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Gay healing: Abbracciare il self-love e riscrivere la nostra narrazione


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3 minutes ago, Sasharyan said:

pensassi che l'utente che l'ha aperta fosse un troll, allora saresti già intervenuto

Comprendo le tue preoccupazioni e apprezzo la tua franchezza. È importante tenere discussioni informative e basate su evidenze. Se ritieni che una discussione stia prendendo una piega non costruttiva o potenzialmente dannosa, ti incoraggio a esprimere le tue preoccupazioni all'interno della conversazione. Inoltre, se ci sono violazioni delle linee guida della community, puoi segnalarle per un'eventuale moderazione. Il nostro obiettivo è mantenere un ambiente rispettoso e informativo per tutti gli utenti. 

 

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Dubito che la mancata volontà dell'opener di rispondere in merito a quello che afferma violi le linee guida della community, ma è sicuramente rivelatorio della qualità e della volontà di chiarificazione, o anche solo della costruttività della discussione.

🌈 **Navigando tra l'Ombra e la Luce: Una Cronaca di Forza nel Percorso di Guarigione** 🌈

 

Nel vasto scenario del mio percorso di guarigione, ho recentemente attraversato un episodio che, ancor più di altri, ha rivelato la forza insita nella mia determinazione di affrontare l'omofobia con fermezza e radicalità.

 

Era una giornata ordinaria nella sala pesi della palestra, ma il suo status ordinario è stato sconvolto dalla presenza di un individuo il cui sguardo acuto e le parole taglienti tradivano una profonda avversione nei confronti della mia identità. Quest'uomo, immerso in pregiudizi omofobici, ha trasformato un momento di condivisione dello spazio in un'esperienza angosciante.

 

Il nostro incontro non si è limitato a uno scambio di sguardi ostili; le sue parole, come frecce avvelenate, mi hanno raggiunto con una violenza inaspettata. Il modo scorbutico con cui cercava di declassare la mia presenza, sottolineando la sua riluttanza a condividere attrezzi con "qualcuno come me", era un chiaro riflesso della sua intolleranza. Era come se le sue parole fossero proiettili, mirati a ferire la mia autostima e a minare il mio diritto di occupare lo stesso spazio.

 

Di fronte a questa aggressione verbale, ho scelto di rispondere con una manifestazione di potenza, un atto che si è rivelato liberatorio. Determinato a non lasciare che l'intolleranza marciasse indisturbata, ho deciso di impiegare un gesto inusuale, ma simbolico. Ho preso delle feci dal bagno della palestra e le ho applicate con fermezza sugli indumenti di quell'individuo nell'armadietto.

 

Questo atto, pur stravagante, è stato un modo di riaffermare il mio spazio e la mia dignità, di mettere un punto fermo a un comportamento inaccettabile. La reazione a catena che ha scatenato, dallo sconcerto all'indignazione, è diventata una testimonianza viscerale della necessità di contrastare l'omofobia in tutte le sue manifestazioni.

 

È importante notare che questa decisione di reagire in modo deciso è stata dettata dalla necessità di proteggere non solo me stesso, ma anche la comunità che trova rifugio in questo spazio lgbt safe. Ogni strato di questa vicenda, dall'ostilità delle parole alla mia risposta radicale, si intreccia nella trama più ampia della mia guarigione. 

 

Questa esperienza ha illuminato un cammino che attraversa l'oscurità dell'intolleranza per emergere rafforzato dalla luce della resilienza. La mia storia continua a evolversi, con la consapevolezza che, anche nelle situazioni più difficili, troverò la forza per affermare il mio diritto di esistere senza paura. 🌈💪 #HealingJourney #Resilience #LGBTQIA+Pride

10 minutes ago, metalheart said:

 

Di fronte a questa aggressione verbale, ho scelto di rispondere con una manifestazione di potenza, un atto che si è rivelato liberatorio. Determinato a non lasciare che l'intolleranza marciasse indisturbata, ho deciso di impiegare un gesto inusuale, ma simbolico. Ho preso delle feci dal bagno della palestra e le ho applicate con fermezza sugli indumenti di quell'individuo nell'armadietto.

 

Questo atto, pur stravagante, è stato un modo di riaffermare il mio spazio e la mia dignità, di mettere un punto fermo a un comportamento inaccettabile. La reazione a catena che ha scatenato, dallo sconcerto all'indignazione, è diventata una testimonianza viscerale della necessità di contrastare l'omofobia in tutte le sue manifestazioni.

 

Sì, simbolico e passibile di denuncia ai sensi dell'art. 639 del Codice Penale 😅.

Vabé va, ho la conferma del trolling in atto.

Trovi le feci nei bagni @metalheart ? Erano le tue che avevi appena fotto o di qualcun altro che le ha dimenticate nel bagno ?

chi gestisce la palestra e‘ a conoscenza di questa tua azione e se si che ha fatto ?

sul tema della discussione: gay healing significherebbe guarigione gay da tutte le cose brutte interiorizzate che purtroppo abbiamo assorbito fin dall'infanzia sui gay suppongo.

viene proposto il metodo che per metalheard sembra funzioni: andare in palestra in un ambiente friendly e questo aiuterebbe la propria autostima e consapevolezza di se e ci farebbe vivere meglio.

può darsi ma a me sembra un po' strano. certo se uno si fa un bel corpo in palestra poi magari rimorchia meglio e la propria autostima aumenta grazie ai successi dovuti alla palestra.

per me per curare l'omofobia interiorizzata e tutte ste cose è più indicato uno psicologo che la palestra.

personalmente devo dire che la mia esperienza è questa: malgrado viva con mio marito da parecchi anni e non mi faccio da tempo problemi sulla mia gayezza il vero passo decisivo per sentirmi libero è avvenuto con la morte dei genitori. prima mio padre 20 anni fa e poi mia madre un anno fa. la loro sparizione mi ha fatto sentire meglio e reso più libero anche se abito a 200 km da loro e gli ultimi 10 anni mia madre li ha fatti capendo nulla per la demenza.

bruttissimo da dire ma è così.

ho anche una malattia della pelle, eczema seborroico, che mi causa pelle arrossata e croste sulla testa (ho una pelata). ce l'ho da quanto ero neonato, a volte di più a volte meno. da quando è morta mia mamma è migliorato tantissimo. non ho più la testa rossa come prima. prima lo combattevo con varie creme faraceutiche. morta lei dopo due settimane è migliorato tantissimo. alcuni medici mi dicono che non ha nulla a che fare, altri che può essere che abbia a che fare con la sua sparizione.

42 minutes ago, marco7 said:

per me per curare l'omofobia interiorizzata e tutte ste cose è più indicato uno psicologo che la palestra.

Per me sono più indicati gli amici.

Nel senso che uno psicologo ti dovrebbe dare quella sicurezza in te stesso

che ti renda possibile avere una vita sociale appagante; ma la vera differenza

non possono che farla le persone a cui piaci come sei (e tu stesso sei fra queste).

 

Per me lo psicologo è come un medico ortopedico.

Se hai un braccio rotto non riuscirai mai a vincere un torno di tennis,

ma per vincere un torneo di tennis ti devi allenare.

Questo "allenamento" è allontanare le persone tossiche e avvicinare quelle che ti vogliono bene.

 

47 minutes ago, marco7 said:

viene proposto il metodo che per metalheard sembra funzioni: andare in palestra in un ambiente friendly e questo aiuterebbe la propria autostima e consapevolezza di se e ci farebbe vivere meglio.

 

La palestra purtroppo è solo un antidolorifico.

Non risolve le cause dei tuoi problemi sociali, ma solo alcuni sintomi.

Come saprete ci sono magrolini e obesi che rimorchiano tantissimo

e che non diventerebbero più popolari se fossero muscolosi.

Se non ti piaci così come sei, allora soffri: contro questa sofferenza la palestra serve.

A un Twink o a un Bear andare in palestra non serve, come non serve la morfina a chi non ha dolori.

Questo non significa che gli antidolorifici siano inutili, solo che non fanno parte di un percorso di "gay healing"

se non nelle fantasie di @metalheart il cui unico scopo però è quello di prenderci in giro.

 

Se ti si rompe un femore (ovvero ti senti inadeguato)

ti serve qualcuno che ti ingessi (lo psicologo),

ti serve un antidolorifico (il personal trainer);

ma essere sano e senza dolore non ti renderà un campione

se non hai nessuno che creda in te.

E queste persone che credono in te non saranno MAI le persone pagate per farlo

- come appunto gli psicologi e i personal trainer - ma solo le persone a cui piaci davvero.

 

Come si fa a piacere davvero a qualcuno? Conoscendo tante persone.

Andando alle feste, ai compleanni, ai raduni, alle cene, nei locali, nelle associazioni... dove volete.

Nei "posti virtuali" purtroppo non funziona. Funzionano solo gli abbracci.

Siamo e saremo sempre soltanto scimmie: se non ci abbracci diventiamo cattive e poi votiamo Meloni.

E - se siamo scimmiotti cattivi - nessuno ci abbraccia più.

 

 

On 12/14/2023 at 5:28 PM, Sasharyan said:

Aiutami a capire, se hai voglia.

Mhhhh... come al solito. Tutti i paradisi hanno il loro serpente.

 иоו non parliamo così del gay healing. Se non si è interessati a contribuire, ma solo a criticare una toccante testimonianza, non capisco perché scrivere papiri e papiri di post.

Le prove, le prove... voi, soliti scettici, non avete la sensibilità per comprendere.

On 12/15/2023 at 2:47 PM, metalheart said:

rafforzato dalla luce della resilienza

Duro ma necessario😏 

6 hours ago, Almadel said:

A un Twink o a un Bear andare in palestra non serve, come non serve la morfina a chi non ha dolori.

Ma un twink bear non potrebbero usare la palestra per assuefarsi🤔

Edited by MARIO8530
Saramandasama
12 hours ago, Almadel said:

magrolini e obesi

Parlando di semantica e bias grassofobici

ad “obeso”, termine medico che descrive una malattia, dovrebbe essere contrapposto “anoressico”, no?

Si parla in entrambi i casi di malattie conseguenti a DCA

https://www.nutridoc.it/articoli/anoressia-bulimia-obesita

Meglio sarebbe stato dire

“magrolini e grassocci”

altrimenti passa quasi l’idea che solo l’obeso sia il malato e i problemi di denutrizione del “magrolino”, in realtà anoressico- siano irrilevanti.

12 hours ago, Almadel said:

Nel senso che uno psicologo ti dovrebbe dare quella sicurezza in te stesso

che ti renda possibile avere una vita sociale appagante; ma la vera differenza

Il punto è che quando si parla di minority stress, depressioni maggiori mai curate e altri problemi legati all’accettazione della propria omosessualità, si parla di condizioni cronicizzate che nella maggior parte dei casi non possono che essere curate con psicofarmaci. La figura dello psichiatra dovrebbe essere imprescindibile, oltre a quella dello psicologo. Perché ansia, attacchi di panico, dismorfofobia e altre sindromi che si trascinano da anni sono vere e proprie patologie. E queste impediscono una normale socialità.

Dire a una persona dismorfofobica, con ansia patologica, sindromi borderlines, adhd e altri mille disturbi ( che negli anni hanno causato alterazioni psichiche) di andare a

12 hours ago, Almadel said:

Andando alle feste, ai compleanni, ai raduni, alle cene, nei locali, nelle associazioni... dove volete.

e come dire ad un alcolizzato rinchiuso in un’enoteca di non bere. 
 

La malattia psichica è tanto invalidante quanto quella fisica. Minimizzare, ignorare o non accettare le implicazioni di squilibri mentali alla lunga non porta a nulla di buono. E se anche si riesce a vivere nonostante gli squilibri psicofisici, lo si farà sempre in maniera disfunzionale.

Consigliare a una persona che non riesce ad avere amici o significant other di uscire, fare questo e fare quest’altro e come dire ad una donna che ha problemi a restare incinta di scopare di più per aumentare le chance di concepimento, quando in realtà il problema è di ordine embriologico. 
 

 

53 minutes ago, Saramandasama said:

Parlando di semantica e bias grassofobici

ad “obeso”, termine medico che descrive una malattia, dovrebbe essere contrapposto “anoressico”, no?

no. l'anoressia è una malattia psichica che ha conseguenze sul corpo mentre l'obesità non è una malattia psichica.

io sono sottopeso ma non anoressico. mangio ogni giorno e non vomito come i bulimici e non sto a pensare come gli anoressici che ho fatto bene a mangiare poco o a mangiare nulla. mangio poco per mancanza di appetito e senso di sazietà che ho già mangiando poco.

gli anoressici anche se molto magri si vedono normali mentre io mi vedo magro.

50 minutes ago, Saramandasama said:

ad “obeso”, termine medico che descrive una malattia, dovrebbe essere contrapposto “anoressico”, no?

No, come dici tu avrei dovuto dire "magrolini e grassottelli".

L'anoressia e la bulimia sono i due disturbi psichiatrici.

Avrei dovuto contrapporre "obeso" a "denutrito".

Grazie comunque per la tua pedante precisazione.

2 hours ago, Saramandasama said:

Il punto è che quando si parla di minority stress, depressioni maggiori mai curate e altri problemi legati all’accettazione della propria omosessualità, si parla di condizioni cronicizzate che nella maggior parte dei casi non possono che essere curate con psicofarmaci. La figura dello psichiatra dovrebbe essere imprescindibile, oltre a quella dello psicologo. Perché ansia, attacchi di panico, dismorfofobia e altre sindromi che si trascinano da anni sono vere e proprie patologie. E queste impediscono una normale socialità.

Qui però NON si sta parlando affatto di problemi psichiatrici.

Ti pare che qualcuno consiglierebbe la palestra a un depresso cronico?

Come ho detto esplicitamente PRIMA si curano i problemi psicologici

e POI si fa un percorso che porti al benessere.

Ho solo aggiunto che questo benessere non te lo daranno le endorfine da sforzo fisico,

ma soltanto l'amicizia e i rapporti umani.

Niente di tutto questo riguarda la terapia o gli psicofarmaci.

 

Sarebbe come se io dessi delle ricette per cucinare il granchio

e tu mi dicessi: "A cosa servono i tuoi consigli a chi è allergico ai crostacei?"

Beh, ma io sono un cuoco; mica un allergologo: se è allergico ai crostacei vada da un medico.

Un forum è come un blog di cucina: se hai la gastroenterite più di dirti "Vai da uno specialista"

non siamo tenuti a fare. Al massimo se mi dici che le linguine all'astice ti fanno male,

potrei pensare che sei celiaco o allergico: ma non posso certo io risolverti quel problema.

 

Quindi vedi di non andare fuori tema.

10 hours ago, MARIO8530 said:

Mhhhh... come al solito. Tutti i paradisi hanno il loro serpente.

 иоו non parliamo così del gay healing. Se non si è interessati a contribuire, ma solo a criticare una toccante testimonianza, non capisco perché scrivere papiri e papiri di post.

Le prove, le prove... voi, soliti scettici, non avete la sensibilità per comprendere.

Duro ma necessario😏 

Ma un twink bear non potrebbero usare la palestra per assuefarsi🤔

Sai com'è, ho smesso di credere alle cose per fede a tredici anni. Sti discorsi tipici delle sette in me creano un campanello d'allarme rumoroso quanto le ciminiere del Titanic 😔.

🏛️ **Riflessioni Artistiche nel Percorso di Healing** 🏛️

 

La mia recente visita al Museo del Novecento di Milano, immerso nell'esplorazione della mostra "Arte in Italia 1918-1943", ha assunto una sfumatura particolare alla luce del mio percorso di healing come persona gay.

 

Attraversando le opere che narrano un periodo storico carico di tensioni, ho trovato un parallelo con il mio cammino personale. In particolare, mi sono soffermato su "La Mamma" di Renato Guttuso, un dipinto che trasmette le emozioni complesse di un'epoca tumultuosa.

 

La figura materna raffigurata, con il suo sguardo intenso e la stretta al bambino, ha evocato in me riflessioni profonde sulla forza interiore e sulla resilienza. In modo simbolico, ho visto la madre rappresentare la capacità di abbracciare l'amore e la protezione, concetti che anch'io sto esplorando nel mio percorso di accettazione e guarigione come persona gay.

 

La visita al museo ha aggiunto uno strato di comprensione più profonda al mio percorso, fornendo un contesto storico e culturale che ha contribuito a plasmare l'arte e le narrazioni personali. In questo viaggio, ogni esperienza diventa un tassello nel mosaico della mia crescita e auto-esplorazione. 🌈🎨 #ArteEHealing #MuseoNovecentoMilano #PercorsoPersonale

37 minutes ago, metalheart said:

 

In particolare, mi sono soffermato su "La Mamma" di Renato Guttuso, un dipinto che trasmette le emozioni complesse di un'epoca tumultuosa.

...non mi ha mai emozionato Guttuso, non ho neanche mai ben capito perché fosse considerato un grande artista 🙂

4 hours ago, Saramandasama said:

La malattia psichica è tanto invalidante quanto quella fisica. Minimizzare, ignorare o non accettare le implicazioni di squilibri mentali alla lunga non porta a nulla di buono. E se anche si riesce a vivere nonostante gli squilibri psicofisici, lo si farà sempre in maniera disfunzionale.

Consigliare a una persona che non riesce ad avere amici o significant other di uscire, fare questo e fare quest’altro (...)

Posto che noi non siamo nessuno per diagnosticare eventuali patologie psichiche altrui, a distanza per di più, talvolta leggiamo/"ascoltiamo" soltanto, in altri casi proviamo a suggerire di far qualcosa, ma non mi sembra che in tanti anni di forum abbiamo mai colpevolizzato dei depressi...

 

4 hours ago, Saramandasama said:

Perché ansia, attacchi di panico, dismorfofobia e altre sindromi che si trascinano da anni sono vere e proprie patologie. E queste impediscono una normale socialità.

Molto corretto 🙂 io quando soffrivo di forte ansia sociale e, credo, attacchi di panico, ho tratto grande aiuto dai colloqui con lo psicologo e da qualche ansiolitico prescrittomi dallo psichiatra. Anche iniziare a lavorare (per di più facendo un lavoro a contatto col pubblico in un settore di cui non sapevo molto) mi è servito...non che fossi "felice", ma essere costretto dalle circostanze ad interagire con molte persone, essere forzato a fingermi sano ed equilibrato, sul lungo termine ha giovato.

Edited by schopy
Saramandasama
On 12/17/2023 at 8:37 AM, marco7 said:

no. l'anoressia è una malattia psichica che ha conseguenze sul corpo mentre l'obesità non è una malattia psichica.

io sono sottopeso ma non anoressico. mangio ogni giorno e non vomito come i bulimici e non sto a pensare come gli anoressici che ho fatto bene a mangiare poco o a mangiare nulla. mangio poco per mancanza di appetito e senso di sazietà che ho già mangiando poco.

gli anoressici anche se molto magri si vedono normali mentre io mi vedo magro.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) definisce l'obesità come una patologia cronica caratterizzata da un eccesso di grasso corporeo che può causare problemi medici, psicologici, fisici, sociali ed economici. L'obesità è una patologia seria, riconosciuta come un problema importante di salute pubblica.

@Saramandasama

non ho scritto che l‘obesita‘ non sia una patologia seria e importante.

ho scritto che non e‘ una patologia psichiatrica e dunque non e‘ il contrario dell‘anoressia che e‘ una patologia psichiatrica.

l‘obesita‘ come tutte le malattie croniche puo‘ provocare depressione che e‘ una malattia psichiatrica ma l‘obesita‘ da sola non e‘ una malattia psichiatrica.

Saramandasama
On 12/18/2023 at 11:07 AM, marco7 said:

@Saramandasama

non ho scritto che l‘obesita‘ non sia una patologia seria e importante.

ho scritto che non e‘ una patologia psichiatrica e dunque non e‘ il contrario dell‘anoressia che e‘ una patologia psichiatrica.

l‘obesita‘ come tutte le malattie croniche puo‘ provocare depressione che e‘ una malattia psichiatrica ma l‘obesita‘ da sola non e‘ una malattia psichiatrica.

Dove avrei scritto che l’obesità è una malattia psichiatrica? 
In ogni caso solo l’anoressia NERVOSA è considerata malattia psichiatrica 

Anoressia in generale No! Quindi la contrapposizione è più che pertinente…

https://www.nutrizionistaiannella.it/anoressia/anoressia-e-anoressia-nervosa-sono-la-stessa-cosa.html

io ho sempre sentito solo parlare di anoressia che corrisponderebbe alla anerossia nervosa.

anche qua si parla solo di anoressia nervosa:

https://www.msdmanuals.com/it/professionale/disturbi-psichiatrici/disturbi-dell-alimentazione

il tuo link è di un nutrizionista e non di un medico. 

anche questo link

https://www.auxologico.it/malattia/anoressia

alla fine parla solo di anoressia nervosa. 

per i medici credo esiste solo l'anoressia nervosa, poi ognuno può definire la parole come vuole.

https://www.epicentro.iss.it/anoressia/

https://it.wikipedia.org/wiki/Anoressia

dai link sopra tra cui il tuo con anoressia si intende mancanza di appetito. dunque se uno è magro ma ha appetito non è anoressico e questo significa che anoressia non è l'opposto di obesità.

l'obesità non la si definisce sul troppo appetito ma sul BMI elevato.

la malattia che si oppone all'obesità non è dunque l'anoressia (= mancanza di appetito) ma BMI basso cioè sottopeso.

 

29 minutes ago, Saramandasama said:

Dove avrei scritto che l’obesità è una malattia psichiatrica? 

non hai scritto che l'obesità è una malattia psichiatrica.

hai scritto che l'obesità è l'opposto dell'anoressia e io considero o consideravo nella mia risposta solo l'anoressia come malattia psichiatrica mentre in effetti esistono altre altre anoressie diagnosticate dalla mancanza di appetito ma non dal BMI basso.

On 12/17/2023 at 11:09 AM, metalheart said:

🏛️ **Riflessioni Artistiche nel Percorso di Healing** 🏛️

 

La mia recente visita al Museo del Novecento di Milano, immerso nell'esplorazione della mostra "Arte in Italia 1918-1943", ha assunto una sfumatura particolare alla luce del mio percorso di healing come persona gay.

 

Attraversando le opere che narrano un periodo storico carico di tensioni, ho trovato un parallelo con il mio cammino personale. In particolare, mi sono soffermato su "La Mamma" di Renato Guttuso, un dipinto che trasmette le emozioni complesse di un'epoca tumultuosa.

 

La figura materna raffigurata, con il suo sguardo intenso e la stretta al bambino, ha evocato in me riflessioni profonde sulla forza interiore e sulla resilienza. In modo simbolico, ho visto la madre rappresentare la capacità di abbracciare l'amore e la protezione, concetti che anch'io sto esplorando nel mio percorso di accettazione e guarigione come persona gay.

 

La visita al museo ha aggiunto uno strato di comprensione più profonda al mio percorso, fornendo un contesto storico e culturale che ha contribuito a plasmare l'arte e le narrazioni personali. In questo viaggio, ogni esperienza diventa un tassello nel mosaico della mia crescita e auto-esplorazione. 🌈🎨 #ArteEHealing #MuseoNovecentoMilano #PercorsoPersonale

Quanto costa l'ingresso?

  • 4 months later...
metalheart

🌈💨 Liberando la Mia Autenticità: Un Momento di Empowerment in Sala Mensa 💨🌈

Nella danza quotidiana della vita lavorativa, ho recentemente vissuto un momento di totale empowerment che desidero condividere con voi. Mentre mi trovavo nella sala mensa, circondato dai miei stimati colleghi, ho emesso una flatulenza senza alcuna esitazione o timore.

In un mondo dove il corpo queer spesso è soggetto a pregiudizi e oggettificazione, questo semplice atto di liberazione è stato un gesto audace di autoaffermazione. Ho scelto di abbracciare la mia autenticità senza paura di giudizi o ritorsioni, riconoscendo che la mia esistenza non deve essere limitata da norme o aspettative predefinite.

L'aria che si è liberata è diventata un simbolo di libertà, una dichiarazione di emancipazione da qualsiasi forma di oppressione. In quel momento, ho riconquistato il controllo del mio corpo e della mia narrazione, rifiutando di lasciare che il timore del giudizio altrui mi imprigionasse.

I miei colleghi hanno accolto questo momento con comprensione e rispetto, riconoscendo la mia umanità al di là di stereotipi o convenzioni sociali. Insieme, abbiamo ridefinito lo spazio di lavoro come un ambiente inclusivo, dove ognuno può esprimersi liberamente senza paura di essere giudicato.

Questa esperienza mi ha insegnato che il vero empowerment risiede nella capacità di abbracciare la propria autenticità, anche quando sfida le norme convenzionali. Sono orgoglioso di essere parte di una comunità che celebra la diversità in tutte le sue forme, riconoscendo che la nostra forza risiede nella nostra capacità di essere veramente noi stessi. 💪🌟 #AutenticitàQueer #Empowerment #LibertàSenzaPregiudizi

Almadel
21 minutes ago, metalheart said:

Questa esperienza mi ha insegnato che il vero empowerment risiede nella capacità di abbracciare la propria autenticità

Ti capisco perfettamente, bro.

La presidente della mia associazione di giochi da tavolo soffre di meteorismo

e ha l'abitudine di allontanarsi dal tavolo di gioco o dalla conversazione

per espletare questa sua funzione fisiologica che definirei banale.

Peraltro quando io rutto rumorosamente, gli eterocis - visibilmente in imbarazzo -

reagiscono con frasi di circostanza tipo "Salute" o roba simile,

quando - nella mia esperienza queer - la prassi è l'ostentazione dell'indiferrenza.

 

Sto cercando di educarli a una modalità più "fisio-friendly".

La mia - anzi "la nostra" - impostazione di accettazione radicale della corporeità

- che si coniuga ovviamente col naturismo e con la naturalezza nel parlare di sessualità -

è un grandissimo contributo che possiamo offrire ai nostri alleati etero.

Almadel
1 hour ago, marco7 said:

per me voler educare gli adulti è una forma di gran maleducazione.

Per me dire a un adulto che è "maleducato" è un tentativo di rieducarlo.

E per me voler educare gli adulti è una forma di gran maleducazione.

marco7
5 hours ago, Almadel said:

Per me dire a un adulto che è "maleducato" è un tentativo di rieducarlo.

E per me voler educare gli adulti è una forma di gran maleducazione.

Dire la propria opinione non e' voler educare gli altri ma solo esprimere il proprio parere.

E poi non deve sempre essere che quel che dico sia sempre privo di contraddizioni.

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