembra comprensibile che in un paese in cui vigeva il segregazionismo fino all'altro ieri certi temi siano ancora scottanti.

L'Italia ha i suoi bei problemi con il razzismo, che non c'entrano molto con la blackface; vent'anni fa io, dico la verità, avevo l'impressione stessimo facendo più progressi di quanti mi sembra ne facciamo oggi. In era presocial mi sembrava serpeggiasse meno odio, e pure l'omofobia alla Vannacci mi sembrava qualcosa di cui non avrei mai sentito parlare al TG1...cioè la gente civile in Italia già al tempo non insultava neri, donne, omosessuali...magari erano solo temi di cui si parlava di meno? Non lo so. Sarebbe interessante verificare se i cosiddetti "crimini d'odio" contro donne e minoranze gay e stranieri sono diminuiti o aumentati, negli ultimi anni.

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Bullfighter4
8 minutes ago, schopy said:

Sì ovvio, poi ci sono mestieri in cui i neri in Usa sono presenti più dei bianchi, vedi giocatori di pallacanestro.

Io non so moltissimo di storia Usa, Bullfighter4 ne saprà, ma mi sembra comprensibile che in un paese in cui vigeva il segregazionismo fino all'altro ieri certi temi siano ancora scottanti.

L'Italia ha i suoi bei problemi con il razzismo, che non c'entrano molto con la blackface; vent'anni fa io, dico la verità, avevo l'impressione stessimo facendo più progressi di quanti mi sembra ne facciamo oggi. In era presocial mi sembrava serpeggiasse meno odio, e pure l'omofobia alla Vannacci mi sembrava qualcosa di cui non avrei mai sentito parlare al TG1...cioè la gente civile in Italia già al tempo non insultava neri, donne, omosessuali...magari erano solo temi di cui si parlava di meno? Non lo so. Sarebbe interessante verificare se i cosiddetti "crimini d'odio" contro donne e minoranze gay e stranieri sono diminuiti o aumentati, negli ultimi anni.

Io qui mi limito a dire che minimizzare (e non provare neanche minimamente a capire) i sentimenti degli afroamericani su tematiche che li fanno soffrire, e praticamente paragonarli a dei capricci mi fa passare la voglia di intervenire su questi temi.

Io ho molti amici afroamericani e spesso non sono d’accordo con alcune loro prese di posizione, ma ho imparato ad ascoltare più che a parlare di queste cose, dato che io il razzismo non lo vivo sulla mia pelle ogni giorno,  non l’ho mai vissuto in passato, e probabilmente mai lo subirò. 
Mio marito non è afroamericano ma è molto scuro di pelle (il padre è domenicano nero, la madre di origine terrona, perciò è’ nero al 99%🫢, e basta una mezz’ora sotto il sole per scurirsi di almeno 4 tonalità🫢), e sarei ricco se mi avessero dato un dollaro per ogni volta che negli aeroporti hanno fermato e controllato lui è me no(anche se eravamo assieme), le volte che lo hanno seguito nei negozi, e le volte che nel nostro palazzo qualche vecchietta bianca gli abbia chiesto se lavorava lì. 
Ai miei amici afroamericani i genitori hanno insegnato fin da piccoli a non entrare in un negozio dopo aver fatto compere in un altro(mio marito si rifiuta di farlo, e mi passa le borse. E le prime volte che io minimizzavi si incazzava come un negro🫢), e a non entrare mai in un ascensore con una donna bianca se è da sola, etc.

Dato che qui sul forum ci sono un paio di personaggi che probabilmente, pur non essendo mai usciti dal paesino o dalla provincia, sono uomini di mondo e sanno tutto di tutto, e scrivono cagate qualunquiste e generalizzate che avranno imparato su YouTube fra una puntata di Drag race e l’altra giusto per fare un po’ di audience, limito i miei commenti su questi argomenti.

Anche io sicuramente ho una visione limitata e personale su quasi tutto, però ho la presunzione(non completamente infondata) di poter dare un parere più diretto e basato ci esperienze vere personali, invece che qualcosina letta o vista su internet. Ogni volta che però l’ho fatto, me ne sono pentito.

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11 minutes ago, Bullfighter4 said:

Io qui mi limito a dire che minimizzare (e non provare neanche minimamente a capire) i sentimenti degli afroamericani su tematiche che li fanno soffrire, e praticamente paragonarli a dei capricci mi fa passare la voglia di intervenire su questi temi.

Io stesso credo di aver commesso questo errore alcune volte, sia quando si parlava di questo, sia quando si parlava di altri temi, dalla misoginia alla transfobia. Di recente ho fatto un profondo esame di coscienza, e riconosco che posso essere stato parecchio stronzo per il solo gusto di esserlo, che probabilmente ho molto da imparare (meglio riservare la stronzaggine solo alle puttanate, che siano libri, film o canzonette)

12 minutes ago, Bullfighter4 said:

Anche io sicuramente ho una visione limitata e personale su quasi tutto, però ho la presunzione(non completamente infondata) di poter dare un parere più diretto e basato ci esperienze vere personali, invece che qualcosina letta o vista su internet. Ogni volta che però l’ho fatto, me ne sono pentito.

Invece ascoltare chi conosce le cose di prima mano può essere utile

17 minutes ago, Bullfighter4 said:

Ai miei amici afroamericani i genitori hanno insegnato fin da piccoli a non entrare in un negozio dopo aver fatto compere in un altro(mio marito si rifiuta di farlo, e mi passa le borse. E le prime volte che io minimizzavi si incazzava come un negro🫢), e a non entrare mai in un ascensore con una donna bianca se è da sola, etc.

Ecco, questo è angosciante

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Bullfighter4
6 minutes ago, schopy said:

 

Invece ascoltare chi conosce le cose di prima mano può essere utile

Tra l’altro manco io conosco le cose di prima mano, dato che le rigurgito dopo averle processate. Non sta a me fare la difesa d’ufficio degli afroamericani. Tra l’altro, così come parlare degli  americani in generale (il famoso americano medio) non ha molto senso dato che non sono un fronte comune, neanche lo sono  gli afroamericani. Però ridurre la presa di posizione di una cantante d’opera ad un capriccio o giusto per farsi pubblicità può essere solo due cose: qualunquismo ignorante, o mala fede.

Edited by Bullfighter4
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Just now, Bullfighter4 said:

Tra l’altro manco io conosco le cose di prima mano, dato che le rigurgito dopo averle processate. Non sta a me fare la difesa d’ufficio degli afroamericani. Tra l’altro, così come parlare degli  americani in generale (il famoso americano medio) non ha molto senso dato che non sono un fronte comune, neanche lo sono  gli afroamericani. 

Certo, diciamo che comunque tu sei un po' più vicino di noi alle cose, ecco

On 8/20/2023 at 7:25 PM, Saramandasama said:

Resta il fatto che in Italia, gli attivisti dipingeranno il nonnino come fascista e razzista, iniziando tutta la retorica e narrazione di quanto

Il problema resta che molti attivisti italiani e di origine africana- tra gli altri- in Italia stanno adottando tout court, senza nessuna intermediazione socio-antropologica l’ideologia dell’attivismo afroamericano.  Quindi giustificherebbero la psicologa americana che mai potrebbe essere razzista e condannerebbero senza attenuanti chi al contrario abbia problemi a farsi visitare da un medico di colore

Secondo me però qui la situazione non è paragonabile a quella della psicologa; sei di turno in guardia medica, mica puoi decidere tu chi visitare e chi no, si presenta una paziente ed è tuo dovere visitarla...quella ti insulta pure, che cosa vuoi risponderle?

Io non lo so se la psicologa afroamericana libera professionista che non accetta pazienti bianchi sia razzista (diverso sarebbe se fosse un medico di pronto soccorso che afferma di non voler visitare pazienti bianchi, ecco lì magari un filino ci preoccupiamo)

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Bullfighter4
16 minutes ago, schopy said:

Certo, diciamo che comunque tu sei un po' più vicino di noi alle cose, ecco

Secondo me però qui la situazione non è paragonabile a quella della psicologa; sei di turno in guardia medica, mica puoi decidere tu chi visitare e chi no, si presenta una paziente ed è tuo dovere visitarla...quella ti insulta pure, che cosa vuoi risponderle?

Io non lo so se la psicologa afroamericana libera professionista che non accetta pazienti bianchi sia razzista (diverso sarebbe se fosse un medico di pronto soccorso che afferma di non voler visitare pazienti bianchi, ecco lì magari un filino ci preoccupiamo)

Io trovo risibile il media usato (tik tok), ma cosa parlo a fare? È ovvio che sono un boomer. Ma qualcuno questo tik tok video lo ha visto?

 

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Saramandasama
1 hour ago, Bullfighter4 said:

Io qui mi limito a dire che minimizzare (e non provare neanche minimamente a capire) i sentimenti degli afroamericani su tematiche che li fanno soffrire, e praticamente paragonarli a dei capricci mi fa passare la voglia di intervenire su questi temi.

Io ho molti amici afroamericani e spesso non sono d’accordo con alcune loro prese di posizione, ma ho imparato ad ascoltare più che a parlare di queste cose, dato che io il razzismo non lo vivo sulla mia pelle ogni giorno,  non l’ho mai vissuto in passato, e probabilmente mai lo subirò. 
Mio marito non è afroamericano ma è molto scuro di pelle (il padre è domenicano nero, la madre di origine terrona, perciò è’ nero al 99%🫢, e basta una mezz’ora sotto il sole per scurirsi di almeno 4 tonalità🫢), e sarei ricco se mi avessero dato un dollaro per ogni volta che negli aeroporti hanno fermato e controllato lui è me no(anche se eravamo assieme), le volte che lo hanno seguito nei negozi, e le volte che nel nostro palazzo qualche vecchietta bianca gli abbia chiesto se lavorava lì. 
Ai miei amici afroamericani i genitori hanno insegnato fin da piccoli a non entrare in un negozio dopo aver fatto compere in un altro(mio marito si rifiuta di farlo, e mi passa le borse. E le prime volte che io minimizzavi si incazzava come un negro🫢), e a non entrare mai in un ascensore con una donna bianca se è da sola, etc.

Dato che qui sul forum ci sono un paio di personaggi che probabilmente, pur non essendo mai usciti dal paesino o dalla provincia, sono uomini di mondo e sanno tutto di tutto, e scrivono cagate qualunquiste e generalizzate che avranno imparato su YouTube fra una puntata di Drag race e l’altra giusto per fare un po’ di audience, limito i miei commenti su questi argomenti.

Anche io sicuramente ho una visione limitata e personale su quasi tutto, però ho la presunzione(non completamente infondata) di poter dare un parere più diretto e basato ci esperienze vere personali, invece che qualcosina letta o vista su internet. Ogni volta che però l’ho fatto, me ne sono pentito.

Non so se ti stia riferendo a me. Ma io ho sentito attivisti italiani prendere pari pari quello che dicono negli USA e pretendere che abbia lo stesso valore in Italia o in Europa. Divulgandolo senza intermediazione. E se non ti appiattisci alla stessa visione, sei un fascista. Quindi direi che sono argomenti attuali che dovrebbero interessare un po’ tutti.. 

 

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