Gastida Posted June 25 Share Posted June 25 Il programma tv Otto e mezzo ha commissionato all'istituto Demopolis un primo sondaggio su un campione di 2mila persone, svoltosi tra il 18 e il 19 giugno scorsi, a proposito del premierato: ben il 51% si è detto favorevole, il 44% è contrario e un 5% indecisi/non sanno. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Gastida Posted July 1 Share Posted July 1 Augusto Barbera, presidente della Corte costituzionale, in un’intervista a Il Sole 24 Ore benedice la riforma del premierato messa in campo dal governo Meloni che ora, dopo il primo sì del Senato, è in procinto di essere esaminata dalla Camera: “La forma di governo non solo può essere messa in discussione, anzi mi sento di dire che deve essere messa in discussione: è ora di superare un sistema ereditato dalla Guerra fredda, fatto apposta per non permettere ai vincitori delle elezioni di governare”. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Gastida Posted July 4 Share Posted July 4 (edited) Il presidente Mattarella ammonisce contro le “democrazie illiberali” e i “marchingegni” che permetterebbero di instaurarle. Meloni teme per il premierato: il retroscena sulle elezioni anticipate. Edited July 4 by Gastida Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Gastida Posted July 11 Share Posted July 11 Meloni archivia il doppio turno e pensa un sistema misto. https://notizie.tiscali.it/politica/articoli/effetto-francese-su-premierato-meloni/ Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted July 13 Share Posted July 13 meloni toglie la libertà al parlamento ? https://www.huffingtonpost.it/politica/2024/07/13/news/il_vaticinio_di_cirino_pomicino_su_meloni_chi_toglie_liberta_al_parlamento_prima_o_poi_la_toglie_al_paese_come_fece_musso-16444688/?ref=HHTP-BH-I16441395-P2-S2-T1 @freedog @schopy @Almadel @Sbuffo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sbuffo Posted July 14 Author Share Posted July 14 Ma un parlamento in cui chi vince le elezioni ha automaticamente un premio di maggioranza per ottenere la maggioranza assoluta in parlamento e in cui il premier ha il potere di tenere il parlamento sotto ricatto con il potere di scioglimento delle Camere indubbiamente è un parlamento con meno libertà e totalmente allineato sulle posizioni del governo. Io ritengo che la strada più sensata sarebbe stata il cancellierato alla tedesca, perché con la fiducia costruttiva rende più difficile la possibilità di sfiduciare e fare cadere il premier ma non lo rendi impossibile. Poi se anche vuoi fare il un premierato come stanno facendo non puoi contemporaneamente non intervenire sul lato dei contrappesi istituzionali per cercare di renderlo più equilibrato, cosa che non sembrano intenzionati a fare. Anche già solo l'ipotesi di archiviare il doppio turno va in questa direzione, loro vorrebbero assegnare un superpremio di maggioranza e un super premier in un solo turno a quella che è una semplice maggioranza relativa e quindi minoranza sulla totalità dei voti. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Gastida Posted July 14 Share Posted July 14 Eppure sono moltissimi i costituzionalisti, gli ex politici e i giuristi che hanno aderito all’appello promosso da Magna Carta, Libertà Eguale, IoCambio e associazione Riformismo e libertà. L’obiettivo è quello di superare la contrapposizione ideologica sul premierato e arrivare a una riforma il più possibile condivisa. La chiamata alla responsabilità è bipartisan, in attesa della discussione alla Camera. https://formiche.net/2024/07/premierato-condivisione-appello-costituzionalisti/#content Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Gastida Posted July 24 Share Posted July 24 "Con questa riforma, non sarebbe più possibile per il Presidente della Repubblica trovare una maggioranza alternativa e/o nominare una persona esterna al Parlamento come Primo Ministro", così si è espressa la Commissione europea sul premierato in discussione, esprimendo dubbi su una maggiore stabilità istituzionale. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Gastida Posted August 15 Share Posted August 15 (edited) Trovo interessante la disanima sul premierato di questo articolo. [...] l’esperienza fatta da Israele, ad esempio, ci insegna come il premierato non sia possibile senza mettere in discussione un elemento di fondo: l’architettura repubblicana. Ciò perché il premier non deve poter influenzare la credibilità e la dignità del Presidente della Repubblica laddove quest’ultimo non sia eletto dal popolo direttamente allo stesso modo del premier. D’altronde il premierato funziona ad orologio nella monarchia inglese. E se si decidesse per l’elezione diretta del Capo di Stato da parte del popolo, allora, staremmo a parlare di un sistema presidenziale o semipresidenziale. In una Repubblica parlamentare come la nostra, quindi, il premierato all’inglese non sarebbe praticabile anche perché il bilanciamento necessario implicherebbe cambiare tutto l’impianto costituzionale stesso. Infatti, per rispettare la «formula Westminster» sarebbe necessario un sistema puramente bipartitico o bipolare non plurimo, una investitura diretta della maggioranza e del suo leader, sistemi elettorali uninominali con struttura maggioritarista, rilevante attribuzione di poteri normativi al governo, omogeneità di indirizzo politico tra potere esecutivo e legislativo, regole di funzionamento interne ai partiti e loro essenzialità per la partecipazione politica. Queste sono le regole minime della detta formula di tradizione anglosassone. Cosa che, quindi, comporterebbe lo stravolgimento della nostra Costituzione e non solo: servirebbe una legge di rilevanza costituzionale sui partiti ed un’altra legge elettorale a trazione maggioritarista da costituzionalizzare. https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/editoriali/1529172/riforme-e-costituzione-dal-premierato-alla-legge-elettorale.html Edited August 15 by Gastida Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Gastida Posted October 26 Share Posted October 26 (edited) L’articolo 3 del disegno di legge di revisione costituzionale, oggetto di questa disamina, va ad abrogare espressamente l’articolo 92, comma terzo della Costituzione, stabilendo che il Presidente del Consiglio sia eletto a suffragio universale e diretto, duri in carica cinque anni e che le elezioni delle Due Camere e del Presidente del Consiglio avvengano contestualmente. Contemporaneamente, viene disposto che il Capo del Governo sia eletto nella Camera in cui ha presentato la sua candidatura ed il sistema elettorale venga disciplinato con legge, secondo i princìpi di rappresentatività e governabilità ed in modo tale che sia assegnato un premio, su base nazionale, che garantisca il 55 per cento dei seggi, in ciascuna delle due Camere, alle liste ed ai candidati collegati al Presidente del Consiglio. Quindi, il Presidente della Repubblica conferisce al Presidente del Consiglio eletto l’incarico di formare il Governo e nomina, su proposta di questo, i ministri. Viene, inoltre, sostituito il terzo comma dell’articolo 94 della Costituzione e si dispone che, entro dieci giorni dalla sua formazione, il Governo si presenta alle Camere per ottenerne la fiducia. Se la mozione di fiducia al Governo non viene approvata, il Presidente della Repubblica rinnova l’incarico di formare il Governo al Presidente del Consiglio eletto e, qualora anche in quest’ultimo caso, il Governo non ottiene la fiducia delle due Camere, il Capo dello Stato procede al loro scioglimento. Tralasciando, per il momento, il ridimensionamento del ruolo del Presidente della Repubblica, del quale si dirà in seguito, risulta “icto oculi” evidente la mancanza, nel nuovo scenario che si profila, del meccanismo di raccordo Governo-Parlamento “aut simul stabunt aut simul cadent”, previsto nella forma di governo adottata dallo Stato di Israele dal 1992 al 2001 e per il quale i due organi sono sempre eletti contemporaneamente: il Primo Ministro può sciogliere il Parlamento, ma in questo caso deve rassegnare le dimissioni e, dal canto suo, il Parlamento può sfiduciare il Governo, ma è sciolto automaticamente. L’assenza di questo meccanismo, con la contestuale introduzione per il Presidente della Repubblica dell’obbligo di sciogliere le Camere, qualora il Governo, al secondo tentativo, non ottenga la fiducia ed, ancora, con la previsione di un premio di maggioranza molto elevato per le liste collegate al Presidente del Consiglio eletto, dànno un’idea della volontà di razionalizzare la forma di governo, al fine di porre rimedio all’instabilità politica, in virtù di un principio di governabilità che, nelle intenzioni del legislatore, porterebbe a Governi, così detti, di legislatura (che rimangono in carica, cioè, per l’intero mandato elettorale delle Camere). Il Parlamento ne esce, senz’altro, ridimensionato. Infatti, tra i due organi costituzionali Governo e Parlamento, entrambi diretta espressione della volontà popolare, non c’è un raccordo connotato da mutualità: o il Parlamento vota la fiducia al Governo, quanto meno in seconda battuta, oppure viene eletto un nuovo Parlamento; esso, però, non può, in sostanza, far cadere il Governo. Per evitare l’”impasse” in cui si andrebbe a trovare il sistema se il Presidente del Consiglio ed il Parlamento fossero espressione di due maggioranze diverse, viene prevista l’assegnazione di un premio di maggioranza, su base nazionale, del 55 per cento dei seggi alle liste ed ai candidati collegati al Presidente del Consiglio eletto, in ciascuna delle due Camere. Siffatto premio non viene attribuito, pertanto, al partito che abbia ottenuto più voti rispetto agli altri, ad esempio, ma alle liste ed ai candidati per il fatto stesso di essere collegati al Premier eletto. Chi scrive avanza qualche dubbio, nel caso in cui altre liste abbiano ottenuto un maggior numero di voti rispetto a quella od a quelle collegate con il Presidente del Consiglio eletto; in questo contesto, attribuendo un premio di maggioranza così elevato alla lista collegata al Premier eletto, rispetto a quella che, nella competizione elettorale, abbia ottenuto più voti rispetto alle altre, si andrebbe, forse, a non tenere nella dovuta considerazione, fino in fondo, la volontà del corpo elettorale che si è espressa in un determinato senso. https://www.diritto.it/premierato-come-cambia-la-forma-di-governo-analisi/?callback=in&code=ZWI4ODBHYJITZMI4ZS0ZNWNILTG3MZCTYJCYZJEWMTAWOGYW&state=901f2730645a45788f57a2c0c8efefb5 Edited October 26 by Gastida Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Omocrazia Posted October 26 Share Posted October 26 3 hours ago, Gastida said: “icto oculi” Se ricordo bene dal liceo, dovrebbe essere "ictu oculi"...🙄 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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